LA STAMPA PROGRESSISTA E LE RAGIONI DELL’ODIO VERSO TRUMP.

10 Novembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Agostino Nobile ci ha inviato questa riflessione impietosa sulle elezioni americane, e sul ruolo che la stampa progressista al 95 per cento – ha avuto nel promuovere un candidato francamente imbarazzante. vedremo come va a finire…Buona lettura.

§§§

   Tranne brogli, i Dem hanno vinto nonostante Biden

Le presidenziali americane, se non risulteranno corrotte da brogli, dimostrano ampiamente che i veri vincitori sono i giornalisti di sinistra, i quali coprono circa il  95% dei media del pianeta.

Ma hanno fatto un buon lavoro? Voglio dire, l’uomo che hanno sostenuto per la Casa Bianca, è davvero migliore di Donald Trump o hanno preso per i fondelli milioni di americani, e non solo?

Ascoltando i discorsi e le interviste di Joe Biden, non sembra un’aquila, anzi. Una persona di buon senso non lo proporrebbe nemmeno per fare il portavoce di un ospizio. 

Lasciamo le opinioni ai media e vediamo brevissimamente alcuni fatti. 

Trump viene accusato in maniera ossessiva di razzismo, ma il 3 novembre, in rapporto alle elezione del 2016, ha guadagnato circa 4milioni di nuovi voti, prevalentemente di cittadini neri e latinos che grazie alle politiche di Trump hanno finalmente trovato lavoro. Dunque gli odiatori mediatici hanno diffuso un falso.

Come ho scritto nel mio precedente articolo https://www.marcotosatti.com/2020/11/01/nobile-il-mondo-civile-non-lasci-trump-da-solo/ Trump ha tagliato le tasse, fornendo incentivi alle aziende in America che hanno creato una crescita di posti di lavoro senza precedenti. Basterebbe queste due valutazioni per premiare un presidente. Ma allora, perché l’Establishment lo ha ininterrottamente coperto di insulti? Certamente i modi e il vocabolario di Trump non sono quelle di un dandy, ma al popolo interessano i fatti, non l’apparenza. 

Il mondo hollywoodiano lo ha coperto di inaudite contumelie dalla mattina alla sera, creando addirittura programmi ad hoc per umiliarlo. Alla CNN non è passato giorno in cui personaggi della politica e della cultura, senza contraddittorio, hanno pesantemente oltraggiato la figura del presidente americano. Anche i nostri  giornalisti e intellettuali sinistri, che se la tirano come fossero oracoli delfici, contro Trump usano improperi che solo la miseria etica e intellettuale può partorire. 

Perché, nonostante il popolo americano abbia beneficiato dalla presidenza Trump, i radical chic e gli sprovveduti lo detestano? Sicuramente perché ha difeso la classe operaia, i piccoli e i grandi  imprenditori, la famiglia, la libertà religiosa, tolto i fondi alle cliniche abortiste e, soprattutto, ha allontanato gli artigli di Xi Jinping che stavano stritolando l’economia americana. Trump non ha promosso nessuna guerra ed ha riportato a casa migliaia di giovani soldati dalle zone di conflitto. Cosa che ha fatto infuriare quella parte del Deep State – Democratici e Repubblicani – che sopravvive di conflitti, di sangue e di morti da oltre cinquant’anni. 

Adesso vediamo perché i giornalisti sinistri di tutto il mondo hanno sostenuto Sleepy Biden.

Se la vittoria sarà confermata, il neo presidente servirà gli stessi poteri attivi che per otto anni hanno creato l’agenda di Barak Obama. Dunque, per capire cosa ci potrebbe aspettare il prossimo futuro, vediamo l’operato del premio Nobel per la Pace.

Obama ha fatto una campagna presidenziale su una piattaforma di politica estera di “smart power.” Ma come spesso accade alle parole non seguono i fatti. Una volta alla Casa Bianca si è affidato pesantemente al “raw power” (potenza pura/grezza) conducendo campagne militari seriali dalla Somalia allo Yemen, dall’Iraq alla Siria. Secondo un’analisi dei dati militari il governo di Obama ha sganciato più di 26.000 bombe in sette Paesi, record assoluto dal dopoguerra ad oggi. Prima di lanciare la guerra aerea in Siria, Obama non ha chiesto l’autorizzazione alle Nazioni Unite o al Congresso degli Stati Uniti. 

Nel 2011 Obama ha iniziato una presunta missione umanitaria contro Muammar Gheddafi per poi trasformarsi rapidamente in un conflitto che puntava al cambiamento di regime, causando il caos in Libia. Il crollo dello Stato libico ha creato una cittadella jihadista alle porte dell’Europa meridionale.
L’operazione di cambio di regime in Siria voluto da Obama, monarchie arabe e Israele, guidato dalla CIA, sebbene non abbia avuto successo, ha contribuito a far sprofondare per lunghissimi mesi un’altra autocrazia musulmana laica nello sconvolgimento jihadista. 

Obama ha presieduto la nascita della più potente organizzazione terroristica della storia moderna, lo Stato islamico, che ancora oggi colpisce in Europa. Come ammise l’allora Segretario di Stato americano John Kerry, il team di Obama ha sostenuto l’ascesa dell’Isis per  rovesciare il presidente siriano Bashar Assad. La principale forza era costituita da mercenari e da ribelli “moderati”, addestrati dalla CIA e finanziati con i petrodollari. Il risultato l’abbiamo avuto sotto gli occhi. Migliaia di massacri, soprattutto di cristiani. 

 Nel marzo 2016 il giudice Daniel Manion accusò l’allora presidente americano Barack Obama di discriminare i cristiani siriani che avevano chiesto asilo durante la guerra in Siria. Su undicimila siriani furono accolti cinquantasei cristiani, e dato che le principali vittime dei massacri attuati dagli islamisti erano proprio i cristiani, non è difficile dedurre che l’islamizzazione dell’occidente aveva la priorità. Oggi circa 4milioni, di cui 3,6 siriani, si trovano nei campi profughi allestiti in Turchia, il cui presidente filo Isis Erdogan minaccia di spedirli in Europa. L’eredità di Obama comprende, dunque, anche milioni di sradicati siriani, libici, iracheni e migliaia di jihadisti in Europa pronti a colpire al primo segnale.

Il presidente che ha ricevuto il Premio Nobel ha autorizzato perlomeno 506 colpi mirati attraverso i droni, per questo motivo è stato soprannominato “il presidente dei droni.” Incentivando drammaticamente le esportazioni di armi degli Stati Uniti, si è anche distinto come il più grande esportatore di armi dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.

Nel gestire i rapporti con la Cina, principale rivale geopolitico a lungo termine dell’America, la politica di Obama pubblicizzava in modo inequivocabile la debolezza degli Stati Uniti, permettendo la crescita economica e geopolitica di Xi Jinping.

In otto anni Obama è riuscito a creare 30milioni di disoccupati, ma Trump ne ha fortemente diminuito il numero. Come Biden e la sua vice, l’ultra abortista Kamala Harris, Obama ha sostenuto l’aborto fino al nono mese, il matrimonio gay e l’utero in affitto. Ha attaccato la libertà religiosa, stabilendo che scuole, enti cattolici e ospedali religiosi dovevano pagare assicurazioni che includano aborti e contraccettivi, pena multe ingenti o la chiusura degli stessi enti. Legge annullata da Trump. 

È chiaro, dunque, che le sinistre mirano a una società antivita, antifamiglia, dimostrando che della classe  operaia non frega un fico secco. Anzi, ricordando i 30milioni di disoccupati e i vantaggi a favore della Cina, sembra proprio che volevano annientarla. Solo il popolo di sinistra, antifa e BLM non se ne sono ancora accorti. 

Prima di concludere questa breve carrellata di orrori non possiamo non ricordare il colpo di Stato del marzo 2014 in Ucraina, voluto e sovvenzionato dal premio Nobel per la Pace, che ha prodotto un conflitto fratricida tra ucraini filorussi e nazionalisti che indossavano divise del Terzo Reich, benedetti da Obama e Soros.

Dando una sbirciata alla tv di stato cinese (posseggo un modem che mi permette di spaziare nelle tv di mezzo mondo, non parlo la lingua di Confucio, ma i  numeri sono gli stessi) ho notato che, per dare più risalto alla vittoria del neo presidente Dem, i 273  grandi elettori acquisiti da Biden sono diventati 290. Ma anche quelli Trump sono aumentati, da 213 a 214…  Sembra proprio che le voci  di corridoio che vogliono Xi Jinping sponsor di Biden non siano del tutto infondate. 

Un ultimo appunto. Dopo l’annuncio della vittoria di Sleepy Biden, le tv di tutto il mondo hanno mostrano le gioiose manifestazioni dei suoi elettori, ammassati con e senza mascherine. È la fine del Covid o Xi Jinping ha ordinato lockdown ad libitum fino a quando i cittadini occidentali non saranno in mutande? Comunque vada, non dimentichiamo che dopo le elezione del 1933 che portarono la vittoria di Hitler, i suoi sostenitori manifestarono allegramente per le strade della Germania. Dopo pochi anni si sono ritrovati devastati dalla guerra, senza lavoro e alla fame. La storia si ripete?

Agostino Nobile

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21 commenti

  • Silvio Esposito ha detto:

    E’ evidente che Obama è stato un grande guerrafondaio, per questo il premio nobel per la pace glielo hanno dato prima di iniziare la sua presidenza, sapendo benissimo che cosa avrebbe fatto dopo e meritarsi il titolo di signore della guerra.

  • Claudius ha detto:

    Grazie per questo elenco delle porcherie recenti dei sinistri, questo articolo va conservato e riletto di tanto in tanto per rinfrescarsi la memoria (uno degli aspetti essenziali del mantenimento del potere di questi anticristi globalisti sta nell’aver occupato praticamente tutte le fonti di informazioni “rispettabili”.

    Bisognerebbe cominciare a capire come e’ stato possibile, perche’ tutti i mezzi di informazione sono nelle mani della sinistra. Mentre la sinistra occupava militarmente tutti i giornali, le tv, i social media, le universita’, le scuole, gli altri cosa facevano di preciso?
    Dormivano?

    • : ha detto:

      Gli altri collaboravano o, al massimo, assistevano.

      Sarebbe logico chiedersi cosa facevano le Destre. Risposta facile perché… Destre non ce n’erano (l’unica che poteva somigliare ad una Destra era il Movimento Sociale Italiano che dagli altri partiti era stato messo “fuori dall’arco costituzionale”, espressione di nessun significato tranne quello di negare illegalmente ad un partito gli stessi diritti riconosciuti agli altri). Poteva essere quindi il partito di centro (DC), relativamente più forte degli altri, a contrastare l’egemonia dei sinistri sui mass media. Ma gli stessi maggiorenti della DC (per esempio De Mita) confessarono in seguito che prendevano i voti da destra per spostarli a sinistra, cioè per fare una politica di sinistra. Non bisogna dimenticare infatti che le leggi sulla riforma della famiglia, e quelle che hanno introdotto il divorzio e l’aborto sono state fatte con la DC al governo.

      • Claudius ha detto:

        Gentile : credo che lei abbia ragione. Condivido la sua analisi breve ma puntuale. Indubbiamente la DC era un cavallo di Troia di comunisti e neoliberal, che usava il piu’ viscido e mellifluo gesuitismo per prendere i voti a destra (ingannando gli elettori), portarli a sinistra e infine suicidarsi, proprio come doveva fare un partito finto-cattolico e conservatore nelle intenzioni dei sinistri. Tanto che alla fine, quando non servivano piu’ a niente perche’ avevano oramai preso il potere, per ringraziarli li hanno mandati per meta’ in galera (Mani Pulite) e per l’altra meta’ in rovina (Moro, Andreotti ecc.): in fondo se lo sono meritato.
        Condivido anche che la ghettizzazione del MSI non fu ne’ per caso ne’ nell’ordine delle cose ne’ inevitabile, ma un disegno strategico preciso per dimostrare che la Destra in Italia non era presentabile, e “quindi” si doveva per forza di cose creare l’alternativa solo ed esclusivamente a Sinistra. Questo e’ un punto della nostra storia recente che nessuno storico si e’ mai preso la briga di analizzare e di comprendere, ma gli storici “ufficiali” italiani sono quello che sono, degli utili idioti della sinistra, quindi, al di la’ delle loro scarse competenze scientifiche e della loro bassa levatura intellettuale (storici all’olio d’oliva, come qualcuno li chiama….) le loro motivazioni sono ideologiche e non di ricerca della verita’, quindi non e’ il caso di aspettarsi niente di sostanzioso da loro.

        Resta la domanda: perche’ la Destra non ha mai espresso una cultura forte, alternativa alla cultura dissolutrice della sinistra?
        Questa domanda resta perche’ con tutto quello scritto sopra, e’ pur vero che storicamente i conservatori non sono quasi mai stati in grado di capire che per prendere il potere e conservarlo e’ necessaria una politica culturale di ampio respiro.
        Non esiste un Marx di Destra, per intenderci. A dire il vero non esiste una figura culturale forte nel panorama storico recente che non sia di “sinistra”. Non esiste una scuola di pensiero importante che non sia di “sinistra”. E questo e’ un gran male. E bisognerebbe cominciare a capire che questo non e’ per caso ne’ per motivi politici contingenti come la presenza di un partito di viscidi soggetti come la DC, ma qualcosa che sta nel DNA della destra di non riuscire a esprimerere una cultura propria e assolutamente mai una politica culturale consistente, perche’ altrimenti siamo condannati a perdere sempre.

        • : ha detto:

          Caro amico,

          sono nell’insieme d’accordo con quello che ha scritto; ma penso che un po’ di complesso d’inferiorità (parlo in generale, non mi riferisco a Lei) ci sia quando vien detto che c’è una “cultura” di sinistra superiore ad una “cultura” di destra, a meno che non si voglia dire con questo che una “cultura” di destra non esiste (o per lo meno non appare); e questo è in un certo senso vero. Ma la cultura di sinistra, in cosa consiste?, da chi è rappresentata? Lei ha fatto bene a parlare di “storici all’olio di oliva”, che forse sarebbe più corretto definirli “all’olio di colza” (o “di palma”, che adesso è più di moda), e gli storici fanno parte della “cultura”; nel complesso tutti gli uomini sinistri di cultura potremmo definirli “all’olio di colza”. Chi sono questi grandi uomini di cultura in Italia: i Caciari? gli Scalfari?; gli Eco (pace all’anima sua)? i Fo (idem)? i Mieli? …

          Bene, al di là delle valutazioni sulla cultura mostrata e diffusa da questi personaggi (la cui “qualità” non prendo in esame), ogni “pensierino del mattino” (o “della sera”) di questi “intellettuali” di sinistra viene diffuso e sperticatamente elogiato dalla “macchina” che gestisce il pensiero unico dominante (la stragrande maggioranza dei mass media). Tornando agli storici, che continuano a perpetuare le falsificazioni di cui è pregna la storia nazionale soprattutto degli ultimi duecento anni (quella – per intenderci – che insegnano nelle scuole), bisogna dire che ci sono altri storici – non certo di sinistra – che con i loro studi hanno smascherato molte di queste magagne, facendo venire alla luce fatti e misfatti che portano a risultati e considerazioni addirittura contrari a quelli consacrati dalla “vulgata” nazionale. Ma i risultati di questi studi, le opere di questi benemeriti, da chi vengono propagandate? Quando, ben raramente, la “macchina” si degna di accennarne non potendo farne a meno, lo fa solo per stroncare, con l’aiuto di qualche “storico” di regime e senza contraddittorio, l’opera e l’attività del tapino. Ovviamente lo storico di sinistra è un “intellettuale”, quello (chiamiamolo per convenzione) di destra è un dilettante e, naturalmente, fascista, razzista, negazionista, revisionista nonché – quel che è peggio – cattolico tradizionalista (prima del 2013 era sufficiente essere “cattolico” per risultare fra i cattivi; ora è necessario aggiungere “tradizionalista”).

          E questo ovviamente vale anche per gli altri campi della cultura, per cui siccome anche gli uomini di cultura devono mangiare e dar da mangiare alla famiglia, quelli anti-sinistri (preferisco questo termine perché “destra” è un termine politicamente e volutamente equivoco) in genere si dànno ad altre attività che non siano quelle di dire quattro sciocchezze (per essere buoni) negli studi ovattati delle TV e in tutti quei programmi sconciamente urlanti del pomeriggio-sera di tutte le emittenti televisive, come avviene – lautamente beneficiati sia in svanziche che in notorietà – agli esponenti della cultura dominante di sinistra.

          P.S. – Sì, è vero: in quelle vergognose trasmissioni vengono invitati anche personaggi di “destra”, ma solo per farli spennare dalla canea degli “intellettuali” di sinistra, nonché dal cortese anfitrione che lo ospita.

          • Claudius ha detto:

            @ Gentile amico : e Don Ettore,
            quello che lei dice e’ profondamente vero.
            Sono d’accordo con lei, invece di dire “destra’ dovremmo parlare di qualcos’altro, ma come vede non siamo nemmeno in grado di dare un nome a questo “altro”.
            Forse dovremmo semplicemente chiamarci “tradizionalisti”, senza necessariamente fare riferimento a un’ideologia (c’e’ pure quella) di stampo tradizional-reazionario).
            Lasciamo comunque perdere le etichette e veniamo al sodo.
            Tutto quello che lei dice e’ vero.
            Il problema e’ che il fronte tradizionalista non ha quasi mai capito la necessita’…. non della cultura, anzi, ma di una precisa politica culturale.
            Questo e’ cio’ che la sinistra ha capito meglio di noi.

            Come dice Don Ettore Barbieri, non c’e’ un Gramsci di sinistra che abbia elaborato un piano di politica culturale. E non c’e’ per una ragione molto precisa: perche’ nessun intellettuale tradizionalista si e’ mai posto il problema di realizzarlo.
            La sinistra mi duole dirlo, e’ stata molto piu’ furba di noi. Capendo che la rivoluzione non ci sarebbe mai stata, ha elaborato una strategia di lungo termine che prevedeva l’occupazione graduale ma sicura di tutti i centri nevralgici della cultura e dell’intellighenzia. Dalle scuole alle universita’, alla magistratura, al mondo del cinema, perfino la musica, giornalismo, case editrici e tutto il resto. Il potere politico la sinstra lo ha preso grazie alla sua occupazione della cultura, e non viceversa.

            Questo e’ quello che e’ mancato ai tradizionalisti: capire che bisognava mettersi sul piano delle “Culture Wars” e contrastare la sinistra nel suo stesso campo. E batterli al loro stesso gioco.

        • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

          Sono esistiti personaggi in controtendenza in Italia e all’estero, ma appunto perché erano tali furono marginalizzati: Augusto Del Noce, Rodolfo Quadrelli, Vittorio Mathieu, la Neoscolastica di Milano (Bontadini, Vanni Rovighi) e quella francese (Etienne Gilson ad esempio).. Zubiri e Zambrano in Spagna.. Cito un po’ a caso, ma è per dire che vi è stato un pensiero se non di “destra”, quantomeno decisamente non di sinistra. Lo stesso Renzo De Felice, pur essendo socialista, ha rappresentato un punto di vista molto distante dalla vulgata resistenziale e comunista. Ma la furbizia dei comunisti e dei progressisti fu proprio quella di occupare gli spazi della cultura, secondo l’insegnamento di Gramsci, delegittimando tutti gli altri: la cultura “giusta” è la loro, le altre possono al massimo essere tollerate, ma non prese in considerazione.

          • Claudius ha detto:

            @Don Ettore, legga la mia risposta all’amico : piu’ sopra. Cari saluti in Gesu’ e Maria.

    • giovanni ha detto:

      Credo facciano parte del ‘ gioco ‘ con sfumature diverse. La conclusione dell’ articolista mi pare abbastanza realista.

    • Gli altri cosa facevano? ha detto:

      Ciosa facevano? La rivoluzione. Si legga gli ex appartenenti a lotta continua, potere operaio e pure melka chiesa chi era progressista o no.

      • Claudius ha detto:

        llustrissimo, forse mi sono spiegato male: scrivendo “gli altri” intendevo proprio quelli che avrebbero dovuto contrastare i disegni dei rivoluzionari. Conservatori, tradizionalisti, moderati, controrivoluizonari, semplici “cattolici” senza particolari attributi che i cari cattocomunisti amano mettersi come adulti, impegnati, progressisti, apertialmondoeallenovitadelconcilio…. eccetera, li chiami come vuole lei, ma insomma tutti quelli (ed erano la stragrande maggioranza) che non avevano nessuna intenzione di sovvertire lo stato naturale delle cose, come invece e’ avvenuto.

  • Un elettore qualunque ha detto:

    I sondaggi sono proibiti nell’ultima settimana prima delle elezioni. Ma poiché possono essere fonte di persuasione per gli elettori indecisi, non sarebbe più corretto non diffonderli per almeno 4 settimane prima della tornata elettorale ?

  • Virro ha detto:

    Dott. Nobile tutto è vero quanto da Lei riportato, ma da 8 anni a quest’oggi (e andrà ancora avanti fino….?) gli equilibri religiosi e politici sono finiti tutti nei “gulag”.

    Dall’uccisione dei Kennedy, gli Usa si sono allenati a come prendere in giro l’intera umanità con la “maschera” del grande “LIBERATORE” (non dimentichiamo i films del “far west”) e insieme ai corrotti dell’ONU😈, guidati dalle grandi logge massoniche, perfezionando i loro piani invasivi.

    Gesù ci dice che “…i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce…..”
    Ciò mi fa pensare che questi individui riempiranno l’inferno se prima non si convertono all’unico VERO Dio Gesù Cristo che tutto ha creato, e non alla chiesa bergogliana “LUCIS TRUST” (tempio religioso dentro il palazzo dell’onu) che tutti inganna.

    Apparentemente questi pseudo vincitori se la ridono, ma anche qui Gesù ci soccorre con la Sua Parola “…. a che vale guadagnare il mondo intero se perdi l’anima….” , l’anima è ETERNA e non si “DISSOLVE” come ha detto Bergoglio (il sadduceo?).

    Il Signore benedica la Sua chiesa.

  • wisteria ha detto:

    La ricaduta di questa elezione rischia di pesare su di noi per i prossimi anni. I governi non di sinistra spariranno. Gli africani che abbiamo in casa saranno sempre più arroganti e non potremo neanche lamentarci. Non è un caso che il virus faccia vittime soprattutto nei paesi ricchi e civili, mentre in Africa, dove ci si lavano le mani con più difficoltà che da noi, per non dire delle altre buone regole di igiene e prevenzione, sembra che non ci sia nessuna emergenza. Non sono complottista, ma qualche dubbio mi viene…

  • Alberto 1 ha detto:

    Attenzione: Arizona e Georgia tolte a Biden !!!
    Da “Life Site News”

    “We wanted to share a short update about the 2020 Presidential Election.

    RealClearPolitics has updated their map and information, removing Arizona from Biden/Harris. This pushes their projected Electoral College votes down to 259. See their updated map and list here: https://www.realclearpolitics.com/elections/live_results/2020/president/

    The mainstream media, including FoxNews, continue to show AZ as going for Biden. While RCP now lists Arizona along side Pennsylvania, which is at the center of many legal cases involving voter fraud, Georgia, and North Carolina as ‘undecided’ states.

    Additionally, according to a new AssociatedPress report, AG Barr authorized federal prosecutors to pursue “substantial allegations” of voter “irregularities.” The attorneys are allowed to investigate if there are credible allegations of fraud and irregularities.

    These stories are both developing; LifeSiteNews will be sharing more soon. Be sure you’re following along our latest election news at this link: https://www.lifesitenews.com/tags/tag/2020+election

    • giovanni ha detto:

      Se Trump riesce a spuntarla , dovrà riguardarsi tanto. Questa è
      gente che non scherza. JFK docet.

  • Tabita ha detto:

    Negli ultimi 50 anni si è svolta una guerra per il controllo dell’informazione.
    Io, ad esempio, le idee chiare riguardo la guerra in Siria, devo dire che non le ho mai avute. Grazie dottor Nobile.
    Ma leggendo il sito filoisraeliano informazionecorretta.com, mi sono fatta un’ idea precisa della guerra sia di armi che di informazione a cui è sottoposto Israele. Insomma a tifare Trump non c’era solo stilum curiae, ma anche informazionecorretta.
    Molti sono stati gli accordi di pace fatti in questi ultimi empi dall’Amministrazione Trump. La speranza di Israele è che Biden non cancelli quegli accordi, ovvero che il progresso nei rapporti con alcune nazioni islamiche possa continuare serenamente. Ma il vero problema è l’Iran. Da sempre nemico giurato di Israele, e protetto da Obama che, in pratica gli aveva accordato il permesso di costruirsi una bomba atomica. Senza sganciare bombe, nè spedire soldati americani in giro per il mondo, Trump era riuscito a ridurre la spocchia degli aytollah. Cosa farà ora Biden ? Questo è il problema più grosso che il mediooriente si trova a dover affrontare.

  • Brogli ha detto:

    CHIUNQUE abbia fatto brogli….non siamo nati ieri conosciamo benissimo la controinformazione e le tattiche di intelligence: corre un rischio. Che qualcuno parli. Di quelli che li han fatti e dicano I MANDANTI. Sembra strano che Biden in testa a tutti i sondaggi, sia ricorso a un crimine cosi come uno psicopatico qualunque. 😃

  • Enrico Nippo ha detto:

    Trump Vs Biden …

    antiabortisti Vs abortisti,
    antidivorzisti Vs divorzisti,
    antigender Vs progender,
    antivaticanosecondisti Vs vaticanosecodisti,
    tradizionalisti Vs modernisti,
    filorussi Vs filocinesi,
    quelli contro il papa Vs quelli con il papa,
    quelli dei muri Vs quelli dei ponti,
    quelli di destra Vs quelli di sinistra,
    quelli che giudicano Vs quelli che non giudicano,
    quelli di sopra Vs quelli di sotto,
    quelli di dentro Vs quelli di fuori
    quelli del così e così Vs quelli del cosà e cosà,
    quelli del secondo me Vs quelli del secondo me,

    Vs … Vs … Vs … Vs … Vs …

    Che destino cinico e barolo! 😂😂😂😂😂