Omertà o Peggio. Vincenzo Fedele.

1 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’attualità geopolitica. Buona lettura e diffusione.

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Omertà o peggio…

L’omertà è una brutta bestia. Omertà è tacere e non dare notizie su un fatto delittuoso o sulle sue circostanze, per timore e paura oppure per interesse e proprio tornaconto. Con l’omertà si occulta la verità e si ostacola la ricerca e la punizione del colpevole. Nessun società sopravvive e si evolve se i cittadini basano i loro rapporti sull’omertà e il nascondimento della verità. Neanche la polizia può operare se la popolazione ha una base omertosa e non collabora nelle indagini sulla verità. Qualunque tipo di indagine.

Il proliferare di quasi tutti i fenomeni negativi ha origine da comportamenti omertosi, iniziando dal vivere civile o dallo sviluppo della criminalità organizzata come Mafia, Ndrangheta e camorra.

In molti casi si è criminalizzato un popolo intero, come nel caso di meridione d’Italia, dopo averlo abbandonato ai clan ed alle cosche. Vedendo i cittadini omertosi perchè terrorizzati dalla malavita imperante, invece di rimuovere le cause del terrore, l’accusa di essere terrorizzati e impauriti si è aggiunta, come ulteriore colpa, a quella dell’ omertà.

Omertà, in ogni caso, è negare o tacere la verità di cui si è depositari in esclusiva o che si condivide fra pochi. 

Quando la verità è di domino pubblico e si nega o si travisa, come si definisce questo comportamento ?

Se tutti sono a conoscenza che si  sta commettendo un delitto, o si è già commesso, e nessuno fa nulla per evitarlo e/o per condannarlo, come si chiama?

Non vogliamo tornare all’esempio del COVID, dove ormai tutti sanno cosa è accaduto e Stilum Curiae dà puntuale resoconto delle falsità propalate, le verità taciute, le morti occultate, le cause travisate, ecc. eppure la verità continua ad essere negata dai media.

Parliamo di quello che sta accadendo sotto i nostri occhi oggi a Gaza.

Ci avviamo verso i 30.000 morti palestinesi, oltre quelli sepolti sotto le macerie e coloro che soffrono di fame, sete, freddo,  mancate cure, case distrutte, e si continua a tacere l’evidenza che Israele non sta combattendo contro Hamas, ma contro il popolo palestinese che vuole epurare etnicamente.

Si ricorda, nel giorno della memoria che dura un mese e si riverbera su tutto l’anno, l’eccidio dei campi di concentramento e non si dice una parola sul genocidio che avviene oggi, sotto i nostri occhi, pur limitandoci alle immagini censurate che ci arrivano da giornalisti censurati che tacciono anche sui loro colleghi morti ammazzati.

Si giustifica, per i mille morti israeliani del 7 ottobre, l’eccidio di 30.000 palestinesi innocenti e si tace, pur sapendolo e avendone le prove, che oltre la metà dei morti israeliani sono stati assassinati dagli israeliani stessi intervenuti male, in ritardo ed in modo caotico e disorganizzato.

Si condanna il triste motto dei 10 italiani per un tedesco e si accetta il 20 – 50 – 100 palestinesi per un israeliano.

Si prende atto della distruzione totale degli edifici abitativi e degli ospedali di Gaza, pur divulgando che Hamas è tuttora pienamente operativo e opera da fuori Gaza e nei tunnel sotterranei della triscia intatti per l’80 %.

Si tace sulla condanna già inflitta implicitamente a Israele dalla Corte per i Diritti dell’Uomo e si punta il dito contro l’UNRWA che bisogna in ogni modo screditare perchè ha fornito, essendo tuttora una delle poche organizzazioni internazionali presenti a Gaza,  gran parte della documentazione a supporto dell’accusa di genocidio che tutti vedeno, ma nessuno proclama ufficialmente.

Si criminalizza una intera organizzazione, l’UNRWA, di oltre 30.000 persone perchè 12 suoi dipendenti sono potenziali fiancheggiatori di Hamas tacendo che queste accuse derivano da torture estorte nelle carceri israeliane a miliziani di Hamas, peraltro non verificate, riferite a dipendenti già licenziati dell’UNRWA e divulgate dal Wall Street Journal tramite una corrispondente israeliana che aveva prestato servizio nell’esercito di Israele e mantiene rapporti stretti con l’esercito stesso diramandone le veline.

Si tace sul fatto che 1 ora dopo (una sola ora dopo) la divulgazione della notizia dei 12 potenziali fiancheggiatori, gli USA hanno deciso di bloccare i finanziamenti all’UNRWA e subito si sono accodati al blocco molti altri Paesi fra cui l’Italia, tagliando gli esigui aiuti che ancora arrivano ai diseredati di Gaza che sempre più sono condannati a morte certa.

Si accetta che una senatrice a vita del Senato italiano dichiari di non dormire la notte pensando ai bambini che hanno sofferto nei lager nazisti mentre la stessa senatrice tace e non dice una parola sui bambini palestinesi che soffrono oggi a causa dei nipoti di chi ha sofferto violenza allora. Cosa si direbbe di una madre napoletana, per fare un ideale paragone, che piange e si dispera perchè non trova un testimone per individuare l’assassino del figlio avvenuto in una piazza affollata mentre, in contemporanea, consiglia ai suoi amici di tacere su un altro omicidio, cui pure hanno assistito chiaramente, per non avere fastidi ? Oppure, per fare un paragone più calzante, si trovano differenze tra i nazisti che amavano i propri figli ed erano indifferenti alle sofferenze dei bambini ebrei e le persone, come la nostra senatrice, che amano i bambini ebrei e sono indifferenti alle sofferenze dei bambini palestinesi ?

Si  tace sulla commozione selettiva che consente di indignarsi per le morti e le sofferenze dei bambini ebrei di 80 anni fa e di tacere sulle analoghe e più diffuse sofferenze attuali dei bambini palestinesi e delle loro madri.

Si sorvola sulla memoria a comando di questa senatrice che, intervistata dal New York Times dove fare i salti mortali per dividere antisemitismo da antisionismo, esaltando quello che deve essere esaltato a comando e occultando quello che, sempre a comando, deve essere occultato per coprire il genocidio di oggi con il ricordo dei lager di 80 anni or sono.

Si tace sul fatto che la sentenza di ammissibiltà delle prove della Corte dei Diritti dell’Uomo sul probabile genocidio  Israeliano, intima Israele a smetterla dal proseguire gli attacchi contro i palestinesi ed invita tutti coloro che ne abbiano la possibilità a fare in modo che Israele smetta, quindi dichiarando implicitamente che gli Houthi, che attaccano navi israeliane o che hanno a che fare con Israele, agiscono per garantire la legittimità e ripristinare un minimo di dignità umana a Gaza, mentre USA e UK, che li bombardano per le loro azioni indirizzate a bloccare il genocidio di Israele, sono nel torto e, con la loro azione, appoggiano il genocidio in atto.

Non si divulga la notizia che un 19enne israeliano è stato arrestato per aver fatto centinaia di minacce bomba contro centri ebraici in tutto il mondo, che vengono poi divulgate come antisemitismo insorgente, mentre la grande maggioranza di svastiche e false minacce sono spesso veicolate da provocatori come lui o da agenti del Mossad che mestano nel torbido.

I richiami omertosi, o come li si voglia chiamare in peggio, visto che sono palesi e non patrimonio di pochi che tacciono per paura, interesse o colpevole indifferenza, non si limitano, purtroppo, al solo Medio Oriente, ma si estendono un pò a tutto il mondo.

In Ucraina, ad esempio, si tace tranquillamente su un aereo abbattuto dagli ucraini con 65 loro connazionali a bordo e si lascia alla fantasia di chi legge valutare cosa sarebbe accaduto se l’abbattimento fosse stato causato dai russi.

Si tace sul fatto che la guerra è stata scatenata, nel 2014, da Kiev spinta dalla Noland, dai sorosiani e dai loro soci e che nel 2022 c’è stata la reazione russa dopo che, sino alla fine del 2021, Mosca aveva cercato una soluzione pacifica e ragionevole che ponesse fine ai bombardamenti ucraini in Donbass contro i propri concittadini.

Si sorvola sul ricatto UE all’Ungheria che, chiedendo garanzie per accordare 50 miliardi di Euro di aiuti all’Ucraina, viene minacciata di boicottaggio e potenziale fallimento da parte dei partner europei che dovrebbero collaborare tra loro ed aiutarsi a vicenda.

Si esalta il fatto, certo esecrabile, di una detenuta italiana condotta in tribunale in manette e con le catene anche ai piedi, tacendo che è accusata di un brutale pestaggio e che tutta la sceneggiata viene proposta e amplificata alla vigilia degli incontri europei che devono decidere sui 50 miliardi di cui sopra.

Si occulta la lotta tra il Governatore del Texas ed il Presidente degli Stati Uniti dove il primo vuole difendere il proprio Stato dall’invasione delinguenziale, con corredo di stupefacenti e prostituzione se non terrorismo o comunque di malintenzionati e immigrati illegali, mentre il secondo vieta la difesa delle frontiere e della legalità costituzionalmente garantita.

L’omertà è omertà, anche se a volte potrebbe essere giustificata. Il tacere, occultare, travisare o stravolgere una verità nota, condannando alla pubblica gogna chi si batte per difenderla è molto peggio e non ha nessuna giustificazione neanche nel vecchio italico motto del “tengo famiglia” che ormai è diventato patrimonio di tutto il mondo occidentale.

Nessuno di noi darebbe credito ad una persona chiaramente menzognera, però continuiamo a darla ai media, ed anche alle istituzioni, che ci propinano falsità, spacciandole per verità specchiate, nella speranza che almeno un fondo di verità possa esserci. Non c’è. E sempre più persone, se ne rendono conto, ma sempre troppo poche e troppo lentamente.

Vincenzo Fedele

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1 commento

  • Carlo ha detto:

    L’omertà è l’ altra faccia del terrore. Ma la civiltà del terrore/omertà, quando è cominciata? Dove il proton pseudos?