Lo Scempio Attuale (Fernandez et Alia…) Cominciò il 14 Settembre 1968. Mascarucci.

13 Gennaio 2024 Pubblicato da 21 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Americo Mascarucci, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste considerazioni sullo scempio che stiamo vivendo, e sulle sue lontane radici. Buona lettura e condivisione.

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L’occupazione del duomo di Parma del 14 settembre del 1968 fu l’inizio del ’68 cattolico o piuttosto la certificazione del fallimento del Concilio Vaticano II?

Tutte e due le cose insieme probabilmente, nel clima del grande disgelo fra cattolicesimo e marxismo di quegli anni, con l’opposizione alla guerra del Vietnam a fare da collante.

Al pontefice Paolo VI, che tanto si era adoperato per portare a conclusione il Concilio e avviare la stagione del rinnovamento nella Chiesa, non restò che prendere atto di come l’apertura al mondo e alle istanze conciliari, fossero in realtà degenerate nel disordine e nel caos, ovvero in una grande tempesta molto diversa da quella primavera di rinnovamento che in tanti avevano auspicato.

La Chiesa si ritrovò sul banco degli imputati da parte di giovani cattolici infatuati dalle contestazioni studentesche e che vedevano nelle gerarchie il braccio operativo della Democrazia Cristiana e dell’ ordine politico ed economico costituito.

La protesta degli studenti che occuparono la cattedrale fu causata dalla decisione della Curia parmense di accettare l’offerta di denaro di una banca locale per la costruzione di una chiesa, gesto questo che fu percepito come una prova della pericolosa collusione fra religione e capitalismo.

La Chiesa doveva invece spogliarsi di tutti i suoi beni ed essere povera, perché era inaccettabile che “sfruttatori e sfruttati” sedessero insieme alla stessa mensa, avessero pari dignità nella casa del Signore.

Parti così la rilettura in chiave marxista del Vangelo, nel nome di quella opzione preferenziale per i poveri che da legittima scelta pastorale diventava un dogma indiscutibile, da mettere in atto con scelte radicali (basti pensare che proprio su queste basi si sviluppò la Teologia della Liberazione che arrivò in alcuni casi a contemplare come legittima anche la lotta armata) e soprattutto con un odio nei confronti dei cosiddetti ricchi o benestanti, ma in alcuni casi anche contro quello stesso ceto medio oggi sempre più classificabile in zona povertà, colpevoli di non essere solidali con i poveri e meno abbienti.

È rimasta memorabile una lettera che l’allora arcivescovo di Firenze Ermenegildo Florit inviò a don Milani che ancora prima del ’68 aveva scelto la lotta di classe come impegno di base del vero cristiano, insegnando ai suoi allievi, non i principi evangelici, ma come riscattare la propria condizione sociale sviluppando la critica contro la borghesia, la scuola di Stato, le istituzioni.

A Don Milani che trattava i ricchi con disprezzo, Florit ricorda che sono proprio loro i primi ad aver bisogno della misericordia di Dio, ad essere cristianamente corretti se sbagliano. Ma erano l’odio e la lotta di classe le chiavi giuste per aprire loro il cuore e risvegliare in essi la solidarietà verso il più povero?

L’occupazione del Duomo di Parma resta forse il punto di partenza di quell’ inverno della Chiesa e della fede che permane tuttora, insieme al ben più grave “incidente” di Bologna, che portò alle dimissioni dell’ arcivescovo Giacomo Lercaro a causa delle posizioni molto dure contro la guerra nel Vietnam che provocarono un caso diplomatico fra Stati Uniti e Santa Sede.

È vero che Paolo VI e soprattutto dopo di lui Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno cercato di arginare il modernismo cattolico inteso come conversione al mondo, tentando di correggere tanti errori che dal Concilio sono nati e si sono originati, ma era oggettivamente impossibile estirpare la zizzania che ha continuato a proliferare e a diffondere i tanti errori.

Parlavamo prima del cardinal Florit. Fu lui a gestire con il pugno duro la questione dell’ Isolotto che si sviluppò proprio in seguito all’occupazione del Duomo di Parma. Il parroco Don Enzo Mazzi e l’intera comunità si schierarono con gli occupanti, attaccando la Curia di Parma e la Chiesa stessa accusata di tradire il Vangelo in alleanza con il capitalismo. Don Mazzi fu rimosso e sospeso a divinis, ma continuò a predicare la sua idea di Vangelo marxista dalla comunità di base che fondò e che animò fino alla morte, promuovendo aborto, eutanasia, unioni gay, sostenendo la sinistra radicale e continuando a criticare la Chiesa che lo aveva infine ridotto allo stato laicale.

Fra chi all’ epoca nella Curia fiorentina tentò di impedire la rimozione di Don Mazzi legittimando in parte le sue posizioni ci fu quello che con Giovanni Paolo II diventerà successore di Florit, ovvero il cardinale Silvano Piovanelli.

Il quale nel tentativo di ricomporre la frattura con Don Mazzi e la sua comunità si recò da arcivescovo all’ Isolotto e davanti ai ribelli esclamò la famosa frase: “Grazie per esserci”.

Una prova di come fosse oggettivamente impossibile rimettere in sesto la barca e di come l’arrivo di Fernandez alla guida della Congregazione per la Dottrina della Fede, e l’epilogo di oggi con la benedizione delle unioni gay, fosse in fondo un finale già scritto ed in parte inevitabile.

Americo Mascarucci

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21 commenti

  • Marco Matteucci ha detto:

    Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
    Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
    Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
    amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe
    e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente”
    ….
    “Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna.
    Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l’altare.
    In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

    Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto.

    CAPITO MI HAI? …inquilino Mio abusivo dell’attico di Santa Marta …e voi, mistici muti, asserragliati dietro le mura leonine???

    Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta!

  • Massimo trevia ha detto:

    Testimonianza personale:io ero molto amico di D.Pino De Bernardis,che conobbe negli anni ’60 Don Giussani e diffuse CL in Liguria.La sede era a Casa Marchesani a Chiavari,e a fianco c’e’ l’hotel Stella Maris.Credo nel ’68 (e lui era li’ a vedere essendo una riunione di giovani cattolici fra cui Curcio) vi si tennero strane riunioni con strani discorsi:erano mi disse le riunioni(o forse la riunione)iniziale delle BR! Al che lui chiamo’ la polizia.Gliene riparlai ma fu molto evasivo:ora posso dirlo perche’ e’purtroppo morto,ma anni fa non volle partecipare ad una conferenza li’ a Chiavari credo con la presentazione di un libro su quei fatti all’hotel Stella Maris.Fatti storici!!

  • gladio ha detto:

    Ci vorrebbe un nuovo Pio XII , quello che, davanti al pericolo che le elezioni politiche del 1948 portassero l’ Italia a diventare una repubblica socialista sovietica,fulminò con la scomunica chiunque facesse parte del Partiti Comunista Italiano, senza farsi tanti problemi di apparire ” Antidemocratico ” , ” servo del capitalismo” , ed altre baggianate. Del resto si è o con Cristo o contro Cristo , o con Cristo o con Bergoglio e la sua ciurma.
    Una cosa è certa : il prossimo vero Papa avrà davanti a se un’ impresa titanica : ripulire un’ istituzione dalla sporcizia accumulata in 60 anni e senza guardare in faccia a nessuno.
    A mio avviso la prima cosa da fare sarebbe sciogliere una volta per tutte quel nido di vipere che è l’ ordine dei ” Gesuiti”.

    • Orso Garibozzi ha detto:

      Si ma ci sarebbe fa fare pulizia nelle facoltà teologiche : ripristinare il giuramento antimodernista e cacciare tanti “insigni” teologi e liturgisti ed esegeti . Ripristinare il giudizio sui libri , un po’ quello che si fa qui ed altrove . fare cioè una battaglia culturale . Partire dall’idea che “la salvezza è per tutti , Cristo è morto per tutti ,si è vero , ma d’altra parte sono ben pochi quelli che si salvano ed all’inferno alla fine ci vanno di loro libera scelta , sempre “. Cinico ma vero .

      E ribadire alle orecchie dure che non sono i teologhi i depositari della Fede e del Vangelo. A loro ( gli esimi teologi) dispiacerà “tanto tanto tanto ” , ma è ” cosi cosi cosi “.

      E che in casa nostra ,nella Chiesa Cattolica , comanda Gesù Cristo e non ” la carne ,il mondo e Satana “.

  • Carlo ha detto:

    La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani…

    Ma la Repubblica Italiana è ancora uno stato sovrano e indipendente? Se non, è ancora valido il Concordato?

  • Carlo ha detto:

    un finale già scritto ed in parte inevitabile.

    Assolutamente. Ma per sciogliere i l nodo bisogna vederlo intero e la teologia della liberazione ne è solo una piccola parte. La Chiesa aveva già perduto il controllo di se stessa e la capacità di esprimersi liberamente de facto se non de jure. Bisogna ripensare i i rapporti tra Chiesa e civiltà e il problema del potere temporale: è possibile la Chiesa senza un potere secolare che ne garantisca la libertà? Cosa ha portato Benedetto XVI a dimettersi se non la sua impotenza nel piano temporale?

  • nuccioviglietti ha detto:

    Dei quando vogliono punire esaudiscono tuoi desideri… si attaglia perfetto trionfali accadimenti sessantottini!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Astore ha detto:

    Purtroppo il modernismo sta favorendo il movimento anti Vaticano II.
    E’ come se la contrapposizione al darwinismo fosse lasciata unicamente a chi, scambiando una storia vera ma raccontata con un linguaggio simbolico per una cronaca giornalistica come quella di una partita di calcio, affermasse che l’universo è stato creato 6000 anni fa (sono stato testimone di un episodio simile ad una conferenza).
    In realtà al Concilio Vaticano II hanno partecipato tutti, anche i progressisti e i conservatori, e c’è stata discussione e una sintesi finale che non ha accolto le tesi moderniste, tanto che alcuni modernisti se ne lamentano ancora oggi.
    Il Concilio è stato accettato con soddisfazione da Padre Pio, don Dolindo, madre Speranza di Gesù e altri santi ma, innanzi tutto, è stato approvato dal santo Papa Paolo VI.
    Sebbene i danni del sessantotto siano stati catastrofici, molto di più lo sarebbero stati senza il Vaticano II che lo ha anticipato.
    E’ assurdo pensare che don Mazzi non fosse modernista prima del Vaticano II e che ciò che successe a Parma non sarebbe accaduto senza il Vaticano II, che si era chiuso meno di due anni prima.
    Il sessantotto era alle porte e i sessantottini cattolici hanno semplicemente preso il Vaticano II come pretesto, ma questo li ha rallentati, probabilmente perché pensavano che non c’era più bisogno di una rivoluzione e bastava solo che avessero aspettato un po’ per aquisire il dominio della Chiesa.
    Cosa che pare stia avvenendo oggi ma, nel frattempo, ci sono stati Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, con la loro dottrina

    • Orso Garibozzi ha detto:

      la sfida del mondo moderno cioè della rivoluzione francese , si è concretizzata a livello popolare con la fine del mondo della necessità e del bisogno materiale . in europa occidentale nel dopo guerra “lungo ” frutto di scelte strategiche venute da oltre oceano . Se la chiesa cattolica fino al 1914 poteva dire che le masse erano cattoliche pur non potendo votare, dopo il 45 ,in italia ,in francia, ma anche in germania o in spagna vi era un problema di erosione della fede stessa e non solo dello stile di vita o vissuto cristiano . Cosa che era presente in USA da sempre , solo che li il cattolicesimo era minoritario e discusso ovvero avversato , da sempre . L’america è sempre stata problematica per il cattolicesimo classico , se cosi possiamo dire . la risposta del CVII ovvero rinnovare l’annuncio e trovare nuove ragioni e nuova energie era con i movimenti pre 68 , ovvero l’azione cattolica , una risposta spuntata . l’idea di cercare di capire e proporre in veste nuova senza modificare i contenuti può essere discussa ancora oggi riguardo ai limiti che aveva , ma aveva suscitato tante speranze un po’ infondate , un po’ come Pio IX era visto come il papa risorgimentale mentre non lo era . il nemico se vogliamo dirla tutta era (ed è ) principalmente interno . la teologia francese nel bene e nel (tanto) male era immatura , abbagliata dal nuovo mondo tecnico e dalle nuove scienze e soffriva le sante
      bastonate del sant’uffizio e meditava vendetta . pensiamo alla pipi di congar o alle minkhiate eretiche di de chardin ad esempio . in italia chi leggeva e meditava sotto sotto marx non capendone l’incoerenza ASSOLUTA con il cattolicesimo, cose che erano ben chiare ad un semplice professore di italiano di scuola media superiore appena appena un po’ sveglio ( esperienza personale … era il mio professore !!) . in germania i giovani seminaristi fingevano di studiare i testi cattolici classici , ma poi ” di notte leggevano la teologica protestante” prendendola per buona . Il cattolicesimo insomma sapeva di muffa mentre l’erba ( di plastica) delle teologie eretiche /scismatiche e delle culture mondane sembrava perfetta . Già, sembrare e non capire forse erano i termini giusti .
      il patatrac è stato quando gli schemi della curia sono stati bocciati al primo atto del CVII . da li è nata una discussione libera , e surreale a tratti , con qualche volpe/lupo che fece strage di agnelli ingenui (dosetti si vantava di aver vinto lui al concilio sconfiggendo i conservatori ) . non solo , poi la semplificazione nella comunicazione a posteriori è stata una miniera di idiozie . pensiamo ad esempio che idiozia semplificativa era lo slogan ” fine della chiesa costantiniana” : chi ci pensa un po’ su o legge qualcosa seriamente , si mette a ridere di tali stron…ate . Da noi il comunismo sembrava dominare , sembrava il futuro ,sembrava la giustizia ma perchè eravamo in europa , e quindi i cattolici sono stati portati sul carro più comodo, il primo che passava, appunto il comunismo . dico sono stati messi sul carro perchè in quegli anni sembrava proprio che l’atteggiamento verso i cattolici fosse “prendi il pupo e mettilo sul carro e che non frigni mi raccomando … ” . in america se notate , non c’era il comunismo ( e mai c’è stato) ed invece la chiesa è diventata liberale ed indifferente rispetto a quanto c’era nella società (sesso libero , contraccezione, aborto , consumismo liberismo selvaggio anarchismo etc etc) . . . insomma gran casino e grande ubriacatura , anche in senso buono s’intende , ma anche in senso cattivo . in fondo la reazione è stata: “Ma se tutto è buono alla fine, non ha senso la confessione , la messa, la comunione , i sacrifici , la morale e tutto il resto “.
      Sono cose che sappiamo tutti . ognuno di noi ha la sua esperienza che l’ha portato qui e non altrove su altri blog che lodano il presente pontefice e la presente sua teologia (o presunta tale : si potrebbe chiamarla la De-teo-logia bergogliana ; se hanno già cambiato il padre nostro che faceva scandalo ,dai tempi di di san gerolamo …pensate, quando cambieranno il Credo ? ) .

      si tratterebbe di ripartire , mettendo in sicurezza ,o iin mora ( terribile ma possibilità eventuale ) anche alcuni punti del CVII.

      E poi in fondo anche noi che scriviamo qui siamo figli del CVII :specie nel senso che vediamo calare la polvere ed emergere le macerie dopo il terremoto e si tratta di costruire ex novo . lasciamo perdere quei deficienti di “onorati ed esimi” teologi . Abbiamo il vantaggio di sapere che è possibile e che non vedremo il risultato delle nostre opere . Penso che Ratzinger scegliendo il nome di Benedetto ha voluto forse dire qualcosa anche li .

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Provoco. 68 e Concilio. Questioni indipendenti? Funzionali(il cv 2come trigger , timer dell’ esplosione sessantottina)? Sinergiche ( ognuno per conto suo ma ciascuno come effetto amplificato dall’ alto)? Piante simili dello stesso terreno o brodo di cultura?
    Chi è in grado di rispondere? Chi ha studiato la questione? Avete dei libri o degli autorità suggerire ma per favore autori specifici non libri generici. Che abbiamo identificato personaggi temi stimoli reciprochi o comuni. Ma non le solite storie : nomi date episodi fatti . Grazie

  • E.A. ha detto:

    “…l’epilogo di oggi con la benedizione delle unioni gay, fosse in fondo un finale già scritto ed in parte inevitabile.“ Certo, ma non per questo, da parte dei Cattolici ( ancora credenti), da accettare e da tacere, senza tra l’altro prendere coscienza del fatto che l’occupazione della Chiesa, delineatasi negli anni, solo ora si realizza pienamente, con un atto diabolicamente premeditato e pianificato, nell’ usurpazione del Soglio Pietrino, da parte di un Nemico di Cristo! Con l’usurpazione del Trono oggi la Chiesa Temporale, Visibile è diventata altro, una Falsa Chiesa, non più coincidente ed identificabile con la Santa Chiesa fondata da NSGC su Pietro, la quale risulta al momento “Invisibile”, dalla Sede Vacante, sommersa e sopraffatta, visibilmente, dall’Impostura! Ma se i Cattolici non vedono e non gridano questa Verità, il rischio è di perire sotto le macerie della falsa ed ingannevole impalcatura, di diventare collaboratori d’Iniquita’, apostati lavoratori di un’altra vigna, per un altro padrone, di adoperarsi per alimentare e far proliferare questa diabolica sovrastruttura, eretta da mani d’uomo, e, cosa estremamente più grave, partecipare più o meno consapevolmente alla Distruzione Oltraggiosa del Corpo Mistico di Nostro Signore, ritenendo l’impostore Suo legittimo Vicario! Se coloro ai quali compete non si adoperano per convocare un legittimo Conclave, in seguito alla morte di Papa BXVI, ultimo Vero Papa Regnante, nessun Cattolico può comunque ritenersi esentato dal gridare e difendere la Verità ed incoraggiare, con esortazioni filiali e preghiere, i Ministri del Signore a decidersi per Lui!!!

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Lei ha ragione, non intendo dire che bisogna rassegnarsi e accettare ciò che sta avvenendo…ma mentre nel ’68 c’erano a capo delle diocesi cardinali come Florit che usarono il pugno duro per reprimere le derive moderniste e rivoluzionarie, poi negli anni a seguire nonostante fosse a tutto chiaro quanto danni la lettura progressista del Concilio avesse provocato si sono messi a capo delle arcidiocesi vescovi “sbagliati’ che nel 68 si erano mostrati vicini a certe posizioni o comunque comprensivi…

      • E.A. ha detto:

        È indubbio che la maggioranza ecclesiastica sia oggi rappresentata da quella frangia progressista, che, a mio modesto avviso, è avanzata di pari passo allo spegnimento collettivo della Fede e ad un conseguente ed allarmante allontanamento dal Signore… proprio in virtù di questo ed alla luce del drammatico epilogo, ritengo che oggi al Cattolico venga chiesto uno sforzo maggiore, una prova di Fede “suppletiva”, più gravosa, che oltrepassa la pura e semplice “resistenza passiva”, per trasformarsi in una vera e propria “scelta” netta, sincera, schietta…”O con Me o contro di Me”, che, molto presumibilmente, anticipa il Tempo della Raccolta finale!!! La ringrazio e le invio i miei più cordiali saluti.

    • gaetano2 ha detto:

      Ottima considerazione!

  • Nonsondegno ha detto:

    Questi dovrebbero essere precedenti. Ma mi si consenta. Grazie a Marcinkus ed altri, che qui non posso nominare, la tradizione dello sterco del demonio ha resistito 😂

    https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2018/02/27/news/chiesa-e-contestazione-quei-controquaresimali-all-inizio-del-68-1.33985028

  • Bibliomane ha detto:

    E’ uscito di recente un corposo volume sulla storia delle brigate rosse. DOLORE E FURORE è il titolo . Per verificare l l’attendibilità del volume ho consultato l’indice dei nomi. Ne ho scelto uno Fulvia Miglietta . Molte erano le pagine dedicate a questa signora. Ho iniziato dalla prima e mi sono ritrovato in una intervista tra la suddetta e l autore nella basilica delle Vigne )Genova) dove la suddetta signora fa la catechista. Ma era o no una brigatista rossa ? Scioccato non son più riuscito ad andare avanti nella lettura .
    Il suo articolo, dottor Mascarucci, mi ha riportato alla mente altri fenomeni della contestazione cattolica genovese.
    Ma quel 68 non viene analizzato dall’autore del libro sulle brigate rosse. Lo considera come uno sfondo di un palcoscenico dove però gli attori sono solo i brigatisti e non i contestatori cattolici.
    Genova e Parma e Firenze sono solo 3 episodi. E altrove ? Forse lei sarebbe in grado di raccogliere l’immenso materiale relativo e condensato in un libro ?

    • Nonsondegno ha detto:

      Aldila’ dei possibili e probabili coinvolgimento internazionali, tipo nell’omicidio Moro, brigate rosse e cattolici si sono “incontrati”. A Trento con Sorbi e Boato c’erano CURCIO, CAGOL o Rostagno per rimanere a lotta continua. (Letto sul libro “Vietato obbedire” di Concetto Vecchio).

  • ORGANUM ha detto:

    Eh sì,ricordo bene quegli anni,frequentavo le medie in un istituto salesiano. Per il Natale di non so più quale anno avevamo cantato Popule meus di Palestrina,dopo neppure dodici mesi siamo passati alla ” messa dei giovani” di Machetta,il vecchio e competente maestro del coro è stato “pensionato” e ci siamo ritrovati sotto la guida di un chiericuzzo senza arte né parte…

    • ORGANUM ha detto:

      A ben pensarci forse non era Natale (Popule meus è per la Settimana Santa), ma comunque la rapida transizione in un anno scolastico da Palestrina a Machetta la ricordo bene

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Anche Giuda era ed è “inevitabile”. Tutto ciò che le Sacre Scritture ci insegnano e ciò di cui ci avvertono è “inevitabile”. Come in Cielo così in Terra.
    Eppure in nulla il Cattolico sposa il fatalismo. Niente è predeterminato. Il corso degli eventi e della Storia può essere sempre cambiato!
    Il tempo prestabilito, opportuno, ha però da coniugarsi alla santità e alla disponibilità al sacrificio di alcune anime prescelte e alle decisioni pubbliche e ufficiali di altre…

    Prima o poi, sorgerà l’Alter Christus che la Chiesa attende e il Re Giusto, laico, per il Popolo.

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