Corvi, Cani, Parrocchetti e Chiese Chiuse…Roma Pomeridiana. Benedetta De Vito.

24 Maggio 2024 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questo piccolo reportage da una Roma pomeridiana, di chiese chiuse, corvi e bambini (assenti…). Ne approfitto per scusarmi del silenzio di ieri di Stilum Curiae. Il nostromo della vostra barchetta stava male, non ce la faceva proprio… Buona lettura e condivisione.

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Roma, in tinta di miele, m’abbraccia all’uscir di casa verso le cinque della sera e cammino, sfiorando il marciapiede, diretta alla chiesa meraviglia di San Carlino alle Quattro Fontane dove m’attende, nel nostro dolce tu per tu in pura delizia, la Beata Elisabetta Canori Mora, che mi ha accompagnato fin dalla prima ora (oramai più di dodici anni orsono) verso la conversione e poi l’unione e la fede. Cammino e, come sempre, in mano tengo il mio Santo Rosario che è arma, protezione, respiro. Cammino svelta perché ho anche il compito di verificare se, lungo la via delle Quattro Fontane, c’è un parcheggio disabili per una certa persona che, da Varese, verrà con me un giorno da Elisabetta…

Eccomi davanti ai Giardini di Sant’Andrea e ai piedi della via che fu invenzione del grande Sisto V, un Papa che amo. Sì, sì, ci sono ben tre parcheggi ad uso di chi ha la targhetta speciale. E quindi evviva. Proseguo fino alla Chiesa borrominiana  e la trovo… chiusa: aperta solo di mattina, dalle 10. Il muso a terra.

Oh, è tanto che non vengo e non lo sapevo, ma come è possibile, mi chiedo… Mi consolo: andrò poco più avanti alla Chiesa di Sant’Andrea, dove riposa San Stanislao Kostka e dove mi fermo, a volte, a pregare. In ginocchio davanti alla piccola bara del Santo polacco, mi perdo nella devozione, quando d’un tratto, odo una voce che sembra mi chiami.

Ma certo, è un giovanotto che mi invita ad uscire perché la chiesa sta per chiudere. Nooooo.

L’oro del Bernini, lassù, mi saluta a malincuore e in salto esco e m’accorgo che in questa chiesa le vasche dell’acqua santa sono vuote così chiedo lumi a chi mi ha chiamato poco prima per mandarmi via. “Eh sa. Dopo il covid, per la salute…”, balbetta. Risposta mia: “Ma il covid è finito da un pezzo e basta con questa storia e l’acqua santa è il sangue della Chiesa e della vita vera…”. Borbotta qualcosa, forse un sì e tornerò presto a vedere se nello scrigno del Bernini, tenuto dai Gesuiti, si è tornati alle buone, vecchie abitudini cattoliche oppure no…

Intanto vado via, scendo i gradini e m’infilo nel giardino che si distende davanti al gran palazzo del Quirinale e dove, al centro di un gran pratone di erbacce mal pettinate, s’erge a cavallo la figura di Carlo Alberto. Mi guardo intorno e mi pare di rivedermi, mamma del mio bambino piccolo, a fare il pic nic, laggiù alla fontanella e i bimbi sono tanti e ciarlano, ridono s’inseguono, si rubano la pizza.

Il sogno svanisce. Vedo solo donne di mezza età o anche ragazze con cani e cagnolini al guinzaglio. Triste: nel parco che rideva, allora, di creature, ora s’aggirano molossetti, volpini, barboncini. Che cosa è successo in dieci anni o poco più? E mentre me lo domando odo il gracchiar dei corvi, grigi e neri, che sembrano rispondermi coi loro lugubri richiami: “Ci siamo noi, qua, qua, cra, cra, cra!”. Che non è il cras di Sant’Expedito… In alto, non passeri canterini volteggiano tra i rami, ma verdi parrocchetti che non cinguettano punto, ma stridono feroci in una Roma dove i bambini quasi non nascono più…

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4 commenti

  • paola caporali ha detto:

    Chiudono le chiese, ma stanno aprendo le moschee: più facili da dominare gli islamici, che non riconoscono, come Lutero e gli gnostici ( di cui sono figli spirituali), il dono del libero arbitrio.
    Per questo,Dante non va letto…le chiese vanno chiuse ed i bambini non fanno più generati – semmai comprati ad libitum nei siti appositi.

  • Balqis ha detto:

    Gentile Tosatti, si riguardi. Nessuno morirà se per un giorno il blog non sarà aggiornato! Buona tranquilla guarigione!

  • Giovanni ha detto:

    Chissà se tornerà l’Acqua Santa nella acquasantiere in Chiesa. Tanti animali e bambini pochissimi. Grande abbondanza di cani d’ ogni specie e taglia trattati forse meglio dei bambini. L’agenda mondialista sotto questo aspetto è già a buon punto. Auguri di pronta guarigione e tanta salute di vero cuore al Timoniere.

    • ex : ha detto:

      «Chissà se tornerà l’Acqua Santa nella acquasantiere in Chiesa»

      Però bisogna anche chiederla, e insistere.

      Cosa che feci dopo che fu abrogato dalle autorità ecclesiastiche il regime criminale degli obblighi anticovid. Il sacrestano (o tirapiedi, non so bene) mi rispose: “Lo dirò al parroco”; ed infatti la Domenica successiva la pila era piena quasi a traboccare. La successiva ancora era di nuovo vuota (l’accqua era evaporata in una settimana?…). Mi rivolsi direttamente al parroco, che si mostrò imbarazzato, e fu di nuovo riempita, e da allora resta piena (purtrtoppo con accanto un flacone, per chi vogila segnarsi anziché con l’Acqua Santa col “sacro” gel).

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