La Chiesa, gli abusi, l’omosessualità. C’è correlazione?

23 Giugno 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione nella nostra traduzione questo articolo apparso su Infovaticana, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

§§§

Il segretario di Stato vaticano ha respinto l’affermazione secondo cui gli abusi sessuali del clero sarebbero legati all’omosessualità, definendola una “associazione grave e scientificamente insostenibile”.”
L’orientamento omosessuale non può essere considerato né come una causa né come un aspetto proprio dell’abusante, tanto più se staccato dalla disposizione generale della persona”, ha scritto il cardinale italiano Pietro Parolin.
Il National Catholic Reporter riporta le dichiarazioni del cardinale che sono state pubblicate come prefazione a un nuovo libro, “Il dolore della Chiesa di fronte agli abusi”, un volume che include contributi di vari teologi, psicologi e altri esperti in materia di abusi sessuali del clero. La tragedia dell’abuso, ha osservato, è sempre più legata a “gravi deficit di personalità”, in particolare per quanto riguarda le capacità emotive e relazionali dell’individuo”.
Diventa quindi più chiaro come la piaga dell’abuso, dentro e fuori la Chiesa, sia legata piuttosto a personalità discordanti, gravemente carenti dal punto di vista emotivo e relazionale”, ha scritto.
Nel nuovo volume, il cardinale italiano respinge anche il legame tra celibato clericale e abusi, invitando invece i seminari e gli istituti religiosi a dedicare più tempo e risorse alla ricerca psicologica dei sacerdoti e alla formazione di tutte le dimensioni della persona umana, prima e dopo l’ordinazione”.
Maturità umana: è proprio questo l’aspetto centrale, anche se non esclusivo, che deve essere preso seriamente in considerazione nella valutazione di chi è in cammino vocazionale, nei seminari e nelle comunità religiose, e non solo nella fase iniziale del percorso”, ha detto.I dati smentiscono il cardinaleLombrare con la matematica è sempre rischioso.
Se guardiamo ai dati che abbiamo in Spagna, recentemente la Conferenza episcopale spagnola ha riferito che l’82% dei casi di abuso nella Chiesa spagnola sono di natura omosessuale.
Nei dati del rapporto presentato dalla CEE all’inizio di giugno, si conferma che ci sono in totale 927 vittime che hanno presentato testimonianze su 728 autori di abusi sessuali nella Chiesa cattolica.

Inoltre, in relazione al genere, sebbene oltre il 99% degli aggressori sia di sesso maschile, le vittime sono uomini nell’82,62% dei casi e donne nel 17,38%. Questi dati confermano ancora una volta i problemi che esistono in parte del clero a causa dell’omosessualità.
Il rapporto dell’Ombudsman, presentato nel settembre 2022, era sulla stessa linea. L’Ombudsman, l’ex ministro socialista Ángel Gabilondo, ha dichiarato che nei due mesi di operatività dell’Unità di assistenza alle vittime (UAV) sono state assistite 201 vittime di abusi sessuali nella Chiesa cattolica.
Per quanto riguarda la suddivisione dei dati, i fascicoli aperti dall’UAV fino a quel momento corrispondono principalmente a uomini (167) e il resto (34) a donne. Si può quindi concludere che, nell’ambito della piaga degli abusi in ambito ecclesiastico, quasi l’83% è di natura omosessuale, il che coincide con i dati forniti dalla CEE.
La pressione della lobby LGTB è forte sia all’interno che all’esterno della Chiesa, per cui poche voci osano alzare la voce per fare questa correlazione.
Nel febbraio 2022, il sacerdote Francisco J. Delgado, uno dei frequentatori abituali del programma sacerdotale di YouTube “La Sacristía de la Vendée”, ha osato denunciare questa situazione attraverso il suo account Twitter.
Il sacerdote di Toledo è stato molto critico nei confronti della revisione contabile effettuata dallo studio Cremades & Calvo Sotelo, che ha presentato il suo rapporto con diversi mesi di ritardo: “Siamo stanchi che i vescovi sprechino denaro e l’immagine della Chiesa per umiliare ulteriormente noi sacerdoti che lavoriamo con la gente, e subiamo le accuse ingiuste che derivano, in molti casi, dalle loro cattive azioni”, ha scritto padre Francisco J. Delgado.
“Infine, spero che Cremades&Calvo siano pronti a ricevere più di una minaccia di una causa per crimini d’odio quando concluderanno, come non possono fare altrimenti, che il presunto problema della pedofilia nel clero è, in realtà, un problema di omosessualità”, ha concluso il sacerdote.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

4 commenti

  • un frate ha detto:

    Secondo lei avrebbe sbagliato Tosatti per pubblicare ciò che fu scritto due giorni fa? Lo dovrebbe servire ai suoi lettori a inizio luglio? O semplicemente censurare ciò che passa nel Vaticano per sentimentalismo? – “Gli scandali devono venire, ma guai di coloro…”

  • Dzresinskij ha detto:

    ….e se fosse, molto più semplicemente, che a) c’è una maggioranza di preti gay e b) che nel campione hanno compreso anche gli abusi nei seminari, che per forza di cose sono al 100% tra uomini?

  • Roberto ha detto:

    Mah ..negare l’evidenza ed affermare come vero il falso oramai è diventato “””normale”””. Non mi addentro nello smontare simili ridicole affermazioni, qualsiasi studente al primo di psicologia è più bravo di me nel farlo. Racconto, in modo sintetico, qualche mio ricordo a cui non aggiungo alcun commento ( magari sarà più utile di una bottiglia di vetro ..)
    Una nobile, e cattolicissima, signora mi interpello circa il suo ( suo di lei come mamma) assoluto volere che il figlio divenisse sacerdote. Io rimasi sorpreso, in genere è il diretto interessato a chiedere non un suo parente per quanto la mamma sia sempre la mamma. Chiesi di parlare con il ragazzo che non ne voleva sapere assolutamente nulla, non aveva nessun tipo di vocazione ed era terrorizzato da questa ” mamma”. Altra sorpresa. Quindi, deciso a capire, risentii la mamma che ,sotto pressione, mi spiegò che il ragazzo era figlio della ” colpa” e che quindi per riparare al suo peccato ( suo di lei come mamma) doveva costringerlo in ogni modo a diventare sacerdote .
    Mi fermo e non aggiungo altri dettagli.
    Mi ritrovai a Cappella Cangiani ( o sole o mare o cielo…) ed in questo già allora ex seminario ( ex perché vuoto da anni) ebbi la “sorpresa” di incontrare quello che , proprio in questa amena contrada, viene definito un ” femminiello”. Scanso equivoci nella cultura del luogo chi, per scherzo ( crudele aggiungo io) di natura, si trova in questa situazione di genetica alterazione ormonale godeva ( ora non so, sono tanti anni che vado a Napoli) di una protezione speciale da parte di tutti come, sempre una volta, venivano protetti i bambini e gli anziani. Nessun rispetto per pedofili et similia ed anzi la furia popolare si abbatteva su di loro. Interpellai il rettore per chiedergli come poteva permettere la permanenza nel sacro cammino del sacerdozio di una simile persona e, mai che fosse arrivato alla consacrazione, dove lo avrebbe collocato, quali incarichi affidargli. Mi spiegò che la famiglia, ricchissima, pagava una enorme cifra mensile pur di tenerlo lontano dal loro spazio sociale per la vergogna che provocava in loro.
    Quindi tutto ok , contenta la famiglia contente le casse dell’ex seminario ma…..Ognuno rifletta un pochino.
    Non mi date risposte, non mi interessa entrare in polemica con esperti di iPad o di ossa di Golden retriever. Se volete pubblicate una vostra riflessione ma non usate l’opzione RISPONDI

  • miserere mei ha detto:

    Suvvia, è il mese del “pride”, non del Sacro Cuore.
    Proprio adesso andate a mostrar queste statistiche?
    Che il Signore purifichi la Sua Chiesa!

Lascia un commento