“Francesco, Revoca la Benedizione. È Empia e Globalista”. Peta, Schneider.

20 Dicembre 2023 Pubblicato da 100 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico sacerdote spagnolo mi ha inviato questo: “Una correzione pubblica del Papa da parte di un arcivescovo metropolita non si vedeva dai tempi di San Giuliano, arcivescovo metropolita di Toledo, nel VII secolo, a Papa Leone II su una questione dottrinale di cristologia”.

Ora non so se questo sia vero, ma bisogna rendere onore al coraggio dei vescovi Peta e Schneider per quanto dicono. Qui sotto trovate, tradotta dall’inglese, la dichiarazione:

***

Dichiarazione dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana in merito alla Dichiarazione Fiducia supplicans, pubblicata dal Dicastero della Dottrina della Fede e approvata da Papa Francesco il 18 dicembre 2023

Lo scopo manifesto della Dichiarazione della Santa Sede, Fiducia supplicans, è quello di consentire “la possibilità di benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso”. Allo stesso tempo, il documento insiste sul fatto che tali benedizioni vengono effettuate “senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l’insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio”.

Il fatto che il documento non autorizzi il “matrimonio” di coppie dello stesso sesso non deve rendere ciechi pastori e fedeli di fronte al grande inganno e al male che risiede proprio nell’autorizzazione a benedire coppie in situazioni irregolari e coppie dello stesso sesso. Tale benedizione contraddice direttamente e gravemente la Rivelazione divina e la dottrina e la pratica bimillenaria e ininterrotta della Chiesa cattolica. Benedire coppie in situazione irregolare e coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, poiché questo nome viene invocato su un’unione oggettivamente peccaminosa di adulterio o di attività omosessuale.

Pertanto, nessuna, nemmeno la più bella, delle affermazioni contenute in questa Dichiarazione della Santa Sede, può minimizzare le conseguenze di vasta portata e distruttive derivanti da questo sforzo di legittimare tali benedizioni. Con tali benedizioni, la Chiesa cattolica diventa, se non in teoria, in pratica, una propagandista dell'”ideologia gender” globalista ed empia.

Come successori degli Apostoli e fedeli al giuramento solenne fatto in occasione della nostra consacrazione episcopale di “conservare il deposito della fede in purezza e integrità, secondo la tradizione sempre e ovunque osservata nella Chiesa fin dai tempi degli Apostoli”, esortiamo e proibiamo ai sacerdoti e ai fedeli dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana di accettare o eseguire qualsiasi forma di benedizione di coppie in situazione irregolare e di coppie dello stesso sesso. Va da sé che ogni peccatore sinceramente pentito e con la ferma intenzione di non peccare più e di porre fine alla sua situazione di peccato pubblico (come, ad esempio, la convivenza al di fuori di un matrimonio canonicamente valido, l’unione tra persone dello stesso sesso) può ricevere una benedizione.

Con sincero amore fraterno e con il dovuto rispetto, ci rivolgiamo a Papa Francesco, il quale – permettendo la benedizione di coppie in situazione irregolare e di coppie dello stesso sesso – “non cammina rettamente secondo la verità del Vangelo” (cfr. Gal 2,14), per riprendere le parole con cui San Paolo Apostolo ammonì pubblicamente il primo Papa ad Antiochia.

Pertanto, nello spirito della collegialità episcopale, chiediamo a Papa Francesco di revocare il permesso di benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso, affinché la Chiesa cattolica possa risplendere chiaramente come “colonna e fondamento della verità” (1 Tim 3, 15) per tutti coloro che cercano sinceramente di conoscere la volontà di Dio e, adempiendola, di raggiungere la vita eterna.

Astana, 19 dicembre 2023

+ Tomash Peta, arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi di Santa Maria in Astana

+ Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana

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100 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    N.B.,
    scordavo la “fissazione” sul “tifo da stadio” sentimentale tra il Papa kattivo e quello/i “bbuoni”, – promotori e prodotti tutti del Rahneriano Concilio-, per quanto tutti, formalmente, più “pubblicitariamente” educati.

  • luca antonio ha detto:

    Rolando :
    “Ma Assolutamente SUPERATO quanto a distinzione tra spirito (che diventa favola dottrinale dogmatica cristiana) e materia. Ah, non sarebbero in relazione biunivoca? Ma in che era sei vissuto? Anima, spirito e per estensione anche “mente” non hanno alcuna valenza scientifica”.
    Credo che lei debba prendersi una pausa, i troppi commenti mi sembra le abbiano fatto un po’ di confusione, passa dalla relazione tra amore e piacere nel contesto sociale del rapporto omosessuale di cui qui parlava a quella tra spirito e materia citata da altro commento, da me peraltro non letto, che nulla c’entra con il contesto dei miei interventi rispondendo Adriana a lei e non a me. Buon Natale.

  • Adriana 1 ha detto:

    Mah, qua mi spariscono di colpo sia la ultima risposta di Rolando su Luciano e Gesù Rex, sia l’accusa errata di Enrico di avergli dato del trans o giù di lì…troppa fretta, Enrico, semmai avresti potuto scoprire di venir paragonato ad un esimio gentiluomo ,matematico, botanico e alpinista- Benjamin Stillingfleet- ospite ambito e rispettato nella
    Blue Stocking Society nella metà del 1700-. Società fondata da Lady Montagu. Perchè calze blu? Proprio perchè Stillingfleet che non aveva i mezzi per indossare l’abito da ricevimento ( completo di calze nere ) venne autorizzato a presentarsi in disinvolto completo da giorno ( che si usava corredare con calze blu ). Fu tale la simpatia e la stima che egli suscitò in quel circolo culturale da venir ricordato come il circolo delle calze blu….Il resto è un peggiorativo, come quando si dice che un mangione lussurioso è un Epicureo, mentre totalmente diversa era la severa disciplina di Epicuro e degli Epicurei. Hasta la vista, e ciao.

  • il Matto ha detto:

    Carissimi Fratelli e Sorelle,

    dopo lo scarico di vagoni di parole, sorge LA domanda, l’unica che ci lascia in mutande: E ALLORA?

    Adriana, i miei scritti NON devono durare un secondo di più dopo la lettura.

    Altrimenti la mente si blocca esi preclude l’avvento della Luce.

    Tutta la “cultura” è un blocco d marmo tombale che si scambia per luce. Illusione gigantesca!

    Profondissimo Thomas Eliot:

    “Tutto il nostro sapere ci porta più vicini alla nostra ignoranza. Dov’è la saggezza che abbiamo perso con la conoscenza?”

    Dimentica subito quello che hai appena letto, se no …
    👋

  • stefano raimondo ha detto:

    Devono essere arrivate direttive dall’alto di “affrettare il lavoro”, e Bergoglio, servilmente, esegue ciò che i poteri forti comandano. Qualcosa dev’essersi inceppato, allora cercano almeno di “finire il lavoro” sul versante sessualità, col solito scopo di aumentare il caos e così incidere maggiormente sulla popolazione disorientata. Purtroppo per loro però esistono forze che ormai si sono organizzate e che si oppongono (ad esempio tutto il movimento che c’è attorno a Trump in USA), inoltre questa situazione di caos indotto dall’alto ha fatto presa soltanto in occidente. Per me la cricca che ha creato confusione in questi ultimi decenni, manipolando le menti della gente (scrivendo una certa “storia” ad esempio), ha gli anni contati, ho l’impressione che questo gruppo di potere, rafforzatosi all’indomani del 1945, sia prossimo al tramonto.

    Per quanto riguarda specificamente la chiesa di Roma. Non deve sorprendere la collaborazione dei vertici della chiesa con i quattro pervertiti che vogliono dirigere il mondo: per chi la conosce bene, sa cosa è vera chiesa e cosa non lo è; la vera chiesa non viene (e non verrà) mai meno.

    • Rolando ha detto:

      Bravo. Ti sei spiegato bene. Anche con data!

    • Rolando ha detto:

      Ah, dimenticavo: FACTUM INFECTUM FIERI NEQUIT. Ogni fatto lascia il segno e neppure Dio può fare il miracolo che ciò che è fatto, accaduto, non sia stato fatto.

    • Rolando ha detto:

      Guarda poi che non c’è mattino senza tramonto, né tramonto senza mattino, come recita un bel inno antico egizio in onore di “Aton mio”, donde il biblico Adonai.

  • Enrico Nippo ha detto:

    ROLANDO,

    ecco che continui col tuo linguaggio ambiguo:

    “non ammiro per niente la coppia gay che chiede la benedizione in chiesa, la ritengo inutile perché l’amore è già benedizione se è vero che Dio è amore”.

    E dalli co ‘sto “amore”, che, da quanto ambiguamente scrivi sopra, è una specie di prezzemolo che va bene su tutto, una panacea per ogni istinto bestiale umano.

    • Rolando ha detto:

      Caro Nippo,
      “E dalli co ‘sto “amore”, che, da quanto ambiguamente scrivi sopra, è una specie di prezzemolo che va bene su tutto, una panacea per ogni istinto bestiale umano.”
      Sembri infastidito dalla parola “amore”, quasi fosse una brutta parola.
      Sei tu che sostieni e scrivi che “è una specie di prezzemolo che va bene su tutto”, “una panacea per ogni istinto bestiale umano”. Sei tu che ambiguamente interpreti. E sai perché? Perché tu sai cos’è e non lo vuoi dire apertamente. Coraggio e vincerai il mondo!!!

    • Rolando ha detto:

      Io ho scritto solo e soltanto che NON AMMIRO IL FATTO che una coppia gay vada in chiesa (e non solo) a farsi benedire!
      È chiaro o no? Non intendo con ciò dire altro. Se nessuna coppia gay andasse in chiesa a farsi benedire, ogni problema di questa questione che dilania i vescovi e li mette uno contro l’altro con più gravi conseguenze per l’istituzione chiesa cattolica, si placherebbe.
      Ho i miei motivi per pensarla così. Ma già in alto operano meglio a favore dei miei intimi motivi. Adesso capisci sì o no? Se tu hai la Verità in tasca perché non esponi con pazienza il tuo concetto di amore senza ricorrere a carnalità da macelleria come fanno del corpo i difensori del Dio vero col ricorrere al sacrificio cruento delle guerre per il Suo Onore?

      • luca antonio ha detto:

        La confusione nasce, Rolando caro, dal confondere la sessualità con l’amore, è iniziata con l’espressione “facciamo l’amore (per intendere facciamo sesso. ndr) non la guerra”, slogan dei figli dei fiori, che di fiori ne hanno raccolti e coltivati davvero pochi, visto il complessivo fallimento delle loro vite. Per una mente limpida è tutto semplice , l’amore vero è disinteressato al piacere mentre il sesso E’ il piacere.
        Nella logica formale per provare la tenuta di una tesi spesso si opera per assurdo, applichiamola al caso in oggetto :
        qual’ è l’amore più puro, quello più disinteressato, che un uomo e una donna possono provare ?, quello nei confronti dei figli sicuramente.
        Domandiamoci ora : un genitore che fa sesso con i propri figli può essere considerato un genitore più amorevole o no di uno che invece se ne astiene?, se il sesso fosse amore logicamente si dovrebbe affermare che il genitore che fa più sesso con i propri figli sia quello più amorevole , ma così non è, anzi è vero l’esatto contrario, tanto da essere considerato un mostro – Levi Strauss insegna – in tutte le culture del mondo. Sesso e amore quindi sono due cose diverse ed anzi il sesso, essendo legato al tornaconto del piacere, è spessissimo in netto conflitto con l’Amore . La vera natura del sesso sembra averla intuita anche lei quando rimprovera Nippo -questo tuo definirlo brutalmente “rapporto carnale omosessuale”-, se infatti il sesso fosse da lei inteso come Amore l’espressione “rapporto carnale omosessuale” non dovrebbe scandalizzarla ma anzi intenerirla come vedendo una mamma giocare con il proprio bambino, ma così non è, e di cose che così non sono ma che si vorrebbe, diabolicamente, che lo fossero, il mondo ormai è pieno, mentre il sacco della pazienza dei buoni, degli onesti, è ormai belle che vuoto .
        Infine, visto che non è stato evidenziato da nessuno, rilevo di come coloro che hanno tendenze omosessuali siano sovente nel contempo persone intelligenti e sensibili sopra media….che siano chiamati da Dio a mettere a frutto questi loro doni nel mondo anziché tra le lenzuola non glielo vuole ricordare nessuno ?, il sacrificio dell’astinenza allora avrebbe un senso, non trova ?. Invece si cerca di ingannarli facendo loro credere di subire da Dio e/o dalla società una “privatio boni debiti” mentre invece trattasi semplicemente di “privatio boni indebiti”, una delle tante che ogni uomo, di età mentale superiore all’infanzia, è chiamato ad affrontare e ad accettare nella vita.
        Saluti.

        • Rolando ha detto:

          Caro Luca Antonio, ben trovato! Sempre se questi sono i tuoi unici nomi con cui posti in sito.
          Mi sembra di capirti bene. E, a scanso di equivoci, sono io stesso un sostenitore convinto del pensiero che tu esprimi con queste tue precise parole: “Sesso e amore sono due cose diverse”. Ho eliminato il tuo “quindi” per liberarmi da ogni equivoco. Quindi hai inteso bene.
          E adesso cosa resta da capire del resto del tuo scritto?
          Che il piacere è male? Oppure che l’amore è “disinteressato”? Ma a chi vuoi darla da bere? Che tu ami Dio rinunciando per Lui tutto o parte il piacere di qua facendone due liste a piacere e scegliendo quella che ti conviene di più, e rinunciando infine al piacere dell’immortalità di una vita senza fine? Nessuno infatti amerebbe Dio per Dio se con la morte la vita stessa personale finisse per sempre senza il piacevole conforto già nell’aldiqua di una supposta immortalità di piacere personale nello sperato aldilà! Sai che noia un amore disgiunto dal piacere anche al solo pensarlo nell’aldiqua!
          Si dà il caso che invece il piacere non sia disgiunto mai dall’amore, che ne costituisce il contenuto. E nessuno può affermare che ci sia piacere senza amore lì o là od ovunque. Solo le dottrine religiose lo fanno e quelle di rivelazione in primis perché gli uomini che le hanno scritte o le scrivono sono solo uomini come tutti con la differenza che “usano Dio” a loro piacere di Potere e per questo hanno inventato il Peccato, a cominciare dall’originale che assolutamente non c’è nel testo biblico ( e poco importa) che non si può civilmente equivocare col reato e col delitto in una società civile. L’uomo è stato biblicamente scacciato da Dio, favola, ma per essere libero di ricercare le migliori regole per sé nel vivere sociale, metafora di gran lunga migliore. In questa libertà stanno il piacere e la sofferenza, sofferenza che il piacere dell’amore cerca di attutire, pur rimanendo sempre due sentimenti-senzazioni distinte, il piacere e l’amore, ma con l’unica radice in Natura. Ma l’amore cos’altro è concretamente e psicologicamente se non piacere che coinvolge tutto l’uomo, che lo soddisfa come essere vivente e lo rende beato? L’amor di Dio non lo spiega senza tornaconto. O si crede o si ragiona. Fiducia è altra cosa: è speranza, sospirante piacere di tutti. La ricerca dall’amore è affare personale ed il piacere ne è il movente anche quello spudoratamente supposto disinteressato!!! Non siamo angeli e chi vuol far l’angelo diventa bestia, secondo un noto pensatore. Poi ci sarebbe da chiedersi perché mai un Dio onnipotente e puro spirito abbia unito al sesso e non solo il piacere sensoriale e soprattutto nella riproduzione, quando benissimo la sua onnipotenza poteva fare come si trova pure in natura

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Rolando,
            il bene vero, il falso bene, il Bene Assoluto…e così l’Amore,
            non sono altro che conseguenze della concezione di Platone che distingue tra spirito e materia e che Agostino separa con l’accetta…
            Il sereno e innocente piacere (fisico e animico) poteva andare in una società dove si aprezzava il Kalòs kai agathòs…
            Poi…
            nella moderna e già industriale società metropolitana, l’aristocratico De Sade osò scrutare nel fondo dell’abisso della diadi piacere/amore umano- esplorata, ma assolutamente non creata da lui-. Lo fece come mai nessuno aveva osato prima, rivelandone le sfaccettature, le luci, le ombre e le dimensioni: ne uscì
            ” Justine, o le disavventure della virtù “…sulfurea, disturbante, ma non contestabile analisi della autentica complessità della natura umana con cui, oggi, siamo tutti costretti a fare i conti…a meno di non rifugiarci sotto il manto degli ipocriti.

          • luca antonio ha detto:

            Rolando caro, ma a chi la vuole dare a bere ?,
            Amore e Piacere sono sì in relazione tra loro, ma non in relazione biunivoca, se infatti l’Amore porta con sé, necessariamente, il Piacere, il Piacere non porta con sé necessariamente l’Amore (anzi, come detto, spesso va in contrasto).
            Si rilegga sul punto il Protagora di Platone e l’aporia cui porta l’identificazione tra il Piacere e il Bene.
            Trasfondere il portato di una opinabilissima notazione morale di niciana memoria – che sia fisico e/o psicologico, diretto o mediato, culturalmente ecc.., tutti cercano il Piacere, il santo come l’assassino – in un dato di realtà non regge alla più banale analisi logica e alla realtà stessa dei fatti.
            “Questa è una mela”.
            Cordiali saluti.

          • Rolando ha detto:

            Luca Antonio, a chi vuoi darla da digerire? : “Amore e piacere sono sì in relazione tra loro, ma non in relazione biunivoca”.
            Aveva già ben chiarito sopra Adriana 1: “non sono altro che conseguenze della concezione di Platone che distingue tra spirito e materia “. Tu non credi in Gesù, pensi di crederci, credi a Platone, grande genio. Ma assolutamente SUPERATO quanto a distinzione tra spirito (che diventa favola dottrinale dogmatica cristiana) e materia. Ah, non sarebbero in relazione biunivoca? Ma in che era sei vissuto? Anima, spirito e per estensione anche “mente” non hanno alcuna valenza scientifica. Sono belle favole che hanno fatto guadagnare tanti soldi, come pensava Leone X papa.
            La realtà è una ed infinita matematicamente. En kai pan.

          • Rolando ha detto:

            E sai perché gli antichi pensatori cristiani han sempre diffidato della metafisica aristotelica? Perché porta dritta, dritta al materialismo, ad escludere un Dio trascendente. Cioè, per dirla con tue parole “non in relazione biunivoca”. Meglio Platone da cui derivare un pensiero ad hoc. Tutto superato. Tutte ciance. I rattoppi erano ostici perfino a Gesù, secondo quello che gli hanno messo in bocca.

          • Rolando ha detto:

            Ma il pensiero più profondo ed onesto nell’ambito della storia semantica ed epistemologia delle parole χάρις (grazia) e αλήθια (verità) restano ancora gli insegnamenti del mio professore d’università Carlo Diano (Vedi oggi le sue “Opere” in Bompiani, il pensiero occidentale) seguiti al Seminario di preti tradizionalisti. Tuttavia intatta ed imparziale rimane in me la riconoscenza per tutti quelli che mi hanno fatto pensare.
            Sant’Agostino dice: “Ubi amatur non fatigatur, si fatigatur, labor ipse amatur”. E non bisogna mai dimenticare Eschilo in Agamennone: “Patendo conoscere”.

          • Adriana 1 ha detto:

            Carlo Diano…tanto nomini nullum par elogium. Fortunato te.

  • Enrico Nippo ha detto:

    ROLANDO,

    hai un’abilità particolare (da moktheròs”?) nell’ammannire le tue ipotesi come verità assolute, spiluccando qua e là ciò che ti fa comodo,, pescando fra le Scritture ciò che ti serve ad erigere il tuo monumentale tempio all’anarchia. Complimenti!

    • Rolando ha detto:

      Caro Nippo, non mi dirai che solo adesso apprendi che nella bibbia c’è tutto ed il contrario di tutto!?

    • Rolando ha detto:

      È difficile liberarsi dalla cultura dualistica! Edipo ad un bivio era destino che uccidesse il padre. Mi chiedo: se si fosse trovato in una rotonda l’avrebbe ucciso?

  • Luca antonio ha detto:

    Finalmente il samurai Nippo ha sguainato la sua katana e lo ha fatto in un modo che onora e giustifica i suoi tanti anni di preparazione.
    Il tempo degli sterili filosofemi , dei capziosi distinguo, e’ finito, occorre ora la battaglia a viso aperto contro l’ inganno satanico, occorre ora parlare papale papale – visto che non esiste piu’ la figura designata a farlo -.
    Grazie.

  • Enrico Nippo ha detto:

    A proposito di Luciano di Samosata.

    Leena a Clonario nel “Dialogo delle cortigiane”:

    “Allora ho sorriso, Clonario, e ho detto: “Dunque, Megillo, sei un uomo e mi hai ingannata, come Achille nascosto tra le vergini e hai il coso dei maschi e ti fai Demonassa come gli uomini?”.

    Lei mi fa: “Quello non ce l’ho, Leena; ma non ce n’ho bisogno: vedrai che ti farò una cosa che ti piace ancora di più”.

    “Ma non sarai mica un ermafrodito, le ho detto, “di cui dicono che ce ne sono molti, che hanno tutt’e due le cose?”. Non avevo ancora capito la situazione, Clonario.

    “No – mi fa – ma sono uomo in tutto e per tutto”. Dopo aver sentito questo, ho detto: “Ho sentito da una flautista di Beozia una storiella di quelle che si raccontano davanti al fuoco, che a Tebe uno divenne uomo da donna che era, un grandissimo indovino, credo, di nome Tiresia Forse ti è capitato qualcosa del genere?”.

    “Ma no, Leena! sono nata uguale a voi, ma il pensiero, il desiderio e tutto il resto sono da uomo”.

    “E ti basta, il desiderio?”.

    “Stacci se non ci credi, Leena, e ti accorgerai che non ho nulla in meno degli uomini. Infatti ho una cosa, al posto dell’affare che hanno loro. Stacci dunque, e vedrai”.

    Testi di storia gay – Luciano di Samosata – Traduzione del ”Dialogo delle cortigiane” n. 5 (giovannidallorto.com)

    Davvero una testimonianza di purezza e santità!

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Enrico,
      e cosa ti aspettavi? Che cosa volevi trovare? Hai fatto caso al titolo? “Dialogo delle cortigiane…” ( e Giovanni dall’Orto è un esponente omo molto fiero di sé e della sua categoria, ma forse, anche lui, leggermente diffidente nei confronti delle “illecebrae” femminili che a certi uomini o anche a certi o-mos non piacciono molto.) Troppo poco, per trarne conclusioni generali: leggiti tutta l’opera di Luciano, splendidamente tradotta dal nostro Luigi Settembrini. A proposito: ti conviene dare un’occhiata anche alla biografia del medesimo…
      Comunque…ti agevolo: in rete, su Pellegrino/Proteo e sull’istruttivo episodio della sua morte, trovi una spiegazione serissima e approfondita;
      https://www.senecio.it/sag/peregrino.pdf/
      A proposito, sapevi della disciplina dello Shudo tra i Samurai e del Buddismo Shingon? Tutte attività rispettabili e “sacre”.🤗

      • Enrico Nippo ha detto:

        E’ che siccome tu, dialogando (inutilmente) con Rolando scrivevi di un “geniale Luciano di Samosata” … ecco cos’era capace di pensare quel “genio” 😈

        • Rolando ha detto:

          Vedi Nippo, di Luciano di Samosata a me interessa un suo riferimento al Gesù ebreo che cita come “sapiente Re dei Giudei” messo in croce, accostandolo a Pitagora bruciato vivo e Socrate indotto a bere il veleno.
          Se io intervengo qui, in questo sito, è solo perché mi interessa la figura del “sapiente Re dei Giudei” che è stato fatto Dio, facendogli dire quel che altri han detto e scritto di lui e che come tale avrebbe fondato la sua Chiesa con la sua dottrina dogmatica morale che illumina e purifica i suoi fedeli credenti fondamentalisti e tradizionalisti. Ma l’argomento di lui, delle sue presunte parole, del NT, è quasi il grande ignorato. Il sesso, argomento sconosciuto a lui, ed il chiacchiericcio di una istituzione chiesa cattolica in frantumi con i vescovi in lotta tra loro, le divagazioni…. fuorviano anche me …
          Lui si che è argomento pregnante, tutto il resto è vanità delle vanità.

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Enrico,
          geniale, si, come cronista e come critico dei costumi e degli eccessi fideistici verso qualunque tipo di religione…i suoi scritti durano da 2000 anni e sono ancora vivi e vivaci: dall’alto della nuvoletta vedremo quanto durano i tuoi.
          In ogni modo mi hai fatto capire che le “Kulandre”
          ( cit. Blondet ) made in Japan sono, quelle sì, sacre, ammirevoli,
          ed addirittura utili a comprendere il Cristianesimo
          ( saranno anche apofatiche? ); quelle made in Italy, ( o in Occidente ) disgustose e putride. “Adovo” l’esotismo intellettuale.

          • Rolando ha detto:

            Ben detto Adriana. Confermo e non serve aggiungere altro. Penso talvolta che il saggio re dei Giudei venga, contrariamente agli altri due, Pitagora e Socrate, perennemente crocifisso due volte: una Gerusalemme ed una in Vaticano a Roma.
            “E a cosa è servito ” si chiede saggiamente e perennemente il saggio Luciano di Samosata

      • Enrico Nippo ha detto:

        Certo che sapevo dello Shudo e dello Shingon, in quest’ultimo essendo presenti elementi di estremo interesse (anche per un Cristiano).

        • Adriana 1 ha detto:

          Così come in Luciano…però io ne parlo perchè ne ho letto parecchio, anche in originale e tu? Stai diventando un
          Samurai/Bas-bleu . 😅

          • Enrico Nippo ha detto:

            Non sono una persona cólta. O, meglio, la mia (modesta) cultura muove da pochi indirizzi, diciamo così, di nicchia, ma che rispecchiano perfettamente la mia natura interiore. Il mio motto è : poco ma profondo. Ammesso che il tema cavalleresco, sia d’Oriente che d’Occidente sia poco.

            Colmo una mia lacuna imparando che bas-bleu è “espressione che traduce la equivalente ingl. blue stocking, nata in Inghilterra intorno alla metà del ’700 e usata per indicare ironicamente donna letterata, saccente: sembra che le calze di quel colore fossero (per gli uomini più che per le donne) indizio di trascuratezza nel vestire”.

            Quindi mi hai dato del transessuale: donna linguacciuta e uomo trascurato nell’abbigliamento.😂😂😂

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            …”leggere parecchio…e in originale…” e non capire nulla… oggi è davvero l’epiclesis della Dotta Ignoranza, nuovo simulacro e idolo, come ben si evince in questa tornata. Anzi, direi, mai come in questa tornata…!

            ***

            Caro STILOBATE, la ricordo come rarissimo esempio di Cultura, molto e ben al di là di quella appariscente erudizione cui manca ogni sostanza e utilità e così avulsa da ogni logica e ragionevolezza. Insieme a lei ricordo il carissimo ROBERTO ZANI, altro raro esempio che, come meteora, è passato per quel di Stilum…per lasciare il segno. In me, sicuramente.

            A tutti i miei più cari auguri di Luce che viene per noi e che, purtroppo, molti non hanno e non intendono accogliere!🌠

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Occhi aperti,
          non temere…non è problema che ti tanga, né, sicuramente, il tuo peccato preferito.

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            De Rerum NaturA…De Rerum NaturA…: rimasi alquanto turbato 😂 per il suo triviale De rerum naturAE…Ehm ehm…ce la fa a mandare par coeur almeno il titolo,
            senza prima scriverlo alla lavagna un centinaio di volte?

            “Chi si vanti, si vanti nel Signore” …. !!!!!

            Coraggio! Faccio sempre il tifo per lei, Adriana carissima! Non si spiaggi come le balene disorientate ma assapori una buona volta il mare aperto!👋😊

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Occhi aperti,
            vedo che troppo coinvolto nella sua Crociata lei ha scambiato lo spadone d’ordinanza con uno spillo da balia. Le è mai capitato di scrivere sul cell? Capitano cose che sul PC da tavolo non succedono.
            Però, lo ammetto: è stato uno spillo “terribile”. 🤣
            Mi piacciono le balene…moltissimo, sono mammiferi come noi, danzano e cantano soavemente .
            Perchè ogni tanto si spiaggino è ancora un mistero, ma, assai probabilmente a causa dei veleni che inquinano
            le acque dove sogliono muoversi liberamente.
            Piccola nota: ha mai sentito dire che l’amare la cultura non consiste solo nella fatica del leggere, ma nell’impegno di riflettere sulla realtà a noi esteriore e su quella interiore per trarne un pensiero personale?
            “Il pensare è la cosa più pericolosa del mondo”, è la risposta di uno che non si accontentava di ripetere le parole sentite da altri come un bravo Cacatua sul suo trespolo. Orsù, allarghiamo finalmente la panoramica sul regno animale che stimo, rispetto e che mi incanta…”più conosco gli uomini, più amo gli animali”…
            e lei è, provatamente, un “animal cortese e benigno”.
            Una carezzina sull’altra guancia.

  • Terminus ha detto:

    Réponse à CHIARASTELLA DELLE FOGLIE – commentaire du 20 Dicembre 2023 alle 12:55
    Votre commentaire est remarquable et témoigne d’un esprit bien instruit, lucide, logique, sincère, sérieux, réaliste et soucieux d’être le plus complet possible. Tout ce qu’il faut pour être crédible.
    Effectivement, le grand nombre des cardinaux, des évêques et des prêtres sont, dès maintenant, plus soucieux de préserver l’UNITÉ dans l’Église que de PRÉSERVER LA VÉRITÉ IMMUABLE, ”inoxydable ”.

    Il existe plusieurs éléments qui permettent de présumer que Bergoglio n’est pas du tout pape, notamment le fait que, sur son acte de baptême, il n’y a aucune mention de son ORDINATION DIACONALE. Or :
    ▪︎ pour être pape, il faut au moins être évêque,
    ▪︎ pour être évêque, il faut au moins avoir reçu l’ordination sacerdotale,
    ▪︎ pour être prêtre, il faut absolument avoir reçu l’ordination DIACONALE.

    Avant de conférer l’ordination sacerdotale à une personne, l’évêque doit s’assurer que cette personne a bien reçu l’ordination diaconale selon la forme canonique prévue. (Code de droit canonique N° 1050 – N° 1051 – N° 1052)
    https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/fra/documents/cic_libro4_cann1050-1052_fr.html

    Et bien sûr, l’Église catholique romaine enregistre toutes les preuves de ces ordinations qui doivent notamment être transcrites sur l’acte de baptême de la personne concernée. (Code de droit canonique N° 535)
    https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/fra/documents/cic_libro2_cann515-552_fr.html )
    Ces enregistrements sont indispensables afin que personne ne puisse indûment prétendre avoir été ordonné diacre ou prêtre ou évêque. Il en résulte qu’en l’absence d’acte formel (acte d’ordination signé par l’évêque, livre des sacrements, …) ou en l’absence de témoignages (personnels, photographiques, etc.), lorsque les actes formels ont été perdus par négligence ou accident, l’ordination doit être considérée comme n’ayant pas existé, comme étant nulle.
    Le premier qui doit savoir tout cela est logiquement le pape.

    Selon une enquête (apparemment crédible) publiée début 2023 en quatre parties sur le site espagnol comovaradealmendro, on ne trouve nulle part dans le monde de preuves, de traces ou de témoignages de l’ordination DIACONALE du cardinal Jorge Bergoglio. Ni au Vatican, ni en Argentine, ni ailleurs. On trouve juste sur son acte de baptême la mention ’”ordonné sous-diacre le 30 juillet 1969”, une étape avant le diaconat qui existait avant la réforme liturgique post-conciliaire de 1972.

    Voivi les mentions figurant sur l’acte de baptême selon la photographie qui en a été faite et diffusée sur Internet, et dont il y aurait, depuis quelques années, une copie dans une chapelle de la basilique María Auxiliadora à Buenos Aires :
    voir la photographie sur https://comovaradealmendro.es/2023/02/02/no-hay-evidencia-de-que-jorge-mario-bergoglio-fuera-ordenado-diacono-analisis-de-las-gravisimas-consecuencias-i/
    1) les informations de sa confirmation en 1944,
    2) la ligne suivante : « Il a reçu le sous-diaconat le 30 juillet 1969 à la Compañía de Jesús de Buenos Aires » (le mot sous-diaconat est souligné comme pour attirer l’attention sur le fait qu’il ne s’agit pas du diacona). 
    3) Ensuite, après une ligne de séparation, il y a quatre tirets avec diverses informations, écrites avec la même écriture qui est différente des deux précédentes, et concernant le presbytérat (18 décembre 1969), la consécration épiscopale et l’évêque auxiliaire (27 juin 1992), l’archevêque coadjuteur (03 juin 1997) et l’archevêque de Buenos Aires (28 février 1998). 
    Ces quatre mentions ont donc été inscrites en même temps en février 1998, soit 29 ans après la prétendue ordination sacerdotale comme si on avait oublié (???) ou retardé leur inscription pendant tout ce temps. Mais il n’y a aucune mention de l’ordination DIACONALE qui devrait apparaître avant celle de l’ordination sacerdotale.
    C’est probablement alors et pour cette raison que quelqu’un a souligné la mention ”sous-diacre”
    4) ensuite, après une nouvelle ligne de séparation, l’enregistrement de sa création comme cardinal le 21 février 2001.
    5) Enfin, sans plus d’espace dans la marge, au centre de la page, est enregistrée l’élection comme évêque de Rome et successeur de Pierre (13 mars 2013), et le sceau de la Nonciature apostolique apparaît également.

    Apparemment, personne n’a encore tenter de vérifier ces informations ou de les invalider.
    Manifestement, personne n’ose s’attaquer efficacement à Bergoglio. Syndrome de Stockholm !
    Dès lors, on peut croire fermement ce que nous rapporte la Sainte Ecriture sur la fin des temps antichrists.
    En fait, elle n’est que la vision anticipée de la réalité que nous vivons actuellement.
    (Voir la deuxième épître de St Paul aux thessaloniciens, chapitre II – et la visions apocalyptique donnée par Dieu à StJean, chapitres XIII et XVII)

  • Mikhael ha detto:

    È auspicabile che presto si realizzi la profezia dei cosacchi che abbeverano i loro cavalli a San Pietro. Mi unirei volentieri a loro e se necessario anche allo ayatollah pur di cacciare questi satanisti impostori a calci nel deretano!

  • Nonsondegno ha detto:

    Mi sembra strano che la storia umana debba risolversi in un interminabile incarnazione di anime che devono guadagnarsi la salvezza (grazie alla grazia). Non godendosi la vita (c erano pure i peccati di gola) e senza la certezza dell’esistenza di un Dio.
    E tutto questo in nome di una presunta ragione (come se la ragione umana non fosse a sua volta corrotta). Tosatti non posta mai questo..(io son contro l’aborto ma qui qualcosa, di ragione non quadra.
    O la vita e’ nel cuore o nel cervello. Se e’ nel cuore l aborto e’ omicidio e lo sono anche gli espianti a cuore battente. Se nel cervello (encefalogramma piatto) nessuno dei due lo e’. Non sono io che mi appello all’umana ragione
    INOLTRE IL FATTO INNATIRALE per eccellenza e’ la resurrezione di un morto, 2000 anni fa, in una remota regione..riportata in conflitto di interessi e in versioni diverse dai suoi seguaci.
    CERTO CHE DIO SULLE NUBI DOVREBBE RIDERE DI TITTI QUESTI UOMINI CHE PARLANO PER LUI: MENTRE LUI TACE.

  • Nonsondegno ha detto:

    In eden si disse: “l’uomo lascera’ il proprio padre e madre e si unira’ alla donna”.
    Poi c e stato il peccato originale…e pure la chiesa.

    I preti infatti non si sposano

  • Sergio ha detto:

    Finalmente questa chiesa cattolica si sta sfasciando,godo come un riccio, Gesù non voleva una chiesa così.

    • Davide Scarano ha detto:

      Come probabilmente direbbe papa Francesco la Chiesa “è la nostra casa comune”. Se si sfascia andrà trovata una capanna per ripararsi, arriveranno le tempeste -è inevitabile, è una legge di natura- e molti non avranno l’ombrello per ripararsi. Oltre a godere si premunisca con un ombrello, da tenere sempre pronto perchè sta scritto “vegliate, perchè nonsapete nè il giorno nè l’ora”.

    • Rolando ha detto:

      Sergio caro, Gesù ebreo e Galileo non ha mai fondato chiesa alcuna. Egli frequentava la sinagoga. Morì sulla croce perché le croci romane erano cornice alle strade della Palestina, come i Romani chiamavano la Terra Santa di Filone Alessandrino. Era il patibolo orrendo dove andavano a finire tutti i reazionari ebrei Giudei e Galilei e altri che attentavano contro il potere di Roma ed i suoi collaborazionisti della ricca classe sacerdotale sadducea.
      Gesù le aveva viste queste croci con i corpi dei crocifissi e per questo, in senso di eroica e patriottica sfida, avrebbe detto: chi vuol venire dietro a me rinneghi se stesso e prenda la sua croce e mi segua! Avrebbe detto. Già, perché di suo pugno non scrisse neanche una parola, come per iscritto documantava neppure 150 dopo Mani!. Il quale si chiedeva che tipo di fondatore fosse mai Gesù. Infatti altri, e non si sa chi, misero per iscritto le parole che essi ritenevano che Gesù avesse pronunciato. Passa qualche secolo poi prima di avere questi scritti. Nel frattempo una moltitudine di frammenti contrastanti…. depone in favore di visioni soggettive diverse ed opposte. E certamente non come parola del Signore ispirata, perché li avrebbero conservati con maggior cura e venerazione se ne fossero stati convinti. E ciò che uno dice che un altro ha detto, è lui che lo dice e può benissimo essere un falsario interessato. Vedi il primo di questi, Paolo, che un vangelo ebreo definisce “o moktheròs”, l’impostore per eccellenza, penoso ed infelice. Non ha mai visto, né sentito Gesù, eppure dice di essere stato eletto da Dio Padre, nelle sue visite al terzo Cielo, apostolo di Gesù come e più dei dodeca. E scrive un “mio” (dichiarato per iscritto due volte) “vangelo secondo Gesù Cristo”. Lui che si appella all’imperatore per salvarsi dalle mani dei Giudei che lo volevano lapidare. Gesù ebreo non ha fondato alcuna Chiesa ma ha confermato tutte le parole scritte della Legge e dei Profeti compresi i più piccoli segni d’inchiostro! Ha sfidato la croce romana sicuro che il suo Padre EL YHWH lo avrebbe affiancato nella battaglia definitiva contro i Goim Romani. I salmi 78,35 e 22, secondo ed ultimo versetto (32) sono rivelatori. Ma è il 78, 35 che da la chiave per capire il primo versetto del 22 messo in bocca a Gesù morente sulla croce da parte dei sinottici e l’ultimo versetto del 22 da parte di Giovanni (“tutto è compiuto”). Il resto è favola paolina e costantiniana debitamente confezionata a servizio del bruto Potere umano. Dio non c’entra. È l’uomo che si serve di Dio, lo usa a suo piacere e consumo perché ha paura della morte, non perché lo ami disinteressatamente.

      • Fantasma di Flambeau ha detto:

        Le dà tanto piacere declamare il bignamino di Loisy ai cattolici ignoranti senza loro colpa, vero? La fa sentire tanto furbo, ad avere mollato per tempo quel cumulo di falsità che è la Chiesa. Ma in fondo non ce l’ho con quelli come lei. Gli ex che devono togliere agli altri quello a cui hanno rinunciato per se stessi. Fregandosene che quel vuoto verrà riempito dalla disperazione o dal Nulla che respiriamo ogni giorno. Ce l’ho con quei grandissimi figli di Concilio che da sessant’anni hanno venduto fede, fedeli e anima per un piatto di lenticchie che già allora puzzava di marcio e adesso sta facendo i vermi.

        • Luca antonio ha detto:

          Ottima risposta.

          • Fantasma di Flambeau ha detto:

            Al 99% data al vento: “Prima che Dio fosse, Io sono”.
            Comunque grazie e buon Natale a lei, a Tosatti e a tutti i lettori.

        • Adriana 1 ha detto:

          Fantasma di Flambeau,
          infatti, non sono tanto convinta che i Cattolici siano ignoranti per loro colpa, specie nei nostri tempi quando una documentazione ed una alfabetizzazione abbondano.
          Diciamo, semmai, per colpa della Chiesa di Roma che,
          attraverso le sue proibizioni di leggere in diretta i testi sacri ( anche ai “litterati” ) con la minaccia di gravi sanzioni, ne impedi loro la conoscenza e rinforzò in loro l’abitudine alla ignoranza.

          • Fantasma di Flambeau ha detto:

            Purtroppo, l’ignoranza parziale o totale “a fin di bene” è la scorciatoia cui nessun Potere nessuno riesce a sottrarsi. E che immancabilmente porta nel fosso degli Ancien Régime. Perché per quanti poliziotti/censori, in tonaca o meno, tu voglia mettere ad ogni angolo di strada, non potrai mai controllare tutto e tutti per sempre, e anche nell’essere umano tenuto più dolosamente ignorante c’è un quid irriducibile al bestiame. Prima o poi l’ovile resterà incustodito e si può scommettere che proprio allora si presenterà l’Illuminato/aspirante demiurgo di turno. Oppure ci sarà una fase di rilassamento, le braccia verranno richieste altrove, qualcosa verrà a infrangere lo statu quo, e le strade, di polvere e di idee, si apriranno.

            Anni fa lessi uno studio, molto ben fatto, sull’urbanizzazione delle masse contadine cattoliche in Francia e Belgio tra metà ‘800 e inizio ‘900. Dimostrava ciò che a lume di naso non richiederebbe nemmeno dimostrazioni: coloro che nella parrocchia del paesello avevano ricevuto una formazione appena decente, cristiana e possibilmente anche umana, conservarono la loro identità e ricostruirono una comunità/ecclesia. Gli altri, da vere pecore allo sbando appena fuori dal recinto, finirono preda di tutte le deviazioni ideologiche e le devianze umane possibili e immaginabili. Salvo eccezioni alla Don Bosco.

            Leggende e buona volontà a parte, la Chiesa di Pio XII era una super-parrocchietta che si reggeva in troppa misura su conformismi gregari e formule buone per il catechismo dei bambini. I conformismi è fin troppo facile mutarli di segno creando nuovi standard gregari, e nessuno -ahinoi- può restare bambino a vita. Volendo allargare e attualizzare il discorso, si dovrebbe parlare di quella pialla cerebrale chiamata “televisione”, del consumismo che ha portato il baricentro del pensiero a livello-budella, di internet e dei social che (quando bolla solipsistica) agiscono da acido solforico sulle relazioni umane necessariamente di carne e sangue. Del fatto che questi miei spunti sono da lungo tempo materia di studio ed esperimenti per l’attuale Potere. Il quale, privo ormai da 300 anni di qualsiasi scrupolo o tabù o ipocrisia cristiana, è arrivato alla conclusione che allo scopo supremo (e solito) di perpetuare Se stesso, deve eliminare totalmente l’incontrollabile fattore Uomo. Trans-sessuo-meccanizzandolo o vaxxinandolo o inducendolo ad immolarsi a Madre Terra/pachamama. Capisci perché perdo la pazienza davanti a quelli che sarebbero stati anacronismi anche ai tempi di Pio XII? Perdona il mini-spiegone e buon Natale di cuore anche a te.

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Fantasma di Flambeau,
            prima di tutto, grazie della cortese attenzione che hai riservato al mio messaggio.
            Forse, in pratica hai ragione nell’osservare che ogni Potere deve autocostringersi alla violenza mentale sui “dominati”.
            Così facendo, però, li tiene chiusi in gabbia e quando la censura eccede, il Potere rischia di provocare reazioni talmente violente da farlo saltare, assieme alla gabbia…
            C’è un istruttivo racconto di Nathaniel Hawthorne dove un gruppo di Puritani capeggiati dal loro Governatore, sbarca in armi,
            per far fronte ad un paesino che si era “ribellato” al loro dominio, vivendo una vita comune festosa e fantasticamente “naturale”, esente dal senso di colpa caratteristico del gruppo delle autorità. Si sta festeggiando in quel momento l’ “unione libera” di una giovane coppia danzante con gli amici attorno ad un “albero della libertà”. All’arrivo del Governatore tutti si fermano basiti e terrorizzati…e disarmati, da convinti praticanti di una vita edenica… Ebbene, il Governatore non li stermina, il Puritano non incrudelisce, parla, ragiona in maniera non apodittica; vuole soltanto che la coppia venga in città con lui per farli sposare e vivere e lavorare, “ufficialmente” uniti affinchè comprendano che l’amore e il matrimonio sono cose buone, ma serie e impegnative e che è un cattivo e incosciente maestro quel vecchio capo-popolo locale che prospettava loro una esistenza da “Imagine” (in anticipo su John Lennon).
            Ci sarebbero, quindi, tanti modi disponibili ad un Potere in buona fede ( non innamorato di se stesso ) per aiutare l’incivilimento dei “soggetti” senza ricorrere alle maniere forti o fortissime. L’industrializzazione e la fantapolitica reale complicano alquanto le cose -ed è un eufemismo-. I Gesuiti del mio tempo li vidi e udii fare un improvviso e compatto
            dietro-front alla morte di Pio XII ( Arrupe juvando ) e tutto troppo presto o troppo tardi e senza mezze misure, con un ” encomiabile ” istinto da gregge…le famose pecorelle. In un certo senso non sentivo molto umana quella Chiesa, tantomeno quella attuale. Dalle stelle alle stalle…e
            temo che gli Angeli che dovevano accompagnarla siano
            “migrati” (provvisoriamente) nell’Empireo.
            Ricambio di cuore gli auguri.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Se questi sono i campioni dell’ortodossia, viva la faccia di Tucho Fernandez.
    Anzi, viva la suora/Dottore della Chiesa che mi insegnò il catechismo della Prima Comunione.

    Pietro ad Antiochia, dopo l’arrivo dei giudaizzanti, aveva smesso di prendere cibo insieme ai fratelli di origine pagana.
    Paragonare un atto di pavidità e rispetto umano all’affissione nell’albo parrocchiale delle nozze purchessiaamore, è come porre sullo stesso piano don Abbondio e il Falso Profeta.

    Non occorre scomodare sondaggi più o meno attendibili. Leggete l’ultimo intervento e pensate ai vostri conoscenti.
    https://www.aldomariavalli.it/2023/12/20/le-vostre-reazioni-alla-fiducia-supplicans-2/
    Bergoglio sta confermando nel suo credo la grande maggioranza dei vescovi, dei sacerdoti e dei fedeli della chiesa di oggi.
    Il punto, esorcizzato da quasi tutti i “buoni”, è che, a cominciare dal Padre Nostro, la chiesa di Bergoglio non è più quella dei venti secoli passati. Ed è impossibile servire due padroni, adorare due divinità o far coesistere due concezioni della vita opposte come il Cielo e la cloaca maxima.
    https://twitter.com/roseohara78/status/1291383777248317453

    • Rolando ha detto:

      E se il Dualismo in Dio non esistesse, come avrebbe potuto creare qualcosa che in Sé non esisteva?

      • Adriana 1 ha detto:

        Rolando, Rolando,
        li fai arrabbiare, lo sai?… quanto al mio “inutile” dialogo con te
        ( cit. Nippo), rispondo che, almeno, è un dialogo con una persona che si prende la sua autonoma responsabilità
        del proprio pensiero religioso/cristiano senza la necessità di ricorrere alle scopiazzature dei Canoni, delle Pandette, delle “rivelazioni visionarie ” e della contro-pubblicità dei “puri” che mai si sono posti di fronte alla “tentazione” di interrogarsi sui significati dei Libri Sacri, né di tener conto della “scoperta storica” di Lorenzo Valla, la cui indagine- per comodità ecclesiastica- venne trattata, spregiativamente, da “libercolo” degno del rogo…chè tale per i “vili meccanici” e per gli “audaci litterati” doveva per sempre rimanere.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per ROLANDO

    A parte che mai un’anguilla può esplorare il cielo ma solo rivoltolarsi nell’acqua, vedo che non hai trovato tre secondi per rispondere con un sì o con un no. Ti manca il senso della sintesi e ti perdi sempre in un’analisi , ovviamente erudita.

    Perché sei stato toccato dalla parola “deretano”? Due uomini che si danno nel deretano non rientrano forse nelle “inclinazioni naturali” di cui scrivi qui sotto dando sfogo alla tua erudizione? O forse l’immaginare un tale atto ti provoca qualche imbarazzo? E già, purtroppo per te gli organi sessuali sono soltanto due, e ciascuno, palesissimamente, con il suo “naturale” complemento. La vita nasce “naturalmente” dalla vagina dove prima è entrato “naturalmente” il pene, e non dal deretano.

    Il fatto è che interloquire con te, alla fine, risulta di una sterilità totale, proprio come “naturalmente” sterile è il darsi nel deretano (che secondo te, ovviamente, è un “naturale” atto d’amore).

    Eh già, non è che non posso o non voglio capirti. E’ che ti ho capito fin troppo bene!

    Un purtroppo sterile Buon Natale a te.

    • Rolando ha detto:

      No Enrico Nippo caro, io percepivo il tuo imbarazzo……, la mia voleva essere solo delicatezza per le intimità “sacrali” di ogni singolo umano! Quanto alle anguille “è più che una teoria” (sante parole di San GP II in proposito!) che abbiano messo le ali per esplorare i cieli, come d’altronde fece anche San Paolo imitandole in teoria.
      Poi ti rispondo per civile educazione. Ma non mettere in bocca agli altri ( in questo caso a me ) quello che nasce nel tuo cuore. Perché Gesù lo ha insegnato molto bene: non è ciò che va dentro e fuori del corpo che sporca l’uomo ma quello che esce dal cuore. Ti consiglio di meditare sui vangeli. Vorrei aggiungere dell’altro, ma la pietà mi trattiene. Vale. E amici sempre.

      • Enrico Nippo ha detto:

        “la mia voleva essere solo delicatezza per le intimità “sacrali” di ogni singolo umano!”

        Ecco … mo’ prenderlo e darlo nel deretano è un’intimità “sacrale”. Ti stai superando.

        E poi perché scrivi “sacrali” tra virgolette? Non sei convinto neanche tu che darlo e prenderlo nel deretano rientri a pieno titolo nel sacro?

        • Rolando ha detto:

          Nippo, ti conviene moderarti nel tuo furore da GRANDE INQUISITORE.
          Forse questo riferimento ti brucia dentro:
          ” Gesù lo ha insegnato molto bene: non è ciò che va dentro e fuori del corpo che sporca l’uomo ma quello che esce dal cuore. Ti consiglio di meditare sui vangeli. Vorrei aggiungere dell’altro, ma la pietà mi trattiene.”.
          Tu scrivi di avermi capito bene. Tu equivochi a tuo piacimento. Ecco la prova:

          [ENRICO NIPPO
          21 Dicembre 2023 alle 17:33
          “la mia voleva essere solo delicatezza per le intimità “sacrali” di ogni singolo umano!”

          Ecco … mo’ prenderlo e darlo nel deretano è un’intimità “sacrale”. Ti stai superando.

          E poi perché scrivi “sacrali” tra virgolette? Non sei convinto neanche tu che darlo e prenderlo nel deretano rientri a pieno titolo nel sacro?]

          Sacrali sono le parti intime di ogni singolo corpo umano: “le intimità sacrali di ogni singolo corpo umano” create da Dio, opera buona del Creatore.
          NON HO SACRALIZZATO ALCUNA AZIONE E NESSUN RAPPORTO come invece TU hai capito, TU che ti ritieni tanto logico e credi di avermi capito bene!
          Dal cuore, dice il caro Gesù, vengono le impudicizie….
          Quanto a “sacrali” m, “sacre”e/o “sante” significa lelleralmente e semanticamente “separate”. Cioè speciali per così dire e l’ho scritto tante volte perché questo è il significato di “qodesh” in Deuteronomio. E il resto nol dico…

        • Rolando ha detto:

          Forse, Nippo, questo riferimento è di troppo: “Gesù lo ha insegnato molto bene: non è ciò
          che va dentro e fuori del corpo che sporca l’uomo ma quello che esce dal cuore.” Tu scrivi di avermi capito bene. Tu equivochi a tuo piacimento, secondo me. Ecco
          la prova: [ENRICO NIPPO 21 Dicembre 2023 alle 17:33 “la mia voleva essere solo
          delicatezza per le intimità “sacrali” di ogni singolo umano!” Ecco …mo’ prenderlo
          e darlo nel deretano è un’intimità “sacrale”. Ti stai superando. E poi perché scrivi
          “sacrali” tra virgolette? Non sei convinto neanche tu che darlo e prenderlo nel
          deretano rientri a pieno titolo nel sacro?] Sacrali sono le parti intime di ogni
          singolo corpo umano: “e intimità sacrali di ogni singolo corpo umano” create da
          Dio, opera buona del Creatore. NON HO SACRALIZZATO ALCUNA AZIONE E
          NESSUN RAPPORTO come invece TU hai capito. Quanto a “sacrali”, “sacre”e/o “sante”, significa materialmente e
          semanticamente “separate”. Cioè speciali per così dire e l’ho scritto tante volte perché questo è il significato di “qodesh” in Deuteronomio.

        • Rolando ha detto:

          Anzi ti aggiungo una cosa che mi sta a cuore esprimere, visto che quando si è schietti e civili, anche se un poco forti nelle parole, questo sito accoglie, come dimostrano le mie due versioni sopra, una delle quali pensavo non venisse pubblicata perché io stesso ritenevo fosse troppo forte; ecco : non ammiro per niente la coppia gay che chiede la benedizione in chiesa, la ritengo inutile perché l’amore è già benedizione se è vero che Dio è amore.

  • Angelo ha detto:

    Il titolo È fuorviante: non È vero che il Papà ha revocato la benedizione.

    • Marco Tosatti ha detto:

      É un imperativo. Quello che gli chiedono i due vescovi.

      • Rolando ha detto:

        Caro Marco, ma possiamo dire che c’è in atto una battaglia tra vescovi? E se i pastori del gregge non sono d’accordo tra loro, le pecore sono destinate a stare sempre pecore sbandate. A furia di dai, potrebbero emanciparsi. Mah! Povero “atomo opaco del male”. Con la dovuta distinzione!

      • Esdra ha detto:

        Può un Papa esporre il gregge alla dannazione eterna? Può un Papa dileggiare Gesu’ Cristo, affermare bestemmiando che la Madre di Dio pensi che Dio l’abbia ingannata sotto alla croce? Può il successore di Pietro affermare ereticamente che la Trinità mostra all’esterno l’unione mentre le tre Persone all’interno litigano?
        Da tempo Bergoglio invia segnali che non è Papa, cominciando dal buonasera, alla scelta dell’alloggio, al chi sono io per giudicare, al fate come vi pare, ma che altro deve fare per essere dichiarato antipapa, eretico e decaduto da ogni carica e gettato fuori nelle tenebre a cui agogna?

        • Marco Tosatti ha detto:

          Il problema è: chi lo dichiara tale, come, quando, in base a quale autorità? Chi lo ha eletto? Chi ha il potere di eleggere il successore? Non è semplice, temo.

          • Esdra ha detto:

            CERTO MA I PRETI IN INDIA, I VESCOVI DEL MALAWI E MOLTI ALTRI CHE SEGUIRANNO DOVREBBERO TRARRE DELLE CONCLUSIONI LOGICHE DALLE LORO PRESE DI POSIZIONE SU QUESTO ULTIMO TEMA, RIVELATORE DI UN RETROTERRA CULTURALE NON CATTOLICO, ANZI ORMAI PALESEMENTE ANTICRISTICO.

          • Rolando ha detto:

            Caro Marco, è sempre in atto questa guerra: “Scelesta turba clamitat: regnare Christum nolumus! Sed nos ovantes omnium Christum supremum regem dicimus”.
            Chi vince regna. Il guaio è che è difficile comprendere: “Regnavit a ligno Deus”. Specialmente da chi si ritiene nella Assoluta Verità! Ben venga un certo ristoratore relativismo: “in aestu temperies”, un soffio di aria fresca umana!

          • Enrico Nippo ha detto:

            L’aria che tira fra due che si danno nel deretano non credo sia proprio “fresca”.

          • Rolando ha detto:

            A Enrico Nippo. IN CAUDA VENENUM.

    • gladio ha detto:

      Il titolo è easatto, c’ è una virgola : ” Francesco , revoca la benedizione” , un’ esortazione a ” revocare” dunque.Completamente diverso da ” Francesco revoca la benedizione” che intenderebbe una revoca della benedizione già avvenuta.

  • Rolando ha detto:

    Adesso è lampante, la Chiesa cattolica apostolica e romana cade per opera delle sue stesse mani.
    Al suo interno si screpola inesorabilmente e la bomba atomica che la frantuma è proprio la materia prima del suo lavoro, lo scopo del suo essere: il Peccato. Come Heinrisch Heine aveva poeticamente previsto. Ed in particolare per il peccato “contro natura” per eccellenza terminologica della filosofia tomistica.
    Daniel c. Dennet nella sua opera “L’idea pericolosa di Darwin” mette a nudo le falsità terminologiche tomistiche del contra naturam, praeter e super e del più recente: “Credo nell’esistenza certa di una natura stabile e permanente” in data 07.04.2007. Il problema quindi è IL PECCATO e “la risoluzione di un problema si scorge allo sparir di esso” (Ludwig Wittgenstein).
    Eccoci arrivati a benedire il peccatore pubblico (per la qual causa mons Fiodelli di Prato fu condannato).
    Cos’è quindi il Peccato? Il motivo fondamentale dell’esistenza della Chiesa. La Natura è sempre benedetta dalla mano di Dio (qualunque “cosa” Egli sia) e da Lui guidata e conservata nel suo divenire sempre stesso e sempre nuovo, Chiesa o non Chiesa.
    Dio ama il peccatore, la Chiesa-Istituzione fa quel che fa.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Dici che “Dio ama il peccatore”. Bene: quindi se c’è il peccatore vuol dire che c’è il peccato.

      Ora, dai tuoi anguilleggianti interventi non si capisce (o forse sono soltanto io che non capisco) cos’è il peccato.

      Anguilleggiando, affermi che c’è il peccatore e quindi il peccato, ma poi affermi che “Dio ama il peccatore” dando ad intendere che l’amore di Dio cancella sempre e comunque il peccato, in questo modo rendendo astratto tanto il peccatore (sollevato dalla responsabilità personale) quanto il peccato.

      Il peccatore pecca? Immediatamente Dio lo ama annullando il peccato e il peccatore. Insomma, nel tuo anguilleggiare peccato e peccatore non esistono.

      Ma se è così, non esistono neanche i peccati della Chiesa cattolica, i quali, secondo il tuo anguilleggiare, sono immediatamente annullati da Dio che “ama il peccatore”.

      La legge è uguale per tutti.

      • Caro nippo ha detto:

        La fede dei cristiani dovrebbe essere unica e immutabile come il Credo. Ma di modifiche , da mille anni fa fino ai giorni nostri ne sono state fatte davvero tante…. fino ad arrivare alla confusione attuale.

        • Rolando ha detto:

          La Chiesa Istituzione è tutta una confusione perché nasce plurigemellare e quella Romana vince sposando una teologia politica! Il Potere brutale. Adesso è ai ferri corti. I tempi evolutivi sono i tempi di Dio e duemila anni sono sciocchezza per Lui, confusione per noi!
          Per il Potere delle Autorità, Dio è la guerra, morte, sangue. “Assetato di sangue” ( parole non mie, ma di una testimonianza patristica!). Gli uomini che si battono per Dio sono più che superbi e dolosi, blasfemi empi. Materialisti autentici col cervello crudele. Finti spirituali e finti mistici. Gelosi, quindi non buoni (Platone, Timeout,29 E). L’uomo che difende Dio è l’uomo materialista che difende se stesso e tanto è vile che non ha il coraggio di sfidare la croce come l’ha sfidata Gesù ai tempi di Tiberio. Amen

      • giovanni ha detto:

        Chapeau Sig. Nippo, accompagnato da inchino. Impeccabile l’analisi dell’ intervento di Rolando.

    • Rolando ha detto:

      Bene un cavolo! Tu confondi il peccato di Platone con quello del dogma della Chiesa.
      Pensavo proprio che con quel “Dio ama il peccatore” tutti comprendessero che Dio (o chi per Lui. Es. la Natura previdente e provvidente) ama l’uomo che sbaglia. Ma tu, forse credente cattolico tradizionalista, hai capito Peccato-Dannazione-Eterna-Morte-Dell’ANIMA. Errando discitur. Peccando si muore, adesso una volta sicuramente, ma nell’aldilà due.

      • Rolando ha detto:

        Stupendo poi il tuo “anguilleggiare” movimento di vita, che riferisci a me. Tu con quale verbo definiresti il tuo pensiero? Se è vero che Dio vomita i tiepidi (Apocalisse) spero di non esserGli causa di cotanta indigestione.

      • Rolando ha detto:

        No! La Legge è diversa per I Dittatori che l’hanno inventata. Ah, Mosè! Almeno i Greci hanno conosciuto l’idea di democrazia. La verità è un bene democratico.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Perdona la franchezza.
        La tua vasta erudizione è il tuo guaio.
        Mo’ tiri fuori, anguilleggiando, il “peccato di Platone”.
        E non rispondi al quesito.
        Ma sei in grado di dare un TUA risposta libera dall’erudizione che esonda dalla tua testa?
        Non pensare come Platone e come la Chiesa cattolica: pensa con la TUA testa. Insomma, non farti pensare da Platone o dalla Chiesa cattolica.
        Il peccato è il peccato. Etimologicamente: l’errore, il fallimento, il mancamento.
        E allora:
        1) il rapporto carnale omosessuale è peccato o no?
        2) Basta l’amore di Dio per cancellarlo?
        3) Per essere benedetti due omosessuali devono smettere di darsi nel deretano?
        Fatti ignorante e non tergiversare: per rispondere ai tre quesiti ti bastano un sì o un no.

        • Rolando ha detto:

          Perdonami la franchezza, caro Enrico Nippo, chi non sa “anguilleggiare” non sa esplorare né mare, né terra, né cielo.
          Che vuoi che ti rispondessi? Che il peccato fa il peccatore? O viceversa? Questo lo so che lo sai. Ciò che fai finta di non sapere è che ritieni identica cosa l’errore umano e il peccato della Istituzione Chiesa. Percui, secondo me e con tutta la delicatezza umana e gesuana, ti dico solo o non puoi o non vuoi capirmi. Ciao e buon Natale.

        • Rolando ha detto:

          E poi, caro Enrico Nippo, perché usi quella pudica infelice parola “deretano”. Capivo bene lo stesso! Leggi i libri [ voluminosi compendi!] di teologia dogmatica morale cattolica del settecento in latino relativi a tali argomenti e poi dimmi…

          • Adriana 1 ha detto:

            Ma, se ho compreso bene, la condanna dell’omosessualità nella Tradizione cattolica deriva dalla
            convinzione degli antichi che essa non fosse altro che il traguardo finale e degenerato di un umano dotato di un amore eccessivo per il piacere. Gli umani perciò, e specialmente i maschi- i discesi privilegiati dal maschio Adamo- dovevano essere in origine tutti, inevitabilmente “etero”, se però intendevano sprofondarsi nella lussuria, il loro traguardo non poteva che essere quello dell’omosessualità ( contraria al dovere sommo della prolificazione ). Non si concepiva, insomma, la possibilità di un umano che nascesse con una natura omosessuale. Del resto, il concetto di anormalità, di deviazione mentale e fisica dell’omosessualità venne cancellato in tempi recentissimi dal DSM, e la parola stessa “omosessualità” è molto recente. Poi…arriviamo al guaio…quando nel 1969 tale termine venne sostituito da quello “gay”, per rivendicarne più che la gioia, l’orgoglio di esserlo ( il pride ), alla faccia di tutte le emarginazioni e le esecuzioni subite nel passato e, di conseguenza, per compattarsi in un vero e proprio partito di minoranza
            ( LGBT ecc..) che però mostra chiare ambizioni di dominio sul potere politico e culturale. Ma questa è un’altra storia…

          • Nonsondegno ha detto:

            Cara Adriana,

            Si. Io non credo alla scienza psichiatrica. Come scienza esatta accetto solo la matematica, perché non la conosco 😂 infatti ho letto che ci sono equazioni irrisolvibili all infinito.

            L omosessualita’ era una perversione fino al 1994 mi pare. Per il manuale statistico dei disturbi psichiatrici. Poi ad alzata di mano, sinodalmente come ogni chiesa scientifica o non, con un tratto di penna son guariti tutti. Anzi no. I malati sono i gay cattolici. Infatti, sempre per il dsm, chi non vive la sua omosessualita’ e’ nevrotico quindi egodistonico. I gay attivi sono egosintonici. Questo per Ka scienza psichiatrica.

            Poi c e’ ill documento che l ordine degli psicologi ha inviato al legislatore italiano sulle adozioni gay. Si dice che dei figli allevati da una coppia gay non hanno traumi. Bene! Io ricordo che Freud basava la realizzazione di una psiche sana sulla risoluzione del complesso di Edipo. Quindi in una coppia etero.

            Tutto e il contrario di tutto come un papà Francesco qualsiasi 🤣

        • Rolando ha detto:

          Caro Enrico Nippo, voglio farmi tremendamente ignorante per rispondere all’autore di queste tre domande e probabile Inquisitore delle ignoranti tre risposte.
          Non penso né come il cervello di Platone (impossibile cosa!), né come la chiesa cattolica (di cui manco penso possieda un cervello umano).

          “E allora:
          1) il rapporto carnale omosessuale è peccato o no?
          2) Basta l’amore di Dio per cancellarlo?
          3) Per essere benedetti due omosessuali devono smettere di darsi nel deretano?
          Fatti ignorante e non tergiversare: per rispondere ai tre quesiti ti bastano un sì o un no.”

          Eccomi fatto Idiota.
          1) No non è peccato né mortale né veniale. E quello che in società umana civile più conta non è nemmeno reato.
          Anzi questo tuo definirlo brutalmente “rapporto carnale omosessuale”, mi sa tanto da macelleria dove le carni si vendono a prezzi diversi senza distinzione di sesso!
          2) Non so se l’amore di Dio basti a cancellarlo. So solo che tu m’insegni, perché tu lo sai, che Dio è l’Onnipotente. E ciò basta a cancellare anche il non scritto. O a fare che ciò che è stato fatto non sia stato fatto. Contro ogni logica e saggezza umana: FACTUM INFECTUM FIERI NEQUIT.
          3) Smettere di benedire, piuttosto di fingere di velare volgarità.
          Ora dirai che non ho rispettato le parole del Maestro: “Il vostro parlare sia sì sì no no”. Hai ragione. Ma io sto con Pico della Mirandola: “Attenti, perché non è furbo il furbo, ma colui che conosce il furbo”. E questa è Prudenza ed Astuzia come pure ha insegnato attraverso la colomba ed il sepente sempre Lui: il maestro Gesù.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Hai impiegato 170 parole in luogo delle 4 che servivano per rispondere.

            Quindi hai sprecato il fiato con 166 parole superflue.

            Rapporto carnale: dov’è la brutalità? Tu come definiresti l’unione intima di due corpi fatti di carne?

          • Rolando ha detto:

            Moh, tu sapevi che ne servivano solo 4! Allora tu sapevi già la risposta. Le tue erano domande retoriche, come la famosa di Pilato: quid est veritas?
            Tutto ciò che vogliamo avviene solo perché è possibile in Natura. Ma non possiamo volere di volere ciò che in Natura è impossibile. Nessuno di noi ha voluto la propria nascita; se avesse potuto volerla, l’avrebbe mai accettata con la sua implicita morte? Cui contigit nasci instat et mori. E questa è la realtà. Non si può accettare la vita senza la morte perché non si dà vita senza morte. Ogni decisione e relativa scelta è per ottimale convenienza personale ignorando le implicite conseguenze convenienti e non convenienti che ne derivano. L’esperienza ci conduce, ma l’esperienza altro non è che evoluzione in atto.

          • Rolando ha detto:

            “Rapporto carnale: dov’è la brutalità? Tu come definiresti l’unione intima di due corpi fatti di carne?”

            A domande mal poste, le risposte sono inutili, mi insegnò un saggio Rabbino personalmente.

          • Rolando ha detto:

            Se tu sai qual è il vero amore, io credo che tu sia Dio in Dio.  Ma mi sa che di “moktheròs” sia piena la Terra a partire da quello che dedusse l’espressione “Pienezza dei Tempi” dall’iscrizione in greco della lapide di Priene, riportato senza alcuna differenza di contenuto  con le parole “ὄτε δέ ηλθεν το πλήρωμα τοῦ χρόνου” in Gal4,4 punto di presunzione in espansione infinita in ambo le direzioni della linea del tempo!

    • Rolando ha detto:

      Caro Enrico Nippo, in questa “benedizione in chiesa” concessa alle coppie gay e ai divorziati risposati (cristiani cattolici che lo richiedono perché si suppone non abbiano abbandonato la fede – ragioni logistiche -), io ci vedo un prendere coscienza in Alto livello pastorale, e quindi un ammettere, che anche queste sono “inclinazioni naturali”, non pietose “malattie” come pure si tenta talvolta di spiegarle! E tanto meno innaturali o contro natura, dal momento che è in natura stessa, con la natura stessa e per natura stessa che sono possibili.
      Allora da colpevolizzare come errore metafisico, cioè di fantasia, è il farne un peccato, e uno di quelli che gridano vendetta al cospetto di Dio che tanti uomini di fede, ma crudeli, nella Storia hanno creduto di poter estinguere bruciando il corpo del peccatore. O adesso,se potessero, emarginandolo. Purtroppo la dottrina cattolica è in buona compagnia con quella islamica! Ma, si sa, sono dottrine religiose di rivelazione!
      La grande differenza con le divinità omeriche e la relativa civiltà sta proprio nel fatto che esse lasciarono liberi gli uomini a scoprire le leggi che andavano loro bene, invece il Dio rivelato dettò le proprie, cioè quelle che andavano bene a Mosè, l’emblema dei Dittatori, che sempre usurpa il posto a quel Dio che al termine di tutti i sei giorni di lavoro si compiacque nel Bene creato, meglio, forse, generato. Quei Dittatori illuminati e purificati sempre in agguato ad attentare ad una “democrazia” in gemito. Gemito rilevabile nella semantica dell’antico termine “kratos” di cui si compone la parola e che è insieme anche il pietrificante sguardo della Gorgone!

      • Adriana 1 ha detto:

        Su questo argomento, Rolando, tu sembri concordare con
        il geniale Luciano di Samosata che si chiedeva quanta durezza di cuore dovesse implicare l’assunzione di un credo monoteista, quanto fanatismo ed orrori questo nuovo credo portava nella sua cornucopia, tanti da inondare quel mondo civile, che andava scomparendo sotto i suoi occhi, e dove gli dei, non rappresentando altro che la personificazione dei moti dell’animo umano, erano per l’uomo accessibili e affettuosamente familiari,
        soprattutto privi della freddezza, del distacco e della disumanità di una unica, terribile e onnipotente divinità.
        Luciano fu un brillante “cronachista” dei primi “fenomeni” cristiani: famoso tra i tanti, quello riguardante le avventure e la morte di Proteo/Pellegrino, accolta con applausi entusiastici dai suoi fedeli che riuscirono a vedere perfino una colomba alzarsi dal rogo ove egli- prigioniero del suo stesso narcisismo- si era volentieri immolato in una primitiva “sequela Christi”…Le visioni cominciarono presto.

        • Rolando ha detto:

          Oh, Luciano di Samosata, i suoi Racconti….. Ricordo un particolare di Luciano che i preti ci insegnavano in ginnasio in Seminario (cito come mi è rimasto nella memoria): “A cosa è servito a quelli di Samo bruciare Pitagora, agli Ateniesi avvelenare Socrate ed ai Giudei uccidere il loro sapiente Re?”

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    Una pubblicazione di Mons.Peta e Schneider molto lodevole, anche se pericolosa, al “vescovo vestito di biancho” non piace di essere corretto fraternalmente. Dalla portata di apostasia che è la “benedizione” di coppie gay, sarebbe dovere di ogni vescovo timoroso di Dio di protestare pubblicamente. Il tacere, l’omertà equivale un’affermazione. Che pensate, quanti vescovi alzeranno la voce?

  • Chiarastella Delle Foglie ha detto:

    Bene la proibizione dei vescovi Peta e Schneider ai loro sacerdoti di benedire coppie irregolari e omosessuali, ma qualcuno di loro potrebbe obiettare che al papa, che è Vicario di Cristo, bisogna obbedire! Confusione su confusione! In quanto ai due vescovi, sono due illusi se pensano che possa tornare sui suoi passi chi invece sta accelerando in modo impensabile il suo progetto di distruzione della Chiesa: non ha neanche aspettato la conclusione della seconda parte del sinodo, si vede che ha proprio fretta. E chissà quante altre sorpresine ci riserverà nel prossimo anno colui che si è autoprivato del titolo di Vicario di Cristo, tanto nessuno lo fermerà: continueranno le sterili lamentazioni, ma qualcuno oserà sospettare che forse non è papa?

  • Lucia Buttaro ha detto:

    Che Dio BENEDICA questi due SANTI Pastori del Suo Gregge: Tomash Peta e Athanasius Schneider!
    Chiedo a Burke Muller Zan Brandmuller Bux Viganò di sottoscrivere la presente richiesta di revoca da parte del Papa!
    Come un sol uomo andiamo a prendere a calci questi apostati , Figli di Satana e sbattiamoli fuori dalla Casa del Padre Nostro!
    Viva Tomash Peta, Viva Attanasius Scnaider e i Cardinali Burke Muller Zan Brandmuller Bux Viganò Strikland e quanti avranno il coraggio di battersi contro SATANA senza paura per difendere i diritti di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo Signore della Storia Salvatore Redentore Onnipotente Sommo Giudice.
    Papa Francesco! Lo dico a te ! Alzati!
    Parola di Dio!

    • Zan ? ha detto:

      Zan o Zen ?
      Zan guadagna tanti bei dindi col suo pride village in quel di Padova..
      Zen assiste impavido col suo bastone e la sua cartellina al processo organizzato dallo stato cinese contro i dissidenti di Hong Kong…
      IO STO CON ZEN.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Vescovi e Cardinali italiani, prendete esempio e vergognatevi se non farete altrettanto!

    Ora, l’Italia da Faro della cristianità si è fatta fanalino di coda a causa della vostra pusillanimità!

    O difendete la Dottrina e le anime, ORA che serve, o vi condannerete da soli.
    Il silenzio, ORA, è rinnegamento e complicità col Male.

    Mons. Peta e Mons. Schneider, grazie!
    Grazie a Dio due vescovi – dal Kazakistan!!!! – si dimostrano, nella prova, veri apostoli!
    Le prove servono a questo: a riconoscere chi è agnello e chi lupo…chi dalla verità e chi dalla menzogna…

    E voi, VESCOVI ITALIANI, siete veri apostoli? Almeno uno, o due, fra voi?

    La risposta, chiara, non si farà attendere….

    • Esdra ha detto:

      BISOGNEREBBE VEDERE IN BASE A QUALI DOTI SPIRITUALI E DI GOVERNO SIANO DIVENTATI VESCOVI LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI VESCOVI ITALIANI, CREDO CAPIREMMO MEGLIO PERCHE’ REAGISCONO ADEGUANDOSI VEDENDO LA LORO FORMAZIONE NEI SEMINARI, I CRITERI ADOTTATI DALLA CONGREGAZIONE PER I VESCOVI PER LE NOMINE. IL MALE HA RADICI ANTICHE, BERGOGLIO HA IL MERITO DI FAR EMERGERE LA SPAZZATURA TEOLOGICA E PASTORALE DEL CONCILIO V.II CHE PRIMA SI NASCONDEVA SOTTO I TAPPETI, RENDENDONE EVIDENTI LE LOGICHE CONSEGUENZE

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