Gotti Tedeschi. La Teologia Utilitaristica di Bentham, Rahner e Jorge Mario Bergoglio.

14 Novembre 2023 Pubblicato da 13 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un sacerdote amico del nostro sito, che chiameremo per comodità don Z, è stato presente qualche giorno fa a una conferenza tenuta dal prof. Ettore Gotti Tedeschi a porte chiuse, a cui si poteva partecipare solo su invito. Ci ha inviato un breve estratto di quanto Gotti tedeschi ha detto. Buona lettura e condivisione.

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CENNI DI TEOLOGIA UTILITARISTICA.

E’ bene che il mondo cattolico la conosca e ci rifletta su. Soprattutto se è interessato alla Dottrina Sociale della Chiesa, oggi.

 

Tratto da una Lectio di Ettore Gotti Tedeschi in un convegno a porte chiuse e riservato (cui ero presente) tenuto martedi 7 novembre. La pubblicazione di questo breve estratto è stata autorizzata, la trascrizione della intera parte del resto della Lectio, non è stata autorizzata.

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<La “Teologia Utilitaristica” (questa definizione è mia) venne ( magari inconsapevolmente?) di fatto auspicata dal Teologo tedesco Karl Rahner,gesuita, protagonista più influente del progressismo durante e dopo il Concilio Vaticano II. Per Rahner, probabilmente la “nuova teologia “ ( che probabilmente per lui significava solo cambiare,innovare, progredire, ecc) era necessaria per poter esser apprezzata nel XX secolo e seguenti …

Successivamente, quando “finalmente” venne dichiarato dal Vertice della Santa Chiesa Cattolica, apostolica e romana, che “LE REALTA’ SONO SUPERIORI ALLE IDEE” , qualcuno, intorno al mondo ha cominciato a capire che Karl Rahner era finalmente stato riscoperto. Rahner infatti auspicava e profetizzava una Chiesa PRAGMATICA, avendo capito che la Teologia sarebbe divenuta “obsoleta” (Dio incluso), pertanto andava trasformata in sociologia economica.

Ma, poveretto, senza percepire che avrebbe in tal modo scollegato la Teologia, non solo dall’Eterno, ma anche dalla Realtà vera del presente.

Karl Rahner, io credo, fu ispirato anche da un filosofo economista positivista: J.Bentham.

Nei primi decenni dell’ottocento un importante filosofo-economista, radicale inglese (liberal, ambientalista ed animalista) Jeremy Bentham (1748-1832) fondò la dottrina Utilitarista, necessaria alla rivoluzione industriale incombente. Volendo semplificare al massimo il principio base di detta dottrina, direi che il “bene è ciò che è utile”. Probabilmente Karl Rahner ebbe l’opportunità di studiare questa dottrina, perché l’Utilitarismo di Bentham creò di fatto anche un succulento “Codice Morale“.

Per Bentham la morale, se vuole diventare scienza, deve basarsi su “fatti reali”, come il positivismo. Provo a sintetizzare ( interpretati ed adattati con parole mie ), semplificando quanto possibile, i principi dell’Utilitarismo di Bentham, chiedendo di pensare e riflettere dove,quando, come e da chi, li ha già intesi recentemente proporre, con altre parole,ma con identico spirito :

  • Gli obblighi morali non devono essere assoluti, ma relativi, soggetti a discernimento soggettivo, al fine di non porre limiti alle capacità umane e perciò al contributo di tutti …
  • Non è accettabile che si classifichino azioni considerate intrinsecamente cattive, che è valutazione morale soggettiva, perché si perderebbe il contributo di creatività …
  • Poiché le “regole del gioco” cambiano continuamente, devono potersi adattare alle circostanze. Pertanto devono potersi adattare e evolvere anche gli obblighi morali….
  • Non si devono porre limitazioni morali, che devono essere soggette a discernimento. Perciò non si devono anche imporre leggi morali irrealizzabili, perché superiori alle forze umane …
  • L’etica deve adattarsi a ciò che è utile …

Tutto ciò vi ricorda qualcosa?………………………>

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La Lectio di Gotti Tedeschi è durata due ore. Ma mi ha concesso di riportare solo questo estratto.

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13 commenti

  • Luisa S. ha detto:

    Non so se c’è un abisso e se sia incolmabile fra la chiesa prima e dopo il concilio,ma che ci sia una differenza è innegabile, basta guardare alla caduta delle pratiche religiose, alla povertà dei riti, alla diffusione incontrastata delle perversioni. Ribadisco “incontrastata”perché è ovvio che uomini perversi ci sono sempre stati.

  • laura cadenasso ha detto:

    Sono una sconosciuta e pure ignorante su temi più grandi di me. Premesso ciò sono contenta di ragionare così come ragiono mentre in cuor mio sento, “annuso” una realtà che mi appara nella sua più sciagutara evidenza : OGGI bergoglio, O MEGLIO- la SUA RELIGIONE E’ l’ OPPIO DEL POPOLO. Buon DIO, liberaci dalla malefica tentazione di credergli, abbi pietà …!!!!

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Per capire cos’è l’utilitarismo. Indi era un costo inutile, quindi una voce cattiva sull’anti-Libro della Vita.
    A prescindere dal suo essere un batuffolo di bambina, dai genitori, dalla possibilità che quella del 13 novembre 2023 non sia l’ultima parola della scienza. E, naturalmente, dall’Imprevisto oltre colonne dare e avere.
    Uno speculatore arricchitosi derubando letteralmente operai e impiegati italiani e inglesi, invece, è un santo dei Mercati.
    Quindi merita onori e benedizioni da corrotti e utili per definizione e lauree honoris dalle fabbriche di carta da parati.

    Il mondo dell’utile perfetto in cui saremmo tutti Indi, prima o poi:
    – algoritmo/IA per dividere i codici alfaumani/ID tra fila di destra e di sinistra (se non è nazismo questo, scimmiottante a sua volta il Vangelo, Hitler era un gelataio);
    – azzeramento in real time degli inutili che andranno in rosso (malati poveri o fuori budget delle assicurazioni, anziani sopra una certa età e sotto un certo reddito, chiunque verrà giudicato passivo o nocivo o sovversivo) tramite impulso 10G inviato all’ennesimo regalino di Bill sottopelle;
    – sacco di utile materia organica da inviare ad apposito impianto di compostaggio (v. California) o fabbrica di biscottini.

    NON sono iperboli: è la somma che un addendo alla volta, Davos, Harari, TED, tombini di Overton su alimentazioni “alternative”, Hollywood, QR code su uomini e no, obblighi per consenso “informato”, si sta componendo nel totale.

    Su Bentham. Avvertenza: no pappa pronta; richiede tempo e uso delle meningi.
    https://alcesteilblog.blogspot.com/2020/06/larcinemico-ci-guarda.html
    Tutto ovviamente opinabile. Ma chi non vede che questa è la Chiave di volta può davvero andare a compostarsi.
    -La bellezza è l’incompresa sommatoria di infiniti atti d’amore verso l’umanità, inconsapevoli forse, ma reali. A tutto questo si è lentamente rinunciato, per l’utile, che doveva liberarci, e ora paghiamo lo scotto con l’estinzione.-

    https://www.aldomariavalli.it/2023/11/14/prima-del-big-bang-cosi-la-scienza-si-spinge-ai-limiti-del-tutto-riconoscendo-che-ha-del-miracoloso/

  • Davide Scarano ha detto:

    Credo che l’affermazione “le realtà sono superiori alle idee” possa essere condivisa da qualsiasi credente, anche perché in fondo i segni che Dio ci ha lasciato per credere non sono “idee” ma “realtà”. Penso in particolare ai fatti accaduti quasi due secoli fa in una piccola città sperduta sui Pirenei, nel mezzo di una Francia sempre più atea, borghese e positivista, che, anche a seguito di “guarigioni inspiegabili”, è divenuta uno dei più grandi santuari della Chiesa cattolica.
    Circa la dottrina che ispira questi “Signori”, più che di utilitarismo parlerei di vero e proprio riduzionismo. “Loro” sostengono che “in certe condizioni” la vita non sia “degna di essere vissuta”, però “noi” sappiamo che lo scambio di Amore tra esseri viventi, specie se uniti da vincolo di sangue, non può essere sostituito, per sua natura, da nessun’altra utilità, anzi, a mio parere l’utilità “materiale” ovvero “funzionale”, credo che scompaia a fronte di un’utilità insieme “fisica” e “metafisica”, quale la presenza di un figlio.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Idee e parole, palesemente, non sono ciò che indicano, Infatti … indicano. L’idea di giustizia non è la giustizia come la parola mela non è la mela.
      E siccome è più facile pensare idee e pronunciare parole piuttosto che esserle, quindi renderle reali, ecco il bailamme in cui annaspa l’Occidente.

      Pensare … parlare …parlare … pensare … tutto qui. mentre la sovversione e il contro natura gongolano.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Carissimi Gotti Tedeschi e don Z,

    per abbattere la Croce non poteva non essere riesumata l’eresia utilitaristica, confacente sia al welfare degli Stati – vedi l’omicidio della piccola Indi Gregory su cui è intervenuto sapientemente EGT – sia al palese sovvertimento della Dottrina nella Chiesa per mano degli operai di Giuda – purtroppo in rapporto di 12 ogni 1 e non più di 1 ogni 12 –: ma attenzione, temo sia un grave errore credere che tali operai fraudolenti appartengano solo alla fazione modernista o, per usare un termine più appropriato ed evoluto, caro a EGT (ce ne parlò tempo fa in un suo post, rilanciato da Stilum), a certo “progressivismo sostenibile”!

    Pensate, con vaglio a maglie strette, al background del cardinal Schonborn, per esempio! A buon intenditor…

    Contro l’utilitarismo, poi, si erge – ancora in tutta la sua rilevanza e potenza – il papato dei “valori non negoziabili” di Benedetto XVI, definito ben a ragione, e proprio da EGT, come “ultimo difensore della civiltà cattolica”.

    Non è certamente un caso che il serpente abbia alzato, arditamente e insistentemente, la testa proprio dalla sua dipartita!

    Persino l’enorme sofferenza, volutamente mostrata al mondo, degli ultimi momenti di vita di San GPII è stata un esorcismo anti-utilitaristico che ancora oggi dovrebbe interpellarci se, per superficialità artatamente indotta (dall’attuale “contro papato”), non ci fossimo incagliati nella tentazione assai subdola di un feroce sedevacantismo.

    E qui mi si lasci spendere una piccola riflessione, incapace finchè si vuole, che mi sta molto, molto a cuore.

    Affido il mio incipit a un noto aforisma di Alexis de Tocqueville (1805-1859):

    “Alleandosi a un potere politico, la religione aumenta il potere su alcuni uomini, ma perde la speranza di regnare su tutti”.

    Così è del partitismo religioso, oggi imperante in ambito cattolico, purtroppo!
    Infatti, lo “zoccolo duro” della Chiesa, non avendo capito per nulla il senso della Summorum Pontificum, guarda – in fin dei conti – all’Usus Antiquior come al proprio vitello d’oro, ignorando – accecati (“ogni passione ottunde il giudizio”, insegnava San Juan de la Cruz) – che la Summorum Pontificum IN ALCUN MODO intendeva abrogare l’Usus Recentior, in quanto fu certamente promulgata per non perdere una parte del gregge (ed è sempre per non perdere una parte del gregge che Mons. Strickland è stato formalmente silurato)!!

    Poteva il buono e mite Pastore Benedetto XVI lasciare fuori dal recinto quegli agnelli e quelle pecorelle che vagavano in pascoli raminghe, non per attaccamento al vizio ma per un eccesso di zelo mal riposto?
    Eppure oggi, proprio gli entusiasti della Summorum Pontificum ne usano – credo, inconsapevolmente – per calpestare una parte del gregge, per biasimare – volutamente e senza distinguere – l’Usus Recentior, per scavare un abisso incolmabile tra Chiesa pre-conciliare e post-conciliare, immersi fino al collo in una nuova forma di giansenismo/calvinismo neanche troppo latente!

    Obbedire ai Papi, legittimi e validi, di Santa Romana Chiesa è forse opzionale?
    Ritengono i disubbidienti di entrambe le fazioni di essere “salvatori” della Chiesa e del mondo, superiori a: “preghiera, magistero, sacramenti” (MONS X lo ricordava di recente!) con cui la Sposa di Cristo – e i Papi fedeli al loro ruolo, a questo mandato e a questa Sposa – attua in ogni tempo la Salus Animarum?

    Progressismo e Utilitarismo sono eresie che ci interpellano oggi ma, mentre siamo impegnati su questo fronte, il Nemico di sempre fa il nido laddove nessuno guarda…corruptio optimi pessima…la corruzione dei corrotti preoccupa meno…

    Infine, lascio ancora una volta la parola a Papa Benedetto XVI, tramite un link profondissimo, che già postai:

    https://www.ecclesiadei.it/non-e-di-una-chiesa-piu-umana-che-abbiamo-bisogno-bensi-di-una-chiesa-piu-divina-solo-allora-essa-sara-anche-veramente-umana/

    Infine, guardo al professor Gotti Tedeschi con grande speranza e gratitudine, poiché mi pare sia l’unico oggi a poter parlare all’alto clero, a poter veicolare loro un messaggio attuale e fondamentale affinchè non si perdano in “chiacchiere” ma si decidano a convogliare le loro energie e forze nell’unica direzione possibile, superando ogni iniqua faziosità che distrugge la Chiesa, sempre super partes quando centrata in Cristo Signore.

    Non può esistere democrazia nella Chiesa (il partitismo…). “Decentrare verso le periferie”, infatti, mira palesemente a voler porre “nella carta costituzionale” della Chiesa proprio il seme della DEMOCRAZIA per sostituire alla fede l’opinione (vedasi link), all’universalità di Cristo la relatività del mondo.

    Ringrazio di cuore ogni volta che si pubblica EGT. Si accende una luce in fondo al tunnel…

  • Chiara De Lorenzi ha detto:

    DITTATURA DEL RELATIVISMO

  • Mimma ha detto:

    Basta e avanza per confermare chi ha orecchi da intendere dove pesca il Pescatore senza licenza.
    Attenzione, consumatori distratti e beoni, i pesci distribuiti gratis e con prezzemolo aggiunto sono avvelenati!!!

  • GiorgioP. ha detto:

    Mi ricorda Amoris Laetitia e commenti di spiegazione , o mi sbaglio ? Esattamente il contrario di quanto
    Fu scritto da San Giovanni Paolo II in Veritatis Splendor .

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