Bergoglio “Inimicus Ecclesiae”. Importante dichiarazione di mons. Viganò.

2 Ottobre 2023 Pubblicato da 27 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo importante video dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò, in cui l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti fa il punto sulla situazione attuale della Chiesa, e in particolare sulla figura, il ruolo e lo standing di Jorge Mario Bergoglio sulla sua elezione. Buona visione e diffusione.

 

Mons. Carlo Maria Viganò

VITIUM CONSENSUS

Intervento alla Catholic Identity Conference
Pittsburgh – 1 Ottobre 2023

A fructibus eorum cognoscetis eos.
Numquid colligunt de spinis uvas aut de tribulis ficus?
Sic omnis arbor bona fructus bonos facit; mala autem arbor fructus malos facit.
Non potest arbor bona fructus malos facere, neque arbor mala fructus bonos facere.
Omnis arbor quæ non facit fructum bonum exciditur et in ignem mittitur.
Igitur ex fructibus eorum cognoscetis eos.

Mt 7, 16-20

Permettetemi di rivolgere un saluto e un ringraziamento agli organizzatori della Catholic Identity Conference e a tutti coloro che vi prendono parte. In un momento di grande confusione è importante fare chiarezza su quanto accade, anche confrontandosi su posizioni differenti. Ecco perché sono grato all’amico Michael Matt per avermi dato l’opportunità di condividere con voi alcune considerazioni. 

In questo mio intervento non cercherò di dare risposte, ma di porre una questione ormai non più procrastinabile, affinché noi Vescovi, il Clero e i fedeli possiamo guardare alla gravissima apostasia presente come un fatto del tutto nuovo e che non può trovare soluzione, a mio parere, ricorrendo alle categorie di giudizio e di azione ordinarie. 

L’EVIDENZA DEL “PROBLEMA BERGOGLIO”

Il moltiplicarsi di dichiarazioni e comportamenti del tutto estranei a ciò che ci si aspetta da un Papa ed anzi in contrasto con la Fede e la Morale di cui il Papato è custode, ha portato molti fedeli e un numero sempre più cospicuo di Vescovi a prendere atto di qualcosa che fino a qualche tempo fa appariva inaudito: il Soglio di Pietro è occupato da un personaggio che abusa del proprio potere per lo scopo opposto a quello per cui Nostro Signore lo ha istituito. 

Alcuni ritengono Jorge Mario Bergoglio palesemente eretico nelle questioni dottrinali, altri tirannico nelle questioni di governo, altri ancora considerano la sua elezione invalida a causa delle molteplici anomalie della rinunzia di Benedetto XVI e dell’elezione di chi ha preso il suo posto. Queste opinioni – più o meno suffragate da prove o frutto di speculazioni non sempre condivisibili – confermano tuttavia una realtà ormai incontestabile. Ed è questa realtà, a mio parere, che costituisce un punto di partenza comune nel cercare di porre rimedio alla sconcertante, scandalosa presenza di un Papa che si pone con ostentata arroganza come inimicus Ecclesiæ, e che come tale agisce e parla. Un nemico che, proprio perché occupa il Soglio di Pietro e abusa dell’autorità papale, è in grado di infliggere un colpo terribile e disastroso, quale nessun nemico esterno in tutta la storia della Chiesa ha mai potuto arrecare. I peggiori persecutori dei Cristiani; i più feroci adepti delle Logge massoniche; i più scatenati eresiarchi non erano riusciti, in così poco tempo e con tale efficacia, a devastare la Vigna del Signore, scandalizzarne i fedeli, disgustarne i Ministri, screditarne dinanzi al mondo l’autorità e l’autorevolezza, demolirne il Magistero, la Fede, la Morale, la Liturgia, la disciplina.

Inimicus Ecclesiæ, non solo rispetto alle membra del Corpo Mistico – che egli disprezza, ridicolizza (contro cui non cessa di lanciare velenosi epiteti), perseguita e colpisce; ma anche rispetto al Capo del Corpo Mistico, Gesù Cristo: l’autorità del Quale è da Bergoglio esercitata non più in funzione vicaria e quindi in necessaria e doverosa coerenza con il Depositum Fidei, ma in modo autoreferenziale e quindi tirannico. L’autorità del Romano Pontefice è infatti derivata dalla suprema autorità di Cristo, alla quale essa partecipa entro i confini e nell’ambito delle finalità che il divino Fondatore ha stabilito una volta per tutte, e che nessun potere umano può modificare. 

L’evidenza dell’alienità di Bergoglio all’ufficio che ricopre è un fatto certamente doloroso e gravissimo; ma il prendere coscienza di questa realtà è la premessa indispensabile per porre un rimedio ad una situazione insostenibile e disastrosa.

AGERE SEQUITUR ESSE

In questi dieci anni di “pontificato” abbiamo visto Bergoglio fare tutto quello che non ci si sarebbe mai aspettati da un Papa, e viceversa tutto quello che farebbe un eresiarca o un apostata. Vi sono state occasioni in cui queste azioni sono apparse palesemente provocatorie, come se con le sue esternazioni o con certi atti di governo egli volesse deliberatamente suscitare lo sdegno del corpo ecclesiale e spingere sacerdoti e fedeli a reagire dandogli il pretesto per dichiararli scismatici. Ma questa strategia tipica del peggiore gesuitismo è ormai scoperta, perché l’intera operazione è stata condotta con troppa arroganza e in ambiti su cui nemmeno i Cattolici moderati sono disposti a transigere. 

Gli scandali sessuali del Clero, ed in particolare la risposta della Santa Sede alla piaga della corruzione morale di Cardinali e Vescovi, hanno mostrato una vergognosa disparità di trattamento tra coloro che appartengono al cosiddetto “cerchio magico” di Bergoglio e quanti invece egli considera avversari. Il recente caso Rupnik è la prova di una gestione del potere simile a quella di un despota, legibus solutus e che si considera libero di agire senza dover render conto ad alcuno delle sue azioni. Spesso accade che le conseguenze delle decisioni assunte personalmente dall’Argentino vengano poi fatte ricadere sui subalterni, che si trovano accusati e screditati per scelte non loro. Penso al caso dell’immobile londinese in cui sono stati coinvolti ufficiali della Segreteria di Stato, mentre il contratto di compravendita reca l’augusto chirografo. Penso alla vergognosa gestione del caso Rupnik, che oltre ad aver riabilitato un criminale responsabile di orrendi delitti, in spregio alle numerose vittime, ha gettato discredito anche sull’ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinal Ladaria. Penso al caso McCarrick, che con la farsa di una procedura amministrativa segreta è stato frettolosamente liquidato senza alcun risarcimento alle vittime, e dichiarato res judicata inappellabile. E la lista potrebbe continuare all’infinito. Rimane evidente che gli sventurati che prestano volenti o nolenti la propria collaborazione a Bergoglio si trovano gettati a mare non appena la stampa scopre gli scandali vaticani. Di questo cinico comportamento utilitaristico si stanno accorgendo in molti, che infatti giungono a declinare nomine e promozioni proprio per non trovarsi negli scomodi panni di capro espiatorio. 

SI ROMPE IL MURO DEL SILENZIO

Il silenzio dell’Episcopato dinanzi alle enormità bergogliane conferma che l’autoritarismo autoreferenziale del gesuita Bergoglio ha trovato servile obbedienza nella quasi totalità dei Vescovi, terrorizzati dall’idea di essere fatti oggetto delle ritorsioni del vendicativo e dispotico satrapo di Santa Marta. Alcuni Vescovi diocesani iniziano a non sopportare più la sua azione devastatrice, che mina l’autorità e l’autorevolezza della Chiesa intera. Il Vescovo Joseph Strickland, ad esempio, ha lodevolmente ribadito verità dottrinali immutabili che il Sinodo sulla Sinodalità dei prossimi mesi si appresta a demolire. E il cardinal Gerhard Ludwig Müller ha giustamente ricordato che il Signore non ha conferito potere al Papa per “bullizzare” i buoni Vescovi. 

Qualcosa quindi inizia a cambiare: gli schieramenti vanno delineandosi e vediamo da una parte la “chiesa sinodale” di Bergoglio – che chiama emblematicamente “nostra” – e dall’altra quel che resta della Chiesa Cattolica, verso la quale egli non manca di ribadire la propria assoluta estraneità. 

LA SANATIO IN RADICE DELLE IRREGOLARITÀ AL CONCLAVE

Mons. Athanasius Schneider sostiene che le eventuali irregolarità verificatesi nel Conclave del 2013 sarebbero comunque sanate in radice dal fatto che l’eletto Jorge Mario Bergoglio è stato riconosciuto come Papa dai Cardinali elettori, dall’Episcopato e dalla maggioranza dei fedeli. In pratica, a prescindere dalle vicende che possono aver portato all’elezione di un Papa – con o senza interventi esterni – la Chiesa si dà un lasso di tempo oltre il quale non sarebbe possibile impugnare un’elezione, se il nome dell’eletto è accettato dal popolo cristiano. Ma questa tesi è messa in discussione da un precedente storico. 

All’epoca di Urbano VI – siamo nel 1378 – la maggioranza dei Cardinali, dei Prelati, dei Sovrani cattolici e del popolo riconobbe come Papa Clemente VII, in realtà antipapa. Tredici Cardinali su un totale di sedici mise in discussione la validità dell’elezione di papa Urbano, in ragione della minaccia di violenze del popolo romano al Sacro Collegio, e anche i pochi sostenitori di Urbano ben presto si pentirono di averlo eletto, convocando un Conclave a Fondi da cui uscì eletto l’antipapa Clemente VII. Anche San Vincenzo Ferrer era convinto che il vero papa fosse Clemente, mentre Santa Caterina da Siena era schierata con Urbano. Se il consenso universale fosse stato un argomento indefettibilmente valido, si sarebbe dovuto considerare Papa Clemente e non Urbano. L’Antipapa Clemente, sconfitto dall’esercito di Urbano VI nella battaglia di Marino del 1379, trasferì la Sede ad Avignone, dando luogo allo Scisma d’Occidente che durò trentanove anni. Vediamo quindi che il consenso universale è un argomento che non regge alla prova della Storia.

LA VIA TUTIOR DI MONS. SCHNEIDER

Mons. Athanasius Schneider ci ricorda che la via tutior consiste nel non obbedire a un Papa eretico, senza doverlo necessariamente considerare decaduto ipso facto dal suo ufficio in quanto separato dalla Chiesa e quindi non più capace di esservi a capo, come invece ritiene San Roberto Bellarmino. Ma anche questa soluzione – che se non altro riconosce che Bergoglio è eretico – non mi sembra risolutiva, dal momento che l’obbedienza che i fedeli possono negargli è solo marginale rispetto a tutti gli atti di governo e di magistero che costui ha compiuto e continua a compiere senza che i suoi sudditi possano fare alcunché. Certo, ci si può organizzare per la celebrazione clandestina della Messa cattolica, ma cosa possono fare un sacerdote o un laico quando una cupola eversiva di Vescovi manovrati da Bergoglio si appresta a introdurre con il Sinodo sulla Sinodalità cambiamenti dottrinali inaccettabili? E cosa potranno fare quando nelle loro parrocchie una diaconessa benedirà le “nozze” di due sodomiti? 

Certamente la disobbedienza a ordini illegittimi di un Superiore eretico o apostata è doverosa sub gravi, poiché l’obbedienza a Dio viene prima dell’obbedienza agli uomini, e perché la virtù dell’Obbedienza è gerarchicamente subordinata alla virtù teologale della Fede. Ma il danno che ne deriva per il corpo ecclesiale non è impedito con un’azione di semplice resistenza: occorre risolvere la questione alla radice. 

IL VIZIO DI CONSENSO NELL’ASSUNZIONE DEL PAPATO

Preso dunque atto che Bergoglio è eretico – e basterebbero Amoris Lætitia o la dichiarazione dell’immoralità intrinseca della pena capitale per averne la prova – dobbiamo chiederci se l’elezione del 2013 sia stata in qualche modo inficiata da un vizio di consenso; se cioè l’eletto abbia voluto diventare Papa della Chiesa Cattolica o piuttosto capo di quella che egli chiama la “nostra chiesa sinodale”, che nulla ha a che vedere con la Chiesa di Cristo proprio perché si pone come altra rispetto ad essa. Questo vizio di consenso si rileva a mio parere anche dal comportamento di Bergoglio, ostentatamente anticattolico e eterogeneo rispetto all’essenza stessa del Papato. Non vi è azione di costui che non suoni palesemente di rottura rispetto alla prassi e al Magistero della Chiesa, e a ciò si aggiungono le prese di posizione tutt’altro che inclusive verso i fedeli che non intendono accettare arbitrarie innovazioni o peggio eresie conclamate. 

La questione fondamentale verte sulla comprensione del piano eversivo della deep church, che con i metodi denunciati a suo tempo da San Pio X nei riguardi dei Modernisti si è organizzata per compiere un colpo di stato in seno alla Chiesa e portare sul Soglio di Pietro il profeta dell’Anticristo. La mens rea nell’infiltrarsi nella Gerarchia e ascenderne i gradi è evidente, così come è evidente che i piani della fazione ultra-progressista non potevano arrestarsi dinanzi a Benedetto XVI, da essi considerato troppo conservatore e soprattutto odiatissimo per aver osato promulgare il Motu Proprio Summorum Pontificum. E così ecco spinto Benedetto XVI a dimettersi, e subito pronto quello sconosciuto Arcivescovo di Buenos Aires che l’11 Ottobre 2013, in una conferenza alla Villanova University (qui), l’allora Card. McCarrick, suo amico di lunga data, rivelò essere stato fortemente voluto da un «very influential Italian gentleman», emissario del deep state presso la deep church: chi lavora nella Curia Romana sa bene chi è chiamato «il gentiluomo» per antonomasia e quali siano i suoi legami con il potere di qua e di là del Tevere, e ne conosce pure gli imbarazzanti penchant che spiegano la contiguità con la lobby omosessuale vaticana. È altresì significativo che McCarrick si dica convinto che Bergoglio «cambierà il Papato nell’arco di quattro anni», confermando l’intenzione dolosa di manomettere l’istituzione divina e irriformabile della Chiesa.

Vedere Bergoglio partecipare a un evento della Clinton Foundation, dopo altri non meno scandalosi endorsement dell’élite globalista, conferma il suo ruolo di liquidatore fallimentare della Chiesa, in vista della costituzione di quella Religione dell’Umanità che dovrà servire da ancella della sinarchia del Nuovo Ordine Mondiale. Ecumenismo, ecologismo, vaccinismo, immigrazionismo, ideologia LGBTQ+, gender e altre istanze della religione globalista sono fatti propri da Bergoglio non solo tramite un’azione di ostentato e orgoglioso sostegno ai fautori dell’Agenda 2030, ma anche con un’opera di sistematica demolizione di tutto ciò che nel Magistero vi si oppone e di spietata persecuzione di chi esprime anche prudenti perplessità.

Quindi: Bergoglio è eretico e palesemente ostile alla Chiesa di Cristo. Per svolgere il compito assegnatogli dalla deep church ha dissimulato le proprie posizioni più estreme, in modo da trovare un numero sufficiente di voti al Conclave. Per garantirsi obbedienza totale, chi ha ordito il piano si è assicurato che fosse ampiamente ricattabile, come sempre avviene. E una volta eletto, Bergoglio ha potuto mostrarsi per quello che è e dare inizio alla demolizione della Chiesa e del Papato. 

Ma può un Papa distruggere il Papato che egli incarna e rappresenta? Può un Papa devastare la Chiesa che il Signore gli ha affidato per difenderla? E ancora: se la partecipazione al Conclave di un Cardinale ha come scopo un’azione dolosa, un atto eversivo ai danni della Chiesa; se lo scopo è compiere un crimine, anche se si rispettano apparentemente le procedure e le norme dell’elezione, vi è incontestabilmente una mens rea. E questa intenzione criminale emerge dall’astuzia con cui è stato consumato un inganno degli Elettori in buona fede, con la collaborazione di quelli complici. Mi chiedo allora: non siamo in presenza di un vizio di consenso che inficia la validità dell’elezione? Senza dire che la stessa compresenza di un Papa rinunciatario e di un Papa regnante è già di per sé un elemento che induce a credere che costoro avessero un falso concetto dell’essenza del Papato, considerato come un ruolo condivisibile con altri. Non dimentichiamo che la distinzione tra munus e ministerium è arbitraria e che non può esserci un Papa che si dedica al “ministero orante” e uno che governa. Cristo è uno, una la Chiesa, uno solo il Successore di Pietro: un corpo con due teste è un monstrum che ripugna alla natura ancor prima che alla costituzione divina della Chiesa. 

POSSIBILI OBIEZIONI

Qualcuno potrà obiettare: Ma anche se Bergoglio ha agito con il dolo, ha comunque accettato ciò che i Cardinali gli offrivano: l’elezione a Vescovo di Roma e quindi a Pontefice Romano. Quindi ha assunto l’ufficio e va considerato Papa. Io credo invece che l’accettazione del Papato sia viziata perché egli considera il Papato altra cosa rispetto a ciò che è, come il coniuge che si sposa in chiesa escludendo i fini specifici del Matrimonio e rendendo quindi nulle le nozze per vizio di consenso, appunto. Non solo: quale congiurato che agisce dolosamente per ascendere a una carica sarebbe così sprovveduto da spiegare a chi deve eleggerlo di avere intenzione di diventare Papa per dare esecuzione agli ordini dei nemici di Dio e della Chiesa? Buongiorno. Sono Jorge Mario Bergoglio e ho intenzione di distruggere la Chiesa facendomi eleggere Papa. Mi date il vostro voto? La mens rea sta proprio nel ricorso all’inganno, alla dissimulazione, alla menzogna, alla delegittimazione degli avversari fastidiosi e all’eliminazione di quelli pericolosi. E che volesse compiere il piano criminale dell’élite globalista l’abbiamo sotto gli occhi: tutti i desiderata delle mail di John Podesta, braccio destro di Hillary Clinton, hanno trovato o stanno trovando esecuzione, dall’adozione della parità di genere come premessa al sacerdozio femminile all’inclusione LGBTQ+, dall’accettazione della teoria gender alla partecipazione all’Agenda 2030 in materia di cambiamento climatico, dalla colpevolizzazione del “proselitismo” all’esaltazione dell’immigrazionismo come metodo di sostituzione etnica. E parallelamente, vi è la rimozione e la condanna dell’altra Chiesa, quella “preconciliare”, fatta di rigidi intolleranti, a partire da Nostro Signore, come ha blasfemamente scritto Antonio Spadaro. E con la cancel culture applicata a Fede e Morale, anche l’eliminazione della Messa che a quella Chiesa appartiene intrinsecamente, e che Bergoglio considera in conflitto con la “nuova ecclesiologia” al punto da proibirla come incompatibile con la “chiesa sinodale”. 

Ecco dunque lanciato il sasso nello stagno. Vorrei che prendessimo in seria, serissima considerazione l’eventualità che Bergoglio abbia voluto ottenere l’elezione con il dolo, e che si prefiggesse di abusare dell’autorità di Romano Pontefice per fare l’esatto contrario di ciò che Gesù Cristo ha dato mandato a San Pietro e ai suoi Successori di fare: confermare i fedeli nella Fede cattolica, pascere e governare il Gregge del Signore, predicare il Vangelo a tutte le genti. Tutta l’azione di governo e di magistero di Bergoglio – sin dalla sua prima apparizione alla Loggia vaticana presentandosi con quell’inquietante “Buonasera” – si è dipanata in senso diametralmente opposto al mandato petrino: ha adulterato e continua ad adulterare il Depositum Fidei, ha creato confusione e indotto in errore i fedeli, ha disperso il Gregge, ha dichiarato di ritenere l’evangelizzazione dei popoli «una solenne sciocchezza» e abusa sistematicamente del potere delle Sante Chiavi per sciogliere quel che non può essere sciolto e legare ciò che non può essere legato. 

Questa situazione è umanamente insanabile, perché le forze in gioco sono immani e perché la corruzione dell’Autorità non può essere sanata da chi ad essa è sottoposto. Dobbiamo prendere atto che la metastasi di questo “pontificato” origina dal cancro conciliare, da quel Vaticano II che ha creato le basi ideologiche, dottrinali e disciplinari che dovevano condurre inevitabilmente a questo punto. Ma quanti dei miei Confratelli, che pure riconoscono la gravità della crisi attuale, hanno la capacità di riconoscere questo legame di causalità tra la rivoluzione conciliare e le sue estreme conseguenze con Bergoglio? 

CONCLUSIONE

Se questa passio Ecclesiæ prelude alla fine dei tempi, è nostro dovere prepararci spiritualmente a momenti di grande tribolazione e di vera e propria persecuzione. Ma sarà proprio ripercorrendo la via dolorosa della Croce che il corpo ecclesiale potrà purificarsi dalle sozzure che lo deturpano e meritare gli aiuti soprannaturali che la Provvidenza riserva alla Chiesa nei tempi della prova: dove abbonda il peccato, sovrabbonda la Grazia.

Permettetemi infine di ricordarvi che l’Associazione Exsurge Domine da me fondata ha come scopo dare un aiuto spirituale e materiale ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose perseguitati dalla chiesa bergogliana a causa della loro fedeltà alla Tradizione. Se volete contribuire con una donazione alla realizzazione dei nostri progetti, potete farlo dal sito dell’Associazione.

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27 commenti

  • Gabriela ha detto:

    OGGI E’ SAN FRANCESCO DI ASSISI – IN PUNTO DI MORTE SAN FRANCESCO RIVELO’ UNA PROFEZIA PER I NOSTRI TEMPI.

    Profezia di San Francesco d’Assisi (1182/1226)

    Dopo aver convocato i suoi fratelli poco prima della sua morte (1226), Francesco ha avvertito su tribolazioni future, dicendo:

    “Fratelli agite con forza e fermezza in attesa del Signore. un periodo di grandi tribolazioni e afflizioni in cui grandi pericoli e imbarazzi temporali e spirituali accadranno; la carità di molti si raffredderà e l’iniquità dei malvagi abbonderà. Il potere dei demoni sarà più grande del solito, la purezza immacolata della nostra comunità religiosa e altri saranno appassiti al punto che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire al vero sommo Pontefice e alla Chiesa Romana con un cuore sincero e perfetta carità.

    Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno mortale del suo errore. Mentre gli scandali si moltiplicheranno, la nostra congregazione religiosa sarà divisa tra altre che saranno completamente distrutte, perché i loro membri non si opporranno, ma consentiranno all’errore.
    Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, e tra i religiosi e i chierici che, se quei giorni malefici non fossero abbreviati, come annunciato dal Vangelo, anche gli eletti cadrebbero nell’errore (se fosse possibile), se in tale uragano non fossero protetti dall’immensa misericordia di Dio.

    Così la nostra Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da alcuni. Delle tentazioni terribili sorgeranno. Coloro che supereranno la grande prova riceveranno la corona della vita. Guai a quelli tiepidi che metteranno ogni loro speranza nella vita religiosa, senza resistere saldamente alle tentazioni consentite per provare gli eletti. Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, spronati da spiriti maligni, diranno che in questo modo prestano grande onore a Dio nell’uccidere e rimuovere dalla terra degli uomini tanto cattivi. Allora il Signore sarà il rifugio degli afflitti e lui li salverà, perché hanno sperato in Lui. E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, acquistando con la morte dalla vita eterna, non volendo conformarsi all’errore e alla perfidia, per assolutamente non temere la morte. Così alcuni predicatori terranno la verità in silenzio e negandola la calpesteranno.

    La santità di vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo permetterà che la cattedra di Pietro venga occupata non un degno pastore, ma uno sterminatore“.
    ———
    Aggiungo io:
    Per dividere i cristiani dai bergogliani.

    https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP

  • Giovanni ha detto:

    La verità offerta da Mons. Viganò ha, purtroppo, inizio dal VAT 2 , ma proveniva da forti inquietudini interpretative e Dottrinali, interne al clero, che vari Papi preconciliari hanno combattuto a suon di Encicliche, individuandone profeticamente l’eversivita’ e il pericolo mortale per la Fede. Sicuramente letale è stata l’infiltrazione massonico – modernista all’interno dei Seminari, che oggi sono desolantemente vuoti di Vocazioni. È stata sottratta la linfa vitale che nutre la Chiesa. La iniziale sbandata Pastorale ha coinvolto, nel tempo, la Dottrina modificandola. Tutti i Papi che hanno Regnato dopo il Concilio hanno cercato di controllare la sbandata senza tuttavia però, riportare la ” macchina ” Chiesa sulla retta via. Troppe resistenze interne ed esterne e forse nessuno è voluto salire sulla Croce. Ora l’auto sta finendo fuori strada, per cui agli occupanti rimangono due alternative : abbandonarla per una nuova o rimetterla in strada con le dovute riparazioni. Su ciò si muoveranno i prossimi posizionamenti. Naturalmente Cristo aiuterà e sarà con coloro che l’ aggiusteranno e la faranno tornare in corsa. Gli inferi non prevarranno su Essa.

  • Gennaro ha detto:

    E’ possibile sapere chi è il cosidetto “gentiluomo” o la conoscenza è riservata esclusivamente a chi lavora nella “curia romana”? Grazie

  • gladio ha detto:

    Monsignore: ho letto tutta la sua lunga ( e, per carità, interessante) filippica…ora, da semplice pecorella del suo gregge in attesa di istruzioni dal comandante le domando:
    ” E mo’ che famo? “

    • Enrico Nippo ha detto:

      Ciao.

      Consentimi di darti la risposta: NIENTE.

      La frittata va avanti a cuocersi da sola.

      Nessun può farci NIENTE.

  • creazionista ha detto:

    Chi è il very influential Italian gentleman ?

  • Margotti ha detto:

    Mons. Viganò e’ un leone e dovremmo essergliene grati.
    Due i passaggi chiave:
    –Bergoglio e’ eretico
    –il Concilio Vaticano II e’ stata una Rivoluzione e ha fornito le basi ideologiche e dottrinali che dovevano condurre a questo punto drammatico.
    Resta sullo sfondo l’apparentemente fragile figura di Benedetto XVI, da considerarsi invece uno dei maggiori responsabili della deriva conciliare (come acutamente rilevato da don Curzio Nitoglia e da studiosi come il Prof. Radaelli, che ne ha messo in luce le raffinate eresie) e che ha sempre smussato abilmente le asprezze indotte dal CVII, consentendogli così di maturare e di cogliere ora i “frutti” con l’inquietante figura del pontefice argentino.
    Il Modernismo non poteva che condurre all’eresia, essendo per natura eretico.
    Resta, a mio modesto avviso, immutato un problema di fondo nella Chiesa (che si dovrà risolvere): come possa, senza incorrere nel biasimo generale, un Papa dire di tutto e di più, purché non lo faccia ex cathedra, ingenerando confusione, screditando l’autorità stessa e favorendo neanche troppo subdolamente la deriva protestante. In questo l’attuale pontefice incarna perfettamente lo spirito del CVII, che col pastoralismo ha trovato la via “facile” per minare le mura vaticane.

  • anselmo ha detto:

    Il bello è che se Bergoglio morisse adesso e si dovesse tirare una linea per farne il bilancio, di interventi dottrinalmente significativi ne avremmo ben pochi. Talmente pochi che i nemici della Chiesa per cui lavora Viganò sono costretti a msitificare la realtà, facendo diventare l’inammissibilità di una pena di morte non necessaria, una sorta di “immoralità instrinseca” (cosa che QUESTO papa non ha mai detto). Tutto ciò dopo aver incensato un vero novatore come Ratzinger, che si è perfino invetnato un “papato emerito”.
    E’ evidente l’esagerazione ed è altrettanto evidente che certi attacchi hanno una matrice esclusivamente politica.
    Ma tant’è: sono destinati all’insuccesso, come accaduto sino ad ora.

  • Acido_Prussico ha detto:

    Leggo il commento della vaticanista Buttaro poi passo pagina e faccio un giro sulla rete per tenermi update.
    Consulto il Corrierone e leggo questa notizia sul salto “Yurchenko doppio carpio” dell’atleta Simone Biles.

    “Una volta «rimbalzati» sulla pedana «Biles esegue un flick flack per andare dalla pedana alla tavola». Il movimento flick flack è costituito da ribaltamento indietro sul piano sagittale composto da due fasi di ribaltamento l’una prima della posa delle mani (dalla stazione eretta alla verticale) e l’altra prima dell’arrivo dei piedi.
    E infine c’è la parte mirabolante: «Biles esce dalla tavola e compie una doppia rotazione indietro sull’asse trasversale in posizione carpiata…·

    (https://www.corriere.it/sport/23_ottobre_02/perche-salto-simone-biles-difficile-yurchenko-doppio-carpio-6316841c-6108-11ee-ad73-20266ed94fc1.shtml?refresh_ce)

    —-

    Ancora bocca-aperta ho un gran dubbio.

    A cosa dare la palma della vittoria?

    Al guizzo fisico della Biles o al guizzo dietrologico della Buttaro?

  • Enrico Nippo ha detto:

    Confusione dilagante.

    • enricog ha detto:

      Già !
      Che poi è quello che vuole il nemico infernale.

    • miserere mei ha detto:

      Solo per chi non vuol riconosce l’ordine nel caos.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Buona sera, MISERERE MEI,

        non la prenda come una domanda sarcastica, non è nelle mie intenzioni, ma … chi è, fra gli attuali umani, che riconosce l’ordine nel caos?

        Qui ognuno dice la sua credendo di avere la soluzione per un evento epocale – e fatale – della cui portata, mi sa, nessuno si rende conto.

        A mio parere, l’ordine potrà tornare in auge soltanto quando l’attuale caos avrà compiuto il suo ciclo.

        Ed in ogni caso il nuovo ordine avrà tratti diversi da quelli che immaginano i conservatori duri e puri.

  • Miriam Baistrocchi ha detto:

    Gentile signora Lucia,

    Ci inchiniamo alla sua grande conoscenza dei fatti ecclesiastici…,…
    Saprebbe darci le prove che Benedetto non è stato eletto validamente?
    Inoltre…
    Le ricordo che secondo le confessioni del cardinale Danneels…peraltro mai da nessuno smentite e quindi autorevoli…
    Dicevo…che il card.Martini e Bergoglio militavano insieme nella Mafia di SanGallo… infatti pare dovesse essere eletto già al posto di Giovanni Paolo II…
    Se la storia non le risulta così…allora ci produca lei le fonti per fire che Martini non le piaceva ma Bergoglio invece…è un candido giglio…

  • paolo ha detto:

    Confermo il commento

  • paolo ha detto:

    Papa Francesco è stato eletto validamente, non è eretico. Si può discutere sul suo modo di rapportarsi con i preti. Non si comporta sempre da buon Pastore con i preti della sua Diocesi. In molti interventi verso i preti ha un modo di esprimersi che ha poca a che fare con la carità pastorale. Dipende dal fatto che è un religioso e non ha vissuto l’esperienza più umana ed equilibrata dei seminari diocesani.
    Prego lo Spirito Santo perché lo accompagni nel ministero Petrino e gli suggerisca atteggiamenti più fraterni che vanno oltre le comparse nelle grandi occasioni. La Madonna del rosario protegga la Chiesa.

  • Fabio ha detto:

    Cara sig.a Lucia BXVI non ha mai rinunciato ascolti questo e capirà come stanno le cose

    https://youtu.be/B2ImVbtx1nc

  • Fabio ha detto:

    Ovvio che bergoglio sia un nemico è stato messo lì dalla Mafia di San Gallo per realizzare la primavera vaticana auspicata dai poteri globalisti ed infatti sta seguendo a puntino l’agenda 2030 per favorire migrantismo, vaccinismo, perversioni omosessualiste, climatismo, idolatria sciamanica. Ciò che non è comprensibile è il motivo per il quale in questo scenario, non si apra un dibattito approfondito per sapere se questo figuro possa essere papa. Non sarebbe ora di esaminare con attenzione la questione della sede impedita e capire finalmente che brtgoglio non è mai stato papa?

  • Lucia Buttaro ha detto:

    Gentile Mons. Viganò,
    a questo punto è chiaro che Lei è in assoluto errore!
    Il Papa non si è offerto né proposto né imposto al soglio pontificio, anzi!
    In lui non c’è dolo, lei sta proiettando la sua personale rielaborazione , strumentale alle ideologie politiche di chi la manda a screditare il Papa non gradito.
    Ha detto bene: Benedetto XVI aveva immaginato una Chiesa stravagante, bicefala e qui, nella creazione fittizia della figura del Papa Emerito c’è il DOLO.
    Sgombriamo il campo da ogni equivoco: Benedetto XVI non ha scusanti.
    Benché pressato dai suoi amici dello Stato Profondo americano, lui aveva una scelta: stare sulla Croce accettando il martirio quale opportunità concessa da Nostro Signore Gesù Cristo per la sua purificazione e quella della Chiesa Cattolica.
    Benedetto XVI ha deciso: non serviam!

    Si è dimesso consapevole della sottoscrizione del suo “successore” all’Agenda 2030 sostenuta da Clinton Scwab Obama!
    Ritengo tuttavia utile che i Cardinali rimasti fedeli al Papa e alla Chiesa Cattolica impugnino l’elezione di Benedetto XVI perché avvenuta su preciso accordo tra massoneria ecclesiastica e stato profondo.
    Benedetto XVI non è stato mai un Papa legittimo perché la sua elezione è stata programmata a scadenza e finalizzata alla distruzione del mandato petrino di origine Divina, obiettivo raggiunto con DOLO da Benedetto XVI mediante la istituzione del Papa Emerito.
    Condivido che Papa Francesco venga obbligato dalla massoneria ecclesiastica, dalla lobby gay gender satanista a compiere atti e azioni contro la Chiesa Cattolica.
    Tuttavia, questa presa di possesso di SATANA della Chiesa Cattolica occupando il soglio di Pietro va intesa come LACCIO che Lucifero ha imposto sedendosi sulla Cattedra di Pietro ma non come consapevole condiscendenza del Papa legittimo che è Francesco.
    È la manifestazione esplicita della visione di s.massimiliano Kolbe: a Roma una enorme quantità di Massoni satanisti illuminati eretici scismatici scomunicati apostati spadroneggia tenendo in catene e sotto i piedi San Michele Arcangelo e il Vaticano.
    Mons Viganò dobbiamo andare a liberare il Papa dalla schiavitù e dalla sottomissione alla massoneria piuttosto che liberarci del Papa!
    Non succederà affatto quello che lei auspica ( e lo dico con dispiacere perché lei sembra fare il tifo per la caduta del Santo Padre pur di vederlo cadere) ma il Papa farà il Papa anche grazie alla fedeltà e perseveranza di Mons. Scnaider che crede e spera contro ogni speranza che le potenze degli inferi non prevarranno sulla Chiesa Cattolica.
    L’elezione di Papa Francesco è stata voluta dal Cielo sono qui per darvi questa testimonianza: Papa Francesco non è massone né affiliato alla mafia di San Gallo di quel demonio incarnato che è Martini, il quale ha ,al contrario impedito la sua elezione favorendo quella a termine di Ratzingher.
    Chiedo ai Cardinali e al Papa di aprire una inchiesta per accertare la causa della nomina di Benedetto XVI le ragioni delle sue dimissioni e la conclamata blasfema figura del Papa Emerito.
    Burke e Muller vadano al Sinodo ad aprire il vaso di Pandora su questo attacco satanico globale alla Chiesa Cattolica inferto da Benedetto XVI così libereranno dalle grinfie di Satana il vero Papa Francesco.
    Così sia.

    • domenico leoni ha detto:

      Gentile Lucia, se il vescovo emerito rimane vescovo, anche il papa emerito allora…rimane PAPA.
      E Ratzinger continuava a dirlo che di papa ce n’è uno solo.

      Ma CHI NON vuole capire…

    • Adriana 1 ha detto:

      ” Burke e Muller vadano al Sinodo ad aprire il vaso di Pandora…. così libereranno dall’attacco satanico inferto da Benedetto XVI… la Chiesa, ma soprattutto dalle grinfie di Satana il vero Papa Francesco. ”
      Gentile signora, permetta… questa fantastica impresa mi ricorda
      ” Indiana Jones e il tempio maledetto ” (1984), dove il kattivo capo/stregone Thugs (di salgariana memoria) tiene sotto la sua diabolica tutela, facendolo diventare malvagio, il buon principino che verrà sottratto al suo influsso ipnotico solo dopo molte peripezie, dal nostro eroe: Indiana. Non le sembra che la sua proposta sia un tantino irrealizzabile?

    • gladio ha detto:

      Madame, si prenda una vacanza, mangi delle bistecche e beva del buon vino, vedrà che il mondo le apparirà più rosa.

      • La Samaritana ha detto:

        Delle bistecche ? Del vino ? Ma non lo sa che per salvarsi l’anima si debbono mangiare bacherozzi e bere acqua del Borneo ? Non sa che la vera, autentica Via, Verità e Vita (certificata dalla nuovo Dicastero per la Dottrina della Fede) ha come obiettivo il 2030 ed occorre iniziare subito gli esercizi spiritosi adeguati al WEF e al Sinodo sulla Sinodalità ?

    • Anna ha detto:

      Lei è eretica e blasfema cortesemente vada a rileggere il VANGELO, E magari studi un po’ di teologia. Studi bene prima di parlare!!!!!!!!!!

      • gladio ha detto:

        Signora Anna: suppongo che lei faccia riferimento alla sora Lucia Buttaro…
        Bene:Mi permetto , anche se non richiesto di spezzare una lancia in favore della signora ,o signorina, non so , Buttaro.
        Dunque , signora Anna: non sia così severa col soggetto di cui sopra…Madame Buttaro, creda a me, non è nè eretica nè blasfema, è solo che il suo cervello di tanto in tanto le fa le capriole…. in poche parole, signora Anna , i soggetti portatori di problematiche come quelle della signora ( o signorina ) Lucia, quando muoiono, vengono accolti in cielo dal buon Dio e messi a sedere accanto a Lui ; pertanto, quando ci troviamo davanti simili casi ritengo sia cosa buona e giusta smorzare i toni, non crede?

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