Scopritori di acqua calda, icareggianti assassini figli di Dedalo. R.S.

27 Settembre 2023 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vorrei portare alla vostra attenzione queste riflessioni di R.S. che ringrazio di cuore, riflessioni che mi hanno colpito particolarmente. Buona lettura e condivisione.

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Parlando con mia moglie, meditavamo sul fatto che molti sapienti di oggi non sono altro che degli scopritori dell’acqua calda, esperti nel presentare la minestra riscaldata sotto l’apparenza dell’impiattamento creativo.

Non fanno che disquisire di novità, si accingono a sinodaleggiare e accusano di rigidità chi osserva troppo il passato… ma sono solamente i portavoce di sistemi già visti, mascherati di false virtù, manipolandone la percezione con le arti della propaganda e della psicologia di massa e anche con abilità di gestire i partecipanti, i tempi, gli ODG e i verbali delle assemblee e poi i riassunti per i mezzi di informazione.
Che cosa è però “l’acqua calda” in questione? Quella libertà agognata, quel diritto che fa giustizia e rende dignità all’uomo, quella solidarietà che non lascia indietro nessuno, amando gli altri come fratelli?
E’ qualcosa (Qualcuno) che era vero in passato, lo è ancora e lo sarà sempre. In altre parole la Verità non cambia e chi ne ha nozione non può che ripeterla sempre uguale.
C’è una parola che possa riassumere questa azione?
Certamente! E’ la vituperata (in quasi ogni omelia nella nostra parrocchia) tradizione. Che non è la tradizione di usanze, ma la tradizione della Verità di Colui che ogni usanza deve invocare, annunciare, testimoniare e servire.
Lui e non l’uomo… anche se poi, tradizionalmente, l’uomo ha sempre tratto beneficio dall’agire saldo e sincero di coloro che hanno perseverato nella Tradizione.
Gli attuali scopritori dell’acqua calda spiegano e pretendono una cesura di queste radici, evidentemente ritenendosi migliori di chi li ha preceduti.
Nell’assenza e nel disprezzo della tradizione scarseggia sempre l’umiltà, dal che Icaro si sente autorizzato a voli pindarici che puntualmente, avvicinandosi al sole, provocano letali cadute al suolo.
Allora ci siamo rivolti agli antichi profeti, che hanno predetto l’avvento di Cristo, il Pane di vita.
Sentiamo Ezechiele:
<Annunzia alla casa d’Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati.
Santificherò il mio nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro.
Allora le genti sapranno che io sono il Signore – parola del Signore Dio – quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi.
Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei precetti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità: chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. Vi ricorderete della vostra cattiva condotta e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre nefandezze.
Non per riguardo a voi, io agisco – dice il Signore Dio – sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della vostra condotta, o Israeliti>.
Così dice il Signore Dio: <Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante appariva un deserto, sarà ricoltivata e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell’Eden; le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. I popoli che saranno rimasti attorno a voi sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore, l’ho detto e lo farò>.
Ecco: il giardino dell’Eden è nelle parole della Tradizione e passa dal coltivare l’albero della vita, la croce di Cristo.
Abbiamo la certezza di un finale positivo in questo.
Purtroppo anche la certezza di disastri infiniti nei falsi profeti e nei falsi maestri, icareggianti figli di architetti che come Dedalo hanno assassinato Calo per invidia.

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1 commento

  • nuccioviglietti ha detto:

    Piccolo esempio in merito. Circolavano in anni ’50 fino a primi anni ’60 per Torino… piccole autobotti verdi deputate aspergere grandi corsi cittadini durante mesi estivi… donare benefico refrigerio ed in contempo rendere innocua polvere stradale… tali mezzi udite udite erano mossi da… batterie!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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