Investigatore Biblico. La Bibbia CEI 2008 Depista dall’Impudicizia…Perchè?

30 Maggio 2023 Pubblicato da 11 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Investigatore Biblico, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

§§§

Indizio n.138 Bibbia CEI 2008: “La strategia del depistaggio dei traduttori: cambiare il nome ai peccati: Prima lettera ai Corinzi – parte III” di INVESTIGATORE BIBLICO

 

Avevo già scritto due articoli paralleli a riguardo.

Non capisco se la CEI 2008 sia stata colta da un’ondata di bigottismo insensato, oppure sia il solito nebbione calato sui significati per rendere ambiguo e generico il testo.

Va bene, lettori, la verità. L’ho capito benissimo. E anche voi. Siamo tutti abbastanza intelligenti da non farci prendere in giro.

Rilancio i due vecchi link della serie, per vostro approfondimento: Indizio n.68 e Indizio n.69.

Andiamo, quindi al testo. E cercheremo di capire se si tratta di bigottismo di inizio millennio (una nuova strana forma), oppure il solito tocco di ‘politically correct’, nei confronti dei ‘pazzi per il sesso’, che sia dritto o al rovescio. Corretti verso cosa, poi, spiegatemelo.

CEI 1974: “9Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli impudichi10Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal mondo! 11Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme”. (1Cor 5,9-11)

VULGATA: “9 Scripsi vobis in epistula: Ne commisceamini fornicariis.10 Non utique fornicariis huius mundi aut avaris aut rapacibus aut idolis servientibus, alioquin debueratis de hoc mundo exisse!11 Nunc autem scripsi vobis non commisceri, si is, qui frater nominatur, est fornicator aut avarus aut idolis serviens aut maledicus aut ebriosus aut rapax; cum eiusmodi nec cibum sumere. (1Cor 5,9-11)

CEI 2008 : « Vi ho scritto nella lettera di non mescolarvi con chi vive nell’immoralità10Non mi riferivo però agli immorali di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolatri: altrimenti dovreste uscire dal mondo! 11Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello ed è immorale o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro: con questi tali non dovete neanche mangiare insieme”. (1Cor 5,9-11)

Ebbene, avrete già notato la differenza fra le traduzioni, con il termine “impudico”, utilizzato dalla 1974, “fornicator” dalla Vulgata, e, best by test, la solita traduzione 2008 fuori dal coro: “immorale”.

Approfondiamo con il greco.

Il termine è “pornos”, da “porneia”, che nel vocabolario di greco biblico del Buzzetti Carlo (edizione del 1994) si traduce con: impudicizia, immoralità di tipo sessuale, prostituzione, adulterio, concubinato.

Il termine usato da San Paolo è chiaro. Non ci sono ambiguità.

San Girolamo, successivamente, utilizza “fornicator”, e fino a qui nessuno si può confondere.

Poi arrivò la 2008 con “immoralità”. Un termine generico, senza dubbio.

Sicuramente nella parola immorale possiamo trovare il gioco d’azzardo, ubriacarsi fino al tracollo, picchiare una signora anziana, sfottere un disabile, prendere a calci un criceto, innamorarsi di Hitler, lanciare la nonna dalla finestra, eccetera.

Comprenderete la mia ironia di questa sera, lettori, perché non mi resta altro.

Ma facciamo ancor più approfondimento, seppure ripetitivo.

Andiamo a vedere come la Treccani definisce la parola “immorale”.

E la parola “impudico”.

Quale delle due definizioni secondo voi si avvicina di più al termine greco “porneia”?

Chi mi da la risposta esatta vince un pupazzo a forma di investigatore biblico.

Bene, lettori, questa sera un po’ di sano sarcasmo.

La domanda è tutta vostra, con relative risposte e discussioni: la CEI 2008 è stata colta da un irrefrenabile attacco di bigottismo puritano oppure intendono celare il significato, perché l’epoca ce lo impone?

Se tolgo il riferimento diretto, forse cambierò l’etica nella sua essenza?

Mmhh…non credo. Però ci provano… eccome se ci provano!

Investigatore Biblico

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11 commenti

  • akira ha detto:

    A mio sommesso avviso la nuova traduzione un po’ sessuofobica è stata scelta perché si sono accorti che taluni asseriti fedeli cominciavano a fare pensieri sconci quando il brano veniva letto in chiesa. Da qui l’iniziativa per calmare i bollenti spiriti.

  • Una bibbia protestante ha detto:

    La nuova riveduta 2006.
    Qui ritroviamo i fornicatori. Curiosamente i progressisti protestanti non hanno modernizzato le parole della Bibbia.

  • Junia ha detto:

    Tra le due traduzioni CEI possiamo inserire Le lettere di San Paolo , edizione Einaudi con testo greco a fronte 1990 e 1999. A cura di Carlo Carena. Qui viene usata la parola dissolutezza, cioè ci si allontana dal significato autentico di porneia.

  • Federico ha detto:

    Aggiungo che la parola immorale sta in rapporto di genere a specie rispetto alla parola impudico.
    È come se traducessi felino (o mammifero) invece che leone: la traduzione sarebbe da considerare errata perché troppo generica rispetto al significato preciso.

  • Federico ha detto:

    Il suo dubbio è più che corretto: il termine greco è molto preciso mentre la traduzione 2008 è generica.
    Il mio rigoroso docente avrebbe giustamente segnato errata la traduzione.

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