BUX, RUINI E QUAGLIARIELLO DISCUTONO: UN’ALTRA LIBERTÀ.

2 Luglio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, un post brevissimo per annunciarvi che questa sera GIOVEDì 2 LUGLIO, ORE 21.00 –

Ci sarà una DIRETTA FACEBOOK su @Ilpensierocattolico.

In dialogo con Don Nicola Bux interverranno l’On. Gaetano Quagliariello e S.E.R. Card. Camillo Ruini.

“Il coronavirus ha riportato in primo piano la grande questione del limite dell’essere umano e della natura della sua libertà. Diventa dunque più urgente che mai porsi un interrogativo: davvero la libertà dell’uomo consiste nel trasformare ogni desiderio in diritto esigibile per andare oltre se stesso?”.

Buon ascolto e buona discussione.  

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7 commenti

  • Enrico ha detto:

    «A Roma, più che altrove, il Libero Pensiero fa spicco. L’ho visto, nei giorni di gala, muover da Piazza Venezia col ventre gravido di concioni, incamminarsi, terreo, pel Corso Vittorio Emanuele, attraversare il Ponte Garibaldi, percorrer Borgo Vecchio, rasentare, a labari spiegati, il colonnato di S. Pietro, e, finalmente, al di là, sgravarsi.
    Questa faccenda della concione trasportata, a sfintère serrato, per le vie di Roma, il Libero Pensiero ha la costante abitudine di depositarla, tonitruando,sotto alle mura del Vaticano.
    E’ il suo luogo.
    In quel luogo, nell’unico luogo dove deve essere, il Libero pensiero ha il suo tempio.
    Preso in affitto dall’antitesi, figura retorica repubblicana, il Tempio del Libero Pensiero sembra, soprattutto, consacrato alla divinità del lèndine.
    Una bandiera stinta ciondola da una finestra senza imposte.
    Una grossa scritta, fatta a stampino sulla facciata, avverte il passeggero che lì dentro si pensa a liberare il mondo.
    Sotto alla scritta, scolpiti in due medaglioni di carbon cok, un incappucciato Giordano Bruno a sinistra, un austero Francisco Ferrer a destra, rappresentano la continuità della lotta contro il tiranno di là bas.
    E, nel mezzo, fra i due martiri, sorretto da due mani, come quelle delle anime oleografate del Purgatorio, esce, immortale Fenice, un libro aperto.
    E’ l’adorazione perpetua degli analfabeti dell’anticristo; e la sfida eterna.

    Ho visto passarmi innanzi, nelle loro ignobili processioni, tutte le varietà di questi liberi.

    Sopra ogni gruppo un cencio. E, ogni gruppo,facce con l’itterizia, occhi di pesce morto, sogghigni rassegati, fronti spente.
    I vecchi son nati vecchi, i maturi son vizzi, i giovani sono intristiti, i fanciulli (vi sono perfino dei fanciulli precocemente avvelenati ne’ ricreatorii anticlericali) hanno già le grinze.
    Ciascuno si strizza dentro, amareggiandosi, la vescichetta verde della propria bile; ciascuno passa a sguazzo, nella maledizione e nel buio, come la rana e il rospo nell’acqua putrida delle pozze.
    I colori vivaci, toccati dalle loro mani di botta diventano sudici.
    E’ strano che amino il rosso: il colore caldo, il colore della porpora, il colore sacerdotale e regale.
    Son ghiacci, se si arrabbiano, la loro faccia si fa cadaverica; se gridano, la lor gola ha la raucedine; se sfilano in parata, fanno pensare all’ipocrisia contegnosa d’un trasporto civile.

    Lo stesso tacchino, parodia dannunziana della grandezza, infinitamente li domina.
    Spesso, sentendoli schiamazzare, senbran galli saltabeccanti sopra un monte di concime; ma, guardati più da vicino, hanno la stessa fisionomia di quei poveri polli con la cresta appassita ripiegata sul becco che, nei cortili degli ospedali, dentro un reticolato di fil di ferro, portano iniettate nel sangue l’inesorabili infezioni di tutti i morbi.
    Ho l’incrollabile certezza che, come nemici materiali della Chiesa, questi gallinacci con la febbre sono assolutamente innocui.
    Tuttavia, quando vanno a spollinarsi sotto alle mura del Vaticano, il governo li racchiude, per prudenza, dentro una siepe di carabinieri
    Il governo non capisce.
    Dal centro della piazza di S. Pietro, si leva, monolite riconsacrata, l’obelisco di Sisto V. In cima il segno di redenzione, in basso queste scritte:

    “Ecce crux Domini, fugite partes adversae
    Christus regnat, Christus vincitm Christus imperat;
    Christus ab omni malo plebem suam defendat”.

    E’ certo che se il pollame dell’anticristo si lasciasse svolazzare al di là del portico, cadrebbe immediatamente fulminato.
    Perché, fra Dio e il Diavolo, sono ancora possibili questi scherzi».

    Domenico Giuliotti, L’ora di Barabba.

    Giuliotti scriveva questo cent’anni addietro, nel 1919, quando il pollame dell’anticristo era tenuto a bada fuori del portico. Poi, una quarantina d’anni dopo, col vaticano II, il medesimo pollame s’è intrufolato al di là del portico ed è rimasto, purtroppo, tutt’altro che fulminato. Anzi ha proliferato producendo il marciume nauseabondo che ha cominciato ad insozzare la veste immacolata della Sposa di Cristo.

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    La pretesa di trasformare i desideri in diritti è nata con lo Strutturalismo, se la memoria non mi inganna: l’uomo come macchina desiderante, società dei queer, ossia tutto è soltanto costruzione sociale da cui emanciparsi.
    All’epoca (Sessantotto e dintorni) sembravano follie di minoranze scatenate, ora sono realtà anche giuridiche.
    Il demonio sa fare il suo mestiere…

  • Lc 11,23 ha detto:

    tema interessante.
    tuttavia mi aspetto che i “cattolici” esauriti prima o poi i dettagli affronteranno le questioni serie, ne abbozzo alcune (sa mai..):
    1 ricordando il Card. Bellarmino esiste o no un problema di eresia del papato attuale?
    2 bergoglio e le blasfemie antimariane
    3 massoneria e papi conciliari
    4 cvII un vulnus da sanare?
    5 pachamama e la nuova consacrazione della Basilica vaticana
    6 chi taglia l’albero piantato dagli stregoni nel giardino del vaticano? una sfida aperta.
    7 non dico il credo perchè non ci credo quale novissima pastorale della chiesa in uscita. quali orizzonti?
    8 apologetica della chitarrina e canto gregoriano.
    9 i gesuiti sono cattolici?
    10 come vivere tranquilli e contenti dopo l’incontro interreligioso di Assisi. Mortalium Animos? non conosco.

    • Alessandro ds ha detto:

      Fratelli mio, sai che anche io sono scontento dell’attuale pontificato. Ma la vera realtà che tutti quanti stanno facendo finta di non voler capire è che nessuno muoverà mai un dito.
      Tutti i Vescovi, Cardinali, i cari Mons. Viganò e compagnia bella stanno giocando una partita “politica” per il prossimo Conclave.
      Ti sei mai chiesto perché fanno solo propaganda e conferenze, senza mai protestare seriamente? Fanno conferenze come i partiti politici che fannp propaganda pre-elezione.
      La verità è che stanno aspettando che “Bergoglio muore”, e si stanno giocando la loro partita per essere eletti al prossimo conclave.
      Loro non vogliono far dimettere Bergoglio, loro stanno semplicemente aspettando che muoia, per questo non muovono un dito.
      Ma bisognerebbe far notare a questa gente, che se poi al Conclave esce fuori uno peggiore di Bergoglio, dopo siamo fritti veramente. La loro tattica di attesa è fallimentare.
      Questa è la verità, quando Mo s. Viganò parla di i tervento divino e fatalismo, dicendo che ci penserà il Signore a sistemare le cose, in verità allude al fatto che al prossimo Conclave venga eletto lui o uno del suo partito ( la loro Vittoria al conclave la considerano volontà di Dio per la salvezza )
      Loro non fanno niente di proposito, ci lasciano soffrire perché i loro piani sono diversi, stanno puntando tutto sulla morte di Bergoglio.
      Ma loro non sanno che anche Dio ha piani diversi….

      • Nico ha detto:

        le obiezioni non riguardavano solo il pontificato attuale. Quanto a politica del dopo, Ruini-Quagliariello è una garanzia di politica, più politici di così. Magari non candideranno se stessi, però….

        • Alessandro ds ha detto:

          È proprio quello il punto, la “politica del dopo”.
          È la parola “dopo” la vera tristezza per un fedele…
          Ma sempre se il “dopo” finisce secondo i loro piani, perché non illudetevi, dopo la morte di Bergoglio verrà eletto uno addirittura peggiore di lui , sempre nello spirito della Mafia di San Gallo e del modernismo.
          Gente cone Mons Mons Viganò e altri ci stanno distruggendo ancora di più, perché dandoci l’illusione di aver trovato un “portavoce” ci tengono bloccati.

          • Zara ha detto:

            @Alessandro ds
            Forse hai ragione è tutta politica.
            Ma, d’altra parte, come se ne esce?
            Umanamente parlando, se ne esce solo allo stesso modo che i modernisti hanno utilizzato per prendere il potere nella chiesa, ossia la politica, la mafia di San gallo è stata politica, blasfema eretica, schifosa, demoniaca, ma politica.
            Ora l’unico modo per sconfiggerlo è riprendere il possesso del pontificato, la propaganda che sta facendo Viganò è un modo per far capire anche agli altri cardinali che bergoglio e il vat. II fanno schifo (il vat. II ha di fatto lasciato entrare nella chiesa il pensiero mondano… pure lo strutturalismo).
            Altro modo dovrebbero farlo i fedeli, difatti nessuno ti sta bloccando, nessuno impedisce ai fedeli di organizzarsi, scendere in piazza San Pietro e manifestare ad ogni uscita del bergoglio per chiedere che si dimetta.
            Mi dirai che dovrebbero farlo i cardinali e i vescovi…
            Un tempo il papa lo eleggeva il popolo romano, quindi a furor di popolo chiediamo le dimissioni del bergoglio.
            Ma mancano pure i fedeli e anche questo è un frutto del vat. II.
            In verità solo Gesù Cristo può salvare la sua barca, scombinando i pensieri dei cuori infedeli e superbi.