Benedetto XVI come Gregorio Magno? Uno Spunto di Riflessione. Marco Begato.

6 Gennaio 2024 Pubblicato da 43 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico del nostro sito, don Marco Begato, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo ricordo di Benedetto XVI. Buona lettura e diffusione.

§§§

Benedetto XVI come Gregorio Magno? Uno spunto di riflessione

Abbiamo ricordato settimana scorsa un anno dalla morte di Benedetto XVI e un anno dalla celebrazione delle sue esequie. Negli stessi giorni mi sono imbattuto in una Rivelazione di santa Gertrude la Grande, relativa al pontefice San Gregorio Magno e alle sue relative virtù (S. Gertrude di Hefta, Le Rivelazioni, Libro V, Capitolo X, San Gregorio Magno). La descrizione di questo straordinario pastore della Chiesa mi ha fatto tornare in mente tanti aspetti evidenti anche nella personalità umana e spirituale di Benedetto XVI. Decido di riprendere con voi i brevi paragrafi di tale Rivelazione, lasciando ad altri di definire quanto tali descrizioni si addicano puntualmente al pontefice tedesco e quanto no. Del resto la Santa stessa ricorda che a tutti competono certi doni celesti, però a “ciascuno secondo l’importanza e l’utilità” del proprio operato. Insomma, poco o molto che convenga a Papa Ratzinger, possa il seguente cammeo valergli a lode e ringraziamento da parte del sottoscritto e di quanti vorranno associarsi.

Anzitutto, come sempre capita nell’esperienza di santa Gertrude, le visioni hanno luogo durante la liturgia, che così si conferma come spazio mistico per eccellenza, quanto di più lontano dall’idea di azione comunitaria e orizzontale oggi sempre più prevalente.

“Nella solenne festa di quell’uomo di grandissimo merito che fu S. Gregorio Papa, mentre cercava durante la Messa di venerarlo devotamente, egli le apparve rivestito di una gloria incomparabile”.

Si tessono quindi gli elogi di San Gregorio. Il modello è stereotipato: vengono riprese le categorie di santità principali e si considera, per ognuna di queste categorie, quanto il nostro Santo abbia eguagliato l’ideale che esse incarnano.

“La paterna previdenza e la diligente cura di cui aveva circondata la Chiesa lo uguagliavano ai Patriarchi; era simile ai Profeti perché nei suoi salutari scritti sono previste le diverse insidie che il nemico ha preparato al genere umano e dà  i consigli più saggi sulle precauzioni da prender per resistervi; uguagliava poi i meriti dei santi Apostoli per il suo fedele attaccamento al Signore così nella prospera come nell’avversa fortuna; era ancora simile ai Martiri e ai Confessori per la sua rigorosa mortificazione”.

Che ve ne pare? Non è uno schema interessante per giudicare anche dei Pontificati contemporanei? E per molti aspetti la condotta di Benedetto XVI non esce forse a testa alta di fronte all’elenco di meriti e doveri esibiti da San Gregorio e richiesti ad ogni Sommo Pontefice?

La Rivelazione prosegue con una nota che riguarda la Chiesa, la tristezza con cui accoglie la perdita del suo Santo Pontefice, la gioia con cui lo riceve glorificato nelle preghiere della liturgia e quindi nelle benedizioni eterne dell’Altissimo.

“Tutti i presenti, anzi tutta la Chiesa che capiva di venir privata di tanto padre e di così saggio amministratore, piangeva sconsolata in quel giorno di lutto; ora invece ogni qual volta il cielo liturgico ne riconduce l’anniversario, lo si celebra con venerazione e lo si esalta con un solenne e giocondo concerto di lodi”.

Abbiamo pianto anche noi, prima l’abdicazione al Soglio, poi il silenzio decennale, poi la morte, con l’impressione che molti suoi insegnamenti in pochi anni siano già divenuti fumo. Ma la storia della santità ci insegna che quanto è fumo secondo gli uomini, può essere restituito come luce dalla Provvidenza, così come del resto apprendiamo dall’esempio più alto del Divin Maestro: “la pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo”.

Proseguendo, Santa Gertrude pone la sua consueta domanda: quali sono le ricompense che si è meritato San Gregorio? La domanda può essere dispiegata ulteriormente: come valuta Dio il nostro operare? Quali azioni hanno davvero valore ai suoi occhi? Qual è il criterio che le valorizza? Risponde il Signore Gesù:

“La mia Divinità si compiace meravigliosamente in ciascuno di questi scritti [di San Gregorio] e tutti i sensi della mia Umanità vi trovano delle soavi delizie. Ogni qualvolta nella Chiesa si legge un passo delle sue opere e un’anima ne è tocca di compunzione, eccitata alla devozione o infiammata d’amore, egli ne riceve davanti a tutta la corte celeste gloria e onore. Allo stesso modo si sente colmo di onori un principe o un semplice soldato che riceve la decorazione del suo duce, o che si siede alla tavola del suo re per prender parte allo stesso banchetto”.

Iddio ricompensa puntualmente i suoi soldati, i suo messi, e lo fa in proporzione del bene spirituale che essi hanno fatto alle anime loro affidate. Le azioni che hanno valore presso Dio sono quelle che giovano a diffondere la Luce del Verbo presso le persone. La grandezza di un Santo e di un Pontefice sta nella capacità di diffondere il Bene del Vangelo e di accrescere spiritualmente gli uomini del suo tempo.

Per la precisione, la Rivelazione va oltre e mostra che si misura il bene ben oltre gli anni di vita del Santo, e si considera il frutto del suo operato anche sulle generazioni successive. Il Bene (o il male!) che i propri scritti e le proprie decisioni generano nel corso dei decenni e dei secoli diventa foriero di meriti e ricompense (o del loro esatto contrario!) per il Pontefice che ne è stato responsabile.

Devo dire che nella mia piccola esperienza continuo a incontrare persone distanti dalla fede cattolica, che iniziano ad avvicinarsi ad essa grazie agli scritti di Ratzinger-Benedetto XVI. E penso proprio che questo gli verrà ascritto a lode e che sia un capitale di bene futuro seminato nel cuore della vita ecclesiale odierna.

Conclude Santa Gertrude: “I due Santi Agostino e Bernardo, che ti sono particolarmente cari, godono anch’essi di questa prerogativa, così come gli altri Dottori della Chiesa, ciascuno secondo l’importanza e l’utilità della sua dottrina”.

Possa Benedetto XVI ricevere tutte le ricompense che si è dolorosamente guadagnate, secondo l’importanza e l’utilità della sua dottrina, che ancora oggi risultano essere molto grandi e molto urgenti. Possa benedirci con larghe benedizioni. Possibilmente superiori ai quindici secondi.

don Marco Begato

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

43 commenti

  • Anfisbena bipede ha detto:

    Comunque almeno il libro di Corrias sulla religione dei Romani vale la pena di essere letto, anche se senza prendere come oro colato le sue ricostruzioni e i suoi percorsi concettuali.

  • Adriana 1 ha detto:

    Sulle dimissioni di Papa Ratzinger si esprime anche il prof. Corrias intervistato da Toscano ( 2° parte del filmato ).
    Molto interessanti sono le sue considerazioni sulle religioni antiche ( tese all’immanenzai ) e quelle più moderne (tese all’astrazione e, quindi, alla trascendenza ).

    • Anfisbena bipede ha detto:

      Anche se non manca di una sua portata euristica, quella proposta da Correas è una bipartizione semplicistica. Senza contare che in questo caso antico e moderno sono parole poco appropriate: la religione di epoca augustea sarebbe moderna? L’era assiale di Jaspers, ammesso che sia mai esistito qualcosa del genere, sarebbe moderna? Oltrettutto la religiosità e le religioni, a quanto se ne sa, hanno sempre assunto le forme più disparate, tanto in epoca preistorica quanto in epoca arcaica, in epoca antica, in epoca medievale, in epoca moderna e in epoca postmoderna. Trascendenza e immanenza, queste sì, sono categorie di pensiero moderne. Spesso gli studiosi di antropologia religiosa (ma lo stesso vale gli studiosi di altre discipline, come per esempio gli psicologi, i linguisti, i filologi, ecc.) sono inconsapevolmente giocati da meccanismi proiettivi, con la caratteristica aggravante di credere che le proprie tesi siano fondate su dati oggettivi.

      • Adriana 1 ha detto:

        Anfesibena,
        Concordo: ritengo però che sia cosa stimolante il prender atto anche di ipotesi non strettamente confessionali,
        per evitare i pericoli della stagnazione mentale.

  • Enrico Nippo ha detto:

    j

  • Enrico Nippo ha detto:

    “State buoni, se potete”, diceva un Santo.

    La situazione non la sbroglierà nessun essere umano, dal momento che ogni essere umano se la canta e se la suona.

    Rilassiamoci tutti, e ciascuno di noi pensi piuttosto alle magagne irrisolte della propria anima.

    Ah, non dimentichiamo: la situazione sarà sbrogliata quando e come vorrà lo Spirito, e con lo Spirito la sorpresa è dietro l’angolo!

  • salvatore ioime ha detto:

    B.XVI :Leggi i suoi scritti ed il suo operato durante il Concilio;considera quanti anni è ancora vissuto dopo le dimissioni “per stanchezza ” e quanti Papi e non Papi sono morti per martirio e,poi,tira le somme e paragona B 16…….

  • Adriana 1 ha detto:

    Mi pare utile e significativo segnalare l’intervista telefonica rilasciata dal prof.
    Giancarlo Lehner sul suo ultimo libro: ” Bergoglio, da Cristo a Castro ” ( sottotitolo:-Paolo mi fe’, disfecemi
    Jorge Mario Bergoglio- ed. L’opinione ).
    Un laico, non di Fede cattolica, corre in soccorso della Chiesa attaccata dal suo “primo” nemico interno, con un libro costituito essenzialmente dalle numerose “esternazioni” di Bergoglio, il Papa dello “spettacolo”.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Visto che qualcuno ha postato il video di Patruno, la mia risposta nel primo dei quattro appuntamenti. https://www.youtube.com/watch?v=RfGmovuUzgQ&t=51s&ab_channel=AndreaCionci-CodiceRatzinger

    • Marco Matteucci ha detto:

    • Lucia Buttaro ha detto:

      Allerta massima!
      Il segretario di Ratzinger lo ha definito ONNIPOTENTE!
      Dice che lui avverte la sua onnipotenza spirituale!
      Sta dicendo che è Satana che vuole farsi adorare al posto di Dio!
      L’Onnipotente è soltanto Dio Santissima Trinità, non ce n’è altri!
      State bestemmiando contro Dio ,
      Avrete ciò che meritate!
      Parola di Dio!

    • Si faccia avanti ha detto:

      Cionci, Perché non va a illustrare e difendere le sue tesi in qualche sede scomoda, per esempio da Francesco Toscano, che l’ha invitata esplicitamente (il fatto che abbia avuto nei suoi confronti parole poco lusinghiere non è un motivo sufficiente per sottrarsi al confronto)? Se gli argomenti di cui lei è ideatore e sostenitore sono così inoppugnabili come lei asserisce, si faccia avanti senza timore e chieda, se possibile, si avere un pubblico contraddittorio con qualche esperto canonista di diverso avviso. Inoltre sarebbe opportuno che lei chiarisse una volta per tutte se è o non è credente e praticante cattolico (anche se, in effetti, un’idea in proposito ce la siamo fatta, dato che un credente cattolico non ha l’abitudine di schermirsi).

      • Milly ha detto:

        Ho seguito personalmente tutto il dibattito scaturito fra Francesco Toscano e Andrea Cionci e posso assicurarla che Andrea Cionci ha più volte sollecitato, dalle pagine del suo Blog, un incontro pubblico (in Visione TV) con Toscano stesso, il quale, non solo lo ha ignorato ma lo ha insultato pesantemente (a norma di querela per diffamazione) e ha invitato nella sua trasmissione tutti coloro che osteggiano pubblicamente Cionci tranne pochissime eccezioni (del tutto inaspettate da Toscano) come quella di Gianmarco Landi!

        • Martina ha detto:

          A me invece consta che Francesco Toscano abbia più volte pubblicamente ripetuto che se Cionci vuole partecipare a uno dei programmi della sua (di Toscano) emittente youtube, le porte sono aperte. Lo ha dichiarato anche stasera (9 gennaio 2024). È sufficiente che Cionci si metta in contatto con Toscano o con qualcuno della redazione di Toscano e chieda di partecipare a un dibattito. Secondo me tirarsi indietro facendo l’offeso, pretendendo scuse o ponendo altre condizioni di questo genere, non ha senso, se veramente la posta in gioco è quella che si sostiene nel “Codice Ratzinger”.

    • Anfisbena Bipede ha detto:

      Cionci, vai a Visione TV. Esponi le tue ragioni anche lì. Meglio se in contraddittorio con qualcuno. Fatti coraggio, vacci e parla.

  • Abraxas ha detto:

    …mi piacerebbe sapere che cosa abbia fatto di particolare Benedetto XVI per essere paragonato nientemeno che a Gregorio Magno…

  • E.A. ha detto:

    Il grandioso Magistero di Papa BXVI non può essere disgiunto dalla imponente Missione che il Signore Gli ha affidato e che non si è affatto conclusa con la sua morte, avvenuta da unico e legittimo Papa, tutt’altro… Con la sua Declaratio ha innescato il processo di purificazione all’interno della Chiesa e del Mondo intero, ha sancito l’inizio del momento storico finale (apocalittico) per tutta l’Umanita’… alla domanda “ lei è la fine del vecchio o l’inizio del nuovo?” “L’una e l’altro “ rispose. “Io non appartengo più al vecchio Mondo, ma quello nuovo in realtà non è ancora cominciato” (‘Ultime conversazioni ‘ P.Seewald).

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Don Marco carissimo,
    grazie di essere sempre sul pezzo con grande equilibrio e buon senso.
    Grazie per la sua filiale devozione, qui condivisa, a Papa BXVI.
    Grazie per ricordarci sempre cosa hanno insegnato i Santi e che esempi ci hanno lasciato per l’oggi!

    È essenziale ciò che sta facendo…prosegua!

    Abbiamo così bisogno di sacerdoti pienamente e convintamente cattolici, che non ci propugnino i loro pensieri ma quelli di Cristo, che non si intendano di politica, di economia, di ecologia…ma di vita spirituale e di grazia, che ci trasmettano con ogni premura e zelo la Dottrina di sempre!

    Soprattutto grazie per non fare parte di quelle fazioni contrapposte che oggi, guardacaso, sputano insieme, tanto disinvoltamente (anche se per motivi diversi), su papa Ratzinger: evidentemente ha scelto di essere pienamente cattolico. Ed è per questo che parla con tanta verità!

    Finché resterà pienamente cattolico la ascolto e leggo tanto volentieri.
    Dio la benedica e la Madonna la protegga!

    PS: Lei ha forse letto don Dolindo Ruotolo?…

  • Marco Matteucci ha detto:

    BRAVISSIMO DON MARCO BEGATO, ANCORA UN PICCOLO PASSO E SI RITROVERÀ TRA LE BRACCIA AMOREVOLI DELLA NOSTRA MADRE CELESTE.
    … e in molto meno dei canonici 15 secondi!

    QUESTO NOSTRO PELLEGRINAGGIO TERRENO È TROPPO BREVE PER PERMETTERCI DI SPRECARE TEMPO …. CORAGGIO, SE DIO È CON NOI SIAMO LA MAGGIORANZA!
    VIVA CRISTO RE E AVANTI CON MARIA.

  • Adriana 1 ha detto:

    In “Visione tv” un’interessante intervento sulle famose
    (o famigerate) “dimissioni” di Papa Ratzinger:

    • Lucia Buttaro ha detto:

      Benché ormai evidente che Ratzinger l’IDOLO ha voluto instaurare, riformare in senso luciferino il PAPATO con la chiara intenzione di “rimanere Papa per sempre” in una forma diversa ( PAPATO sinodale ecumenico collegiale alla Marta e Maria) , qui ci sono ipocriti che mistificano e manipolano il gravissimo tradimento dell’Emerito Figlio della perdizione, pretendendo di “normalizzare e santificare la blasfema riforma del presunto grande teologo!
      Né Patruno né sconcio ne Gulisano hanno tirato le logiche conclusioni, perché?
      Non si beatifica un sabotatore né lo si adora come fosse un dio!
      Benedetto XVI era DECADUTO prima delle dimissioni formali per diritto divino avendo distrutto l’Unità della Chiesa Cattolica dividendo il mandato petrino in munus e Minus.
      Cionci serve al più per ricostruire il suo diabolico piano che però risulta chiaro dal programma del suo pontificato contenuto nel suo stemma.
      I Cardinali Burke Muller Brandmuller devono avere il coraggio di chiedere l’apertura di un CONCILIO per studiare tutti gli atti e le azioni di questo impostore dal CVII alla sua riforma del PAPATO sinodale.
      Ratzinger è da condannare e PAPA FRANCESCO se non vuole fare la stessa fine dovrà consentire che la Chiesa Cattolica possa ratificare la decadenza nei suoi confronti già avvenuta per ORDINE Divino.
      Chiunque osanna Ratzinger è ipso facto condannato a seguirlo all’inferno!
      Ratzinger non era più pontefice quando si è dimesso perché DECADUTO e la Chiesa Cattolica se non è complice della distruzione del mandato petrino di origine Divina deve confermarlo!
      Muller, Burke, Brandmuller sappiate che chi non vuole perdere la propria vita a causa di Gesù la perderà!
      Guai a voi!
      Parola di Dio!

      • Sara ha detto:

        Visto i suoi commenti blasfemi contro la Divina Autorità di chi, come Benedetto XVI, ha rappresentato Cristo in terra, e Cristo crocifisso, se qualcuno mi mostrasse le prove documentali della sua iscrizione a qualche setta massonica non me ne meraviglierei affatto.

        Mi meraviglio invece che i suoi commenti vengano pubblicati.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Ho sempre avuto il sospetto che lei lavorasse segretamente per papa Ratzinger. Citare Patruno che dice “No, munus e ministerium sono sinonimi, ma Benedetto ha mantenuto l’ufficio primaziale e a ha perso la sede di Roma”. Un dileggio per la nostra intelligenza.

    • Adriana 1 ha detto:

      e.c. “un interessante”

  • piero laporta ha detto:

    Il Pastore è fuggito, abbandonando il gregge ai lupi. Tutto il resto è in second’ordine.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Sembra che non sia fuggito, ma abbia parlato e agito “in codice” 😄

      • piero laporta ha detto:

        Era Papa, si è ritirato e l’ovile è rimasto aperto. Sono entrati i lupi. Punto. Contro i fatti non valgono gli argomenti.
        Stiamo invece discettando intorno a dottissime questioni che, faccio un esempio, a Gaza o a Manhattan, alla Garbatella o nelle fabbriche, il 99% delle persone neppure sfiora col pensiero.
        Immagini un parroco che si fa sostituire perché minacciato da un assessore o addirittura da un sindaco. Grottesco che questo lo abbia fatto un Papa, insediato dallo Spirito Santo e noi stiamo a discuterne.
        “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”

        • Milly ha detto:

          Caro Generale, i lupi erano già dentro, nascosti e mimetizzati e in attesa di uscire allo scoperto! Come lei sicuramente saprà, il nemico è meglio averlo davanti piuttosto che dietro alle spalle e non vederlo!

        • Anfisbena bipede ha detto:

          Bravo La Porta! Ricatto o non ricatto, il romano pontefice non può filarsela all’inglese come un peppino qualsiasi. Per quanto Isolato, vessato, ricattato, minato dall’età (questa poi!), non può e non deve mollare il suo gregge: miliardi di persone. Non scherziamo! Mica è Cecco Angiolieri, che diceva “s’eo fosse papa sare’ allor giocondo / che tutti li cristiani imbrigarei”.

    • Andrea Cionci ha detto:

      Sig. Generale, mi stupisce come un militare di lungo corso come Lei non abbia compreso l’aspetto strategico OVVIO: la “fuga” di Benedetto XVI ha scismato la massoneria ecclesiastica fin da subito ma ha fatto in modo che prima potesse venire gradualmente alla luce, nei personaggi e nelle intenzioni. Se BXVI fosse morto eroicamente al comando oggi avreste Bergoglio vero papa e dovreste abbozzare, e la massoneria ecclesiastica continuerebbe a restare nell’ombra. QUindi dire “il soldato Ratzinger è fuggito” non vuol dire niente, perché ritirandosi ha minato il ponte su cui sarebbero passati i nemici, tutti, dal primo all’ultimo. Oggi ci sono quelli che non vogliono far saltare la mina, ma questo riguarda gli una cum, non il geniere Ratzinger. Spero voglia riflettervi sopra.

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Caro dott.Cionci,
        il generale ha diritto alla sua opinione: non è necessario accettarla anche se credo che anche costui sappia che è leggera e ingiusta. Incredibile, per noi che leggiamo, che venga da un uomo la cui particolare disciplina e formazione umana è legata alla propria scelta volontaria dei doveri cristiani. Ma si tratta di legami che non tengono, non per la qualità della corda ma per la inconsistenza del substrato da stringere. Hanno giurato di proteggere la Patria e non sanno proteggere neanche a parole la figura visibile di Dio sulla terra, il Papa.
        I tempi sono cambiati: oggi lei sa bene che provenire dallo spe blasonato col motto “una acies” non è più necessariamente correlato dell’onore personale col rispetto dei valori umani e all’amor di Patria che in un cattolico peraltro verrebbero dopo l’amore per Dio. Come si vede, questi novelli N.H. si sentono autorizzati a rilasciare insinuazioni offensive e gravi sulla figura del Rappresentante di Cristo che, fra l’altro, ora da morto non può neanche difendersi.
        Sa come si chiama chi offende la memoria di un morto? Si lei lo sa, caro dott. Cionci. Nel gergo militare l’azione in parola ha un nome preciso. Ebbene se questi sono i nostri migliori militari chi ci difenderà dal nemico?

      • luca antonio ha detto:

        Egregio Cionci, grazie per il suo impegno, davvero notevole, ma anch’io credo, come il generale, che BXVI sia solo fuggito. Sarebbe bastato chiamare in battaglia le proprie truppe – comunque all’epoca ancora numerose e fedeli – e denunciare il tutto per migliorare le cose ?, non possiamo saperlo, certo e’ che la sua linea di condotta (fosse anche vero quello che lei afferma) non mi pare stia dando, a parte un mucchio di sterili chiacchiere, i risultati sperati. Bergoglio procede come un treno e nessuno, tranne qualche eroico sacerdote, si oppone veramente….di che parliamo ?.
        “Dai frutti li vedrete…”

        • Milly ha detto:

          Appunto! I frutti, per chi si intende di agricoltura, abbisognano di tempo per maturare, non sono immediati come vorrebbero i nostri desiderata!

        • Martina ha detto:

          Ma certo che è fuggito! Questo è un dato. Il perché l’abbia fatto è marginale. Il vicario di Cristo deve restare al suo posto, eventualmente fino al martirio. Pensare che se ne sia andato seminando un sistema di bocconcini avvelenati per “scismare” la fazione dei furfanti che hanno lanciato un’OpA ostile sulla Chiesa cattolica è una simpatica fantasia, da cui Benedetto XVI esce tutt’altro che bene: una toppa peggiore del buco.

    • Donna ha detto:

      Generale, non condivido la sua posizione, Benedetto non è fuggito, ma il suo ,a mio avviso, “porsi di lato, e non dimettersi” , ha permesso venisse a galla tutto il marcio nascosto tra le fila , dentro e fuori la Chiesa… praticamente permettere che la zizania crescesse e si manifestasse, che si rivelasse il mistero d’iniquità…. chi segue Cristo e chi non lo segue affatto. Questo, affinché si renda chiaro a tutti l’inganno al fine dii scegliere chi seguire….Ora, è tempo di profondo discernimento.
      Dai frutti si vede l’albero, e visti gli ultimi frutti
      bergogliani….

    • G. ha detto:

      “Una cupola di demoni che isolo S.S. Benedetto XVI, di venerata memoria”. Scusi, sig. Laporta! Queste parole le scrisse Lei il 3 gennaio 2023 o un Suo omonimo? Nel primo caso, alla loro stregua sarebbe piu’ pertinente se Lei oggi parlasse non di FUGA, ma di RITIRATA STRATEGICA. Certo, e’ lecito cambiare opinione. Ma nel giro di appena un anno…

  • Gaetano2 ha detto:

    I fatti mostrano che Benedetto XVI è stato di una forza sovrumana, pur circondato da inetti e traditori, avversato anche da coloro che avrebbero dovuto sostenerlo, inetti appunto, non ha ceduto in nulla. Altri presi dallo sconforto avrebbero ceduto. Benedetto XVI ha difeso la Chiesa, conservando il MUNUS e smascherando i nemici.
    Sicuramente intercede per noi che triboliamo negli eventi.
    Solo i deboli lo considerino un debole.
    Che Benedetto XVI il Forte preghi per noi

  • Paolo Ballerini ha detto:

    https://www.maurizioblondet.it/ratzinger-come-hanno-formato-la-donna-che-non-vuole-piu-essere-madre/.
    Una grande testimonianza che ci ha lasciato Sua Santità Benedetto XVI. Imploriamo la Sua Grazia.

Lascia un commento