PEZZO GROSSO: QUALCOSA STA CAMBIANDO, IN EUROPA E NEL MONDO. E IN VATICANO? E NELLA CHIESA? VEDIAMO…

4 Giugno 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Pezzo Grosso mi ha scritto ieri; e mi ha chiesto, anche, di rispondergli. E lo faccio ben volentieri…Ma dopo che avrete letto le sue riflessioni:

“Caro Tosatti, ho sensazione che qualcosa stia cambiando negli equilibri mondiali, europei, italiani (naturalmente), vaticani (auspicabilmente) . Non so se possiamo confidare troppo nel processo di cambiamento percepibile ed intuibile, ma mi piacerebbe avere una sua opinione in proposito. Partiamo dal fondo. Perché la Segreteria di Stato avrebbe (se è vero) raccomandato al Presidente Mattarella di non mollare sulle riserve su Savona nell’approvazione della composizione del governo? Perché veniva considerato anti-euro (senza esserlo)? Non è verosimile. Allora questo sarebbe accaduto forse perché il prof. Savona, uno dei maggiori monetaristi italiani e persona di statura internazionale, è connotabile filo repubblicano americano, perciò pro-Trump e anti Obama-Clinton? E magari perché Trump non sembra esser amato, diversamente da Obama-Clinton, dall’attuale potere in Curia? E Trump potrebbe non gradire la Germania a fare e guidare l’Europa? E così Trump sta punendo la Germania con i dazi sulle auto? Ecco questo è verosimile, ed è confermato dalla presenza di Savona nel Governo, ed è anche confermato dal soccorso sui titoli di stato italiani delle banche americane (più vicine ai repubblicani), visto che i “solidali “ partner europei stavano facendo il contrario spiegando che “è il mercato, bellezza !”. Il fatto che di questa telefonata della Segreteria di stato Vaticana si sia venuto a conoscenza (se non è fake news) mi fa pensare che si è voluto far sapere. Perché? Perché è piuttosto evidente che qualcosa sta cambiando. Sta cambiando in Usa dove Trump si sta consolidando, sta cambiando all’ONU che non ha più tanta fiducia da parte dell’interlocutore principale. Sta cambiando in Europa dove la Germania potrebbe evidenziare debolezze economico finanziarie imprevedibili e cosi le pressioni della signora Merkel (a proporre una Europa più luterana) potrebbero ridimensionarsi nei confronti la Santa sede? Vedremo. Ma se ciò fosse, la domanda successiva potrebbe anche essere: si potrebbero immaginare cambiamenti anche presso la Santa Sede?”.

Caro Pezzo Grosso,

                                     condivido la speranza che un cambiamento ci sia, c’è già, anzi, e credo che alle prossime votazioni europee questi segnali di cambiamento si consolideranno. Temo però che sulla Chiesa in generale e su quella italiana in particolare le evidenze di mutamento metteranno molto, molto tempo a manifestarsi. Ho visto che due vescovi, quello di Bologna, mons. Zuppi, in quota Sant’Egidio, e mons. Nosiglia di Torino, hanno indetto preghiere per l’Italia. Non mi ricordo che i vescovi abbiano sentito bisogno di rivolgersi all’Onnipotente quando in Parlamento sono passate leggi distruttive del tessuto antropologico e sociale del Paese: divorzio breve, unioni civili, DAT, sono scivolate come acqua sulle vesti – impermeabili – ecclesiastiche. Ma è bastato che al Ministero degli Interni andasse una persona che almeno a parole vorrebbe correggere l’incredibile anomalia italiana, dell’invasione concordata con i trafficanti di esseri umani, per far sì che tutte le sensibilità clericali si drizzassero come gli aculei del porcospino. Ma forse per capire come e perché è opportuno leggere qualche articolo come questo o questo. Che possono gettare una luce diversa sulle motivazioni spirituali di certe prese di posizione… 

Per la Santa Sede, ahimè, temo che dovremo avere un po’ di pazienza in più. Ha visto che reazione ha provocato ai piani alti del Vaticano la disfatta della Chiesa (una disfatta perfetta: non hanno neanche combattuto) irlandese sull’aborto? O quanto si sono spesi i vescovi per dare solidarietà a Fontana sottoposto a un linciaggio mediatico per aver detto semplici, banali verità? Eppure non diceva cose diverse – e in tono molto pacato – da quelle che la Chiesa dice. Povera Chiesa! Soprattutto povera di coraggio…







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40 commenti

  • carlo ha detto:

    C’è un problema . Le riforme e i cambiamenti politici e religiosi che tanto agognate , non possono farsi senza fede e senza cultura cattolica . Per intendersi su politica ed etica bisogna capire bene cosa sia la legge naturale , se esiste , dove esiste e chi ha il dovere di imporla , non proporla …. Basterebbe capire e credere a quello che san palo dice nei primi 5 capitoli della lettera ai romani e sarebbe risolto ogni problema politico , Cesserebbe di colpo il disorientamento generale che stiamo assistendo

  • Una voce ha detto:

    Sono stata invitata a leggere. È triste e doloroso sentire cattolici parlare male della Chiesa, del Clero e specialmente del Papa. Non è certo quello che Cristo ci ha insegnato, Lui vuole che portiamo amore, unione e rispetto. La preghiera è la nostra arma migliore, perché è solo a Dio che spetta il giudizio. Lo Spirito Santo ci illumini e ci faccia agire secondo la volontà di Dio. Pace.

  • La Samaritana ha detto:

    E’ un po’ di tempo che mi frulla nel cervella un pensiero, ed è questo: la Chiesa ha molti problemi, e non penso che basterà cambiare il Papa per poterli risolvere più o meno in fretta. A parte che con i cardinali che ci sono ora, la maggioranza intendo, non è difficile ipotizzare che il prossimo Conclave potrebbe produrre qualche cosa persino di peggio. Ma anche se non fosse così come la mettiamo con il Cammino Neocatecumenale di cui nessuno parla mai ma che mi sembra essere tutto meno che cattolico ? Eppure è ben piantato in molte parrocchie. Parrocchie che, se posso permettermi, sembrano vivere una doppia vita. Sono io che vedo fumo anche dove non c’é o, per le famose fessure, ne è entrato anche troppo, e l’emergenza bergogliana ne nasconde un’altra ?

  • Nuvolari ha detto:

    Tutto molto interessante.

  • Stellina ha detto:

    Il mio problema è ormai trovare un sacerdote fedele che celebri la Santa messa con serietà. Non dico con santità. Ma con serietà e decoro.
    Qui in qs provincia della Sicilia in cui vivo ormai ci si oavoneggia tra chierichette e donne animatrici sempre più sfacciata e svestite che si lasciano circolare per la Chiesa come fossero in piazza o on un locale di ritrovo.
    Se concelebrano i preti ti lasciano in piedi per dieci minuti perché devono ringraziarsi a vicenda e presentarsi e farsi le fusa…
    Non se ne può più…

  • Mario Armosini ha detto:

    Matteo 5,13-48
    Sale della terra e luce del mondo

    13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
    14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

    Il compimento della legge

    17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

    La nuova giustizia superiore all’antica

    20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    21 Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
    23 Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
    25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!
    27 Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; 28 ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
    29 Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30 E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
    31 Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio; 32 ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
    33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; 34 ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
    38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Dá a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
    43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

    Matteo 6,1-6

    Fare l’elemosina in segreto

    1 Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. 2 Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3 Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4 perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

    Pregare in segreto

    5 Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6 Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

    ( 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. Matteo 5,36-37)

    Intervallo di 1760 anni circa

    Immanuel Kant Critica della Ragione Pura
    Libro primo – Sui Concetti Della Ragione Pura
    10. Comunque stiano le cose riguardo alla possibilità dei concetti basati sulla ragione pura, si tratta però di concetti ottenuti non semplicemente per riflessione, bensì per inferenza. I concetti dell’intelletto sono altresì pensati “a priori”, anteriormente all’esperienza e in vista dell’esperienza; essi però non contengono null’altro se non l’unità della riflessione sulle apparenze, in quanto queste debbono necessariamente appartenere ad una coscienza empirica possibile. Solo mediante essi risulta possibile la conoscenza e la determinazione di un oggetto. Essi per primi, dunque, forniscono una materia per inferire, e non sono preceduti in alcun modo da concetti ” a priori di oggetti, onde essi possano venir dedotti. 20. Per conto, la loro realtà oggettiva si fonda unicamente sul fatto che, in quanto essi costituiscono la forma intellettuale di ogni esperienza, la loro applicazione dovrà sempre poter essere indicata nell’esperienza………….
    Sezione prima
    Delle Idee In Generale
    Nonostante la grande ricchezza delle nostre lingue, il pensatore si trova spesso in imbarazzo riguardo ad una espressione che si adatti esattamente al suo concetto, mancando della quale egli non può farsi intendere rettamente dagli altri, e neppure da se stesso ( il caso dei nostri politici, e soprattutto della Boldrini. – Mio-). 20. Coniare nuove parole, è una pretesa di legiferare in materia di linguaggio, la quale di rado ha successo; e prima di ricorrere a questo mezzo disperato, è consigliabile cercare in una lingua morta e dotta, per vedere se non vi si trovi questo concetto assieme alla sua espressione adeguata. E quand’anche l’uso antico di tale espressione sia risultato un po’ incerto, per inavvedutezza dei suoi autori, è tuttavia meglio rafforzare il significato che precipuamente le era proprio ( dovesse pur rimanere il dubbio, che in quel tempo la si sia intesa precisamente in tale significato), piuttosto che mandare a vuoto il nostro compito, per il fatto di renderci incomprensibili. 30. Per tale ragione, se per un certo concetto si ritrova eventualmente un’unica parola, che nel suo significato tradizionale si adatti esattamente a questo concetto, e se la distinzione di tale concetto da altri concetti affini ha una grande importanza, è allora consigliabile non già di servirsi prodigalmente di essa, o di usarla sinonimicamente in luogo di altre parole, con l’unico scopo di variare i termini, bensì di conservarle accuratamente il suo significato peculiare. In caso contrario, difatti, avviene facilmente – (246) che l’espressione non attiri più in modo speciale l’attenzione, e si perda piuttosto nella folla di altre espressioni di significato assai divergente, cosicché, andrà perduto anche il pensiero, che quella sola espressione avrebbe potuto conservare.
    Platone si servì del termine idea in un modo, onde si vede bene che egli ha inteso esprimere con esso un qualcosa, che non soltanto non è mai derivato dai sensi, ma che oltrepassa di molto persino i concetti dell’intelletto ( di cui si occupò Aristotele), in quanto nell’esperienza non si trova mai di alcunché che vi sia adeguato. 10. Per lui, le idee sono archetipi delle cose stesse, ( mio, vedi C. G. Jung), e non semplicemente, come le categorie, chiavi per accedere ad esperienze possibili. Secondo la sua opinione, le idee emanarono dalla ragione suprema, onde furono partecipate alla ragione umana: quest’ultima, peraltro, adesso non si trova più nel suo stato originario, ma deve chiaramente faticosamente, attraverso la reminiscenza ( che si chiama filosofia), le vecchie idee, ora assai oscurate……………. 20. Osservo soltanto che non vi è nulla d’insolito nel fatto che- tanto nelle conversazioni comuni quanto negli scritti, e mediante il raffronto dei pensieri espressi da un autore sul suo soggetto- si possa intendere l’autore anche meglio di quanto egli intendesse se stesso: può accadere infatti, che costui non abbia determinato sufficientemente il suo concetto, e così abbia talvolta parlato, o anche pensato, contrariamente alla propria intenzione.

    Pensieri e rappresentazioni di Evagrio Pontico
    I demoni non ci tentano tutti insieme né ci suggeriscono dei pensieri nello stesso tempo poiché per matura la mente non può ricevere contemporaneamente le rappresentazioni di due oggetti sensibili. Abbiamo detto infatti nel cap. 17 che non ci viene un pensiero impuro senza un oggetto sensibile. Se per la grande prontezza nei movimenti la nostra mente combina i pensieri tra di loro, tuttavia non bisogna anche credere che tutti si formino nello stesso momento. Qualcosa di simile fa pure la ruota del vasaio che collega due cocci fissati alle estremità opposte al tornio e ciò grazie alla grande rapidità della rotazione. E’ possibile anche, mentre si forma in te il volto di tuo padre, che tu valuti se in presenza di questo sopravviene un altro volto oppure se il secondo si forma dopo che il primo sia sparito. Se infatti fosse possibile cogliere nello stesso tempo sia la rappresentazione dell’oro sia di chi ci ha rattristato, per necessità ci capiterebbe di cadere contemporaneamente tanto nel demone dell’avarizia che in quello del rancore. Questo però è impossibile perché – come dicevo – la mente non può accogliere nello stesso momento tanto la rappresentazione dell’oro quanto quella di chi ci ha rattristato. Occorre dunque in occasione delle tentazioni cercare di spostare la mente da un pensiero impuro a un’altra rappresentazione e da questa a un’altra e in tal modo sfuggire a quel malvagio sovrintendente. Se la mente non va oltre, staccandosi dall’oggetto, è sommersa dalla passione e quindi corre il pericolo di camminare verso il peccato in atto; essa realmente ha bisogno di molta purificazione, di veglia e di preghiera.
    Giobbe
    23 So bene che mi conduci alla morte,
    alla casa dove si riunisce ogni vivente.
    24 Ma qui nessuno tende la mano alla preghiera,
    né per la sua sventura invoca aiuto.
    25 Non ho pianto io forse con chi aveva i giorni duri
    e non mi sono afflitto per l’indigente?
    26 Eppure aspettavo il bene ed è venuto il male,
    aspettavo la luce ed è venuto il buio.

    1 Il Signore riprese e disse a Giobbe:
    2 Il censore vorrà ancora contendere con l’Onnipotente?
    L’accusatore di Dio risponda!
    3 Giobbe rivolto al Signore disse:
    4 Ecco, sono ben meschino: che ti posso rispondere?
    Mi metto la mano sulla bocca.
    5 Ho parlato una volta, ma non replicherò.
    ho parlato due volte, ma non continuerò.

    Ultima risposta di Giobbe

    1 Allora Giobbe rispose al Signore e disse:

    2 Comprendo che puoi tutto
    e che nessuna cosa è impossibile per te.
    3 Chi è colui che, senza aver scienza,
    può oscurare il tuo consiglio?
    Ho esposto dunque senza discernimento
    cose troppo superiori a me, che io non comprendo.
    4 “Ascoltami e io parlerò,
    io t’interrogherò e tu istruiscimi”.
    5 Io ti conoscevo per sentito dire,
    ma ora i miei occhi ti vedono.
    6 Perciò mi ricredo
    e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.

    Il saggio: Fuggire la compagnia dei giovani cattivi – Proverbi

    8 Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre
    e non disprezzare l’insegnamento di tua madre,
    9 perché saranno una corona graziosa sul tuo capo
    e monili per il tuo collo.
    10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare,
    non acconsentire!

    Il timore di Dio – Siracide

    14 Pienezza della sapienza è temere il Signore;
    essa inebria di frutti i propri devoti.
    15 Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
    i magazzini dei suoi frutti.
    16 Corona della sapienza è il timore del Signore;
    fa fiorire la pace e la salute.
    17 Dio ha visto e misurato la sapienza;
    ha fatto piovere la scienza e il lume dell’intelligenza;
    ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
    18 Radice della sapienza è temere il Signore;
    i suoi rami sono lunga vita.

    Gregorio Nazianzeno – Epistole –
    LXIV. A Eusebio di Samosata
    Nota – Nel 374 Eusebio di Samosata, costretto all’esilio in Tracia dall’imperatore Valente,attraversò la Cappadocia per raggiungere la sede della sua condanna. In questa occasione Gregorio Nazianzeno scrisse al vescovo le epistole che testimoniano la profonda ammirazione che egli nutrì nei confronti di un vescovo valoroso sostenitore dell’ortodossia.
    1. Nel tempo in cui la tua pietà percorreva la nostra patria, io non ero in condizione d’uscir fuori dalla camera da letto, poiché affrontavo la più esiziale infermità. Non a tal punto mi cagionava angustia il morbo, che pure m’incuteva il timore d’essere giunto alla fine, ma il fatto d’esser privato dell’occasione d’incontrare un uomo santo e buono quale tu sei, 2. avendo io siffatta brama di mirare il tuo diletto viso, quanto era naturale avesse colui che è in cerca d’una cura per le piaghe dell’anima e confida d’ottenerla dalla tua perfezione. 3. Ma se pure le mie colpe hanno determinato in quel momento l’impossibilità d’aver con te un incontro, oggi dalla tua bontà posso io ricevere un qualche ristoro dai miei affanni. 4. Se tu infatti stimi opportuno anche di me far menzione nelle tue preghiere beneaccette a Dio, questo sarà per me viatico d’ogni divina benedizione, in questa vita e nel tempo a venire. 5. Un siffatto, che lotta così ardentemente per la fede e nel Vangelo, che oppone resistenza a vessazioni di tal sorta, che si appresta ad avere una tale confidenza in Dio, dispensatore di giustizia, in virtù della sua capacità di tollerare le mortificazioni, costui, che vuole intercedere anche per noi con le sue preci, sono convinto che possegga tanta forza quanta ne avrei io se pure tale forza traesse origine da uno dei santi martiri. Ebbene lascia ch’io t’implori senza posa di rammentarti del tuo Gregorio in quelle preci in cui io prego d’esser degno di ricevere la tua menzione.
    Il Dovere Dell’Ortodossia – Cardinale Giuseppe Siri –
    Unità Della Chiesa
    Il discorso è opportuno, se non necessario, perché in qualche momento si fa insistente la menzione della ” chiesa locale” o ” particolare”. Le chiese locali sono sempre esistite; pertanto se il discorso circa la medesime si fa più insistente, una ragione ci deve essere. E bisogna che la ragione sia buona. Perché sia tale, nulla c’è di meglio che richiamare la idea da Cristo lasciata circa la unità della Chiesa. Con questa idea ben chiara, diventa subito chiaro il concetto del “ruolo” nelle “chiese particolari”.
    Anzitutto il Fondatore della Chiesa ha parlato sempre di un “solo” Regno. Pertanto la “unità” interna della Chiesa, ne vuole la “unicità”. Cristo non ammette moltiplicazioni del Suo Regno, nel senso vero e proprio. Ma ha voluto, non meno, la “unità” interna della Chiesa. Ciò in due modi essenziali. Il primo è la unità della “Fede”. Si tratta del consenso nella stessa “idea”, semplice e complessa ad un tempo, organica e ricchissima, quale Egli ha rivelato. Ha chiesto l’adesione della mente ( tale è appunto l’atto di fede) ad un’unica verità, da Lui proposta, intangibile, immutabile, anche se infinitamente sempre più infallibile, perfettamente individuato. Il Magistero ha proprio la funzione di assicurare, nella variazione delle circostanze e nella ricchezza delle deduzioni od applicazioni, la perenne unità della fede, nel tempo e nello spazio. Il secondo è la unità del regime. Infatti ha dato alla sua Chiesa un Primate, un capo munito di impressionanti poteri: Pietro. Il Collegio stesso dei Vescovi trova la sua operante unità nell’essere con questo Capo. Tutto ciò significa appunto la unità del regime. E’ la unità interna della Chiesa, che si lega indissolubilmente con la unicità. Messo ben chiaro il pensiero di Cristo, diventa chiaro il concetto della Chiesa locale. La Chiesa locale è “in sé”, ma non è “a sé”. Essa poggia sulla istituzione dell’episcopato monarchico, al punto che non esisterebbe, nella attuale costituzione della Chiesa, senza l’episcopato. La presenza del Vescovo – non di un qualunque presidente- dà alla Chiesa particolare una consistenza “in sé stessa”, perché il Vescovo succede nell’apostolato e ne porta con sé, ben oltre una semplice delegazione, i poteri sufficienti a costituire una organica operante comunità, che insieme cammina verso la eterna salute. La Chiesa locale, tuttavia, non è “a sé”. Ciò perché il Vescovo, ogni Vescovo, tanto come capo di una definita e limitata comunità particolare, quanto come membro del Collegio episcopale fa capo a Pietro. Vediamo ora la locale sotto il profilo della “unità interna” della Chiesa cattolica. La Chiesa locale, per quanto portatrice anch’essa della Divina Tradizione, per quanto attrice anch’essa di consenso esplicativo, deduttivo, applicativo delle verità della Fede, non fa da sola il Magistero infallibile. Questo, nella sua forma ordinaria, richiede un consenso e questo consenso fa capo ad un vertice necessario: Pietro. Nella forma solenne il Magistero sta in Pietro e, quando sta nel Collegio episcopale, ha bisogno di Pietro. Nell’aspetto più profondo e delicato del suo essere, in quello cioè della Fede, della idea, della concezione di tutte le cose relative alla salvezza eterna, la Chiesa locale non è valevole da sé, deve far capo a Pietro. La Chiesa locale, per quanto capace in se stessa di un regolamento disciplinare e questo a causa della mozione dell’episcopato come lo ha voluto Cristo ( come stato storicamente attuato), deve far capo a Pietro. Pietro è il centro della unità, ne è il vertice al di sotto di Cristo Signore, ma è anche il limite divinamente posto alle competenze particolari, alle insofferenze particolari, quali talvolta per difetto d’uomini si possono rivelare. La Chiesa locale non è solo elemento di “aggregazione”, tanto meno è solo elemento “federativo”; essa è, per divina volontà, elemento di un organismo che si riduce alla unità in un punto solo. Esattamente come ha scritto al secolo secondo nel suo Adversus Haereses, Ireneo, Martire e Vescovo di Lione.
    Non penso che con ciò riportato, ci si abbisogni di molte spiegazioni, se lo facessi violerei il vostro buon senso, ma ancor più grave la vostra intelligenza. Grazie dell’accoglienza.

    • wp_7512482 ha detto:

      Caro Mario Armosini, la prego di limitare la lunghezza degli interventi. Questo era eccessivo, e ho pensato di non pubblicarlo.

    • Cesare Giorelli ha detto:

      Buongiorno il mondo lo stanno facendo cambiare i soliti nomi che gestiscono l’economia mondiale.
      Noi fedeli della religione cattolica. Resistiamo con la preghiera
      Ma siamo oppressi dal potere economico .
      I popoli per chi comanda ha un prezzo
      Sia se fare la guerra sia per l’immigrazione..
      Tutto gira perché c’è un ritorno economico

      • Margherita Santagata ha detto:

        Il problema per noi cristiani cattolici è molto più semplice di quanto stiamo dicendo. Ciò che manca è il fervore nella fede che sta diventando, oramai, fatto privato. Abbiamo paura , questa è la verità. Non abbiamo il supporto e l’incoraggiamento da parte dei sacerdoti e dunque della Chiesa, qualcuno potrebbe rispondermi e farmi notare che i sacerdoti sono pochi. Indubbiamente è così , ma, c’è da dire che il 95% di questi è lontano dai fedeli, scostante e soprattutto non rappresenta più una guida, siamo un gregge senza pastori. Preghiamo affinché qualcosa cambi, e…il cambiamento deve essere nella guida. Abbiamo un disperato bisogno di santi.

  • Michele ha detto:

    Gent. Dott. Tosatti, suggerisco di volgere in positivo l’idea sempre buona di pregare il rosario per l’Italia.
    Nel dopoguerra l’Austria era invasa dall’Unione Sovietica: il 10% della popolazione (circa 500.000 persone) organizzò la preghiera perpetua del rosario, 24 h su 24. Dopo un certo tempo, in maniera imprevista, i sovietici si ritirarono senza combattere e l’Austria ritrovò la libertà.
    Faccio notare che al tempo non si disponeva dei mezzi di comunicazione attuali, ma solo di posta, telegrafo e quotidiani, non so quanto liberi o censurati.
    Tramite il suo Blog si potrebbe organizzare lo stesso rosario perpetuo con la semplice intenzione che il Signore illumini i buoni secondo la vocazione di ciascuno e confonda e rovesci i malvagi per il bene comune dell’Italia.
    Grazie per la sua preziosa opera di informazione.

    P.S. Credo che tempo fa sulla Bussola Quotidiana sua comparso un articolo che rievocava l’esperienza austriaca per riattualizzarla in Italia.

  • Falcone ha detto:

    Desidero ricevere informazioni come questa grazie

  • Cesare giorelli ha detto:

    Desidero ricevere informazioni come queste appena lette

  • stefano ha detto:

    Qualcosa sta cambiando; c’è stata una frenata sull’inter comunione (i tedeschi forse anche qui non comandano più’)

  • deutero.amedeo ha detto:

    Se il link funziona, tanto per avere un esempio, provate a leggere questo articolo:

    https://www.ecodibergamo.it/stories/Editoriale/la-terza-repubblicarottura-col-passato_1280718_11/?src=newsletter&utm_source=Newsletter-7452&utm_medium=Email&utm_campaign=Newsletter-editoriale&type=8

    A questo punto mi domando: articoli del genere a chi e a che cosa servono se non a confondere le idee alla gente?
    Bastava dire : per il momento sul nuovo governo stiamo zitti, poi vedremo.

  • Andrea ha detto:

    http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/Cade-da-cavallo-arcivescovo-Caliandro-si-rompe-le-costole/

    Il tuo popolo in cammino… boom! (Un caso o un segno?)

    Gesù perdonami, auguri di pronta guarigione al vescovo.

  • Maurizio Dickmann ha detto:

    Ciao Marco non somse ti ricordi di me ma abbiamo fatto tanti viaggi insieme ( Voli Papali AZ) …francamente con la pensione ora sono molto lontano da quegli ambienti vaticani che x 30 anni ho visto da vicino e ormai il caos sociale e politico sembra farmi pensare che il profetizzato Papa Nero di Nostradamus sia arrivato e che nessuno se ne sia accorto….chi vivra’ vedra’ ….un caro saluto
    Maurizio dickmann

    • wp_7512482 ha detto:

      Che piacere risentirti! Che bei ricordi. Speriamo che tu non abbia ragione…Un abbraccio.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Personalmente sono d’accordo più con Tosatti che con Pezzo grosso.
    Con i dati si ragiona meglio che con le supposte intenzioni attribuite a questo e a quello.
    Nel mio dialetto c’è un verbo molto significativo: strolegà (astrologare, indovinare).
    A chi fa seriamente del giornalismo dovrebbe essere vietato “strolegà”.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Aggiungo a maggior chiarimento del mio pensiero. Se proprio uno non può fare a meno di strolegà, giornalisticamente parlando, lo dica chiaramente: sto cercando di immaginare che cosa accadrebbe se…. o che cosa altro accadrebbe se invece… ammesso che sia possibile.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    O si è con Cristo Gesù e le sue schiere di santi fuori del mondo, oppure si con il mondo governato da Satana e dai suoi lacchè. I quali, con l’aiuto dello Spirito, hanno preso un colpo basso allo stomaco, andando in psicosi furiosa.
    Il vento è cambiato, anche nella chiesa, grazie a cardinali, vescovi, parroci e singoli chierici, insieme a laici combattivi, che si stanno spendendo coraggiosamente per dire al papa e all’altro clero di seguire ciò che è scritto nelle sacre scritture… Questa aperta azione priva di compromessi col mondo sta scardinando il fronte eretico e satanista. Certo, la lotta sarà lunga. Però, lo sforzo mentale che dobbiamo fare e quasi nullo, in quanto la “linea politica” è già scritta scientificamente nei Vangeli e nel Catechismo. Seguendoli, non si sbaglia. Al massimo si è costretti ad usare un buon dizionario per chiarire le parole incomprese. Che sono poi quelle che ti buttano nell’errore…

  • Margherita ha detto:

    Caro dr. Tosatti,
    desidero scrivere a Lei personalmente per raccontarLe una mia disavventura in questo sito. Dopo aver fatto un commento, normalmente riuscito, volevo inviare via wathsapp l’intero articolo sulla questione del matrimonio e la legge Cirinna’. Non so cosa ho toccato involontariamente, l’articolo é improvvisamente scomparso dalla mia posta e il mio indirizzo dal sito.
    Ho cercato l’articolo dal web e me lo sono rinviato, qui ho fatto la scoperta che Le descrivo:
    Per poter condividere nei vari social l’articolo desiderato basta cliccare sul titolo scritto in blu, che creare il collegamento con la dicitura condividi con.
    Grazie per l’importantissimo lavoro di informazione che ci permette di avere.
    Cordiali saluti.

  • Sempliciotto ha detto:

    Dopo aver pubblicato la lettera dei vescovi Argentini negli AAS, J.M. Bergoglio è ufficialmente decaduto per eresia formale.
    Ora stiamo solo assistendo a una sceneggiata in costume con tanto di abuso di potere. (Matterella docet).

    Il primo e fondamentale passo che la Chiesa dovrebbe fare è indire un Conclave per l’elezione di un Papa legittimo e, possibilmente, Cattolico.

  • Anonimo ha detto:

    Caro Tosatti, mi permetta di correggerla: Fontana non ha detto cose diverse da quelle che la Chiesa dice, ma da quelle che la Chiesa DICEVA.

  • Quercia Florio ha detto:

    Trovo un notevole numero di cattolici in grado di rappresentare Gesù Cristo molto meglio di Bergoglio. Gesù Cristo, ti prego di prenderne atto.

  • Querciaflorio ha detto:

    Trovo un notevole numero di cattolici in grado di rappresentare Gesù Cristo molto meglio di Bergoglio. Gesù Cristo, ti prego di prenderne atto.

  • Anna ha detto:

    Riprendendo l’articolo, è una chiesa priva di coraggio, perche priva di fede, impregnata di relativismo, che ha tradito quel rendere testimonianza della speranza che è Cristo. Nessun coraggio può esservi tradendo la Verità, solo ignavia,

  • Nicola ha detto:

    Un importante articolo del Dott Tosatti su La Nuova Bussola Quotidiana. Grazie.

    http://www.lanuovabq.it/it/intercomunione-woelki-non-ci-sta-e-non-e-il-solo

  • Gigi Blu ha detto:

    Avete letto quel che ha detto Soros al festival dell’economia a Trento ? ( Salvini è pagato da Putin…) . Ma che festival dell’economia è mai diventato Trento ? Ma è sempre Enrico Letta a organizzarlo ? Licenziarlo ! o Ignorarlo .

  • Giuseppe Z. ha detto:

    Caro Tosatti, altroché “povera chiesa, soprattutto povera di coraggio…”: questa qua è tutt’altra cosa dalla chiesa cattolica. Povera di fede semmai, o meglio senza più fede.

  • Pio ha detto:

    invito tutti i lettori di Stilum Curiae a leggere la intervista di Rodari al Presidente della Accademia per la vita , mons Paglia , su Repubblica di oggi, pag 3 . Paglia non ha bisogno di scandali per negare i “doni dello Spirito Santo” ….

  • FRANZ ha detto:

    dottor Tosatti , inviti ora lei i Sindaci di tutta Italia , magari cominciando da Bologna e Torino, a indire preghiere per lo stato della città del Vaticano, e magari per l’intera Santa Sede . Povera sant’Egidio , ora senza immigranti diverrà povera…dovranno lavorare per vivere , pensi !

  • Fabio ha detto:

    Se davvero Salvini intende rimpatriare gli immigrati sarebbe una buona idea cominciare dal più nocivo….. Bergoglio

    • zuzzerellone ha detto:

      Buona l’idea, ma CREDO INATTUABILE.
      JMB penso sia cittadino della città del Vaticano e quindi…
      Inoltre faccio presente all’amico forumista che esiste una legge per i discendenti degli immigrati italiani, per cui può essere richiesta la cittadinanza, dimostrando di avere un qualche antenato italiano. Purtroppo non ricordo i dettagli di detta legge, ben noti ad un sacerdote ortodosso che si occupava appunto di argentini con qualche antenato italiano operando in modo da far ottenere loro la cittadinanza. Eravamo però in un tempo remoto : nella seconda metà degli anni 80….

      • stefano ha detto:

        …ha ancora il passaporto argentino che fece rinnovare tempo addietro con clamore di stampa ( al solito).

    • Ira Divina ha detto:

      È cosa buona e giusta! Rimpatriamo per primo il dittatore argentino e il duo seguito sudamericano.

  • marco bianchi ha detto:

    Trump è un grande Presidente ,come gli Usa non avevano da molto tempo. La pretesa che una grande potenza abbia una politica commerciale che la ue e la Cina non si sognerebbero di avere è ridicola. È ridicolo che la Cina invochi regole che lei non ha.È ridicolo che la ue,che ha lucrato in tanti modi del rapporto con gli Usa,pretenda di continuare,facendo la faccia feroce e non perdendo occasione di rivelarsi alleato non affidabile.Con un atteggiamento sempre sprezzante nei confronti di Trump. A cominciare dalle lezioni di geografia che la nullità di nome Juncker voleva impartirgli.La chiesa delle gerarchie,e anche di tanta gente,semplicemente non è più cattolica. E bisognerà pur prenderne atto.I “fedeli” che sorridono quando il prete dice di non credere al Credo,o quelli tedeschi che applaudono il prete che si mette addosso una specie di burqa,per “solidarietà “con gli islamici e si potrebbe continuare con scuole e ospedali “cattolici,non sono fatti marginali.Ormai marginali sono i cattolici.

  • roberto ha detto:

    Solo un commento essenziale su cosa dovrebbe fare l’attuale pontefice : RINUNCIARE