La generazione di Bergoglio ha perso. Mastro Titta.

21 Luglio 2023 Pubblicato da 14 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sullo stato attuale della Chiesa, e sul periodo tempestoso che stiamo attraversando.

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MASTRO TITTA: LA GENERAZIONE DI BERGOGLIO HA PERSO

 

Perché papa Bergoglio non sbugiarda l’apparato di potere-massonico che sovrintende a questa sovrumana distruzione, all’apparenza di buon samaritano, ma famelici lupi all’interno?

 

So che è poco elegante e meno intelligente rispondere alle domande retoriche. Marasciulo conosce benissimo alcune possibili risposte all’efficace commiato del suo articolo.

 

Essendo il mondo condannato a contrabbandare la banalità come la forma più alta di pensiero – d’estate fa caldo, chi non si vaccina muore, moriremo tutti di Covid, Putin caccapipipopò – le domande retoriche sono in fondo l’ultima possibilità che la gente capisca a cosa stai alludendo: 2+2 fa 4, tranne per Spadaro SJ per il quale fa 5. Secondo i woke, la matematica (materia generalmente indigesta ai neri) è razzista.

 

Affermare ad esempio che Bergoglio sia un massone omosessuale anticattolico sulla base di non pochi indizi seminati da lui medesimo suona del tutto inaccettabile persino per i suoi detrattori più accaniti. Le prove! Servono le prove!, si indignano.

 

L’attaccamento alle prove, in uomini di fede, è molto pericoloso. Le prove azzerano la fede, la cui espressione essenziale è credere in ciò che non è dimostrabile. Dopotutto anche i fatti sono manipolabili all’infinito – basti guardare alle infinite versioni, pardon vero-finzioni sul Covid.

 

D’altra parte la maggior parte delle verità dimostrate, che secondo Popper lo sono soltanto fino a prova contraria, sono verità futili, come scriveva Camus. Sono verità che non mutano di una virgola la condizione umana. D’estate fa caldo, molto caldo anzi caldissimo? Esticazzi. Quando potrò abbronzarmi a Gabicce in gennaio senza prendere una polmonite, ne riparliamo.

 

Bergoglio non sbugiarda l’apparato massonico perché ne fa parte. Ne condivide i “valori”. Se anche non possedesse una qualche tessera con sopra scritto Ciccio 665 (atto d’umiltà nei confronti di Satana), ovvero se la sua adesione fosse puramente ideale, se fosse cioè solamente “al servizio”, “disponibile” nei confronti dei “cari fratelli massoni”, sarebbe perfino peggio.

 

Peggio di un massone conclamato c’è solo un camaleontico cripto-massone.

 

Stesso discorso per l’omosessualità. Se usciamo dal mito dell’uomo intrinsecamente buono e altruista – un mito massonico, guarda caso – e osserviamo l’oggetto da vicino, dobbiamo concludere che l’omosessualità interessa solo a coloro che la praticano o vorrebbero farlo. Tutti gli altri ne parlano perché è socialmente cool mostrarsi open-minded.

 

Anche qui: un cripto-omosessuale è infinitamente peggiore di un omosessuale conclamato – fra i cripto metto anche i signori e le signore nudi piumati e pitturati come Apache in guerra che sfilano nei Pride: è un altro travestimento caricaturale.

 

La differenza fra massoneria e omosessualità è che mentre la prima è un prodotto culturale – ci si può conformare imparando – la seconda discende dall’esperienza.

 

In entrambi i casi devi però essere riconosciuto come autorevole innanzitutto dai tuoi sodali. Un generale parla innanzitutto ai suoi soldati. In misura decisamente minore agli altri. E infatti i massoni andarono in solluchero per l’elezione di Bergoglio: niente sarà più come prima. Il rotocalco gay The Advocate lo nominò addirittura “persona dell’anno”.

 

Casomai dovrebbe colpire la fattispecie di un papa cattolico che non è cattolico, e nemmeno papa. Un segretario del Pd che avesse in casa un busto di Starace – non dico la Buonanima – sarebbe cacciato all’istante. Lo stesso un pilota d’aereo che soffrisse di vertigini. A capo della Chiesa Cattolica invece può stare chiunque, perfino chi cattolico non è.

 

Questa sì che è una novità assoluta nella storia della Chiesa. L’argomento “antipapi e papi eretici ne abbiamo avuti a bizzeffe” decade nel momento in cui si scopre che tutti sono stati riconosciuti come tali, spesso già in vita.

 

Invece nel caso di Bergoglio il sortilegio è granitico: anche se non è cattolico, anche se è stato eletto in patente e solida violazione di una Costituzione Apostolica come la Universi Dominici Gregis, anche se pronuncia eresie come io dico parolacce, è il papa.

 

E dire che su questi aspetti Bergoglio dissimula meno, anzi per niente: a parte riferirsi a se stesso come al “Vescovo di Roma” e aver bollato come “storico” il titolo di “Vicario di Cristo” (una specie di Barone di Münchausen o Visconte Dimezzato), non perde occasione per compiere scorribande nella Terra di Mezzo dello Spirito in mezzo a nani, orchi, Nazgul ed eserciti di morti.

 

Non dirà mai: io non sono il papa e Gesù è stato un bonzo buddista morto di sonno. Il giochino finirebbe all’istante, per quanto per i cattolici presumo resterebbe il papa, un compagno che sbaglia mentre loro mangiano i bambini.

 

Bergoglio ritiene, e in questo è profondamente sincero, il cattolicesimo morto e sepolto. Insostenibile robaccia vecchia che puzza di tomba.

 

In un uomo che si appresta ad entrare lui stesso nel sepolcro, l’avversione – tafofobia? – non  può che esplodere. Di qui l’affanno nel rendere i processi “irreversibili” – ricordate Draghi e il suo “l’euro è irreversibile”? – ad esempio nominando cardinali all’impazzata, come un allenatore che perde 3-0 a dieci minuti dal fischio finale e butta dentro cinque attaccanti.

 

Ed eccoci al punto: Bergoglio è un uomo vecchio e gonfio, che morirà senza poter pronunciare davanti al mondo il suo segreto atto di fede nel Grande Architetto. Senza poter sposarsi col proprio amante o i propri amanti – anche il poliamore è lungi dall’essere accettato.

 

Chiuderà gli occhi per sempre senza poter dire che tutte le religioni sono vere, l’unica falsa è il cattolicesimo (un Dio di carne e sangue che risorge ma prima di farlo stabilisce la sua Chiesa su un uomo mortale, figuriamoci).

 

Soprattutto, morirà sapendo che i processi che ha innescato, la magnifica ossessione per l’irreversibilità delle cose, finiranno in cenere come accade a tutte le cose troppo umane. Immaginiamo per un secondo il dolore, la disperazione di un uomo che viva una simile condizione.

 

Non so se è chiaro, e io non so come dirlo diversamente: la generazione di Bergoglio ha perso malamente, su tutti i fronti. Ha fallito, e lo ha capito molto bene.

 

Ma quando hai buttato al macero l’intera esistenza seguendo ogni cosa “nuova” che ti si parava davanti, non torni in difesa gli ultimi dieci minuti. Pensi sempre di poter recuperare, tutti avanti, anche il portiere, e magari prendi altre due pere: 3+2 sì che fa 5. Ma per gli altri.

 

P.S: Un ultimo appunto a quelli che da anni si sfiatano a dire che “Bergoglio non ha mai manomesso la Dottrina”. La Dottrina è come il latino: lettera morta che quasi nessuno impara e pratica più. Bergoglio fa sempre fare il lavoro sporco agli altri, tipo Fernandez. Mi sembra che il campo delle opzioni a favore della tesi stia perdendo argomenti cardine.

 

D’altra parte se la cambiasse ufficialmente, direbbero che siccome è il papa a cambiarla, allora va tutto bene. Non solo non se ne esce. Non ci si prova neanche. Amen: ci vomiterà dalla Sua bocca perché non siamo né caldi né freddi. Bergogliani o anti-bergogliani, sempre bergogliani siamo.

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14 commenti

  • Carlo ha detto:

    la maggior parte delle verità dimostrate sono verità futili

    Anche l’esistenza di Dio? Che ne direbbe l’Aquinate?
    Miserere nobis Christe

  • AlTi ha detto:

    Complimenti! L’unica questione importante e lampante da dover riconoscere è proprio che Bergoglio non è il papa e non guida la chiesa cattolica, ma una sua scimmiottatura: una falsa chiesa. La vera Chiesa Cattolica è sempre rimasta fedele al vero Papa Benedetto XVI. Dalla sua morte la Sede Petrina è rimasta vacante ed è illecitamente occupata.

  • miserere mei ha detto:

    Benedetto XVI non si è dimesso, ma si è posto in sede impedita. Bergoglio è illegittimamente papa, cioè non è papa, esercitandone solo in apparenza il ruolo.
    Benedetto ha lasciato il ministerium dall’ora ventesima di un orologio diverso da quello attuale, quindi il giorno primo marzo 2013.
    Il conclave convocato prima di allora non ha effetto.
    Molti veri cardinali lo sanno.
    Tutti quelli nominati da Bergoglio non hanno titolo.
    La beata Emmerick ne ebbe in qualche modo contezza.
    Il terzo segreto di Fatima è pienamente in corso.
    La lista dei papi di Malachia si interrompe con De Gloria olivae.
    In persecutione extrema SRE sedebit Petrus Romanus… può essere l’illegittimo, può essere il prossimo legittimo pontefice, o può essere lo stesso Benedetto XVI che il 26 febbraio 2013, con una nota ufficiale del Vaticano, stabilì di chiamarsi “Papa emerito o Romano Pontefice emerito” sconfessando chi dal 12 febbraio aveva detto che dal 28/2/13 non sarebbe più stato Papa.
    Il catechismo parla esplicitamente di una prova finale che riguarderà una Chiesa irriconoscibile.
    Anche per Garabandal Benedetto XVI è l’ultimo papa e dal 31/12/2022 non c’è più.
    Chi sia Bergoglio non importa.
    Conta chi siamo noi, o meglio di Chi vogliamo essere.

  • E.A. ha detto:

    E se le prove a cui fa riferimento Mastro Titta fossero quelle che chiedeva S.Tommaso “se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi,e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo”. E Gesù “ Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto “. Per quanto concerne i tiepidi, certo non sta a noi compilare la classifica, ma è bene credo, che ognuno di noi si segga sempre agli ultimi posti, in modo che, al banchetto, sia il Signore a farci sopravanzare a quelli di onore.

  • Maria Giulia Scacchi ha detto:

    “Le prove azzerano la fede, la cui espressione essenziale e’ credere in cio’ che non e’ dimostrabile”. Ma e’ proprio sicuro? Qui’ si dimenticano dei “piccoli” particolari, minuzie, PROVE dell’esistenza di Dio e del Suo CONTINUO intervento nella storia, tipo i miracoli, specie quelli eucaristici o gli avvenimenti compiuti dopo la loro predizione ad opera della Vergine Maria nelle sue molteplici apparizioni. Sforzi quindi inutili del Cielo per cercare di svegliarci dal nostro sonno mortale. Prova ne sia come, sia pure con sittanta fatica (10 anni ) si moltiplica il sorgere di voci che finalmente dicono la verita’. E non generalizziamo su quelli che verranno vomitati, perche’ c’e’ chi la verita’ l’ha vista in sogno prima che succedesse, chi l’ha riconosciuta nel momento stesso in cui si e’ affacciata al balcone, chi l’ha capita poco dopo quando ha scelto con falsissima “modestia” l’argento al posto dell’oro ( non ricco bensi’ INCORRUTTIBILE…e poi ci sono gli UNACUM!

  • Luciano ha detto:

    La barca è malmessa, che il Signore si svegli

  • Ambra ha detto:

    E’ possibile che Bergoglio non capisca l’Italia. E’ vissuto in Italia un tempo sufficiente per capire l’Italia ?
    Quindi lui parla a degli sconosciuti che non conosce. Vive in un paese che non ha nemmeno visitato.
    Per questo si affanna a ricreare l’Argentina qui da noi.
    Solo che noi non conosciamo l’Argentina e le novita’ argentine nom ci piacciono.
    Un suggerimento

    • Continua ha detto:

      Il suggerimento consiste in un bel viaggio attraverso l’Italia.
      Magari iniziando dalla Sicilia che divenne cristiana in epoca apostolica. Oggi mi e’ capitato di leggere la vita di san Pancrazio , primo vescovo di… Taormina o Siracusa ? Non lo ricordo piu’.
      Per poi attraversare lo stretto e risalire la Calabria. Un suggerimento : visitare la certosa di Serra san Bruno, dove lui puo’ entrare ed io, donna probabilmente no. Non si dimentichi la cattolica di Rossano col suo prezioso reperto. Saluti i parroci sposati dell’Eparchia di Lungro e viva per qualche giorno con i frati minimi a Paola . Non si perda le chiese rupestri di Manduria ne’ i tesori dei dintorni di Salerno. E , risalendo l’Italia non dimentichi di visitare tutti i battisteri che accompagnano le nostre cattedrali ma lanci uno sguardo anche le torri di avvistamento dei pirati saraceni.
      Buon viaggio !

  • Di blog in blog ha detto:

    Mastro Titta scrive che Bergoglio pensa che il cattolicesimo sia morto e sepolto. Non tutto il cattolicesimo : solo ed esclusivamente quello preconciliare. O meglio ancora quello che lui immagina sia stato il cattolicesimo preconciliare.
    Non c’entra molto il concilio. C’entra Peron. Chi tra noi e’ a conoscenza del fatto che Peron brucio’ chiese ? Forse nessuno.
    Io l’ho letto sul blog chiesaepostconcilio in un lungo intervento del Vescovo emerito di La Plata. Qualche giorno fa. Ma si dice anche che l’inflazione, in Argentina sia al 60%. Ovvero che l’Argentina che potrebbe essere un ricco paese sia in poverta’.
    Mentre sappiamo quanto Bergoglio ami la teologia della liberazione. Bergoglio stesso affermo’ di essere in contatto con Leonardo Boff anche ora che e’ papa e di essere in contatto con lui per la stesura delle encicliche. Ed e” questo cattolicesimo che deve rimanere vivo dopo la sua morte.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “L’attaccamento alle prove, in uomini di fede, è molto pericoloso. Le prove azzerano la fede, la cui espressione essenziale è credere in ciò che non è dimostrabile”.

    Affermazione anch’essa pericolosa.

    “Credere in ciò che non è dimostrabile”: una soglia varcata la quale si crede a tutto, anche alla manipolazione del Potere in ogni sua espressione, rimanendo esposti al plagio che a sua volta, in campo religioso, conduce al bigottismo.

    Quanto alla ‘programmazione’ della morte di Bergoglio in ogni suo particolare, ci andrei molto piano. Per quanto incazzatissimo come Mastro Titta, nessun uomo può arrogarsi la facoltà di prevedere, anzi prestabilire come morirà una persona, qualunque essa sia.

    Se l’incazzatura sfocia nell’arroganza (e nell’odio?) c’è da preoccuparsi.

  • enrico piccotti ha detto:

    Parole sante.Non si poteva descrivere meglio il personaggio e la situazione attuale.

  • E.A. ha detto:

    Le sue parole, caro Mastro Titta, nette ed affilate come lame taglianti non lasciano (s)campo!!! È evidente che siamo giunti alla Fine, almeno di tutto quello per come oggi lo conosciamo. Fu lo stesso Bergoglio, all’affaccio, a dire chiaramente di essere venuto alla fine del mondo. Papa B.XVI si considerò non più appartenente al vecchio mondo, ma il nuovo, disse, non è ancora cominciato. E quale segno più evidente del Male, che dopo aver colonizzato e schiavizzato un’intera Umanità, per umiliarla, se ne sta facendo pure beffa?!!! 2+2=3; la grandine riscalda il Pianeta, i vermi sono nutrienti, l’uomo è in esubero, se non ti ammali muori, la mamma non nasce donna, il Papa non necessariamente e’ Cattolico e legittimo……Urge un mea culpa, generale e personale, e probabilmente, per non essere vomitati da tiepidi, attendere i flagelli che verranno.

  • Stefano ha detto:

    Monumentale. Condivido dalla prima all’ultima parola.

  • claudio ha detto:

    Buongiorno, ci sono due cose che non mi convincono del ragionamento di Mastro Titta e sono di tipo metodologico.
    La prima è che lui scambia “banale” con “ovvio” ed “evidente”. Quelle che per lui sono “banalità” 8caccapipipopo), sono “ovvietà evidenti”.
    La seconda è la contestazione che fa sull’esigenza delle prove e l’interferenza che questo avrebbe con la fede: intanto non è vero che le prove contraddicano la fede, salvo essere fideisti e quindi eretici; in secondo luogo non credo si possa imporre ai cattolici l’ipotesi che Bergoglio massone omosessuale debba essere un articolo di fede con valore dogmatico.
    Il resto sta o cade a seconda di come si valutano questi presupposti.
    Cordiali saluti.

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