BDV: American Psycho, Descrizione Fedele della Vita di Oggi.

2 Marzo 2023 Pubblicato da 7 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un film che ha visto nei giorni scorsi (un film di parecchi anni fa…) buona lettura, riflessione e condivisione.

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Ogni tanto, pro bono pacis domesticae, mi fermo oltre il mio consueto ingresso (con le gallinelle) nel teatro Bianchini a letto sotto i cuscini, per guardare un film con mio marito. Essendo lui cinefilo e io per nulla, il telecomando è tutto suo perché – e qui apro e chiudo una parentesi – scelsi io il film per il nostro primo appuntamento (La Regina Margot) e solo ora, ridacchiando tra me, capisco perché lui storse il naso e lo sopportò per amor mio.

Ma comunque,  riavvolgiamo di poco il nastro: è sabato scorso e la tv è accesa. Immaginatevi il mio sgomento quando, tra le offerte possibili su una piattaforma in occasione mensile, ha scelto una pellicola di qualche tempo fa, tratta da un libro che fu best seller e che io, ai tempi, non ho letto, e cioè “American Psycho”. Un sospiro, e il film è già partito e io, qui sotto, continuo.

La storia, banaluccia, è presto detta. Uno yuppie, fissato con bodybuilding, unguenti e profumi e tanto sciupafemmine, nasconde il suo segreto. Di giorno, è un finto manager (ricchissimo e in realtà nullafacente), di notte indossa in panni di un serial killer spietato e cannibale.

Oh che storia edificante! Così me la sorbetto tutta quanta, con tanto di inseguimento (nudo) imbracciando la classica sega elettrica, con infilzamento a distanza della malcapitata di turno. Sangue, carne macellata, orrore. Tormentato dai suoi incubi, il tipino protagonista si autodenuncia al suo avvocato e attende le conseguenze del suo gesto.

Conseguenze che non arrivano affatto. L’appartamento dei massacri ripulito e il suo avvocato asserisce di aver pranzato a Londra con una delle vittime.

Il film finisce così, in sospeso tra realtà e immaginazione. e ho visto su internet che il dibattito è acceso: è tutto finto, frutto della sua mente perversa? E’ tutto vero? Mentre mio marito si è addormentato, dopo aver smanettato un poco per leggere qualche  parere, ho spento tutto, televisione e luci, e me ne sono andata a letto, seguita poco dopo anche dalla mia dolcissima metà.

Ho dormito sodo, stretta al mio Santo Rosario benedettino e nulla mi ha turbato. Il giorno dopo, nell’alba rosa della domenica, che è il giorno del Signore, ho capito che cosa significa il film. E qui lo scrivo: questo film è semplicemente un documentario nel mondo dei cannibali, adoratori di Lucifero.

Tutto succede per davvero nel segreto della notte – atrocità, sacrifici umani e anche peggio – ma nessuno, dal di fuori, lo vede né se ne accorge. Tutto l’orrore (vero, verissimo) è coperto, nascosto, immerso nell’eleganza e ben profumato (per celare il fetore).

E siccome l’Arcinemico detesta, come si sa, la purezza (di Maria Santissima, della quale ha una fifa blu), eccola interpretata (la purezza d’intende), con viso angelico e non certo in standard hollywoodiano, dalla segretaria del protagonista, che infatti lui, paralizzato, non riesce, pur desiderandolo, a far fuori. E’ lei, la bionda ragazzotta vestita male a scoprire tra le carte di lui tutti i disegni raffiguranti gli orrori commessi. Il cerchio si chiude sull’oggi che l’american psycho è sbarcato, con l’allunaggio, in Italia. L’Italia, la nostra povera Italia, grazie anche all’apostasia del Vaticano e al pachamamico Francesco, è diventata un Paese cannibale e posso anche dir quando è cominciato: era il 30 gennaio del 2002, un mercoledì…

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7 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    “Adesione a piattaforma in occasione mensile”… questa cosa che per noi rappresenta vero orrore di nostri tempi… passerà certo ai più inosservata!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • La Samaritana ha detto:

    Ma no ma no, che dice dopo 48 anni mio marito è lì che dorme tranquillo, e da sveglio pare sovente pure sereno, e si che oltre alla Regina Margot si è visto pure Via col Vento e 7 Spose per 7 Fratelli. Forse pur di essere sposati qualche piccolo fioretto si può fare. Ci pensi !

  • Tempi bui ha detto:

    Allude al delitto di Cogne?

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    Non direi, prima del delitto di Cogne ci sarebbe il 22 maggio 1978, l’approvazione della 194…

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    LO dico da profano non essendo cultore del genere: certi film sono una catarsi da orrori già provati (non i forma così estrema), sul luogo di lavoro o in famiglia. Forse gli uomini li guardano perché non si fermano al lato superficiale e sentimentale della della vita.
    Per esempio, per un uomo che abbia ancora una testa per pernsare, è indescrivibile orrore dover sentire dalla moglie insulsaggini imparate dalla TV.
    La cara Benedetta ha dovuto cristianamente sopportare questo film, ma il bello dell’essere celibi è non doversi sorbire La Regina Margot e il giorno dopo Colazione da Tiffany

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