Gaza e Orsini. La Querela della Comunità Ebraica, la Risposta del Professore.

25 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questi due elementi, brani di un articolo di Virgilio News, che ringraziamo per la cortesia, che riporta dell’iniziativa della comunità ebraica di Roma, e la risposta pubblicata su X (già Twitter) dal prof. Alessandro Orsini. Buona lettura e condivisione.

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Le denunce della Comunità ebraica contro Chef Rubio e Orsini

A riportare la notizia è stato ‘Il Messaggero’. Tutto sarebbe nato dalle due distinte denunce-querele presentate il 24 gennaio scorso dalla Comunità ebraica di Roma nei confronti di Gabriele Rubini (in arte Chef Rubio) e di Alessandro Orsini, docente universitario in sociologia del terrorismo, “per plurime e reiterate condotte integranti i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa” e per diffamazione aggravata.

Nelle denunce-querele. come riportato da ‘Il Messaggero’, si legge che Rubini e Orsini avrebbero contribuito a diffondere tesi e idee “manifestatamente discriminatorie nei confronti del popolo israeliano, anche mediante la sovrapposizione-confusione tra concetti diversi, incoraggiando altresì la propaganda di pregiudizi antisemiti e la ripulsa violenta contro gli ebrei”.

Il presidente e legale rappresentante della comunità ebraica romana, Victor Fadlun, assistito dall’avvocato Roberto De Vita, ha anche richiesto l’intervento della Polizia postale.

L’obiettivo era quello di “segnalare e far richiedere a Facebook, X e YouTube la chiusura dei profili e delle pagine” dello chef e del professore, considerato che “i loro messaggi ottengono migliaia di visualizzazioni e un altissimo numero di ‘repost’ e citazioni” dei follower.

Il pm della Procura capitolina Erminio Amelio ha aperto due fascicoli e iscritto entrambi nel registro degli indagati per i reati ipotizzati. Spetterà ora agli accertamenti affidati alla Polizia giudiziaria verificare se ci siano gli estremi per sostenere un eventuale giudizio nei loro confronti.

Nella denuncia si legge che “nel caso del professore Orsini c’è un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti dello Stato di Israele ma, dopo il 7 ottobre, la reiterata e costante ripetizione di determinati pensieri, anche attraverso il sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati, mira a creare una vera e propria giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas, attribuendo agli israeliani e agli ebrei in quanto tali la responsabilità nella causazione degli eventi di tale gravità. Ed è bene notare e sottolineare come il professore Orsini compia questa operazione il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana”.

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Ecco cosa scrive Alessandro Orsini:

La querelle della querela. In queste ore, sto ricevendo una grandissima solidarietà. Migliaia di messaggi e tantissime telefonate. Molti avvocati si sono offerti di difendermi gratuitamente.

Tutto ciò che posso dirvi è che vado avanti così da due anni e so che questo è soltanto l’inizio. Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, il Giornale, Open, il Riformista, tornano ad assaltarmi.

Ho nemici potentissimi e un grande prezzo da pagare per la mia libertà di critica in Italia in difesa dei diritti umani.

La campagna d’odio che ho dovuto fronteggiare in questi due anni è niente rispetto a quello che mi aspetta.

I miei potentissimi nemici stanno soltanto aspettando il momento più propizio per saltarmi addosso e chiudermi la bocca.

Non a caso, la loro richiesta da due anni è sempre la stessa, oggi nuovamente reiterata: chiudere tutti i miei social, espellermi dalle televisioni, dalle radio, dai quotidiani e dall’università con un licenziamento.

Vivo sotto assedio; non ho più una vita normale da molto tempo.

Eppure, questo assalto ininterrotto mi ha lasciato imperturbato.

Israele è uno Stato terrorista, responsabile di un genocidio a Gaza.

Israele ha massacrato 14.000 bambini palestinesi con le pallottole di Biden, il più grande criminale del mondo che arma la mano assassina di Netanyahu.

Essere un soldato israeliano oggi è la più grande vergogna del mondo. Non abbiate paura, lottate per un mondo migliore. La cultura come strumento di liberazione da ogni forma di oppressione.

Nella denuncia si legge che “nel caso del professore Orsini c’è un’opinione chiaramente animata da un pregiudizio antisemita nei confronti dello Stato di Israele ma, dopo il 7 ottobre, la reiterata e costante ripetizione di determinati pensieri, anche attraverso il sapiente accostamento di fatti non veri con fatti veri e di elementi travisati, mira a creare una vera e propria giustificazione delle operazioni terroristico-stragiste di Hamas, attribuendo agli israeliani e agli ebrei in quanto tali la responsabilità nella causazione degli eventi di tale gravità. Ed è bene notare e sottolineare come il professore Orsini compia questa operazione il 7 e l’8 ottobre, ben prima della reazione militare israeliana”.

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Israele è uno Stato terrorista. La letteratura scientifica sul terrorismo classifica l’azione d’Israele a Gaza  e in Cisgiordania come “terrorismo di Stato”. Il terrorismo di Stato si definisce come l’uso spropositato della violenza politica contro una popolazione civile indifesa per terrorizzarla e costringerla ad aderire all’agenda del governo. Questo è ciò che vediamo a Gaza. Una delle tecniche tipiche degli Stati terroristi è l’uso della fame come strumento del terrore. Lo stesso Josep Borrell, capo della diplomazia dell’Unione europea, ha dichiarato che: “Israele usa la fame come arma di guerra”. Netanyahu è un terrorista di Stato. Tra gli esempi di Stati del terrore figurano la Germania nazista, la Cambogia di Pol Pol e la Russia di Stalin, di cui mi sono occupato nel mio libro “Anatomia delle Brigate rosse”. Mi occupo di Stati del terrore da più di vent’anni. Una delle mie battaglie culturali consiste nell’introdurre nel dibattito pubblico italiano gli studi scientifici sul terrorismo di Stato, sviluppati all’estero, ma ignorati in Italia. Al tema del terrorismo di Stato è dedicato un intero capitolo del mio nuovo libro che uscirà in Italia verso la fine di aprile. Dopo avere ripercorso la letteratura rilevante sul tema, mi occupo, in particolare, del caso d’Israele.

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4 commenti

  • Maurizio ha detto:

    Questo nuovo incubo ad occhi aperti ci colpisce giustamente. Ma ci sono fatti atroci che – chissà perché – non giungono alla nostra indignazione perche sono lontani. Non ci toccano da vicino. Decine di guerre dimenticate sul Pianeta. Bambini nudi infilati in buche a cielo aperto o cunicoli a scavare con le mani nude in miniere di Uranio nativo (detto impropriamente “impoverito”) i cui Brand che ne traggono guadagno appartengono a Famiglie reali europee. Oppure nel Congo al confine ruandese in mano a bande comandate per procura da multinazionali senza scrupoli, vecchi donne e bambini che scavano miniere di COLTAN senza il quale non si fanno i microprocessori. Sono uno scandalo solo Israele e gli stati che sfruttano il COLTAN non ci toccano? Siamo ignoranti perché i media ci fanno condannare i bambini uccisi più da Hamas o da ISIS che da Israele! Perché tengono in ostaggio il popolo palestinese.????

  • Virro ha detto:

    coraggio Prof Orsini, la vittoria è sempre della verità

  • Adriana 1 ha detto:

    Bisognerebbe “distaccare” la scorta a Saviano e darla al prof. Orsini.