Silvana De Mari. Se un Morto Curato in Casa contro il Covid fa Notizia. Ipocriti.

25 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante rilanciare una voce libera, quella di Silvana De Mari, che certamente non trova spazio sui giornali degli affari e del regime, e figuriamoci poi nelle televisioni del terrore. Da notare poi il ruolo di Ascari del Regime di alcuni siti che appaiono così innamorati della buona informazione, e si rivelano, sostanzialmente, tossici. Buona lettura.

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No vax morto a Ferrara dopo le terapie domiciliari: indagato per omicidio colposo il suo medico

Il dottor Alberto Dallari, neurologo, geriatra e psicoterapeuta di 67 anni di Reggio Emilia, è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di omissione di soccorso e omicidio colposo in relazione alla morte di Mauro Gallerani, il 68enne no vax deceduto di Covid-19 la scorsa settimana dopo essersi sottoposto alle “cure domiciliari”, scrive tale Davide Falcioni su fanpage.it/attualita.

Il termine No vax è il ridicolo termine con cui la stampa indica le persone perplesse all’inoculazione di un farmaco sperimentale che può essere ottenuta solo firmando un ridicolo foglio, , in cui il paziente si assume tutte le responsabilità per eventuali conseguenze del farmaco.

Questo foglio è la negazione  di ogni stato di diritto, stato che nasce dal diritto al risarcimento, già previsto nel codice di Nabucodonosor e nel Talmud. Il termine avrebbe un senso se il giornalista si fosse preso il disturbo di verificare che il paziente in questione abbia rifiutato qualsiasi vaccino, non abbia fatto vaccinare i figli, se ne aveva, sia partito per eventuali viaggi per paesi tropicali falsificando moduli per evitare la vaccinazione contro la febbre gialla.

Io per esempio mi sono sottoposta a numerose vaccinazioni, tra cui antitetanica e antitubercolare, ho fatto fare a mio figlio i vaccini, ho fatto le vaccinazioni necessarie quando sono partita per paesi tropicali, e ho somministrato  vaccini.  Non ho nessuna intenzione di fare da cavia a un vaccino ancora in fase sperimentale dopo aver firmato un foglio dove mi assumo io tutte le responsabilità. Inoltre non ho l’abitudine di mentire, meno che mai per scritto con la mia firma sotto. Non posso firmare un foglio dove dichiaro che sono io che voglio un vaccino che ritengo pessimo, non posso firmarlo perché quel vaccino non lo voglio e dovrei subirlo solamente per evitare l’esclusione dalla vita lavorativa.

Il termine no vax è un termine assolutamente insensato che il giornalismo mainstream continua a usare, un termine di assoluta insensatezza esattamente come sarebbe insensato usare parole come no antibiotici. I vaccini come gli antibiotici sono farmaci, hanno effetti collaterali che possono essere importanti e gravissimi, il loro uso deve essere calcolato, come per gli antibiotici, caso per caso, facendo un rapporto costo/benefici.

Ci sono antibiotici che possono avere effetti collaterali devastanti: la gentamicina ad esempio è ototossica e nefrotossica,  somministrata in gravidanza può causare sordità del feto. Ci sono stati antibiotici con effetti atroci: da cui il disastro di Kano. Il cosiddetto contenzioso di Kano  coinvolge la Pfizer che nel 1996,  durante un’epidemia di meningite a Kano, Nigeria,  testò senza autorizzazione su bambini un antibiotico sperimentale, la trovafloxacina,  in sostituzione dello sperimentato cefriaxone, causando morti e disabilità gravissime. Possiamo criticare questo antibiotico senza essere accusati di essere no antibiotici terrapiattisti? Possiamo affermare che ci sono vaccini buoni, vaccini mediocri, vaccini pessimi esattamente come esistono antibiotici buoni, antibiotici mediocri, antibiotici pessimi? Possiamo affermare che chiunque neghi questa realtà sia un analfabeta scientifico? Sì possiamo.

Torniamo al caso dell’uomo morto di covid di seguito terapie domiciliari. Questa notizia ci indica il successo straordinario delle terapie domiciliari. Abbiamo curato con successo migliaia e migliaia di malati. Il successo è talmente omogeneo che se uno solo di questi malati muore diventa una notizia. Mentre non è stata considerata una notizia la morte di innumerevoli pazienti in seguito a tachipirina e vigile attesa.

C’è un altro elemento inoltre da considerare che invece non viene considerato. Il paziente è morto in ospedale. Se avesse ricevuto il plasma iperimmune forse l’esito sarebbe stato diverso. Ma soprattutto in questa maniera si è ufficializzato il fatto che se le cure domiciliari sono tardive o sbagliate c’è una responsabilità precisa. Questo vuol dire dichiarare pubblicamente che i morti da tachipirina e vigile attesa non sono stati un incidente.

Ma per quei morti non succederà nulla. I medici che hanno prescritto tachipirina e vigile attesa sono protetti dalla legge Gelli. Emanata nel 2015 afferma che il medico è sempre deresponsabilizzato se segue un protocollo ministeriale, per quanto irragionevole e pericoloso possa essere questo protocollo. Un medico che non segua questo protocollo invece è esposto a qualsiasi aggressione anche di tipo giuridico.

È questa la legge che ha trasformato i medici in impiegati statali.

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8 commenti

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    non sto uscendo, ma dai video mi piace vedere le manifestazioni contro il green con bandiere italiane senza orribili sigle di traditori interni, partitiche e sindacali, e aspiranti “levati tu che mi metto io” che rischia di cavalcare il momento di futura rabbia/disperazione. Il rischio socialdemocratico sarà dopo, non adesso.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Oggi i morti dichiarati per coronavirus sono 30 : mezzo morto per milione di abitanti. Una strage che giustifica il green pass e impone con estrema urgenza la terza dose di vaccino nonchè le docce fredde sui no-green-pass ….. Gli altri morti, quelli senza coronavirus, saranno stati 20-25 per milione ma quello è normale.

    • Astrolabio ha detto:

      Però il 90 per cento degli italiani è vaccinato! Chissà chi sono statisticamente quei pochi morti per covid?

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Anche questo sarebbe importante conoscere per valutare l’efficacia del vaccino, ma non lo dicono. Quello che è certo è che i morti al giorno, in totale, sono 40-50 volte i morti accertati per coronavirus. Eppure siamo straziati dai provvedimenti antivirus impostici da persone scientificamente impreparate e competenti in una cosa sola: come gestire il potere politico e imporsi con violenza poliziesca sulla popolazione.

  • silvio esposito ha detto:

    Già tanti anni fa, in qualità di studente di medicina, ho dovuto sperimentare che questo cosmo medico è abitato da santi e diavoli. I santi curano e amano i pazienti come Cristo sofferente, mentre i diavoli pensano solo a far soldi e uccidere i pazienti. Sono rimasto talmente nauseato che ho lasciato perdere per dedicarmi a una professione meno sottomessa al regime ricattatorio e anticattolico, pur sostenendo tanti medici e ospedali soprattutto nei paesi di missione. Oggi i veri medici sono eroi costretti a combattere contro i demoni che ci governano e i padroni del mondo con le mani in pasta in tutte le industrie farmaceutiche supermercati degli orrori e del profitto.

  • La verità vi farà liberi ha detto:

    Tutti costoro, mentitori di professione e venduti al demonio, prima o poi dovranno rotolarsi nella loro polvere. È ormai chiaro che la battaglia non ha più una connotazione umana, ma è diventata spirituale. Lo hanno capito bene i triestini ed è per questo che si inginocchiano stringendo la corona in mano.

  • Claudius ha detto:

    Grazie Dott.ssa De Mari, per la preziosa opera di educazione che svolge presso il pubblico. Le sue parole di buonsenso e di razionalita’ contro le flasificazioni e le bugie del Potere, che occupano giornali, social media e tv, sono li’ per chiunque sia in buona fede desideroso di capire cosa sta succedendo veramente. Non sa quanto ci sia bisogno di persone come Lei. Grazie davvero.

  • Del buon uso delle parole ha detto:

    Il caso citato dalla dottoressa de Mari può essere compreso come un caso particolare cioè limitato alla medicina del maxi fenomeno della cancel culture che sta devastando l’America o meglio l’ambiente universitario americano tutto.
    Sul Foglio di oggi c’è un articolo di Anne Appelbaum su questo argomento. Lungo e dettagliato. Se volete leggerlo con i vostri supporti tecnologici potete andare su informazionecorretta.com e cercarlo nella rassegna stampa di oggi.
    Confesso : ho letto tutto l’articolo della dottoressa de Mari ma non sono riuscito a terminare la lettura dell’articolo di Anne Appelbaum. Mi sembrava di essere al museo degli orrori.