Fuori dalla Scuola l’Educazione LGBT. Cartelloni di Pro Vita & Famiglia.

22 Novembre 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, gli amici di Pro Vita & Famiglia hanno lanciato un’iniziativa importate, in questi tempi di straordinaria confusione, alimentata – anche – da esponenti della politica, sia di destra che di sinistra. Buona lettura e condivisione.

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Scuola. Pro Vita Famiglia: No a educazione affettiva arcobaleno
22 novembre 2023,
Per ribadire l’assoluta contrarietà delle famiglie italiane contro qualsiasi proposta di inserire nelle scuole fantomatiche educazioni sessuali o affettive in salsa relativista e arcobaleno, Pro Vita & Famiglia ha avviato una campagna di affissioni da oggi a Roma, e prossimamente nelle principali città italiane con il messaggio “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole.
Stop gender è carriera alias” È vergognoso che politici come Zan, Cirinnà e Schlein cerchino di strumentalizzare i recenti fatti di cronaca per sponsorizzare l’educazione affettiva nelle scuole. Pensano di prevenire la violenza di genere confondendo ancor di più bambine e bambini, ragazze e ragazzi sulla loro identità sessuale e sulla sana relazione tra uomini e donne, andando così ad aumentare proprio i problemi alla base di questi raccapriccianti fatti. Non solo non esiste alcun nesso tra la cosiddetta fantomatica “educazione affettiva” nelle scuole e la diminuzione delle violenze contro le donne, ma nei Paesi in cui la si impartisce da decenni tali violenze sono addirittura aumentate. L’educazione affettiva in salsa relativista e arcobaleno non solo non è la soluzione del drammatico problema, ma è parte del problema stesso. Un indottrinamento martellante che purtroppo trova conferme e terreno fertile in alcune amministrazioni locali, che spingono per introdurre la Carriera Alias e il gender nelle scuole.
Come a Roma, dove Roberto Gualtieri, appena eletto, ha istituito un Ufficio per i Diritti Lgbt con a capo Marilena Grassadonia, già presidente di Famiglie Arcobaleno, e ormai da mesi sono numerose le iniziative Lgbt nelle scuole con il sostegno del comune o addirittura gli incontri, come al Municipio XI, per spingere gli Istituti e i Licei ad adottare la Carriera Alias.
La stessa Grassadonia, durante una manifestazione pro Ddl Zan a Milano, disse espressamente che “bisogna entrare nelle scuole”.
Per non parlare di Giuseppe Sala sempre in prima fila ai gay pride che chiedono, tra le altre cose, la transizione di genere per i minori e di parlare nelle scuole di ogni ordine e grado di sessualità fluida, favole arcobaleno e queer e addirittura in alcuni casi di masturbazione e organi genitali.
Tutto questo è pericoloso per bambini e adolescenti, perché fa loro credere che si possa davvero “nascere nel corpo sbagliato” con il rischio di intraprendere percorsi di cambio di sesso sia sociale che chirurgico, spesso irreversibili.
Le famiglie non sono disposte ad appaltare l’educazione dei loro figli a chi vorrebbe utilizzare le scuole per promuovere le proprie idee politiche e ideologiche».
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

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4 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma Bergoglio non si era pronunciato contro il trans-gender come schifezza? Ah, beh, evidentemente ha scoperto che si trattava di una “fragilità” e lui sta dalla parte dei- o delle- “fragili”…”Fragilità, fragilità…tutto il mondo è fragilità”, specialmente per chi: “E’ piaciato”
    ( cit. Petrolini).

  • Marco Matteucci ha detto:

    RaiNews
    Un gruppo di transessuali ospiti del Papa per il pranzo tenuto nell’Aula Paolo VI

    Il “pellegrinaggio speciale” è partito da Torvaianica. Quattro tavoli, tra quelli destinati ai poveri di tutto il mondo, sono stati riservati a loro. Ad accompagnarli, don Andrea Conocchia.
    https://www.rainews.it/video/2023/11/una-quarantina-di-transessuali-ospiti-del-papa-per-il-pranzo-tenuto-nellaula-paolo-vi-2099b16f-b5ff-4ec2-bde8-76c679d9fdad.html

    Ansa.it
    Al pranzo del Papa, nell’Aula Paolo VI, ci sono anche “quarantaquattro transessuali e quattro volontari” della parrocchia di Torvaianica (Roma) che da alcuni anni porta avanti un’opera di accoglienza e amicizia nei confronti di queste persone.
    Il parroco, don Andrea Conocchia, che ha fatto conoscere questo gruppo a Papa Francesco.

    Le transessuali, a piccoli gruppi, partecipano infatti alle udienze generali del Papa quasi ogni mercoledì; alcune hanno invece un rapporto diretto con il Pontefice, “sempre molto attento ai loro problemi e alle loro sofferenze”, attraverso scambi di lettere e messaggi.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/11/19/al-pranzo-del-papa-anche-44-transessuali-_9c1f6a9c-ebad-48f1-b829-492efd276acc.html

    Gay.it
    Un gruppo di uomini che fingono di essere donne è stato invitato oggi in Vaticano per condividere un pranzo speciale con un uomo che finge di essere cattolico.

    Papa Francesco ha invitato a pranzo in Vaticano un gruppo di donne trans: “La gente spesso si dimentica di noi.” – ha dichiarato una di loro.
    https://www.gay.it/papa-francesco-ha-invitato-a-pranzo-in-vaticano-un-gruppo-di-donne-trans-la-gente-spesso-si-dimentica-di-noi-video

    The Babylon Bee
    “È bellissimo per noi donne trans perché siamo dimenticate. È un grande piacere e una spinta morale per noi perché tante volte le persone si dimenticano di noi.”
    “È un incontro fatto nel paradiso della finzione – ha detto Angelo Russo, un uomo del posto, mentre indossava il vestito – Andiamo signore!”

    Secondo fonti del Vaticano, Papa Francesco ha organizzato personalmente questo finto incontro di gioco. “Haha, guardatemi, sono cattolico!”, ha riso Papa Francesco accogliendo questi uomini vestiti da donna.

    “Hee-hee, non è divertente? Oh, guardate! Ecco il mio prete preferito, padre Rupnik, che finge di non essere un abusatore seriale. Che divertimento!”
    Il gruppo ha trascorso circa un’ora a pranzare, mantenendo i loro costumi per tutta la durata.

    “È così dolce da parte di un uomo anziano invitarci a giocare a far finta di niente” – ha detto Salvatore Greco – La mia famiglia dice sempre cose del tipo: ‘Ehi, non iniettarti sostanze chimiche pericolose’, ma non Papa Francesco. Sai, lui è piuttosto bravo a fingere di essere cattolico.”

    Secondo quanto riferito, il pranzo consisteva in panini al tacchino che tutti hanno fatto passare passare per prosciutto.
    https://babylonbee.com/news/men-pretending-to-be-women-go-to-lunch-with-man-pretending-to-be-catholic

  • Nettario ha detto:

    Domanda : la proposta di legge di iniziativa popolare per inserire l’obbligo di far sentire il battito cardiaco dell’embrione alla madre ha raggiunto le 50.000 firme necessarie ?
    Scusate il disturbo.
    50.000 firme sono tante… soprattutto se la pubblicità è piuttosto scarsa.

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