L’Organista Schizofrenico, una Favola. Aurelio Porfiri.

17 Ottobre 2023 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il maestro Aurelio Porfiri offre alla vostra attenzione questo breve divertissement sul suo mestiere…buona lettura e condivisione.

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L’organista schizofrenico, una favola

C’era una volta un’organista devoto e pio.

Al catechismo e in parrocchia gli avevano parlato tanto del Concilio Vaticano II e dell’importanza dello stesso per la Chiesa cattolica.

Allora, visto che era tanto devoto e pio, si era messo a studiare bene bene tutti i documenti che aveva imparato quasi a memoria.

Naturalmente era particolarmente interessato alle disposizioni sulla musica sacra, che aveva imparato così bene che neanche molti preti potevano rivaleggiare con lui.

Quando crebbe in età, sapienza e grazia, cercò di mettere a frutto i suoi talenti e andò nella parrocchia di padre Giovanni. Questi gli disse: “nella nostra parrocchia niente canto gregoriano!”. Il povero organista non capiva e chiese perché e si sentì rispondere che non erano una parrocchia preconciliare. Il povero organista voleva comunicare a padre Giovanni che in realtà il Concilio aveva raccomandato l’uso del canto gregoriano, ma il prete si arrabbiò molto e lo cacciò via.

Allora andò nella parrocchia di padre Francesco il quale gli disse: “in questa parrocchia niente polifonia!”. Lui chiese perché e gli fu risposto che lo voleva il Concilio. Eppure lui ricordava bene i documenti che dicevano l’opposto e provò timidamente a farlo presente, ma anche qui il prete si infuriò e lo cacciò via.

Allora andò nella parrocchia di padre Andrea e decise di usare l’astuzia; per avere l’agognato incarico si sarebbe dissociato da sè stesso e comportato da schizofrenico. Padre Andrea lo accolse dicendo: “in questa parrocchia…” ma lui non lo fece finire e disse tutto d’un fiato: “odio l’organo a canne, non sopporto chi pretende di cantare in latino, voglio suonare la chitarra elettrica a Messa!”. Adesso che gli aveva detto quello che volevano ascoltare, il lavoro doveva essere suo.

Padre Andrea lo guardò un poco mortificato e quasi scusandosi disse: “stavo dicendo, in questa parrocchia ci serve un’organista per i matrimoni”.

Allora il povero organista se ne andò e invece di studiare i documenti della Chiesa cominciò a studiare psichiatria.

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2 commenti

  • ORGANUM ha detto:

    ma basta! cosa diavolo vogliono questi organisti,questi vecchiumi che odorano di stantio e di naftalina,ora c’è quel grande artista di peixoto,lui sì che se ne intende di musica,vibratori compresi.D’altronde cosa volete,già nell’immediato dopoguerra qualche cardinale osteggiava le esecuzioni di Fernando Germani a Sant’Ignazio,ufficialmente perché Bach era luterano ma chissà,forse anche per altri motivi,gli stessi che serpeggiano in sordina oggi nel clero.Duro mestiere quello dell’organista liturgico in Italia,infatti chi deve viverci se ne va all’estero.

  • laura cadenasso ha detto:

    Ha fatto centro, ringrazio !

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