La provocazione di don Floriano agli ambasciatori presso la Santa Sede.

18 Settembre 2023 Pubblicato da 10 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito ci invia questa lettera, che offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.

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DON FLORIANO, Proposta di sospendere i rapporti diplomatici con la Santa Sede

 

Alle Loro Eccellenze

I signori Ambasciatori presso la Santa Sede di (seguono 72 nazioni) E, p. c., ai signori Ambasciatori presso la Repubblica Italiana

Coi di Zoldo, 28 luglio 2023

Oggetto: Proposta di sospendere i rapporti diplomatici con la Santa Sede

Eccellenza,

è indubbio che l’attività diplomatica costituisca, fin dall’antichità, una delle mansioni di maggior prestigio diogni Società indipendente e sovrana, o ad essa parificata. Sono consapevole, perciò, dell’onore che mi deriva dal fatto ch’Ella, direttamente o tramite un Suo collaboratore a ciò incaricato, prenda visione di questo scritto, che non ha altro titolo per accreditarsi alla Sua attenzione se non quello della Sua benevolenza.

Del resto, non è forse la benevolenza il segreto della stessa diplomazia? Non sono forse l’ascolto instancabile, lafatica e la gioia dell’ascolto la miglior strada per qualsiasi intesa, preventiva e consolidativa? Anche le piante più maestose, e dotate di radici potenti, assimilano l’acqua goccia a goccia, e la loro floridezza non è garantita da abbondanti quanto improvvisi piovaschi ma solo dalla quiete solenne di piogge regolari; così è pure il dialogo tra gli esseri umani.

Fatte queste considerazioni preliminari, mi addentro nell’argomento al quale mi sono sentito in dovere di invitarLa aporgere la Sua attenzione.

Sacerdote cattolico, di 67 anni, non posso fingere di non vedere, e con dolore, che la Chiesa Cattolica sta vivendo uno dei periodi più difficoltosi della sua esistenza bi-millenaria. Sono ben consapevole, anche perché appassionato di storia, che la Chiesa, come qualsiasi aggregazione umana, problemi ne ha sempre avuti, sia al suo interno come nelle relazioni esterne; e mi è facile notare che, grazia a Dio, sono state scritte luminose pagine di Fede e di santità, accanto però ad altre, ad opera di suoi membri infedeli (tra i quali in qualche caso sono stato anch’io), di allontanamento dalla verità evangelica e persino, in alcune circostanze, con peccati gravi e violenze inenarrabili. Sicché, mentre in tutti i tempi abbiamo avuto, come Chiesa, Pastori e laici eroici e martiri, ne abbiamo avuto degli altri meschini, opportunisti e fautori di dolorosi scandali; Dio abbia pietà di tutti noi!

Quello che sta succedendo nella Chiesa dal termine del concilio Vaticano II (nel 1965) ad oggi, con una accelerazione inimmaginabile dall’ascesa alla cattedra e al trono di San Pietro dell’allora arcivescovo diBuenos Aires, è però assolutamente inedito e tale – qualora si intuisca la necessità morale e storica di interrompere simile implosione della Chiesa – da suggerire, per non dire richiedere, soluzioni o, almeno, tentativi di soluzione coraggiosi e inediti. Ad nova novum!

Non mi è possibile, purtroppo, sintetizzare in poche righe quanto accaduto dal 1965 in avanti, perché l’esporlo paucis verbis priverebbe le affermazioni della necessaria documentazione a loro supporto; preferisco, pertanto e sia pur con rammarico, limitarmi ad uno sguardo di sintesi, insieme a vostra Eccellenza, sulla situazione attuale.

Ebbene, la situazione odierna della Chiesa è caratterizzata, nella sua variegata complessità, da fenomeni di risveglio spirituale, precipuamente in alcuni Paesi, ma in altri da vistose erosioni quando non da veri e proprî tracollidel consenso dei fedeli. Quello che, ancora nel 1965, era stato avvertito da

S.E. mons. Marcel Lefebvre come un vulnus alla Traditio della Chiesa, si è andato via via ampliando e strutturando inuna Chiesa Cattolica parallela, ignorata da quella ufficiale ma, a differenza di questa, tutt’altro che in crisi, anzi in continua espansione, in tutti i continenti. Dopo la parentesi del Beato Giovanni Paolo I (1978), la situazione non ècambiata, anzi è peggiorata, con il gigantesco San Giovanni Paolo II (1978-2005); Benedetto XVI (2005-2013) hatentato, in parte riuscendoci, un superamento dello scisma tramite il motu proprio «Summorum Pontificum» (2007),ma esso è stato pesantemente ridimensionato, e di fatto abrogato, dal motu proprio «Traditionis custodes» del 16luglio 2021, beffardo persino nel titolo.

Il problema della Chiesa Cattolica, infatti, oggi come oggi, è proprio la persona dell’italo- argentino Jorge Mario Bergoglio (nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936), padre gesuita, già arcivescovo di Buenos Aires, che il13 marzo 2013 è stato eletto 266.mo successore dell’apostolo Pietro, cioè papa col nome di Francesco I, assumendocon ciò anche la cattedra di vescovo di Roma e il trono di sovrano dello Stato della Città del Vaticano. La personalità di costui lascia sbigottiti, sotto molteplici e importanti profili.

Nel mentre gli riconosciamo, ad un primo sguardo, alcune doti di sensibilità e – almeno all’apparenza

– di attenzione ad alcune categorie sociali emarginate, per altri suoi atteggiamenti siamo costretti a chiederci se tale sensibilità sia autentica o solo di facciata e, più in generale, se si abbia a che fare con una persona sincera o, nonpiuttosto, con una psicologicamente disturbata e portata all’ipocrisia, alla doppiezza, all’insincerità, al freddo calcolo per secondi fini e a giochi di potere che ben poco hanno di religioso. L’ambiguità del suo comportamento è costante persino nelle azioni a carattere strettamente religioso e liturgico, quando alcune reazioni, da lui compiute inmodo istintivo e inavvertito ma ripetuto, sembrano indici evidenti addirittura di mancanza di Fede, quando non distizza e disamore verso ciò che si vede costretto a compiere in base al suo “essere papa”. Sorge allora spontaneo,osservandolo, l’interrogativo se per lui la liturgia abbia – come dovrebbe essere – una valenza oggettiva etrascendente o non si limiti invece ad una valenza, da lui più o meno sopportata e apprezzata, di carattere culturale,consuetudinario e quindi, in definitiva, neppure oggettivo ma di mera estrinsecazione della spiritualità soggettiva, condivisa da una comunità, in un determinato luogo e tempo storico, con disprezzo evidente per tutto ciò che nonrientra – per tutto il resto – nel suo schema di «legittimo» e «illegittimo»; gli esempi, che si potrebbero fare al riguardo, sono innumerevoli.

La sottile e penosa distanza psicologica che traspare, nell’operato di Jorge Mario Bergoglio, tra il suo essere ufficiale e il suo essere reale non si riduce certo, come dicono alcuni, al fatto ch’egli sia un gesuita; anzi, ben potrebbe essere che nei lontani tempi della sua formazione sacerdotale, egli avesse creduto di trovare nella Compagnia di Gesù un aiuto al superamento di quella disarmonia che avvertiva in sé, come ho osservato avevano tentato di fare altri sacerdoti della sua generazione e di quella precedente, da me conosciuti di persona. Intuisco il suo dramma, come ho compreso il loro, ma su di esso qui non posso soffermarmi; lo rispetto e li apprezzo per quanto hanno fatto per superarlo.

Ma è per il loro stesso bene, oltreché per il bene della Chiesa, che quella disarmonia sia chiamata per nome e,valutata come tale, imponga quei provvedimenti che risultano inevitabili. Ben oltre le discrepanze e le insofferenze liturgiche, sempre nascoste a metà, la disarmonia interiore riflette e accentua, infatti, a volte in maniera blanda ma in altri casi in maniera tragica, le crisi spirituali personali e si propaga ad onda sui fedeli, consacrati e non. Se JorgeMario Bergoglio fosse rimasto arcivescovo di Buenos Aires, ben pochi al mondo avrebbero notato i suoi dubbi e i suoi turbamenti, ed essi avrebbero avuto ripercussioni su un numero ristretto di anime; ma Bergoglio è salito sulla cattedra di San Pietro e le fiammelle inquiete della sua anima stanno devastando la Chiesa intera,distruggendola in molte sue strutturazioni storiche; e questo impone un dovere di loro difesa, perché non è giusto periscano travolte da problematiche altrui, che potrebbero e dovrebbero essere loro evitate.

Da Bergoglio, dal momento che è persona con rilevanza pubblica e non un semplice privato, arriva alle anime dei fedeli un pessimo segnale, di duplice valenza:

1°, di distacco e, per certi aspetti, di rinnegamento di punti importanti della dottrina della Chiesa, che pur dovrebbe difendere come suo compito primario («Confirma fratres tuos in Fide», disse Gesù a Pietro, questo gli ordinò di fare e non altro);

2°, di accostamento, indiscutibile, aprioristico, quasi dogmatico e infantile, alle proposte del Nuovo OrdineMondiale, di chiara ispirazione massonica e, quindi, anti-cattolica e a-cristica!

Ci sarebbe molto da dire, ma devo limitarmi a dei semplici appunti:

  • Il concetto di religione, che ha Bergoglio, non è cattolico: ha una valenza culturale generica; ilcattolicesimo è ridotto a «una delle possibili religioni» e la Fede è ridotta ad un optional, utile, bello, santo, ma non strettamente necessario per la salvezza eterna (cfr. la scandalosa Dichiarazione di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019 trapapa Francesco e il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb).
  • L’antropologia di Bergoglio non è cattolica: è di ispirazione biologista e immanentista, non spiritualista(cfr. l’enciclica «Fratelli tutti» del 2020). La fraternità umana, che ad essa si ispira, è quella massonica, fondata sullanatura intesa in senso scientista, e non è più la fraternità cattolica, fondata sulla Secondo tale antropologia, concetti quali: peccato originale, redenzione, sacerdozio, sacramenti, grazia, sono irrilevanti e superati, disutili e non funzionali al raggiungimento della fraternità mondiale così intesa; nell’antropologia cattolica, al contrario, di taliconcetti non si può fare a meno.

 

  • La cosmologia di Bergoglio (cfr. in generale l’enciclica «Laudato si’» del 2015) non è cattolica. Segue un concetto naturalistico, nel senso di biologico e immanente, ha per orizzonte il «qui e ora»; la cosmologia cattolica, al contrario, ha al centro il concetto di contingenza, ossia di creaturalità e caducità ma anche di apertura alla redenzione, per cui «la creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio» (Rom 8, 19). La cosmologia massonica ha per orizzonte il creato, quella cattolica va oltre il creato (cfr. Is 65, 17; 66, 22; 2Pt 3, 13; Ap 21, 1). Diqui le parossistiche incitazioni di Bergoglio a salvare la Terra, considerata come casa comune, e la letturasuperficiale, fuorviante e profondamente falsa delle crisi epidemica e climatica (entrambe presunte o, almeno, non naturali) degli ultimi anni.
  • La dottrina morale sulla famiglia e sull’affettività umana, che ha Bergoglio, è notoriamente in disaccordocon la dottrina Posto di fronte alla responsabilità di certe sue affermazioni in

«Amoris laetitia», si è rifiutato vigliaccamente di rispondere, e continua a farlo.

La sua mancanza di difesa concreta della vita nascente e di condanna dei difensori dell’aborto è giunta a tal punto di obbrobrio da chiamare «atto di amore» dei sieri genici sperimentali, per la cui formazione era stata posta in atto sciens et volens la soppressione di alcuni feti, cioè di alcuni esseri umani.

Nel contempo, si è astenuto dal fare interventi concreti contro il dilagare delle teorie gender e deltransumanesimo, pur affermando in qualche intervento di essere favorevole alla famiglia tradizionale ma poi, ambiguamente (come al solito), lasciando fare in senso contrario.

  • La dottrina sociale della Chiesa, che ha Bergoglio, non è cattolica. Segue acriticamente (e non si sa quanto consapevolmente) la dottrina della globalizzazione, portata avanti da forze ben note e sviluppo, nonché ampliamento delle teorie del conte Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi (1894- 1972). Ha fatto suo, perciò, il piano di africanizzazione dell’Europa e di mescolamento delle razze, contro ogni sforzo di sovranità dei Popoli e di loroindipendenza, sempre bollato, persino con disprezzo, quale atto di egoismo anti-fraterno, anziché come doverosadifesa della propria identità specifica, in tutte le sue

È nota la sua carenza assoluta di interventi reali contro la finanza speculativa e l’usura, o in difesa della sovranità popolare della moneta; è noto, per contro, il suo strano accordo con i banchieri de Rothschild (proprio loro!), di cui all’articolo nel secondo Post Scriptum.

Grave il suo assoluto silenzio sulle violazioni dei diritti nel corso della “pandemia”, accompagnato dall’invito ad obbedire al proprio Governo, appoggiando quindi la ragion di Stato sulla ragione personale e buttando alleortiche la dottrina personalista tipica dell’umanesimo cristiano, pur di accontentare i fautori del Nuovo OrdineMondiale.

Grave il suo silenzio sulla manipolazione della verità operata dai mass media, sulle censure sistematicamentemesse in atto dai social network, sulle intimidazioni ai giornalisti, sull’imposizione del pensiero unico.

Grave il suo silenzio sui nuovi programmi scolastici, impositivi dell’ideologia gender. Grave il suo silenzio sulleviolazioni dei diritti umani in genere, e religiosi in particolare, da parte di alcuni Governi.

Grave il suo silenzio sulle politiche espansionistiche degli USA e della NATO e sulle violazioni del diritto sovrano operato dall’Unione Europea.

Grave il suo silenzio, di fatto, sul commercio delle armi, sulle sperimentazioni e la criminalità delle

«scie chimiche» e sui laboratori biologici.

Grave il suo silenzio sulla tratta dei bambini, sulle case di riposo trasformate in lager, sugli scandali sanitari, sulladistruzione delle agricolture autonome e autoctone e sul tentativo d’imposizione alle masse, da parte delle élite, del cibo-spazzatura e pseudo-biologico.

Eccellenza, mi rendo ben conto che non potrà essere il Governo del Suo Paese, né qualsiasi altro Governo, che potrà risolvere una situazione così complessa, tanto più che un intervento in tal senso si configurerebbe come «intromissione negli affari interni di un Paese straniero», qual è, per il diritto internazionale, la Santa Sede. Purtuttavia, se anche un intervento attivo è impossibile, resta fattibile uno in forma passiva, quale potrebbe essere una sospensione momentanea e unilaterale delle relazioni diplomatiche, in attesa di una chiarificazione della figura del titolare della Santa Sede. Egli, infatti, dovrebbe essere riconosciuto dai cattolici come Papa ma, se questo non succede o succede solo parzialmente, o solo ufficialmente e a livello di strutture di potere, con che serietà iGoverni non si

 

sentono a disagio? Con che serietà accettano di avere una loro missione presso un alto Soggetto sospettato diillegittimità istituzionale?

E tutto questo ribadendo, da parte mia, che riconosco Jorge Mario Bergoglio quale papa Francesco I, pur sapendo, come ben illustrato dal dott. Andrea Cionci (Codice Ratzinger, Milano, Byoblu Edizioni, 2022), che è controversa lalegittimità e persino la validità della sua elezione.

Nello stesso tempo, però, come sacerdote cattolico non mi è possibile immaginare un titolare della Santa Sede, cioè un vescovo di Roma e successore di San Pietro, che sia un eretico, anche se eletto legittimamente e validamente.Mi è necessario avere la certezza morale che al fatto storico della sua elezione, comunque avvenuta, corrisponda il fatto dogmatico del suo aver assunto il ministero Petrino, di averlo effettivamente voluto assumere al momentodell’elezione, e di volerlo effettivamente e onestamente esercitare.

Mi rivolgo perciò a Lei, Eccellenza, e agli altri ambasciatori, Suoi colleghi, per essere aiutato a veder posto in essere e tutelato il mio diritto, come cattolico, ad avere un Papa autentico ed essere certo che il sovrano della Città del Vaticano è, per me e per la Chiesa, non soltanto un sovrano ma il Pastore spirituale umanamente di massimo esicuro riferimento evangelico.

Distinti, rispettosi saluti.

don Floriano Pellegrini

Via Belina, 16/c

32012 VAL DI ZOLDO (BL)

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10 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Don Floriano sarà anche simpatico e fa tenerezza, ma che stramba proposta è quella di “arruolare” la categoria degli ambasciatori come fosse uno squadrone angelico di Troni, Dominazioni, Principati, Cherubini, Serafini, Arcangeli, Angeli…Forse perchè ogni Ambasciatore si considera “er mejo”?

  • slave of JMJ ha detto:

    According to prophesy Pope Francis stole the election through the college of cardinals (the evil cardinals). Pope Francis will be the Pope who flees Rome. He will be persecuted, repent, convert, and die a martyr. Have Faith!

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Don Floriano, mi creda, anche tutti noi fedeli cattolici gridiamo da anni e a gran voce il giusto diritto di vedere presto canonicamente eletto il legittimo successore di Pietro Benedetto XVI….
    Se non altro per il diritto di poter ricevere i s sacramenti in una messa valida e lecita.

    Ma Padre, che speranza possiamo avere noi fedeli, se anche lei, come tutti i vescovi e i cardinali, riconoscete papa = vicario di Cristo l’impostore massone eretico e idolatra non canonicamente eletto?

    Mi scusi Don Floriano, ma la Dottrina Cristiana non definisce SCISMATICI quei cristiani che, non negando esplicitamente alcun dogma, si separano volontariamente dalla Chiesa di Gesù Cristo, ossia dal legittimo pastore (Benedetto?)

    La prego don Floriano, dia un’occhiata a questo breve video che, attraverso il Sacri Canoni della Chiesa, le spiega perché Bergoglio non è il papa INFALLIBILE stabilito da Cristo. Bensì l’antipapa ERETICO stabilito dalla massoneria col chiaro mandato di distruggere Cristo e la Sua Chiesa.

    https://youtu.be/W2OroxyP3Qo?si=1tCcmTZsakzHOSeP

    Attendo con ansia un suo parere sulle Verità ivi esposte, ma sopratutto sulla via che il nostro Santo Padre Benedetto XVI (colui che ha rappresentato davvero la persona di Gesù Cristo in terra) indica ai suoi figli come unica risoluzione per salvare la Chiesa dall’attuale impostura religiosa:
    “Riconoscere il legittimo Pietro stabilito da Cristo e uscire dalla setta massonica dell’impostore iniquo.

    Grazie Don Floriano.

    • Gabriela Danieli ha detto:

      Rettifico un errore all’inizio.
      … anche tutti noi fedeli cattolici gridiamo da mesi e a gran voce il giusto diritto di vedere presto canonicamente eletto il legittimo successore di Pietro Benedetto XVI….
      E da anni, obbedienti a Gesù che ci chiede di bussare….. noi bussiamo al cuore dei sacerdoti per chiedere la loro il Pane della Vita in messe valide e lecite non più in unione con l’illegittimo antipapa massone ed eretico.
      Ma quanti delle centinaia di pastori interpellati hanno dimostrato amore e compassione dandoci il Pane della Vita eterna al posto della serpe?
      Nella mia diocesi nessuno.

  • Stefano ha detto:

    Grandissimo e coraggiosissimo sacerdote. Che fotografa una realtà impietosa ma ahimè reale dello stato in cui versa oggi la chiesa cattolica e soprattutto colui che dovrebbe guidarla. Checché ne dicano i suoi leccacalzini….per non dire qualcos’altro…
    Bravo don Floriano!!!

  • Giampiero ha detto:

    Certamente don Floriano, è difficile, anzi impossibile immaginarsi un papa eretico. Ma la validità della sua elezione (ammettendo che lo sia) non può essere inficiata da disposizioni soggettive e a scapito di tutta la Chiesa. O no?

  • Fabio ha detto:

    Bergoglio non è papa ecco il punto.
    Continuiamo a demonizzare Cionci invece di approfondire le sue tesi

  • Otty ha detto:

    Benedetto XVI (2005-2013) hatentato, in parte riuscendoci, un superamento dello scisma tramite il motu proprio «Summorum Pontificum» (2007),ma esso è stato pesantemente ridimensionato, e di fatto abrogato, dal motu proprio «Traditionis custodes» del 16luglio 2021, beffardo persino nel titolo.

    In parte riuscendoci? Constano Lefebvriani tornati in seno alla Chiesa grazie a summorum pontificum?

    Sorvoliamo sulla “controversia” innescata da Cionci, visto che con cionci nessuno controverte 😅

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Ecco Otty di nuovo tra noi.. io sono un simulacro di prete. Tu che cosa sei? Uomo, donna o trans? Non hai ancora risposto caro/cara/car*

  • Franz ha detto:

    Questo emergere del male a tutti i livelli non può che essere propedeutico alla purificazione del mondo e della Chiesa ed è esattamente quello che sta facendo Maria Santissima a Medugorje . Non vedo altre spiegazioni possibili.
    Grazie

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