Troppo LGBT Fa Male al Mercato. Quando i Cittadini Boicottano…

1 Giugno 2023 Pubblicato da 9 Commenti

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Pro-Memoria, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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 Il mercato non ama l’indottrinamento arcobaleno

… Ne sa qualcosa Target

… lanciata in occasione del mese dell’orgoglio Lgbt la linea arcobaleno di abbigliamento per bambini

… critiche pesanti dal mondo conservatore con tanto di inviti al boicottaggio

… è un colosso, essendo il settimo più importante rivenditore negli Usa con 2.000 negozi

… ha bruciato 10 miliardi di dollari di capitalizzazione in una decina di giorni

… Un tornado che ha spinto la catena di magazzini al dietrofront

… opera del designer transgender Erik Carnell

… alcuni recano dei loghi con richiami all’occulto e al satanico

… «Satana rispetta i pronomi»

… il CEO di Target, Brian Cornell, aveva speso parole in difesa dei prodotti arcobaleno

… i risultati dell’invito al boicottaggio non solo ci sono stati, ma sono risultati pure molto marcati

… dovrebbe far riflettere quel mondo economico sempre pronto ad accodarsi alle rivendicazioni Lgbt

… il caso Target non è un unicum, anzi

… quella contro il marchio di birra Bud Light

… aveva scelto di affidarsi all’influencer transgender Dylan Mulvaney

… Pure in quel caso è scattato un invito al boicottaggio

… i volumi di vendita della birra per la settimana terminata il 14 maggio siano diminuiti del 28,4%

… estendendo una tendenza al ribasso rispetto al calo del 27,7% registrato la settimana precedente

… «Nessuno immaginava che un simile calo sarebbe durato così a lungo», titolava una settimana fa esatta un pezzo della Nbc

… secondo il Financial Times, per Walt Disney Company, Netflix, Comcast e altri giganti dei media pro Lgbt

… hanno perso mezzo trilione di dollari di valore di mercato

… la stragrande maggioranza dei consumatori finisce poi con il perdere la pazienza. E allora sì che sono dolori

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9 commenti

  • Il troppo strappa ha detto:

    Ah, fa male? Poverini…
    E peccato abbiano chiuso i manicomi, chissà quanto lavoro si sarebbe creato…

  • Grog ha detto:

    Forse dovremmo cominciare anche qui in Italia a boicottare le aziende che strizzano l’occhio alle follie invertite.
    Per esempio cominciando da tutti quei marchi che sponsorizzano i vari pride…

  • Giovanni ha detto:

    Ogni tanto arriva anche una buona notizia, non tutto è transumano.

  • unaopinione ha detto:

    Questo articolo dice che per “stimolare la domanda”, la birra Bud Light viene venduta, é una promozione naturalmente, a 3 dollari per 18 lattine (17 centesimi a lattina) invece dei 18 normali (15 $ di sconto). Costa quasi di meno dell´acqua potabile. Si noti che la birra a fianco – Coors – costa 7,49 $ il pacco (6 bottiglie).
    https://www.zerohedge.com/markets/bud-light-offers-299-18-pack-after-sales-tumble-accelerates

  • Enrico Nippo ha detto:

    Vladimiro Guadagno, in arte Vladimir(o) Luxuri(a) è un uomo che si traveste e si trucca da donna.
    Ossia, ha il pene ma si sente donna senza avere la vagina.

    Ora, il bello è che ess(o) o ess(a), anzi ess(o)-ess(a) dice a chi presenta riserve sulla pretesa di mantenere il piede su due staffe, di “andare a farsi curare”, però se qualcuno dice a ess(o)-ess(a) che ha un problema, apriti cielo.

    Eh sì, perché sembra che secondo l’ideologia gender avere il pene e sentirsi donna o avere la vagina e sentirsi uomo rientri nel normale processo della natura.

    La natura non esclude l’omosessualità bensì la include, unitamente al sentirsi uomo o donna. E poi gli omosessuali ci sono sempre stati.

    Ossia, la natura non prevede soltanto il maschio o la femmina, bensì anche dei misti che, non accettando di essere uomo o donna, si riparano nel “sentirsi” l’uno o l’altra.

    Sembrerebbe un serissimo problema psichico su cui non c’è da scherzare né giudicare, però non si può dire.

    La libertà di pensiero e di parola … non lo permette.

  • Mara ha detto:

    Capisco l’esigenza di creare un titolo per attirare i lettori. Va bene. Possiamo però essere tutti concordi, almeno in questa sede, che l’ideologia distruttiva lgbt, che rende l’uomo una patetica marionetta in balia delle sue passioni e delle lobby nonché un odiatore seriale di Dio, non deve essere né troppa né troppo poca: non deve sussistere. Punto.

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