Lettera Aperta ai Vescovi: Aprite gli Occhi! Don Francesco D’Erasmo.

21 Novembre 2023 Pubblicato da 21 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico del nostro sito mi segnala questo post pubblicato da don Francesco D’Erasmo, che offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.

§§§

Lettera aperta ai vescovi cattolici:

 

Eccellenze Reverendissime!

Quando ero bambino frequentavo molto una parrocchia non vicinissima a casa, a Milano, e per raggiungerla dovevo attraversare un quartiere dove ogni settimana c’erano accoltellamenti, drogati che si iniettavano l’eroina per strada, scippi, e altre vicende pericolose. Già a sette anni di età i miei genitori mi facevano andare da solo, tanto che, dopo un tentativo di scippo che subii, dovettero incoraggiarmi, perché io stesso, pur entusiasta del senso di libertà che vivevo, avevo paura. Avevo fatto la spesa e altri bambini, poco più grandi di me, volevano portarmi via il resto dei soldi.

Un giorno ho sentito mia mamma parlare con dei conoscenti, che si stupivano di questo suo modo di fare. Perché non proteggeva un bambino piccolo dalla metropoli pericolosa?

Ricordo benissimo che lei ripose: “Questa città non migliorerà. Se non impara a crescere nel mondo in cui vive, da adulto non sarà in grado di affrontare la vita”. Solo in quel momento capii che in realtà lei non aveva meno paura di me, ma aveva fatto una scelta difficile per il mio bene.

Cari vescovi, che da Gesù avete ricevuto il compito di amministrare i Suoi beni in sua vece: proprio ieri, nella Messa Novus Ordo, il Vangelo (Mt 25, 14-30) ha rammentato a tutti i credenti, ai sacerdoti, e in particolare a voi, che non possiamo avere la paura come criterio dell’amministrazione dei beni a noi affidati.

In questo momento tremendo della vita della Chiesa, quanto più percepite la gravità della vostra responsabilità, quanto più correte il rischio di confondere la paura con la prudenza. Non tanto la paura di conseguenze nefaste su di voi. Certo, purtroppo molti vescovi vivono di questa paura. Ma sono convinto che questi non stiano nemmeno leggendo queste mie righe.

Il rischio subdolo invece è quello della paura di creare scandalo.

Questa paura purtroppo non ha impedito i peggiori e più gravi scandali che stanno allontanando milioni di fedeli dalla Santa Chiesa Cattolica.

Occorre guardare in faccia questa paura e cogliere la menzogna che la anima, per non agire come il servo che nasconde il talento.

La paura che ha permesso ai vescovi degli anni 60 e 70 di cadere in molte trappole architettate da chi era già penetrato nelle file della gerarchia ecclesiastica per distruggerla, era la paura di non riuscire più a trasmettere il Vangelo. Tutti conoscono la famosa storiella del pagliaccio dell’Introduzione al cristianesimo del giovane professor Ratzinger.

La paura che poi ha impedito ai vescovi degli anni 80 fino ai primi anni di questo secolo di intervenire per correggere dove necessario i membri dei movimenti cattolici che trascinavano moltitudini, era la paura di allontanare dalla chiesa proprio questi cristiani che si stavano avvicinando, anche per una malintesa sintonia con il papa che evidentemente mostrava il suo sostegno a queste moltitudini. Il papa però non chiedeva di dare briglia sciolta alla fantasia, di gettare al macero tutto ciò che non fosse stato generato ex-novo in quei movimenti, ma di accompagnare con carità apostolica queste moltitudini. Invece i vescovi hanno parlato male alle spalle e sfruttato la comodità dei grandi numeri.

La paura che attanaglia oggi i vescovi che iniziano a comprendere che la confusione è totale, e i fedeli si allontanano proprio laddove ci si illudeva di farli avvicinare, è la paura di spaventare i fedeli e generare divisione.

Ovviamente molte altre paure sarebbero da elencare. Ma sostanzialmente tutte le paure che animano questi decenni dal post-concilio a oggi sono da ricondurre alla paura che la gente se ne vada.

La paura dello scandalo.

Ma possibile che non vi risulti evidente che proprio questa paura ha fatto sì che i fedeli perdessero l’attrattiva per la chiesa?

Non riuscite a vedere che il papa amico del mondo, osannato dai media, amico dei poveri, è il papa che non ha nessuno in piazza san Pietro?

Ma siete davvero come il cieco di Gerico del Vangelo di oggi?

Perdonate la schiettezza, ma davvero non è ammissibile non vedere i fatti.

Nella pandemia avete avuto paura che i fedeli si allontanassero dalla chiesa perché la chiesa non era abbastanza prudente con la salute, e il risultato è che dappertutto le masse hanno abbandonato la frequentazione della Messa.

Aprite gli occhi!

L’uomo di oggi, come al tempo di Gesù, come in ogni epoca della storia, ha sete di Verità!

Se – di fronte a un papa che si circonda di corrotti e li fa cardinali e capi dicastero, perché promuovano il peccato e strizzino l’occhio alla religione unica e ai piani dei potenti, – avete paura di dire che la salvezza è solo in Gesù Cristo, vero Figlio di Dio, le cui Parole non passeranno mai, allora state sicuri che non vi seguirà nessuno!

E coloro che usano la vostra apparente prudenza per manipolarvi, quando avranno fatto qualche altro passo nell’opera di distruzione, vi butteranno nei rifiuti speciali, come fanno con i bambini abortiti che offrono al nemico di Dio.

Avete paura che la Chiesa si divida? Ma non c’è una singola parrocchia sulla faccia della terra che non sia già divisa!

A che serve l’apparenza di unità, quando quello che per uno è peccato (secondo la fede apostolica) per un altro è un diritto, per un altro addirittura una ricchezza da valorizzare?

Quale unità ci può essere quando non esiste il vero e il falso?

Gesù ha detto chiaramente che non è venuto a portare la pace, ma la spada. Oppure anche voi avete deciso di aderire alla Bibbia Queer, di prossima pubblicazione presso le Dehoniane di Bologna?

“Non meravigliatevi se il mondo vi odia”, dice Gesù, “prima di voi hanno odiato Me” (spero che molti di voi ancora credano che il vangelo di Giovanni è autentico, e non una accozzaglia redazionale, come insegnano i professori dei vostri seminari).

Non so se esistono i mezzi materiali per riconoscere l’inattitudine al papato di Bergoglio e del suo cerchio magico, ma certamente tutti voi siete avvertiti: se non fate i leccapiedi (come purtroppo quasi tutti state facendo, nel trasformare tutta l’attività diocesana in questo assurdo balletto del sinodo), se non propagandate l’agenda 20-30, se non aderite al “gender” nella formazione dei bambini, se non appoggiate le iniziative pro-LGBTQI, se non perseguitate i cattolici tradizionali e la Messa di sempre, come minimo farete la fine di Strickland.

Ma attenti: anche quelli che si sono prestati al gioco, quando hanno detto basta, sono stati buttati fuori, perfino i cardinali!

Perciò tirate fuori il dono della Fortezza dal fazzoletto con cui lo avete interrato, e proclamate la verità.

La Verità che è Gesù Cristo, non il Concilio Vaticano II.

Non occorre certo cadere negli errori di chi per l’esasperazione ha perso il controllo. Tutti sanno che la Messa Novus Ordo, pur con tutti i problemi ad essa legati, è perfettamente valida. Così come ogni Messa nella quale si pronunci il nome di Francesco nel canone. Sappiamo bene che non tutto quello che è successo dal Concilio Vaticano II è per forza cattivo, così come non è per forza buono.

Sappiamo bene che la UDG (78) garantisce la validità di giurisdizione perfino nel caso di un papa evidentemente eretico e scomunicato, applicando mirabilmente il principio del “supplet ecclesia” non lasciando spazio a disquisizioni teologiche irrisolte.

Il problema non è di fare una rivoluzione alla rivoluzione.

Ma fate i vescovi!

Assolvete il mandato di Gesù!

Proclamate la Verità e non obbedite agli ordini contrari alla legge di Dio e alla Tradizione della Chiesa!

Permettete ai sacerdoti di esercitare la loro missione in pace!

Smettetela di scappare davanti ai lupi e aver paura dei maldicenti!

Le vostre paure ricordano tristemente la prima lettura di oggi, dai Maccabei. Sembra che anche voi crediate che la maledizione sia caduta sulla chiesa perché non seguite gli usi degli stranieri. Questo è la terribile tragica menzogna che viene propagandata con la diabolica espressione “spirito del Concilio”.

Invece il vero male che si è abbattuto sulla Chiesa è l’infedeltà all’Alleanza.

Alla Nuova ed Eterna Alleanza nel Sangue di Gesù, fuori della quale non c’è salvezza.

Ma, come disse a Ester lo zio: sappiate che anche se voi non farete il vostro dovere per il quale il Signore vi ha posto dove siete, la salvezza verrà al Popolo di Dio dal Signore.

Non vi accada di esserne esclusi!

Per ultimo vi chiedo perdono per la durezza di queste parole, ma la Parola di Dio ci chiede di non avere niente nel cuore contro il nostro fratello senza rimproverarlo apertamente.

Sono certo di esprimere non solo ciò che ho nel cuore io, ma ciò che una moltitudine di fedeli tenta di esprimere senza spesso trovare il canale adeguato.

Avendo io ricevuto negli ultimi tempi il dono immeritato di una relativa visibilità, non voglio tenere questo talento nel fazzoletto, ma lo spendo per il bene delle anime e la Gloria di Dio.

In fede

Vostro devotissimo

Don Francesco d’Erasmo,

Viceparroco del Duomo di Tarquinia

Tarquinia, 20 novembre 2023, vigilia della Presentazione di Maria Santissima.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

21 commenti

  • Mara ha detto:

    Un applauso lungo un’ora a questo presbitero! Fategli i complimenti da parte mia. Don Erasmo, io sto lottando quotidianamente, da laica, contro tutti questi obbrobri. Nel modenese, dove vivo, vedo sacerdoti che sono preoccupati di darti la mascherina in confessionale piuttosto che dell’allontanamento della gente dalla Chiesa cattolica. Discussioni, arrabbiature, testimonianze. Ogni primo sabato del mese recitiamo pubblicamente davanti al Duomo un Rosario per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e per la conversione del mondo: bene, i sacerdoti di questa chiesa, che conoscono l’iniziativa, dopo la messa delle 18 escono da un’altra uscita per paura di unirsi a noi. Forse ora è il tempo di noi laici, che abbiamo dormito per troppo tempo… Che Dio la benedica.

  • Gaetano2 ha detto:

    “…che non possiamo avere la paura come criterio dell’amministrazione dei beni a noi affidati…”

    E aggiungerei, soprattutto paura della verità!

    Riguardo alla “inattitudine al papato di Bergoglio”, è molto interessante la citazione dell’art. 78 che, come anche è stato fatto notare più sotto, non tratta per niente di “un papa evidentemente eretico e scomunicato…”, ma del “crimine della simonia”. Ma per me va bene lo stesso.

    Solo, mi pongo un piccolo quesito: perchè andare al cap. 78 senza soffermarsi o citare anche il punto 77 (e precedenti)? E che dice?
    Vediamo, Universi Domici Gregis (è solo una Costituzione Apostolica, di questi tempi una bazzeccola):
    77. Stabilisco che le disposizioni concernenti tutto ciò che precede l’elezione del Romano Pontefice e lo svolgimento della medesima, debbano essere osservate integralmente, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire per rinuncia del Sommo Pontefice, a norma del can. 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico e del can. 44, § 2 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

    Oh, guarda un po’! Si riferisce all’art 332.2 del Codice di Diritto canonico, e che dice questo articolo?
    Eccolo:

    Can. 332 –
    §2. Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti.

    Ora come molti sanno, anche se l’ipocrisia di tanti cerca di negarlo perfino a se stessi, Papa benedetto XVI non ha menzionato assolutamente il “munus” (“ufficio”), ma ha rinunciato all’esercizio, consentendo così di smascherare non solo l’infiltrazione di nemici della Chiesa ai vertici, ma anche la grande presenza di ipocriti benpensanti nel corpo ecclesiale, di fronte ai quali anche un limitato Borghese Pasciuto si potrebbe ergere come un gigante di santità (a borghe’ non t’esaltare!).

    Sul sito stesso del Vaticano, si trovano, per chi vuole, i documenti citati, sia in latino che in varie altre lingue. Da lì, lo ho copiati e incollati nella traduzione italiana.
    Quindi il punto è che che non c’è nessun papa (nulla di che, insomma), come anche gli atti successivi hanno ben manifestato. E l’accoglione fa benissimo a trattare i suoi ipocriti e saccenti accoglini come meritano.

    Per Borghese Pasciuto (e magari per qualcun altro, chissà) è bene specificare che “ufficio” traduce il termine latino “munus”

  • Adriana 1 ha detto:

    Beh!…si stanno scavando la fossa, ma suppongo abbiano fede di venirne ripescati dalla collaudata rete di sicurezza:
    Black Rock, Vanguard, State Street e dal di esse pregiato pupillo: WEF.

  • amos ha detto:

    Finiamola con le “eccellenze reverendissime”! Chiamiamoli “Signori vescovi” penso che basti e avanzi.

  • Lucis ha detto:

    Non è paura, è complicità o scemenza. Penso che ormai per diventare vescovi, come per le altre “professioni”, sia necessaria una qualche affiliazione a qualche loggia. Chi non è affiliato probabilmente è stato scelto appositamente cretino, per screditare ulteriormente la chiesa.

  • Federico ha detto:

    Complimenti alle coraggiose parole della lettera di don Francesco, che spero risveglino la fede intorpidita di chi oggi preferisce vilmente tacere, forse per avere dimenticato, o peggio, mai creduto, che un giorno gli verrà chiesto conto del tradimento.

  • Stefano ha detto:

    Mi sembra molto tranquillizzante il riferimento al n. 78 della “Universi Dominici gregis” (UDG) e al principio del “supplet ecclesia” per giustificare la validità degli atti di bergoglio anche se palesemente eretico. Ma la cosa è molto più complessa, se lo lasci dire da un laureato in legge con tesi in Diritto canonico. Il problema è più a monte: l’invalidità della rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI. Tutti fanno le anime belle ma la famosa rinuncia, oltretutto intitolata stranamente “declaratio” e non “renuntiatio”, come sarebbe stato normale, è palesemente nulla per un’infinità di motivi che qui sarebbe troppo lungo enumerare. E poi il n. 78 della UDG parla solo di un’elezione viziata da simonia non del caso di un papa eretico. Inoltre fior di canonisiti e santi dottori del passato hanno affermato la totale incompatibilità tra l’essere papa e l’essere eretico. E’ una vera e propria “contradictio in terminis” tale da determinare la decadenza dal papato. Purtroppo hanno sempre sperato che una tale disgrazia non si sarebbe mai verificata e quindi non è stata elaborata una procedura chiara che determinasse una decadenza dal papato senza intaccare il principio che il papa non è giudicato da nessuno. Ad esempio una commissione di cardinali e/o vescovi che evidenziasse le dichiarazioni eretiche del papa con l’invito al medesimo a chiarire. In difetto di tale chiarimento una pronuncia meramente dichiaratoria della oggettiva eresia del papa e la sua decadenza. Sia quel che sia, ora abbiamo bergoglio. E non è più tollerabile che si prenda gioco della Fede della Chiesa con la sua spaventosa arroganza. Lui e quei rinnegati che gli stanno intorno. Io, per una questione di sanità mentale, appena lo sento nominare in TV, cambio canale. Ed evito di leggere qualunque delle baggianate che escono dalla sua bocca. E quando lo sento nominare nel Canone, respingo mentalmente qualunque comunione con quel traditore di Cristo, servo del mondo e del demonio, e con tutti quelli che come lui e con lui stanno stuprando la Sposa di Cristo e la stanno prostituendo al mondo. A questo siamo ridotti, nel silenzio pavido o nella collusione di quelli che dovrebbero essere i successori degli Apostoli!

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    E poi teneteli bene aperti!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • FRANZ ha detto:

    Caro don Francesco,con tutto il rispetto filiale e con la libertà che lei ha richiamatoo i vescovi, vorrei farle un appunto.
    La UDG parla di regolarità dell’elezione del Papa, di sede impedita, di richiamo al Codice di Diritto Canonico sulla normativa per la dimissione di un Pontefice specificando MUNUS e MINISTERIUM. Allora le chiedo: non sarà che sul soglio petrino siede uno che non dovrebbe starci? Firmi la petizione del dr. Cionci, altrimenti sta spargendo altri dubbi …e i fedeli continuano a disertare le sacre liturgie.
    Con rispetto che si deve a un sacerdote, la ringrazio

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    All’inizio dei tempi san Michele, un piccolo arcangelo, con il grido “Chi è come Dio” ha avvertito gli angeli fedeli che sarebbe meglio di accettare l’incarnazione del Verbo dal seno della Vergine Maria che rimanere fedeli alla gerearchia angelica sotto la guida di Satana, ormai staccatasi dalla volontà del Creatore. Ai piedi della Croce di Gesù la Madonna aveva indicato agli Apostoli che il regno di Dio viene tramite la stoltezza e l’impotenza di Dio, piuttosto che con il regime dell’ autorità pervertita del Tempio. Date ragione all’autore dell’articolo, che la separazione nella chiesa non è fuori della sapienza di Dio, ma che è piuttosto la regola nell’economia della salvezza.

  • Stefano ha detto:

    Don Francesco, ma perché ci dobbiamo ridurre a fare figuracce di queste proporzioni? Il punto 78 della Universi Dominici Regis non parla affatto della pseudo figura di Papa eretico.
    Tale figura non è (giustamente) contemplata in nessuna parte del Diritto Canonico proprio perché non ha alcun fondamento teologico, né scritturale, né magisteriale.
    Pietro infatti, e ogni suo valido successore, non può mai essere eretico perché Gesù ha pregato con questa precisa intenzione e perché lo Spirito Santo dà la sua assistenza costante contro le eresie.
    Quindi se uno vestito di bianco pronuncia eresie, semplicemente non è Papa.

    Ps Appellarsi ai Vescovi attuali per salvare la Chiesa Cattolica, è come chiedere a Dracula di fare il testimonial per l’Avis (donatori di sangue)

  • andreottiano ha detto:

    Mi piacerebbe un articolo del nostro Quarracino sul voto argentino: da quelle parti il Bergoglio non incide nello spoglio.

  • E.A. ha detto:

    È lodevole don Francesco il suo fraterno appello cristiano rivolto in modo particolare ai Vescovi, e che trasuda Fede e desiderio di Verità. E proprio in virtù di questo, mi sento di chiederle se trova davvero possibile e credibile, agli Occhi del Signore, che a seminare errori, divisioni, lacerazioni, fino al completo calpestio del Sacro e dell’Inviolabile, che sfocia in una palese e manifesta Guerra Anticristica, possa mai essere il Suo Vero Vicario sulla Terra, il legittimo Successore di S.Pietro! Cosa tra l’altro mai avvenuta all’interno della Santa Chiesa, pur costellata nella Storia dalla presenza di diversi Antipapi, peraltro sempre osteggiati e smascherati, anche solo da un’esigua manciata di Cattolici! Non trova stridente ed aberrante che il Signore possa mai ingannare i Suoi Figli e la Nostra Santa Madre Chiesa Tutta, obbligandola a difendersi e a proteggersi da un Vero Papa, Unto dallo Spirito Santo, e che vorrebbe condurla alla perdizione?! O piuttosto la Prova finale che la Santa Chiesa deve e sta affrontando è proprio quella di disconoscere il Falso Profeta e di Riconoscere e Seguire solo la Voce del Buon Pastore? “ Ecco: la vostra casa vi sarà lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che VIENE NEL NOME DEL SIGNORE!” (Mt23) Che il Signore Illumini, Guidi e Sostenga i Suoi Ministri per Mano di Maria Santissima, Madre della Chiesa, Regina del Cielo e della Terra. Signore Abbi Pietà di Noi.

    • Luca ha detto:

      Ti consiglio di leggere Ts2 quando Paolo parla della POTENZA D’INGANNO. Siamo stati fatti nascere sulla terra perché attraverso le prove, che altro non sono che tentazioni, scegliamo Dio al posto del mondo e del suo principe, e siamo degni di proseguire la nostra esistenza, (comunque eterna), in paradiso. Chi ha cambiato le parole dal PATER lo ha fatto per ingannarevi; occhio che bestemmiate due volte recitandolo.
      Dio è l’Onnipotente, nulla accade in cielo, sulla terra o sotto terra senza che Lui lo voglia o lo permetta.

      • E.A. ha detto:

        Penso che lei abbia frainteso il mio intervento! E comunque ribadisco che si inganna e continua ad ingannare chi ritiene Bergoglio il legittimo Papa!

  • Sede occupata ha detto:

    È terribilmente semplice: quando il sacerdote nel Santissimo Sacrificio pronuncia il nome di Francesco ( satana è astutissimo , tutti pensiamo al grande umile Santo), un brivido corre lungo la schiena dei presenti che, naturalmente, una, due, tre volte, poi pensano: ma andare a Messa la domenica è per trovare pace o il contrario? Fine della discussione.

    • Davide Scarano ha detto:

      Prima del Vicario di Cristo, c’è Cristo, anzi la Santissima Trinità. In uno dei comandamenti sta scritto “ricordati di santificare le Feste”, quindi anche se a qualcuno sentire nominare l’attuale papa provocasse il mal di fegato, esso dovrebbe essere sopportato in virtù di un bene più grande. Nel Vangelo sta scritto “a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi, mentre a chi non non gli rimetterete resteranno non rimessi”, quindi conviene essere sempre pronti ad affrontare il giudizio di Dio, anche perchè non sappiamo quando scoppierà la prossima emergenza e cosa ci verrà imposto.

  • Fabio ha detto:

    Antipapa non antica. Mannaggia al correttore

  • Silvio Pasquato ha detto:

    Grazie a questo vero sacerdote cattolico.
    È vero che la prudenza è virtù cristiana, ma la mancata proclamazione della Verità è gravissimo peccato, perché va a togliere quel che è di Dio: il vero che non può per convenienza essere imbrattato. Il tempo per proclamare il Vero è sempre opportuno.
    Un grazie anche a Tosatti per la divulgazione della splendida lettera. Silvio

  • Marco Matteucci ha detto:

    Come se Santa Giovanna D’Arco in mezzo alle fiamme che la divoravano avesse urlato al boia Geoffroy Thérage: “Non tutto quello che hai fatto è per forza cattivo, la legna che hai preparato per il rogo è molto buona”.…BOOOOH! 🥸

  • Antonio ha detto:

    Il numero 78 di UDG non si riferisce a un papa eretico, bensì alla simonia, che è un’altra cosa.

Lascia un commento