La polemica sulla FSSPX. Esattamente ciò di cui non c’era nessun bisogno.

23 Agosto 2023 Pubblicato da 39 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, Cristiano Lugli, offre alla vostra attenzione questo commento relativo alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, e gli articoli che la Nuova Bussola Quotidiana ha scritto in questi giorni. Un contributo al dibattito che si sta svolgendo; anche se pensiamo che di tutto c’è bisogno, in questo momento, salvo che di contrasti fra quanti assistono perplessi, o sbigottiti, agli sviluppi quotidiani della vicenda ecclesiale romana. Buona lettura e diffusione.

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La Nuova Bussola Quotidiana e la negazione della semplice realtà

 

 

La serie di articoli che il sito de La Nuova Bussola Quotidiana ha pubblicato  a proposito della Fraternità Sacerdotale San Pio X fondata dal vescovo francese Mons. Marcel Lefebvre sta facendo molto discutere in questi giorni.

Come già è stato ampiamente detto, tutte le tesi mosse a sostegno di una critica verso la suddetta Fraternità ed al presunto scisma in cui essa permarrebbe, sono trite e ritrite, confutate lungo i decenni da numerosi studiosi e dalla Fraternità stessa.

Risulterebbe perciò molto semplice riprendere alcuni dei vari articoli e studi dati alle stampe od alle pubblicazioni per rispondere a chi, come la Nuova Bussola, ha sostenuto lungo gli anni la pericolosità dell’ accostarsi alla fraternità fondata da Mons. Marcel Lefebvre per rispondere ad un’oggettiva crisi senza precedenti nella storia della Chiesa almeno fino all’anno d’inizio del Concilio Vaticano II.

Non è tuttavia mia intenzione fare e ridire ciò che altri, molto più esperti del sottoscritto, hanno già ampiamente spiegato, confutato e che probabilmente, raccogliendo questa nuova occasione, ancora confuteranno per fugare ogni dubbio rispetto alle quantomeno opinabili tesi mosse dal quotidiano de La Nuova Bussola: è indubbio che aldilà di ciò che già è stato detto a più riprese, valga la pena profittare di questa nuova occasione per fare chiarezza, tenendo ben presenti di quanti nuovi fedeli, specie nell’ultimo triennio di psico-pandemie, deliri ecclesiali e dj-set di preti tecno-house, si sono avvicinate alla Messa di sempre e, quindi, di conseguenza, a tutta la galassia cosiddetta “tradizionale”.

Dal canto mio, come noto, non ho mancato in alcune circostanze di dire ciò pensavo rispetto ad alcune dichiarazioni della Fraternità San Pio X circa i vaccini, o comunque di un certo atteggiamento assunto dai vertici durante l’era Covid, respirato da molti come poco chiaro. Questo solo per dire che se mi esprimo in questa circostanza, non è certo per partito preso e per una volontà od un senso di appartenenza che mi spinge a prendere le parti di qualcuno a tutti i costi: anzi, penso che la Fraternità abbia da sola tutti gli argomenti e gli esempi per “difendersi” dalle varie e presunte accuse mossele.

Mi esprimo per onore della verità, e per quel senso di profonda ed assoluta gratitudine verso Mons. Marcel Lefebvre, che cerco di trasmettere anche ai miei figli spiegando loro che il Buon Dio ha messo nelle mani di quel bravo vescovo e dei suoi sacerdoti gli strumenti per conservare la Santa Messa di sempre, strumento fondamentale, insieme al sacerdozio cattolico, per la salvezza delle anime, ovvero per tutto ciò per cui la Santa Chiesa esiste ed è stata così voluta e fondata da Nostro Signore Gesù Cristo, resistendo nei secoli ai molteplici attacchi del mondo.

Non è dunque fra le mie intenzioni, come dicevo, quella di de-costruire passo dopo passo la sequenza di ciascun articolo pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana,: questo, tuttalpiù, è un compito che spetta ai diretti interessati, ovvero la FSSPX, se deciderà di ribattere.

Mi preme invece soffermarmi brevemente su qualcosa che potrebbe persino risultare banale o che, di contro, non può esser dato troppo per scontato, ma che ritengo invece essere la cosa più elementare per capire quanto sia assurdo, oggi più che mai, sostenere una tesi come quella di colei che ha firmato la sequela di articoli sul quotidiano cattolico de La Nuova Bussola: la drammatica crisi in cui versa la Barca di Pietro, con grave, gravissimo pericolo per i fedeli.

Come si può pensare che il problema, oggi, sia l’eventuale “scisma” di chi ha deciso di continuare a fare ciò che la Chiesa ha sempre fatto?

Come si può parlare di “scisma” per chi ha deciso di conservare la Messa di sempre, i sacramenti di sempre, la dottrina di sempre, la teologia di sempre?

Il prezzo da pagare se non si fosse rimasti fedeli alle “cose di sempre”, sarebbe stato il graduale annientamento: tutti gli esperimenti “conservatori” sono crollati, sono stati annientati attraverso un nemmeno troppo lento veleno. Si pensi solo all’esperienza di Le Barroux, con dom Gérard che decise di “rientrare”: in breve tempo il Monastero di Le Barroux si vide costretto a piegarsi alla celebrazione del nuovo rito della Messa ed alla concelebrazione della medesima.

Ora, davanti al disastro che si perpetra da oltre sessant’anni a questa parte, ora con ancora maggiore intensità, mettere in guardia i fedeli cattolici dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X è quanto di più assurdo.

Tutto crolla intorno, e ogni altra soluzione votata al compromesso è destinata ad essere soffocata, come di fatto già sta accadendo.

Siamo davanti ad una tale situazione di crisi, ad un tale di rischio di perdere la Fede per il quale valgono più che mai le parole di San Paolo: «non líttera, sed spíritu: líttera enim occídit, spíritus autem vivíficat» (2 Cor. 3:4-8)

Tutte le articolesse de La Nuova Bussola Quotidiana potrebbero trovare un senso in una situazione normale, quale, appunto, oggi non è.

I sacerdoti della FSSPX fanno quello che la Chiesa ha sempre fatto lungo i secoli, niente più, niente meno. È necessario che facciano questo, per il bene delle anime, brancolanti come non mai oggi nel buio della più grave crisi. È una situazione momentanea, che non potrà durare per sempre, ed è a motivo di ciò che bisogna vedere nell’opera di Monsignor Lefebvre un’opera di passaggio, di transito, di necessario intervento per conservare la Santa Messa di sempre. Nulla di scismatico, nulla di assurdo, ma quanto, invece, di più necessario per il bene delle anime!

Chi non comprende questo elementare punto chiave, ostinandosi a proclamare il cavillo canonico come legge, fa esattamente ciò che facevano e proclamavano i farisei.

Infine, quanto al “perché?” di questa presa di posizione della Nuova Bussola, si può trovare una risposta proprio nell’ultimo articolo a firma del Direttore, Riccardo Cascioli: è evidente che l’ambiente conservatore non riesce a capire e non riesce ad accettare il fatto che la San Pio X pare essere l’unica realtà non toccata da Bergoglio, ma anzi definita come “la migliore alleata di Bergoglio” in virtù delle concessioni su matrimoni e confessioni, mentre tutte le realtà Ecclesia Dei e Summorum Pontificum sono sotto un evidente attacco.

Questo è un fatto tutto sommato oggettivo, e che non può essere scansato pensando che, essendo la Fraternità “fuori”, non potrebbe per questo subire attacchi.

Certamente il libro Parole chiare sulla Chiesa, che invito a leggere, ha risposto ad alcuni dei dubbi che si pongono rispetto a quanto appena detto. Non si deve e non si può però in alcun modo  abbassare la guardia.

Nemmeno si può pretendere un’assoluta esclusività, a volte più in voga fra i fedeli che fra i sacerdoti della Fraternità, a dire il vero.

La Fraternità San Pio X non si sostituisce alla Chiesa, ma è essa stessa parte della Chiesa.

Certo, la struttura e l’organizzazione della Fraternità, per come saggiamente l’ha voluta il suo fondatore, la rende unica perché solida, gerarchica, strutturata ed organizzata a livello di numeri e di tutto ciò che un istituto deve avere.

A motivo della grave crisi in cui versa la Sposa di Cristo, però, non si può pretendere nessuna esclusività all’interno di qualsivoglia ambiente: tutto ciò che non si vota al compromesso ha ragione di essere, e quindi di essere rispettato. Si possono avere vedute diverse, ma nessuna pretesa di esclusività. Come ormai noto, purtroppo le divisioni, specie nell’ambiente cosiddetto “tradizionalista”, non sono poche. È un vero peccato, ma sono questi di difficile risoluzione. Ciò non toglie, però, che tutte possono portare del bene alle anime, e questo è ciò che davvero conta.

Quanto alla Bussola Quotidiana, non si può che concludere ricordando loro le sempreverdi parole del vescovo di Campos, Mons. Antonio de Castro Mayer, pronunciate nel 1989, e che però devono valere come monito per tutti:

«Basterebbe che le autorità della Chiesa si riconcilino con la Tradizione infallibile di Roma, che condannino le deviazioni del Concilio Vaticano II e le follie del cosiddetto ‘spirito del Concilio’ e la riconciliazione sarà automatica, ipso facto. Chiedere perdono significherebbe andare contro un preciso dovere di coscienza, sarebbe condannare tutto ciò che ho fatto per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime, sarebbe abbandonare la causa per la quale ho lottato, la causa della Tradizione apostolica. San Tommaso d’Aquino insegna che quando la Fede è in pericolo è obbligatorio e urgente fare una professione pubblica di Fede anche a rischio della propria vita. Ora la situazione in cui ci troviamo è proprio questa: viviamo una crisi senza precedenti nella storia della Chiesa, crisi che riguarda ciò che vi è di essenziale in Lei, il santo Sacrificio della Messa e il Sacerdozio cattolico. È doloroso constatare quanti vescovi non vogliono vedere la crisi attuale e lo stato di necessità in cui ci troviamo, mentre è necessario resistere al modernismo regnante per essere fedeli alla missione che Dio ci ha conferito, non farlo sarebbe un peccato mortale»

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39 commenti

  • Fabio ha detto:

    Chiedo scusa per gli errori di battitura dei miei interventi precedenti.

    Mi sia consentita una battuta :

    in tutti gli scismi c’è stato di mezzo un Papa di nome Leone .

    Nel V secolo per lo scisma delle chiese non Calcedononiane (tra cui i copti attuali) il Papa era Leone I

    Nel 1054 , benche ‘ defunto da tre mesi , era Leone IX

    Nel 1521 Papa Leone X scomunicò Lutero

    Mi auguro che non esistano più papi col nome Leone

  • Fabio ha detto:

    Ciò detto , sinceramente a me questo atteggiamenti giustizialisti e intransigenti di certi cattolica vanno paura più di quanto a molti faccia paura la FSSPX.

    Premesso che anche nel Vangelo c’era l’esorcista estraneo che ha scatenato gli impulsi giustizialisti degli apostoli, poi sedati da Cristo , il Codice di Diritto Canonico attuale non prevede nessuna sanzione per chi fa dottrina ed amministra sacramenti illecitamente.
    Illecitamente poi non significa necessariamente malamente .

    Queste cose che leggo mi fanno paura , perché mi ricordano quei cristiani che in passato dopo uno scisma pensavano di fare giustizia e ricondurre all’ovile gli scismatici con la spada :
    i Bizantini nel VI secolo massacrarono circa cinquecento copri che erano diventati scismatici , poi i Bizantini stessi divenuti scismatici nel 1054 (dichiarati tali tra l’altro da un monaco francese fanatico con Papa Leone IX morto da mesi , a sede vacante : fu scomunica valida ? Mah…) subirono il massacro a Costantinopoli nel 1204 , con uccisioni e violenze di donne , massacri di bambini , oltraggi in Santa Sofia con una prostituta francese che faceva balli osceni sull’altare della Basilica …..che adesso è dei musulmani …questo è il risultato delle guerre tra cattolici …

    A me questo atteggiamenti intransigenti e giustizialisti fanno paura ,e anche se non condivido tutto del.papa attuale il suo atteggiamento verso la FSSPX per ora ritengo sia quello giusto.

    Come si fa a dire che la FSSPX opera illecitamente quando il Papa ha riconosciuto validi alcuni loro sacramenti?
    E comunque da sempre la Chiesa riconosce validi i sacramenti degli scismatici come ortodossi e copti ?

    Quello che vale per ortodossi e colori vale per la FSSPX.

    Chii scrive oggi certe cose sulla FSSPX (capisco trent’anni fa …) è fuori dalla Chiesa perché non riconosce il Papa regnante , anche se discutibile, ma comunque per ora è il Papa regnante .

  • Fabio ha detto:

    Quel che dice Nicola è vero , e la scelta di Benedetto XVI di definire “straordinario” il Vetus Ordo (VO) non è stata felice , avrebbe dovuto definirlo rito ordinario antico (o tradizionale) quale di fatto storicamente era stato.
    La definizione di straordinario ha creato una situazione di ambiguità: straordinario nel senso di superiore per chi lo preferisce , e di caro a parte destinato a essere marginale per chi non lo ama .

  • gladio ha detto:

    Beh, d’ altronde bisogna pur capirli questi FSSPX, il ” pezzo da 90 ” gli ha fatto il regalino e bisogna pur ricambiare….e così ci si mette a “90” …e chissenefrega poi del decoro, della dignità personale e , soprattutto, del destino della Chiesa.

  • Andrea Cionci ha detto:

    “Parole chiare sulla chiesa” difende la legittimità di Bergoglio, contro le più chiare evidenze della sede impedita di BXVI. Questo dimostra come abbia fatto benissimo papa Benedetto a lasciare la FSSPX fuori dalla porta, nonostante la revoca delle scomuniche. Una realtà inaffidabile e farisaica: un tradizionalismo solo apparente, di merletti e cappe magne, e poi sulla questione cruciale sono stati comprati con due concessioni da Bergoglio. Il paradosso è che lo scontro fra gli scombussolati e i merlettai si svolge tutto sul tappeto sul quale si prostrano entrambi alla legittimità dell’antipapa. Da una cum landia è tutto.

  • Otty ha detto:

    “Tutte le articolesse de La Nuova Bussola Quotidiana potrebbero trovare un senso in una situazione normale, quale, appunto, oggi non è.”

    Cioè, rilevare che andare con la FSSPX significa aderire a uno scisma e prendere parte a sacramenti illeciti è trascurabile in funzione tattica? Mandiamo all’inferno la gente per fare la guerra a Roma?

  • Mario Rossi ha detto:

    Bravo Cristiano! Luisella… “degli abbagli” lasciatela starnazzare, col suo fuoco amico che però fa cilecca.

    • Carmela ha detto:

      Guardi Mario che Luisella (col suo staff di teologi) li mette in ginocchio tutti! Altro che starnazzare. Nella Fraternità non la sopportavano perché era superiore a qualsiasi pretucolo

      • Mario Rossi ha detto:

        Beh, se è veramente superiore a qualunque pretucolo, ha una luminosa carriera davanti a sé, una volta conclusosi il percorso sinodale… Quella di diaconessa bergogliana. Facciamo tutti il tifo per lei.

  • slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus and Mary! It’s best to stay IN the Catholic Church even if the Catholic Church is going into a Passion. Did Mary walk away when Christ was being Crucified? NO. She stayed at the Cross! Did St. Joan of Arc SCHISM at the very end as she was getting tied to the firewood, even though her own bishop back-stabbed her? NO. We must remain faithful and true to the One, Holy, Catholic and Apostolic Church and a SCHISM IS NOT A CHURCH, however holy and “traditional” it may appear, and however “good intentions” people may have had. The road to Hell is PAVED WITH GOOD INTENTIONS! SSPX has a darkness of separation from Holy Mother Church over it! SSPX priests and lay-people have a longing like the Israelistes in the desert; a darkness and blindness hanging over them; they are PROUD and have a hidden HATRED for Holy Mother Church, all disguised under modest attire, mass veils, cassocks, the APPEARANCE of Holy Mother Church, theft of all it’s self-proclaimed “viable” fruits but only a shred of the truth, many half-lies to keep it going financially, etc. Remember, the devil is a WELL-DRESSED WOLF. Do Amish people make you feel traditional just because they are wearing traditional hand-made turn-of-the-century attire? Will you join them too, just because they look traditional? https://bishopstrickland.com/uploads/blog/d7c560a8b8d819ad343a83ba9bbabe0d66868460.pdf

  • Sean Johnson ha detto:

    Here’s a book which tells the story from the prespective of those SSPX clergy and faithful trying to remain loyal to the true spirit of Archbishop Lefebvre, documenting NOT the danger for conciliar Rome approaching the SSPX for a canonical accord, but rather, as the book documents, the danger for the SSSPX in making so many compromises, changes, and contradictions with former positions, policies, and doctrinal teachings in pursuit of a canonical accord with modernist Rome. There is only danger for the SSPX, as all former traditional communities who made a deal with modernist Rome have fallen, and the SSPX is well on its way to a similar collapse.

  • D. ha detto:

    Quindi chiariamoci: consacrare vescovi fuori dalla comunione gerarchica , non permettendo che essi abbiano giurisdizione valida, non è un atto scismatico?

    Perché ci si vuole inventare una separazione dissobedenziale peregrina in quanto è autoimplicantesi lo scisma?

    E’ vietato pregre con gli scismatici, che ad Assisi si disattenda, non per qusto si è giustificati nell’andare da quelli stolti dei lefevbriani ch d’altronde , nefandemente, hanno contribuito a sancire indirettamente che il solo rito del 62 andasse considerato come il Vetus Ordo, quando questa è una crassa menzogna.

    Converrebbe aprire gli occhi. La FSSPX è nata come alleata subdola della Roma modernista, ed ad un livello più infimo, lo sono gli stessisedevacantisti da essa promanati ( tranne i pamariani ).

    Il Lefevriano medio è infondo un pietista, un casuista vernicato di intransigenza, un moralista ipocrita ed un dottrinalmente svantaggiato in quanto estremamente limitato, para-nestoriano, Pneumatomaco, gnosimaco, gioviniano e plagiano redivivo ma soprattutto abile manovratore e manipolatore dei canoni.

    Veramente l’accusa foziana di giuridismo non può calzare al lefevbriano medio, la cui esistenza si basa sulla negazione dei canoni.

  • Margotti ha detto:

    Un Rito, due forme: una delle tante astruserie del teologo Ratzinger, come ampiamente documentato dal buon Radaelli, che dimostra chiaramente coi i suoi scritti come Benedetto XVI sia tutt’altro che estraneo all’attuale penosa situazione della Chiesa Cattolica. Eppure c’è chi crede all’ermeneutica della continuità, miglior alleato di coloro che ritengono il CVII uno spartiacque tra la vecchia e la nuova Chiesa.
    In effetti il CVII fu un concilio pastorale rivoluzionario e illegittimo nella sua conduzione (ormai documentate le svariate irregolarità e forzature operate in seno al Concilio dalla fazione Modernista, eretica, e supportate dal più alto soglio, a partire dallo sconvolgimento delle commissioni conciliari).
    Il nuovo cattolico biforme si ritroverà, come quello “adulto”, protestante a sua insaputa, è solo questione questione di tempo.
    Ad oggi è ancora in una veste ibrida, un Cattoprotestante in stato confusionale, ma il pontefice argentino sta accelerando la metamorfosi.

    • Otty ha detto:

      Documentate dove? Citare le fonti grazie!

      • Carmela ha detto:

        Ma cosa vuole che citi? Il libro delle barzellette?

        • Margotti ha detto:

          Vi sono almeno 3/4 libri di Enrico M.Radaelli sulle erranze di Benedetto XVI. Li trovate con editrice Aurea Domus.
          Il prof. Radaelli è il maggior studioso del pensiero di Mons. Livi.
          Ma se preferite rimanere sul cattolicesimo ibrido, un po’ Novus Ordo un po’ Vetus Ordo, potete scegliere ampia letteratura.
          Se poi preferite solo il Novus, avete solo l’imbarazzo della scelta.

      • Margotti ha detto:

        Si legga Amerio, si legga De Mattei soprattutto con il suo testo sul CVII uscito nel 2011.
        Si legga P.Pasqualucci.

  • Milly ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo con Luisella Scrosati, la sua tesi giuridica e non solo, è convincente!..infatti, non si può separare la giuridicita’ dei canoni ecclesiastici da tutto il resto.
    Mons Lefebre probabilmente aveva buone intenzioni ma come ben sappiamo…” di buone intenzioni è lastricato ecc. ecc.”!

  • D. ha detto:

    Scrivo qua che su Chiesa e Post Concilio non sono ben accetto:

    In realtà non è confutato un bel niente giacché l’ignoranza dei difensori della FSSPX, mista alla loro capacità manipolatoria, è alquanto ingente.
    Facevo presente che si è in una situazione similare allo scisma dei 3 capitoli, che vide i nord africani, gli ambrosiani e gli aquileiensi contro il resto dell’ecumene, pur se i primi due rientrarono dopo strada facendo.
    Ora nessuno negherebbe che tale situazione fu di scisma. Ma la cosa è inversa: mentre Lefebvre ha consacrato illegalmente e poi ha ricamato contro il CVII, gli anti tricapitolini hanno prima, con onestà, rigettato il Concilio Ecumenico Costantinopolitano II , e dopo per forza di cose consacrato illegalmente privi di missio canonica i propri gerarchi autonomi.
    Alché facevo notare che in realtà, consciamente od inconsciamente, l’opportunismo della FSPPX è consistito nel far adeguare tutti i cultori e difensori della liturgia apostolica romana intonsa al rito del 62, compromesso accettato ed incentivato dalla stessa fraternità.
    IL rito del 62 non è che una menomazione del reale deposito liturgico romano.
    Ecco quindi che Lefevbre è in realtà un normalizzatore, mandato a fare il giochino del puro, per mistificare la realtà. Quanto siete poco avvezzi alla strategia…

    -Non esiste una situazione intermedia di separazione disobbediente che non implichi scisma. Lo scima inerisce il diritto quindi, non c’entra nulla la Fede o la sacramentalità.

    -Ad ogni modo difatti la remissione delle scomuniche ai foziani non implica la cessazione della loro situazione scismatica, per ricordare un po’ ed i foziani NON sono eretici come non sono eretici i lefevbriani…

    -La scusante dell’errore sullo stato di necessità è un espediente gretto ed irricevibile.

    -Inoltre non esiste un animus scismatico di creare una Chiesa parallela ( cosa che Lefevbre ha fatto creandosi vescovi da sè ) giacché lo scisma implica l’esistenza previa della Chiesa stessa che non si crea, ma permane, semmai appunto separandola.
    Siamo ad errori logici per pararsi il deratano veramente infimi e soprattutto anti storici.

    Ciò scritto la FSSPX celebra il rito menomato del 62, ha una teologia al massimo scolasticistica e pregna di pietismo ottocentesco , succube delle distorsioni del suo riferimento, ossia del sovversivo Pio X.

    Realmente un’ala debilitata della CHiesa

  • Mara ha detto:

    Forse Nuova Bussola aveva il palinsesto da riempire in qualche modo. Mi stupisco di loro, li ho sempre apprezzati per le loro lucide disamine su tante questioni. Senza troppi arzigogoli filosofici, la cosa da dire è che la comunità di San Pio X è stata quella che ha EVANGELIZZATO di più nell’ultimo settantennio. È questo che noi tutti stiamo perdendo: l’evangelizzazione. Ecco perché gira tutto a rovescio…

  • Guido Silurati ha detto:

    Dio lascierà fare ancora in po’;
    satana, il canchero, ora si è ricavato degli spazi dentro la Santa Chiesa a Roma, così come nei vescovadi, anche in raquante parrocchie: la Fraternità San Pio X è esente da ciò 100%. Punto. Dove vai … bussola quotidiana: sei smagnetizzata ?!

  • Giovanni ha detto:

    L’evidenza inequivocabile che sbaraglia il post concilio è proprio il fatto che esso proibisce tutto ciò che lo ha preceduto e che per secoli è stato fonte di salvezza e di santificazione per schiere di fedeli devoti.

  • gladio ha detto:

    Leggo nell’ articolo : “il Buon Dio ha messo nelle mani di quel bravo vescovo ( Mons. Lefebvre ) e dei suoi sacerdoti gli strumenti per conservare la Santa Messa di sempre “….
    Già la Santa Messa di sempre, quella in latino, quella che Papa Benedetto XVI aveva ” sdoganato” col motu proprio “Summorum Pontifucum.
    Orbene, è arcinoto cosa l’ Anticristo argentino ne ha fatto di tale motu proprio : l’ ha straccciato in mille pezzi sotto il naso del vero Santo Padre ( anziano ed infermo) scagliandogli poi i coriandoli in faccia, non contento ha poi bollato con lo sprezzante epiteto di ” Indietristi” chiunque sia ancora affezzionato alla tradizione, o dice di esserlo, come i “bravi” sacerdoti della FSSPX, che, dimentichi di tutto quanto, continuano a legittimare chi la tradizione la sta distruggendo.
    Cos’ facendo, i nostri eroi, nonostante i loro continui piagnistei sono diventati, al pari di tutti i legittimisti del falso Papa , la sua miglior guardia pretoriana., complimenti vivissimi…
    Pertanto godiamoci in santa pace lo spettacolo ( poco edificante) di costoro che si stanno massacrando per questioni di lana caprina, avranno ciò che meritano.

  • TAL ha detto:

    Le grazie che si ricevono nella Santa Messa di Sempre sono immense. E questo è grazie solo all Fraternità Sacerdotale San Pio X.

    Monsignore – per il quale il Disegno Divino non tardo’ a svelarsi- ha lasciato per merito della Providenza un ultimo bastione alla Vera Fede che è solo ed unicamente nel Sacrificio della Messa di Sempre e nel prorio sacrificio. Ed è per volontà non terrena che la Fraternità Sacerdotale San Pio X è in cinque continenti con oltre centinaia di sacerdoti e consorelle e molti di piu’ includendo i consacrati del terz’ordine . Migliaia di Fedeli veri Cristiani Cattolici che in ogni parte del mondo da Anchorage (US) a Auckland (NZ) in centinaia e centinaia di Cappelle , Chiese e Priorati , Seminari, seguono la Messa di Sempre e il Sacrificio di NSGC celebrato da Sacerdoti perfettamente omogenei alla Tradizione e all’insegnamento ricevuto nei seminari FSSPX in Europa e nel Mondo; senza nulla aggiungere e nulla togliere , come la Santa Chiesa ha sempre insegnato secoli sino al CVII . Sacerdoti abituati a celebrare in ogni luogo e situazione , formati dottrinalmente e umanamente in maniera perfetta . E ripetiamo: le Grazie e i Lumi che si ricevono sono immensi. In questo momento solo in FSSPX e SSPX (in USA) , la Santità del College di St. Mary’s Kansas ed Albano dove si acquisisce -forse-la piu’ vera educazione Cattolica al mondo , si forgiano e si accrescono chiamate e vocazioni che si rivelano poi immancabilmente pochi anni dopo il termine del corso di studi. Nessuno difende NSGC e la Vera Fede senza polemica e senza chiasso, riconoscendo appieno la propria appartenenza alla Chiesa e nulla chiedendo se non di difendere la vera Fede e la Santa Messa in cui il Sacrificio di NSGC è reale seppur incruento e il Sacerdote attore del medesimo e non presidente di un banchetto commemorativo protestante. Noi siamo nati Cattolici e moriremo Cattolici. A qualsiasi costo.

  • LUCA G. ha detto:

    che la San Pio X sia una comunità scismatica è semplicissimo dimostrarlo: non prende ordini da Roma !

  • Mimma ha detto:

    La Chiesa tutta ha nella Comunità di San Pio X un faro che brilla nelle tenebre della dissoluzione cattolica.
    Tutte le questioni sulle quali si può dibattere andrebbero sospese in questo momento gravissimo.
    Ora i veri seguaci di Gesù hanno il dovere di difendere il Tesoro, l’unico, che dà ragione della loro fede della loro speranza e della loro carita: l’Eucaristia.
    C’è qualcuno, tra quelli che cercano il pelo giuridico nei seguaci di quel Santo Vescovo di Lefebvre che possa citare un errore o una mancanza di rispetto e di Amore nei confronti del Santissimo Sacramento?
    Io non ne conosco.
    Se c’è, parli apertamente.
    Altrimenti taccia e adori.

  • R.S. ha detto:

    Amo la Chiesa: non per la sua perfezione (che assolutamente e’ lungi dall’essere di questa temperie), ma per la missione di dispensatrice delle grazie di Dio.
    Amo la Chiesa della quale visito santuari commoventi per quello che anche oggi vi si vive e incontra… amo la Chiesa per la bellezza che di sprigiona dall’arte che vi si trova.
    Amo la Chiesa malgrado Bergoglio e la sua cricca, una croce da portare per purificarci dall’attenzione al mondo. Serviva l’epoca di un Bergoglio per capire tante cose…
    Ho capito molto di più Benedetto XVI bistrattato dai modernisti in odor di eresia, ma anche da chi lo critica come modernista.
    Classica figura di uomo di Dio scomodo (la storia dirà se santo, considerando che anche Padre Pio ebbe anni di giudizi avversi da uomini di quella Chiesa che amo).
    No: nello schifo attuale non c’era bisogno di questa polemica…
    Divide proprio quelli che dovrebbero aiutarsi a perseverare nel vero. Alla cricca bergogliana non par vero di potersi fregare le mani nell’infestare la Chiesa-che amo- di polemiche che non toccano la carie, l’ascesso, il dolore del trigemino infiammato fino ad urlare dal male.
    Stupisce però che in chi suole aprire il capello in quattro, l’unanimita’ sulla validità della rinuncia di Benedetto XVI, colui che scava la terra sotto i piedi a molti sedicenti dottori del diritto canonico e non solo, legittimisti e legittimatori dal dito puntato ma pigri nel rigirarlo verso se stessi, un po’ pensosi, con un qualche dubbio in più.
    Benedetto XVI ha ricondotto in porto tanto i lefebriani quanto gli anglicani (storie diversissime, ma una stessa volontà di tornare in comunione con Roma).
    La chiesa bergogliana (che sta ai santuari e ai sacramenti come l’arte ai cubi di cemento di certi edifici sacri modernisti) non cerca questa comunione, con il Dio rivelato un Cristo, ma la riunione del dio ignoto dei filosofi, quello straniero degli gnostici… un dio la cui misericordia è falsa perché non guarisce e non purifica, anche con dolorosi tagli chirurgici… no, la falsa misericordia ti precipita ancora più lontano da Dio, nel peccato; nel regno del Principe di questo mondo.
    La Chiesa che amo ha bisogno di tornare a guardare al Cielo… con gioia e con Verità. Il mondo che non sa che cosa farsene del Suo Creatore e Redentore è di una tristezza infinita, depressiva e androgena.
    Non c’era bisogno di questa polemica… ma di capire perché la Chiesa che amo non può essere quella bergogliana, questo è sempre più necessario…

  • E.A. ha detto:

    Difronte a tale querelle, che a dire il vero interessa ad una minima parte dei Cattolici, che fino a prova contraria dovrebbero ritenersi tutti appartenenti alla Chiesa di Dio, Una Santa Cattolica ed Apostolica, avrei trovato molto più conveniente e giusto, che i protagonisti, sia in veste di detrattori che di difensori, avessero usato lo stesso zelo e dovizia tecnica, per approfondire ed indagare sulle dimissioni di BXVI, e sulla eventuale legittimità di questo attuale “papato “, da cui dipende l’ Unità della Chiesa Cattolica e la salvezza di tutte le anime della Terra! Ma avanti così!

  • Nicòla ha detto:

    Scrive Cascioli:
    “l nemico comune del Papa e della FSSPX è la visione di Benedetto XVI che vedeva Vetus e Novus Ordo come due forme dello stesso rito, e che vedeva la continuità della Chiesa tra prima e dopo Concilio Vaticano II”.
    Perché, si è mai visto che uno stesso rito con due forme?
    C’è continutita tra il Sillabo e ASSSI ’86?

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