BDV, Mangiafuoco, e il suo Ultimo Burattino: Greta Thunberg (Great Doomsday…)

6 Ottobre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre comincia a sbiadire il terrore della psicopandemia, già i Grandi Burattinai si preparano – e preparano noi, masse ovine e bovine – al nuovo spettacolo. Con l’aiuto di Mangiafuoco, come ci spiega la nostra Benedetta De Vito in questo articolo…buona lettura, e riflessione.

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Nel carrozzone di Mangiafuoco – tra i panni suoi, neri e rossi, stesi ad asciugare perché mai asciugano – ardono le fiamme eterne del male dove finiscono i burattini usati, i pupazzi che non servono più allo scopo suo e quindi buttarli nella piccola Geenna è buon rimedio, pratico, verde (green!). Lì ne sono finiti tanti e altri ne finiranno che ora, dalle televisioni, parlano, agitando lingua e mani e sentendosi molto importanti. Mangiafuoco, seduto sull’orrido scranno, li osserva, e poi valuta e decide. Si fa presto a passar di moda e non c’è pietà per chi disubbidisce, fa maluccio il suo mestiere o, peggio ancora, si fa scoprire. I reprobi sono appesi sulla destra e ora che Mangiafuoco si è appisolato, dopo aver mangiato una pecora intera e bevuto sette litri di vino, venite a curiosar con me e a vedere chi è appeso al gancio pronto per finir nel fuoco eterno. Oh perbacco, questa poi, ma non lo vedete, tutto rosso con i suoi raggetti malefici pronti a colpire? Ma certo, sissignore, avete indovinato, è il virus Covid, ovvero del “Quid”, cioè della vita (che di per sé è un cammino pieno di ostacoli e pericoli, e valgono nulla mascherine e gel disinfettanti…)! Piange, meschino, nel fuoco non ci vuole finire dopo aver servito così bene Mangiafuoco. Sentiamo un poco che cos’ha da dirci un rigo più in basso.

“Oh perché devo finir nel fuoco proprio io che ho seminato la paura, provocato uno sconquasso, travestendomi da peste nera? Non ho forse fatto del mio meglio per indossar il nero manto della morte?”. Può essere, carino, uno starnuto ai tempi tuoi era peggio che trovar sotto le ascelle i gavoccioli della peste, ma, sai com’è, Mangiafuoco si stanca dei suoi giochini e poi se vede che gli uomini cominciano ad aprire gli occhi, bè, allora è proprio arrivato il tempo di cambiare marcia e filar su un’altra sponda.

E per veder che sponda dobbiamo sorbirci ora, e dal 15 ottobre in poi (e manca davvero poco assai), andiamo a veder chi ha messo a mano manca. Ma un momento, un momento, ride nel sonno Mangiafuoco che, nel suo personale “save the date” (perché Mangiafuoco è molto tecnologico, ama la scienza e tutto l’hi tech in generale) ha sottolineato in rosso vermiglio il 15 ottobre, giorno in cui, nientemeno che sul Quirinale, proprio dirimpetto al Vaticano, il colle sacro al Dio Quirino, il più importante a Roma, dove hanno vissuto i Papi e i Re e ora i loro epigoni, verranno aperte le porte dell’inferno (quelle di Rodin, spedite dal “caro amico” Macron), con la scusa di una mostra (la signora del mostro) sul Divin Poeta Dante…

Che è dove precipiterà l’umanità che ha perduto il senno e anche la devozione per il Signore, se non si convertirà, tornando ad aprire il cuore a Gesù, unica Via, Verità e Vita. Ma continuiamo a curiosare nella spelonca di Mangiafuoco ed ecco, sulla sinistra, i pupazzi nuovi di zecca che già cominciano a lavorare per il loro maestro. La riconoscete questa qui, con le treccine? No, no non è Cappuccetto Rosso, ma è Greta Thunberg, il cui nome, tradotto dal diavoliano vuol dire “great doomsday, cioè grande fine del mondo. Passato il Covid, eccola tornar nuova di zecca, con le treccine perfette, insieme a un’altra speculare a lei, ma di colore. Il suo nome non lo ricordo ma è frutto perfetto del politicamente corretto. Non poteva esserci soltanto una ragazzina bioda con gli occhi azzurri, eh no! E’ tornata, la Greta, pupazza manovrata da Mangiafuoco, a protestare per non si sa che cosa,  o meglio si sa perché la Greta, la bambina eterna, l’innocenza finta di Mangiafuoco, ritiene che sia colpa di noi uomini, in superbia maxima (anche se al contrario perché la superbia si mostra anche attraverso il senso di colpa…), se fa più caldo e se cambia il clima. Mentre è il Signore, il Padreterno che ordina, organizza, punisce anche…

Ma per Greta e Mangiafuoco no, è colpa degli uomini. Piccoli, ridicoli uomini, noi e anche loro, al cospetto dell’Universo… E naturalmente c’è chi la prende sul serio, sul serissimo, e nelle alte sfere. Ed ecco un pupazzo in forma di drago, con gli occhi fissi al nulla, incontra nel palcoscenico della tv, la pupazza con le treccine. Ma, cari signori, è il Signore che regola il mondo e che casomai fa salir di qualche grado la temperatura! Ce lo avete insegnato proprio voi, a scuola, che il clima cambia… E intanto, poiché il “green” costa fatica e soldi, tutto aumenterà. Scalpitano i Cavalieri dell’Apocalisse in arrivo. E uno di loro porta nel suo scrigno il dono della povertà, altro regalino di Mangiafuoco che, sveglio dopo il sonnellino, ha già azzannato l’ottava pecora.

Intanto i pupazzi vanno in televisione e parlano parlano, dicono la loro, si premiano tra loro. Mangiafuoco, un po’ annoiato, cambia canale. E’ una barba anche per lui sentir le voci delle telegiornaliste prezzolate dai suoi sgherri che rovescian le notizie per servirlo. Sui migranti, ad esempio, invece di dir che l’Italia è invasa, che arrivano senza picchiare alla porta tutti quelli che hanno l’uzzolo di farlo, che non scappano da nessunissima guerra, ma scappano dalla Croce che il Signore ha dato a loro (come a tutti noi) nel Paese dove sono nati, ecco che si ricordano i naufragi e via con le interviste lacrimevoli a chi lo ha subito. Certo, preghiere per i defunti, ma sono due notizie diverse, da trattare, entrambe, con serietà. A volte anche Mangiafuoco trema di rabbia. Mica si può esagerare a render vittime soltanto da una parte, a lui infatti non piace proprio nessuno, usa tutti quanti e tutti quanti metterebbe in fascina al fuoco. Le graziose telegiornaliste tutte uguali sono avvertite.

Sono stanca di quest’antro nero e di sentir russare Mangiafuoco,che si è riaddormentato dopo lo spuntino ovino, esco, con voi, a riveder le stelle e ai romani dirò di non mancare, il 15 ottobre all’appuntamento con il Rosario davanti a San Giovanni in Laterano. Io andrò al mattino, sul prestino, perché la sera, alle nove meno un quarto, cioè all’ora dell’appuntamento, sarò già, come sempre, a nanna o, come diceva mia nonna Lisetta, al Teatro Bianchini a letto sotto i cuscini e senza guardare la televisione!

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4 commenti

  • Chedisastro ha detto:

    Sì, sì, si capisce che si sta voltando pagina, ma mica per alleggerirci, caso mai per appesantirci con diverso annichilimento. Fra una pagina e l’altra, però, qualche notiziola per distrarci spunta fuori, qualche testa lì lì per ruzzolare, chissà perché capitata fra i tanti pentoloni senza coperchi dove prima o poi, a discrezione del manovratore, finisce miseramente. Oggi a me, domani a te e così via nell’orrenda bolgia infernale. Si scalderanno almeno il prossimo inverno i miserabili e noi invece, col metano alle stelle, se fortunati, torneremo davanti ai nostri cari caminetti e lì, chissà, ci verrà voglia di sgranare il rosario, bellezza urgente per ritornare a vivere davvero: da persone umane, di corpo e di anima.

  • giovanni ha detto:

    Vedo gia’ in giro una marea di esseri non pensanti che ripetono a pappagallo i mantra del green. Quando l’operazione entrera’ nel vivo penso siano disposti financo ad uccidere per rispettare i precetti del nuovo idolo. Che dire, Iddio ci aiuti.

    • Paoletta ha detto:

      Umanità imbambolata. Da una parte fa compassione, dall’ altra ti viene voglia di eliminarli.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Passano secoli millenni ma bipedi idioti imperturbabili continuano… a darsi sempre comunque troppa importanza… in preda inspiegabile complesso superiorità…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/