SODOMIA. LA CONDANNA DEI SANTI E DEI DOTTORI DELLA CHIESA.

23 Ottobre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, a margine della polemica suscitata dalle frasi del Pontefice regnante in tema di omosessualità e unioni civili, mi sembra interessante rilanciare questo articolo de Il Nuovo Arengario, che fornisce alcuni elementi documentali su come la sodomia è stata vista da numerosi santi. Buona lettura.

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Fin dalle origini la Chiesa, facendo eco alla maledizione delle Sacre Scritture, ha condannato la pratica omosessuale per bocca dei santi Padri, scrittori ecclesiastici antichi riconosciuti come testimoni della Tradizione Divina.

 

Sant’Agostino: “i delitti compiuti dai sodomiti devono essere condannati ovunque e sempre”

Fra i primi a pronunciarsi, fu il sommo sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona e Dottore della Chiesa: “I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di loro stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venire violata” (Sant’Agostino, Confessioni, c. III, p. 8).

 

San Gregorio Magno: “era giusto che i sodomiti perissero per mezzo del fuoco e dello zolfo”

San Gregorio I Papa (540-604) detto “Magno”, Dottore della Chiesa, ravvisa nello zolfo, che si rovesciò su Sodoma il peccato della carne degli omosessuali.

“Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo versata su Sodoma dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l’onta di quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinché dal giusto castigo si rendessero conto del male compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso” (San Gregorio Magno, Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, p. 371).

 

San Giovanni Crisostomo: la passione omosessuale è diabolica

Il Padre della Chiesa che condannò con maggior frequenza l’abuso contro natura fu san Giovanni Crisostomo (344 ca.-407), Patriarca di Costantinopoli e Dottore della Chiesa, di cui riportiamo passi di un’omelia di commento all’epistola di san Paolo ai Romani:

“Le passioni sono tutte disonorevoli, perché l’anima viene più danneggiata e degradata dai peccati di quanto il corpo lo venga dalle malattie; ma la peggiore fra tutte le passioni è la bramosia fra maschi. (…) I peccati contro natura sono più difficili e meno remunerativi, tanto che non si può nemmeno affermare che essi procurino piacere, perché il vero piacere è solo quello che si accorda con la natura. Ma quando Dio ha abbandonato qualcuno, tutto è invertito! Perciò non solo le loro (degli omosessuali, n.d.r.) passioni sono sataniche, ma le loro vite sono diaboliche. (…) Perciò io ti dico che costoro sono anche peggiori degli omicidi, e che sarebbe meglio morire che vivere disonorati in questo modo. L’omicida separa solo l’anima del corpo, mentre costoro distruggono l’anima all’interno del corpo. Qualsiasi peccato tu nomini, non ne nominerai nessuno che sia uguale a questo, e se quelli che lo patiscono si accorgessero veramente di quello che sta loro accadendo, preferirebbero morire mille volte piuttosto che sottostarvi. Non c’è nulla, assolutamente nulla di più folle o dannoso di questa perversità” (San Giovanni Crisostomo, Homilia IV in Epistula Pauli ad Romanos; cfr. Patrologia Graeca, vol. 47, coll. 360-362).

 

San Pier Damiani: “Questo vizio supera per gravità tutti gli altri vizi…”

Durante tutto il Medioevo, ossia nel periodo di formazione della civiltà cristiana occidentale, la Chiesa non ha mai smesso di promuovere la virtù della temperanza e di rinnovare la condanna del vizio contro natura; in tal modo riuscì a ridurlo ad un fenomeno rarissimo e marginale.

Fra i santi che combatterono il vizio omosessuale nel Medioevo, uno dei più grandi fu san Pier Damiani (1007-1072), Dottore della Chiesa, riformatore dell’ordine benedettino e sommo scrittore e predicatore. Nel suo Liber Gomorhanus, scritto verso il 1051 per Papa san Leone IX, egli denuncia con grande vigore la rovina spirituale alla quale si condanna chi pratica tale vizio. (…) “Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il corpo, rovina l’anima, contamina la carne, estingue la luce dell’intelletto, caccia lo Spirito Santo dal tempio dell’anima. (…)” (op. cit., in Patrologia Latina, vol. 145, coll. 159-190).

 

San Tommaso d’Aquino: l’omosessualità “offende Dio stesso come ordinatore della natura”

San Tommaso d’Aquino (1224-1274), il grande teologo domenicano proclamato dalla Chiesa “Dottore comune” della Cristianità, descrive nella sua eccelsa Summa Theologica l’omosessualità come il vizio contro natura più grave, equiparandolo al cannibalismo e alla bestialità.

“L’intemperanza è sommamente riprovevole, per due ragioni. Innanzitutto perché ripugna sommamente all’umana eccellenza, trattandosi di piaceri che abbiamo in comune coi bruti. (…) Secondariamente perché ripugna sommamente alla nobiltà ed al decoro, in quanto cioè nei piaceri riguardanti l’intemperanza viene offuscata la luce della ragione, dalla quale deriva tutta la nobiltà e la bellezza della virtù. (…) I vizi della carne che riguardano l’intemperanza, benché siano meno gravi quanto alla colpa, sono però più gravi quanto all’infamia. Infatti la gravità della colpa riguarda il traviamento dal fine, mentre l’infamia riguarda la turpitudine, che viene valutata soprattutto quanto all’indecenza del peccato. (…) Ma i vizi che violano la regola dell’umana natura sono ancor più riprovevoli. Essi vanno ricondotti a quel tipo di intemperanza che ne costituisce in un certo modo l’eccesso – è questo il caso di coloro che godono nel cibarsi di carne umana, o nell’accoppiamento con bestie, o in quello sodomitico” (San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, II-II, q. 142, a. 4).

Insomma, se l’ordine della retta ragione viene dall’uomo, invece l’ordine della natura proviene direttamente da Dio stesso. Pertanto, “nei peccati contro natura in cui viene violato l’ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura” (San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, II-II, q. 154, a. 12).

 

Santa Caterina da Siena: vizio maledetto schifato dagli stessi demoni

Anche la grande santa Caterina da Siena (1347-1380), maestra di spiritualità e Dottore della Chiesa, condannò in maniera veemente l’omosessualità.

Nel suo Dialogo della divina Provvidenza, in cui riferisce gli insegnamenti ricevuti da Gesù stesso, ella così si esprime sul vizio contro natura:

“Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui è tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio divino giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell’enorme peccato” (S. Caterina da Siena, op. cit., cap. 124).

 

San Bonaventura: nella notte di Natale “tutti i sodomiti morirono su tutta la terra”

Il francescano san Bonaventura (1217-1274), Dottore della Chiesa con il titolo di Doctor Seraphicus, illustrando alcuni fatti miracolosi accaduti nel momento del Santo Natale afferma che: ”Tutti i sodomiti, uomini e donne, morirono su tutta la terra, secondo quanto ricordò san Gerolamo commentando il salmo ‘È nata una luce per il giusto’, per evidenziare che Colui che stava nascendo veniva a riformare la natura e a promuovere la castità” (San Bonaventura, Sermone XXI, In Nativitate Domini, pronunciato nella chiesa di Santa Maria della Porziuncola, in Opera Omnia, vol. IX, p. 123).

 

San Bernardino da Siena: “la sodomia maledetta … sconvolge l’intelletto”

Fra coloro che in quell’epoca parlarono e scrissero contro il risorgere di questo vizio, il più importante è forse il francescano san Bernardino da Siena (1380-1444), celebre predicatore insigne per dottrina e per santità. Egli proclamò nella sua Predica XXXIX:

“Non è peccato al mondo che più tenga l’anima, che quello de la sodomia maledetta; il quale peccato è stato detestato sempre da tutti quelli che so’ vissuti secondo Iddio, (…) ‘La passione per delle forme indebite è prossima alla pazzia; questo vizio sconvolge l’intelletto, spezza l’animo elevato e generoso, trascina dai grandi pensieri agli infimi, rende pusillanimi, iracondi, ostinati e induriti, servilmente blandi e incapaci di tutto; inoltre, essendo l’animo agitato da insaziabile bramosia di godere, non segue la ragione ma il furore’. (…) La cagione si è perché ellino so’ accecati, e dove arebbono i pensieri loro alle cose alte e grandi, come quelle che hanno l’animo magno, gli rompe e gli fracassa e riduceli a vili cose a disutili e fracide e putride, e mai questi tali non si possono contentare. (…) Come de la gloria di Dio ne partecipa più uno che un altro, così in inferno vi so’ luoghi dove v’è più pene, e più ne sente uno che un altro. Più pena sente uno che sia vissuto con questo vizio de la sodomia che un altro, perocché questo è maggior peccato che sia” (San Bernardino da Siena, Predica XXXIX in Prediche volgari, pp. 896-897 e 915).

 

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San Pietro Canisio: i sodomiti violano la legge naturale e divina

Nel suo celebre Catechismo, il gesuita san Pietro Canisio (1521-1597), Dottore della Chiesa, così sintetizzava l’insegnamento della Chiesa:

“Come dice la Sacra Scrittura, i sodomiti erano pessima gente e fin troppo peccatori. San Pietro e san Paolo condannano questo nefasto e turpe peccato. Difatti la Scrittura denuncia l’enormità di una tale sconcezza con queste parole: ‘Lo scandalo dei sodomiti e dei gomorrani si è moltiplicato e il loro peccato si è troppo aggravato’. Pertanto gli angeli dissero al giusto Loth, che aborriva massimamente le turpitudini dei sodomiti: ‘Abbandoniamo questa città, etc.’ (…) La Sacra Scrittura non tace le cause che spinsero i sodomiti a questo gravissimo peccato e che possono spingere anche altri. Leggiamo infatti nel libro di Ezechiele: ‘Questa fu l’iniquità di Sodoma: la superbia, la sazietà di cibo ed abbondanza di beni, e l’ozio loro e delle loro figlie; non aiutarono il povero e il bisognoso, ma insuperbirono e fecero ciò che è abominevole al mio cospetto; per questo Io la distrussi’ (Ez. 16, 49-50). Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale” (San Pietro Canisio, Summa Doctrina Christianae, III a/b, p. 455).

Dall’opera “Chiesa e omosessualità – Le ragioni di un’immutabile condanna” (Centro Culturale Lepanto, Roma, Supp. a “Lepanto” n. 138, gen. Feb. 1995) – testo ripreso da Gloria TV

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33 commenti

  • Enrico Nippo ha detto:

    Forse qualcuno già sta lavorando ad un’epurazione della Divina Commedia, visto che nell’Inferno dantesco i sodomiti sono assegnati al terzo girone del VII cerchio, e la loro pena consiste nel dover camminare continuamente sul sabbione sotto una pioggia di fuoco.

    Dunque Dante omofobo? 😂😂😂😂😂

  • After ha detto:

    Io spero che certe affermazioni dei padri sopra siano esagerate. Lo spero perché sembra che nella Chiesa cattolica ben prima del Concilio Vaticano II c’ era una lobby omosessuale.

    Quindi occorre specificare il peccato di Bergoglio sta nel voler normalizzare tale pratica nella dottrina, non nel peccato stesso, altrimenti chi guido’ la chiesa per anni? (erano gli anni in cui un certo Wilde finiva in galera, Turing ecc.) Puo’ benissimo essere che cinvenisse farsi preti.

    https://gloria.tv/post/pg97gyjH4m3R3ZSuKMFgX7QMH

    • Adriana 1 ha detto:

      After ,
      …” erano gli anni…”. Mi scusi ma di quali anni anni parla ?
      Oscar Wilde (1854-1900) venne processato ,condannato e imprigionato dal 1895 al 1897 .
      Alan Turing (1912-1954), venne processato e condannato
      nel 1952 ( come si sa ,scelse il trattamento ormonale e, pare, si suicidò nel 1954 ) .
      Entrambi in Inghilterra . Quali Papi c’erano in Inghilterra?

  • Stefano ha detto:

    Ottimo florilegio dei Padri e dei Santi. Sarebbe opportuno integrarlo, perché tante sono le possibili citazioni, premettendo i passi dell’Antico Testamento e del Nuovo, che stanno alla base della Dottrina millenaria. Lasciamo bergogliolo e i suoi amichetti gay, con o senza talare, a citarsi ed eccitarsi tra loro. Verrà il giorno in cui dovranno amaramente pentirsi di aver ridotto la Chiesa ad una ruffiana del mondo e ad una porcilaia, e sarà troppo tardi… Io, dal canto mio, trovo i latrati dei cani pari a trattati teologici, a paragone della misera insipienza di questi poveracci, tutti affannati ad inseguire il mondo e a giustificare le sue voglie, che sono anche le loro… Non ti curar di lor ma guarda e passa, per dirla con le parole del Sommo Poeta.

  • Sergio ha detto:

    Se il Papa toglie Dio dal centro non ci si può meravigliare che le conseguenze siano queste. A tutti, credo, dispiace vedere un essere umano in sofferenza, anche gli omosessuali. Ma nell’ottica trascendente questa è una croce, come la hanno tutti per diversi aspetti. Una croce da portare, se si vuole seguire Cristo. La via stretta è difficile per tutti.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mario,

    oltre ai tuoi interventi azzardati sui samurai, dato che non conosci la materia, e visto che di silenzio non ne vuoi sapere, sto ancora aspettando che ci illumini circa le sparate del filomosessualista Bergoglio.

    E non fare, com’è il tuo solito, l’anguilla.😎

  • Luca Antonio ha detto:

    Gent.mo dott. Tosatti puo’ dirmi chi e’ l’autore del dipinto in testa all’articolo ?. Molto suggestivo.
    Sicuramente l’ autore conosceva “Cena in Emmaus di Rembrant”

    • Marco Tosatti ha detto:

      Purtroppo non lo so…ho pubblicato l’immagine de IL Nuovo Arengario.

      • Adriana 1 ha detto:

        Pittore : John Martin .

        • Luca Antonio ha detto:

          Grazie Adriana1.
          Ma mi tolga una curiosita’ , se puo’ , ma Adriana senza numero che fine ha fatto?.
          E’ sempre Lei ?.

          • Adriana 1 ha detto:

            No ,non sono io e non ne ho la minima idea , mi dispiace .

          • Adriana 1 ha detto:

            Luca Antonio ,
            specifico meglio : ero io finchè non comparve un’altra Adriana , a quel punto scelsi di mettere accanto al mio nome la cifra 1 .Dell’altra Adriana non so nulla .

  • João Pedro ha detto:

    BRANDANO DA PETROIO, IL PAZZO DI CRISTO
    «[…] a Roma si fece notare per le sue profezie: “Roma, Roma, da qui a poco sarai doma” anticipava il sacco di Roma, mentre “Lume, lume, il papa non vede più lume” e “Non più Medici, siamo tutti sani” anticipava la morte di Papa Clemente VII (Giulio dè Medici). La più specifica profezia di sciagura rivolta alla corte papale è una delle più famose: “Bastardo sodomita, per i tuoi peccati Roma sarà distrutta. Confessati e convertiti, perché tra 14 giorni l’ira di Dio si abbatterà su di te e sulla città”.»

    (A. Banini, in: https://www.lavaldichiana.it/brandano-da-petroio-il-pazzo-di-cristo/)

    • Francesco ha detto:

      Giorgio in arte Francesco ha fatto coniare una moneta con pachamama , il calice dell’empietà è colmo. Clemente VII pur con i suoi difetti credeva in Dio, lui crede in pachamama e nel partito comunista cinese.

  • Maria Cristina ha detto:

    Sembra che in Cina stiano cominciando a riscrivere la Bibbia e i 10 comandamenti corretti secondo la visione del partito comunista cinese.
    Forse anche Bergoglio vuole riscrivere una Bibbia riveduta e corretta per fare piacere a padre JMartin SJ e ai suoi amichetti cattogay. Del resto non e’una idea nuova. Nella Leggenda del Grande inquisitore di Dostoevskij, il Grande inquisitore dice a Cristo che per amore dell’umanita’ debole e incapace di seguire la Verita’ , hanno dovuto correggere e migliorare il Suo messaggio.

  • Carlo Delfino AGOSTO ha detto:

    A.M.
    Quanto è importante, carissimo MARCO, esprimersi in termini di chiarezza assoluta in questi momenti così difficili e …”sofferti”!

    Con gratitudine e stima grande ! CarloD.A.

  • mario's ha detto:

    sa Tosatti cosa mi preoccupa di più ? Che Holliwood dovrà correggere almeno un paio di Kolossal . Ha presente il film LaBibbia , dove Lot , sua moglie , le sue due figlie e persino due Angeli del cielo erano stati oggetto delle “attenzioni dei sodomiti ” ? Mò che faranno ? Lot diìventa uno scafista di qualche ong ? e gli Angeli diverranno immigrati NON benvenuti ?

  • lucas ha detto:

    ma facciamola finita ! Santi e dottori della Chiesa non equivalgono a contraddire il pensiero di papa Francesco , che diamine ! Egli , illuminato dallo spirito di Kasper , Spadaro e di Maradiaga ,nonchè supportato da un gigante della fede e della dottrina come Tornielli , sta finalmente spiegando poco a poco , che per 2000anni ci hanno ingannato …. Ma non lo avete ancora capito testoni !!

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mi sono imbattuto in queste parole di Papa san Felice III, 48° Pontefice romano.

    «L’errore cui non si resiste, viene approvato; la verità che non viene difesa, viene oppressa».

    Mi sembrano di pienissima attualità.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Non è questione di parole, ma di genere di atti.
    Il versetto 1Cor 6,10 in cui S.Paolo dice, secondo la versione in italiano, che né gli effeminati né i sodomiti entreranno nel regno dei cieli, nella vulgata dice: neque molles neque masculorum concubitores (né i molli né coloro che giacciono con i maschi). Mi sembra chiaro.

    • Marcolino ha detto:

      E nemmeno scarpe grosse che alza il gomito ci andrà, porta! 😁 Insueme a tante altre categorie. In quanto alla differenza tra effeminati e sodomiti e’ stato detto che gli effeminati sono passivi e i sodomiti attivi. Poi non lo so’ se esista un metro per stabilire l effeminatezza, forse il testosterone. L effeminatezza, caratteristica ecclesiastica, come i castrati.

      • After ha detto:

        Né effeminati, né sodomiti, né ubriaconi, né malviventi, nl avari, né rapaci erediteranno il Regno di Dio (san paolo ai romani).

        Come maldicenze mi sento toccato.

      • scarpe grosse ha detto:

        Gnurant se dis pota , mia porta. E ‘n quanto a me, i dis che me bee trop ma lur i sa mia la set che g’ò me.
        Tradussione per i tagliani: ignorante si dice pota, non porta. E in quanto a me, dicono che io bevo troppo, ma loro non sanno quanta sete ho io.

    • After ha detto:

      San Paolo diceva anche che i vescovi dovevano essere sposati e saper tenere una famiglia, senno’ come avrebbero retto la casa di Dio?
      Beh l abbiamo visto, no?

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        To AFTER.
        Un po’ di senso della storia in certi casi non guasta.
        I primi cristiani erano al 99% adulti e molti di essi già sposati (come Pietro). Per questo anche alcuni Vescovi erano sposati.
        L’intera pericope riguardanti i Vescovi è la seguente:

        [1] È degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all’episcopato, desidera un nobile lavoro.

        [2] Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare,

        [3] non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro.

        [4] Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità,

        [5] perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?

        [6] Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo.

        [7] È necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo.

  • emma ha detto:

    beh ! allora ? d’accordo con queste considerazioni tipiche dei soliti luridi tradizionalisti (come me ) .Ma che c’entra Sodoma con la sodomia ? Ormai Bergoglio, che sta riscrivendo la Bibbia da capo a piedi cominciando dalla Genesi , lo ha finalmente spiegato : IL PECCATO PER CUI SODOMA è STATA DISTRUTTA è LA CASTITA’ . Punto .

    • Donna ha detto:

      Più precisamente, dalla scrittura “rivisitata”dalla neo chiesa sono due le versioni
      – Sodoma non è stata distrutta (Galantino )
      – Sodoma è stata distrutta perché non è stata ospitale, non ha accolto (pontificia accademia biblica)
      non c’è che l’imbarazzo della scelta! O forse la scelta del l’imbarazzo!

      • emma ha detto:

        ma vai oltre : Sodoma non è mai esistita , l’hanno inventata per far crescere l’interesse a fare la professione del pompiere. magari diranno anche che è stato PioIX a inventare la storia della distruzione con il fuoco dal cielo…

        • Lucia ha detto:

          Cara Emma, credo che qualcuno dovrebbe informare il Vaticano che per vedere Sodoma basta recarsi in Giordania a 60 Km da Amman. Già da qualche anno la città è stata ritrovata e sottratta alla sabbia del deserto, del tempo e del sale, si perché secondo gli archeologi americani che l ‘ hanno restituita al mondo è stata distrutta da un terremoto che ha fatto esplodere le vene petrolifere sottostanti se non addirittura da un asteroide che sarebbe transitato ad una certa distanza nell’ atmosfera.Buona serata.

      • GMZ ha detto:

        Che Sodoma sia stata distrutta per inospitalità e non per sodomia, può darsi; le parole di Paolo sono invece più perentorie, così come il Magistero: qui la pontificia commissione biblica avrà qualche difficoltà in più, temo.
        Ma non disperiamo: non c’è ostacolo che non si possa superare purché lo si voglia, gutta cavat lapidem.
        Ossequi.

      • Milli ha detto:

        Sodoma è stata distrutta perché non era ecosostenibile.

    • Liberalizzare l incesto ha detto:

      Vorrei solo ricordare che Dio distrusse Sodoma evnonbrimasero più uomini. Le figlie del giusto LOT si accorppiaarono con loro padre per ovviare. Non mi pare che ci sia stato castigo divino. Cara tradizionalusta leggiamo solo certe parti?