La lezione di mons. Munilla che imbarazza i difensori del gender.

2 Settembre 2023 Pubblicato da 68 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito ci segnale questo articolo apparso su La Testa del Serpente, che offriamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.

§§§

 

La lezione di mons. Munilla che imbarazza i difensori del gender

 

In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, il vescovo spagnolo Munilla ha impartito una catechesi sul tema dell’Ecologia integrale ribadendo i principi dell’antropologia cristiana. Ha affermato che “nessuno nasce in un corpo sbagliato perché Dio non si sbaglia!”. Le sue coraggiose parole hanno fatto il giro del web e hanno provocato numerose e feroci critiche dalla stampa spagnola.

Ecologia, amicizia e misericordia

Ecologia, amicizia sociale e misericordia. Questi  i tre temi scelti dal comitato organizzatore della GMG per le tre giornate di catechesi previste durante la settimana di preparazione alla veglia con papa Francesco a Lisbona. Si tratta di tre temi molto cari al Papa, temi-chiave del pontificato del papa argentino. Francesco ha infatti puntato molto sul tema della misericordia al quale ha dedicato il giubileo straordinario del 2015 due anni dopo la sua elezione al soglio pontificio, mentre ai temi dell’ecologia e dell’amicizia (o fraternità) ha dedicato due importanti encicliche: Laudato Si’ e Fratelli Tutti.

Ai vescovi accompagnatori dei pellegrini è stato dunque affidato il compito di predicare sui temi scelti dall’organizzazione per incoraggiare i giovani e offrire loro gli strumenti necessari per comprendere la portata di questi tre temi. Per questo mons. José Ignacio Munilla, già vescovo di Palencia e di San Sebastian e attualmente vescovo di Orihuela–Alicante (nel sud della Spagna, vicino Valencia) ha radunato i suoi ragazzi per parlare loro dell’ecologia integrale.

 Munilla: il vescovo che parla ai giovani

È necessario sapere che José Ignacio Munilla (si pronuncia “Muniglia”), nato nel 1961 e nominato vescovo nel 2006 da Benedetto XVI a soli 44 anni, è un personaggio pubblico molto conosciuto in patria grazie al suo programma radiofonico trasmesso su Radio Maria e intitolato Sexto Continente e alla sua presenza sui social, in particolare su YouTube dove vengono caricate omelie, catechesi e incontri formativi coi giovani. Il vescovo è noto soprattutto per la sua capacità di parlare ai giovani e per la sua determinazione e coraggio nello smontare e combattere i miti del pensiero unico difendendo le ragioni di Dio, la Chiesa e l’uomo tramite articoli, libri e partecipando a dibattiti culturali. Nel 2009 si è pubblicamente esposto per denunciare la legge sull’aborto accusando la sinistra spagnola di “legittimare la legge della giungla” e di considerare un diritto quello che è un “massacro degli innocenti”. Per queste sue dichiarazioni gran parte della stampa mainstream lo ha accusato più volte di estremismo e di omofobia.

Ecologia integrale e antropologia cristiana

Affrontando il tema dell’ecologia, Munilla non ha incentrato la catechesi sulle fonti di energia rinnovabili, sul carbone fossile o sul fotovoltaico ma ha voluto allargare l’orizzonte mettendo in guardia da un’ecologia che, dimenticando l’uomo, diventa mera ideologia. Non ha neanche offerto ai giovani una serie di norme morali per una vita ecosostenibile (o eco–friendly) come riciclare la plastica, fare la raccolta differenziata o mangiare meno carne, preferendo evitare di impartire una lezione di moralismo ecologico (o “ecomoralismo) oggi tanto di moda.

Insistendo sul termine “integrale” Munilla ha dichiarato che una visione cristiana dell’ecologia non può non tenere in considerazione la fede nella Creazione come atto libero frutto dell’amore di Dio e l’uomo come culmine del creato. Eliminare l’uomo dal discorso ecologico, o considerarlo una delle diverse parti in questione, fa dell’ecologia una ideologia. Esiste – afferma il vescovo – “una ecologia buona e una ecologia cattiva, che è ideologia, che cerca di togliere il posto a Dio e si presenta come una nuova religione”. È dunque necessario – e quanto mai urgente – imparare a distinguere per non lasciarsi ingannare. Ideologica è quella ecologia che considera l’uomo colpevole di ogni male: dall’esaurimento delle risorse del pianeta alla produzione di Co2 in eccesso fino al cambiamento climatico.

Esiste inoltre una “gerarchia di dignità tra le creature”. “Non è la stessa cosa la dignità di una pietra che la tua dignità”, ha spiegato ai giovani. Per questo il rapporto con gli animali (che vanno certamente rispettati) non può essere lo stesso rapporto che si ha con gli esseri umani, ha detto citando la pratica sempre più comune di portare i cagnolini a spasso nei passeggini. Purtroppo oggi – ha affermato Munilla – “ci sono persone che difendono con la loro vita le balene ma sono favorevoli all’aborto”.

L’uomo culmine della creazione e interlocutore di Dio.

Il vescovo ha proseguito citando il salmo 8 per affermare che “la natura è riflesso della bellezza e dell’amore di Dio” ma “non è a immagine e somiglianza di Dio”. Solo nell’uomo infatti Dio ha iscritto una “somiglianza con Dio che fa di noi suoi interlocutori”. “Le balene – ha spiegato con un esempio –  sono il riflesso della bellezza di Dio ma non sono interlocutori di Dio” né hanno la possibilità di accedere ad un rapporto di amicizia con Lui.

Dio ha creato per amore il mondo visibile e quello invisibile, così come recita il Credo. Per questo la visione ecologica cristiana non può dimenticare l’esistenza dell’anima, immortale e creata direttamente da Dio, una fede che il pensiero moderno (così come una visione ideologica dell’ecologia) nega. Il rispetto del creato nasce nell’uomo per amore, per amore a Dio e alla sua opera e per amore al prossimo, alle generazioni future ai più bisognosi. Munilla ha citato la sua infanzia, tempi in cui per il principio di austerità (richiamato anche da papa Francesco nella Laudato Si’) non si sprecava il cibo, i vestiti si condividevano e gli oggetti si riparavano. L’attuale consumismo spinge invece l’uomo a diventare un consumatore seriale che “vive per consumare”. Per questo, afferma “il consumismo corrompe l’anima”.

“Nessuno nasce in un corpo sbagliato perché Dio non si sbaglia”

Dure le parole del vescovo spagnolo contro l’ideologia gender oggi dilagante nella società. L’ecologismo nasconde infatti una “flagrante contraddizione”: mentre “insiste molto sul rispetto nei confronti della natura denunciando il transgenico [OGM, organismi geneticamente modificati] allo stesso tempo promulga il transgender, cioè che un uomo possa cambiare genere sessuale e diventare donna e viceversa”. “Il primo atto di rispetto verso l’ecologia dobbiamo averlo col nostro corpo”. Accettare il nostro corpo è riconoscere che Dio lo ha creato per amore e, nel crearlo non si è sbagliato”. “Nessuno nasce in un corpo sbagliato” ha affermato mons. Munilla citando un noto libro che denuncia l’ideologia “queer” (pubblicato nel 2022) che ha fatto molto discutere in Spagna. “Viviamo in una società in cui si dubita della verità ma non dei propri sentimenti, mentre sarebbe logico dubitare dei propri sentimenti ma non della verità”. “Tutto ciò è ridicolo e dobbiamo avere la capacità di dirlo davanti al mondo: la vera ecologia deve essere INTEGRALE”.

 “Nel contesto dell’ecologia integrale è importante saper riconoscere le proprie ferite affettive”. “Tutti ci portiamo dentro delle ferite affettive e queste ferite vanno riconosciute, identificate, accompagnate, sanate – se è la volontà di Dio –, accettate, ma non possono diventare dei diritti. Tutto ciò forma parte dell’ecologia integrale” perché “Crediamo che Dio ha creato tutto con bontà. Dio non si sbaglia. Ha un disegno previdente nei confronti tutti noi. Ci guarda e si sorprende della bellezza che ha seminato in noi che siamo il culmine della creazione”.

In questo modo Munilla raccoglie (senza citarlo) la sfida di papa Benedetto XVI che vedeva (in un modo che oggi possiamo definire profetico) l’ideologia di genere come “la prossima grande sfida che la Chiesa dovrà affrontare”, come la forma di  “ribellione definitiva contro Dio Creatore”.

Allo stesso tempo il vescovo spagnolo cita letteralmente papa Francesco leggendo ai giovani un paragrafo del numero 155 dell’enciclica Laudato Si’: «L’accettazione del proprio corpo come dono di Dio è necessaria per accogliere e accettare il mondo intero come dono del Padre e casa comune; invece una logica di dominio sul proprio corpo si trasforma in una logica a volte sottile di dominio sul creato. Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana. Anche apprezzare il proprio corpo nella sua femminilità o mascolinità è necessario per poter riconoscere sé stessi nell’incontro con l’altro diverso da sé. In tal modo è possibile accettare con gioia il dono specifico dell’altro o dell’altra, opera di Dio creatore, e arricchirsi reciprocamente. Pertanto, non è sano un atteggiamento che pretenda di “cancellare la differenza sessualeperché non sa più confrontarsi con essa”»

I circa duecento giovani presenti che hanno ascoltato la catechesi in “religioso silenzio” (interrotto solo da un applauso nel sentire dal vescovo che “nessuno nasce in un corpo sbagliato”), hanno risposto con un lungo applauso di ringraziamento. Come era da aspettarsi la catechesi ha creato un grande rumore dall’altro lato della penisola iberica: numerosi giornali spagnoli hanno accusato mons. Munilla (già preso di mira in altre occasioni e considerato dal mainstream un “pericolo pubblico”) di trasmettere ai suoi giovani discorsi di “odio transfobico”, di intolleranza e di aver attaccato frontalmente la comunità LGBT. Ciò non sorprenderà né intimidirà di certo il vescovo spagnolo, abituato a parlare con franchezza ai giovani per annunciare le verità della fede sapendo di creare scompiglio e di attirare verso di sé l’odio di chi si sente spogliato e imbarazzato di fronte alla verità.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

68 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Acci…picchia, qua le risposte compaiono e svaniscono a corrente alternata. Speriamo che ci sia qualche sistema per stabilizzarle.

  • Adriana 1 ha detto:

    Di colpo è comparso tutto! compreso l’ultimo intervento di Occhi aperti sull’ultima parte del quale avrei qualcosa da eccepire perchè mi sembra che l’ultima definizione sia alquanto fumosa sia riguardo al primo tempo per giungere alla estrema battaglia (quale?) sia al secondo tempo, quello dove si squadernerebbe il risultato, non evidentemente immediato, della precedente battaglia. Strana escatologia!

  • luca antonio ha detto:

    Non essendoci link per la risposta, caro Matto, posto qui….lei scrive “dove li vede il cambiamento, la salvezza e la gioia del mondo?” … beh… se parliamo di come e’ , e rimane l’uomo senza la trascendenza siamo a livello della bestia sempre uguale a se stessa.
    Ma se intendiamo l’uomo come portatore di qualcosa che lo supera e lo sublima e che , oltretutto, lascia un segno tangibile nella Storia, non possiamo fare a meno di collegare il cristianesimo con questa sublime e questa Storia.
    Un’ antropologo e storico inglese di cui purtroppo non ricordo il nome ebbe a dire che il cristianesimo aveva prodotto una svolta non solo culturale ma antropologica, paragonabile a passaggio dalla scimmia all’uomo.
    Basta vedere solo la bellezza prodotta nei secoli, in tutti i campi, per intuire che li’ hanno agito forze non solo umane.
    Come, al contrario, basta vedere il brutto -e a venire prossimo il mostruoso – prodotto dal mondo ” moderno” , per capire che anche in questo agiscono forze non solo umane .

    • Enrico Nippo ha detto:

      Non me ne voglia, gentile Luca Antonio, ma che il cristianesimo abbia costituito “un svolta … paragonabile a passaggio dalla scimmia all’uomo” mi sembra davvero un’enormità iper campanilistica.

      Riguardo poi alla “bellezza prodotta nei secoli, in tutti i campi, per intuire che li’ hanno agito forze non solo umane” non posso che essere d’accordo, ma … prima del Cristianesimo le “forze non umane” non avrebbero mai agito? La bellezza non sarebbe esistita? Prima di 2023 anni a questa parte solo tenebre?

      Non mi riferisco a lei, che è persona squisita e piacevolissimo interlocutore, ma sono convinto che uno smaccato campanilismo cristiano, che sfocia in un granitico fondamentalismo, sia tutt’altro che favorevole alla propagazione del Cristianesimo.

      Chiedo venia ancora.

    • Adriana 1 ha detto:

      Luca Antonio,
      credo che bastino le testimonianza di fede e di bellezza degli antichi, misteriosi Egizi per avere la certezza che essi sapevano assai bene come raggiungere il “sublime”.

      • luca antonio ha detto:

        Adriana, Matto, se c’e’ un prima e dopo Cristo qualcosa di diverso deve essere accaduto, deve essersi stratificato nei secoli , non trovate ? ; una riflessione – almeno un abbozzo – storica filosofica, culturale, antropologica ed, in estrema analisi, teleologica ed escatologica, sul perche’ le cose siano andate in questo tal modo e non in un altro, credo sia d’ obbligo.
        Poi certo il campo delle interpretazioni qui e’ vastissimo e e’ ognuno e’ libero di pensare cio’ che vuole.
        Senza nulla togliere al senso del mio intervento precedente che voleva semplicemente mettere in rilievo che non sempre riusciamo a capire cosa Dio prepari per noi, e che i conti si faranno alla fine.
        Un caro saluto

        • Adriana 1 ha detto:

          Luca Antonio,
          qualcosa di diverso non significa qualcosa di migliore…di migliore, per esempio della data di fondazione dell’Impero romano ( per restare molto vicini-anche se non lo sembra- ai nostri tempi. ) Il cambiamento del calendario è frutto sia della introduzione alquanto macchinosa del tempo lineare, sia dell’aggiustamento temporale della “fazione vincente”.
          Ma il cambiamento delle date non incide “magicamente” sul comportamento umano.

          • luca antonio ha detto:

            In questo caso mi permetto di dubitarne, o qualcuno ha nostalgia del serpente piumato ?, il cammino a ritroso senza più Cristo nei cuori è cominciato, la rupe tarpea è a pieno regime, il monte Tagito anche, l’omicidio delle bocche inutili attraverso l'”eutanasia” arriva, la schiavitù pure.
            Venghino, venghino signori nel “mondo nuovo” , sesso e droga a volontà anestetizzeranno tutto disinfettando a perfezione le coscienze da qualsiasi fastidiosa pustoletta morale. Il tutto in nome ovviamente del vero amore che si offre misericordiosamente di togliere ogni sofferenza dal mondo; che poi questo togliere ogni sofferenza corrisponda alla morte ben venga, l’importante è godere, fino a che si può, poi una misericordiosa punturina sistemerà provvidenzialmente ogni cosa.

  • Maria ha detto:

    Un esaurimento le risposte che vanno e vengono. Avevo risposto a Nippo ma ora non c’è più. Pazienza.

    • Enrico Nippo ha detto:

      La pazienza, se c’è davvero, si adatta alle imperfezioni tecniche del sito e insiste nel rispondere 😋

      • Maria ha detto:

        L’ho ritrovata la mia risposta, anche se fuori posto da come l’avevo incolonnata, ma mi si apre solo se prima scrivo qualcosa. Mi sono inventata di scrivere solo punteggiatura per potere aprire tutte le risposte. È noioso…
        Diciamo che non leggo sempre e ancor meno rispondo, quindi la pazienza è salva. Saluti.

  • Adriana 1 ha detto:

    sorella

  • Jsph ha detto:

    Anche se, presi dalla demoniaca orgia dei bei tempi moderni, uno si tagliasse il fallo e un’altra si mettesse una protesi al posto della vagina,…,il maschietto e la femminuccia rimarrebbero sempre maschio e femmina.
    Il DNA è quello e nessuno lo può cambiare.
    Ma tu sei convinto di stare in un corpo sbagliato: no, è il tuo peccato, la tua libidine, la tua superbia, che non ti fanno più ragionare bene e così lotti contro Dio rifiutando il tuo corpo come dono di Dio.
    L’omosessualità, la transessualità e la stessa intersessualità sono evidenti frutti del peccato, non è Dio che le impone.
    Se Adamo ed Eva si fossero mantenuti in grazia, con il grandissimo dono dell’assenza di ogni difetto morale e fisico, la loro grazia e perfezione si sarebbe moltiplicata nei figli con una trasformazione sempre più perfetta in Dio.
    Ma Satana, invidioso dell’uomo, con la tentazione seguita dalla disobbedienza e dal peccato consumato, ha fatto perdere la grazia rendendo l’uomo imperfetto.
    Con l’anima priva della grazia, l’uomo, il suo corpo, si è ammalato inesorabilmente trasmettendo difetti fisici, malattie e la stessa morte ai propri discendenti.
    Il peccato ora è stato perdonato da Cristo, l’amicizia con Dio ci è stata nuovamente donata, ma la cicatrice del peccato, i fomiti sono rimasti con tragiche conseguenze. Ma è proprio questa sofferenza in noi stessi, questa lotta che il Signore ci aiuta a sostenere, che ci rende meritevoli davanti a Lui.
    Sembra una cosa assurda che proprio lo stato di colpa che ci rende soggetti al peccato, imperfetti, soggetti alle malattie fisiche e spirituali, permette agli uomini di guadagnarsi il Paradiso.
    Quindi il dolore non ce lo manda sadicamente Dio ma ce lo procuriamo noi con il nostro comportamento e che, accettato da noi, Dio lo trasforma in bene per la nostra e Sua gloria; come è avvenuto per la morte e la sofferenza di Gesù.

  • Adriana 1 ha detto:

    Insomma, devo scrivere qualcosa per entrare.

  • Adriana 1 ha detto:

    Qua c’è qualcosa che non funziona nel sistema.
    Alle ore 14 trovo stampate le mie risposte a Occhi aperti e a
    Luca Antonio. Trovo anche un intervento sollecito di Enrico Nippo ( che ringrazio ). Ora è scomparso tutto.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Luca Antonio,

    ma io vorrei sapere di che Dio si parla, visto e considerato che la Chiesa ha inserito l’Antico Testamento tra i libri sacri e che il Tetragramma non voleva né zoppi, né gobbi, né orbi, né affetti da malattia al suo servizio nel Tempio.

    ***i!

    .Occhi aperti,

    ricordo…ma allora bisogna credere che i compilatori dell’Antico Testamento fossero ispirati in diretta da Satana a leggere le infinite crudeltà e la straordinaria ferocia del Tetragramma ivi descritte.

    ***

    Trovo questi due interventi di Adriana piuttosto pressanti e roventi.
    Non so se ci sia qualcuno in grado di dirimere la questione.

  • Terminus ha detto:

    Réponse à GIAMPIERO – 2 septembre 2023 à 17h24
    Message de la Très Sainte Vierge Marie rapporté par Lucia do Santos :

    ”Au Portugal se conservera toujours le dogme de la foi ”.

    Cela ne veut pas du tout dire qu’il n’y a qu’au Portugal que l’Église et les fidèles garderont le dogme (les dogmes) de la vraie foi
    Il est fort probable que la Sainte Vierge Marie ne fait pas allusion à la nation portugaise mais à son extraordinaire manifestation survenue à Fatima au Portugal.
    Il ne serait pas logique que les fidèles d’une nation gardent le dogme de la foi plus que dans d’autres nations parce qu’il y a eu une apparition mariale dans leur nation. Et d’ailleurs :
    ▪︎ L’Eglise du Portugal connaît les mêmes dérives que celles qu’on peut constater dans beaucoup d’autres nations. Et les J.M.J. de Lisbonne avec le pseudo pape chef sioux François n’ont pas été un grand reflet du dogme de la foi.
    ▪︎ La France aussi a été privilégiée par plusieurs manifestations mariales grandioses dont celle de Lourdes. Et quand on regarde ce que l’Eglise de France a fait de la foi, on comprend vite que ce ne n’est pas une manifestation mariale survenue dans une nation qui fait que cette nation garde le dogme de la foi. (”France, qu’as-tu fait de ton baptême ?” – Jean-Paul II à Lourdes)
    ▪︎ En Belgique, il y a deux manifestations mariales reconnues : Beauraing et Banneux. Or, la Belgique est la première nation de l’Église catholique a avoir autorisé la bénédiction des couples homosexuels (bien sur avec l’accord du grand chef sioux à plumes). C’est tout à fait contraire à ce que demande la Très Sainte Vierge Marie.

    Dans toutes les nations catholiques, la foi n’est pas du tout tributaire d’une apparition mariale mais tout simplement de la fidélité au Seigneur Jésus-Christ, à son Evangile et à la véritable Eglise qu’Il a institutionnalisée.

    Ce n’est donc pas uniquement dans la nation portugaise que se conservera le dogme de la foi mais seulement partout où le message de Fatima sera accueilli et vécu. Car ce message nous renvoie clairement et implicitement à la vision apocalyptique donnée par Dieu à Saint Jean. Et cette vision nous révèle trois grands fléaux qui font perdre le dogme de la foi et qu’il faut donc fuir :
    ▪︎ La ”Bête à sept têtes surgie de la mer” (Ap 13/1-3) et qui est manifestement le Nouvel Ordre mondial antichrist,
    ▪︎ La ”Bête surgie de la terre ” (Ap 13/14-17) et qui est manifestement un faux pape faux prophète antichrist et Antéchrist ,
    ▪︎ ”L’image animée en l’honneur de la Bête” ( Ap 13/14-17) et qui est manifestement une fausse Église qui se substitue à la Sainte Église catholique instituée par Notre Seigneur Jésus-Christ.

    Voilà comment peut se conserver le dogme de la foi grâce au message de Fatima et à l’Apocalypse.
    Et bien sûr, il n’est pas suffisant d’aller en pèlerinage à Fatima pour conserver le dogme de la foi.
    Beaucoup ne sont jamais allé à Fatima ni dans un autre sanctuaire d’apparition mariale. Mais leur fidélité à la Très Sainte Vierge Marie et à la vraie Église catholique du Seigneur Jésus les conduit sur ”un sûr chemin de lumière vers Dieu et le Ciel”.

  • Giampiero ha detto:

    “NESSUNO NASCE IN UN CORPO SBAGLIATO PERCHÉ DIO NON SI SBAGLIA” ? Mantenendoci nell’argomento che dire allora dei casi , certamente rarissimi, di INTERSESSUALITÁ ?
    Argomento arduo, me ne rendo conto. Il migliore dei mondi possibili lasciamolo a certi filosofi.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Scusi la mia impertinenza, ma l’argomento delle deformità non è soltanto per i filosofi.
      Si tratta di fatti concreti che fanno pensare pure i non filosofi.
      Scaricare la faccenda sui filosofi è un modo di salvarsi in corner.

    • Giuseppe ha detto:

      Perché esistono allora le malattie genetiche, le marformazioni etc? Per chi ci crede, tutto ciò é frutto del peccato originale. Non é Dio che le ha create, pur se le permette per la nostra santificazione.

      • Adriana 1 ha detto:

        ” Pur se le permette per la nostra santificazione”…ossia, io peccatore, mi santifico grazie al prezzo pagato da un bambino sofferente? Mi spiace, ma non sono tanto sadica.
        Inoltre…” Dio le permette ” ( le cose orrende ): non è questo un peccato di Omissione?

    • ex : ha detto:

      A causa del Peccato Originale nel mondo è entrata l’imperfezione, incominciando dalla morte del corpo (sto parlando in termini cattolici. Ovviamente chi non è Cattolico ha tutto il diritto di non credere a questo principio; ma a questo punto è inutile un confronto). La “matrice” originale (se mi è consentita questa espressione – cioè le coppie genitici) non è più perfetta e può produrre qualche “irregolarità”, certamente non voluta da Dio (sarebbe un controsenso nel Suo Essere Perfetto, che non può volere imperfezioni). Ciò non toglie che in origine “Maschio e femmina li creò” (Gen 1,27). E questa è la norma anche oggi, pur nella possibilità delle dette imperfezioni. Un’imperfezione è, per definizione, un’eccezione alla norma, che resta quindi quella.

      Ma occorre aggiungere che tutto il discorso va inquadrato non sul problema di “come si nasce”, ma sul fatto che l’individuo ad una certa età “ha il diritto di sentirsi maschio o femmina, o qualcos’altro, come gli pare”.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Perché è inutile un confronto?

        • ex : ha detto:

          Pensavo di averlo scritto: se uno non ci crede – e non ho niente da obiettare su questo – cosa parlo a fare, per esempio, di Peccato Originale, di un Dio che non può, contraddicendo il Suo Essere Perfettissimo, creare cose imperfette ecc. … L’altro, se è educato, ontinuerà a dire: “scusi, ma non ci credo”, altrimenti mi sghignazzerà in faccia. Un parlare fra sordi?

          • Enrico Nippo ha detto:

            Potrebbe darsi che si incontri qualcuno che non si limiti a dire che non ci crede o a sghignazzare, ma sia disposto a parlarne. Oppure la fede è un muro che impedisce il comunicare?
            A chi non crede gli si presenta freddamente l’aut-aut?
            Nulla di più che il parlare fra sordi?

          • ex : ha detto:

            Se a Lei piace – come sempre – arzigogolare per avere l’ulima parola, continui pure, rimarrà deluso perchè non continuerò il gioco. E’ evidente che il suo sproloquio non ha nulla ache fare con la mia risposta, data per cortesia perchè era del tutto inutile considerando la sua domanda.

            A meno che veramente non capisca, e a questo punto non posso farci niente

          • Enrico Nippo ha detto:

            E già, quando qualcuno non la pensa come il despota di turno, è solo un “arzigogolare” e uno “sproloquio”.

            L’intolleranza è’ un vizio che oggi sta andando per la maggiore. E parecchi cattolici ne sono dei campioni.

            In ogni caso, non la importunerò più.

  • Giovanni ha detto:

    Oggi è eroismo ciò che fino a poco tempo fa era conformismo.
    Ieri ho visto un giovane seminarista, con tanto di talare, cotta e collarino, servire messa ad un bravo prete che officiava il NO.
    Non ho potuto fare a meno di pensare che lo aspetta un trivio: abbandonare e rifarsi una vita da laico, vivacchiare all’ombra del modernismo succube del mondo oppure affrontare una dura vita eroica, fedele alla Via, Verità e Vita.
    Affidiamolo al Buon Dio.

  • Donna ha detto:

    Vero Pastore!

  • Adriana 1 ha detto:

    A parte la politicizzazione del gender, vorrei sapere con che faccia costui oserebbe ribadire che Dio non si sbaglia davanti ai nati con tremende deformità che oggi si possono vedere anche tramite rete. Se ammettiamo che il Creatore non si sbagli…allora dobbiamo accettarne l’elevato grado di sadismo.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Risposta dogmatica:

      c’è stato il peccato originale, perciò le deformità non sono opera di Dio che non sbaglia mai, ma di Adamo ed Eva che si ripercuote su tutta l’umanità.

      Dio non vuole le deformità, ma … le permette …

      • Adriana 1 ha detto:

        Enrico,
        celiando “more Pauli”, si scopre che i progenitori sono dei “malefici” più forti di Dio.

        • Maria ha detto:

          È la libertà che rende forte il male.
          Il Creatore potrebbe intervenire, perché il più forte è Lui, ma ha scelto per noi la legge della libertà e resta fedele alle sue scelte. Liberamente madre Eva ha detto il suo sì alla proposta di Satana..
          Non c’è nel Perfettissimo il vuoto provocato in noi dalla superbia e che ci fa aborrire la croce. Però, il male è passeggero e il bene è per sempre. A noi che siamo impazienti l’attesa costa…
          Noi non vediamo l’anima delle persone e allora ci fermiamo all’aspetto esteriore. Uno storpio può avere avuto in dono un’anima così bella che sarebbe il suo grande fascino se solo si potesse vedere. Il corpo poi risorgerà, e alla risurrezione dei morti lo storpio non ci sarà più. Nel frattempo il martire, associato a Cristo, ha strappato tante anime all’inferno guadagnandosi le sue medaglie per la vita eterna.
          Il Padre è costretto dalla sua lealtà a pagare continui riscatti a Satana.
          Pure a me fa senso pensare che un piccolo martire ha potuto generare la mia conversione. Penso talora alla piccola Giacinta di Fatima che collaborava eroicamente con la Vergine pur di strappare anime a Satana.
          Sappiamo però che il Padre, nella tragedia della crocifissione di Cristo, vedeva già la gloria della risurrezione.

          • Adriana 1 ha detto:

            L’Onnipotente e Onnisciente “costretto”?…Costretto da sé stesso? E, per caso, schizofrenico? Oppure è costretto da un’altra forza capace di metterLo in posizione di scacco matto?
            Inoltre qua non abbiamo a che fare con un’infanzia patetica da Piccola fiammiferaia ma, per chiarire, con innocenti colpiti da tremende malattie fin dai primi vagiti o da veri “mostri” innocenti ( sempre che sia ancora lecito usare il vecchio linguaggio non politicamente corretto o edulcorato ).

          • Enrico Nippo ha detto:

            Ma se uno, di fronte allo scempio di un corpo deforme si sente venir meno e non riesce a concepire che ci sia un Dio che permette tali terribili afflizioni quale prezzo di liberazione, che deve fare?
            Si deve dire per forza che questo è il miglior mondo possibile?

          • Maria ha detto:

            Adriana, lei ha un’idea piccina di Dio e dimentica che Dio è amore e l’amore soffre anche se alla fine vince sempre. Nessuno può dargli scacco matto.
            Il bambino malato, per quanto grave, è destinato al Paradiso dove non ci sarà più differenza fra sano e malato, bello o brutto. Deve rapportarsi all’eternità.

          • Adriana 1 ha detto:

            Maria,
            ” l’amore soffre “…l’amore di chi soffre? In altre parole, chi o Chi è l’innamorato? Non può esser la vittima umana appena venuta al mondo e che nulla sa dell’ esser destinata ad esperimenti di sofferenza in favore di uomini sconosciuti dalla moralità periclitante…
            Non può soffrire un Dio amoroso delle sue creature quel dio che ne destina alcune a sofferenze senza nome, ne fa delle vittime involontarie il cui sangue innocente dovrebbe servire a schiarire la coscienza nera o grigiastra di alcuni suoi fedeli del clan prediletto perchè appartenenti
            alla religione ” giusta “.
            La mia concezione della religione è sicuramente piccola, ristretta e limitata, ma la sua, che evidentemente ha il Moloch come divinità, spazia nel tempo e nella storia, dai sacrifici Atzechi agli esperimenti di Mengele. Possa salvarmi Dio dal suo dio.

          • Maria ha detto:

            Ogni cosa a suo tempo, Adriana!
            Ma, mi dica, il Cristo è stato odiato dal Padre? Eppure ha portato su di sé, da innocente, il male del mondo per salvare il mondo.
            “Per questo Dio lo ha esaltato – scrive San Paolo – e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome…..”
            Se le va, si legga la ‘Salvifici doloris’ dove san Giovanni Paolo 2°. alla sequela di San Giovanni della Croce, ci ha lasciato le sue riflessioni sul dolore e sulla importanza del dolore nella storia della salvezza.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Carissima Maria,

            il suo intervento sull’importanza del dolore (e ti pare!) mi fa venire in mente una domanda di Diderot:

            “Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?”.

            Lei cosa risponderebbe?

          • Adriana 1 ha detto:

            Maria,
            posto ancora qua dove ci sta il “rispondi”.
            La convinzione che Gesù si sia sacrificato anche per i Gentili è parto personale di Saulo Paolo che lo ha messo in contraddizione con quei Gesuani che- a differenza di Paolo-
            l’avevano conosciuto di persona: per es. Pietro e Giacomo.
            Lei si esprime come un famoso personaggio che scrisse:
            ” C’è qualcosa di bello nel vedere i poveri accettare il proprio destino, vederli soffrire la passione di Cristo. Penso che il mondo tragga molto giovamento dalla sofferenza della povera gente! ” ( anche di quella non cristiana ).
            E come un altro famoso personaggio, anch’egli dei nostri tempi, che ai bambini malati di cancro disse: “Voi fate molto bene alla Chiesa con le vostre sofferenze! “.
            Indovina, indovinello: chi sono costoro?
            Per me un Amore che deve obbligatoriamente passare attraverso il sangue e il dolore per placare una sconosciuta divinità è inevitabilmente solo e nient’altro che un amore tossico.

          • Maria ha detto:

            Pure Diderot ha sentenziato la sua?
            Bè, dopo tanti secoli avrà capito che il Padre non cercava soddisfazione al proprio sadismo ma un prezzo degno di riscattare tutte le creature. Noi non conosciamo i patti tra i progenitori e il diavolo. Può darsi pure che abbia deciso di umiliare Satana con la resurrezione di Cristo. E per risorgere doveva attraversare la morte. Ma la crocefissione l’hanno decisa i romani che avevano gusti satanici.
            La curiosità dell’uomo è legittima ma con l’intelligenza umana si capisce che non si può analizzare Dio, o giudicarlo per condannarlo. La disparità tra Creatore e creatura è troppo evidente e mancano i dati per potere risolvere il problema.
            Si finisce per dire come Giobbe:”Mi metto una mano sulla bocca, ho parlato una volta ma non replicherò…”(Giobbe,40)
            Sappiamo dai maestri che Dio non prova nessuno al di sopra delle sue forze perché è Bontà infinita.

    • luca antonio ha detto:

      Commento il suo, Adriana cara, tremendamente reale.
      Mistero di fronte al quale si puo’ solo dire, con Cristo stesso, che non vi e’ causa umana.
      Ma una considerazione e’ d’obbligo : siamo cosi’ sicuri che Dio utilizzi i nostri stessi parametri per giudicare la dignita’ e il valore di ogni vita ?…..attenzione…perche’ se si ragiona in termini puramente umani si finisce per entrare nell’ ottica della “vita non degna di essere vissuta” , con tutte le conseguenze sataniche del caso.
      Cordialita’.

      • Adriana 1 ha detto:

        Luca Antonio,
        ma io vorrei sapere di che Dio si parla, visto e considerato che la Chiesa ha inserito l’Antico Testamento tra i libri sacri
        e che il Tetragramma non voleva né zoppi, né gobbi, né orbi, né affetti da malattia al suo servizio nel Tempio.

    • OCCHI APERTI! ha detto:

      Adriana carissima,
      se ricorda, fummo già in tale argomento confrontandoci tempo fa sul tema dell’aborto.
      Temo che la risposta al suo doloroso “perchè” non possa venire se non dalla grazia.
      Restare sul piano “psichico” per indagare i misteri di Dio – o Dio stesso – non fa che deformare il Padre, rendendoLo quel “mostro” che tanto il principe di questo mondo si diverte a dipingerci…

      • Adriana 1 ha detto:

        Occhi aperti,
        ricordo…ma allora bisogna credere che i compilatori dell’Antico Testamento fossero ispirati in diretta da Satana
        a leggere le infinite crudeltà e la straordinaria ferocia del
        Tetragramma ivi descritte.

        • OCCHI APERTI! ha detto:

          ….”Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perchè nè carne nè sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.”…

          …”Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Và dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perchè non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”…

          La Grazia non ostacola le facoltà intellettuali: i doni di natura sono scala a Dio, per chi ha fede!
          “Carne” e “Sangue” invece?

          L’Antico Testamento…la Legge…Mosè… Ebrei.
          Il Nuovo Testamento…la Grazia…Xsto… Cristiani.

          Non crede, Adriana carissima, il Vecchio Testamento permetta di cogliere ancor più mirabilmente la bellezza di Xsto?
          Le radici non sono l’albero ma una sua parte essenziale!

          Misere parole le mie. Di cuore.

          Fraternamente.

          • Adriana 1 ha detto:

            Occhi aperti,
            la ringrazio per il suo intervento. Ma vedo che anche per lei la religione è in progress. Le radici stanno “sotto” ed è meglio non vederle ( né tanto meno mangiarle ).
            Perciò io mi permetto di pensarla come Paul Claudel :
            ” Il rispetto dei Cattolici per la Bibbia ( A.T. ) è enorme e si manifesta soprattutto nel tenersene a rispettosa distanza”.

          • luca antonio ha detto:

            Per Adriana: avrei risposto in questo stesso modo ma occhi aperti ha detto ancor meglio di quanto avrei potuto fare io.
            Nessuna teodicea e’ perfetta, e poi se ve ne fosse una sarebbe solo una falsificazione perche’ implicherebbe l’uomo pari a Colui le cui vie non sono le nostre.
            “Non sia mai Signore che ti accada questo !”, ma poi accadde e quella terribile, angosciante, eventualita’ – il calice troppo amaro per essere bevuto -, si tramuto’ in salvezza e gioia, e cambio’ il mondo.

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            @Adriana

            “E’ il trovarsi d’accordo che cela l’insidia dell’equivoco”…scrisse una volta – e ben a ragione – il nostro comune amico Rolando…”eppure eppure” ho l’impressione oggi mi abbia cucito una nuova tunica addosso…😊

            Resta sempre un piacere scambiare con lei, Adriana carissima. Grazie.

            Saluto da qui anche il caro Nippo.👋

          • Enrico Nippo ha detto:

            Contraccambio con estremo piacere il saluto di Occhi Aperti.

            A Luca Antonio, che scrive: “il calice troppo amaro per essere bevuto -, si tramutò in salvezza e gioia, e cambiò il mondo” chiedo (punzecchiandolo a mia volta😀) : dove li vede il cambiamento, la salvezza e la gioia del mondo?

          • OCCHI APERTI! ha detto:

            @Nippo

            Chiedo scusa a Luca Antonio – che saluto e spero di leggere quanto prima – ma mi intrometto per qualche brevissima considerazione introduttiva alla vostra eventuale conversazione, carissimo Nippo:

            La prima:
            il cristianesimo può essere solo escatologico. Quando lo priviamo di questa sua esclusiva prerogativa, eccolo trasformato in falso messianismo…in politica…in ideologia…in filosofia…in attualismo informale…in una dottrina tra le tante…

            La seconda:
            la “struttura amore” si contrappone alla “struttura potere”… La Croce di Xsto è questo…

            L’ultima, e qui cito più o meno direttamente la fonte delle mie considerazioni:
            “Tra la battaglia decisiva e il Victory Day potrà trascorrere parecchio tempo; ciò non di meno l’evento centrale rimane la battaglia decisiva, sebbene il suo risultato definitivo potrà ancora farsi attendere…”.

          • Adriana 1 ha detto:

            Rispondo da qui…dove c’è il “rispondi”, sia a Occhi aperti,
            sia a Luca Antonio ringraziando entrambi per la civiltà non fanatica dei loro interventi.
            Per quanto riguarda la replica alle argomentazioni, ha già parlato per me Enrico Nippo, precedendomi in maniera ottimale.
            Un caro saluto ad personam a ciascuno dei due, Adriana.

        • Mara ha detto:

          Lei ha le idee molto confuse. Se è semplicemente questo, come vede abbiamo tutti la maturità e l’apertura mentale di sostenere il contraddittorio, ma se invece fosse l’ennesimo tentativo di seminare zizzania per il puro gusto di farlo, allora sappia che “Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con fuoco inestinguibile” (MT 3, 12).

      • Adriana 1 ha detto:

        Carissimi Occhi aperti e Luca Antonio,
        vi ho già risposto, ma qui non compare.
        Un bel dialogo non fanatico è sempre da apprezzare.
        Quanto alle contrapposizioni sul mondo riscattato, Enrico non avrebbe potuto rispondere meglio.

    • Mara ha detto:

      “Piove, governo ladro”: non si dia sempre colpa all’Onnipotente di tutto ciò che accade. Troppo facile. E codardo. Alcune cose vengono PERMESSE (permesse e non create) perché l’uomo, essere irriconoscente, infingardo e dalla memoria corta, ne possa capire delle altre. Sic stantibus rebus.

  • Anna Maria Mucci ha detto:

    Mi rallegro che a Lisbona ci sia stato un Vescovo Spagnolo capace di parlare ai giovani con parole rispettose della Verità
    Di questo hanno bisogno i giovani, scombussolati da ideologie sataniche tali da allontanarli da una vita semplice e naturale come voluta dalla Sapienza del Creatore

  • Mara ha detto:

    È questo che andava detto! Grazie, Padre! ‘”Nessuno nasce in un corpo sbagliato perché Dio non si sbaglia”. Con altre parole, ho espresso il medesimo concetto in vari contesti e la risposta più comune che mi sono sentita dire è: “Questa è la prima volta che lo sento”. Per forza, c’è un’ignoranza stratosferica in materia! Non si capisce o non si vuol capire che si arriva all’omosessualità o ad altre forme di sessualità fluida per le più svariate ragioni: famiglie violente, assenti o sfasciate, insicurezza caratteriale, eccessivo spirito di emulazione, conseguenza della prima, messaggi bombardanti di Mass media e scuole, madri o padri troppo assillanti o troppo assenti, delusioni d’amore, violenze subite. Non si nasce in nessuno dei modi declinati oggi dal sempre più variegato mondo lgbt e quante altre vocali o consonanti volete mettere. Ci si arriva. E poi ci si convince di essere nati così. È stato perfettamente testimoniato da un ragazzo il 15 maggio 2021 in Piazza Duomo a Milano in occasione della manifestazione di Pro Vita e Famiglia contro il Ddl Zan, ma potete trovare più ampie e scientifiche testimonianze nelle opere di John Nicolosi e Luca Di Tolve, solo per citarne alcuni. Spesso non ci si conosce a fondo e un capriccio o una reazione emotiva a una situazione vengono scambiati per tendenza innata.

  • Giampiero ha detto:

    A Fatima la Madonna avrebbe anche annunciato che nel Portogallo si conserverà “il dogma”. Se le cose stanno così vuol dire che altrove andrà diversamente?

  • Acido_Prussico ha detto:

    Anche “El Papa” in quell’occasione (JMJ) ha aperto bocca e ha detto “Todos…, todos… todos”.
    Todos (tutti) oggidí aprono la bocca.
    Munilla dà il contentino (applausino! dei suoi quattro “giovan pellegrini”).
    Francesco dà il contentone (applausone! della sua claque e della massoneria imperante).
    Fra l’indifferenza della “massa-popolo” ex-cristiano …
    – Munilla verrà “ri-misericordiato integralmente” dopo essere stato “misericordiato” nella diocesi di SanSebastian per aver “osato” importunare i “puristi indipendentisti baschi”.
    – Francesco, “il misericordiante”, svolazzerà e gorgheggerà a lungo…

    • Calligrafo ha detto:

      Bravissimo! Ha sintetizzato il commento alla perfezione.
      Il monsignore oltre alle belle parole torni a celebrare una Santa messa degna, ossia con rito tradizionele tridentino. I circa duecento giovani? E dov’erano gli altri millemila presenti alla rappresentazione?

    • Stefano ha detto:

      Ma cosa vuoi che gorgheggi e svolazzi. . Per il resto, è solo un vecchio per nulla saggio, ma in compenso codardo, falso, vendicativo e corroto, che ripete da anni gli stessi slogan come un pappagallo ammaestrato dalle lobby che lo sostengono e che lo hanno messo nel posto dove è. Osannato da un sempre più sparuto groppuscolo di estremisti gay e di sinistra.
      Al coraggioso vescovo Munilla un enorme plauso.

  • Simona ha detto:

    Strano non l’abbiano ancora scomunicato

Lascia un commento