Conoscerlo, amarlo, servirlo. Nella Chiesa. A dispetto delle ambiguità. Lazzaretti.

23 Agosto 2023 Pubblicato da 22 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Giovanni Lazzaretti, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo considerazioni su Catechismo, Chiesa e Papa. Riflessioni che certamente susciteranno un dibattito…buona lettura e condivisione.

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Samizdat dal paesello

Conoscerlo, amarlo, servirlo

 

17 agosto 2023, San Giacinto Odrovaz // 18 agosto 2023, Sant’Elena

 

Una telefonata e varie mail arrivate dopo il Taglio Laser intitolato “Con serenità, teniamo in libreria il catechismo del 1997” mi danno l’occasione di riprendere i concetti e di riassumere.

Solo adesso posso riassumere, dopo aver scritto tutte le cose in dettaglio.

È, in fondo, un piccolo manualino per vivere bene in tempi non facili.

È il “mio manualino”, ovviamente, ma ho visto dalle mail che altri l’hanno fatto proprio.

 

CONOSCERLO, AMARLO, SERVIRLO

Sono del 1955, quindi il mio catechismo da bambino era il Catechismo di San Pio X. La catechista spiegava tante cose, ma, alla fine, ciò che doveva rimanere nelle nostre zucche erano le domande e le risposte.

Risposte da saper ripetere così come erano, perché solo così erano vere. Le sbavature e le approssimazioni non erano concesse, e la severità del catechismo era paragonabile a quella scolastica.

C’erano addirittura dei concorsi di catechismo locali o provinciali, concorsi nei quali funzionavo piuttosto bene.

Una volta vinsi anche, e come premio c’era in ballo un viaggio a Roma. Ma alla fine saltò fuori che c’era una pre-condizione: il vincitore doveva essere un chierichetto, ruolo che non ho mai ricoperto. Fregato, niente Roma. Mi sono rifatto ampiamente in età adulta, amando Roma e vivendola in lungo e in largo.

Nel Catechismo di San Pio X la domanda n.13 suonava così: «Per qual fine Dio ci ha creati?»

E la risposta era «Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell’altra, in paradiso.»

Conoscerlo.

È interessante che il creatore possa essere conosciuto dalle creature. Non basterà una vita per arrivarci in fondo, ma qualcosa si può conoscere.

Amarlo.

Perché l’alternativa è odiarlo. Si può anche vivere in bilico sul crinale, indifferenti a Dio; ma quando arrivano i rovesci della vita è facile che l’equilibrio sul crinale precipiti nell’odio.

«Continuò mesi e anni a girare per le stradette della Bassa il biroccio di Giarón e, quando la gente lo incontrava, aveva l’idea di veder passare la carretta del demonio perché Giarón era tanto gonfio di odio verso Dio e verso il suo prossimo che le sue bestemmie non soltanto orrore facevano, ma paura.»

Gonfio di odio verso Dio e verso il suo prossimo: una bellissima pennellata di Giovannino Guareschi(1).

Servirlo.

E perché mai si dovrebbe “servire”? Non basta “amare”?

Pare di no, servire è essenziale. Anzi, Gesù disse che il primo degli apostoli doveva essere il servo di tutti. E, del resto, se non si serve Dio si serve qualcos’altro. Un idolo. Oppure se stessi, che è ancora peggio.

Il grido «Non serviam!» è il grido di Lucifero.

 

CONOSCERLO, AMARLO, SERVIRLO. NELLA CHIESA CATTOLICA

Il luogo naturale dove conoscerlo, amarlo, servirlo è la Chiesa Cattolica. Non sto a sprecare molte parole, riprendo il catechismo di San Pio X.

 

  1. Che cos’è la Chiesa?

La Chiesa è la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e dottrina di Gesù Cristo, partecipano a’ suoi sacramenti e ubbidiscono ai Pastori stabiliti da Lui.

  1. Da chi fu fondata la Chiesa?

La Chiesa fu fondata da Gesù Cristo, il quale raccolse i suoi fedeli in una società, la sottopose agli Apostoli con san Pietro per capo, e le diede il sacrificio, i sacramenti e lo Spirito Santo che la vivifica.

  1. Qual è la Chiesa di Gesù Cristo?

La Chiesa di Gesù Cristo è la Chiesa Cattolica-Romana, perché essa sola è una, santa, cattolica e apostolica quale Egli la volle.

 

La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è la via ordinaria di conoscenza e di salvezza.

Poi ci sono le vie non ordinarie, e quelle le sa Dio.

Ad esempio, il bestemmiatore Giarón che afferra la salvezza con quattro parole «Che Dio mi perdoni» dette davanti a don Camillo.

Chiesa “con san Pietro per capo”.

 

PAPA FRANCESCO. SCELGO DI AMARLO

La Chiesa c’è se c’è il Papa. O, in assenza del Papa, se c’è una modalità di elezione del Papa.

L’elezione di Papa Francesco è certamente la più anomala della storia, perché è un atto unico la rinuncia(2) di Benedetto XVI, rimanendo nel recinto del Vaticano.

Dimissioni valide quelle di Benedetto XVI? Tema da studiare, anche appassionante.

***

Ci ho pure fantasticato, da nOmismatico.

Supponiamo che una “entità” abbia fatto sapere in Vaticano che le transazioni monetarie vaticane sarebbero state tutte bloccate. Unico mezzo per evitarlo, le dimissioni di Benedetto XVI.

Naturalmente con il corollario che i bravi dissero a don Abbondio: «E sopra tutto, non si lasci uscir parola su questo avviso che le abbiam dato per suo bene; altrimenti… ehm… sarebbe lo stesso che fare quel tal matrimonio.»

Benedetto XVI non è don Abbondio, stiamo parlando del funzionamento della Chiesa, non della pelle del singolo.

È possibile che Benedetto XVI abbia compreso che quello scoglio non era da lui gestibile, e che davvero quello scoglio faceva nascere l’espressione «ingravescente aetate» usata nelle dimissioni.

Fantasie personali, non badateci troppo.

***

Comunque non si può escludere che le dimissioni siano invalide.

E quindi non si può escludere che la successiva elezione sia fuori regola.

Detto questo, che fa uno che vuole vivere nella Chiesa Cattolica, per la propria salvezza?

Scelgo di accettare l’elezione anche se fosse irregolare, perché sarebbe solo una delle innumerevoli elezioni irregolari che hanno costellato la vita della Chiesa.

Ad esempio, non credo che un’elezione decisa dalle lotte tra i Colonna e gli Orsini fosse “regolare” così come la intendiamo noi, ma resta comunque un tassello ineliminabile della storia della Chiesa.

Scelgo di amare Papa Francesco, così come amavo in modo naturale Benedetto XVI.

 

SCELGO DI AMARLO, NONOSTANTE LE AMBIGUITA’

Risolto il problema dell’elezione (risolto per me: l’elezione può essere irregolare; ma la accetto anche se fosse irregolare, come ce ne sono state tante nella storia della Chiesa).

Tutto a posto, quindi? No, c’è un altro tassello da esaminare.

Ogni tanto Papa Francesco usa espressioni ambigue, nel senso che possono essere interpretate in modi diversi.

Quando si sente un’ambiguità in una conferenza il metodo migliore è intervenire al momento delle domande, porre il proprio dubbio, e ascoltare la “interpretazione autentica”, perché pronunciata dal relatore stesso.

Col Papa non ho la possibilità di fare domande sui dubbi, per cui mi accontento di mettere sempre in evidenza la radice dell’ambiguità, che sta in quella risposta di Papa Francesco a Ferruccio De Bortoli.

«Non ho mai compreso l’espressione valori non negoziabili. I valori sono valori e basta, non posso dire che tra le dita di una mano ve ne sia una meno utile di un’altra. Per cui non capisco in che senso vi possano esser valori negoziabili.»

Se ci pensate, questa frase è «inaudita» nel senso etimologico di «mai udita prima».

Non esiste l’evento di un Papa che dichiara di non aver compreso la dottrina precedente. E, se non l’avesse compresa, sarebbe buona cosa non dirlo e studiarla(3). Invece ne viene fornita una versione raffazzonata ed erronea, per di più consegnata a un giornalista.

Detto questo, stop.

Tra moglie e marito non mettere il dito. Figuriamoci se metto il dito tra Gesù e il suo Vicario.

Amo il Papa, nonostante le ambiguità.

 

GLI UOMINI DI CHIESA

Il Papa è una cosa, gli uomini di Chiesa sono un’altra cosa.

Sull’Arcivescovo Fernández a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede non posso che ripetermi: avendo l’Arcivescovo e futuro Cardinale una serie di buchi dottrinali sui princìpi non negoziabili, sugli assoluti morali, sulla legge naturale (buchi espressi direttamente da lui, nella forma dell’intervista), non è l’uomo adatto per quel ruolo.

O farà danni, o snaturerà la Congregazione.

Per me, è un dolore.

E il Catechismo diventa allora lo strumento per la tranquillità del cuore.

 

IL CATECHISMO

Il Catechismo è un oggetto raro.

Dopo il Catechismo Tridentino passano alcuni secoli prima di arrivare al Catechismo della Chiesa Cattolica del 1997 (1999 in italiano), nuovo Catechismo Universale. La stessa dottrina, un nuovo linguaggio.

Un libro corposo, che deve fare anche da fonte per testi più contenuti (vedi il Compendio del 2005).

Anche il Catechismo di San Pio X non era un Catechismo universale: era un catechismo diocesano che poi, per la sua bellezza e autorevolezza, divenne il Catechismo di quasi tutte le Diocesi d’Italia.

Il Catechismo non è quindi il PTOF di una scuola materna, modificabile ogni 3 anni. È un oggetto che guarda con le tempistiche dei secoli; o quanto meno dei molti decenni, se vogliamo pensare che il tempo ora corra più velocemente.

Il Catechismo di San Giovanni Paolo II sta quindi lì in libreria, a giudicare ciò che viene dopo.

Nasce un’affermazione in contrasto col Catechismo 1997? Pazienza. Noi continueremo ad annunciare secondo il Catechismo 1997.

È uscita una versione “politicamente corretta” del punto 2267 del Catechismo, sulla pena di morte? Pazienza. È scritto malamente ed è erroneo(4).

Tra 100 anni forse nascerà un nuovo Catechismo (nuovo nel linguaggio, intatto nella dottrina).

Nel frattempo mi prendo la libertà di parlare secondo il Catechismo che ho in libreria, e di non “tenermi aggiornato” su ciò che non va aggiornato.

***

«Lo stabilisci tu che non va aggiornato?», dice una signora.

No, lo stabilisce la storia della Chiesa. Se in 500 anni abbiamo avuto due soli Catechismi Universali, un motivo ci sarà.

Nel 1997 San Giovanni Paolo II mise un punto fermo, dopo 5 anni di verifica della prima versione a stampa del 1992. Quel punto fermo è un atto solenne: non è pensabile avere un Catechismo eternamente “in prova”.

 

Giovanni Lazzaretti

giovanni.maria.lazzaretti@gmail.com

 

 

NOTE

  • Citazione dal racconto “Menelik” di Giovannino Guareschi, ampiamente utilizzato nel Taglio Laser “Con serenità, teniamo in libreria il catechismo del 1997”.
  • Uso le parole in modo discorsivo, non saprei utilizzare la corretta terminologia giuridica.
  • Soprattutto avendo a disposizione Benedetto XVI nel recinto del Vaticano.
  • Vedere i dettagli nel Taglio Laser “Con serenità, teniamo in libreria il catechismo del 1997”.

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22 commenti

  • enricog ha detto:

    Trovo questo articolo sensato e condivisibile.
    Mi sento invece a disagio e molto triste nel leggere molti commenti che sinceramente non capisco: cosa posso fare io nel mio piccolo se non cercare di vivere pienamente la mia povera fede? Se Gesù ha detto di amare i propri nemici e ponendo che l’attuale pontefice lo sia, devo fare a meno di amarlo e magari pretendo anche di essere in Grazia di Dio?

    Padre Pio ha detto di rimanere nella fede dei nostri padri e di non ascoltare più nessuno. E allora faccio quello, ma con molta umiltà, senza avere la pretesa di voler essere nel giusto e che gli altri sono sbagliati. A me spetta il compito di essere coerente con la Fede che mi è stata tramandata dalla Chiesa di sempre e di pregare per la conversione dei peccatori.

    Ho una trave così grande nel mio occhio che non ho tempo di guardare pagliuzze o travi che siano negli occhi degli altri.
    Purtroppo questi sono tempi tribolati e fa male al cuore vedere ed ascoltare notizie di insegnamenti fuorvianti da uomini di chiesa. Ma la Madonna disse a Fatima che ci sono tante persone che vanno all’inferno perchè non c’è nessuno che preghi e si sacrifica per loro.
    Penso che tanto livore per il pontefice non serva a nulla se non a fare il gioco del Maligno, ma sia invece necessario più che mai pregare e fare penitenze per lui.

    Se il modello espresso da Gesù sono i bambini, io ho tantissima strada da fare, anche perchè confesso che amare Bergoglio mi riesce davvero molto difficile.
    Che lo Spirito Santo illumini tutti noi.

  • Davide Scarano ha detto:

    Leggo molti messaggi di critica a Lazzaretti. Ci sta. Col senno di poi osservo: facile criticare le “ambiguità” del Papa, però mi chiedo perchè nessuno dei cattolici ha protestato in modo fermo e/o plateale quando la S. Messa, cioè il segno più importante che Cristo ci ha lasciato, è stata tolta per mesi “per ragion di Covid”, negando al contempo i Sacramenti, cioè i fondamenti del vivere cristiano. Questo, ripeto, col senno di poi, doveva esser fatto e questo non è stato fatto, da me per primo. Osservo inoltre che, in qualsiasi ambito, la facoltà di critica debba tener conto della effettiva esistenza e praticabilità delle possibili alternative. In altri termini credo che ciascuno di noi debba riflettere sulla massima “Extra ecclesiam nulla salus” cercando, a mio parere, di non buttare via il bambino con l’acqua sporca. Ricordo infine che, comunque la si pensi sull’attuale papa, nel Catechismo della Chiesa Cattolica è stato annunciato un “ultimo periodo di prova”. Se è vero che molte riflessioni abbondano, sia tra i lettori di questo Forum, sia da coloro che professionalmente si occupano di Chiesa e delle cose di Dio, circa l’esistenza di detta prova e del “mistero di iniquità” diviene più problematico riflettere sull’articolo -non conosco quale sia il termine tecnico più appropriato- 677 laddove afferma “La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione”. La semplice interpretazione letterale di questo canone suggerisce che la Croce, del tipo che Dio vorrà, non potrà essere evitata.

  • gladio ha detto:

    Professore, sta bene?

  • Alessandro ha detto:

    Premessa: prima di qualunque elucubrazione mentale che ciascuno possa fare, esistono principi giuridici e leggi che vanno applicate . Punto. Ciò detto, vado per punti…
    1′”Comunque non si può escludere che le dimissioni siano invalide.
    E quindi non si può escludere che la successiva elezione sia fuori regola.”
    Esiste una scala di valori e priorità, rima del proprio arbitrio, si devono seguire le leggi e i principi giuridici…PAPA DUBIUS, PAPA NULLUS. Da qui si parte e poi si sviscera tutta la vicenda…
    2. “Scelgo di accettare l’elezione anche se fosse irregolare, perché sarebbe solo una delle innumerevoli elezioni irregolari che hanno costellato la vita della Chiesa.”
    Un’elezione irregolare PUÒ essere sanata secondo il principio della “SANATIO IN RADICE” per “accettazione pacifica universale” dell’eletto, si possono sanare vizi di forma, anche gravi, nell’esecuzione DELLA SINGOLA VOTAZIONE, ma UN CONCLAVE NON PUÒ ESSERE INDETTO a Papa non morto e non validamente abdicatario. Nel 2013 mancarono le condizioni GIURIDICHE di ESISTENZA di un conclave.
    3. Il Papa si ama e basta NON “si sceglie di amare”… mentre un antipapa si può scegliere di amare, come Benedetto XVI fece nei confronti di Francesco seguendo l’insegnamento di Gesù Cristo “ama il tuo nemico e prega per il tuo persecutore”.
    4′ “Tra moglie e marito non mettere il dito. Figuriamoci se metto il dito tra Gesù e il suo Vicario.” Tra Gesù Cristo e il suo anti-vicario invece?? Io decido di entrare, per quanto nelle mie possibilità, A GAMBA TESA. A difesa del suo legittimo Vicario, e del gregge di Cristo.
    Un monito per un cattolico dovrebbe essere quello di non confondere l’eroicità delle Virtù con la pusillanimia. San Bernardo di Chiaravalle insegna… Sant’Atanasio Magno insegna… Santa Giovanna D’Arco insegna…

  • E.A. ha detto:

    La cosa più drammatica che sta emergendo da questo cataclisma, che ha investito la Chiesa, è il prendere coscienza di come tanti “Cattolici” hanno preferito la via larga, pur nella consapevolezza di trovarsi difronte alla più grossa impostura che la Chiesa abbia mai conosciuto! Hanno sfoderato gli artigli per difendere il proprio “orticello” ( FSSPX), ed hanno ritenuto una perdita di tempo, o troppo oneroso, o fantasioso difendere la Sede di San Pietro, tanto un Papa vale l’altro , l’importante è non litigare troppo, non creare inutili tensioni e tirare avanti, frequentando magari solo determinate Chiese “vetus ordo “e chi se ne importa se c’è un antipapa e pachamama elevati agli onori dell’altare! La via stretta si sa, è la più ostica, ma a quella il Signore ci ha chiamato e sappiamo dove conduce, l’altra dove porta lo sappiamo altrettanto!

  • Fritz ha detto:

    In TV decenni fa c’era un programma “OGGI LE COMICHE”, ma l’articolo publicato non fa ridere. Sembra scritto dopo una fumata di Cannabis, in pieno stato di confusione mentale.
    Pazzesco abusare così degli ultimi momenti storici in cui ci si può ancora esprimere con una opinione decente. Gli antichi direbbero: est modus in rebus o detto in volgare, se non sai di cosa stai parlando, taci: ti daremo un bonus per ritentare la prossima volta, magari in piena dittatura del Nuovo Ordine Mondiale.
    Purtroppo è il segno dei tempi, inaugurati da Bergoglio, che parlino anche gli uomini dagli amori, come dire, inconsueti o se vogliamo essere benevoli, assurdi. Che povertà argomentativa e quale leggerezza cristiana!
    Ma facciamoci due risate, non vale la pena discutere sulle fregnacce senza consistenza sparate a zero in stato caotico mentale. Di nuovo infatti abbiamo un altro professore che ha dichiarato il suo amore al pupillo di satanasso, in piena propaganda LGBTQIAB+ (lesbian, gay, bisexual, transgender, intersex, queer/questioning, asexual, Bergoglian).
    Complimenti per il dott. Tosatti, per primo oggi pubblica il primo innamorato di un incerto papa, ma amante certo della sodomia, del buco alternativo, il pontefice del buco di riserva. Un papastro della chiesa di riserva.

    Ma l’amore è amore,anche se perverso e dichiarato alla faccia di un Dio che fu tradito e fatto giustiziare da un Giuda della stessa impurità della carne. Un professore di che? Di educazione sessuale forse; questo tizio avrà un amore fortunato e longevo: Bergoglio non si impiccherà come il compare.

    • gladio ha detto:

      Concordo in pieno con lei, Fritz, qui siamo su ” Scherzi a parte”
      Il professore ritiene addirittura plausibile che Bergoglio non sia
      il Papa però…però è pronto ad amarlo e, quel che è peggio seguirlo.
      Vada per l’ amarlo, il buon Dio ci esorta ad amare chiunque , anche i nostri nemici, ma quanto a servirlo….in poche parole è come se il professore, passeggero su di un autobus guidato da un matto conclamato, anzichè tentare di rimuovere l’ autista , ne assecondasse, per l’ amor di non so che cosa , tutte le follie.
      Professore…mi scusi ma qui lei l’ ha sparata talmente grossa che nemmeno i cannoni delle batterie costiere del ” Vallo Atlantico” le hanno mai sparate di questo calibro.
      Senza offesa professore, si prenda una vacanza per una pausa di riflessione.

  • Maria Paola ha detto:

    Resto basita di fronte ad affermazioni del calibro di: “Scelgo di accettare l’elezione anche se fosse irregolare, perché sarebbe solo una delle innumerevoli elezioni irregolari che hanno costellato la vita della Chiesa.
    Amo il Papa, nonostante le ambiguità.”
    Ma ci rendiamo conto? Un Papa non si SCEGLIE di amare… si ama e basta in quanto Vicario di Cristo in terra, peccato che Bergoglio abbia rinunciato a tale titolo perché non gli appartiene! A un Pontefice canonicamente eletto si deve filiale obbedienza e devozione, certamente… ma non deve sussistere il minimo dubbio, la minima ombra sulla sua legittimità. Ora, della Declaratio di Papa Benedetto si discute da dieci anni e sono stati scritti fiumi di inchiostro. Questo dovrebbe far saltare sulla sedia i cardinali e invece niente… tutto tace. O forse no, non proprio tutto, perché pochi uomini hanno deciso di non stare in silenzio e di gridare al mondo che c’è un antipapa che si chiama Jorge M. Bergoglio che sta ingannando e mentendo a milioni di cattolici. Chi sono questi eroi? Don Minutella inanzitutto, guarda caso oggetto di una violenta campagna di diffamazione, e poi Andrea Cionci il quale viene ovviamente ignorato dal maistream. Grazie alla loro denuncia della più grande impostura che il mondo ricordi, la verità presto o tardi trionferà, perché la verità è come un leone, una volta liberata si difenderà da sola.

  • Carmela ha detto:

    Signor Lazzaretti, condivido tutto del suo articolo. Aggiungerei una sottolineatura alla necessità di mandare a memoria le domande e le risposte del Catechismo. Solo la loro magnifica verità, ci potrà salvare, insieme alla costante invocazione allo Spirito Santo

  • Benedetto Otto ha detto:

    Un concentrato di contraddizioni e inesattezze ben riassunto in questo video

    • Tamina ha detto:

      Grazie! Bravissimo Andrea Cionci! Bisogna anche vedere:
      🇮🇹 DIES IRAE: nient’altro che la verità sulle “dimissioni” di Benedetto XVI di Andrea Cionci
      https://www.youtube.com/watch?v=oxaW6Yd5oDM&list=PLhKypnTMuRvXHV1t0Ohuxx8DzXqNTEpiH
      🇮🇹 INTELLIGENTI PAUCA – Come Benedetto XVI ha svelato la sede impedita
      https://www.youtube.com/watch?v=_4qEahnOJLU&list=PLhKypnTMuRvXQC5kk_GHpbEA6oZQ1I2bR
      🇮🇹 REDDE RATIONEM – Come Benedetto XVI ha salvato la Chiesa di Cristo

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Gent. le Benedetto, lei pensa che il podcast proposto serva a qualcosa? Lei è un ottimista: il mondo (cattolico) è in mano ai professori Viglione, Zenone e quest’ultimo da dove è uscito??
      Inutile smontare le corbellerie che hanno infarcito il Blog del buon ( distratto o lo ha pubblicato per vedere l’effetto?) Tosatti. Corbellerie puerili per le quali, in termini di dottrina, questi personaggi altro che catechismo di PIO X, dovrebbero rifare le aste dalle suore, quelle manesche di una volta. Questa gente non va smontata, non va resettata e non va convinta: senza una grazia particolare in costoro bisognerà solo accettare la loro situazione personale in ottica di fede, quella della “confusione”, una confusione che li fa esprimere senza alcuna ratio dottrinale, nè di buon senso, anzi li fa addirittura mettere l’uno contro l’altro, una spece di nuova covidiozia babilonica, quella bergogliana.
      Riporto un commento ad un altro video di Cionci che a me ha aperto gli occhi, anche se non sono convinto che stiamo parlando (ancora) dei “tempi della fine”:
      ______
      “Bergoglio l’apostata.
      Voglio dire la mia che però, sia chiaro a chi legge, è perfettamente in linea con la fede. La scena descritta in chiesa (in chiesa beninteso, perciò emblematica) è un pallido esempio premonitore di quanto accadrà nei tempi della fine. E parlo non tanto della scenetta che può essere anche intesa umoristicamente piuttosto triste, ma della considerazione che quel tizio, il Battiston, sta vivendo dentro di se e di cui biblicamente non si avvede: la sua mentale CONFUSIONE! Cioè di quanto avverà a breve: la confusione nel popolo di Dio sarà una costante continua e comune delle varie fasi dell’Apocalisse, momenti in cui la parte estranea al piccolo gregge non sarà in grado di avvedersi e quindi di recedere dalla sua condotta e salvificamente pentirsi.

      «Uscite da essa, o popolo mio» ( Apocalisse 18 4-5 ) è l’ordine di Dio. Presto Babilonia sarà giudicata e il Signore ci da ancora oggi questo ultimo avvertimento ma che è anche una esortazione amorevole e paterna che il piccolo gregge si separi da questo sistema che caratterizza “Babilonia”, che attirerà la collera divina di Dio rappresentata dall’orrore dato dalla commistione, la confusione cristiana, col mondo che vuol imitare per donare un falso bene collettivo, la persecuzione dei Santi e il culto di altri dei e idoli.
      Babilonia, significa «confusione». E ricordiamo come avvenne e come dunque fu significativa la distruzione della “torre di Babele” nella capitale pagana che teneva in schiavitù gli israeliti, popolo di Dio. Oramai vicina la fine dei tempi, la Scrittura ci preannuncia il castigo e la distruzione della nuova Babilonia, usciamo da essa, usciamo dalla contingenza di questi tempi rappresentata da una falsa chiesa retta da un antipapa: Bergoglio l’apostata”
      _____
      Siamo in tempi di confusione dove le lauree stesse dei professori, sebbene donate con larghezza, non servono certo a orientarli nello sfacelo della exchiesa e ad uscirne per mancanza di Grazia personale prima e per indurimento del cuore poi.

  • Adele ha detto:

    Gentile professore, ma davvero lei, con un atto volontario, ha donato il suo cuore a colui che si fa chiamare Papa Francesco, pur riconoscendo che agisce con ambiguità e pur sospettando che la sua elezione sia invalida? Ma non si rende conto di aver donato il suo amore non al Vicario di Cristo ma al Vicario di Satana? Lei, con un atto volontario si è messo al servizio di Satana! Avendo capito, o comunque, avendo avuto il sospetto dell’elezione invalida, avrebbe dovuto, in coscienza, approfondire, verificare indagare. Invece cosa fa? Sceglie di amarlo e di servito! Non ho parole!

  • Enrico Nippo ha detto:

    “La Chiesa Cattolica Apostolica Romana è la via ordinaria di conoscenza e di salvezza”.

    “Poi ci sono le vie non ordinarie, e quelle le sa Dio”.

    Quindi le vie non ordinarie non sono sotto la “giurisdizione” della Chiesa, o, meglio, degli uomini della Chiesa.

    Quindi chi segue la via ordinaria deve guardarsi dal giudicare, usurpando la sapienza di Dio, chi segue le vie non ordinarie.

    Dico bene?

  • ORGANUM ha detto:

    Ci risiamo con i soliti gne gne e distinguo vari.E’ probabile (anzi quasi certo) che Bergoglio non sia il Papa per motivi canonici.Ma la verità è che non può essere il Papa soprattutto per quello che dice e che fa,come, per lo stesso motivo, ormai non può più essere considerata Cardinale,Vescovo , Presbitero la quasi totalità del clero cosiddetto cattolico. Signori cari,così stanno le cose, e chi si perde ancora in vacui e dolciastri sofismi presto,molto presto se ne accorgerà,sempre che non intenda rifugiarsi in un iperuranio tutto suo ,nel quale tutti,Papa,Cardinali,Vescovi e Preti sono sinceramente e benevolmente intenti a predicare un Vangelo geneticamente modificato per il bene esclusivo delle anime.

  • Franz Schclagen ha detto:

    Prof, ma che razza di ragionamento è il suo?
    Ma si rende conto della gravità di quanto dice?
    Lei ha FANTASTICATO… Ha FANTASTICATO su una cosa così GRAVE come l’elezione o la rinuncia di un Papa, che sono atti GIURIDICI OGGETTIVI, sui quali non si può e non si deve fantasticare. Non stiamo parlando delle patate fritte.
    Qui siamo davanti a un CONCLAVE INVALIDO, non a una elezione irregolare avvenuta DOPO un conclave VALIDO, come per alcuni Papi nella storia. Elezioni sanate in radice dalla Dottrina dell’ accettazione pacifica universale (Universalis Ecclesiae Adhesio). Cosa che non può assolutamente avvenire per il falso conclave di Bergoglio , perché indetto a Papa non morto e non abdicatario.
    Un CONCLAVE INVALIDO non può essere sanato.
    Tra l’altro è proprio PERCHÉ San Bernardo di Chiaravalle “AMAVA” e voleva SALVA l’anima dell’Antipapa Vittore IV che scese in campo e lo convinse a dimettersi in favore del VERO PAPA.
    Dai Prof, cosa dobbiamo fare? Seguire il suo consiglio o seguire l’esempio di san Bernardo?
    Ah già, ma “noi non siamo santi”. Prima bisogna patire e soffrire in silenzio. Stiamo zitti, stiamo zitti davanti alla distruzione della Chiesa Cattolica da parte di un Antipapa e per di più eretico. Papa Benedetto diceva: “Carità nella Verità”.
    L’amore senza la verità è una menzogna.!!!

  • Giuseppina ha detto:

    Catechismo di San Pio X 105 i pastori stabiliti da Lui!!! Quindi mi scusi lei non può scegliere di amare Francesco anche con le sue ambiguità , sa perché? Perché Francesco come papa canonicamente eletto non esiste!!! Perché vuole farsi male e fare male a chi la segue?!? Ci sono troppe cose che non quadrano, bisognava solo esaminarle invece che ignorarle! Ma la sua intelligenza non glielo permette!!! Sicuramente la storia deve andare così! Ma le ricordo che Gesù disse di Giuda il traditore, il Figlio dell’ uomo se ne va! Ma guai a quello per cui va via, fosse stato meglio per quell’ uomo che non fosse mai nato!!! Io glielo detto!!! Consiglio ci pensi ancora é in tempo, ma il tempo é prossimo a finire!!!

  • E.A. ha detto:

    No comment!

  • vittoria ha detto:

    l ‘ elezione di Bergoglio non è irregolare ma invalida, Benedetto XVI non ha mai rinunciato, la declaratio contiene più di 40 errori di cui due grossolani, possibile che Ratzinger sbagliasse a scrivere in latino? Ha continuato a vivere in Vaticano, a vestirsi di bianco, a firmare P.P. Come poteva essere più chiaro? Era prigioniero, cosa vi aspettavate che scrivesse degli striscioni ” Sono in sede impedita “. Ve lo ha fatto capire in tutti i modi ma voi siete stati ciechi e sordi, ed adesso sorbitevi Bergoglio con le sue, come le chiamate? “Ambiguità” e “pazienza” se in realtà sono bestemmie

  • Davide Scarano ha detto:

    Quelle del Prof. Lazzaretti sono riflessioni talmente equilibrate e sagge che possiamo solo leggerle e meditarle, specie per quanto riguarda ciò che non mi era noto, in particolare quei passi del Catechismo di S. Pio X. (versione 2 con meno errori di sintassi).

  • Davide Scarano ha detto:

    Quelle del Prof. Lazzaretti sono riflessioni talmente equilibrate e sagge che possiamo solo leggerle e meditarle, specie per quanto quanto riguarda ciò non mi era noto, in particolare quei passi del Catechismo di S. Pio X.

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