Padre Martin Spiega in Segreto ai Vescovi Irlandesi come Benedire le Coppie Omo. LifeSiteNews.

3 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo breve articolo di Life Site News, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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La Conferenza dei vescovi cattolici irlandesi ha ricevuto oggi l’intervento del sacerdote gesuita eterodosso padre James Martin nel santuario mariano di Knock, Co. Mayo, dove la Madonna apparve agli abitanti del villaggio nel 1879.

Al momento della pubblicazione, la Conferenza non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, né ha risposto alle richieste di commento da parte di LifeSiteNews, ma risulta che almeno un vescovo abbia espresso privatamente delle riserve sull’ospitare il gesuita dissidente.

Una fonte attendibile in Irlanda ha riferito a LifeSiteNews che l’incontro ha incluso discussioni su come attuare la benedizione delle “coppie” omosessuali e persino il desiderio di attuare il “matrimonio” omosessuale.

Membro del Dicastero per le Comunicazioni, notoriamente pro-LGBT, Martin ha goduto di un crescente favore papale nonostante la sua lunga esperienza di promozione dell’ideologia LGBT in dissenso dall’insegnamento cattolico.

Ha anche promosso un’immagine tratta da una serie di opere blasfeme e omoerotiche che mostrano Gesù Cristo come un omosessuale, ha promosso le unioni civili tra persone dello stesso sesso e ha definito “dannosa” la visione di Dio come maschio.

Martin è stato tra i molti attivisti “cattolici” LGBT a lodare il documento Fiducia Supplicans, recentemente rilasciato dal Vaticano, come una non tanto tacita approvazione delle relazioni omosessuali, mentre molti commentatori modernisti e del clero hanno rimproverato i prelati e i sacerdoti che riconoscono la dichiarazione come un vero e proprio attacco alla verità, minando l’autorità delle Scritture e il magistero della Chiesa.

Il documento è stato accolto con favore anche dall’arcivescovo di Dublino Dermot Farrell all’inizio di gennaio, che ha indicato nella sua dichiarazione che i sacerdoti non dovrebbero rifiutarsi di benedire le coppie omosessuali o coloro che hanno relazioni sessuali al di fuori del matrimonio.

L’incontro di oggi si è svolto nel santuario più famoso d’Irlanda, Knock, dove, insieme alla Madonna, San Giuseppe, San Giovanni Evangelista e l’Agnello di Dio apparvero in un’apparizione silenziosa a 15 poveri abitanti del villaggio il 21 agosto 1879.

Quella sera si concluse l’offerta di 100 Messe per le Anime Sante del Purgatorio da parte del sacerdote locale, l’arcidiacono Bartholomew Cavanagh.

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72 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Caro Rolando,
    a proposito di tradizione e traduzione- testi sacri compresi- spero ti faccia piacere questo articolo di Furio Durando che riporta ben 5 versioni di Itaca ( compresa quella-geniale e personalizzata- di Ceronetti).
    https://www.lapresenzadierato.com/2917/10/03/tradire-tradurre-interpretare-o-assimilarsi-spunti-da-cinque-versioni-italiane-di-itaca-di-konstantinos-kavafis-di-furio-durando/

    • Rolando ha detto:

      Grazie Adriana 1, nel sito indicatomi mi è capitato di vedere anche la famosa opera del Caravaggio: La vocazione di Levi, che non si finisce mai di ammirare, come tutta la produzione del sommo artista e di cui ho sempre avuto una mia personale interpretazione.
      Come anche la Madonna dei Palafrenieri: i due piedi che schiacciano la testa del serpente appartengono rispettivamente uno alla donna e l’altro sopra quello della donna appartiene a Gesù. Il Caravaggio qui esprime una critica testuale alle scritture sacre del testo ebraico e greco da una parte e della Vulgata di San Girolamo dall’altra. È come volesse chiederci: ma è lei oppure il seme [=Gesù] che schiaccia la testa al serpente? Chiediti quale dei testi riportano esattamente la parola di Dio. Cosa non da poco.
      Ma veniamo alla vocazione di Levi, l’addetto al denaro.
      Gesù lo indica con l’indice della destra che la luce accompagna. Quattro personaggi guardano Gesù: Pietro, di spalle, lo guarda ripetendo il gesto come a significare: ho capito bene?; uno dei quattro pure ripete il gesto con l’indice della sinistra ben teso come a dire: proprio lui intendi? Uno ancora, quello alla sinistra di Levi e che con la destra tieni gli occhiali sembra indeciso tra la conta dei soldi e l’insidiosa distrazione. Ma, ma Levi, inalterato, guarda fisso il denaro, neppure alza gli occhi verso il gesto di Gesù. Niente lo distrae dai soldi, neppure il Messia o uomo-dio che sia. Non degna Gesù neppure d’uno sguardo furtivo. Penso che Caravaggio abbia voluto insegnarci che proprio per questo Gesù ha scelto Levi, perché non distraendosi dai soldi, sceglieva il discepolo indispensabile alla sussistenza di una Istituzione. Del Potere di una Istituzione. E l’esempio era al Caravaggio la realtà di papi e prelati e compagnia bella.

      • Adriana 1 ha detto:

        Molti studiosi si sono chiesti “quale” fosse il Levi prescelto
        tra i presenti. La tua spiegazione, come quella della Madonna dei palafrenieri, attribuisce all’autore una critica
        implacabile, ma molto dotta, nei confronti dell’Istituzione e dei testi che la sorreggono.
        Non è esclusa, ma è possibile?

        • Rolando ha detto:

          Cara Adriana 1. Gesù disse:”Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Mt19,26. E così pure, aggiungo io, tutto è possibile a chi si sostituisce a Dio a chi usa Dio politicamente (Crizia19 fr 43.

        • Rolando ha detto:

          Per essere più chiaro: penso che Michelangelo Merisi avesse ben compreso e ciò che non poteva dire a parole, lo esprimesse con i’apice del suo genio artistico proprio nel cuore del Potere dell’istituzione. E lo esprimesse sottilmente con la libertà dell’Arte. Ma il Potere ha pure la sua “arte” nefanda, la quale attendeva l’uomo geniale a Porto Ercole per annientarne la libertà in uno con la vita!

        • Rolando ha detto:

          Erano, quelli del Caravaggio, gli anni che seguivano alla produzione del codice Vaticano greco 2264 del commento agli Inni orfici di Matteo Tafuri: un tentativo di “spiegazione” allegorica di quel “descendit ad Inferos” dogmatico del credo romano.
          Sullo studioso e grecista la Congregatio Romanae et Universalis Inquisitionis non potè mettere le mani grazie alle amicizie e complicità papali. Sembra che già un papa avesse parlato della “bella favola del Cristo che ci ha procurato tanti quattrini!”.
          I tempi moderni erano già concepiti ed il Concilio di Trento insegnò un po’ alla volta modernità a copiare le regole minuziose dell’organizzazione civile.
          Tutto dal di dentro!

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Rolando,
            conoscevo “la bella favola” ( se non autentica, ben azzeccata ). L’opera di Tafuri invece no. Vedrò di informarmi. Il Genio è, in effetti, ricco di facoltà nascoste anche al soggetto che ne è posseduto. In altre e
            numerose opere sue ricorre la profezia della sua tragica fine.
            Nulla esclude che sia andata come tu dici. Del resto anche il Mantegna morì misteriosamente e Giorgione e Parmigianino e…altri. Il Potere è un Moloch. Grazie delle informazioni.

          • Adriana 1 ha detto:

            …Matteo Tafuri, di 9 anni più vecchio di Gerolamo Cardano, altro calunniato, entrambi con un particolare interesse per la fisognomica…né il Merisi vi si sottraeva.

  • Rolando ha detto:

    L’articolo in argomento ci porta a conoscenza che è stata definita “dannosa” la visione di Dio come maschio.
    Dannosa ed empia. Neppure Mosè che ha parlato con EL YHWH faccia a faccia ha potuto vederne il sesso quando è passato. Eppure vedeva la Sua “Gloria” sempre in luoghi diversi vicino a Lui.
    Questa affermazione è l’unico gioiello dell’articolo.

  • Rolando ha detto:

    Vox populi, vox Dei. Concentrare gli attacchi solo sul povero, ma eroico, papa Bergoglio, significa non aver capito nulla della crisi che investe tutta la cattolicità romana che possiamo sintetizzare nella recente trinità : Concilio Vaticano II, Giovanni Paolo ii, Benedetto xvi.
    Assistiamo agli sfoghi passio-sentimentali di tanti presunti difensori del Depositum Fidei, che è là col suo mitico Mosè sul suo monte Sinai che brucia ma non si sa dove, mentre il popolo chiede a gran voce un nuovo Dio, cioè un nuovo concetto di Dio perché non se ne spenga la sete. Non l’uomo è stato fatto per il sabato, ma il sabato per l’uomo orologio individuale del tempo.

  • Rolando ha detto:

    Sempre premesso “se” ho ben dedotto, il prof Massimo Viglione, nel suo recente lavoro, su Papa eretico, Rinuncia, Sede vacante, il principio dell’accettazione universale, che presuppone la sanzione in radice, se condotto alle sue logiche e forse estreme conseguenze, può trasformarsi in un’attitudine di ignavia giustificata teologicamente.
    Quindi sembra giustificare nel presente le opposizioni a papa Francesco di legittimità e validità, ma avverte proprio in sintonia col catechismo di papa san Pio decimo, che Dio sa ricavare il bene anche dal male (male presunto, da parte nostra, ovviamente). Sanzione in radice non significa ignavia per il presente per ciò che ci sembra male. Ma dobbiamo star attenti a non sostituirci allo Spirito Santo, ma abbandonarci a Lui, che solo sa trarre il bene anche dal male. Nel senso proprio della speranza cristiana nella Divina Provvidenza. Speranza nella “theios pronoia” [= Divina Provvidenza] che è documentata su pietra in lingua greca e che l’umanità conosceva ben prima ancora che si incarnasse il verbo di Dio in Gesù alcuni anni dopo la morte di Erode il Grande, amico di Cesare Augusto, questo Gesù denominatore comune dei cristianesimi in lotta mai assopita!
    Detto ciò il libro a pagina 223 cita monsignor Guèrard des Lauriers che ha tradotto all’opposto l’Indicolus famoso, scambiando il soggetto con l’oggetto. Testo LEX ORANDI STATUAT LEGEM CREDENDI.
    Lui traduce come fosse scritto: “Lex credendi statuat legem orandi”[il credo stabilisce come pregare]. Come se invece di dire: Dio creò l’uomo, dicessi: l’uomo creò Dio. È il modo di pregare che definisce un modo di credere e non viceversa. Abbandoniamoci allo spirito che spira come e dove vuole:Gv3,5-8: furono, a detta delle sue stesse parole, questi quattro versetti evangelici a convertire definitivamente il teologo Vito Mancuso, caro a Martini, al panenteismo.

  • Rolando ha detto:

    Posto una ulteriore riflessione, partendo da una affermazione del libro del prof. Massimo Viglione su Papa eretico, Rinuncia e Sede vacante con le quot sententiae delle tot capita, ovviamente discordanti.
    Viglione afferma: “La sanzione delle irregolarità canoniche e procedurali è quindi razionale e trova la propria legittimazione nell’accettazione generale della Chiesa universale”.
    Alessandro Manzoni in uno dei suoi “Inni sacri” si chiedeva: “Chiesa dei Santi…dov’eri mai? Qual angolo ti nascondea nascente quando il tuo Re…?”. Gesù si trovava nei dintorni di Cesarea di Filippo, l’ antica Paneas, dove sorgeva il più grande santuario dell’antichità dedicato al dio Pan, il cui nome fu cambiato in Cesarea proprio da Filippo, figlio di Erode il Grande, quando alla presenza di tutti i discepoli che lo seguivano oltre i dodeca, conferì a Simone figlio di Giona [o meglio Bariona cioè uno dei Barionoi che altro non era che l’appellativo degli zeloti] da lui soprannominato Pietra, l’incarico di vicario del Re (Malkut) del suo Regno, chiamato “Chiesa” conferendogli il munus in uno col ministerium. Tutti insieme i presenti, come gli assenti che ne condividevano la fede, costituivano la Chiesa nascente.
    Un’altra bella specificazione di altri appartamenti a questa Chiesa, la troviamo in Atti 1, 14: ” Tutti questi erano unanimemente perseveranti nella preghiera assieme con le donne e la madre di Gesù Maria ed i fratelli di lui”.
    Ma poi, sempre in Atti 13, lo scrittore Luca mette in bocca a Paolo, nel suo discorso, qualcosa, secondo me, di sorprendente. Paolo dichiara che ” tutti i capi degli abitanti di Gerusalemme depongono dal Legno Gesù e lo mettono nel sepolcro”. Il testo greco ed anche il latino sono di una chiarezza lampante. Non esistono solo Giuseppe di Arimatea e Nicodemo, ma altre persone significative come appartenenti a questa Chiesa nascente. Paolo non conosce Mt15, 43-46, né Mt 27,57, né Lc 23,50, né Gv 19,38.
    Insomma la Chiesa nascente di Gesù siamo sicuri che sia altro dal Regno di David? O che sia la sola ed unica cattolica dei Costantini, dei Teodosi o degli Giustiniani?
    Penso sia legittimo pensarci su: “Qual angolo ti nascondea nascente quando il tuo Re dai perfidi tratto a morire sul colle…”

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Rolando,
      penso che ci sia voluta una lunga e combattuta fatica, alle origini, per arrivare a Costantino e a Teodosio. Desidererei un chiarimento: nella Pentecoste viene descritta una Chiesa formata da quattro gatti. Da quanto, invece, affermi, basandoti sulla Scrittura, parrebbe che i seguaci di Gesù fossero in tanti e dotati fin dall’inizio di un potere “intimidatorio”. Forse ho capito male?

      • Rolando ha detto:

        Cara Adriana, forse non hai capito male. Vedi anche più sotto i miei interventi di oggi alle ore 13;28 a tal Catholicus e delle 13;56 a tal QUELLO (catholicus).
        Avrai notato anche che nel citare l’inno sacro del Manzoni ho usato “nascondea” al posto dell’originale “raccogliea” (nascente).
        Cosa si nascondeva, storicamente parlando, sotto questa “raccolta” di Giudei e di Galilei? Gerusalemme o Roma? Scegli pure. A me basta Atene. O meglio scelgo Atene. Ciao.

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Rolando,
          ed in aggiunta…”Sempre devi avere in mente Itaca…
          Itaca ti ha dato il bel viaggio/ senza di lei mai ti saresti messo/ in viaggio: che cos’altro ti aspetti? ” ( K.Kavafis).

          • Rolando ha detto:

            Cara Adriana,
            “………………….Itaca non t’ha illuso.
            Reduce così saggio, così esperto,
            avrai capito che vuol dire un’Itaca.”
            ___________
            “………………………………. Gran Dio! che non li vedano
            quelli che in vesti nere cianciano di dovere”
            (Teatro di Sidone [Mc 7,24])
            Ti saluto caramente.

  • Mara ha detto:

    Invece di continuare a disquisire, cosa che fa solo pubblicità a questi eretici, perché tutti questi gruppi che contestano Bergoglio e i suoi sodali non si uniscono per il bene comune e lavorano per mandarlo a casa? Con petizioni (una c’è già e, anche se in questa sede può venire l’orticaria perché esistono delle idiosincrasie, è la più fondata), sit-in in Piazza San Pietro insieme a noi fedeli, conferenze allargate dove non ci sono personalismi, respiro internazionale, camion vela in giro per l’Italia. Eccetera eccetera.

    • Rolando ha detto:

      MARA, MARA, perché ti agiti tanto. Tua sorella Maria ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta: adeguarsi alla volontà del Padre, i cui pensieri non sono I pensieri di chi si crede nel giusto! Un po’ più di fede ed abbandono [= dono di sé al Padre- Abbà].

  • Rolando ha detto:

    Il cell mi fa arrabbiare e nonostante mille attenzioni scrive ciò che vuole. Mai l’intelligenza artificiale prevarrà su quella umana. Corrige: il caro Giulio Giorello. Comunque a vincere non sarà il Potere finanziario che paga ed usa la Scienza, ma l’unione di sagge intelligenze scientifiche.

  • Rolando ha detto:

    Son talmente rincoglionito che non distinguo più Enrico, Luca, il Matto, cai ta alla…
    Non m’interessano i nomi, ma i pensieri.

  • quello ha detto:

    ecco come dare la benedizione alla maniera di San Vincenzo Ferrer …….Predicava nella Città di Zamora in tempo che si conducevano due delinquenti condannati al fuoco per il peccato nefando, da loro commesso. Dimandò il Santo dal pulpito, che gli fossero condotti avanti ad effetto d’esortarli a ben morire; fattili ivi coprire con un mantello si diè a predicare contro vizio sì abominevole con grande energia ad effetto di muoverli ad una vera contrizione . Durò per lo spazio di due ore la predica e, quella finita, ordinò che fossero scoperti, e con immenso stupore di ciascuno furono trovati convertiti in cenere … Proseguì quindi il Santo a predicare sovra gl’effetti della contrizione coll’esempio di quei due, dicendo, che essendo essi già condannati al fuoco eterno, erano state purificare l’anime loro da quello della contrizione, che l’avea rendute più candide della neve e degne del Paradiso. [8]

    • Rolando ha detto:

      Questo “fatto” altro non è che un autentico spettacolo erotico esibito su un palcoscenico in una chiesa trasformata in teatro [autentica profezia del tempo attuale!]. Il mantello è il sipario che nasconde un delitto autentico per incamerare i beni dei due amanti come lo fu per Anania e Saffira sotto la direzione di Pietro. Il “più grande scandalo del NT” secondo le parole di papa Francesco ai seminaristi di Milano.
      Gesù rimandò viva e libera la prostituta, che nessuno ebbe il coraggio di lapidare. Qui, il supposto santo, dopo averli indotti, a sipario chiuso, al pentimento, lì fa vedere ridotti in cenere per amore a sipario aperto.
      Incredibile dictu! E poi si dice che non è amore! Che move il sol e l’altre stelle!

      • Adriana 1 ha detto:

        Caro Rolando,
        c’è solo da sperare che si sia trattato di un’opera di prestidigitazione ( Sim-Sala-Bin ). Altrimenti saremmo di fronte al solito delitto di grassazione “per la buona causa”

        • quello ha detto:

          Sicuramente il Santo lo stimò uno dei suoi più grandi miracoli perché come ebbe a dire lui stesso: “È un miracolo più grande di far risuscitare i morti, che chi ha fatto una cattiva vita faccia una buona morte”
          per completezza https://www.radiospada.org/2019/04/san-vincenzo-ferrer-una-vita-tutta-miracoli/
          immaginate uno così dare una “benedizione” a quelli dal “peccato nefando” cosa potrebbe accadere.
          Immaginate Martin dare una benedizione a quelli. sarebbe una comica, specie durante un lo gaipride.

          • Rolando ha detto:

            Caro CATHOLICUS, sicuramente non occorre tanta immaginazione: quel miracolo non accadrebbe più, non solo perché mai accaduto, ma perché si ripeterebbe “semper et idem et ubique” [sempre lo stesso dappertutto]: cioè un autentico spettacolo erotico, oppure un delitto nefando come il caso dei coniugi Anania e Saffira sotto la regìa di Pietro, primo papa. Tertium non datur! Il più grande miracolo, scrive Montaigne, è la faciloneria dei credenti a credere al miracolo. Mi diceva Diana Basile, la prima supposta miracolata di Medjugorje, in risposta ad una mia domanda, che non aveva provato alcuna emozione perché tutto è miracolo! Ciò conferma Montaigne anche per questo caso “catholicus”. Ma… Dio non è cattolico!
            Tu invece lo sei, ed io ti rispetto, ti leggo, dico la mia e ti saluto caramente…. e, per miracolo, rido sotto i baffi (che non coltivo), sempre inutilmente ormai augurandomi che non si tratti di un autodafè della sancta Mater Ecclesia quae aborret a sanguine! Miracolo storico documentato d’ipocrisia.

          • Rolando ha detto:

            Caro QUELLO catholicus, tu scrivi: “Sicuramente il Santo lo stimò uno dei suoi più grandi miracoli perché come ebbe a dire lui stesso: “È un miracolo più grande di far risuscitare i morti, che chi ha fatto una cattiva vita faccia una buona morte””
            Bruciati vivi in calore d’amore o di odio? Dio aborrisce il peccato non il peccatore, se credi nella parola di Dio che professi. Ed anche: “A me [YHWH] la vendetta”
            Non ho dubbi che il santo l’abbia stimato “uno dei suoi più grandi miracoli”, perché tal santo altro non era pensando e dicendo queste terribili parole che un uomo diabolico cattivo e superbo perché solo il Buon Dio può fare miracoli e, sicuramente, per la ragione umana non ce n’è uno più sconvolgente della risurrezione della carne cadavere da morte.
            Ti ricordo che Paolo stesso dice [ma la mediti la sacra scrittura AT e NT?] che se non c’è risurrezione anche la Fede del cristiano cattolico è vana, inutile!
            Ma Gesù non è risorto in virtù propria in quanto uomo-Dio? Ma questo è il più grande miracolo o il miracolo della più grande menzogna? Consiglio i cattolici “veri” di non essere provocatori perché potrebbero essere responsabili di “un peccato più grande” come dice Gesù ebreo nel vangelo cristiano.
            E poi chi è quel grande ficcanaso che si mette tra Dio che guarda nel cuore della sua creatura?
            Datti la risposta QUELLO!

          • quello ha detto:

            A Rolando,- lascia perdere la credulità seppure facile dei credenti. fa un giro tra i Santi e sono tanti, imparerai tante cose. Soprattutto ti farà chiaro.

          • Rolando ha detto:

            Se è per quello, caro QUELLO, nella mia discretamente nutrita biblioteca, ho anche tutti i grossi volumi della BIBLIOTHECA SANCTORUM dell’Istituto Giovanni XXIII della Pontificia Università Lateranense.
            Nel XII volume a pag 1168 in seconda colonna, si trova:
            VINCENZO FERRER, Santo. La relativa documentazione si estende fino a pag. 1176 in seconda colonna. Figlio di un notaio, da sacerdote e teologo ebbe incarichi in questioni giuridiche. Scrisse anche: “De moderno Ecclesiae schismate”. Dall’ampia documentazione e dalle circostanze turbolente del suo tempo, quel miracolo altro non è che un autodafè reale fatto passare come provocato beneficamente (cioè ideal-teologicamente e tragico-poeticamente) dalla forza del pentimento per evitare definitivamente e scandalosamente sicure ricadute. Tale enciclopedia contempla ben 13 pagine fitte di nomi di esperti e cioè dalla XI alla XXIII. Presidente d’onore è il card. JEAN VILLOT e Presidente S.E.R.Mons Pietro Palazzini.
            Ma i grandi nomi cattolici romani cambiano anche in corso d’opera! E con gli aggiornamenti fino ad oggi! C’è anche allegato un volume di nutriti indici onomastici, emerologici, dei patronati, ecc…
            Ho riscattato da un mercatino d’antiquariato un MARTYROLOGIUM ROMANUM
            Gregorii XIII jussu editum et Clementis X auctoritate recognitum Venetiis, MDCCXLVI
            Apud Nicolaum Pezzana.
            Memore di ciò che scriveva San Gregorio Nazianzeno, padre e dottore della Chiesa: “SALUTEM AFFERT SOLA RECORDATIO”.
            Quel supposto miracolo del Ferrer non me lo da da intendere né un QUELLO né un QUESTO.
            Dio è Amore. Non ha mai bruciato vivo nessuno. È perfino offensivo attribuire al Dio della dottrina tale metodo, come se non ne contemplasse abbastanza la pena eterna!
            Non saprei dire da quale parte sono gli autentici miscredenti o meglio quelli che dalla cattedra impediscono la via al Padre, proprio come insegnava secondo un vangelo, Gesù ebreo e Galileo.
            E termino:
            “αγαθὸς ῆν, αγαθῶ δε ουδεὶς περὶ ουδενὸς ουδέποτε εγγίγνεται φθόνος” (Platone, Timeo 29 E)
            [Buono diventava (sarà alla fine della vita): al buono infatti nessuno contro nessuno in nessun luogo nasce GELOSIA].

          • quello ha detto:

            sempre a Rolando- complimenti per la biblioteca

  • Rolando ha detto:

    Cara Adriana1, voglio esternare ancora un pensiero circa il competentissimo lavoro del prof.Massimo Viglione che tu mi avevi suggerito.
    Mi sono assai sorpreso di questa sua affermazione: ” mancando la definizione dogmatica in materia, governa l’incertezza teologica”, dopo aver scartato le due ipotesi più accreditate come altamente probabili ma non assolutamente decisive.
    Anch’io secondo il mio modo di pensare ero arrivato a vedere in quel “munus” cui Benedetto XVI non aveva e non poteva rinunciare, qualcosa di “assoluto”.
    Avevo postato qualcosa in relazione in questo sito, almeno ricordo, ma non fu pubblicato. A mio modo facevo rientrare il “munus” nei “gradi” del sacramento stesso dell’Ordine.
    Si sa, dalla pagina evangelica del Primato conferito a Pietro da parte di Gesù, la teologia dogmatica non vede una istituzione sacramentale, come la coglie nell’Ultima Cena di Gesù. Tuttavia è innegabile che i sacramenti sono tutti doni divini efficaci di grazia santificante. Ed il papa è “Sua Santità” per eccellenza.
    Anche perché il terzo grado del sacramento dell’Ordine è quello conferito al Vescovo.
    Gli Ortodossi infatti ritengono che questo Primato sia comune a tutti i vescovi. Certo è difficile sapere cosa avesse in mente la mente teologica di Benedetto XVI, che, come riportato nel testo “è scappato davanti ai lupi”!
    Tuttavia Massimo Viglione scrivendo a pag. 228 “MANCANDO LA DEFINIZIONE DOGMATICA IN MATERIA” cala un MACIGNO in argomento.
    Tutto il resto è verba praetereaque verba. Quindi la realtà è che Francesco è il vescovo di Roma e Papa di tutta la cattolicità apostolica romana ad ogni effetto.

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Rolando,
      la mia modesta impressione è che, sulla base di una breve frase evangelica, sia stata attuata nella Chiesa di Roma una “divinizzazione” papale, simile a quella degli Imperatori romani e- in seguito- a quella di Costantino e Giustiniano.
      Si aperse un dibattito che si trascinò per secoli- ne è testimone il “De Monarchia” di Dante.
      Alla scomparsa degli Imperi il potere papale mi sembra si sia incentrato sul doppio binario legalitario e spiritualistico. Quale dei due sarà il primo a scomparire?

      • Luca antonio ha detto:

        Il secondo e’ scomparso da decenni, il primo dura solo come utile influencer, grazie ai vari Soros e altri f.lli maggiori.

      • Rolando ha detto:

        Sicuramente lo spiritulistico. Il legalitario resisterà ancora per la farsa delle ultime beghe curiali del nulla. Mi diceva il caro Giulio Giorelli che fra trent’anni nessuno più parlerà di cristianesimo! Quando però ripenso a questa sua convinzione, non riesco a concettualizzare in merito. Certamente ci sarà una accelerazione di cambiamenti di funzione per tanti edifici di culto….
        L’unica verità -insegna il Budda- è che tutto cambia. E se si guarda alla storia non possiamo dargli torto….
        Mille anni agli occhi del Signore sono una corta giornata invernale….. Ma i tempi evolutivi generano teologie in abbondanza diceva Peter Sloterdijk….
        Ciao Adriana.

      • Rolando ha detto:

        Cara Adriana. A proposito di DIVINIZZAZIONE DEL PAPA, dopo l’accettazione al soglio di Pietro, segue “L’ADORAZIONE” dell’eletto da parte dei cardinali, uno alla volta!
        Nacqui sotto PIO XII, vidi il card. Roncalli a Padova nel settembre 1958. Neanche un mese dopo veniva “adorato” in conclave col nome di Giovanni XXIII.
        Primo scandalo, per me.

        • Adriana 1 ha detto:

          Gli ambasciatori ateniesi si rifiutarono di prostrarsi ad adorare il re di Persia ( divinizzato ), sostenendo che mai
          persone civili devono adorare un essere umano.

          • Rolando ha detto:

            Lo diceva anche Filone alessandrino. Solo I cristiani cattolici romani si ritengono portatori di una civiltà purificata ed illuminata. Quindi di una morale superiore. E con che foga sostengono questa superbia redenta fatta virtù! Lo sostengo con ragioni di causa sperimentale e dimostrabili.

        • Adriana 1 ha detto:

          Per favore,
          mi sai dire se questa costumanza viene ancora praticata?
          La riterrei assai stancante visto l’alto numero dei Cardinali.
          Cmq. non è difficile immaginare con che alibi venisse prestata l’adorazione al Pontefice…visto che è, per eccellenza, l’alter Ego di Cristo che- però- non mi risulta dai testi, avesse le pretese di un Satrapo orientale, neppure quando venne unto dai balsami preziosi della donna a noi ignota, ( e , probabilmente, come auspicio o riconoscimento di messianesimo ).

          • Rolando ha detto:

            Cara Adriana non ti saprei dire con precisione perché interventi normativi per le regole dello svolgimento del conclave da Giovanni XXIII ne sono avvenute.
            Penso che la formalità della ADORATIO sussista ancora.
            Ma a me non interessa più di tanto. Mi aquitania il Falstaff di Verdi: “Tutto nel mondo è burla”. Soprattutto quando l’uomo si serve del Dio in cui spera sostituendovisi per “amore del prossimo” pretendendo di amare l’altro come ama se stesso.

  • crisbiagio ha detto:

    Benedizione?!?Come fece Gesù con l’adultera?La benedisse?Mi pare le disse”Neanche io ti condanno. Va e non peccare più”. Benedizione o AMMONIZIONE?Questi sono la Chiesa strana e stravagante vista dalla Emmerich. Tra poco per loro sarà finita.Preghiamo che questo tempo trascorra veloce.

    • Rolando ha detto:

      Benedicite, nolite maledicere! Dice il NT.
      “Tra poco per loro sarà finita”. Quando accadrà questo Signore? Lo sa solo il Padre, neppure il Figlio unigenito che è nel seno del Padre lo sa! (Vangelo di Gv).
      Fa tu: chi è il bugiardo?

  • Adriana 1 ha detto:

    Caro Rolando,
    ti sono assai riconoscente… però, a questo punto, interviene in qualunque argomentazione che si dichiari di Fede cattolica il paragone evangelico della vite e dei tralci, ( quelli infruttiferi si devono bruciare- meglio se sul rogo-) come pure interviene l’appello al Tempio interiore e, di concerto, la definizione della ecclesìa (assemblea) come corpo mistico. Elementi tutti che se giovano all’Istituzione, temo danneggino la spiritualità.

    • Rolando ha detto:

      Adriana cara. Che dire? Le vie di Dio sono infinite ed uniche. Le stesse sacre scritture ebraico-cristiane asseriscono che il Signore stesso avrebbe rivelato che i suoi pensieri non sono I nostri pensieri!
      Comunque con Matteo Ricci, Carlo M. Martini e papa Francesco, ritengo con razionale convinzione e Fede totale che Dio (Qualunque cosa egli È) non è (solo ed unicamente) cattolico romano.
      Gli dei omerici facevano i loro affari e pur intervenendo (innamorandosi di qualche uomo o donna ) lasciarono gli umani completamente liberi di darsi le migliori leggi.
      Non dettarono certo una DOGMATICA MORALE romana!
      Sicuramente non erano Dittatori. Punivano solo l’empietà fattuale.

      • Adriana 1 ha detto:

        Sugli dei antichi concordo. Posso anche capire gli altri due,
        ma
        non il terzo, sia per la contraddizione violenta e rude con la posizione che occupa,
        sia perchè
        alla sua dichiarata pars destruens non vedo corrispondere una pars construens animata da una autentica pietas, priva di ambizioni.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Bisogna vedere che s’intende per “cattolico romano”.
        E se i due termini fossero sinonimi?
        E se dire cattolico significasse dire romano?
        E se romano significasse cattolico.
        Certo, qui bisogna tenere presente cos’è ROMA.

        • Rolando ha detto:

          Cos’è Roma?
          Caro Luca Antonio. Roma è una città che ha il Papa, ma non ha più l’Imperatore. Non è più un Impero, cioè non c’è l’ha più! Leggi Rm 13,1 e il vescovo De Dominicis: c’è distinzione tra Autòs-Autorità e Potere. Ti ricordi cosa sta scritto in Campo dei Fiori? “Sancta Mater Ecclesia aborret a sanguine”(ipocrisia). Ma la lettera uccide (Potere) dice l’apostolo ispirato da Dio, lo spirito invece dà vita (il piacere della Libertà spirituale, di pensiero, di scelta e di…evoluzione). Sei tanto abile in furbizia, Luca.
          A ciascuno il suo, non praevalebunt.

        • Rolando ha detto:

          Enrico Nippo caro. E se, e se, è se…
          E se ” non ogni concetto o parola che si siano formati in passato attraverso l’azione reciproca fra il mondo e noi e tra di noi sono in realtà esattamente definiti rispetto al loro significato ” sentenzia Werner Heisenberg.
          E sembra che questo “assioma” dello scienziato fosse anche a conoscenza di ELOHIM [DIO] quando nel salmo 62, 12 fa sentenziare: “Una (parola) ha detto ELOHIM, due quelle che ho udito io: che forza (appartiene) a ELOHIM”. Cioè quell’energia “misteriosa” cui si interessava anche Werner Heisenberg? Atto di fede.

        • Rolando ha detto:

          Perfino in Giobbe 33,14 il buon Dio ripete: “Poiché in una parlerà EL (DIO) e in due [l’uomo] non scorgerà essa”.
          Dio ed uomo sembrano non capirsi, perché uno dei due equivoca, inganna.

  • Rolando ha detto:

    Pervicace e non pertucale. L’IA del cell tenta sopraffare!

  • giovanni ha detto:

    Questo e’ prete come io sono Napoleone Bonaparte. Poi c’e’ quello vestito da papa, meritevole di trattazione specifica e a parte. Alla Dottrina c’e’ uno che sforna elucubrazioni sui baci meritandosi il soprannome di besame mucho e …….. non finisce qui. C’e ne’ altri ancora per i quali e’ lecito chiedersi cosa facciano nel cattolicesimo visto che da come si muovono, pensano ed agiscono, appartengono a ben altra religione. Forse devono aver anticipato il carnevale di Venezia ,per cui sono gia’ in costume. Non oso pensare chi saranno i partner di costoro per il gran ballo finale…….

  • Margotti ha detto:

    Scusate la mia ignoranza: ma un sacerdote o vescovo o religioso che è “in dissenso dall’insegnamento cattolico, quindi dalla dottrina cattolica” non è eretico? Qui si parla di questo “padre” come “eterodosso”, che è un altro modo, più soft, per sottolineare l’eresia.
    Fino al 1958 sarebbe incorso nella probabile scomunica, mentre oggi gode dei sofismi modernisti, ergo eretici, innestati nella Chiesa degli ultimi 60 anni.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Mi pare che siamo in molti a dire : Piantiamola di chiamarlo Padre, anzi piantiamola proprio di nominarlo.
    E allo stesso modo, quando siamo costretti a menzionare i gruppi che codesto individuo patrocina, piantiamola di disturbare la parola Comunità e di far seguire l’acrostico impronunciabile : si dica Una Cosa Che Comincia Per Elle (nb: è una citazione da Dino Buzzati), e si può ancor meglio riferirsi ai loro metodi e chiamarli Una COSCA Che Comincia Per Elle”

  • Emma b. ha detto:

    1000 messe di riparazione per la Madonna di Knock.
    Non ci sono parole.
    Bergy satanico.

    • Catholicus ha detto:

      Quel tale Martin ha dissacrato un santuario mariano…Bergoglio ha dissacrato la figura del pontefice, i giardini vaticani e San Pietro con la Pachamama e la statua di Lutero, poi con l’ emissione del francobolo blasfemo per celebrate i 500 anni della rivoluzione luterana ( altro che dono dello Spirito Santo, come affermava Galantino), dove ai piedi di Cristo crocifisso, al posto della Madonna e San Giovanni, ha messo Lutero e Melantone….anatema a tutti loro ! si può dire ?…. si deve dire, come ci ordina di fare San Paolo….

      • Rolando ha detto:

        Quale uomo razionale e normale al mondo può pensare e scrivere d’essere stato in visita nel terzo Cielo col corpo o senza il corpo ed aver messo il naso nei misteri divini? E poi dire: imitatores mei estote sicut ego Christi?
        Gesù ci ha invitati ad essere perfetti come il Padre nostro che è nei cieli, il quale solo è Buono.
        Quando un tale si appella a Gesù chiamandolo “maestro buono”, Gesù rifiuta questa riconoscenza sia come uomo, sia come maestro. Ma la teologia dell’uomo visionario a cominciare da Paolo di Tarso, sarà una teologia politica. Esattamente quella imparata da Mosè, ma per un nuovo Mosè da sostituire al vecchio. Gesù invece voleva, sembra, ricondurre le cose come “in Principio”. Quindi veniva esplicitamente ad ammettere e dichiarare che non era volontà di Dio YHWH la concessione del divorzio al maschio, pure scritturistica, concessa da Mosè autore della Toràh e confidente di Dio che parlava con Lui “faccia a faccia”! Come la mettiamo? Voleva veramente abolire il divorzio insieme con tutta la Toràh o il divorzio soltanto? O la discriminazione tra maschio e femmina? O è più probabile che sia una autentica invenzione paolina messa in bocca a Gesù? Ma Dio creando il maschio e la femmina creava il matrimonio (sacramento) o semplicemente una necessità umana per la conservazione ( evolutiva ) della specie?
        Ma come? Gesù non ha detto che neppure uno iota sottoscritto cadrà dalla Toràh senza che questa non si adempia tale e quale? Misteri della fede!!!

      • Rolando ha detto:

        E poi caro CATHOLICUS romanus, non è a San Paolo che Gesù ha conferito il Primato, non è a San Paolo che ha dato il munus ed il ministerium delle Chiavi. Gesù vivo neanche lo conosceva e così pure nessuno degli undici avrebbe mai, secondo le norme datesi in Atti (parola di Dio) ritenuto tal Paolo adatto ad occupare il posto vuoto di Giuda, anche se lo avessero visto e conosciuto già di persona! Questa è realtà storica che trasuda dalla Parola di Dio. Per primi documenti abbiamo gli scritti di Paolo di Tarso che trasudano ben diverso pensiero del giudeo messianico che Paolo di cultura greca chiamava cristianesimo. Fin a Pozzuoli arriva Paolo. Ma il Petreum sorgeva già sul colle Vaticano. E lì “sarebbe arrivato” il Pescatore di Galilea cui Gesù conferì l’anello del sigillo che oggi indossa il super Grande papa Francesco, secondo la volontà di Dio Padre del nostro Signor Gesù Cristo, Padre delle Misericordie che ci consola in ogni nostra tribolazione. Benedictus sit Deus, Pater Domini nostri Jesu Christi, Pater misericordiarum et omnis totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribolatione nostra. Deo gratias.

  • filippo ha detto:

    Chiamare “Padre” il gesuita Martin mi sembra comico, ridicolo..

  • quello ha detto:

    La benedizione con un forte ammonimento potremmo accettarla.
    Il benedicente ammonisce i due prima della benedizione “a vostro rischio e pericolo” non è detto che il Buon Dio voglia quello che voi volete.
    Potrebbe essere una vera benedizione per il bene della loro anima.
    di James Martin taccio, cosa avrà letto o studiato? e dove?
    Poverino

    • Eugenie ha detto:

      Si,si no,no.
      No, nessuna benedizione.

    • Rolando ha detto:

      QUELLO caro, bello questo tuo consiglio da suggerire al sacerdote benedicente da dire alla coppia: “non è detto che il Buon Dio voglia quello che voi volete”.
      Ma non è detto neanche che il buon Dio voglia quello che pensa QUELLO da suggerire al benedicente! Va comunque bene avvertirli se son sicuri d’aver lo stesso organo sessuale. Non si sa mai!

  • Adriana 1 ha detto:

    Mah…? qua non si descrive il “come” bisogna benedire le coppie -omo-. Mi auguro che padre Martin non si sia ispirato al rituale della promessa anticotestamentaria dove chi giura allunga le mani sulla altrui cintura…che non è una cintura.

    • Emma b. ha detto:

      Ma non ti fa SCHIFO?

    • Rolando ha detto:

      Cara Adriana 1, ti rispondo qui a proposito del libro del prof. Massimo Viglione, che tu mi avevi segnalato.
      L’ho trovato interessante assai anche e soprattutto per la ricchezza delle fonti documentarie in argomento.
      Ma voglio subito venire al dunque in poche parole.
      1) L’autore “cum timore ac tremore” constata che Francesco Bergoglio, nell’eventualità sia papa legittimo [ e qui mi sembra condensi quanto il marasma della legislazione canonica non aiuti neppure lui! ], sia effettivamente in maniera manifesta e perticale e pure continua un eretico ed un errante in virtù di ciò che ha detto e scritto (pag 212). Insomma non avrebbe conservato il depositum fidei, anzi si sarebbe allontanato spiegandolo – aggiungo io – secondo la sua propria fede personale anche da papa.
      MA. Un macigno di MA:
      “siccome è accaduto [ il fatto accaduto, factum infectum fieri nequit] ed è stato accettato è legittimo ”
      ” La sanzione delle irregolarità canoniche e procedurali è quindi razionale e trova la propria legittimazione nell’accettazione della Chiesa Universale.”
      “Anzi, diamo anche il nostro contributo in merito”.
      Che dire? Dio è Verità sempre nuova e sempre idem.
      Ah! Filone! Filone! Se hai ragione! Di Dio si può dire solo ed unicamente che È.
      ” Non ogni concetto e parola che si siano formati in passato attraverso l’azione reciproca fra il mondo e noi e fra noi sono in realtà esattamente definiti rispetto al loro significato” (Werner Heisenberg).
      Dio non è cattolico romano e basta.

      • Luca antonio ha detto:

        MA. Un macigno di MA:
        “siccome è accaduto [ il fatto accaduto, factum infectum fieri nequit] ed è stato accettato è legittimo ”
        Lo stesso macigno che si trovo’ davanti sant’Atanasio.

    • Rolando ha detto:

      Ben detto Adriana1. Chi giura deve porre la mano sotto i testicoli, scroto, del richiedente il giuramento.
      Per questo la parola “testimone” deriva da testicoli.
      Lo dice con sicurezza la parola di Dio e non si può dubitare. Naturalmente tra maschi perché le donne non potevano giurare. Anzi se per sbaglio una donna toccava i testicoli dell’uomo le veniva tagliata la mano. Così sta scritto nella bibbia!

  • Enrico Nippo ha detto:

    Preghiamo per “padre” Martin, affinché san Raffaele guarisca la sua cirignoccola.

  • Carlo ha detto:

    Il matrimonio omosessuale fa parte dell’ accordo che ha rinunciato Benedetto XVI e messo Berggy sul seggio di Pietro. Martin e Besame Tucho stanno soltanto onorando la parola data.