Il Sale della Terra e la Necessità di una Guerra. R.S.

26 Gennaio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, R.S., che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni. Buona lettura e meditazione.

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IL SALE DELLA TERRA E LA NECESSITA’ DI UNA GUERRA

1-Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

2-Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

3-Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la  il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.

Il cristianesimo è annuncio di pace, ma dai tre passi evangelici riportati si capisce che il discorso non è ovvio né banale.

I primi due appartengono entrambi a San Matteo e non si contraddicono, il terzo di San Giovanni spiega il perché.

Il tutto suona più forte a motivo di questo celebre passo di San Paolo, nella prima ai Tessalonicesi:
E quando si dirà: “Pace e sicurezza”, allora d’improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà.
La rivelazione di Dio in Cristo (Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo e per conoscere il Padre è necessario, grazie allo Spirito Santo, l’indispensabile conoscenza del Figlio in Gesù, vero uomo e vero Dio, Verbo incarnato, crocifisso e risorto) nella sua dogmaticità in un certo senso è belligerante, perché predica una separazione tramite la “spada a doppio taglio” che leggiamo nella lettera agli Ebrei e in Apocalisse.
La spada (dello Spirito) costituisce una delle armi spirituali da utilizzare contro i dominatori di questo mondo di tenebra (Lettera agli Efesini) e non va confusa con la spada da rimettere nel fodero perché inutile (Gesù a Pietro) perché chi di quella ferisce, di quella perisce.
Anche a Maria è stato anticipato che una spada le trafiggerà l’anima, anche se nessun arnese affilato l’ha mai lacerata nella carne.
Insomma: non facciamola troppo facile, ma il cristianesimo la spada la usa e separa.
Il vangelo parla anche di un unico peccato imperdonabile, quello contro lo Spirito Santo: la Chiesa l’ha identificato, tra l’altro, con l’impugnazione della verità conosciuta e l’ostinazione al peccato.
Il discernimento evita di sovrapporre banalmente l’ambito materiale e quello spirituale, i regni della terra e il Regno dei Cieli. Gli operatori di pace della beatitudine concorrono all’opera del Figlio di Dio, venuto a separare la luce dalle tenebre e a portare la pace NON come la dà il mondo.
Se non si deve avere paura è doverosa una prudente consapevolezza. Realizzare la pace in terra è uno splendido progetto, condivisibile da tutti inclusa la massoneria filantropica, antropocentrica, progressista, scientista e relativista. Ma rimane una pura illusione da salotto, perché predicare la “pace” sulla terra senza alcuna guerra è un inganno, un’illusione e (cristianamente) un’eresia: l’assenza di una Verità rincorre soluzioni parziali e prive di un fine ultimo, il che sarà continuamente la causa di nuovi conflitti, ognuno scoppiato per riformare quel che c’era. Un progresso perseguito attraverso la famiglia destrutturata, l’aborto e il divorzio, il gender e altre nuove normalità… una tutela ambientale che giustifica la riduzione dell’umanità ad un’animalità gestita da logiche da allevamento, sopprimendo i deboli e gli inutili… il controllo del potere sedicente “giusto” che si materializza nel furto della proprietà, della cultura e della storia inculcata tramite la propaganda e il lavaggio del cervello, lasciando che a pochi sia permesso di fare quel che ad altri non è concesso, beh sarà in nome della pace, ma non si sa di che pace si tratti…
Una guerra invece è necessario combatterla: c’è già stata in Cielo e da là è stato precipitato via il ribelle alla volontà di Dio. Adesso sta sulla terra e fa di tutto per ingannare, specialmente in tema di pace e della conoscenza di Cristo-Verità. Senza Verità, è ovvio, ogni pace sarà falsa, proprio come il progresso che promettono certi gruppi di potere in grande spolvero, che hanno già pianificato il futuro prossimo.
Progettando proprio il tipo di pace “come là dà il mondo”.

Purtroppo nella Chiesa molti sono assuefatti a confondersi nella confusione confondente che sventola l’arcobaleno. Così desiderosa di piacere alla gente che piace dal dispiacersi come pietra d’inciampo o sale della terra, mascherando l’umanità di Gesù (che pesa al principe del mondo tanto quanto la Sua divinità) fino a farne un’ideologia.

In accordo col mondo si ha di mira più o meno la stessa “pace” di cui è lecito dubitare, al massimo chiamandola “pace pagana”, una pace che piace al mondo, cioè piace “alla gente che piace”, che ha il potere di dire che cosa deve piacere. Non c’è la separazione di cui parla ripetutamente il vangelo. Tutti fratelli che si amano, eliminando ogni discussione, compreso… Cristo! Migliaia di aborti, droga e sesso senza vincoli, ogni forma di vizio mentre i notiziari ci bombardano di cronaca nera, nel regno mondano del panem et circenses, secondo i dettami di chi paga lo spettacolo.

Questa pace è lontana dalla legge di Dio: una pace dove l’uomo è artefice di tutto e Gesù Cristo è venuto semplicemente a dire una buona parola per aiutarlo nella faticosa opera del vivere umano e del progresso sociale. E’ l’uomo che, se si impegna, ce la può fare da solo senza bisogno del Cielo e del Creatore di tutto. Le fissazioni ideologiche e partitiche accusano pochi capri espiatori colpevoli di non essere aperti al nuovo, di non pagare le tasse, di stuprare e di rovinare l’ambiente… ma senza più nessun riferimento al peccato e ai comandamenti di Dio. A dare fastidio è solo chi disturba la serenità del mondo nel godere i beni della vita nella “pace” politicamente corretta dei loro teoremi, tutti uguali e pagani.
Procedendo a tentoni l’umanità non andrà lontano.
Senza la “guerra” che separa il falso dal vero, armeremo sempre di più le guerre necessarie al mondo perché regni il suo principe.
Gesù disse ai cristiani: voi siete il sale della terra, ma se il sale perde la sua identità, con che cosa si darà sapore/sapienza alla vita terrena?

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17 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    “…e lucemi dall’alto, il calavrese abate/ Giovacchino di spirito profetico dotato/.” ( Dante, Par. Canto XII, vv 139-141. )
    Credo non si possa toccare l’argomento del sommo peccato contro lo Spirito e quello delle guerre ad esso legate senza far cenno a Gioacchino da Fiore e alla sua tripartizione storica e metastorica delle tre Età: quella del Padre, del Figlio e dello Spirito. Di lui si è riaperta dal 2001 la causa di beatificazione e non è escluso che venga nominato dottore della Chiesa, alla pari, quindi, con il suo'”avversario ideologico”, S. Agostino…e qui lo
    ( sconosciuto? ) Zen non c’entra proprio.

  • Adriana 1 ha detto:

    “…e lucemi dall’alto, il calavrese abate/ Giovacchino di spirito profetico dotato/.” ( Dante, Par. Canto XII, vv 139-141. )
    Credo non si possa toccare l’argomento del sommo peccato contro lo Spirito e quello delle guerre ad esso legate senza far cenno a Gioacchino da Fiore e alla sua tripartizione storica e metastorica delle tre Età: quella del Padre, del Figlio e dello Spirito. Di lui si è riaperta dal 2001 la causa di beatificazione e non è escluso che venga nominato dottore della Chiesa, alla pari, quindi, con il suo'”avversario ideologico”, S. Agostino…e qui lo
    ( sconosciuto? ) Zen non c’entra proprio.

  • Adriana 1 ha detto:

    “…e lucemi dall’alto, il calavrese abate/ Giovacchino di spirito profetico dotato/.” ( Dante, Par. Canto XII, vv 139-141. )
    Credo non si possa toccare l’argomento del sommo peccato contro lo Spirito e quello delle guerre ad esso legate senza far cenno a Gioacchino da Fiore e alla sua tripartizione storica e metastorica delle tre Età: quella del Padre, del Figlio e dello Spirito. Di lui si è riaperta dal 2001 la causa di beatificazione e non è escluso che venga nominato dottore della Chiesa, alla pari, quindi, con il suo'”avversario ideologico”, S. Agostino…e qui lo Zen non c’entra proprio.

  • R.S. ha detto:

    Purtroppo ricorre la voglia di rintuzzare per mettere in scena lo zen senza leggere quel che c’è già scritto…

    Infatti il passo che intima di non far uso della spada come la usò Pietro al Getsemani è stato citato, distinguendo la spada spirituale da quella d’acciaio.

    I vangeli possono infastidire chi preferisce altre modalità meditative, ma non mancano di introdurre alla vita spirituale, dove il Regno di Dio è vicino.

    Gesù non è paradossale: è LA VERITA’ ed è l’UNICO SALVATORE. Da lì discende la guerra: perchè il santo è un separato e la spada fende e separa dal mondo.

    Separa odiando? No, amando. Ma per amare bisogna conoscere Gesù e stare cn Lui, anche nel Getsemani, o in croce. Il cristianesimo è stato diffuso dai martiri, non da chi martirizza gli altri!

    Stavolta il Nippo mi ha deluso: non ha capito nè che guerra serva, nè come farla. Sarà lo zen…

    • Enrico Nippo ha detto:

      Mi lascia perplesso quel suo “voglia di rintuzzare” nei miei confronti, il che mi fa sospettare che lei non voglia veder mettere in discussione le sue costruzioni esegetiche, anch’esse, spero vorrà ammettere, commentabili e criticabili.

      Lei afferma che non ho capito né che guerra serva né come farla: la lascio alla sua convinzione.

      “Sarà lo Zen”, ma a me Cristo mi si fa sempre più incomprensibile e per questo più sovrumano, più trascendente e per questo sempre più attraente, ma questo, mi permetta di “rintuzzare”, è lei che non lo può capire.

  • Enrico Nippo ha detto:

    A complicare la faccenda c’è poi l’altro passo riguardo alla zizzania:

    ” … Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?». Ed Egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!». E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». «No – rispose -, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: “Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”».

    • R.S. ha detto:

      Circa i mietitori

      Maria Santissima è la Regina degli angeli, il paradiso di Dio in terra, il giardino disserrato, porta del cielo, sede della sapienza: Ella può ben aiutarci a conoscerli.

      Ovviamente il voler capire tutto è presunzione, poiché Dio desidera da noi un completo abbandono in Lui e non una tesi di laurea. Teniamoci perciò stretto qualche salutare mistero.

      Tuttavia Gesù ci chiama amici e questo comporta un po’ di confidenza e una fiducia che supera la ragione e il calcolo degli algoritmi di un fondo previdenziale.

      Dio opera mirabilie sul nostro quasi-nulla se stiamo con Maria nella via della piccolezza, cardine di vita spirituale, cioè la via dell’infanzia spirituale.
      Davanti a Dio ogni opera umana è trascurabile:
      1(uomo)+Infinito(Dio)=Infinito (anche in matematica).

      Gli angeli ribelli rifiutarono di stare al loro posto nella volontà di Dio. Dio rispetta la loro volontà, ma la lascia divisa dal suo amore, perciò lanciata verso il vuoto. Purtroppo questo coinvolge l’umanità nell’inganno, coinvolgendo nella sofferenza anche le anime riparatrici.

      Chi si allontana da Dio si allontana dalla grazia. Satana, invidioso, attira l’uomo a sé. Satana con i suoi angeli è stato precipitato sulla terra.

      Il ruolo degli angeli che hanno già vinto lo scontro in cielo e servono Maria.

      Si tratta semplicemente di (ri)mettere ordine nella creazione. Dal caos all’ordine. E’ fin troppo facile capire chi sta dietro l’uno e l’altro. Chi serve l’uno e chi l’altro.
      Chiunque non tagli il prato si accorge che il giardino da solo diventa brutto e pieno di bestie. Non è questione soltanto di natura allo stato brado, ma di una cura necessaria, che è anche trasformazione.
      Infestata dal caos infatti anche la natura si distanzia dalla volontà di bene e di bello, in Dio.

      Lo Spirito Santo è colui che trasforma la natura (anche umana) ridandole grazia. In Maria è proprio così: un rendersi disponibile rispettando i talenti della natura creata da Dio. Se l’uomo prende il posto di Dio non può esserci ordine, malgrado i regni terreni, la scienza e la tecnica, la cultura e persino un culto (di idoli). Se invece Dio ha posto nell’uomo, allora c’è grazia e c’è salvezza.

      Essere servi, ministri, è un parlare a nome di…
      C’è un solo, unico salvatore: Cristo Gesù.

      “Scoppiò una guerra in cielo”: così è scritto. Una guerra spirituale, di volontà. Anche noi la alimentiamo. Michele e i suoi angeli hanno combattuto e vinto. Michael significa: “chi come Dio?”. Lucifero si scandalizzò e disse: “non serviam”. Lo fece a causa dell’Incarnazione (e di Maria).

      E’ un grosso problema mettersi al posto di Dio… I ribelli e perdenti furono precipitati giù dal cielo. La guerra si è spostata qui, tra gli uomini. Ma gli angeli buoni ci sono e sono dalla nostra parte. Ciascuno ne ha uno per custode. Pensiamoci bene: il nostro angelo custode alla battaglia c’era e ha già vinto! Sa come si fa!

      Gli angeli non sono dei teneri putti rinascimentali: hanno lo spadone e il diavolo lo menano! Allora in battaglia non siamo soli, non è solo la nostra battaglia: è quella della creazione intera. Affidiamoci perciò agli angeli che combattono per noi e con noi.

      Altrimenti ascolteremo solo le false ragioni del caos, cioè l’imbeccata dello sconfitto. La guerra c’è. Inutile cercare di eludere la prova; ma si può essere liberàti dal male, disponendosi alla lotta. Per chi invece ormai espunge tutto il soprannaturale, non resta che il … telegiornale, con tutte le sue frottole o mezze verità ad uso, consumo e beneficio della linea editoriale (alias Principe di questo mondo).

      Gli Angeli ci illuminano e ci custodiscono.
      La dottrina insegna che i diavoli sono stati precipitati nell’inferno creato sùbito dopo il loro peccato e di lì tentano gli uomini al peccato. Sono naturalmente puri spiriti senza corpo e forniti di un’intelligenza intuitiva superiore a quella raziocinativa umana.

      Gli angeli furono elevati in grazia sùbito dopo la loro creazione, ma, prima di essere ammessi alla visione beatifica e alla gloria, furono messi alla prova di umiltà e obbedienza. Alcuni caddero in peccato di orgoglio e disobbedienza, dannandosi per l’eternità poiché -per la loro natura spirituale- la loro volontà libera è immutabilmente fissata nella scelta fatta e quindi senza pentimento e conversione.

      I diavoli invidiano e odiano gli uomini che hanno e mantengono la grazia, perché avranno il loro posto in paradiso.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Le sue esegesi sono fuori della mia portata. Dev’essere così visto che la faccenda della zizzania lei l’ha del tutto sorvolata con un “chiunque non tagli il prato si accorge che il giardino da solo diventa brutto e pieno di bestie”.

        Voglia, per cortesia, spiegare cosa significa: “lasciate che il grano e la zizzania crescano insieme fino alla mietitura”, tenendo presente che il “momento della mietitura” non lo stabilisce l’uomo bensì Dio.

        Un consiglio … zen: non si faccia prendere troppo dal ripetere parola per parola la dottrina. Sia poeta!

  • Enrico Nippo ha detto:

    Può darsi che la faccenda non sia poi lineare e scontata come risulta dall’articolo di R.S. (che saluto cordialmente).

    Infatti, in Matteo troviamo anche:

    «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?».

    La contraddizione tra i passi evangelici è evidente, e forse allude ad un comportamento che non opti né per l’uso della spada né per l’astenersene. Lo si direbbe un tipico koan come nello zen.

    La guerra non la fanno (finora) le legioni degli angeli e vorrebbero farla gli uomini?