Papa Dittatore, Papa Despota, Papa Ipocrita? Un Sospetto più che Fondato. Quarracino.

8 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, José Arturo Quarracino offre alla vostra attenzione queste riflessioni su una recente intervista del Pontefice regnante. Buona lettura e condivisione.

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Papa dittatore, Papa despota, Papa ipocrita?

Oltre alle sue sfaccettature di “Papa dittatore” (Sir Henry Sire dixit) e di “Papa despota”, don Jorge Mario Bergoglio ha mostrato come Pontefice un nuovo volto: quello dell’ipocrisia, tratto molto caratteristico dell’arroganza gesuitica (non gesuitica), che ritiene che tutto sia permesso, anche la menzogna.

Ieri, 7 febbraio, il Vescovo di Roma ha rilasciato un’intervista al settimanale italiano Credere, giornale del Gruppo Editoriale San Paolo, riprodotta in parte in un articolo pubblicato sul sito del quotidiano La Stampa, a firma di Domenico Agasso[1].

In una parte dell’intervista, riferendosi alle critiche sollevate in tutto il mondo all’interno della Chiesa cattolica in merito alla vergognosa Dichiarazione Fiducia Supplicans, Bergoglio ha affermato che “Nessuno si scandalizza se do la mia benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato molto grave. Ma si scandalizzano se la do a un omosessuale. …. Questa è ipocrisia! Il cuore del documento è l’ospitalità”.

Un vecchio motto o proverbio spagnolo dice che “l’uomo è schiavo delle sue parole e padrone dei suoi silenzi”. L’accusa di ipocrisia che don Jorge Mario lancia contro i critici dell’abominevole benedizione è rivolta contro di lui, come modello o paradigma dell’esercizio dell’ipocrisia.

Innanzitutto, molti di noi sono rimasti scioccati dalle numerose occasioni in cui “Sua Santità” ha benedetto non solo uomini d’affari sfruttatori, ma anche promotori del genocidio abortista, ai quali ha permesso di ricevere la comunione in sua presenza (l’ex presidente argentino Alberto Fernandez, la legislatrice statunitense Nancy Pelosi, ecc.) Allo stesso modo, l’attuale Pontefice non ha avuto problemi a frequentare l’ultra-minoranza e la potentissima plutocrazia globalista, anch’essa promotrice del genocidio prenatale in tutto il mondo, raggruppata nel Consiglio per il capitalismo inclusivo, un organismo creato e presieduto dalla baronessa Lynn Forester de Rothschild. Tanta “chiesa povera per i poveri”, ma don Jorge Mario non ha problemi a essere socio – poeta giullare (secondo la stessa baronessa) – di alcuni dei più potenti miliardari del mondo[2].  Allo stesso modo in cui ci siamo indignati, spinti da una sacrosanta rabbia e indignazione, quando Jorge Mario ha approvato in modo antiscientifico e irresponsabile il criminale esperimento di vaccinazione di massa nel mondo con un prodotto che non aveva alcuna garanzia scientifica.

O quando ha ricevuto in udienze calorose e amichevoli il criminale presidente degli Stati Uniti Joseph Biden, che non solo ha appoggiato nella sua condotta abortista genocida, ma ha anche sostenuto con il suo silenzio complice, dato che il sinistro presidente intende estendere la diabolica pratica dell’aborto volontario fino al momento della nascita del bambino.

Una cosa strana per un Pontefice, perché anche lui mente ipocritamente quando dice che “nessuno si scandalizza”: sa benissimo che siamo centinaia di migliaia e milioni a scandalizzarci – e glielo abbiamo fatto notare – per il suo buon trattamento di chi commette un peccato che grida al cielo (lo sfruttamento del lavoratore)[3], così come per la sua amicizia, promozione e tolleranza di chi commette un crimine abominevole (l’aborto) o lo avalla, come l’economista italo-americana Mariana Mazzucato, il presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva, l’ex presidente boliviano Evo Morales, il ripudiato ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton o l’amorale promotore del genocidio prenatale, lo speculatore e predatore finanziario George Soros.

Ma non nega nemmeno di essere un vero ipocrita, poiché riconosce di benedire uomini d’affari sfruttatori e genocidi confessati e pubblici, il che è un “peccato gravissimo”: schiavo delle sue parole, come lui stesso confessa.

E in secondo luogo, purtroppo, continua a prenderci per scemi o per idioti, perché ripropone ancora una volta l’argomentazione contraddittoria, priva di qualsiasi logica, che aveva già affermato in un’altra intervista pubblicata il 29 gennaio sul sito del quotidiano La Stampa: “Ma io non benedico un “matrimonio omosessuale”, benedico due persone che si amano […]”. Ma in realtà, se si amano, sono uniti, sono accoppiati, quindi benedice l’unione, qualunque nome voglia darle. L’ipocrisia gesuitica in tutto il suo splendore.

E non è ipocrita anche parlare di “periferie” e avere una socialite e femminista britannica che tiene una lezione sull'”ideologia di genere e la missione delle donne nella Chiesa” al Consiglio dei 9 cardinali che ascoltano sottomessi gli “insegnamenti” di un “vescovo” anglicano?  Non ci sono donne cattoliche nelle periferie – Africa, Asia – che possano offrire la loro testimonianza femminile fedele a Cristo e alla sua Chiesa? Perché deve essere una Barbie “britannica”, bianca, anglosassone, protestante?

E non è forse ipocrita mantenere un silenzio assoluto di fronte al genocidio prenatale perpetrato l’anno scorso nel mondo, circa 45 milioni di persone uccise prima della nascita? Non è forse ipocrita criticare pubblicamente la pena di morte e rimuoverla dal Catechismo della Chiesa cattolica, e allo stesso tempo non pronunciare una sola parola di condanna di questo genocidio?

È molto triste e imbarazzante contemplare la degradazione e la decadenza di un prelato, per di più connazionale, che è passato dal promuovere la teologia del popolo e predicare la giustizia sociale a diventare un benedicente della sodomia. E questo nello stesso luogo in cui San Pietro e migliaia di cristiani furono martirizzati e sepolti.

Dal martirio cristiano alla sodomia dei gesuiti: oltre a rabbia e indignazione, suscita disgusto.

José Arturo Quarracino

8 febbraio 2024

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[ [3] Dt 24, 14-15; Jc 5, 4; Catecismo de la Iglesia Católica, n. 1867.

 

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2 commenti

  • Roberto P. ha detto:

    In questi disperati e disperanti 13 anni di supplizio bergogliano della Chiesa Cattolica, quello che credo sia emerso (per molti fin da subito) è la pochezza culturale (teologica-dottrinale ma anche storica) del personaggio che, unita alla sete di potere, a problematiche caratteriali e psicologiche, e a una “furberia” cialtronesca innata, hanno causato il disastro definitivo del Cattolicesimo.
    Se è vero, come è vero, che questo utile idiota dei poteri plutocratici, è solo l’ultima parte della coda di Satana che ha preso possesso della Chiesa da molto tempo, è anche vero che la velocità con cui stiamo cadendo nell’abisso è spaventosa e, la maggior parte dei nostri pastori sono, nel migliore dei casi indifferenti alla devastazione bergogliana, se non parte attiva ed entusiasta di essa. Ormai, e credo di interpretare il pensiero di molti fedeli come me, non abbiamo più alcuna speranza. I danni che ha fatto questo discusso e discutibilissimo personaggio, arrivato da qualche antro dell’Inferno (che lui nega), sono irrimediabili e definitivi.
    Vieni presto Signore!!

  • fra G Maria ha detto:

    Tutto da sottoscrivere. Tranne il fatto che fa una certa differenza se è papa oppure usurpatore. Da un usurpatore che si mette al posto di Dio con il suo nuovo vangelo di inclusione, non mi aspetto altro. Come ha detto Gesù? Voi fate le opere del vostro padre, satana.