RVC: MENO MALE CHE LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA C’È…

3 Febbraio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ci ha mandato una riflessione-commento-analisi per fare gli elogi della Nuova Bussola Quotidiana; elogi a nostro parere ben meritati, e non solo perché la NBQ ogni tanto ospita qualche nostro sforzo, ma perché il suo ruolo di informazione e orientamento giustifica pienamente il titolo di cui si fregia. Pensate che cosa sarebbe il panorama dell’informazione cattolica se mancasse questa ammiraglia, intorno a cui navighiamo rari nantes in pelago noi poveri blog…Buona lettura.

§§§

Caro Tosatti, mi permetta stavolta, in via straordinaria, di dare un “assist”, cioè “sostenere” i nostri bravi amici della NBQ che fanno uno sforzo enorme, di quasi volontariato, per tenerci informati, su tanti fatti apparentemente minori, ma che è bene conoscere.

Sulla NBQ di oggi son stato colpito da ben 4 articoli che io ho trovato molto significativi.

Il primo articolo di Stefano Fontana è sulla Obiezione di Coscienza “preventiva”.

L’articolo è riferito all’attacco delle associazioni abortiste (radicali, quelle dell’amica di Bergoglio, la Bonino) all’Ospedale Campus Biomedico, Ospedale che fa capo a una Fondazione di laici vicini all’Opus Dei, pertanto è cattolico e poiché ha una università vorrebbe poter insegnare agli studenti, oltre che scienza medica, anche il senso morale della medicina, che non può esser per nessuna ragione quello di sopprimere una creatura nel ventre della madre solo perché non desiderata (o motivi affini).

Questo articolo ci spiega anche che l’incubo si è fatto realtà definitivamente.

Oggi è realtà imposta quanto anticipato nel 2000 dal Presidente USA, Obama, nel suo discorso all’ONU, su cosa deve essere salute (salute è un concetto biopsicosociale), sull’aborto (che deve esser libero e senza restrizioni) e sul divieto di obiezione di coscienza.

Mi pare evidente che dobbiamo riconoscere che soprattutto non esiste più la Bioetica, esiste solo il Biodiritto, deciso ed imposto dall’Organizzazione Mondiale Sanità. Ora ci attendiamo che Bergoglio confermi la sua stima alla Bonino, persona esemplare.

Ma ci attendiamo anche che Trump utilizzi il suo potere per cancellare i Vertici dell’OMS, che insieme ai Vertici dell’Unesco, rappresentano uno dei veri pericoli della nostra umanità.

Il secondo articolo di Benedetta Frigerio dà una doccia fredda ai promotori del pensiero politicamente corretto sul femminicidio. In UK è più rilevante numericamente, ma meno illustrato, il maschicidio, perpetrato nelle mura domestiche (triplicato nell’ultimo decennio) da parte delle femmine, certo per difendersi dai maschiacci…

Ma è anche allucinante il dato sui suicidi maschili: quattro volte quelli femminili, spesso dovuti a sofferenza per violenze domestiche. Povero maschietto, costretto a cedere il posto di lavoro alla femmina, accusato di ogni nefandezza, ignorato nelle sue violenze subite e sofferenze. Fosse che la genesi (scritta da maschietti) fosse stata falsificata e Bergoglio scoprisse che è l’uomo che è stato tratto da una costola della donna?

E che fu il progenitore di Steve Jobs a prendere la Apple per poi offrirla alla donna?

Il terzo articolo di Giuliano Guzzo ce ne racconta una che proviene da uno stato del Canada (l’Ontario) che a noi italiani non dovrebbe fare alcuna impressione, essendo noi abituati alle performance dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, controllata dalla Fondazione Toniolo, il cui Presidente è l’arcivescovo di Milano ed è controllata a sua volta dalla Segreteria di Stato Vaticana. Il nostro amico Guzzo si meraviglia che in un College cattolico dell’Ontario sia stato vietato un film contro l’aborto (Unplanned).

Caro Guzzo, perché non proponi alla Università Cattolica di Milano di proiettare il medesimo film? Vediamo che succede…

Chiudo con il quarto articolo di Luisella Scrosati sul celibato, interpretato e spiegato dal quotidiano preferito da Tosatti: L’Avvenire. Per l’autore, utilizzato da Avvenire, il celibato è un dono, non un dogma. Cioè è facoltativo, se un prete ce l’ha, bene, altrimenti picche. Che vi devo dire? se avesse scritto qualcosa di diverso non sarebbe il quotidiano dei Vescovi, no cara Luisella?

Grazie NBQ, tuo RVC

§§§




 

STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK C’È LA PAGINA

stilumcuriae




SE PENSATE CHE

  STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA 

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


LIBRI DI MARCO TOSATTI

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….


Viganò e il Papa


FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

Fatima El segreto no desvelado

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás

La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Inchiesta sul demonio

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

19 commenti

  • Roland ha detto:

    Il suicidio maschile è vero, è un dato scientifico ed è vero che è maggiore di quello femminile.
    Occhio, però, a generalizzare e a globalizzare la causa sotto un’unica motivazione; a fare, ovverosia, di un unica causa “il motivo universale del suicidio”. A dire ovvero che dietro TUTTI i suicidi, o nella MAGGIORANZA di essi, c’è la violenza domestica. Perchè poi i dati della violenza domestica non corrispondo sempre e comunque a quella dei suicidi e non c’è un implicita e comprovata relazione tra i due dati. Creare un nesso senza fondamenta scientifiche è pericoloso perchè si scade nel vendicativo e nella “ripicca” che usa questi dati non come informazione ma come strumento di vendetta sociale.
    Che ci sono dati allarmanti non lo vieta nessuno; che, però, “la maggior parte degli uomini si suicida per violenze domestiche” mi sembra esagerazionista, generalista ed estremizzato. Non possiamo fare di un fenomeno enorme e variegato come quello dei suicidi un pensiero unico.
    Spesso, la motivazione è dettata dal fatto che gli uomini non chiedono aiuto e che NON usano i servizi, le associazioni, le risorse e gli aiuti predisposti sul territorio (associazione prevenzione suicidi, numero prevenzione suicidi, etc) fino a raggiungere la disperazione oppure per motivazione PROPRIE e PERSONALI talmente intime, talmente profonde, talmente “intimiste” da non poter davvero essere capite.
    Dicendo “eh, la maggior parte degli uomini si suicida per violenza domestica” si fa il gioco delle femministe frustrate: demonizzare un genere e dare la colpa della violenza “all’altro” perchè un genere è buono e l’altro è cattivo e malvagio (quello che fanno le frustrate della Rai sul femminicidio: la femmina elevata a vittima di stato e l’uomo venduto come “non si ferma, ammazza tutti”).
    Il fenomeno è più complesso è merita approfondimenti intellettivi, non emotivi e dettati da rivendicazione personale – come fanno le frustrate della Rai. Le motivazioni sono numerose e vanno approfondite per bene.
    Il numero di suicidi è enorme e le cause variano; molti non chiedono aiuto o non lo trovano tra i coetanei, per questa maledetta inclinazione dei maschi a NON aiutare i propri coetanei e a sottovalutare le problematiche altrui.
    “È un uomo, ho paura a dirgli ‘ce la farai’ e a mettergli il braccio sopra la spalla per rasserenarlo perchè sennò passo per gay…”. Ovviamente è solo un esempio fittizio ed esagerato per far capire.
    Detto da un uomo,
    Roland (sono uno scrittore pubblico, forse un giorno mi rivelo)

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Continuo riferendomi a quanto scritto in precedenza.
    A volte mi sono chiesto come individuare, al netto delle caratteristiche originali di ogni persona, i caratteri dei generi maschile e femminile, che sono essenzialmente spirituali.
    Per un cristiano la fonte più sicura è la Rivelazione e l’osservazione delle figure di Gesù e di Maria. E, poi, anche l’osservazione di tanti santi e sante, a cominciare da san Giuseppe.
    Ma anche l’osservazione della realtà concreta, sebbene viziata proprio da quel peccato i cui effetti i santi e le sante riducono drasticamente, può dire molto. Perfino i luoghi comuni e i pregiudizi sono fonte di informazioni, visto che, per quanto siano fuorvianti, si sono formati sopra una realtà primitiva originale, anche se già corrotta dal peccato.
    A volte mi diverto a immaginare come la società si sarebbe potuta sviluppare senza il peccato originale (le possibilità sarebbero state immense), ma anche come una tal persona potrebbe essere (anche in questo caso le possibilità sarebbero state innumerevoli).
    Uno sforzo che, ammetto, svela poco, ma comunque interessante per quel poco che lascia intuire.
    Di fatto ci sono sante che manifestano una personalità tipicamente femminile estremamente affascinante, come santa Ildegarda, Santa Teresa d’Avila o Santa Teresa di Lisieux.
    Quest’ultima, quando fu guida delle novizie, per cui si sentiva non solo autorizzata, ma anche chiamata a intervenire nella loro formazione, non lasciava cadere nulla, era pignola al massimo grado.
    Ma la carità, una carità straordinaria, non solo ha supplito a quello che a volte è stato recepito dalle novizie come un’esagerazione (carenza da parte loro), ma lo ha realizzato al di là di ogni aspettativa.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    L’articolo di Benedetta Frigerio evidenzia molto bene certe menzogne (ma la Bussola in questo è una vera benedizione).
    La teoria dell’uomo prepotente solo perché uomo, e perciò da addomesticare, e della donna vittima, essendo pura IDEOLOGIA, non origina dall’osservazione della realtà, ma da un’idea preconcetta a cui l’osservazione della realtà è usata come pretesto. Di conseguenza, la realtà viene osservata da un punto di vista parziale.
    L’ideologia non tiene conto né del peccato originale, né del libero arbitrio.
    Il peccato ha corrotto e corrompe la natura, mentre la conversione e le virtù tendono a guarirla.
    Sia la natura dell’uomo, che quella della donna, nascono parzialmente corrotte e tendono a corrompersi col peccato attuale, sia proprio, che altrui (condizionamenti negativi), tanto che certe caratteristiche tipiche dei generi maschile e femminile tendono a deformarsi fino ad assumere forme caricaturiale.
    Così, ad esempio, quella che dovrebbe essere una certa specifica capacità dell’uomo di affrontare le difficoltà con risolutezza, può sfociare anche in ottusa cocciutaggine e scatti di ira isterica, mentre la capacità originale della donna di interessarsi al bene degli altri, può arrivare fino alla petulanza ossessiva.
    Ma la corruzione della natura può arrivare fino al rifiuto stesso della propria stessa natura, portando a comportamenti esattamente contrari a ciò che si è, cioè a come Dio ci ha creato.
    Ad esempio fino al rifiuto della maternità di tante giovani donne.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Il peccato mortale della NBQ è il.boicottaggio contro don Minutella, l’eroe della fede, l’unico sacerdote cattolico, con don Roncaglia, degno del nome, l’ unico che non ha perso il senso della verità in un momento gravissimo della storia della Chiesa. Errore particolarmente grave in un giornale. Imperdonabile.

  • Paolo O. ha detto:

    Lettore della Bussola dal 2011.
    È il migliore.

    Cartaceo leggo anche il Timone (stessa famiglia).

    Alterno la Bussola alla Verità per notizie varie.
    Mentre per Vaticano e dintorni, la alterno al buon Tosatti e al buon Valli (qualche volta Blondet, ma di meno)

    Bella triade di giornalisti Cascioli Tosatti e Valli.
    Ma tutti alla Bussola.
    Mi piace particolarmente Zambrano.

    Ottimo servizio.

    Benedizioni

  • Iginio ha detto:

    Il film non era stato vietato. E’ stato proiettato ma poi i docenti del college si sono dissociati e hanno detto che a loro non andava proprio giù.
    Del resto, anche in Italia la maggior parte delle scuole cosiddette cattoliche che offre? Qualche lagna sui poveri migranti, tesa a colpevolizzare noi, e poco più. In alcune addirittura hanno bandito il segno della croce all’inizio delle lezioni, con la scusa che non si può imporre a chi non è cattolico! Ma il punto è che spesso si tratta di scuole nate da congregazioni religiose ma ormai affidate a personale laico, sovente di scarsa preparazione culturale (è gente che cerca uno stipendio) e ancor più scarsa religiosità. Sarebbe più onesto riconoscerlo, anziché continuare a fingere che la scuola sia dei preti o delle suore.
    Quanto all’Università Cattolica di Milano, è un’università dove capita anche di trovare qualche cattolico. Non parliamo di quando una quindicina di anni fa i pliniani di Alleanza Cattolica tentavano goffamente di accreditarsi in ambito universitario organizzando convegni con docenti massoni e anticlericali, prendendo le distanze se qualche invitato esponeva punti di vista troppo cattolici e finendo poi sbertucciati alle spalle dai cattedratici laicisti di cui sopra.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Ormai di siti di informazione obiettivi ce ne sono pochi.
    Ce ne sono alcuni che sarebbero anche interessanti, come Aleteia, ma che fanno i salti acrobatici per convincere i lettori che Francesco è un grande Papa. Un po’ come Avvenire per la carta stampata.
    Ultimamente mi sono imbattuto in un vecchio articolo di Ateleia talmente ridicolo da strapparmi più di una risata.
    Si faceva ammenda per aver applicato a Papa Francesco le parole che la Madonna a Medjugorje aveva riferito a Giovanni Paolo II. Parole di elogio.
    Un “piccolo” ingannevole errore.
    In ogni caso, si è giustificata Ateleia, la Madonna, riferendosi a Papa Francesco, ha detto di pregare per il suo figlio amatissimo.
    Comunque la si pensi su Medjugorje (io personalmente propendo per l’autenticità, ma non fino al punto da arrivare a offendere la fede e la ragione), e anche a non voler prendere in considerazione che la Madonna volesse riferirsi al Papa emerito, le parole non sono affatto un imprimatur sull’operato del Papa!
    Anzi, se proprio si dovessero interpretare in senso positivo o negativo, occorre tenere conto che la Madonna, sia a Medjugorje che a Fatima, quando chiede preghiere per qualcuno, di solito si riferisce ai peccatori.
    Nei messaggi del 2 di ogni mese dati a Mirjana, la Madonna si raccomanda ripetutamente di pregare per i suoi amati figli, i sacerdoti. Perché mai? Perché il sacerdozio oggi non è in crisi? O per l’esatto contrario?
    La Madonna chiede soprattutto (non solo) preghiere per i suoi figli peccatori.

  • emma ha detto:

    appoggio la proposta di Adriana , ma ne aggiungo un altra . Caro Tosatti perchè non fare commentare in modo sfacciato il ruolo sfacciato di Bergoglio sul celibato dei preti ?

  • Adriana ha detto:

    Ci sarà un prossimo articolo sull’imminente Sinodo sui Migranti ?

  • Sconsolata ha detto:

    Aggiungerei – a integrazione anche della riflessione che si sta conducendo su SC – l’intervista, a firma di Zambrano, all’ arcivescovo argentino di Buenos Aires mons. Hector Aguer, emerito di La Plata, sui temi di scottante attualità: viri probati e sinodo della chiesa tedesca col rischio non tanto remoto di uno scisma, con una panoramica completa e con un linguaggio non edulcorato su tutti gli aspetti della crisi della Chiesa.
    A ben vedere, non sono poi rare le voci che si levano; purtroppo non trovano la dovuta eco sui media mainstream. E, per restare sul tasto: riconosco il coraggio dimostrato da mons. Schneider con interventi anche precedenti a quello riproposto oggi alla nostra attenzione, con l’insistente denuncia del silenzio del papa e relative conseguenze. Mi lascia però perplessa quell’ abbandono finale alla superiore forza della Chiesa e della fede, alla luce dello sconquasso attuale e di quella che non mi sembra un’incognita: dopo sette anni si manifesta forse qualche cenno che lasci prevedere un cambio di registro?
    Suggerirei anche la lettura di un’interessante intervista su “La fede quotidiana” a padre Cavalcoli dai toni più netti rispetto al passato e con inequivocabili addebiti. Ma: non si è lasciato correre troppo fin qui? E, soprattutto: basteranno questi richiami, dopo i tanti appelli rimasti disattesi?
    https://lanuovabq.it/it/viri-probati-una-grave-spaccatura-nella-chiesa
    http://www.lafedequotidiana.it/padre-giovanni-cavalcoli-papa-francesco-concede-troppo-protestanti-progressisti-marxisti-massoni/

    • Gabriele ha detto:

      Padre Cavalcoli dice che “di per sè potrebbe esistere anche un Papa sposato, come lo è stato Pietro, primo Papa”. Ah, andiamo proprio bene 😲 Ci manca ancora che quando il Papa va in giro per il mondo si porta dietro la first lady, poi siamo a posto… E come andrebbe vestita la moglie del Papa, col tailleur bianco o coi pantaloni? Tacchi alti o ballerine? Sarebbe laica o consacrata? Terrebbe il suo cognome da nubile o prenderebbe quello del Papa? Questi son tutti matti 😲😰😲

      • Adriana ha detto:

        Gabriele ,
        ottimista ! Se donna ha da essere sarà modello Met ,e…anche se non-donna , purchè sia trendy .

      • Sconsolata ha detto:

        Gabriele,
        leggo l’osservazione molto articolata di padre Cavalcoli – su cui lei si sofferma (liberando la fantasia) e che non è infrequente nel dibattito sulla controversa questione – muovendo proprio da quel “di per sé potrebbe…” (a me il condizionale non suona come certezza) che lei stesso riporta, per finire con l’affermazione del teologo “Molto più difficile invece appare la concessione di un episcopato coniugato, benchè si sia verificato in epoca apostolica”.

  • Nicola Buono ha detto:

    Ecco perché dobbiamo sostenere sia la Nuova Bussola Quotidiana che Stilum Curiae. Questa informazione è vitale per non essere ingannati dalla propaganda 2.0 e dai media allineati ( radio,tv,giornaloni ).

    • Roth ha detto:

      D’accordissimo. Con una differenza sostanziale . La NBQ è un Giornale on line . Stilum Curiae è un -commentatore- ( soprattutto coperto dall’ anonimato dei suoi contributori ) un pò più libero di esporre critiche o valutazioni , grazie al fatto che i commentatori anonimi non scriverebbero mai su un giornale se dovessero firmare. . Il fatto che Tosatti scriva sulla NBQ è sintomatico , alcuni fatti possono esser esposti giornalisticamente , altri commenti possono solo esserlo – riservatamente- .( ma garantiti nelle fonti da Tosatti stesso ) Altrimenti non si potrebbe leggerli in nessuna altro posto . Pertanto un evviva per Tosatti . Le due letture , NBQ e Stilum Curiae si integrano , e sinergizzano la nostra battaglia contro il male.