Una Lettera Sconsolata e Due Poesie dopo la Pagliacciata al Senato.

21 Gennaio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri ci ha scritto Paolo Deotto, un amico che ben conoscete, e che gestisce il sito web Il Nuovo Arengario. Condividiamo con voi la sua lettera, e poi ci riserviamo qualche commento.

***

Caro Marco, come stai?

Dopo l’ennesima pagliacciata di ieri sera, io mi sento sempre più italiano e quindi sempre più orfano. In questa sciagurata Patria ho sempre creduto, quando è stato il momento l’ho anche servita. Ma adesso dov’è l’Italia cristiana, un tempo luce del mondo? È in mano a un avvocaticchio che per il potere venderebbe anche sua madre e che si fa assistere e consigliare da un omosessuale?

È in mano a quella cinica mummia del Quirinale?

Mia nonna materna, tedesca di Baviera, venne a vivere in Italia con il marito nel 1910. Mi diceva sempre che per lei, come per tanti tedeschi e non solo, l’Italia era la terra “Benedetta da Dio”.

E ora?

Ho amato, e amo tuttora, due cose: la Chiesa e l’Italia. E vediamo bene in che condizioni miserevoli sono entrambe.

Sono tempi sciagurati, però se sfogliamo un po’ la Storia, vediamo che c’è una specie di malattia cronica, quasi che gli italiani godano un mondo a farsi del male.

Ti allego due estratti di poesie di Giuseppe Giusti. Sono scritte entrambe attorno al 1850, ma sembrano scritte ieri o ier l’altro, o anche domani…

E scusa il piccolo sfogo.

Comunque, non mi fermo e finché il Signore mi darà le energie farò quel poco che posso, sperando che sia utile. Ma ogni tanto  cascano un po’ le braccia.

Tiremm innanz! E un forte abbraccio.

Paolo

***

La pagliacciata a cui si riferiva Paolo Deotto era la votazione al Senato, dove abbiamo assistito a tutto quello a cui potevamo assistere di sciagurato. Una delle cose che mi ha colpito di più non è stata l’improvvisa conversione di un paio di senatori motivata certo da grandi spinte ideali; di comprati e di venduti il Parlamento è sempre stato pieno. E solo in parte mi ha colpito il fatto che questa banda di sciagurati sia stata appoggiata e salvata dal voto dei Senatori a vita, a cui il buon gusto e l’eleganza dovrebbe consigliare di non interferire nelle questioni parlamentari, specialmente se appaiono così eticamente nauseanti. D’altronde era ciò che sosteneva l’ex Presidente della Repubblica Cossiga. I Senatori a vita, non eletti dal popolo, in caso di fiducia dovrebbero astenersi. Mi ha colpito il fatto che una senatrice a vita, Liliana Segre, che da quanto ho letto non è mai presente a Palazzo Madama, sia venuta a votare un Presidente del Consiglio che fa apprezzamenti positivi sui valori della Cina.  Liliana Segre fortunatamente dal campo di concentramento è uscita viva. Venire a appoggiare un avvocaticchio politicante  che elogia un Paese, una dittatura crudele, che i campi di concentramento ce li ha, e li usa, e ci massacra dissidenti e avversari politici; beh, credo che avrebbe potuto risparmiarselo. Qui sotto trovate le due poesie inviate da Deotto. Buona lettura.

***

 

Dalla poesia “A un amico”

 

Secolo anfibio, inetto
Al vizio e alla virtù,
Dal viva Maometto
Torna al viva Gesù.
Ma sempre puzzolente
Di baro e d’assassino,
Fuma all’Onnipotente
L’avanzo di Caino.

Vedi che laida guerra,
Che matassa d’inganni!
Si campa sulla terra
Col baratto dei panni:
L’asino butta via
Il basto per la sella,
Si vende per Messia
Chi nacque Pulcinella.

 

= = = = = =

 

Dalla poesia “La terra dei morti”

 

A noi larve d’Italia,
Mummie dalla matrice,
È becchino la balia,
Anzi la levatrice;
Con noi sciupa il Priore
L’acqua battesimale,
E quando si rimuore
Ci ruba il funerale.

Eccoci qui confitti
Coll’effigie d’Adamo;
Sì par di carne, e siamo
Costole e stinchi ritti.
O anime ingannate,
Che ci fate quassù?
Rassegnatevi, andate
Nel numero dei più.

Ah d’una gente morta
Non si giova la Storia!
Di Libertà, di Gloria,
Scheletri, che v’importa?
A che serve un’esequie
Di ghirlande o di torsi?
Brontoliamoci un requie
Senza tanti discorsi.

§§§

 




STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti

Su Gab c’è:

@marcotos




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

12 commenti

  • Faramir ha detto:

    I senatori a vita dovrebbero essere nominati rispettando le sensibilità politiche del paese: pertanto non tutti orientati dalla stessa parte. Anche questa è (sarebbe) un’esigenza della democrazia. Pensare che questo possa succedere in Italia è però una pura illusione…

    • : ha detto:

      I senatori a vita, se avessero un minimo di dignità, non dovrebbero interferire col loro voto sulle vicende parlamentari. Non sono stati nominati per questo ma per (supposti) meriti con i quali qualcuno ritiene che abbiano dato lustro alla Nazione. Non per dare alla Nazione un governo di destra o di sinistra.

      Chissà perché, poi, votano sempre e solo a sinistra. Mi viene un sospetto: per ringraziarla per le prebende che si beccano senza farsi mai vedere tranne quando vengono chiamati per dimostrare la loro riconoscenza?

    • Enrico Nippo ha detto:

      I senatori a vita dovrebbero esserlo senza percepire un centesimo. Così se ne starebbero a casa.

    • Giovanni ha detto:

      I senatori a vita non dvrebbero percepire stipendio e non dovrebbero avere diritto di voto.

  • Donna ha detto:

    Squallore è una parola fin troppo gentile per indicare il “mercimonio poltronesco”di chi è al potere. E’ stato il funerale della verità,onesta, responsabilità (parola ormai strausata a sproposito),giustizia, intelligenza….e le parole potrebbero sprecarsi. E tutto sulla pelle del popolo,a cui è negato il diritto di voto e quindi di espressione. La vera democrazia, è morta anch’essa.
    E per quanto riguarda i senatori a vita, la loro presenza ha mostrato ancora di più il volto di questa “tragedia italiana”.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Mancano le parole e soprattutto lo stato d’animo ideale per commentare non solo le note dolenti della lettera pubblicata, ma anche, e soprattutto, l’indecorosa farsa che da troppo tempo va in scena nel “teatro” della politica nostrana.
    Sconforto e incredulità animano la quasi totalità degli italiani, alcuni dei quali non avevano scelto – a ragion veduta – di essere rappresentati e governati da chi si è rilevato incapace e non all’altezza del compito.
    Non resta che sperare in un sussulto di dignità del corpo elettorale alla prossima tornata per il rinnovo degli inquilini del Parlamento, auspicabilmente prima possibile, con il patrocinio divino.

    • giovanni ha detto:

      Fatto salvo l’intervento Divino, mi creda non speri troppo nelle prossime elezioni per due ragioni fondamentali.
      La prima e’ che guardandomi attorno, non vedo un cambio di paradigma tale da sovvertire la narrazione che ci presentano ogni giorno ( monumentale lavaggio del cervello attraverso i media ).
      La seconda e’ che ove ci fosse, teoricamente, una presa di coscienza della popolazione si procederebbe con il far votare la gente da casa, i presupposti ci sono ( pandemia ) ,e poi utilizzare il sistema di nuovo conio cd TRUMP per ‘ orientare ‘ l’esito del voto.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Tutto potrebbe (il condizionale è d’obbligo) succedere con l’aiuto di Dio che – se vuole – può sempre sconvolgere i piani diabolici.
        Intanto: pare che qualche altra difficoltà al “raccolto” dell’avvocato venga da fatti di cronaca odierna…
        Vero è anche che all’orizzonte non brillino “stelle” fulgide; ma, senza illuderci, si può sempre sperare che venga fuori un presidente eletto – votato – almeno questo, e che ci siano scrutatori delle schede votate onesti e incorruttibili.

  • Roberto Ceccarelli ha detto:

    Qualcuno disse che ogni popolo ha i governanti che si merita ed io, aggiungo il Papa ovvero il non papa che si merita. In effetti sembra sempre più evidente che Dio, tradito dal suo popolo in adorazione degli idoli modernisti, abbia deciso di ritirare il Suo Spirito ( Tre Fontane ) lasciandolo in balia della sua iniquità e acciocché questa si manifesti in tutta la sua infernale entità. Preghiamo nella speranza che il Signore voglia accelerare il tempo del trionfo della sua Mamma Celeste.

  • Elena ha detto:

    Un applauso, anzi un’ovazione, a Deotto e a Tosatti. In quanto alla statua della Madonna con il bastone mi auguro e soprattutto prego che Nostra SS. Signora cominci a usarlo severamente sulle schiene di chi so io a cominciare dai piani più alti in particolare se vestiti di bianco o di rosso.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Orrore! La Madonna col bastone! Il nostro Mario avrà un coccolone!😊

    Si vedano qui le splendide immagini della Madonna del Soccorso con un tortòre in mano.

    https://enricogalantini.net/2015/11/24/la-madonna-del-tortore/

  • Chedisastro ha detto:

    Che vogliamo dire più, caro Deotto e caro Tosatti, di fronte a tanto squallore, a tanta sfacciata arroganza, spudoratezza, mancanza di dignità e di vergogna? Compratori, venduti, traditori, profittatori del momento, ciarlatani dell’ultima ora, pezzi da museo con un piede sulla fossa e ancora ciechi e ottenebrati dall’ideologia, mummie telecomandate e… chi più ne ha più ne metta, tutti accomunati da spregevoli interessi perché è dalla terra che non sono capaci di alzare lo sguardo. Poveri, miserevoli, inconsapevolmente bisognosi di rinascere. Ahi loro, stanno scherzando col fuoco (quello infernale, però). Il loro padrone “di qua, di là, di su, di giù li mena” ed essi, purtroppo non se ne avvedono. Abbiamo bisogno di un gran risveglio, ma temo che senza gli occhi al cielo, sarà molto ma molto difficile.
    Aveva ragione don Dolindo Ruotolo: dobbiamo solo implorare: “Gesù, pensaci tu”.