E’ QUESTA LA SORPRESA D’AUTUNNO DELLE ELEZIONI USA?
20 Settembre 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Maurizio Ragazzi ci ha mandato questa riflessione sulle prossime elezioni presidenziali USA e la scomparsa del giudice Ginsburg. Buona lettura.
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E’ QUESTA LA SORPRESA D’AUTUNNO DELLE ELEZIONI USA?
(Dr. Maurizio Ragazzi, Washington)
Tradizionalmente, nel periodo che va dalla fine dell’estate alle elezioni d’inizio novembre, si verifica un fatto (appunto, la sopresa d’autunno) che viene ad avere un effetto dirompente sull’esito delle votazioni negli Stati Uniti. Per le elezioni di quest’anno, quel fatto si e’ forse gia’ verificato venerdi’ sera, con la morte dell’ottantasettenne giudice costituzionale Ruth Bader Ginsburg?[1] Nominata dal Presidente Clinton nel 1993, da anni la Ginsburg era diventata la paladina indiscussa del fronte abortista e progressista. Nel pregare per la sua anima (il cui giudizio, ovviamente, spetta solo a Dio), non si puo’ negare che il suo lascito (il cui giudizio spetta anche a ciascuno di noi) sia un lascito di strage degli innocenti (i milioni di bambini e bambine uccisi tramite aborto nel ventre delle loro madri),[2] di picconate alla famiglia,[3] di restrizioni alla liberta’ di coscienza.[4]
E adesso? I democratici sono subito insorti reclamando che nessuna sostituzione nel seggio della Ginsburg sia effettuata dall’attuale Presidente, nell’attesa delle elezioni. Hanno voluto ammantare la loro pretesa con il precedente del mancato voto su Merrick Garland, nominato dal Presidente Obama nel 2016 alcuni mesi prima delle elezioni, quando il senato era’ gia’ in maggioranza repubblicano. Proprio questo aspetto, pero’, differenzia la situazione di allora da quella di adesso: nel 2016, presidenza e senato erano in mano a partiti diversi, mentre adesso sono entrambi in mano allo stesso partito, la qual cosa rende l’obiezione irrilevante. Inoltre, come ha detto il senatore texano Ted Cruz (un giurista raffinato e possibile candidato ad un posto di giudice costituzionale, che pero’ non e’ una prospettiva di suo interesse), lasciare vacante il posto della Ginsburg, con la possibilita’ di uno stallo di 4 giudici contro 4, sarebbe del tutto irresponsabile in vista di elezioni il cui esito potrebbe essere contestato.[5] (I giudici della Corte Suprema, quando al completo, sono 9. Prima della morte della Ginsburg, dei 9 in carica 3 erano donne, mentre per religione 3 erano ebrei, compresa la Ginsburg, e gli altri 6 sono tutti cattolici, se si conta anche Neil Gorsuch, cresciuto nella fede cattolica ma adesso frequentatore di una comunita’ episcopale).
Il Presidente Trump, con il suo solito attivismo, non ha certo temporeggiato. Ha subito invitato il senato a fare il suo dovere senza esitazioni.[6] Quindi, allo stato attuale delle cose (velocemente in divenire), e’ ragionevole attendersi una nomina all’inizio della settimana, verosimilmente di una delle cinquantenni (Amy Coney Barrett? Barbara Lagoa?) inserite nelle liste gia’ da tempo rese note da Trump con i nomi di possibili candidati.[7] Se poi l’attuale senato riuscira’ a confermare la persona nominata dal Presidente Trump resta da vedere. Oltre al poco tempo a disposizione, i repubblicani godono al senato di una maggioranza risicata (53 a 47), anche se possono contare sul voto del Vice-Presidente Pence in caso di parita’.[8]
Ma in che senso la nomina di un nuovo giudice della Corte Suprema potrebbe risultare, se non decisiva, certo influente sull’esito delle elezioni? Da sempre (ed ancora di piu’ negli ultimi anni), gli elettori americani considerano la nomina di un membro della Corte Suprema come una delle prerogative piu’ significative della presidenza, e la conferma da parte del senato come uno dei compiti decisivi di quest’organo. Gli statunitensi sanno per esperienza quanto le decisioni della Corte incidano sulla loro vita quotidiana e sulla promozione o l’arretramento dei loro valori. Inoltre, i lavori di conferma da parte del senato costituirebbero un palcoscenico unico per quel terzo dei senatori (ed i loro avversari) che dovranno affrontare le elezioni di novembre. (Un terzo dei senatori viene rinnovato ogni due anni). Ma, anche in quelle circoscrizioni dove il prossimo novembre gli elettori non saranno chiamati a votare per il senato, il comportamento di repubblicani e democratici sulla questione del nuovo giudice servira’ comunque a galvanizzare la loro base o, al contrario, finira’ per dissuaderla dal recarsi alle urne. In definitiva, se anche non scoppiasse un’altra bomba autunnale, tipo la disponibilita’ di un vaccino anti-Covid (auspicabilmente etico),[9] gia’ la questione del nuovo giudice potrebbe rivelarsi sufficiente a spostare gli equilibri.
[1] Questo e’ l’annuncio dato dalla Corte: https://www.supremecourt.gov/publicinfo/press/pressreleases/pr_09-18-20.
[2] Nel 2019, in una nota apposta ad un’opinione relativa ad un caso dell’Indiana, la Ginsburg si preoccupo’ addirittura di scrivere, in polemica con il giudice Clarence Thomas, che una donna che abortisce “non e’ una madre” (https://www.supremecourt.gov/orders/courtorders/052819zor_2dq3.pdf). Allora, biologicamente, cos’e’?!
[3] Quello della Ginsburg, ovviamente, fu uno dei 5 voti (contro 4) a favore del “matrimonio” omosessuale nell’infelice decisione della Corte del 2015: https://www.supremecourt.gov/opinions/14pdf/14-556_3204.pdf.
[4] Nel caso Hobby Lobby (https://www.supremecourt.gov/opinions/13pdf/13-354_olp1.pdf), del 2014, in cui la Corte tutelo’ la liberta’ religiosa respingendo l’imposizione di spese per contraccezione ed aborto ad una catena di negozi, la Ginsburg fu l’autrice dell’opinone dissenziente poi firmata anche dagli altri 3 giudici progressisti.
[6] Ecco il tweet di Trump: https://twitter.com/realDonaldTrump/status/1307321159113936896. Conformemente all’Articolo 2.II.2 della Costituzione americana, spetta al Presidente nominare i giudici della Corte Suprema, con il consenso del senato.
[7] I collegamenti alle tre liste di candidati rese pubbliche da Trump in questi anni, assieme alla quarta lista di un paio di settimane fa, sono disponibili in https://www.scotusblog.com/2020/09/trump-releases-new-list-of-potential-supreme-court-nominees/.
[8] Articolo 1.III.4 della Costituzione: “Il Vicepresidente degli Stati Uniti sara’ Presidente del Senato ma non avra’ diritto di voto, salvo nel caso in cui, in sede di votazione in quell’assemblea, si abbia una parita’ di voti”.
[9] Si veda https://www.corrispondenzaromana.it/un-vaccino-anti-covid-19-sviluppato-su-cellule-di-bambini-abortiti/.
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Tag: ginsburg, ragazzi, trump, usa
Categoria: Generale
Brillante la diplomazia del Mentecatto. Ha messo il Vaticano tra le due lame della forbice.
“Il Dipartimento di Stato è una voce forte per la libertà religiosa in Cina e nel mondo. Continueremo a farlo e a essere a fianco dei cattolici cinesi. Chiediamo al Vaticano di unirsi a noi”.
È questa la promessa, con allegato invito, che lancia il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, prossimo ad essere ricevuto dal papa il 29 settembre prossimo. http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Pompeo-Vaticano-non-rinnovi-accordo-con-la-Cina-metterebbe-in-pericolo-sua-autorita-morale-8cd63ca2-e2aa-4adf-a444-9eb44c027cc2.html
Preghiamo per la vittoria di Trump, Dio e la Vergine Santa gli daranno la vittoria . E’ una lotta tra il Bene e il Male. Oggi messa in mora Bergoglio con intimazione, tramite Pompeo, di non rinnovare l’accordo infame stipulato coi nazisti-comunisti cinesi. Bergy che farà preparerà il trolley per l’Argentina?
Speriamo. E che andandosene, nel fare la valigia non dimentichi di portarsi dietro la statuetta della Pachacosa.
Ho sentito parlare stamattina da un paio di personaggi tipo Gen.Laporta , di un documento o lettera dirompente firmata da Pompeo , su papa Bergoglio e le relazioni con la Cina. ne sa qualcosa Ragazzi ? e lei Tosatti
L’unico documento del quale sono al corrente e’ di dominio pubblico. Si tratta dell’articolo pubblicato nella rivista First Things, e ripreso anche dalla stampa italiana, nel quale Mike Pompeo (che, nonostante le origini abruzzesi non e’ cattolico ma protestante) si appella alla forza della Chiesa di testimonianza morale chiedendo che sia esercitata anche nei confronti del partito comunista cinese. L’articolo di Pompeo, datato 18 settembre, e’ in https://www.firstthings.com/web-exclusives/2020/09/chinas-catholics-and-the-churchs-moral-witness.
La traduzione dell’articolo è sul blog chiesa e postconcilio. Con relativi commenti.
PS – L’articolo di Pompeo e’ lo stesso segnalato nel suo commento da Maria Michela Petti.