Michael Voris Estromesso da Church Militant. Aurelio Porfiri.

23 Novembre 2023 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un fatiche ha suscitato notevole scalpore negli ambienti del cattolicesimo tradizione USA, e cioè l’allontanamento di Michael Voris da Church Militant. Questa la dichiarazione ufficiale di Church Militant nella nostra traduzione.

Church Militant/St. Michael’s Media è stata fondata come bastione della verità cattolica e luce per i fedeli nei momenti difficili. Questo è il motivo per cui siamo completamente trasparenti con tutti voi.

A Michael Voris è stato chiesto di dimettersi per aver violato la clausola morale della Church Militant.

Il consiglio ha accettato le sue dimissioni. Comprendiamo che questo sia uno shock per tutti voi, ma il nostro fondatore ed ex CEO si fa da parte e si concentra sulla sua salute personale.

Il Consiglio di Amministrazione ha scelto di non rivelare al pubblico le questioni private di Michael. L’apostolato pregherà per lui e vi chiediamo gentilmente di fare lo stesso.

Church Militant/St. Michael’s Media è nella posizione giusta per salvare le anime come non lo è mai stata. Ci sono più di 40 dipendenti a tempo pieno all’avanguardia della verità cattolica che vanno avanti con rinnovato fervore. L’apostolato rimarrà incrollabile nei suoi resoconti e nei suoi commenti, difendendo la Santa Madre Chiesa dagli errori sia interni che esterni. Apprezziamo il vostro continuo sostegno e le vostre preghiere. Dio vi ama,

Buona lettura e condivisione.

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Una riflessione su Church Militant e Michael Voris

La notizia delle dimissioni di Michael Voris da Saint Michael’s Media e da Church Militant, piattaforma di informazione religiosa americana seguita in larghi settori del mondo cattolico conservatore, ha sorpreso molti che nel tempo hanno seguito le inchieste di questa piattaforma e la trasmissione condotta dallo stesso fondatore, Michael Voris, The Vortex.

Essendo Michael Voris non solo il fondatore della piattaforma, ma anche la voce più celebre, ci si chiede il perché di questa mossa drastica. Il comunicato emesso parla di violazione della clausola morale, non specificando di quale violazione si stia parlando. Ricordiamo che qualche anno fa Michael Voris pubblicò un video in cui auto denunciava alcuni suoi trascorsi da omosessuale. In un video diffuso da Michael Voris viene fatto riferimento ad alcuni demoni non vinti che hanno radice nel suo passato, che significa che questi comportamenti si sono verificati nel tempo, non sono solo qualcosa di recente. L’altra voce significativa di Church Militant, Christine Niles, si era dimessa qualche giorno prima e ha anche lei rilasciato un video in cui dava la sua versione dei fatti parlando di un cambio drastico in Michael Voris che non era più la persona che aveva conosciuto all’inizio.

Premetto che ho seguito in passato alcuni programmi di questa piattaforma, anche interessanti, ma a volte troppo tranchant, troppo bianco e nero. Conosco qualcuno che lavora a Church Militant e ne ho sempre avuto una buona impressione. In passato sono stato interpellato da loro su vari temi e ho anche cercato di collaborare con loro, cosa però molto complicata visto che piattaforme americane di questo tipo preferiscono sempre quello che hanno nel loro giardino pensando (erroneamente) che è comunque sempre più verde. Della linea della piattaforma ho già detto cosa ne pensavo e che in fondo ho già espresso in altre occasioni: si può essere amanti della tradizione pur quando si è consapevoli delle proprie mancanze. Queste mancanze però dovrebbero consigliarci prudenza nei giudizi, pur riconoscendo quello che è giusto e quello che è sbagliato.

Church Militant ha molto battuto sul tasto delle mancanze sessuali nel clero, a volte dando l’impressione con i toni usati abbastanza accesi, che si contrapponessero loro (i buoni cattolici di Church Militant) con gli altri. Capisco che questo è un modo molto americano di affrontare le questioni, le notizie devono creare continua emozionalità e tenere il pubblico sempre interessato in modo da non perdere entrate, ma io penso che possa esserci stato il rischio in alcuni momenti che si possa aver confuso il dio che si serviva. Quanto dico non vuole affatto negare il bene che questa piattaforma ha fatto e vorrà fare in futuro, ma penso sia importante sempre fare un esame per capire se non si sta perdendo il focus della missione per cui certe piattaforme vengono create e per non rischiare di dover abbandonare all’ipocrisia quelle che sono battaglie sacrosante.

Immagino che questo dovrebbe farci riflettere anche su tanta informazione cattolica proveniente dagli Stati Uniti, che spesso sembra cercare prima l’audience e poi forse Dio, se hanno tempo. Questo porta ad una certa superficialità nel fornire informazioni e nella mamcata comprensione dei chiaroscuri e dei sottointesi, che pure sono di capitale importanza. Per carità, ci sono anche bravi autori, ma il trend è quello e credo dovremme esserne consapevoli e vigilanti.

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