MASCHERINE, COVID. L’IMBECILLE È IL KAPÒ DEI REGIMI GLOBALISTI.

5 Ottobre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, mentre un governo che si regge su un Parlamento sconfessato da una lunga serie di risultati elettorali (Il M5S si avvia alla scomparsa) decide misure incostituzionali con strumenti palesemente incongrui e di dubbia costituzionalità come i DCPM, mettendo in atto una dittatura soft con la complicità ahimè interessata dei mass media di regime e di chi dovrebbe garantire (non ridiamo) le libertà costituzionali, Agostino Nobile ci regala un commento alla situazione che è uno sfogo dal cuore. Buona lettura. 

 

            L’imbecille è il kapò dei governi globalisti

Nel suo “Eretici”, pubblicato nel1 905, G. K. Chesterton scrive: “Non furono mai le persone spinte da una convinzione che compirono così vaste persecuzioni. Furono le persone incuranti che ricolmarono il mondo di fuoco e oppressione. Furono le mani degli indifferenti che accesero le fascine; furono le mani degli indifferenti che girarono la ruota”.

Quando il pensatore britannico scrisse queste parole la televisione non esisteva, altrimenti avrebbe aggiunto un’altra tipologia umana più pericolosa dell’indifferente: l’imbecille. Una creatura plasmata dalla tv che col Coranavirus incombente ha dimostrato in maniera, direi, offensiva la sua ostinata caparbietà nel negare il buon senso. 

Con la tv gli imbecilli, già presenti agli albori dell’umanità, a partire dal secolo scorso si sono moltiplicati come conigli, senza offesa al mite animale. Infatti, se il coniglio è innocuo, l’imbecille prodotto dai media rappresenta la tipologia umana più pericolosa della comunità. Non solo in ambiente sociale, ma soprattutto perché attraverso il voto può decidere le sorti di un paese. Per sua natura l’imbecille voterà sempre chi lo porterà alla miseria, umana e materiale. Vedi le dittature di cui parla Chesterton. L’imbecille non impara dalle esperienze proprie e altrui, perché la sua struttura mentale è ideologica. Aborre la realtà.

In testa non ha quelle che simbolicamente chiamiamo antenne, ma una cappa ideologica che gli impedisce di intercettare i segnali esterni che potrebbero fargli analizzare gli eventi. È privo di memoria, gli si può raccontare tutto e il contrario di tutto. Consapevole dei suoi limiti raziocinanti, delega le proprie scelte a chi lo fa sentire intelligente o lo rende parte di un fiero gruppo, di imbecilli. L’imbecille ha una naturale repulsione per il buon senso e i fatti reali, predilige le idee che accrescono i propri rancori. Essendo orgogliosamente ignorante, l’unico scarica stress che possiede è l’odio. Vedi Antifa, BLM e simili.

Da quando è arrivato il Coronavirus l’imbecille sta elargendo una quantità impressionante di imbecillità. Con la mascherina fa jogging e va in auto con i finestrini chiusi.           

Oggi gli imbecilli più potenti hanno in mano tutto, dalla Chiesa alla politica, dalla finanza ai mezzi di comunicazione. Senza vergogna alcuna, in diretta tv, forse per ostentare una simpatia che non posseggono, si salutano toccandosi i gomiti o la punta del piede.   

Nel 2018 sinistri italiani come la Boldrini, non spesero una parola per la diciottenne romana Pamela Mastropietro, fatta a pezzi con un’accetta da un nero, ma si sono inginocchiati alla Camera per ricordare l’americano di colore Floyd, che viveva di espedienti, ucciso incidentalmente da poliziotti imbecilli. Questi politici sono stati eletti dalle numerose tribù degli imbecilli, che in Italia, e penso in tutto l’occidente, raggiungono perlomeno il 30%.

Abbiamo potuto ammirare, si fa per dire, quegli strani personaggi che davanti ai supermercati impongono di seguire le frecce in terra, magari facendoti fare un giro di cento metri anche se l’ingresso è vuoto. Quelli che ti dicono di coprire con la mascherina anche il naso, nonostante fior di virologi abbiano ripetuto all’infinito che respirare il proprio respiro significa inspirare anidride carbonica che crea l’ipercapnia (insufficienza respiratoria).

Ovvero, il modo più celere per danneggia il sangue e quindi i polmoni https://www.fibrosicisticaricerca.it/domanda-e-risposta/sintomi-dellaumento-di-anidride-carbonica-nel-sangue/ Ma dato che la Tv non ne parla, non è vero. Per tagliare la testa al toro basterebbe correre per mezz’ora con la mascherina che tappa bocca e naso. Rappresenta la migliore risposta.

All’imbecille puoi dire queste verità, consigliandogli di fare una breve ricerca su internet nei siti ospedalieri e medici autorizzati. Niente da fare, non rinuncerebbe all’idea inculcatagli dalla Tv, nemmeno morto. Non è una battuta. Dopo aver fatto presente la pericolosità della mascherina, una ragazza alla cassa di un supermercato che porta la mascherina otto ore al giorno, mi ha risposto “Lo so che fa male, ma è la legge e bisogna rispettarla.” 

Agostino Nobile 

§§§  

 

 




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26 commenti

  • IPM ha detto:

    Durante tutto l’anno c’erano le zanzare tigre, fastidiose, ma in numeri relativamente esiguo. Da qualche giorno, due settimane abbiamo in casa una dozzina di zanzare, fastidiosissime, aggressive, non sembrano tigrate. Mi è venuta la domanda: non è possibile che le zanzare trasmettono il cosiddetto, se sono in grado di trasmettere la malaria?

  • IPM ha detto:

    Ah, oggi non è giornata, temo, sarò un pò triste …
    Non conoscendo l’autore dell’articolo, azzardo di comunque assumere che è una persona di una certa età, forse con figli adulti con le proprie famiglie, magari in pensione. Io invece sto ancora lavorando (grazie a Dio), mia moglie pure, abbiamo figli che non sono ancora autosufficenti (nel senso che non hanno ancora redditi propri). Qui leggiamo tutti questi e altri articoli interessanti, belli, incorraggianti e stimolanti, commentiamo fiumi di parole, ma infine cosa resta: “Lo so che fa male, ma è la legge e bisogna rispettarla.” Quando la polizia (o sembra addirittura i militari) mi fermerà per strada, perchè la mascherina scoperchierà qualche centimetro di naso di troppo, allora risponderò: “ma Nobile ha scritto …” o “Xy ha scritto che la mascherina fa male”.
    Non lo so, sembra che io vivo in un mondo chiuso, nel mio piccolo guscio, non conosco nessuno, NESSUNO con il quale poter condividere un pensiero critico (nel senso di uno scambio faccia a faccia, scusate, mascherina a mascherina), sembra veramente un mondo inculcato di imbecilli. E non conosco nessun gruppo di persone “sovversive”, dove preparare la “grande rivoluzione” (ah, no, quella la stanno già facendo) o meglio “contrarivoluzione” (ma dai, anche quella giá fatta da altri), allora la “ri-rivoluzione” … avete capito, un movimento con il quale riprendersi una nostra vita normale. Sto navigando a vista, ma non trovo nessun ramo, rametto, foglietta d’ulivo da aggrapparmi per poter annaffiare una nuova speranza.

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Non è neanche certo che Floyd sia stato ucciso dal poliziotto “imbecille”. Molto più probabile che sia soffocato perché impasticcato all’inverosimile di Fentanyl:
    https://tinyurl.com/y43nu4fy

    … But video that came out later showed that Floyd had been complaining of inability to breathe when he was standing up and walking around, long before he was on the street. And it emerged that the toxicology report associated with his autopsy found that he had at least double the dose of fentanyl in his blood that is normally considered lethal, along with other drugs. And shortness of breath is notoriously a symptom of fentanyl poisoning…
    But now there is a new bombshell: on Tuesday, prosecutors who have charged Derek Chauvin with murder released a document that suggests that he had nothing to do with Floyd’s death, which in all likelihood resulted from a drug overdose. Not only that, prosecutors have known that fact for months. Former state and federal prosecutor George Parry has the story.

    Un altra emergenza mondiale – come la seconda ondata – basata sul nulla plasmato mediaticamente.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    A chi col ditino alzato ti ammonisce “Metta la mascherina”, rispondi “Diciotto Diciotto Diciotto Diciotto…” !
    (aiutino: è una citazione di Gigi Proietti).

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    “C’è un fatto che, bene o male che sia, è decisivo nella vita pubblica europea dell’ora presente. Questo fatto è l’avvento delle masse al pieno potere sociale.” (incipit del libro di Ortega y Gasset “La ribellione delle masse”,1930)
    E’ la osannata intoccabile “democratizzazione”.

    Ma il dramma dell’umanità attuale è che questo DOGMA la fa da padrone nella Chiesa. I Pastori ( pastori???) anziché ammonire, sgridare, correggere “l’infinito numero degli stupidi” (Ecclesiaste) ne sono stati contagiati ed ora fra cinguettii e gorgheggi “fraterni” governano se stessi e sgovernano, lisciano il pelo allo striminzito “popolo di Dio”. Gli altri (la massa dei senza-Dio inebetiti dal quotidiano) vengono nutriti dalla televisione.

  • Lucy ha detto:

    Gli imbecilli non sono solo tra le persone che si fanno lobotomizzare dal contesto socio-politico e dai media , ma anche tra chi è preposto a far osservare le “norme.” , persone spesso ignoranti e ottuse , imbe.cilli appunto. Durante la prigionia ( marzo -aprile) ho raccolto una serie di episodi assurdi , uno dei quali è questo .Una mia amica va alle Poste portando con sè le figlie piccole (7e 8 anni) .Sulla porta la blocca l’impiegata addetta alla vigilanza delle”norme” e le intima di lasciare le figlie sul marciapiede ; al rifiuto energico della madre che entra con forza e mette le figlie a sedere , naturalmente vicine , non si dà per vinta e intima ancora :” devono stare sedute distanti in osservanza delle norme sul distanziamento sociale ” ” ma sono sorelle !!!!” riballe la madre .Risposta tranchant della solerte esecutrice di ordini :” La legge è uguale per tutti !(testuale ) !”.
    La spiegazione di questo come di altri innumerevoli casi è una sola : GLI ORDINI SONO ORDINI.Come è stato possibile? È possibile quando le menti sono state da un lato obnubilate da una paura diventata poi terrore immotivato diffuso ad arte , dall’altro rese disponibili ad eseguire ottusamente disposizioni irrazionali efficaci però a dare a chi le eseguiva la sensazione gratifucante del potere sugli altri.
    Allora non chiediamoci ” come e stato possibile che 80 anni fa……”.Mutatis mutandis il meccanismo politico -sociale che certe situazioni avvengano e che possano , Dio non voglia , ripetersi è lo stesso . ” Ho solo eseguito gli ordini ” disse Eichmann al processo di Gerusalemme.

    • Adriana 1 ha detto:

      E’ da marzo/aprile che Alessandro Meluzzzi “profetizza”
      che saremo sorvegliati e comandati da occhiuti “capocasa” o “caposcala ” come nel paradiso di Stalin .

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Citazione trovata per caso 5 minuti fa:
    –Non è la televisione che crea i deficienti di oggi
    è la scuola che alleva quelli di domani.–
    (Antonio Ricci ) .
    Not responsable for…( S.E.)

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    “Nel 2018 sinistri italiani come la Boldrini, non spesero una parola per la diciottenne romana Pamela Mastropietro, fatta a pezzi con un’accetta da un nero, ma si sono inginocchiati alla Camera per ricordare l’americano di colore Floyd, che viveva di espedienti, ucciso incidentalmente da poliziotti imbecilli. Questi politici sono stati eletti dalle numerose tribù degli imbecilli, che in Italia, e penso in tutto l’occidente, raggiungono perlomeno il 30%.”
    Solo il 30%, solo il 30%? Magari, volesse il Cielo che siano così pochi. Tutto dice che sono molti di più.
    Grazie di cuore, caro Agostino per questa formidabile riflessione.

  • Michel Berthoud ha detto:

    Non c’è cosa più difficile di dare una definizione di intelligenza. Il dizionario ci dice che è la “capacità di attribuire un conveniente significato pratico o concettuale ai vari momenti dell’esperienza e della contingenza”. Detto così però non è di grande aiuto. Essere intelligenti significa anche sapersi adattare alle situazioni e seguire il comportamento migliore in base al contesto in cui ci si trova.
    Qui l’aforismo di Oscar Wilde, ” Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza” cade a pennello ed è per questo che non reagisco a questo commento presuntuoso, superficiale, mistificatore e provocatorio del Sig. Nobile.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      INTELLIGENZA.
      Termine astratto che si riferisce genericamente alla capacità di affrontare nell’ambiente nuove situazioni, risolvendo prontamente e con successo i problemi della più diversa natura che si presentano di volta in volta.
      (Amedeo Dalla Volta : Dizionario di Psicologia )
      Da non confondersi quindi con INTELLETTO : termine filosofico che si impiega talvolta anche in psicologia per indicare i processi cognitivi, e specialmente quelli più elevati. (Rif: Idem)

    • Luca Antonio ha detto:

      “Essere intelligenti significa anche sapersi adattare alle situazioni e seguire il comportamento migliore in base al contesto in cui ci si trova.”
      E’ su quel “migliore” , Michel, che tutto il ragionamento dimostra la sua scivolosita’ e la sua sostanziale inutilita’.
      Cosa si intende per “migliore” ?.
      Quello che fa sopravvire l’anima o quello che fa sopravvivere il corpo ?. Quello che fa sopravivere il singolo , o quello che fa sopravvivere la specie ?.
      Domanda ardue , da s empre.
      Ma in questo caso, nel caso degli imbecilli coronavirus, la risposta e’ semplice perche’ questi imbecilli non capiscono che vi e’ oggi, per la prima volta nella storia, un cambio di paradigma.
      Prima il conformismo opportunista imbecille, in termini di sopravvivenza del corpo, funzionava, il potere non poteva fare a meno delle masse/forza lavoro mentre era infastidito dai dissidenti.
      Ora non piu’ – la massa lavoro e’ stara sostituita dalle macchine e anche i dissidenti possono dire quello che vogliono tanto non se li fila nessuno nel mare del chiacchiericcio universale-, per cui adesso il potere , per la prima volta -sfruttando quell’imbecillita’ prima comunque utile- ,
      punta ai grandi numeri , allo stermnio della massa in chiave ecologista.
      E’ l’uomo stesso che e’ diventato inutile, anzi dannoso fenomeno da eliminare.
      Ed e’ qui che, prima volta nella storia, l’imbecille conformista che si fida di quello che gli racconta il menzognificio televesivo, non ha scampo.
      Perdera’ il corpo e l’anima.

    • Agostino Nobile ha detto:

      MICHEL BERTHOUD, il suo commento stizzito fa pensare che lei la mascherina la porta anche a letto.

  • Mikael ha detto:

    un commento forse off-topic. Nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità ho letto:”..il 22% dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 15% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina)” c’erano alcuni dubbi all’inizio della pandemia sugli “effetti collaterali”. Dubbi che ora nessuno tira più in ballo, chissà mai perchè. le percentuali non mi sembrano affatto basse visto che nello stesso sito si attesta che le persone decedute di SOLO COVID sono nemmeno il 4%. e l’età media dei deceduti si è alzata a 80 anni. ma ovviamente adesso l’epidemia è fatta dai contagi, dai + o – tamponi e tadah GLI ASINTOMATICI (come i divergenti nel famoso film). davvero difficile capire come sia possibile arrivare a tali punti di idiozia

  • Marco Matteucci ha detto:

    NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
    Messaggio N. 5.028 | Domenica 4 Ottobre 2020

    “Cari figli, imitate Mio Figlio Gesù nell’amore e nella difesa della verità. Vi muovete verso un futuro di grande divisione e confusione nella Casa di Dio. Restate con Gesù. Qualunque cosa accada, restate saldi sul cammino che vi ho indicato. State attenti. Allontanatevi da tutto ciò che è del mondo e servite fedelmente il Signore. In Dio non c’è mezza verità. Il Mio Gesù vi ha insegnato che la via per il Cielo passa attraverso la Croce. Non scoraggiatevi. Alla fine, la vittoria di Dio arriverà per i giusti. PREGATE. PREGATE. PREGATE. Solo con il potere della preghiera potrete sopportare il peso delle prove che devono venire. Coraggio. Io sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per aiutarvi. Andate avanti a difesa della verità…”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/10/05/nostra-signora-di-anguera-regina-della-pace-134/

  • Da Cristina Siccardi ha detto:

    Dal sito basta bugie

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    SANTA GIACINTA DI FATIMA MORIVA 100 ANNI FA PER IL VIRUS DELLA SPAGNOLA (MILIONI DI MORTI)
    Morì completamente sola nell’ospedale di Lisbona (le venne negata anche la consolazione della Comunione)
    di Cristina Siccardi
    Mentre il mondo combatte contro il Coronavirus del 2020 (Covid-19), dove l’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di contagi, in questi giorni si è celebrato un centenario di grande importanza, silenziato dalla Chiesa e dai media, ma molto sentito da tutti quei prelati, sacerdoti, monaci, monache e fedeli rimasti cattolici e, quindi, seriamente devoti alla Madonna di Fatima. Il 20 febbraio 1920 moriva, infatti, a dieci anni, santa Giacinta Marto a causa della pandemia del virus della Spagnola (influenza H1N1), come suo fratello Francesco. Fra il 1918 e il 1920 la pandemia causata da quel virus contagiò circa 500 milioni di persone, inclusi alcuni abitanti di remote isole dell’Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50-100 milioni di individui (dal tre al cinque per cento della popolazione mondiale dell’epoca), più vittime della peste nera del XIV secolo. Ma veniamo a Giacinta. Uno dei suoi divertimenti preferiti, insieme a Francesco e alla cugina Lucia, era quello di gridare ad alta voce, dall’alto dei monti, seduta sulla roccia. Il nome che più echeggiava era quello della Madonna. A volte proprio lei, «quella a cui la Vergine Santissima ha comunicato maggior abbondanza di grazie e maggior conoscenza di Dio e della virtù», come scriverà suor Lucia dos Santos, recitava tutta l’Ave Maria, pronunciando la parola seguente soltanto quando l’eco riproduceva per intero quella precedente. Tale innocentissima preghiera di bambina, quasi surreale, dove il soprannaturale si sovrapponeva al naturale, riecheggia nelle nostre coscienze quando veniamo a sapere che proprio lei sacrificò la sua vita per i «poveri peccatori», per la Chiesa e per il Papa.

    LO SGUARDO DI GIACINTA
    L’unica pubblicazione degna di nota, uscita in questi giorni per rendere omaggio alla piccola e grandissima bimba del Portogallo, è stato il libro di Padre Serafino Tognetti, dal semplice titolo Giacinta (Etabeta, pp.134, € 12,00). L’autore le ha dedicato una biografia non solo perché si tratta di un anniversario che non può e non deve essere trascurato, ma perché ella rappresenta quella militanza di cui oggi la Chiesa ha assoluto bisogno. Un giorno ha detto il monaco dei Figli di Dio, primo superiore della Comunità dopo la scomparsa di Don Divo Barsotti, che abbiamo bisogno dello sguardo di Giacinta, quello dei lottatori, di coloro che sanno che la vittoria sul male costa sudore e sangue. E il mondo ha paura del suo sguardo severo: sono occhi che parlano di Dio e della Sua Grazia, degli uomini e dei loro peccati.
    Giacinta, che era stata, fino al momento delle apparizioni dell’Angelo del Portogallo (1916) e quelle di Nostra Signora di Fatima, una bambina solare, allegra, spensierata, che amava cantare e ballare, si trasforma e diventa, come stanno a dimostrare sia le testimonianze che le fotografie che la ritraggono, serissima e con pupille che trafiggono come lame lucenti. «”Mentre Giacinta sembrava preoccupata nell’unico pensiero di convertire i peccatori e salvare le anime dall’Inferno, Francesco sembrava che pensasse solo a consolare Gesù e la Madonna, che aveva contemplato molto tristi” [dalle Memorie di suor Lucia, ndr]. Entrambi si piazzano sotto la croce, guardano Gesù crocifisso, ma Giacinta tiene un piede anche sulla porta dell’Inferno, perché ciò che vide il 13 luglio del ’17 fu impresso in lei con ferro rovente, ed ella non potrà mai dimenticare quell’agghiacciante visione. […] Giacinta, ne siamo sicuri, è un’anima che ottiene. La sua preghiera è accolta proprio per la sua sincerità totale, assoluta, senza macchia. Se questa fu la sua potenza mediatrice sulla terra, lo sarà probabilmente anche adesso in Cielo» (pp. 22).

    SACRIFICIO E MORTIFICAZIONI
    Il profilo che Lucia tratteggia della cuginetta è straordinario: è il ritratto dei puri di cuore. Giacinta era insaziabile nella pratica del sacrificio e delle mortificazioni. Agli inizi del mese di luglio del 1919, entrò in ospedale, contagiata dalla Spagnola. Sua madre le chiese che cosa desiderasse e la piccola chiese la presenza di Lucia. La visita fu tutto un parlare delle sofferenze offerte per i peccatori al fine di allontanarli dall’Inferno, ma anche per il Sommo Pontefice. Scrive nelle Memorie suor Lucia: «Tu rimani qua per dire che Dio vuole istituire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Quando ce ne sarà l’occasione, non ti nascondere. Di’ a tutti che Dio ci concede le grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria; che le domandino a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che vicino a Lui, sia venerato il Cuore Immacolato di Maria. Chiediamo la pace al Cuore Immacolato di Maria; Dio la mise nelle mani di Lei. S’io potessi mettere nel cuore di tutti, il fuoco che mi brucia qui nel petto e mi fa amare tanto il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!». Nelle sue manifestazioni Giacinta cammina sempre sul crinale della vita eterna, con l’abisso della dannazione che si spalanca sotto i suoi piedi: ella ragiona come il vero cattolico medievale, ovvero trascendendo il mondo con il suo benessere materiale, perseguendo soltanto la via del Cielo, per questo ella sopportava tante sofferenze e tante ingiustizie (comprese le drammatiche vessazioni di tutti coloro che non credevano ai pastorelli di Fatima).

    IL SENSO DELLE COSE
    «Se sapessero…» ripeteva sempre, pensando agli uomini dei tempi moderni. Sapessero che cosa? «Che gli atti di questa vita terrena hanno una valenza eterna. Questo è il grande problema dell’uomo di oggi: non sapendo più che cosa sta a fare al mondo, cerca affannosamente il senso delle cose, senza mai trovarlo» (p. 97). Diceva ancora Giacinta che le persone non pensano alla morte di Gesù. Don Divo Barsotti, dal canto suo, affermava che «”Gesù è diventato un pretesto per parlare d’altro”. Si inizia a parlare del Cristo, si finisce col parlare di politica» (ibidem). La Passione di Cristo è una passione per i figli del Padre e in ogni uomo c’è il prezzo del sangue divino, c’è la nobiltà della Santa Croce. Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.
    Dall’ultima apparizione di Fatima del 13 ottobre 1917 al dies natalis di Giacinta trascorsero 28 mesi: è in questo tempo che si santificò, spogliandosi totalmente di se stessa per servire umilmente Gesù, per consolarLo, per farLo contento con i mezzi che la Madre di Dio aveva rivelato alla Cova d’Iria: la preghiera, il Santo Rosario, la rinuncia, il sacrificio. Invero, la penitenza è l’unico mezzo per assurgere a Cristo Signore, ben lo sanno i Santi. Giacinta morì completamente povera e sola nell’ospedale di Lisbona, e non ebbe neppure la consolazione di ricevere la santa Comunione, perché le venne negata.
    La fede di Giacinta è quella dei Santi di Dio, non quella da salotto. È una fede virile, forte, che non fa sconti a se stessi ed è coraggiosa, va all’arma bianca: da soli contro il nemico, il demonio e le sue tentazioni, quelle che portano al peccato. La guerra terribile non è contro il mondo, ma è contro se stessi e chi vince quella guerra si fa partecipe della Redenzione dell’Unico Salvatore.
    L’internazionale Carnevale di Venezia è stato abolito in questo Anno Domini 2020 per limitare i contagi dal Coronavirus e la Quaresima, quest’anno, inizia con la quarantena di molti. Approfittiamo di questo tempo di castighi e di misericordia per ascoltare e mettere in pratica, finalmente, gli insegnamenti della Madonna di Fatima, che santa Giacinta prese alla lettera sine glossa.

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    PODCAST (audio da ascoltare)

    Titolo originale: La fede forte di santa Giacinta Marto
    Fonte: Corrispondenza Romana, 26 Febbraio 2020
    Pubblicato su BastaBugie n. 654
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  • Emma ha detto:

    Elogio dell’imbecille . Bravo Nobile . Però ci sono anche tanti stupidi, tanti scemotti, tanti ricoglioniti , tanti deficienti, tanti idioti che pretendono un elogio , no ?

  • Marcolino ha detto:

    L influenza spagnola (quella di Fatima, così lo capite) colpi solo il 25 per cento della popolazione soprattutto uccise vecchi e bambini, nel 1918. Le cause son discusse. Può essersi allargata verosimilmente per i soldati che tornavano dal fronte.
    Anche queste domande e’ lecito farsele. Poi che uno respiri anidride carbonica da una mascherina i medici chirurghi sono categorie a rischio. Aggiungo che inspiri anidride e non PM10 o altre prelibatezze moderne cancerogene.

    • Alessandro2 ha detto:

      Marcolino Marcolino, il tono è un po’ supponentino, n’est-pas?

      “(quella di Fatima, così lo capite)”

      Comincia male: non siamo un gruppo di bigottoni ignoranti, suvvia, cosa le hanno raccontato dei cattolici nella loggia che frequenta?

      “Colpi solo il 25 per cento della popolazione”

      E dice poco? Attualmente, il CV ha colpito una percentuale di gran lunga inferiore! E oggi abbiamo cure e igiene che ai tempi si sognavano…

      “Poi che uno respiri anidride carbonica da una mascherina i medici chirurghi sono categorie a rischio. Aggiungo che inspiri anidride e non PM10 o altre prelibatezze moderne cancerogene”.

      Certo, ha ragione: l’inquinamento è una brutta bestia, a mio parere il vero nemico da battere, altro che virus pandemici e CO2. Ma sicuramente NON con le mascherine. Quanto ai chirurghi, le portano giusto per non infettare il paziente aperto sul tavolo operatorio. Quindi per una buona causa, che non si vede in questo frangente del virus. Controprova: la Lorenzin, che non ha mai smesso di portare la mascherina e praticare il distanziamento, si è ammalata, ammettendo che “il virus è una brutta bestia”. Non è una brutta bestia, è una bestia PICCOLA, per la quale la mascherina chirurgica è ampiamente insufficiente. Causando appunto più danni (batterici, respiratori) che altro.

  • Isabella ha detto:

    Sentite grazie per questa ennesima analisi lucidissima ed impeccabile, una fotografia di ciò che, con sofferenza, si vive quotidianamente.
    Stringe il cuore: la spontanea rinuncia all’essere “io” con cervello e cuore, fa male. Rinunciare all’identità, per asservirsi a chiunque si arroghi la facoltà di comando e quindi a chi comanda dai più alti scranni del potere mondano. … Ma forse l’essere umano è anche così: lo si osserva già nelle dinamiche che si ripetono fra gruppi di bambini che giocano: chi vuole essere servo di chi vuol comandare…
    Speriamo che non vincano gli asservibili, gli imbecilli e coloro che li (e purtroppo “ci”) governano. Speriamo che si alzi lo sguardo, per scoprire che “come un prodigio” siamo stati fatti! Per scoprire l’anelito alla libertà e la meraviglia di essere “io”

  • Adriana 1 ha detto:

    ” Non provare mai a discutere con un idiota perchè ti porta al suo livello e ti batte con l’esperienza ” ( O.Wilde).
    E oggi anche ti abbatte …

  • Claudius ha detto:

    Tutto vero, purtroppo