Capire i Globalismi? Bisogna Partire dalla Loro Religione Psicopatica… Zero Hedge.

24 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Zero Hedge, che ringraziamo per la cortesia, nella nostra traduzione. Buona lettura e condivisione.

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Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento il mondo occidentale conobbe un’improvvisa esplosione di occultismo aperto tra le élite ultra-ricche. L’ascesa della “Teosofia” era in corso, diventando una sorta di moda che avrebbe posto le basi per quello che in seguito sarebbe stato chiamato spiritualismo “new age”. Il motore principale del movimento teosofico fu un piccolo gruppo di oscuri accademici guidati in parte da una donna di nome H.P. Blavatsky. Il gruppo era ossessionato dalle credenze esoteriche, dallo gnosticismo e persino dal satanismo.

La Blavatsky ha co-fondato la Società Teosofica a New York nel 1875, sostenendo di avere un legame psichico con esseri chiamati “i Mahatma” o “i maestri”. Queste creature, sosteneva, l’avrebbero aiutata a scrivere i libri fondamentali della Teosofia, tra cui “La dottrina segreta”.

Parlo della Teosofia e della Blavatsky perché il movimento che lei contribuì a lanciare fu principalmente un movimento elitario – La diffusione dell’occultismo nei primi anni del 1900 si rivolgeva specificamente alle classi alte e questo portò molti leader politici e finanziari a essere coinvolti in organizzazioni oscure con mandati segreti. Gruppi di questo tipo sono esistiti in passato, dai Rosacroce e dai Massoni agli alchimisti del Medioevo che nascondevano le loro credenze occulte in testi codificati. Tuttavia, mai prima d’ora i loro sforzi erano stati così pubblici.

A loro merito, i primi teosofi erano per lo più apolitici (almeno esteriormente) e si opponevano all’intrusione della politica nella vita delle persone. Sospetto, tuttavia, che ciò fosse dovuto al fatto che all’epoca i governi occidentali ruotavano intorno ai valori cristiani e conservatori. Man mano che i politici si separavano dal cristianesimo, l’interesse dei teosofi per il controllo del governo cresceva e il movimento diventava sempre più socialista nella pratica.

Invariabilmente, questi sistemi spirituali ruotavano attorno a divinità pagane del passato, molte delle quali di origine babilonese o antico-egiziana. Detto questo, nella Teosofia ci sono anche numerose menzioni di una figura in particolare: Lucifero, chiamato anche “il portatore di luce, l’angelo della luce, Prometeo (simbolicamente), il drago, la stella del mattino e Satana”. I luciferiani moderni negano costantemente che il nome “Lucifero” abbia qualcosa a che fare con la figura biblica di Satana, ma questa è una menzogna. La stessa Blavatsky tratta le due figure come sinonimi ne “La dottrina segreta”. Come ammette nel suo libro:

“E ora è dimostrato che Satana, o il Drago Rosso di Fuoco, il ‘Signore del Fosforo’ e Lucifero, o ‘Portatore di Luce’, è in noi: è la nostra Mente…”.

Anche la Blavatsky, citando testi ermetici nella Dottrina segreta, ripete il mantra:

“È Satana il dio del nostro pianeta e l’unico dio…”.

I luciferiani e gli occultisti sosterranno anche che la Bibbia cristiana menziona il nome “Lucifero” solo una volta e che le due figure non sono associate. Si tratta ancora una volta di una menzogna per omissione. La Bibbia menziona infatti più volte “il portatore di luce”, “l’angelo della luce” e “il drago” in riferimento a Satana, e tutti questi nomi sono usati dalle élite per descrivere la figura che chiamano Lucifero.

Come menzionato in Corinzi 11:14 – “E non c’è da meravigliarsi, perché Satana stesso si maschera da angelo di luce…”.

In altre parole, quando un gruppo elitario cita termini come “portatore di luce” o Lucifero, si riferisce effettivamente a Satana. Non è solo una questione di discussione archetipica, questo è di fatto una parte della loro religione. Ma nei nostri tempi moderni qualcuno potrebbe dire “che importa?”. È tutta una fantasia mitica e hoodoo, giusto?

Io risponderei con una domanda: Pensate che le convinzioni religiose profondamente radicate delle persone che detengono il potere finanziario e politico contino nel modo in cui prendono le decisioni? Le loro convinzioni non aiuterebbero a spiegare perché fanno le cose che fanno? Se volete sapere perché i globalisti sono impegnati in una guerra molto reale sulle menti delle masse, non potete trascurare le loro motivazioni religiose. Ciò che ad alcuni sembra fantasia, per i globalisti è MOLTO reale.

Ad esempio, molti sanno che l’edificio delle Nazioni Unite a New York ospita una biblioteca occulta. Ma pochi sanno che è stata costruita da un gruppo chiamato Lucifer Publishing Company (poi cambiato in Lucis Trust). Il Lucis Trust cita costantemente gli scritti di HP Blavatsky come ispirazione per la propria organizzazione. L’ONU continua a collaborare con il Lucis Trust ancora oggi. Il cuore del globalismo ruota attorno agli ideali luciferiani.

Non importa ciò che voi o io pensiamo di queste cose. Non importa se per voi questi concetti sono metaforici, simbolici o immaginari. LORO credono, e quindi dobbiamo esplorare il significato di queste credenze.

Prima del 1800, gli occultisti impegnati nel luciferianesimo sarebbero stati bruciati sul rogo se scoperti. Comincio a pensare che forse questo era il modo giusto di trattare queste persone fin dall’inizio. Ma per capire perché, dobbiamo guardare alla progressione della religione e al motivo per cui porta inevitabilmente al relativismo morale e all’autodistruzione sociale.

Per i teosofi, Lucifero/Satana è una sorta di figura eroica. Quando sostengono che Lucifero “non è Satana”, intendono dire che la loro versione di Satana è diversa da quella attribuita dal cristianesimo. In altre parole, immaginate che un gruppo di persone prenda una figura notoriamente malvagia come Joseph Stalin e poi ne elabori una storia completamente diversa, in cui è un filantropo incompreso invece di un maniaco genocida. Questo è essenzialmente il luciferianesimo.

Nella rivista teosofica intitolata “Lucifero”, pubblicata negli anni Ottanta del XIX secolo, la Blavatsky e il suo gruppo spendono molte pagine per cercare di separare il termine Lucifero dal Diavolo, difendendo al contempo la mitologia del diavolo e dipingendolo come un personaggio calunniato dalla cultura cristiana.

Nella loro versione della storia della Genesi, ad esempio, il serpente era il “buono” che portava il frutto della conoscenza ad Adamo ed Eva. Eva è venerata come figura fondamentale nella teosofia e nel femminismo (un movimento che i teosofi hanno contribuito a creare), perché senza Eva il serpente non sarebbe mai riuscito a far consumare il frutto ad Adamo.

Il frutto come rappresentazione della gnosi (conoscenza) è la chiave del luciferianesimo e del culto globalista. Come hanno sostenuto molti atei che ho incontrato in passato, la conoscenza non è forse una cosa buona? E se Dio punisce l’umanità per il consumo di conoscenza, questo non lo rende forse un cattivo? Questo argomento ignora il tema di fondo: la conoscenza di per sé non è né buona né cattiva, ma il male prospera quando le persone iniziano a venerare la conoscenza a scapito di tutto il resto. L’applicazione della conoscenza senza saggezza e disciplina morale è pericolosa.

Come afferma brillantemente il dottor Ian Malcolm nel film Jurassic Park:

“Sì, sì, ma i vostri scienziati erano così preoccupati di sapere se potevano o no, che non si sono fermati a pensare se dovevano”.

I luciferiani ammettono apertamente che l’obiettivo della loro ideologia è perseguire la conoscenza fino a che gli esseri umani non diventino dei. Questa infatuazione per la divinità è ciò che porta al grande male; è un’illusione che avvelena la mente e incoraggia un comportamento moralmente relativo, per non parlare della pervasiva sete di potere. Riflettete per un momento sull’aspetto tecnologico. Consideriamo i numerosi programmi globalisti per espandere l’intelligenza artificiale e realizzare quello che chiamano “transumanesimo”. Si tratta di una sorta di culto della conoscenza che ha implicazioni terrificanti per il futuro.

L’integrazione della tecnologia nello Stato di sorveglianza per governare la società è già abbastanza grave, ma cosa succede quando gli esseri umani iniziano a integrare la tecnologia nella loro stessa biologia. Questo finirà per cancellare ogni parvenza di ciò che chiamiamo “anima”? Dopo tutto, le macchine non provano sentimenti, né riflettono sulle loro azioni. Cosa succede quando gli esseri umani si snaturano per diventare più simili alle macchine? Il transumanesimo diventerà un movimento che soffoca l’amore e l’empatia, eliminando la bussola morale e trasformandoci in una demoniaca mente-alveare priva di pensiero individuale?

 

I globalisti affermano che non esiste l’anima, l’identità individuale e la bussola morale. Dal loro punto di vista non c’è pericolo di adottare la tecnologia come via verso la divinità, perché nulla andrebbe perduto; e qui vediamo la vera natura del luciferianesimo all’opera. Una perfetta rappresentazione di questo cancro è il portavoce del World Economic Forum Yavul Harari – un uomo che dice la parte silenziosa ad alta voce e promuove regolarmente i principi più oscuri del luciferianesimo.

Per capire cos’è il luciferianesimo, pensatelo come l’anti-Dio; una guerra alla natura, o una guerra allo stato naturale dell’umanità mascherata da “illuminazione”. È per questo che i globalisti cercano di istituire la visione opposta di ogni disposizione naturale. La nozione di essere umano come una tabula rasa a cui si aggrappa Yuval Harari è una di queste false narrazioni. È una filosofia che è stata sfatata da infiniti studi psicologici e antropologici.

Da Carl Jung a Joseph Campbell a Steven Pinker e oltre, tutte le prove scientifiche suggeriscono che gli esseri umani hanno qualità e caratteristiche psicologiche intrinseche fin dalla nascita. Alcune di queste sono uniche per la persona, altre sono archetipi e idee universali che la maggior parte delle persone condivide (come la coscienza e la bussola morale). Se non avessimo queste qualità intrinseche, l’umanità si sarebbe estinta migliaia di anni fa. Non sappiamo ancora da dove provengano esattamente, sappiamo solo che senza di esse non siamo più umani.

Esiste, tuttavia, una certa percentuale di persone (l’1% o meno) che in realtà non ha questi tratti caratteriali innati. Sono generalmente noti come psicopatici e sociopatici, e il loro comportamento è molto simile a quello dei globalisti. Da tempo sostengo la teoria che la cabala globalista sia in realtà un culto di psicopatici ad alto funzionamento.

La loro mancanza di empatia e di coscienza, la loro sete di divinità e di onnipotenza, il loro desiderio di ottenere una sorveglianza onnicomprensiva della popolazione, di sapere tutto di noi in ogni momento, di avere un controllo totale sull’ambiente e sulla società, l’immagine narcisistica di un sovrano supremo che viene adorato dalle masse e l’illusione di poter leggere le menti e prevedere il futuro. Queste sono fantasie da psicopatici, che sono disposti a inseguire con ogni mezzo.

Ma anche gli psicopatici a volte hanno bisogno di un quadro fondamentalista per mantenere l’organizzazione e ispirare la devozione all’interno di un gruppo. Ha perfettamente senso che scelgano il luciferianesimo come religione.

La loro filosofia edonistica del “fai ciò che vuoi” prende l’idea di libertà e rimuove ogni responsabilità: è una visione degenerata della libertà, piuttosto che una visione di principio. La libertà, pensano, è solo per le persone come loro; le persone disposte a dissacrare tutto ciò che incontrano sul loro cammino e a sconvolgere l’ordine naturale.

In quanto psicopatici, sono privi di contenuti naturali innati e sono più robotici che umani. Non sorprende quindi che persone come Harai sostengano che non c’è anima, non c’è libertà (per voi) e che le macchine sono capaci della stessa creatività degli esseri umani. Una persona vuota, senza anima o creatività, supporrà che tutte le altre persone siano vuote. Una persona immorale sarà anche costretta a dimostrare che tutti gli altri sono immorali quanto lui. Oppure, sarà costretta a dimostrare di essere superiore a tutti gli altri perché ha abbracciato la sua immoralità.

Le élite credono davvero in un vero “diavolo” con zoccoli, corna e forcone? Non lo so. Ciò che conta, però, è la spinta filosofica del loro cultismo. Il loro obiettivo è convincere la maggioranza della popolazione che non esiste il bene e non esiste il male. Tutto è vuoto. Tutto è relativo alle esigenze del momento e alle richieste della società. Naturalmente, vogliono controllare la società, quindi tutto sarebbe davvero relativo alle LORO esigenze.

Se volete vedere qualcosa di veramente demoniaco, immaginate un mondo in cui ogni verità intrinseca viene abbandonata in favore della percezione soggettiva. Un mondo che soddisfa le preferenze degli psicopatici senza alcun imperativo etico. Un mondo in cui il fine giustifica sempre i mezzi. Questa è la via luciferiana e la via globalista. E per quanto lo neghino, la realtà delle loro convinzioni è visibile nei frutti del loro lavoro. Ovunque vadano, distruzione, caos e morte li seguono.

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36 commenti

  • Luca antonio ha detto:

    Caro Matto tutta questa resistenza, mistero e decine di post per una trovata linguistica, per dire “Mente” invece di Dio. Non capisco il perche’ di questa trovata ma ora e’ tutto piu’ chiaro.
    Cordiali saluti.

    • il Matto ha detto:

      Carissimo,

      la dialettica sembra che sia inevitabile. Le forme mentis sono innumerevoli e le visioni della vita pure.

      Mi permetta di farle notare che alla “resistenza ed alla decine di post” lei ha contribuito in maniera sostanziosa.

      La parola “Dio” (la parola, non Dio) è stata iper abusata, è ormai logora e non attecchisce più.

      Sono contento che ora per lei sia “tutto più chiaro”.
      anche se resta un “mistero” finché non spiegherà che cosa le è più chiaro (senza esservi obbligato).

      Cordialità.

      • Luca antonio ha detto:

        Niente meno di quello che le ho detto – io sono una mente semplice, diretta, dovrebbe ormai conoscermi,non faccio vaghe allusioni per sembrare piu’ intelligente di quello che sono – , lei chiama quello che per me e per una tradizione millenaria viene detto Dio, “mente”.
        Ok capito.
        Che poi la parola Dio stia ad indicare, secondo lei, a noi poveri retrigradi la ” mente” non cambia di una virgola il mio ragionamento in quanto lei stesso scrive che ‘La mente è la realtà prima, non ha una base d’azione, è essa la base d’azione” ; trattasi del motore immobile di Aristotele e san Tommaso, che io chiamo Dio , lei “mente” , i massoni grande architetto, i nativi americani Manitu’ , gli islamici Allah, gli ebrei jave’ e altri nomi, Gengis Kan grande cielo ecc…
        Certo tutto il suo sforzo risiede, si e’ sempre capito, nel dire che questa “mente” non si occupa di giudicare alcuno e soprattutto di non escludere alcuno dalla salvezza, in quanto non c’e’ bisogno di salvarsi da alcunche’ essendo gia’ salvi compartecipando tutti da sempre e per sempre alla “mente”.
        Ma questa e’ solo una diversa sua lettura dell’agire di questa causa prima in chiave
        escatologica storico/spirituale nell’ avventura umana, non una diversa “essenza” del medesimo soggetto, sia che lo si voglia chiamare Dio sia che lo si voglia chiamare “mente”.
        Sempre cordiali saluti.

  • Luca antonio ha detto:

    “Lei confonde il cervello con la mente.”
    Mi scusi ma e’ lei a confondere la mente con l’anima, Il termine mente è comunemente utilizzato per descrivere l’insieme delle funzioni superiori del cervello, distrutto il cervello e’ distrutta la mente, e’ l’anima ‘che, invece,sopravvive al cervello e alla mente.
    Cordiali saluti.

    • il Matto ha detto:

      “Comunemente utilizzato”.

      Appunto … comunemente.

      Specialistica…mente: tutto è nella mente, anche l’anima.

      • luca antonio ha detto:

        Per questo è importante circoscrivere bene il linguaggio prima di ogni discussione.
        Che cosa intende lei quindi per “mente” e come spiega che comunemente venga intesa in un modo diverso?, dove poggia la sua convinzione che l’anima sia nella mente?, e questa mente immateriale senza neuroni, dove risiederebbe ?.
        grazie.

        • il Matto ha detto:

          Mi dispiace di non poter essere più chiaro, ma non c’è molto di più da spiegare.
          Non vorrei apparirle monotono, giuro che è l’ultima volta. 😊

          Non c’è nulla che non sia nella mente e poi, se del caso, nei fatti, e comunque anche questi ultimi vengono recepiti dalla mente. Noi stiamo dialogando grazie alla mente, e tutto quello che ci diciamo è frutto della mente. Tutto quello che si è studiato e si studia lo si fa con la mente. Quello in cui si crede o non si crede è nella mente. Quello che si approva o disapprova è nella mente.

          L’anima con le sue tre potenze: volontà, memoria e intelletto, è nella mente: senza la mente nessuna volontà, senza la mente nessuna memoria, senza la mente nessun intelligere.

          Dica se in quel che lei pensa può individuare qualcosa di cui può dire: questo che sto pensando non è nella mia mente, o anche, questo che sto volendo non è nella mia mente, questo che sto ricordando non è nella mia mente, questo che sto intelligendo non è nella mia mente.

          Se questo vale, come vale, per tutti, la mente è la realtà prima ed i suoi contenuti secondari.

          Ci si scanna sui contenuti nell’inconsapevolezza che la mente è la realtà prima.

          Cordial…mente … dalla mia mente alla sua mente.😜

          • luca antonio ha detto:

            Ma non risponde alla domanda fondamentale: la mente dove trova la sua base d’azione ?, nel cervello(quindi nella materia) ha detto di no, ha detto anche che la mente contiene l’anima e quindi e’ di ordine superiore alla stessa, ma da dove trae questa superiorita’?, e in cosa consiste?.
            Tutto e’ nella mente dice lei, ma la mente dov’e’?. Se io muoio, il mio cervello si spegne, comunicheremo ancora?
            dovremmo, stante la sua dichiarazione che la mente non e’ nel cervello, ma come comunicheremo ?.

          • il Matto ha detto:

            Lei mi stuzzica, spingendomi (ma solo per questa volta) ad infrangere il giuramento. 😥😄

            La mente è la realtà prima, non ha una base d’azione, è essa la base d’azione ( e del pensiero).

            La trascendenza della mente sull’anima già l’ho esposta: l’anima con le sue tre potenze può attivarsi solo nella mente e grazie alla mente.

            La mente dov’è? La mente non ha un luogo perché è la realtà prima che contiene tutti i luoghi, compreso il cervello. La mente è super-cerebrale: pensa ma non si esaurisce in ciò che pensa, prova ne sia la pressoché sterminata varietà di pensieri che attraverso i secoli hanno preteso, e pretendono, di spiegare e dominare il mondo.

            L’uomo vero è la sua mente (il suo ente), non il suo pensiero.

            Credo che questo haiku, che sorge dalla mia mente proprio ora, possa esserle utile:

            Profondo mare
            onde lievi o dure
            il vascello va

  • Luca antonio ha detto:

    Caro Matto, ecco il cambio di paradigma, lo ha appena detto lei, la mente universale(?). Ipotesi da investigare, perche’ capisce bene che cambierebbero parecchie cose e che la psiche, l’inconscio e la stessa psichiatria andrebbero reinterpretate in un contesto piu’ ampio, e che la metafisica e la religione rientrerebbe da protagoniste sulla scena dell’esistenza umana in quanto potrebbe essere che quello che percepiamo come “soggettivo” in fondo non lo sia affatto. Il cervello forse, lo pongo elemento di riflessione, potrebbe non essere altro che una “radio” che capta onde esterne alla stesso, indispensabile si’ per recepire le idee ma non la fonte delle stesse.
    Cordiali saluti e buona riflessione, ma mi raccomando si sintonizzi sulla frequenza giusta😉.

    • il Matto ha detto:

      Brevemente e dunque rozzamente:

      il cervello non è la mente, ed è la mente (o, se vuole, la coscienza) che percependo attraverso i sensi, lo fa reagire: il pensiero è una reazione del cervello. In ogni essere umano il processo è il medesimo poiché la mente è la realtà prima in tutti gli esseri umani.

      Le propongo un esercizio: provi ad individuare anche un solo elemento fuori della (sua) mente. Potrà constatare che non può individuarlo. Infatti non può cercarlo che con la (sua) mente e ciò che troverà sarà anch’esso nella (sua) mente.

      • luca antonio ha detto:

        Lei è nella linea di coloro che affermano che “Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu» (Nulla è nella mente che non fu già nei sensi) e mi chiede di fare un esempio contrario; potrei personalmente farne alcuni ma lei obietterebbe che sono frutto nella “mia” mente e non provano nulla, le porto quindi i risultati di una ricerca del 2018 condotta degli studiosi del Laboratorio del Sonno della Facoltà di Medicina dell’Università di Lisbona che hanno provato che durante la fase REM del sonno i non vedenti sognano paesaggi e figure umane, a colori; la ricerca è stata affiancata nel suo sviluppo dal docu-film “il sogno di Omero” di Emiliano Aiello.
        Spiegazioni ?.

        • il Matto ha detto:

          Mi sembrava, dai suoi interventi nel passato, che Il peripatetico-scolastico “Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu» rientrasse nelle sue concezioni. O sbaglio?

          La questione dei non vedenti che sognano paesaggi e figure umane, a colori, potrebbe aprire un discorso inaccettabile per un cattolico: quando hanno visto ciò che sognano? Oppure nei i sogni si manifestano archetipi?

          In ogni caso anche i non vedenti hanno una mente, e, di nuovo, nessun fenomeno sensoriale, nessun sogno e nessun archetipo può darsi al di fuori della mente.

          Prima di essere proiettato, il docu-film “il sogno di Omero” di Emiliano Aiello è stato concepito dalla mente di Aiello. E tutti quelli che lo hanno visto, lo hanno fatto con la loro mente.

          Mi rendo conto che per lei ammettere che la mente sia la realtà prima senza la quale l’uomo e il mondo resterebbe nel buio, è particolarmente ostico.

          Ma, infine, ognuno vede quel che vuol vedere.

          • luca antonio ha detto:

            Le mie sono solo domande senza pretesa di risposta certa, e alle sue “quando hanno visto ciò che sognano? Oppure nei i sogni si manifestano archetipi?” aggiungerei anche : che forse il cervello è una ricetrasmittente deputato al collegamento con un mondo di idee di platoniana memoria che sta oltre il mondo sensibile? e che i “realisti” degli universali della scolastica tornano attuali scalzando i “nominalisti”?. Ci rifletta, caro Matto, le prove a vantaggio dei primi si accumulano e non sono senza conseguenze. Dirompenti.

          • il Matto ha detto:

            Lei confonde il cervello con la mente.

            Il cervello è un terminale materiale della mente immateriale, anzi spirituale.

            Quando si muore il cervello imputridisce e scompare, la mente no.

            Se lei è cattolico non può smentire, altrimenti negherebbe il post-mortem e i Novissimi.

  • giovanni ha detto:

    Articolo efficace che tratta per sommi capi, dovuto ai limiti d’una pubblicazione sul blog, un argomento che e’ supportato da una vasta bibliografia. Chiunque lo voglia puo’ approfondire, armandosi di pazienza e tempo da dedicarvi. Saltera’ agli occhi ‘ il filo conduttore che attraversa secoli e generazioni. Un odio furibondo verso la creatura e il Creatore, inestinguibile……..luciferino.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Gli estremi degli Usa oggi.
    https://www.renovatio21.com/lucifero-vittima-ed-eroe-i-cartoni-animati-riscrivono-il-bene-e-il-male/
    https://www.silvanademaricommunity.it/2024/02/24/il-canto-della-liberta-liberiamo-i-bambini-h/
    https://www.ilcantodellaliberta.it/

    Uno dei profeti della religione psicopatica.
    Un personaggio che definire negativo è come dire che i serpenti velenosi non sono animali da compagnia.
    Il suo racconto più famoso, ristampato in un’infinità di antologie, si intitola “La stella” (The Star, 1955), ha -vedi caso- come protagonista un gesuita, ed è un inno alla disperazione prima che una bestemmia contro il Bambino di Betlemme.
    “Le guide del tramonto” (Childhood’s End, 1953) è l’allegoria di ciò che stanno portando ora a compimento sui bambini.
    “2001: Odissea nello spazio”, libro e film, dice che l’Uomo è la creatura impastata nel sangue e nella violenza di una divinità -il Monolito nero- a noi totalmente aliena.
    “2010 – L’anno del contatto”, il secondo capitolo cinematografico, vede il Monolito trasformare Giove in un secondo Sole, la cui luce dona all’umanità la pace impedendo una guerra apocalittica tra Usa e Urss; se ricorda qualcosa, è pura casualità. Il capitolo relativo del libro-soggetto (2010: Odyssey Two, 1982) si intitola “Sorge Lucifero”.
    https://alcesteilblog.blogspot.com/2018/10/lucifer-rising.html

    Il demonio dice la verità in due casi: quando vi è costretto e quando sa che non sarà creduto, la beffa più sadica di tutte.
    Il brano sotto, link in inglese e in spagnolo, è quello finale di un racconto pubblicato a suo tempo su Playboy.

    «— Nulla ci può fermare — dichiarò… e per la prima volta il fanatismo che strisciava sotto quella serena e cinica facciata non fu completamente sotto controllo. — La Storia è dalla nostra parte. Useremo la decadenza propria dell’America come arma contro di essa e si tratta di un’arma contro cui non esistono difese. La forza aerea non rischierà di commettere atti di pirateria spaziale abbattendo un satellite che non si trova nemmeno nelle vicinanze del territorio americano. La FCC non potrà nemmeno protestare contro un paese che non esiste nel quadro del Dipartimento di Stato. Se ha qualche altro suggerimento, sarei estremamente interessato ad ascoltarlo.
    Non ne avevo alcuno allora così come non ne ho adesso. Forse queste parole potranno costituire un breve avvertimento perché gli elefantini allarmi delle reti televisive possano cominciare a muoversi, prima che la iniziale stimolante pubblicità appaia sui giornali commerciali. Ma servirà forse a qualche cosa? Hartford non la pensava così, e poteva anche avere ragione.
    — La Storia è dalla nostra parte. — Non riesco a togliermi quelle parole dalla mente. Terra di Lincoln, Franklin e Melville, ti amo e ti auguro ogni bene. Ma nel mio cuore soffia un gelido vento che proviene dal passato, in quanto mi ricordo di Babilonia.»

    https://s3.us-west-1.wasabisys.com/luminist/EB/A/Asimov_ed%20-%20The%20Great%20SF%20Stories%2022%20-%201960.pdf
    http://www.alconet.com.ar/varios/libros/e-book_r/Recuerdo_a_Babilonia.pdf
    “Ricordo Babilonia” (I Remember Babylon, 1960) di Arthur C. Clarke.

  • Luca antonio ha detto:

    “Se volete vedere qualcosa di veramente demoniaco, immaginate un mondo in cui ogni verità intrinseca viene abbandonata in favore della percezione soggettiva.”
    No caro Matto,se ci legge, giuro , non sono io zero hedge!😂
    Anche perché l’articolo e’ carente della chiara esplicitazione e messa a fuoco di un passaggio chiave : il demiurgo “cattivo” che sarebbe il nostro Dio che imprigiona le anime nella materia,quella materia da cui il liberatore Lucifero dovrebbe affrancarci (ecco l’odio per la vita, nascente ma anche in generale ) donando ai suoi servi, i globalisti in questo periodo, quello status di Dei di loro stessi – giusto per chiarire il premio che questi psicopatici si aspettano-.
    Buono invece l’accenno all’ impostura della tabula rasa, argomento in genere poco trattato ma fondamentale per iniziare a capire cosa sia la mentre e le sue dinamiche.

    • il Matto ha detto:

      “Capire cosa sia la mente e le sue dinamiche”.

      E cos’è che può capire cosa sia la mente e le sue dinamiche se non la mente?

      Come pensa che se ne esca?🤠

      • Luca antonio ha detto:

        Matto caro, veramente caro e simpatico, grazie per aver risposto , ma mi corre l’obbligo, vista l’ importanza dell’argomento, di cercare di capire meglio, e per questo le rispondo con un’ altra domanda, lei crede che la mente sia una tabula rasa come affermava Locke ?.
        SI o NO, il gioco e’ questo…per fare chiarezza, se lo accetta. Ovviamente nel prosieguo, ma sempre nell’alveo del discorso su cosa sia quella che definiamo mente, potrà proporre delle griglie logiche anche lei.
        Non creda che lo faccia perche’ io voglia dimostrare chissà’ cosa, ma solo per confrontare certe idee a mio avviso meritevoli di approfondimento con quelle di altri.
        Grazie.

        • il Matto ha detto:

          Carissimo,

          la mia è e non è un battuta
          come la mente è e non è una tabula rasa.

          Le “griglie logiche” hanno la loro utilità non esauriente.

          Quello che lei ha scritto glielo ha dettato la sua mente.
          Quello che le sto rispondendo me lo sta dettando la mia mente.

          Ognuno ha una mente che pensa
          Dunque … logicamente!, la mente trascende i suoi contenuti.

          Ma ora mi fermo. Cioè la mia mente si ferma.
          La mente è ferma e si muove.

          Un codiale saluto, che dalla mia mente giunge alla sua mente.

          Perciò abbiamo in comune … la mente che è ferma.

          Poi la mente si muove e …

          • luca antonio ha detto:

            Risposta già di per sé chiarificatrice della sua posizione, Lei è convinto che tutto, compresa questa conversazione, sia solo ed esclusivamente nella nostra mente, io non ne sono più tanto sicuro. Forse occorre cambiare paradigma.
            Si guardi le derivazioni interpretative che possono scaturire dalla tesi di Noam Chomsky della esistenza di quella che lui definisce grammatica universale.
            Molto interessante, solo per fare un esempio tra i possibili.
            Cordiali saluti.

          • il Matto ha detto:

            La ringrazio di avermi confermato che sono stato chiaro nell’esprimermi. E’ già qualcosa. 😊

            Le tesi di Chomsky sono … nella mente di Chomsky. E dove se no?
            Le tesi di Pinco Pallino sono … nella mente di Pinco Pallino. E dove se no?

            Anche la “grammatica universale”: dove potrebbe darsi se non in una mente altrettanto universale?

            “Cambiare paradigma”? Anche i paradigmi sono nella mente. E dove se no?

            Nessun paradigma è il … paradigma.

            Se … illogicamente! si nega che senza la mente possa darsi alcuna manifestazione di principio e/o pensiero, donde scaturirebbe tale negazione?

            La MENTE: tutta la storia – di fatti e di pensieri – altro non è che una manifestazione della mente che va mentre resta ferma (altrimenti non potrebbe andare).

            Sono certo che intuirà come il mio non sia soltanto un gioco di parole.

            Grazie per questo civilissimo scambio.

        • il Matto ha detto:

          Dimenticavo:

          non esiste sol tanto l’AUT-AUT

          esiste pure l’ET-ET

          • Adriana 1 ha detto:

            Calmi…fatevi un riposino e lasciate che si arrangi la ghiandola Pineale. 🤗

  • E.A. ha detto:

    Il Tempo è/diventa un Parametro Fondamentale nella Storia dell’Umanita’! Tutto si svolge e si compie in un Tempo Determinato e Prestabilito da Nostro Signore, Padrone del Tempo e della Storia! A partire dalla vita di ogni singola Creatura, fino al Compimento Finale del Piano di Salvezza… Il Signore Stesso Si È Rivelato nel Tempo Stabilito, per Trent’anni Ha Vissuto una Vita Nascosta, in Tre anni Si È Manifestato agli uomini… Dopo la Sua Morte sono trascorsi Tre Giorni Prima della Sua Resurrezione… La Santa Chiesa È il Suo Corpo Mistico, Edificata sulla Terra, che Vive ed Attraversa le Vie Percorse dal Signore sulla Terra, in un Determinato Tempo, fino al Suo Trionfo Finale! Fondamentale per l’uomo non perdere “di vista” la Connessione Spazio/Temporale della propria e dell’Universale Storia Umana… Anche al Male è stato Assegnato un Preciso e Determinato Tempo per agire, suo scopo finale è la distruzione totale della Creazione Divina… individuare i Tempi ed i Modi di questa Lotta diventa di primaria importanza per ogni Creatura che Ama il Creatore e Vuole Rimanere a Lui Unita… Ci è stato Rivelato Tutto dalle Sacre Scritture… il Signore venne Accusato, per Essere Condannato a Morte, dal Sinedrio… Oggi ad Accusare il Signore, nel Suo Corpo Mistico che è la Chiesa, è la stessa Chiesa, usurpata illegittimamente… Restiamo nella Fede, saldamente ancorati alla realtà Storica del Momento…!!!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Cara amica è giusto -come tu dici’ che ciò che ci separa ancora dalla 2^ venuta del Cristo debba seguire lo svolgersi dei vari momenti ed accadimenti che ci porteranno alla manifestazione dell’Anticristo, alla sua sconfitta e agli ultimimissimi tempi, prima della battaglia finale, e al giudizio definitivo. Però, come si diceva ieri con la cara G.D., mai avremmo potuto pensare, neanche lontanamente immaginare, che all’improvviso e forse senza esser state capaci di leggere pienamente gli evidenti segni dei tempi: che noi stesse, io, te e i nostri cari ci saremmo trovati a vivere il tempo della Rivelazione.
      Così pian piano prendono significato reale e attuale le parole dette a Valtorta (quaderni del 1943, 7 agosto👇) che ci invitano a riflettere sui limiti di chi pratica il male e al discernimento cui tutti siamo chiamati.
      A te E. A. un abbraccio in Cristo nostra speranza vivente.

      «L’umanità è tutta peccatrice. Ma vi è il peccatore unicamente peccatore, e vi è l’empio, ossia colui che porta il peccato ad una perfezione demoniaca. Poiché, nel Male, il Demonio sa raggiungere la perfezione e i suoi discepoli più fidi non sono da meno del loro maestro.  
       
      Te l’ho già detto: “Lucifero si sforza ad imitare Iddio, nel male naturalmente. Assume le forme, dirò così, di vita e di corte che ha avuto il Figlio di Dio. Si atteggia a Cristo il demonio, e come Cristo ha apostoli e discepoli. Fra di essi sceglierà il perfetto per farne l’Anticristo. Per ora siamo al periodo preparatorio dei precursori del medesimo”. Questo ho già detto. L’empio sarà condotto al sepolcro. È naturale. Tutti gli aiuti può dare Lucifero ai suoi prediletti, ai suoi fedeli, ai suoi schiavi, ma non l’immunità dalla Morte, perché solo Io sono Vita e ho vinto Io solo la Morte. Perciò quando la somma del male commesso dall’empio è compiuta, Io do ordine alla Morte di prendere possesso di quella carne. Essa carne conosce perciò l’orrore del sepolcro. E per l’empio sarà vero sepolcro».  

    • E.A. ha detto:

      Grazie carissima Signora di Tutti i Popoli, è proprio così… nessuno di noi avrebbe, fino a pochi anni fa, mai immaginato di vivere Questi Tempi! Nella consapevolezza che Tutto dovrà Compiersi nel Tempo Stabilito, trovo Sorprendente il Frutto di Grazia, a chi vuol “vedere “, di come questi Tempi si Stiano Svelando e Stiano Svelando al Mondo, sotto la Luce Abbagliante della Verità, quella che fino a poco tempo fa Serpeggiava nascosta nell’Ombra, cioè la Menzogna e tutti i suoi Inganni ed Ingannatori…In questo Scatenamento finale di Forze diventa perciò Fondamentale, come spesso ci siamo detti e ripetuto, Restare nella Verità… operare scelte difficili, coraggiose, impegnative, ma necessarie… Leggere i Tanti Segni, per non perdere il Filo, la connessione fra la nostra vita e la realtà oggettiva del Momento… per ricomporre i tanti “repetita”, come giustamente li definisce Fantasma… i tanti tasselli del nostro e del più Grande Mosaico che ci Comprende… La Nostra Libertà e la Nostra Adozione a Figli È stata Riscattata a Caro Prezzo ed Oggi più che mai Ci impone scelte e “ discese in Campo” precise, inequivocabili, fino a ieri impensabili… Il Discernimento si può e si deve attuare sempre alla Luce dei Fatti, in funzione alle scelte che il Momento, il Nostro Tempo ci chiede ed esige, ai Fini di una Testimonianza Vera, Credibile e Coerente… Sempre e Solo Per Grazia e con l’Aiuto di Nostro Signore e di Maria Santissima! Un caloroso, sincero e fraterno abbraccio in Cristo Gesù!

  • R.S. ha detto:

    Molto interessante e… necessario.
    Infatti a che cosa crede chi rifiuta di credere al Dio rivelato? O meglio: a chi può credere?

    Tutta la filosofia moderna è intrisa, più o meno forsennatamente, di un rifiuto del cristianesimo.
    Eppure le radici di questo pensare non sono moderne, perchè affondano in abbagli antichissimi del cogitare.
    Il nucleo del pensiero (chiamatelo cabalistico oppure lo yin e lo yang o semplicemente l’idealismo) è la ricerca della conciliazione degli opposti a partire dalla dualità del principio. Luce e tenebra, bene e male etc non si escludono, ma si ricomprendono.

    A monte c’è sempre il peccato originale della creatura che vuol farsi creatrice (come Dio) senza più stare al proprio posto con Dio (timor di Dio) per sostituirvisi.
    Oggi la tentazione è resa ancora più grande dai portenti tecnologici che si sono resi disponibili, unitamente alla drastica riduzione dello spirito critico, incanalato da potentissime armi di condizionamento di massa.

    Poi lo si ammanta di logica e di teologia, anche attingendo a DIo: se Dio è tutto, noi siamo in quel tutto e anche noi siamo “dio”, dentro quel mondo che di fatto è il “dio” di cui farci co-creatori. Non c’è alcun peccato di cui dolerci, se non di superare le contraddizioni, i bisogni e i problemi (in sintesi: il dolore) attraverso saperi e relativi strumenti alla nostra portata, facendo sintesi (eliminando chiunque disturbi cotanta limpidezza) di tesi ed antitesi.

    E’ tutto così semplicemente, banalmente… satanico.

    Eliminando innanzitutto quel segno di contraddizione che è la croce, il segno del Cristo. Quel bambino, il Verbo incarnato, fu definito segno di contraddizione ancora in fasce ed è così: proprio lì inciampa la falsità di quella mancata-verità che fa schiavi e non liberi.

    Il male NON è un principio, come il nulla non è la cornice del tutto e il vuoto non è la cornice del pieno.
    Il “non-essere” è altro dall’Essere, questo sì.

    L’altro esiste come negazione dell’Uno.
    C’è un prima? No: l’Essere è eterno.
    Anche il tempo viene DOPO.
    L’Essere crea, ma la creatura può servirlo o rifiutare.
    Nella totalità c’è anche il male, ma l’Essere è solo bene.
    Servire=pienezza di grazia.
    Rifiutare definitivamente=assenza di grazia=inferno.
    L’Essere crea in ETERNO. Il rifiuto definitivo è eterno.

    Nel tempo, nella storia, c’è la Rivelazione.
    In Cristo, pienezza dei tempi, il massimo di luce.
    La conoscenza di come siamo stati pensati, di come siamo e di come siamo chiamati ad essere.
    Ecco il segno di contraddizione: fare i conti col peccato.

    Tutto l’errore sta nel cercare di conciliare gli opposti, scegliendo altre speranze (es. il metodo scientifico) rispetto a Cristo, l’agnello che prende su di sè il peccato del mondo. Il segno di contraddizione è la croce, sulla quale il Cristo è salito (volontariamente, ma a causa dell’odio altrui) per liberare dal peccato e dal suo malefico ispiratore, l’ingannatore e omicida fin dall’inizio della storia (ma DOPO la creazione).

    Nella vita di Maria Santissima scorre tutto il mistero: quelli della gioia e della luce, che terminano rispettivamente nell’episodio di Gesù 12enne al tempio e nell’ultima cena, anticipazione dei dolori; i misteri del dolore culminano sulla croce, trono di gloria; e i misteri della gloria culminano in Maria regina del cielo, nella gloria degli angeli e dei santi.

    Questa è la creatura IMMACOLATA, senza peccato originale. Passa anche attraverso il male, ma è capace di servire (all’annunciazione il sì che permette l’incarnazione) e sale in cielo, in anima e corpo, per vedere Dio (verum=bonum), nel paradiso.

    E buona quaresima a tutti.

    • Luca antonio ha detto:

      Grazie, un tassello dopo l’altro il mosaico della Verita’, nonostante contrastanti opinioni e peregrine digressioni si va componendo anche in questo sito.

  • Tamina ha detto:

    Perché la sala delle udienze del Vaticano è costruita come la testa di un serpente? Perché anche la scultura della Resurrezione ricorda un serpente e fa paura?

  • William Blake ha detto:

    Spesso mi interrogo su quali credenze costoro abbiano dell’aldilà.

    Non è detto che ne abbiano alcuna. In effetti, può essere che la loro ritualistica sia tutta volta ad ottenere un particolare stato d’animo che interpretano secondo una filosofia naturalistica, perciò come un effetto psicologico naturale per quanto “sottile”.

    Tuttavia, almeno alcuni di loro si saranno pur interrogati sull’origine, la Causa, di ciò che sperimentano. La paura dell’inferno non li scuote? I misteri eleusini assicuravano ai misti prosperità terrena e nell’Ade. Forse praticare il male, venerare le schifezze, è solo un modo per prepararsi e trovare “piacevole” l’inferno nel quale sanno di essere condannati.

    • Adriana 1 ha detto:

      William Blake,
      mi auguro che non abbia voluto paragonare i Miste dei misteri Eleusini ai superbi portavoce del transumanesimo come Harari.
      Interessante il suo ultimo capoverso: se i Global immaginano che unicamente alla loro specie tocchi una posizione di giurisdizione all’Inferno, è evidente che si diano da fare in tutti i modi per ottenerla, cercando di trasformare l’umanità in quegli esseri “metamorfici” che l’arte di Giger aveva così “magicamente” descritto.

      • William Blake ha detto:

        Cara Adriana,

        Lei dice più di quanto io abbia inteso. E fa benissimo. Poiché, se accettiamo la premessa dello gnosticismo dei Global, si capisce che il metamorfismo di cui Lei parla è un esito obbligato.

        D’altronde, il pons asinorum tra Gnosi e Transumanismo non è la nostra odiata Società dell’Orgasmo? La Verità del Corpo non è sostituita pars pro toto dalla pseudologia del piacere sessuale? Non è questo un dato estremamente esplicativo quando si tratta di capire le connessioni intrinseche tra due tematiche care a noi pro Life, la rivoluzione sessuale abortista e il Transumanismo?

        Dovremmo meditare meglio la lezione di Freud. Quando Freud parla di sessualità infantile lo fa ex post, avendo bene in mente ciò che diventa sessualità nell’adulto a partire dai dati del bambino. Ora questa sessualità infantile non ha nulla di sessuale. Si tratta del piacere di guardare, toccare: il piacere di un avere un corpo. La società, obbligando l’adulto ai suoi scopi civili, riduce la vitalità organica al mero piacere genitale riproduttivo.

        Si vede allora che alle stupide abortiste che parlano di libertà del proprio corpo sfugge del tutto il piacere di cui il loro corpo è privato per le esigenze socio-economiche, la maternità, l’eterno femminino del seno, che insegna che ciò che innanzitutto e perlopiù nutre l’uomo è inscindibile dall’Amore.

        Si vede pure che agli stupidi post-conciliari sfugge il piacere corporeo che è presente nel culto, che è visivo, uditivo, tattile, di cui essi si privano a causa della loro idea di modernità.

        Le domando, Adriana, se dalla Sua lettura della realtà anche lei trae le mie stesse conclusioni. Allora, il problema delle élite è quello di creare un simulacro del corpo, la promessa di un corpo che potrà godere solo perdendo il proprio corpo e assumendone un altro. Escatologia laicizzata. Se il mio ragionamento è corretto, tale metamorfismo deve necessariamente passare attraverso il piacere sessuale, perché il piacere sessuale è oblio del corpo.

        Dice Pimandro: riconoscete ton aition tou thanatou erota.

        • Adriana 1 ha detto:

          William Blake,
          chiedo perdono, ma solo ora ho trovato la sua risposta al mio intervento.
          Well…a differenza di lei, ritengo che il dominio sulla sessualità sia così ambito- diciamo- da entrambe le parti,
          perchè gli organi sessuali non sono esclusivamente riducibili a meccanismi energetici idraulici “passivi”, bensì sono le “attive” vie di penetrazione nella “interiorità” dell’individuo.
          Chi conquista l'”interiorità umana ” ( attraverso le più differenti tecniche di manipolazione sessuale mentale e fisica ) detiene su di essa un potere assoluto. Così è stato finora…se la futura pressione del potere dovesse divenire ancora più cogente e “dolcemente” convincente, mi sembra chiaro che ciascun umano non potrà che desiderare per sé l’assunzione di una struttura “metamorfica” come sommo bene e suprema felicità…ordinata dall’alto.