Nobile: Il Razzismo di Adolf Hitler è Stato Creato dai “Progressisti”.

8 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Agostino Nobile prende spunto da un elemento di cronaca televisiva recente – una provocazione del solito Vittorio Feltri – per mettere sul tavolo alcune verità troppo spesso e troppo volentieri ignorate dalla cultura “progressista”, italiana ma non solo. Buona lettura.

 

IL RAZZISMO DI HITLER È STATO CREATO DAI PROGRESSISTI

Venerdì 5 febbraio su Rete4, durante la trasmissione Stasera Italia, la conduttrice Palombelli ha chiesto a Vittorio Feltri «faccia dei nomi di persone importanti che vorrebbe al governo», il giornalista ha risposto provocatoriamente «Hitler». Non sappiamo se era tutto organizzato, ma lo sconcerto stampato sui volti della presentatrice e dei presenti fa pensare che non era previsto. Ovviamente tutti i quotidiani ne hanno parlato strappandosi le vesti. Il che conferma il grado di conoscenza storica di chi dovrebbe informare gli italiani. 

Nessuno dubita che Hitler sia stato un nemico dell’umanità, ma farne un’icona del male è una posizione meramente ideologica. Le leggi razziali del dittatore non sono nate dal niente. Hitler non ha inventato nulla, ha fatto quello che prima di lui avevano realizzato alcuni paesi democratici, dove i governi misero in atto il pensiero  e gli studi “scientifici” di personaggi oggi considerati padri dei progressisti.

 François-Marie Arouet in arte Voltaire, nel suo Dizionario filosofico considera i neri alla stregua delle scimmie, mentre gli ebrei “il più abominevole popolo della terra”, “il popolo più intollerante e crudele di tutta l’antichità”.  Ma i primi della classe sono i cristiani che considera «i più intolleranti tra tutti gli uomini».

All’inizio del Novecento, prima della salita al potere di Hitler, abbiamo i progressisti che del razzismo e del disumanesimo hanno fatto una scienza. 

Continuo avvalendomi di alcuni passi del mio Anticristo Superstar (2014).

Nel 1909 i coniugi Whetham pubblicano il libro The Family and the Nation, dove stabilirono che gli europei si dividevano in tre categorie, i nordici, tra i quali gli inglesi, gli alpini, tipo gli svizzeri, e i mediterranei. I nordici, secondo i Whetham, avevano una supremazia riconosciuta. Secondo loro la cosa più preoccupante, in Inghilterra, era l’immigrazione delle razze mediterranee che abitavano le parti più povere delle città, e la cui tendenza conigliesca alla riproduzione costituiva un serio problema per la nazione e per tutta l’Europa.

Nel 1916, il genetista americano Madison Grant, seguendo la teoria dei Whetham, pubblica il libro di successo The Passing of the Great Race, in cui riafferma l’esistenza di tre differenti razze europee: i Nordici, dominatori, avventurieri, aristocratici, individualisti, fiduciosi in sé stessi e, come risultato, protestanti.  Gli Alpini, sottomessi all’autorità politica e religiosa e, infine, i Mediterranei, i perfetti schiavi. 

Non mancano esempi tra gli statisti. Il presidente Theodore Roosevelt sostenne che le donne in buona salute fisica e mentale che scelgono di non avere figli devono essere considerate come «criminali della razza». Mentre «non è di alcun vantaggio consentire una simile perpetuazione di cittadini di razza sbagliata. Il grande problema della civiltà» dice Theodore Roosevelt «è riuscire ad ottenere, nella popolazione, l’aumento degli elementi di valore rispetto a quelli di poco valore o che risultano addirittura nocivi». Così gli Stati Uniti d’America rappresentano il primo paese che approva delle leggi eugenetiche.

Nel XIX secolo, negli anni in cui i neri erano considerati unanimemente dalla “scienza” più  animali che esseri umani, troviamo personaggi accreditati come lo psichiatra, criminologo e giurista italiano Cesare Lombroso (1835-1909). Esponente del positivismo scientifico, nel 1907 fu presidente della neonata Croce Verde di emanazione massonica. Il professor Lombroso sosteneva che il comportamento criminale è insito nelle caratteristiche anatomiche, nella fisiognomica. Secondo questa tesi, influenzata dal darwinismo sociale, la fisiognomica è la chiave che apre le porte della psiche umana. Dunque chi ha la faccia da delinquente deve essere isolato e curato, perché tendente a commettere atti criminosi. Se oggi questa tesi fosse considerata scientifica, il numero dei pazienti sarebbe talmente alto che saremmo costretti a creare mega cliniche di neurologia, recintate e controllate a vista. 

Il professor Lombroso era talmente famoso che le sue teorie influenzarono gran parte della intellighenzia internazionale, tra i quali ricordiamo personaggi come Anatole France, Émile Zola e Fernando Pessoa. Il criminologo si occupò anche di parapsicologia, per poi  diventare un assertore dello spiritismo. Ed anche in questo era in buona compagnia. In pieno Ottocento ateo positivista, non pochi intellettuali, politici, scienziati, filosofi, giornalisti e artisti, partecipano a sedute spiritiche. Tra gli altri intellettuali che si occupano dello spiritismo, troviamo il filosofo Henri Bergson, Marie Curie, Carl Gustav Jung, il geologo Charles Lyell, che ha  influenzato le teorie dell’amico Darwin, Mark Twain,  il fisico Premio Nobel John W. Rayleig, Lewis Carroll, Arthur Conan Doyle. A Londra nel 1882 venne fondata la Society for Psychical Research, così come in alcuni paesi europei e negli USA. Non mancano personaggi come Giuseppe Garibaldi, il quale presiedeva una società spiritica. Tutti anticristiani.

Nel 1900 a Parigi i positivisti, figli di quell’illuminismo che volevano cancellare la Chiesa  oscurantista, bandirono un premio di 100 mila franchi per chi riuscisse a stabilire un contatto con gli extraterrestri. Venne però escluso il pianeta Marte, perché lo consideravano troppo facile.

Nella Germania prussiana  lo psichiatra Alfred Hoche, e il giurista Karl Binding nel 1920 

pubblicarono il libro dal titolo “L’autorizzazione all’eliminazione delle vite non più degne di essere vissute”. Oggi lo stesso tipo di logica “umanitaria” è rientrata prepotentemente nelle società definite democratiche. Ma in modi molto più raffinati e perversi. Se oggi si istituzionalizza l’eutanasia come un atto compassionevole verso il malato terminale, è certo che domani sarà un dovere del cittadino nei confronti della Comunità. Di questo passo è molto probabile che tra breve sarà lo Stato ad intimarci la cosiddetta dolce morte.

Dicono che con l’eugenetica si potranno sconfiggere gravi malattie. In realtà, seguendo i consigli dell’Anticristo, si potranno allevare tipi di uomini che potranno avere un futuro degno di essere vissuto. Già adesso, attraverso la tecnologia, si possono impiantare microchip in silicio nel corpo umano che, tra l’altro, possono aumentare le capacità fisiche e mentali. Ma poi, non ha senso allevare i malriusciti, è più pratico utilizzare la manipolazione genetica. Questa tecnica permette di produrre umani con le caratteristiche desiderate. Il bambino sarà codificato secondo i gusti e le tendenze degli acquirenti. Se non saranno prodotti direttamente dallo Stato, secondo criteri di razionalizzazione sociale, i bambini si potranno scegliere attraverso immagini virtuali. Forma e colore degli occhi, altezza, colore dei capelli, etc.  Più o meno sarà come acquistare un oggetto personalizzato: si entra nel negozio, si consulta lo schermo virtuale, qualche aggiustatina che soddisfi pienamente e si esce genitore 1 e genitore 2. Se poi i geni appartengono a più donatori, basterà aggiungere il numero progressivo sul contratto stipulato. Gli esperimenti sono iniziati già da molti anni, tanto che nel 2013 il governo di Sua Maestà britannica ha dato il via libera alla fecondazione in vitro mediante l’utilizzazione del Dna di tre persone diverse. Per il miglioramento della specie umana e l’eliminazione di possibili patologie genetiche, i bambini avranno tre e forse più genitori biologici. Il tutto potrà essere “arricchito” producendo ibridi umani-animali e chi lo sa quali altre nefandezze.

Razionalizzare il lavoro e l’economia è necessario, ma quando si parla di razionalizzare l’essere umano dovremmo alzare le antenne. Razionalizzazione significa ridurre le differenze o eliminarle, omologare e uniformare, perché l’economia possa trarne vantaggi. Un po’ come le catene di montaggio. La razionalizzazione non è altro che l’assassinio della natura, della coerenza e della bellezza. La monocultura che vogliono imporre, renderà il pianeta come un gigantesco Lego, rigoroso, asettico e disumano, dove si nasce, si vive e si muore allo stesso modo, senza mai domandarsi perché si vive. Solo la tecnologia avrà il privilegio di progredire.

Alla luce di questi fatti possiamo affermare che l’unica religione/filosofia che rispetta tutti gli esseri umani del pianeta è il cristianesimo, guarda caso la fede più detestata dai progressisti, comunisti, islamisti e induisti. I progressisti, mentre giocano a fare i buonisti, stanno organizzando la più crudele e disumana dittatura della storia. Hitler al confronto era un carmelitano scalzo. 

Per fermare il transumanesimo non possiamo contare su personaggi privi di spessore umano e di raziocinio che continuano a cavalcare la politica di destra e di sinistra. È ormai evidente che con la logica dei tornaconti politici e dell’élite finanziaria andiamo dritti nel baratro. È altrettanto chiaro che soltanto gli uomini e le donne di fede granitica sono incorruttibili. Persone in grado di dare la loro vita per difenderci da chi sta corrompendo la nostra coscienza in maniera sempre più subdola e  devastante. La coscienza infusaci da Dio non morirà, ma per evitare danni che potrebbero protrarsi per decine di anni, se non secoli, bisogna agire il prima possibile.

Agostino Nobile

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21 commenti

  • IPM ha detto:

    Mi piacerebbe che dott. Nobile ofrisse un simile dettagliato saggio sulle origini del razzismo di Mussolini. Si potrebbe forse anche lqualche “pulizia di casa”?

    • : ha detto:

      Tutti possiamo contribuire. Lo faccia Lei, magari insieme al razzismo di Mussolini (nei confronti degli Ebrei) potrà parlare del razzismo di Togliatti nei confronti degl’Italiani:

      «È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere 10mila volte più del migliore cittadino italiano» (intervenendo nel XVI Congresso del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCU) tenutosi dal 26 Giugno al 13 Luglio 1930).

      E con queste premesse che, avendo «rinunciato alla cittadinanza italiana» si affrettò, evidentemente, a riacquistarla quando gli convenne (non facendogli più schifo di sentirsi un «miserabile mandolinista»); cioè quando si trattò – tra l’altro – di proteggere gli assassini del truce “Triangolo rosso” che dopo la guerra facevano strage dei “non-compagni”, fascisti o non fascisti che fossero, soprattutto preti e laici cattolici. E di far fuggire nella “patria comunista” gli assassini che venivano presi.

      La differenza è che non c’è città in cui non ci sia una Via o una Piazza Togliatti, al contrario di Mussolini (che nessuno, sia chiaro, la pretende).

      • Enrico Nippo ha detto:

        ” (che nessuno, sia chiaro, la pretende)”.

        Finaletto diplomatico per non debordare dal mainstream imperante. 😉

  • Michele ha detto:

    Non mi sorride l’idea di vivere i prossimi decenni sotto una feroce dittatura scientista e anticristiana. Ma il problema, purtroppo, non è quello di “evitare danni che potrebbero protrarsi per decine di anni, se non secoli”. E’ più grave. E’ quello di evitare che, in pochi o tanti anni, innumerevoli anime si perdano. O, per essere più chiari, si dannino per sempre. I sistemi politici presto o tardi crollano, anche i peggiori. E, comunque riducano l’umanità, la resa dei conti e la vittoria finale di Cristo sono una certezza. Chi scrive queste cose bellissime e lucide, chi le legge e le condivide, con buona probabilità resisterà al leone ruggente, saldo nella fede. Ma se ci sta a cuore il destino eterno di tutte le anime, come sta a cuore a Nostro Signore, dobbiamo fare quanto possiamo per svegliarle. Non per innescare un’improbabile rivoluzione, ma per gettare a queste anime un salvagente affinché possano salvarsi. Portarsene in fondo all’abisso quante più riesce è l’unica ripicca a cui tende il serpente, furente per la sconfitta già scritta. Mettiamogli i bastoni fra le ruote. E’ il minimo e il massimo che possiamo fare.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Lo dico perchè c’ero. In Italia a Hitler veniva attribuito come qualità il fatto di essere un pragmatico, cioè, così ci spiegavano, una persona che quando decide che una cosa deve essere fatta la fa, senza scrupoli morali o tentennamenti di alcun genere. Ergo: si devono sterminare gli ebrei? Si sterminano. Si deve dichiarare guerra all’URSS ? si dichiara guerra e si attacca. Questo indipendentemente da sfrugugliamenti nella sua biblioteca personale o nelle sue cartelle cliniche.

  • Virro ha detto:

    Grazie Dr. Nobile , qualcosa sapevo, ma tutto quanto letto, no.
    Gesù ci invita alla riflessione “…i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce…”
    lo spiritismo è SEMPRE un dialogo con satana, e i frutti?

  • VITMARR ha detto:

    Vittorio Feltri ha detto una cosa sacrosanta in quanto si riferiva al governo e non al razzismo e infatti Hitler avvalendosi di un economista ebreo riusci in breve a raddrizzare uno stato economicamente a terra grazie alla piena occupazione , alla creazione di moneta altenativa e alla spinta verso la creazioni di materiali che potessero garantire alla Germania autonomia economica (es. la gomma sintetica). L’economista ebreo fu poi ribattezzato ” ariano ad honorem”.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Ora, secondo il mantra ufficiale che recita “di alto livello” e “di alto profilo” ( figuriamoci se qualcuno dice il contrario) a chi dobbiamo paragonare il buon mago Draghi?

      A Hitler o all’ebreo “ariano ad honorem”?

      • VITMARR ha detto:

        Che in Italia vi sia una dittatura non è un mistero. Ma non è seria perché è la dittatura del caos. I danni sono evidenti a tutti anche e soprattutto a chi in Europa impone regole all’ Italia, pertanto la loro decisione sembra essere quella di riassumere in Draghi , che sarà eletto PdR, entrambe le funzioni.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per illustrare meglio il mio intervento precedente:

    il ministro Speranza ha tutto fuorché una faccia da delinquente, pecoreccia sì ma non da delinquente.
    Eppure, se su questo blog si è arrivati ad invocata una Norimberga per lui vuol dire che è un delinquente.

    Riepilogando: una faccia da delinquente non è detto sia quella di un delinquente, mentre una faccia normale non è detto che non sia quella di un delinquente.

    La fisiognomica va aggiornata.

  • Creazionista ha detto:

    La malattia dell’occidente si chiama evoluzionismo, la più grande menzogna della storia, che ha dato l’illusione di scientificità ai peggiori aspetti dell’animo umano. L’eugenica fu ampiamente diffusa in USA e germania agli inizi del secolo scorso. Consiglio:
    – Weikart- From Darwin to Hitler. Evolutionary ethics, eugenics and racism in Germany- Palgrave Macmillan 04- isbn 1-4039-7201-X
    – Bergman- The Darwin effect. Its influence on nazism, eugenics, racism, communism, capitalism – Master Books 14- isbn 978-0-89051-837-3

    • luca antonio ha detto:

      “La malattia dell’occidente si chiama evoluzionismo, la più grande menzogna della storia..”
      Concordo, anche qui scandalosa acquiescenza della falsa chiesa emersa dal CVII.
      La materia nasce dallo Spirito, non viceversa.
      Ma vaglielo a spiegare a tutti questi mammalucchi della chiesa moderna che se si ammette l’evoluzione si vengono a creare delle problematiche insolubili
      – es: quando l’uomo ha avuto un anima ?, già quando era protozoo, pesce, serpente, scimmia, uomo di neanderthal ?, …, quando?… e, oggi, quand’è che l’uomo ha un’anima ?, con il concepimento, la nascita, la coscienza di sè ?, e quando si perde coscienza di sè che succede ? un vecchio demente può’ essere soppresso in quanto senza anima ? e questo è solo uno degli esempi possibili -.
      Se è vero l’evoluzionismo tutto viene storicizzato, psicoanalizzato, giustificato, e relativizzato, e allora la chiesa, con i suoi comandamenti e dogmi non serve proprio a nulla, anzi è nociva per il corretto dipanarsi dell’imperscrutabile progetto di un sig. nessuno verso il Cristo omega o verso la fabbricazione dell’Io/Dio.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Dunque (secondo Lombroso) chi ha la faccia da delinquente deve essere isolato e curato, perché tendente a commettere atti criminosi.

    Siamo sicuri che questa sia soltanto una fantasia di Lombroso?

    Piuttosto, occorrerebbe saper vedere quali siano le facce da delinquenti, poiché non necessariamente dietro una faccia truce o tagliata con l’accetta si nasconde un delinquente, ed anzi può essere addirittura il contrario.

    Sfilano in continuazione sugli schermi tv e internet facce da “persone per bene” che invece le indagini giudiziarie e giornalistiche rivelano essere dei delinquenti di prima scelta, oppure che il mainstream imperante ti fa passare per persone capaci e altruiste mentre invece sono dei farabutti matricolati (e che, a mio avviso, andrebbero curati con i lavori forzati, alla Papillon per intenderci).

    • alberto ha detto:

      Mah, cari amici, guardando Beppe Grillo e i suoi ministri mi viene come da rivalutare il pensiero di Lombroso. E’ come una sorta di riserva mentale che mi sono sempre tenuto negli anni: non è che Lombroso e i suoi studi avessero un qualche substrato di verità ? Negli anni ho avuto tante, forse tantissime occasioni per nutrire qualche sospetto …
      A scanso di equivoci debbo dire che da piccolo ero un topo di sagrestia e poi di Parrocchia e ringrazio ancora oggi (eccome …) la mia povera mamma per avermi dato quella educazione e quella formazione che non avrei poi mai più’ abbandonato.
      Insomma, mi riesce tremendamente difficile archiviare Lombroso tout court; so che commetto peccato agli occhi degli uomini ma, accipicchia, il leggero prognatismo di Hitler, a fronte dell’espressione aperta di Mussolini, è un dato irrefutabile …

      Insomma, non è che viva una convinzione granitica ma, santo cielo, qualche perplessità è possibile nutrirla in qualche anfratto del cuore ?

  • Antonio ha detto:

    D’accordo, però Hitler ha portato alle estreme e concrete conseguenze qualcosa che gli altri avevano solo genericamente teorizzato. Questo è tipico d’altronde dei tedeschi (della loro mentalità, non della loro “razza”!). Il socialismo fino al 1848 era la rivendicazione di maggiori diritti per i lavoratori e il sogno utopico di società ideali, arriva un tedesco ed è diventato quel che sappiamo. Anche l’Europa era un mercato unico che funzionava piuttosto bene, quando l’hanno presa in mano i tedeschi (dopo avere portato a termine l’assillo della riunificazione che li aveva tenuti fin lì impegnati) sappiamo com’è andata a finire. E potremmo risalire ancora a prima. L’idea di una riforma della Chiesa nel Quattro-Cinquecento era diffusa un po’ dappertutto, finché è arrivato un certo Martin Luther…

    • : ha detto:

      «Hitler ha portato alle estreme e concrete conseguenze qualcosa che gli altri avevano solo genericamente teorizzato»

      Mi sa che dovrebbe studiare un po’ di “Rivoluzione Francese” (ispirata appunto dalle idee di Voltaire & Co.), ma non quella edulcorata dei libri di storia. Una volta era difficile, ma oggi si può.

      «… L’industria generale dell’assassinio, costruita dai “patrioti” rivoluzionari, ha […] svuotato, contemporaneamente alle prigioni politiche, e ben più largamente, i manicomi, gli ospizi e i riformatori. Fra gli altri vengono assassinati 300 criminali, condannati per reati comuni, alla Conciergerie; 72 galeotti assassinati alla Tour Saint-Bernard; 223 detenuti per reati comuni di ogni tipo vengono assassinati a Châtelet; 35 ragazze rinchiuse in riformatorio oppure prostitute vengono uccise a colpi d’accetta e sgozzate alla Salpêtrière; infine 170 pazzi, mendicanti, vagabondi e ragazzi in riformatorio, di età fra i dodici e e quindici anni, vengono assassinati a Bicêtre. Anche i massacri di settembre sono anzitutto un crimine eugenetico concepito dai cervelli e dalle viscere sconvolti e incanagliti degli attivisti della Comune. Un olocausto ordinato da questi uomini “filosoficamente puri” che annientano, con i sacerdoti, tutti i prigionieri politicamente e intellettualmente impuri. E soprattutto, al di là dei precedenti, la grande maggioranza di quanti vengono annientati sono i condannati, i reietti, i malati, gl’idioti e gli stolti. In breve, tutti coloro che possono rappresentare un insulto al “Contratto Sociale” ideale del maestro dei sanculotti, Jean Jeacques Rousseau» (J. DUMONT, “I falsi miti della Rivoluzione Francese”, FdF, Milano 1989, p. 69-70).

      In realtà Hitler e Stalin non hanno inventato niente, ma hanno solo adottato, perfezionandoli, i sistemi escogitati dai rivoluzionari francesi. Nemmeno i forni crematori sono stati inventati dai nazisti, con la differenza che i rivoluzionari francesi vi gettavano “solo” le donne e i bambini; per non parlare di altre prelibatezze, quali l’invenzione del “Battesimo patriottico” e del “Matrimonio repubblicano”; e del commercio che facevano col grasso ricavato dai cadaveri del genocidio vandeano, dai quali ricavavano anche la pelle con la quale, dopo apposita concia, si facevano gli stivali.

      La Rivoluzione Francese è stata “madre e maestra” di tutti i regimi oppressivi successivi, defunti o ancora in vita, espliciti o subdoli, come quello attuale in italia, ed anche in gran parte del mondo “occidentale”.

      • Antonio ha detto:

        I massacri del prossimo non li hanno inventati i rivoluzionari francesi, se è per questo: sono praticati dalla notte dei tempi. Io peraltro non mi riferivo a questi parlando di ciò che Hitler ha portato alle estreme conseguenze, ma al razzismo (il tema dell’articolo che stiamo commentando).

        • : ha detto:

          Non stiamo parlando dei tempi delle caverne. Stiamo parlando del Nazismo (e del Comunismo), a proposito del quale Lei ha detto che «Hitler ha portato alle estreme e concrete conseguenze ciò che «gli altri avevano solo genericamente teorizzato».
          E invece i Rivoluzionari Francesi, altro che generici teorici, si dimostrarono gente molto concreta nello scannare ed operare ben prima dello Shoah, lo sterminio di un’intera popolazione all’interno dei loro stessi confini, al punto di fare da maestri ai successivi carnefici. I teorici effettivamente c’erano stati prima (i Voltaire, I Rousseau, i Diderot, ecc.), e furono loro ad ispirare la Rivoluzione Francese.