Orwell alla Mondadori je Spiccia Casa, come si Dice a Roma…

3 Novembre 2023 Pubblicato da 7 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato su X da Enzo Pennetta, che ringraziamo per la cortesia. Je spiccia casa, per chi non è pratico della lingua capitolina, può essere tradotto: Orwell, rispetto a Mondadori, non è nessuno…Buona lettura e condivisione.

§§§

Su un libro scolastico della Mondadori si afferma che molte teorie del complotto nascono dalla necessità di trovare spiegazioni facili a eventi complessi. La verità è che questo libro dovrebbe indagare ben altri problemi cognitivi, ad esempio quelli di chi dice che un complottista cerca spiegazioni facili a eventi complessi. Come si vede l’etimologia della parola “complotto” rimanda proprio al termine complicare e quindi alla complessità, come sarebbe dunque possibile che un complottista cerchi soluzioni facili ad eventi complessi? Aldilà del ben poco scientifico discorso sul “complottismo“, l’ignoranza e la mancanza di logica che emergono da questo passaggio sono sconcertanti. Ma ancor peggiore è il fatto che docenti e studenti non mettano in evidenza questo problema dimostrando così a loro volta di essere privi di conoscenza e logica. E infatti c’è voluto il cervello di un “complottista” per far circolare questo orrore scolastico in rete. Per una eterogenesi dei fini risulta dimostrato che è il cervello dei non complottisti da studiare come caso problematico.

 

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

7 commenti

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    La civiltà moderna è nata

  • Enrico Nippo ha detto:

    Può darsi che un diffuso modo di pensare non corrisponda necessariamente ad un complotto.

    Può darsi che si tratti soltanto di una proporzione di forza: se su 100, 90 la pensano cotta e 10 la pensano cruda, non vuol dire che i 90 siano dei complottisti.

    Né i 10 debbono lamentarsi troppo se il loro pensiero è più debole di quello dei 90.

    Sulla terra, in un modo o nell’altro, vale la legge del più forte.

    Se un dato pensiero prevale vuol dire che il pensiero che gli si oppone si è indebolito.

  • giovanni ha detto:

    Eppero’ constatare che hanno bisogno di un surplus di lavaggio sinaptico attraverso la carta stampata, per contrastare i ”complottisti ” genera una certa soddisfazione. E’ il segno evidente del travaso di bile patito quando gli stessi hanno sparigliato il ” giochetto ” attentamente pianificato. Schiumano rabbia e si preparano alla vendetta. Con l’aiuto del Signore, ci sara’ ancora modo di rovinargli la festa.

  • Topo gigio ha detto:

    Ma non vi siete accorti che l’autore del libro di testo cerca, a sua volta, di spiegare le cause dei fatti senza analizzare le vere cause ?
    Facciamo un esempio semplice. Qui, cioè in Stilum curiae, abbiamo sentito parlare molte volte del grande reset. Come se fosse la verità assoluta. Ma non lo è. Il concetto di grande reset e’ un concetto discutibile ma molto utile a nascondere la mancanza di incisività del messaggio cristiano. E quelli che parlano di grande reset non fanno che ripetere da pappagalli quanto scrisse molti anni fa il maestro dei complottisti nostrani, tal Blondet in un suo libro per molti aspetti poco convincente.
    Invece di fare autocritica sugli errori della chiesa di Roma cerca di trovare oscuri significati in gesti un poco stravaganti di persone al di fuori della chiesa accusandol questi gesti di essere colmi di significati simbolici peraltro per nulla evidenti.
    Se Blondet fosse stato un poveraccio qualsiasi nessuno lo avrebbe mai creduto. Purtroppo non lo era e oggi molti ripetono a pappagallo quanto afferma questo Signore nel suo sito.

    • Marco Tosatti ha detto:

      C’è un libro scritto da tale Schwab che ha quel titolo, se non erro. O addirittura due.

    • Davide Scarano ha detto:

      Domanda: allora il concetto di “Gran reset” è stato elaborato da cristiani per nascondere la “mancanza di incisività” del messaggio? Poi, perchè solo ora? Se può mi chiarisca il suo pensiero, grazie.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Non so se lei sia il solito Topo Gigio o un altro. Se il libro di Blondet a cui si riferisce è gli “Adelphi della dissoluzione”, tale testo fu pubblicato dalle Edizioni Ares, ossia Cesare Cavalleri, che sicuramente sprovveduto non era. Il libro è documentario e si fonda anche sulla testimonianza in incognito di Gianni Collu, misconosciuto studioso di Acqui Terme, amico di Piero Vassallo.
      Il discorso che Autori come Blondet portano avanti è molto semplice: la civiltà moderna in gran parte contro Dio e senza Dio ed è manovrato, dietro le quinte, da massonerie e consorterie varie. È un discorso che faceva anche, mutatis mutandis, Mons. Schooyans, Augusto Del Noce o che fa Mario Iannacone, tanto per fare qualche nome.
      Il mistero di iniquità che Satana porta avanti si serve di uomini e strutture. Può essere che non tutto quello che dicono questi Autori sia sempre oro colato e ci sono sicuramente enormi differenze di statura intellettuale fra quelli che ho citato. Però, il discorso di fondo è che la cultura occidentale moderna, da secoli, vuole la distruzione del Cristianesimo. Il messaggio cristiano è meno incisivo per colpa di pastori e fedeli, ma la sua trasmissione è resa difficile o quasi impossibile dalla cultura che le persone respirano che è intrisa di secolarismo.

Lascia un commento