Cacciari e Agamben su Green Pass e vaccini: Come in Regimi Dispotici.

27 Luglio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, ci sembra importante rilanciare questo articolo apparso su Il Nuovo Arengario, un portale che conoscete bene, e che riporta il parere di due filosofi, che difficilmente troverete sui media mainstream, e che definiscono la situazione drammatica che stiamo vivendo per la libertà nel nostro Paese, e in generale in Occidente. Buona lettura. 

§§§

 

Nel tentativo di svilire subito le proteste che ci sono state in tutta l’Italia contro gli ultimi diktat di Mario Adolf Draghi, la stampa di regime ha tentato il solito giochino un po’ scemo di “classificazione”. Erano i “no-vax”, che sono cattivi a priori… non solo, c’era anche Forza Nuova, che è cattivissima a priori… e così via. Alcuni giornalisti, forse in preda all’alcol o forse sconvolti dal caldo, hanno fatto anche notare che in molte manifestazioni si vedevano delle svastiche… Allora erano nazisti? Orrore, orrore. Non avevano capito, i fessi, che le svastiche c’erano, ma associate ai volti dei figuri Draghi & Speranza, proprio per enfatizzare le somiglianze del regime draghesco con quello hitleriano.

Adesso chissà cosa farà la stampa di regime. Due personaggi non certo assegnabili alla destra cattiva brutta, sovranista, priva di senso civico, eccetera, sparano a zero su Green Pass e vaccini. Si tratta di Massimo Cacciari e Giorgio Agamben.

Da Il Tempo riprendiamo questo interessante articolo. A tutti buona lettura.

PD

*** 

Bomba sul green pass di Massimo Cacciari: è da regime dispotico, come è autoritaria la discriminazione in corso di chi non vuole vaccinarsi. L’Istituto italiano degli studi filosofici di Napoli pubblica un clamoroso intervento di Cacciari a doppia firma con un altro importante filosofo, Giorgio Agamben. Questo il testo:

“La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosiddetto green pass, con inconsapevole leggerezza. Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia. E varrà la pena ricordare il “passaporto interno” che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica. Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come ‘li purgheremo con il green pass’ c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale. Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica. Nessuno invita a non vaccinarsi! Una cosa è sostenere l’utilità, comunque, del vaccino, altra, completamente diversa, tacere del fatto che ci troviamo tuttora in una fase di ‘sperimentazione di massa’ e che su molti, fondamentali aspetti del problema il dibattito scientifico è del tutto aperto. La Gazzetta Ufficiale del Parlamento europeo del 15 giugno u.s. lo afferma con chiarezza: «È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, anche di quelle che hanno scelto di non essere vaccinate». E come potrebbe essere altrimenti? Il vaccinato non solo può contagiare, ma può ancora ammalarsi: in Inghilterra su 117 nuovi decessi 50 avevano ricevuto la doppia dose. In Israele si calcola che il vaccino copra il 64% di chi l’ha ricevuto. Le stesse case farmaceutiche hanno ufficialmente dichiarato che non è possibile prevedere i danni a lungo periodo del vaccino, non avendo avuto il tempo di effettuare tutti i test di genotossicità  e di cancerogenicità. ‘Nature’ ha calcolato che sarà comunque fisiologico che un 15% della popolazione non assuma il vaccino. Dovremo dunque stare col pass fino a quando?”.

Poi Cacciari e Agamben concludono così: “Tutti sono minacciati da pratiche discriminatorie. Paradossalmente, quelli ‘abilitati’ dal green pass più ancora dei non vaccinati (che una propaganda di regime vorrebbe far passare per ‘nemici della scienza’ e magari fautori di pratiche magiche), dal momento che tutti i loro movimenti verrebbero controllati e mai si potrebbe venire a sapere come e da chi. Il bisogno di discriminare è antico come la società, e certamente era già presente anche nella nostra, ma il renderlo oggi legge è qualcosa che la coscienza democratica non può accettare e contro cui deve subito reagire”.

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Ecco il collegamento per il libro in italiano.

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11 commenti

  • Paoletta ha detto:

    Erano disperati perchè troppo poca gente si è fatta in(o)culare con l’incentivo di uno spritz o di un aperitivo offerto, così ora passano alle cattive: non è un obbligo, perchè ci si puo’ fare il tampone, ma di fatto lo diventa, perchè farsi il tampone ogni due giorni è costoso e scomodo. Sono curiosa di sapere quello che hanno in mente, perchè sottoporre così tanta gente ad un trattamento genico quando la maggior parte dei morti erano anziani in pessima salute e quando non si conoscono bene gli effetti collaterali? Perchè coinvolgere anche i giovanissimi? Basta la vicenda di AZ per capire che si naviga a vista: prima consigliato ai soli giovani, poi a tutti, poi solo agli anziani. Tra una fase e l’altra ci sono state delle morti, e non possono essere banalizzate come semplici incidenti di percorso. Intanto chi aveva fatto solo una dose di AZ è stato abilitato a farne un’altra con un vaccino qualsiasi, preso a caso…mai visto tanto pressappochismo spacciato per scienza di alto livello. Sfido chiunque a non diventare perplesso. Per queste ragioni non mi vaccinero’, e pazienza se qualcuno “di mente aperta” mi dà dell’idiota: molta gente passa agli insulti quando esaurisce gli argomenti.

  • giovanni ha detto:

    Alla buonora, finalmente due filosofi che parlano chiaro e dicono cio’ che e’. Pero’ al momento sono solo due, la speranza ( da non confondere col disastroso titolare della sanita’ ) e che qualcosa di piu’ consistente pian pianino si accodi . Le ultime proteste forse hanno smosso qualcosa, vediamo. A mio parere molto ci dira’ il prossimo autunno.

  • antonio cafazzo ha detto:

    La “democratica” Italia “obbliga” i vaccini per la bella-vita.
    La “democratica” Spagna “istruisce” sulla bella-morte utilizzando un farmaco usato in veterinaria.

    https://www.consalud.es/pacientes/solucion-oral-ccaa-deberan-preparar-aplicar-eutanasia_100215_102.html

    “26.07.2021 – 14:00

    Il Consiglio Interterritoriale del Sistema Sanitario Nazionale, dove sono rappresentati il Ministero della Salute e le comunità autonome, ha approvato all’inizio di luglio, pochi giorni dopo l’entrata in vigore della Legge Organica a livello statale, il Manuale di Buona Pratica dell’Eutanasia.

    Il Manuale di Buona Pratica in Eutanasia raccomanda l’applicazione del “pentobarbital” per indurre il coma. …

    Lo scopo di questo farmaco, si legge nel manuale, è di “indurre il coma e provocare la morte”. Infine, precisa che “nella grande maggioranza dei casi, il periodo di tempo tra l’ingestione della soluzione orale e la morte è inferiore a 30 minuti, ma in alcuni casi può durare da 2 a 3 ore”.

    E su ABC.es

    “I farmacisti definiscono “barbaro” l’uso del “pentobarbital”, un sedativo veterinario non autorizzato”.

    (https://www.abc.es/sociedad/abci-sanidad-permitira-farmacos-no-comercializan-espana-para-aplicar-eutanasia-202107260148_noticia.html)

    • unaopinione ha detto:

      Da almeno un decennio ho iniziato a pensare che gli ospedali fossero diventate una delle principali entrate per il cimitero per cui con la mente li ho iniziati ad avere in antipatia e con il corpo sono riuscito finora sempre ad evitarli (cioé a non diventare paziente). Si entra per un motivo a volte banale e molte volte si esce morti (per infezioni contratte sul posto, per cure sbagliate e a volte anche perché non si ha la volontá di salvare il paziente, ecc.). Ora arriva anche questo (mia povera traduzione): “le comunitá autonome potranno gestire la richiesta di questi prodotti in forma centralizzata organizzando un servizio di farmacia ospedaliera che sia di referenza per tutta la comunitá (autonoma)”. L´articolo non parla dei presupposti per fare l´eutanasia.
      E dunque? Il malato provoca troppi costi in qualche ospedale della comunitá (spagnola)? Si avverte il servizio e se non c´é nessuno a difendere il povero ricoverato (perché magari anche i familiari lo sentono come un peso), questo é automaticamente morto.
      Se non ricordo male, c´é stato qualche caso (o forse piú) in Inghilterra dove persone giudicate inguaribili sono state di fatto sequestrate dalle strutture ospedaliere e, adducendo gli insostenibili costi di mantenimento in vita, sono state eutanizzate (con decisione giudiziale e contro la volontá dei genitori/parenti). Per non parlare del protocollo Liverpool.
      Insomma, sono sicuro che attraverso questo “servizio” (e di servizi di contorno analoghi) si cambia (o forse si istuzionalizza) il compito dell´ospedale da luogo di guarigione per tutti a luogo di selezione umana: sei troppo malato? non hai fatto il vaccino? sei troppo vecchio? sei un costo per la collettivitá? Non ti preoccupare … noi siamo piú umani di quanto credi… per il bene della societá ti leviamo tutte le preoccupazioni!
      Nota: bella la foto dell´articolo di conSalud.es … trasmette tanto senso di compassione e di amore per il prossimo …

  • Mac ha detto:

    Come avrei voluto sentire queste parole di altissimo valore etico da qualche pastore Cattolico di alto rango.

    Avrebbe fatto semplicemente il suo dovere!

    Invece niente, silenzio.

    DIceva il Cardinale Biffi che il vero grande mistero dell’Universo è la “Libertà”, caratteristica che Dio ha stabilito unicamente per questa sua creatura, l’Uomo.

    Saluti.

    • Maria Cristina ha detto:

      Per dire delle parole del genere bisogna avere un cervello.
      Purtroppo nel campo dei nostri “ Pastori” odierni, la logica non va piu’ di moda. Non si ragiona piu’, si va avanti con sentimentalismo e slogan . E’ tanto piu’ facile.
      Pensare e’ faticoso. Quanto e’ facile invece accodarsi al pensiero unico mondiale e fare i cappellani dell’ ONU.

  • cattolico ha detto:

    dr.Tosatti,è evidente che non è un vaccino perché se lo fosse dovrebbe essere obbligatorio per tutti,.non sono un avvocato ma credo che questa coercizione sia incostituzionale. credo la si possa combattere solo con una iniziativa legale che porti draghi, figliuolo e speranza in tribunale. occorre trovare avvocati coraggiosi.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Trovo strano che lei non sappia che ci sono fior di associazioni di avvocati che si stanno occupando della questione, che ci sono sentenze di Tribunali che danno loro ragione. Non c’è bisogno di essere un costituzionalista per sapere che la Costituzione italiana garantisce (garantirebbe) la facoltà di scelta per le cure da farsi o da non farsi. Solo lei, i politici italiani di tutto l’arco (a)costituzionale guidati da Draghi e da Calderoli, i giornalisti e gli influencer (sic!) guidati da un giovanotto non eccessivamente alfabetizzato e dalla sua signora, lo ignorano. Faccia cosa gradita a tutti, si tolga da cotal congrega informandosi meglio. Cordialmente.

  • Lullo ha detto:

    quindi è una pratica DISCRIMINATORIA chiedere il permesso di soggiorno a un clandestino ?
    Ah ! i filosofi ….