Coprite quei Crocifissi Osceni! Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo, una Diffida.

28 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato sul sito degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo, che ringraziamo per la cortesia. Buona visione e condivisione.

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Coprite quei Crocifissi osceni!

(Dal Cristo in gonnella al Cristo senza veli è stato un attimo). 

La diffida dell’avvocato Roberto De Petro

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Se si dovesse stare dietro a tutti gli scandali di cui da più parti ci giunge notizia, non vivremmo più.

Ma ci sono circostanze di fronte alle quali non si può tacere, come quella che andiamo ad esporre e per cui ci è stato chiesto di intervenire.

Abbiamo accettato e lo faremo in questo tempo di Quaresima – stagione pudica per eccellenza – anche forti del successo dell’ultima massiccia protesta intrapresa contro la “Mostra bugiarda e blasfema” di Palermo, Una mostra bugiarda e blasfema che ha costretto gli organizzatori ad annullarla, all’ultimo momento. Annullata la mostra blasfema

Uniremo ancora una volta quindi le nostre forze in questa vera e propria denuncia collettiva, redatta dall’avvocato Roberto De Petro, a cui gli Alleati aderiscono fin da subito.

 

 

 

Si tratta del Crocifisso posto nella chiesa di “Maria Santissima Addolorata” di Tavernanova – frazione di Casalnuovo – in provincia di Napoli, ove Gesù ivi troneggia in Croce totalmente nudo: le parti intime esposte senza veli al pubblico ludibrio e agli sguardi feriti dei fedeli rappresenta uno scandalo per molti, dal momento che nell’iconografia classica il nudo è sempre simbolo di “paradiso perduto”, come ci ricordano le incancellabili immagini di Adamo ed Eva, presenti nell’inconscio collettivo.

 

Non solo. È soprattutto il maligno che nell’iconografia classica viene rappresentato nudo, come si può chiaramente osservare in questo quadro, sotto a destra, dove satana è in atto di risvegliare i suoi angeli ribelli.

 

 

Attenzione: non si scherza con le cose di Dio. Dio non si irride.

 

Consideriamo piuttosto in stato di grave pericolo colui che abusi della Sua pazienza.

Il Crocifisso fatto sistemare in quella chiesa nella solennità dell’Immacolata, l’8 dicembre 2020, da tal Don Ciro Biondi, [vedi] non ha suscitato infatti nei fedeli gli stessi sentimenti di gioia e commozione dei quali il sacerdote si  è detto per l’occasione: “pieno”. Anzi!

Feriti nel pudore oltre che nello sguardo, molti non si capacitano, perché proprio in chiesa, dove normalmente si va per mettere a nudo la propria coscienza, siano costretti ad imbattersi in scene di nudo, riguardanti proprio Gesù Cristo che è la Purezza per antonomasia: Immagine unica, insieme a quella di Sua Madre, di fronte alla Quale sfuma ogni memoria della passione carnale.

Si direbbe, invece, che la provocazione sessuale, specialità dei demoni fin dai primordi, che oggi è diventata un’ossessione vera e propria e che si vuole, col sostegno delle istituzioni e degli organismi sovranazionali, estendere ed imporre fin alle creature in culla e negli asili nido, vorrebbe raggiungere e sporcare anche il candore che promana dal Crocifisso, per cancellare definitivamente ogni traccia di purezza dalla faccia della terra. Dio ci scampi!

Nell’organizzare il flash bombing, durante la ricerca in internet degli indirizzi mail, veniamo a conoscenza che un altro Crocifisso, identico a quello sopra descritto, è esposto anche nella Basilica del Santo Spirito di Firenze [vedi]

Ulteriori approfondimenti ci informano che nel caso di Firenze si tratta dell’opera lignea originale del celebre scultore rinascimentale Michelangelo Buonarroti, mentre il crocifisso collocato nella chiesa dell’Addolorata, in provincia di Napoli, ne è copia.

Ma per quale motivo Michelangelo scolpì il Cristo nudo e quale destinazione d’uso voleva dare alla sua opera?

La avrebbe voluta vedere in Chiesa?

Avrebbe voluto che il suo crocifisso venisse esposto in chiesa, nudo?

Assolutamente no. Anzi lo vieto’ espressamente.

Il giovane Michelangelo, intorno ai vent’anni iniziò lo studio di un corso di anatomia.

Quale studente squattrinato non aveva da mangiare, né un luogo dove dormire.

Lo ospito’ gratuitamente il priore di un convento che credeva nel suo talento artistico. Così il provetto scultore, allo scopo di sdebitarsi col priore, scelse di fare pratica di anatomia sul soggetto di un grande Crocifisso, con l’intenzione di regalarglielo a corso di studi concluso.

Terminato il lavoro lo presentò al priore dicendo che non aveva voluto incidere il legno a mo’  di panno, perché necessitava di svolgere uno studio anatomico completo sulla figura umana, ma ordinò che al Cristo Crocifisso venisse indossato un velo.

E così fu.

Il Cristo di Firenze per secoli ebbe i fianchi coperti, poi il velo fu perduto e nessuno si prese cura di mettergliene addosso un altro.

Il Natale è trascorso da poco.

Sappiamo che anche Gesù Bambino viene normalmente rappresentato con i fianchi coperti. Anche gli angeli, che notoriamente non hanno sesso, vengono rappresentati con i fianchi coperti.

È vero che Gesù fu spogliato più volte, al momento della flagellazione e sotto la Croce, ma tutti i mistici sono concordi nella narrazione che prima di essere innalzato, intorno ai fianchi di Gesù venne messo un velo. Che con molta probabilità era quello che la Sua Santissima Madre portava in testa, sotto il mantello e che si tolse per salvaguardare il pudore dell’amatissimo Figlio Suo, Crocifisso.

Lo stesso Concilio di Trento mise all’indice le opere dal carattere sacro rappresentate senza veli, imponendo che ciascuna di esse venisse coperta con drappeggi, allo scopo di suscitare e salvaguardare nell’osservatore il raccoglimento necessario alla preghiera.

Concludiamo lasciando aperta questa domanda: se anche i crudeli romani, che avevano spogliato Gesù Cristo per flagellarLo al meglio, cosa che Egli accettò di subire per riparare, agli occhi del Padre Suo, i nostri peccati di impurità e immodestia, permisero che il Crocifisso venisse coperto per pudore, seppur già coperto per essere vestito di Sangue tanto ne diluviava dalle Sue Membra, dovremmo supporre che noi, modernissima stirpe della famiglia umana, siamo peggiori dei Suoi assassini?

“Sorgi Signore e disperdi i tuoi nemici.

Fuggano davanti al Tuo Volto, coloro che ti odiano”. Amen

Veronica Cireneo

27 febbraio 2024

 

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La diffida da inviare.

Apprendiamo dal web che, oltre alla mascalzonata palermitana del “Crocifisso in gonnella” (grazie a Dio annullata all’ultimo momento), vi è un’altra oscenità pornografica : il Crocifisso con i glutei e gli “attributi” in bella mostra, presso la parrocchia Maria SS. Addolorata di Tavernanova, frazione di Casalnuovo di Napoli e presso la Basilica del Santo Spirito di Firenze.

E’ moralmente e storicamente impossibile che Gesù, dalla croce, mostrasse gli organi genitali:

1) la fede ci insegna che, dopo il peccato originale, la nudità è “casta” soltanto in ambito coniugale;

2) la ragione ci persuade che Dio non potrebbe imporre ai consacrati (che fanno voto di castità) di contemplarlo nelle parti intime;

3) la tradizione iconografica non ha mai rappresentato Gesù totalmente nudo;

4) tutti i mistici concordemente narrano che Gesù morì in croce coi fianchi coperti;

5) gli storici (ex multis “Vita di Gesù Cristo”, G. Ricciotti) insegnano che i Romani rispettavano il diritto e le tradizioni culturali in uso nelle provincie romane, e la pubblica nudità era inconcepibile presso gli Ebrei.

Probabilmente i modernisti eccepiranno la natura “artistica” della superiore opera.

Rispondiamo loro che così come il sapore serve a separare i cibi buoni da quelli cattivi, allo stesso modo la Sapienza autenticamente Cattolica e veramente Romana ci fa discernere un’immagine pornografica e diabolica da una realizzata “ad majorem Dei gloria”.

Mentre diffidiamo i destinatari a coprire prontamente il suddetto Crocifisso o al più presto sostituirlo con un altro che accenda la vera devozione, ci riserviamo di valutare la sussistenza degli estremi del reato di vilipendio punito dall’art.404 c.p. e di avvertirne l’Autorità giudiziaria.

Avvocato Roberto De Petro in collaborazione con gli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo

Luogo, data               Firma…….

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Scarica diffida

Inviare ai seguenti 4 destinatari:

1) Diocesi di Nola
– mail semplice segreteria@chiesadinola.it
oppure
Indirizzata al S.E.R. Monsignor Francesco Marino
2) Basilica di Santo Spirito – Firenze
3) Diocesi di Firenze
– mail semplice Info@diocesifirenze.it
oppure

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21 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Questi morbosi personaggetti farebbero opera buona e giusta se si leggessero il libro del critico d’arte Steinberg:
    ” La sessualità di Cristo nell’arte rinascimentale e il suo oblio nell’epoca moderna ” (1983).
    Ci fa sapere, esaminate le opere d’arte e -anche- i sermoni tenuti alla Corte Papale tra il 1450 e il 1520 che in tale epoca e per un bel po’ in quella successiva, la valenza salvifica della Incarnazione poteva molto di più di quella della Passione.
    Le opere d’ arte religiose- per circa 150 anni- si prefissero lo scopo di sottolineare in ogni occasione l’umanità “virile” del Cristo, come pure del Gesù Bambino, e ciò in tutta Europa.
    Le iconografie seguono l’ideologia dei tempi…Basti pensare all’aspetto “senile” di tanti Gesù Bambino bizantini e medievali: esso nasce dall’intento di sottolineare la grandezza della sua “Sapienza” adulta e compiuta. ( Si noti l’affinità con il nome- o appellativo- del fondatore del Taoismo: Lao Zi, che significa Vecchio/Bambino. )

  • stefano raimondo ha detto:

    Importante è che permanga il messaggio che l’immagine vuole comunicare. Se far vedere certe parti del corpo è superfluo, non vedo perché mostrare anche le suddette. A torto o a ragione, ancora oggi determinate parti del corpo turbano molte persone, o comunque la loro visione non è equiparabile a quella delle altri parti, quindi non si capisce perché complicare inutilmente le cose. Di fondo l’articolo risulta condivisibile. E io non sono certo un bigotto. È una questione (semplicemente) di praticità.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    È vero la consapevolezza della nudità e la necessità di nasconderla nacquero col peccato di disubbidienza di Adamo e Eva.
    Nostro dovere, in ogni momento nella nostra vita, è difendere la nudità dalla vista e tutelare la umana immagine del Cristo da un pensiero che non può riguardarla: il peccato origine di ogni male.
    Non si tratta di fare un processo alle visioni grafiche di affreschi, statue o altre opere, in cui i nudi nella storia dell’arte sono certo più abbondanti dei corpi coperti, ma di proteggere con il velo della nostra pietà il corpo martoriato del nostro Dio e benefattore, fonte della nostra esistenza e àncora della nostra salvezza; di salvaguardare la figura purissima di un Gesù pudìco e innocente, nel corpo e nell’anima, cosa che ogni uomo dovrebbe aver stampata nel proprio cuore sotto forma di rispetto e di amore; di dimostrare che il nostro occhio dalla Croce sappia cogliere con apprensione lo spasimo della Sua morte immeritata e adorare ogni stilla di Sangue prezioso sgorgato da quelle ferite ingiuste e nulla altro.
    Grazie a Veronica Cireneo e agli Alleati che meritano lo stesso sguardo d’amore che ebbe Longino dalla Sua Divina Vittima. Grazie di fare quello di cui non siamo capaci noi, noi a volte fanatici, privi di rispetto per chi non la pensa come noi, incapaci di vedere che ci sono anche normoragionanti da altre parti. Grazie a chi ci ricorda di amare Gesù al di sopra di ogni cosa, anche di una raccolta di firme, per quanto giusta possa essere.

    Genesi 3, 9-11;
     “[…]il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».  
    Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto».
     Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?»

       dall’ Evangelo vol. X di Valtorta:

        “Viene dato l’ordine ai condannati di spogliarsi. I due ladroni lo fanno senza nessun pudore. Anzi si divertono a fare atti osceni verso la folla e specie verso il gruppo sacerdotale, tutto candido nelle sue vesti di lino e che è piano piano tornato sulla piazzetta più bassa, usando della sua qualità per insinuarsi lì. Ai sacerdoti si sono uniti due o tre farisei e altri prepotenti personaggi, che l’odio fa amici. E vedo persone di conoscenza, come il fariseo Giocana e Ismaele, lo scriba Sadoch, Eli di Cafarnao…
       I carnefici offrono tre stracci ai condannati perché se li leghino all’inguine. E i ladroni li pigliano con più orrende bestemmie. Gesù, che si spoglia lentamente per lo spasimo delle ferite, lo ricusa. Forse pensa conservare le corte brache che ha tenute anche nella flagellazione. Ma, quando gli viene detto di levarsi anche le stesse, Egli tende la mano per mendicare lo straccio dei boia a difesa della sua nudità. È proprio l’Annichilito fino a dover chiedere uno straccio ai delinquenti.

       Ma Maria ha visto e si è sfilata il lungo e sottile telo bianco, che le vela il capo sotto al manto oscuro e nel quale Ella ha già versato tanto pianto. Se lo leva senza far cadere il manto, lo dà a Giovanni perché lo porga a Longino per il Figlio. Il centurione prende il velo senza fare ostacolo e, quando vede che Gesù sta per denudarsi del tutto, stando voltato non verso la folla ma verso la parte vuota di popolo, mostrando così la sua schiena rigata di lividi e di vesciche, sanguinante di ferite aperte o dalle croste oscure, gli porge il lino materno. E Gesù lo riconosce. Se ne avvolge a più riprese il bacino, assicurandoselo per bene perché non caschi… E sul lino, fino allora solo bagnato di pianto, cadono le prime gocce di sangue, perché molte delle ferite, appena coperte di coagulo, nel chinarsi per levarsi i sandali e deporre le vesti si sono riaperte e il sangue riprende a sgorgare.”

  • Gianna ha detto:

    Ma stiamo scherzando o cosa? Va bene la battaglia contro il Cristo in gonnella e contro le rappresentazioni di cattivo. Però qui si esagera alla grande. La statuetta di Michelangelo è assolutamente pudica, né più né meno di tanti Bambin Gesù e tanti angioletti nudi o di tante Madonne del Latte con il seno in vista. Solo chi ha problemi personali con il corpo può vedere qualcosa di pornografico in rappresentazioni di questo tipo. Ma per carità, vediamo di non far ridere i polli e combattiamo per cose serie!

  • JIULIUS VITA ha detto:

    I pochi commenti che ho letto mi fanno rabbrividire.
    Falsi cristiani, cattocomunisti.
    Cristo ormai messo da parte schermito e sbeffeggiato.
    Intanto Gesù sulla Santa Croce aveva un pezzo di stoffa, molto probabilmente il velo della sua SS. Madre, che copriva le parti intime.

    A che pro scoprirle? Che valore aggiunto ha ottenuto quel parroco?

    Giustificate, continuate a giustificare tutto, ormai dai tempi del Concilio Vaticano II che si giustifica tutto ciò che porta alla fine del cattolicesimo, e ci stiamo arrivando, aiutati anche dal suo capo.

    • Antonio Palladino ha detto:

      A me fa rabbrividire il tuo di commento, Jiulius Vita. Ma sei capace di capire quello che leggi? Sarebbe ora di piantarla di fare dire alla gente quello che non ha detto! Nessuno ha detto che è giusto schernire Gesù!!! A distruggere la Chiesa sono anche le posizioni come la tua. Leggiti san Tommaso va’, che forse così impari qualcosa!

    • Antonio Palladino ha detto:

      E falso cristiano e cattocomunista tientelo per te!

    • gladio ha detto:

      Falsi cristiani…e pure cattocomunisti….ma quanta pazienza!
      Vediamo piuttosto se riusciamo a mandare mons. Paglia con spatola , secchia e pennello a grattar via l’ affresco ” omoerotico” che ha fatto dipingere nel duomo di Terni, proprio dietro all’ altar maggiore , quella si che è una schifezza, non il crocifisso di Michelangelo!!
      Ma bisogna ancora sentirne…i cattocomunisti….per il crocifisso di Michelangelo,,,Certo che ce n’è in giro di gente bizzarra…
      Del resto : il mondo è bello perchè è vario.
      P:S :Signor Vita : veda di rabbrividire per qualcosa di più serio.

  • Stilobate ha detto:

    Omnia munda mundis. Il Cristo attribuito a”Michelangelo non ha in sé nulla di impudico. Se poi è chi ne ha realizzato una copia è stato animato da sentimenti torbidi, magari di natura omoerotica, questa è altra faccenda. Ma la lettera degli Alleati mi pare insensata nella causa, eccessiva nei toni e poco provveduta negli argomenti. Ripeto: omnia munda mundis. Non accreditiamo l’idea che i cattolici fedeli alla Tradizione siano un pugno di braghettoni ossessionati dalla sessualità.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mi sembra che le critiche rivolte agli Alleati dell’Eucarestia siano un po’ troppo dure.

    Il nudo, presenta l’essere umano così com’è creato da Dio. Quindi nessuna parte della creazione divina può destare scandalo.

    Però vi è da tenere conto che da una cinquantina di anni a questa parte, l’ossessione sessuale, nelle sue più fantasiose e patologiche espressioni (e pretese) abbia raggiunto un grado più che raccapricciante.

    E questa ossessione s’infiltra dappertutto, pure nelle chiese e … davanti ad esse: si pensi a quella santa verginella che si è tolta le mutande a Fontenuova postando un video intitolato “Confesserò i miei peccati”.

    Non è il nudo che è scandaloso, è l’uso che ne fanno i corrotti che si fanno sempre più sfrontati. Il puritanesimo no c’entra nulla.

  • Ruggero Romani ha detto:

    dunque “nudus nudum christum sequi” è un precetto x voyeurs ?

    • Mario ha detto:

      No di certo, come mostrano i santi “folli in Cristo” di cui il più famoso dalle nostre parti è… San Francesco.

  • gladio ha detto:

    Gradirei conoscere se gli ” Alleati dell’ Eucarestia e del Vangelo” abbiano caldeggiato con altrettanto entusiasmo la petizione per rimuovere dal Soglio Petrino tal Jorge Mario Bergoglio ivi abusivamente insediatosi e che sta, praticemente indisturbato , demolendo nientemeno che la Chiesa Cattolica…
    Faccio notare che adirittura la volta della Cappella Sistina presenta raffigurazioni di nudi ( addirittura Dio stesso ..) ; che facciamo ? Rimuoviamo anche quelli promuovendo qualche stupida petizione ?
    Amici di ” Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo ” : forse è meglio riconsiderare la vostra iniziativa che, oltre ad essere controproducente per la ” buona causa ” sortisce l’ effetto di fare “ridere i polli ” ; concentratevi piuttosto a firmare e a far firmare ben altre petizioni di ben altra importanza.

  • Don Bairo ha detto:

    Potrebbe essere solo una questione di stile ? N O ! N.O.
    Qua, l’intento, sotto e sopra, appare certamente dissacrante quindi poi blasfemo : Dio non comprende manipolazioni sataniche della Sua immagine. Immane pericolo per chi insiste!

  • Mario ha detto:

    Ahimè, questo articolo con relativa diffida è pieno di idee e concetti che non stanno né in cielo né in terra, come il seguente: “2) la ragione ci persuade che Dio non potrebbe imporre ai consacrati (che fanno voto di castità) di contemplarlo nelle parti intime”.
    Errore n.1: Vedere un crocifisso nudo metterebbe a rischio la castità di un consacrato. Davvero?
    Errore n.2: sarebbe vera contemplazione concentrarsi morbosamente sulle sue parti intime?
    Errore n.3: la supposizione che i consacrati opterebbero necessariamente per la opzione morbosa, mancando al voto di castità, piuttosto che contemplare Gesù crocifisso nel suo insieme, il corpo con le piaghe, le sofferenze, il riscatto pagato in nostra vece e così via.
    Mi fermo qui, anche se ci sarebbe molto altro da aggiungere…

  • Mario ha detto:

    “Sappiamo che anche Gesù Bambino viene normalmente rappresentato con i fianchi coperti.”
    Qui si sfiora il ridicolo… E le innumerevoli pale d’altare raffiguranti Madonne con Bambino nudo o coperto dal velo di bisso trasparente che la tradizione attribuisce a Maria dove sono finite? Stesso velo di bisso trasparente che si ritrova a (non) coprire i crocifissi coevi… Col significato teologico evidente che già il fanciullino Gesù era venuto al mondo per redimerci andando in Croce.

  • Mario ha detto:

    L’intento è buono ma ahimè gli estensori della diffida dimostrano una grande ignoranza di storia della liturgia così come di arte sacra in genere. I crocifissi seminudi sono sempre esistiti, o quasi, in pittura, scultura, miniatura e così via, da quelli medievali con le parti intime coperte da un velo, per passare a quelli rinascimentali, fino a quelli controriformistici e barocchi, che coprono sì ma con corde e panneggi che poco lasciano all’immaginazione. Gesù crocifissi ben coperti si ritornano a vedere diffusamente in epoche più recenti, quando la Chiesa Cattolica subisce l’influsso protestante, più puritano. Oppure bisogna riandare all’alto Medioevo, quando il Gesù crocifisso era rappresentato vivo e trionfante, vestito di una lunga tunica regale.
    A che pro ci si scandalizza oggi del Crocifisso di Michelangelo, a tutti noto e da tutti accettato senza problemi? Qualcuno vuole forse farsi un po’ di pubblicità solleticando la pruderie dei tradizionalisti? Ma la vera Tradizione non nasce nel 1962 o giù di lì, bensì duemila anni fa, con tutto ciò che questi 2000 anni contengono.

  • Willy ha detto:

    Io trovo osceno questo artcolo bigotto e puritano. Non c’è nulla di impuro nel corpo nei genitali che sono creazione divina. Tommaso d’Acquino scrisse “Chi odia i corpi odia Dio che li ha creati”. Che non siano idonei in una chiesa cio’ non li rende affatto osceni. I salmi definiscono Il Messia come il “più bello dei figli degli uomini” . La purezza è una predisposizione interiore come scrive San Paolo: “Omnia munda mundis”

    • Davide Scarano ha detto:

      Anche il “peccato originale” lo è! Se vedessi i genitali e/o porzioni di un bel corpo femminile, probabilmente mi dimenticherei della purezza, che è si disposizione interiore dell’animo però allo stesso modo del desiderio. I latini dicevano “est modus in rebus”. Credo che dovremmo seguire il loro esempio.

  • Ruggero Romani ha detto:

    O illustrissimi eredi del Braghettone!