Roma Locuta… Causa In-Finita. Dopo Fiducia Supplicans. Testa del Serpente.

26 Dicembre 2023 Pubblicato da 9 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da La Testa del Serpente, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Roma locuta… causa in-finita. Inevitabili reazioni scomposte dopo FS

 

Roma locuta causa finita. Così si era soliti risolvere le questioni controverse e le cause aperte all’interno della Chiesa Cattolica: per secoli il pronunciamento solenne di Roma – in particolare del Papa e del suo braccio destro, la Congregazione per la Dottrina della Fede – chiudeva le discussioni con pronunciamenti che chiedevano a fedeli e pastori il religioso ossequio dell’intelletto e della volontà, ponendo fine alle discussioni.

Oggi non è così. Al contrario, i pronunciamenti di Roma sembrano purtroppo aumentare la confusione ed elevare le discussioni a gradi estremamente accesi e concitati (come è successo con Amoris Laetitia o col motu proprio Traditionis Custodes). Si potrebbe dire “Roma locuta, caos infinito” o “Roma locuta, causa infinita”, come si evince dalle reazioni all’ultima Dichiarazione del Vaticano a propósito delle benedizioni.

All’indomani della pubblicazione della Dichiarazione “Fiducia Supplicans” del Dicastero per la Dottrina della Fede si evidenzia un alto grado di smarrimento e confusione nel mondo cattolico, non solo tra i fedeli ma anche tra gli stessi pastori.

In poche ore le reazioni si sono moltiplicate in tutto il mondo a causa del contenuto “esplosivo” di un documento che rompe con la tradizione bimillenaria della Chiesa e apre alla possibilità di un riconoscimento, da parte della Chiesa Cattolica delle relazioni omosessuali, purché stabili, durature e sinceramente animate dal mutuo affetto e rispetto. Sono queste le caratteristiche che il documento segnala come “ciò che di buono” si può trovare nelle relazioni cosiddette “irregolari”, in cui l’unione affettiva e sessuale si svolge in maniera pubblica AL DI FUORI del matrimonio.

 È normale dunque che un pronunciamento di tale portata, firmato dalle più alte cariche della Chiesa, il Sommo Pontefice e il suo Prefetto per la Dottrina della Fede, scateni una serie di reazioni forti e decise. Non si tratta infatti di una frase pronunciata in aereo, come tante volte il Papa ci ha abituati (ad es. “Chi sono io per giudicare?”), di una intervista “rubata”, di un incontro “privato” a favor di telecamere o di una ambigua affermazione pastorale che si presta a varie e diverse interpretazioni. Non si tratta di uno dei tanti scoop inventati o sfruttati dai media come dal 2013 siamo abituati con tanto di titoli di apertura con il papa Francesco che “apre ai gay”. Qui si tratta invece di un documento ufficiale dal valore dottrinale, emanato dal Dicastero incaricato di conservare, difendere e diffondere il depositum fidei, un pronunciamento al quale è dovuto l’ossequio di obbedienza.

A reagire in maniera eclatante è innanzitutto, come c’era da aspettarsi, il mondo LGBT. Non quello esterno alla Chiesa (al quale non interessa il giudizio del magistero al quale non riconoscono alcuna autorità morale ) ma quello intra-ecclesiale. Entusiasta è stata la reazione del padre gesuita nordamericano James Martin, noto per il suo lavoro di “pastorale LGBT” e del suo attivismo a favore del riconoscimento e legittimazione dell’omosessualità nella Chiesa. A pochi minuti dalla pubblicazione del documento ha entusiasticamente definito FS come un «un netto cambiamento rispetto alla conclusione ‘Dio non benedice e non può benedire il peccato’ di appena due anni fa» (riferendosi alla nota della CDF del 2021 che vietava le benedizioni alle persone dello stesso sesso, emessa sotto l’allora prefetto Luis Ladaria). Martin ha inoltre annunciato: «Assieme a molti sacerdoti, ora sarò lieto di benedire i miei amici che hanno unioni omosessuali». In una intervista rilasciata al giornale “Outreach” (giornale di sensibilizzazione della “comunità catotlica LGBT”) ha dichiarato «Non vedo l’ora di benedire le coppie omosessuali! È una cosa che aspettavo da anni!». Martin ha inoltre insinuato che la sostituzione del card. Ladaria alla guida del Dicastero per la Dottrina della Fede sia stata dovuta a uno “scontento” personale di papa Francesco per il responsum del 2021 che negava la benedizione alle coppie gay. Una dichiarazione dirompente che parla di una rimozione da una delle più alte cariche di Curia dovuta a uno scontento personale del Pontefice per una questione dottrinale definita, per la verità, dal card. Ladaria con la sua nota chiarezza e precisione, secondo la fede e la teologia della Chiesa Cattolica.

 

There was widespread reaction to that responsum, as the new declaration notes in its opening. In particular, LGBTQ people and their friends and families felt that the focus on such relationships as sinful ignored or rejected their experience of loving, committed and self-sacrificing same-sex relationships. News reports also suggested Pope Francis was himself unhappy with that statement, and eventually the person responsible for its publication was removed from the C.D.F. So the Vatican’s pastoral approach to same-sex couples (as well as other couples not sacramentally married) has clearly shifted in the last two years.

Il 20 dicembre Martin ha postato sui social una foto che lo ritrae mentre benedice una coppia di ragazzi con la didascalia: «Cari amici: ho avuto l’onore di benedire i miei amici Jason e Damian questa mattina nella nostra residenza dei gesuiti, secondo le nuove linee guida stabilite dal Vaticano per le coppie dello stesso sesso. Ma prima di questo, sono stato benedetto dalla loro amicizia e dal loro sostegno».

Sempre in Stati Uniti il padre canonista Gerald Murray dell’arcidiocesi di New York ha definito il documento “assurdo” e “orribile” in quando un primo passo per ridefinire la dottrina sul peccato nella Chiesa. D’altra parte ha assicurato che il documento porterà ulteriore caos nelle parrocchie e tra i fedeli: «Non è uno sviluppo dell’insegnamento della Chiesa; è una contraddizione e una corruzione di quell’insegnamento». Murray aggiunge un esempio di come la situazione potrebbe evolvere nelle realtà parrocchiali in cui una coppia omosessuale può “esigere” una benedizione della loro relazione perchè “Papa Francesco lo ha detto”. «Questa è la contraddizione che stiamo vivendo», conclude Murray.

Ma la reazione più dura viene dal Kazakistan dove due vescovi, l’arcivescovo di Astana Tomash Peta e il suo ausiliare, il vescovo tradizionalista Athanasius Schneider, hanno pubblicato una lettera in cui proibiscono ai loro sacerdoti di benedire le coppie che vivono in situazioni morali irregolari«Proibiamo ai sacerdoti e ai fedeli dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana di accettare o eseguire qualsiasi forma di benedizione di coppie in situazione irregolare e di coppie dello stesso sesso». Allo stesso tempo si rivolgono duramente al Sommo Pontefice per chiedere di revocare tale permesso accordato dal documento: «Con sincero amore fraterno e con il dovuto rispetto, ci rivolgiamo a Papa Francesco che – permettendo la benedizione di coppie in situazione irregolare e di coppie dello stesso sesso – “non cammina rettamente secondo la verità del Vangelo” (cfr. Gal 2,14), per riprendere le parole con cui San Paolo Apostolo ammonì pubblicamente il primo Papa ad Antiochia».

Dopo i vescovi kazaki è stata la volta di quelli africani che governano la Chiesa in quella “periferia” tanto cara a papa Francesco. I vescovi del Malawi e della Nigeria non hanno accettato il pronunciamento di Roma e per prudenza pastorale, nonché per evitare ulteriori confusioni, preferiscono disattendere le indicazioni del Papa e del suo braccio destro. Lo fanno – hanno sottolineato – «in linea con l’immutabile insegnamento cattolico secondo cui la Chiesa non può benedire le relazioni peccaminose».

Molte altre sono le reazioni negative di sacerdoti che manifestano la loro amarezza per una decisione che è di fatto contraria a ciò che fino ad oggi hanno predicato. Come il giovane sacerdote spagnolo Jesus Silva, scrittore e molto seguito sui social, che provocatoriamente chiede se sia meglio applicare una “verità senza carità” oppure una “carità senza verità” (quella del documento FS). Allo stesso tempo Silva propone una formula di benedizione delle coppie irregolari “secondo le indicazioni della CDF”: «Signore, benedici i tuoi figli N. e N. e concedi loro di rendersi conto che la loro condizione disordinata non è conforme alla tua volontà, affinché, con l’aiuto della tua grazia possano iniziare a vivere in continenza permanente. Amen». Una formula provocatoria che mostra la necessità di continuare a segnalare e condannare il peccato che un certo “misericordismo” vorrebbe coprire e annullare, nel nome dell’accoglienza e della tolleranza.

Un altro giovane sacerdote e scrittore spagnolo Patxi Bronchalo ha espresso la sua preoccupazione per alcune letture aperturiste del documento che prevede di benedire le coppie irregolari. «Leggo molto: “Alla fine si tratta di benedire l’amore di due persone che si amano, qual è il problema?” Attenzione a questi ragionamenti perché anche un uomo di 50 anni e una ragazza di 16 anni possono arrivare a chiedere che “si benedica l’amore che hanno l’uno per l’altra”. Direte che dobbiamo benedirli?». Di certo una provocazione molto pertinente perché è una deriva possibile in un eccesso di buonismo cieco che non distingue tra peccatori e peccato benedicendo tutto e tutti.

“Ecce caos!” scrive su X il giornalista vaticanista de Il Foglio Matteo Matzuzzi che continua: «La modalità “Amoris laetitia” che caratterizza “Fiducia supplicans” è evidente dal fatto che qualche vescovo dice già che non ammetterà alcuna benedizione di tal specie e qualche altro dice che ne darà immediata attuazione». In altre parole: “Roma locuta, causa infinita“.

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9 commenti

  • stefano raimondo ha detto:

    Una volta che si dovesse stabilire che è giusto rappresentare la venuta al mondo del Cristo all’interno di una coppia omosessuale, quella diverrà verità ultima, tradizione che non potrà più cambiare, punto di arrivo del cammino della Ragione. E chi dovesse proporre un modello alternativo, dicendo che la “tradizione è bella perché cambia”, sostituendo alla coppia omosessuale la Vergine Maria e San Giuseppe, ciò non sarà accettato come un “bel cambiamento” ma sarà combattuto come oscurantismo reazionario. La truffa di chi nega i valori sta tutta qua: non si negano i valori in sé, ma solo quelli degli altri. Che alcuni uomini di Chiesa, nella loro ansia di essere nel mondo, si prestino a tale operazione è, per usare un’espressione di colui che indisse il Concilio, un “segno dei tempi”. (Schmitt – La tirannia dei valori)

    Da tenere sempre presente.

  • Terminus ha detto:

    C’est la pleine actualisation des chapitres 13 et 17 de la vision apocalyptique donnée par Dieu à St Jean (que l’on fête ce 27 décembre) . Et ceux qui croient en la Révélation savent déjà que le couple homosexualiste Bergoglio/ Fernandez n’enlèvera rien à ces ”fumées de Satan”. Au contraire, Bergoglio (faux pape et dictateur) risque bien de faire un dernier prodige, celui d’excommunier tous ceux qui s’opposent à lui, sachant bien qu’ils ne constituent que le petit nombre dans l’Eglise. C’est ce qui est bien annoncé par la vision anticipée apocalyptique :
    Ap 13/13 : ”Elle accomplit des prodiges étonnants : jusqu’à faire descendre, aux yeux de tous, le feu du ciel sur la terre.”.
    Ap 13/15 : ”On lui donna même d’animer l’image de la Bête pour la faire parler, et de faire en sorte que fussent mis à mort tous ceux qui n’adoreraient pas l’image de la Bête.”
    Ap 13/17 : ”Et nul ne pourra rien acheter ni vendre s’il n’est marqué au nom de la Bête ou au chiffre de son nom.”

    Forcément, il s’en suivra un schisme entre le grand nombre et le petit nombre qui n’aura plus d’autre choix que de désavouer et quitter cette fausse Eglise :
    Ap 18/4 : ”Puis j’entendis une autre voix qui disait, du ciel : ” Sortez, ô mon peuple, quittez-la, de peur que, solidaires de ses fautes, vous n’ayez à pâtir de ses plaies !”

    2Th 2/8 : ”Alors l’Impie se révélera, et le Seigneur le fera disparaître par le souffle de sa bouche, l’anéantira par la manifestation de sa Venue.”

    Tout cela avant que Bergoglio ne disparaisse. Tout cela est déjà en train de se réaliser.

  • Marco Matteucci ha detto:

    Il Cielo ci sta mettendo in guardia, perché non vogliamo prenderne atto!

  • Carlo ha detto:

    Disse Pio xii che quando il primo ufficiale tedesco entrasse nella sua stanza, non troverebbe il Papa, ma solo il cardinale Pacelli. Perfetto. Ma quando il primo ufficiale americano è entrato, cosa ha trovato? E quando ne è uscito?

  • quello ha detto:

    chi può faccia arrivare al Papa questo articolo
    leggerà cosa effettivamente pensa
    forse capirà cosa pensa e se non pensa potrà scoprire il suggeritore,
    https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/archeo-quando-sgarbi-disse-ldquo-papa-ha-detto-che-arrivato-379237.htm
    non è che Sgarbi mi entusiasma. se togli peli alla lingua anche le cose difficili si dicono con chiarezza, in verità

  • Luigi ha detto:

    È il compimento dell’ultima parte del terzo segreto di Fatima: l’apostasia della Chiesa. Abbracciamoci forte al Crocifisso perché la tempesta sarà terribile. 🙏

    • Ateo Devoto ha detto:

      Temo che tu abbia ragione…. immagino che anche tu abbia letto le dichiarazioni di Borrell relative alla Russia.
      Ormai non mi chiedo nemmeno più se entreremo in guerra, ma quando; ritengo nella seconda metà del 2024.

  • alessio ha detto:

    Immagino che per le benedizioni gay i preti
    ritirino fuori l’acqua benedetta che dal 2020 ,
    fino ad almeno sei mesi fa non avevano
    ancora rimesso nelle acquasantiere ,
    almeno dalle mie parti .
    Chissà se a Giugno , che notoriamente era
    il mese del Sacro Cuore , diventato per
    molti il mese del Pride , a Roma basterà
    l’acqua del Tevere per benedire todos ,
    todos ,todos ,secondo i desideri del
    vescovo di Roma.
    È vero quello che diceva il Profeta :
    Guai a voi figli ribelli , Oracolo del Signore ,
    che fate progetti da me non suggeriti ,
    vi legate con alleanze che io non ho
    ispirato così da aggiungere peccato a peccato .
    Siete partiti per scendere in Egitto senza
    consultarmi , per mettervi sotto la protezione del
    faraone e per ripararvi all’ombra dell’Egitto .
    La protezione del faraone sarà la vostra vergogna
    e il riparo all’ombra dell’Egitto la vostra confusione
    (Isaia 30 ,1-5).
    Nella Bibbia alleanza è sinonimo di matrimonio
    o unione , mentre Egitto è simbolo anche dell’inferno
    dove gli uomini sono schiavi e il faraone è anche
    simbolo del demonio che non vuole l’uomo
    libero da lui e dai vizi contrari ai Dieci Comandamenti.
    Checché ne dica il faraone bugiardo di
    Santa Marta che con lingua biforcuta sibila
    parole ribelli da vero aereticorum doctor ,
    dottore degli eretici .

  • Massimo trevia ha detto:

    Ma e’ caos voluto,credo!con questo documento magisteriale credo imprevisto anche se lo si sapeva,si vede chi sta dalla loro parte,si fa una lista e si colpira’ credo soprattutto dopo la seconda parte del sinodo con le liste gia’ pronte!ora,se questo documento e’magisteriale,l’unico modo per annullarlo e’ dichiarare che bergoglio e’antipapa.altrimenti si va contro il dogma dell’infallibilita’! Qui ad Alassio si chiedono soldi per il monitoraggio del campanile del santuario della Madonna della Guardia,che si teme possa crollare…..e nel documento papale si afferma che le benedizioni possano avvenire nei santuari:e io devo dare soldi allora?o forse sperare che simbolicamente il campanile crolli?Ecco che avviene lasciando da ca 10 anni fare a un falso papa!

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