Il coraggio delle carmelitane di Arlington e un vescovo indegno. Roma, dove sei?

19 Agosto 2023 Pubblicato da 15 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione il comunicato del Capitolo e della Priora del convento carmelitano di Arlington, oggetto di una persecuzione straordinaria da parte del vescovo di Fort Worth, Olson. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

Dichiarazione della Reverenda Madre Priora

e del Capitolo

Monastero della Santissima Trinità

Carmelitane Scalze

5801 Mt. Carmel Drive

Arlington, Texas 76017

 

 

18 Agosto 2023

Sia lodato Gesù Cristo.

Negli ultimi mesi il nostro Monastero in generale e la nostra Madre Priora in particolare sono stati sottoposti a interferenze, intimidazioni, aggressioni, umiliazioni private e pubbliche e manipolazioni spirituali senza precedenti, risultato diretto degli atteggiamenti e delle ambizioni dell’attuale vescovo di Fort Worth nei riguardi della nostra Reverenda Madre Priora, di noi Monache e della nostra proprietà. Siamo state colte alla sprovvista. Dalla nostra fondazione le nostre relazioni con il nostro Vescovo sono sempre state cordiali e filiali. Ogni Vescovo ha sempre avuto la nostra amorevole fiducia. Non abbiamo mai immaginato che le nostre relazioni con il Vescovo potessero essere diverse.

Con i suoi comportamenti privati e pubblici, mons. Olson ha abusato della nostra filiale obbedienza; un uomo che nella ricerca di non meglio specificati fini personali non ha esitato ad aggredire verbalmente e a umiliare le Religiose che hanno denunciato la violazione del tutto ingiustificata dei loro diritti relativi alla proprietà privata e alla privacy.

Per quanto riguarda le calunnie che sono state diffuse, il Capitolo coglie questa opportunità per esprimere la propria totale fiducia nell’integrità morale della propria Madre Priora e nella correttezza della sua azione di governo.

Siamo Monache Carmelitane: alla base della nostra vita religiosa vi sono la preghiera e la penitenza, non i giochi politici e di potere. Non possiamo permetterci di dedicare le nostre risorse spirituali o materiali in vane controversie con autorità i cui programmi sono assolutamente estranei ai nostri e i cui mezzi per influenzare i risultati dei nostri appelli sono aldilà di tutto ciò che possiamo eguagliare.

Il nostro dovere davanti a Dio è quello di garantire che questo Carmelo sia una tranquilla casa di preghiera in cui ogni monaca e novizia possano vivere la propria vocazione in pace e integrità, per la salvezza della sua anima, per la gloria di Dio Onnipotente e per l’edificazione del Suo popolo.

Pertanto, poiché la salvezza delle nostre anime è il nostro primo dovere davanti a Dio Onnipotente; al fine di proteggere l’integrità della nostra vita e la nostra vocazione monastica dai gravi pericoli rappresentati dai continui abusi a cui siamo sottoposte, con questa dichiarazione affermiamo, in coscienza, di non riconoscere più l’autorità dell’attuale Vescovo di Fort Worth o dei suoi funzionari e vietiamo a lui e ai suoi emissari di accedere alla proprietà del nostro Monastero o di avere qualsivoglia contatto o relazione con il Monastero, con le Religiose e con le Novizie. Nessuno che si comporti in modo prevaricatore come l’attuale Vescovo di Fort Worth può pretendere la nostra cooperazione o obbedienza.

Per la nostra sicurezza spirituale e psicologica, e per dovere di giustizia, dobbiamo renderci indipendenti da questo Vescovo fino a quando non si pentirà dell’abuso a cui ci ha sottoposte, si scuserà di persona con la nostra Comunità per quanto ha fatto e accetterà di compiere la dovuta riparazione pubblica. Se quel giorno non dovesse mai arrivare, speriamo e preghiamo che a tempo debito il suo successore sia uno strumento inviato da Dio per quella riparazione che, in giustizia, ci è ora dovuta.

In queste circostanze dobbiamo affermare chiaramente che rimaniamo assolutamente fedeli alla dottrina della Chiesa cattolica e che il Papa e il vescovo di Fort Worth, chiunque essi siano oggi o possano essere in futuro, saranno sempre oggetto delle nostre preghiere in questo Monastero, soprattutto nel Canone della Messa.

Ci aspettiamo ovviamente prese di posizione verbali nei nostri confronti, e forse anche sanzioni: non è nostra intenzione rompere la Comunione con nessuno. Stiamo semplicemente affermando che l’abuso a cui siamo state sottoposte è così gravemente ingiusto e intollerabilmente distruttivo della vocazione che ci siamo impegnate solennemente di onorare davanti a Dio Onnipotente, che in coscienza non possiamo cooperarvi. Noi non rifiutiamo alcun articolo della Fede o della Morale cattolica. Al contrario, dichiariamo che – in queste circostanze particolari e peculiari – in coscienza davanti a Dio Onnipotente non possiamo permettere a questo Vescovo diocesano di continuare ulteriormente a comportarsi in modo illegittimo nei nostri confronti.

Inoltre, il Capitolo ha deciso che d’ora in poi, per meglio rendere a Dio Onnipotente la gloria che Gli è dovuta, e per entrare più profondamente nella contemplazione dei Suoi Sacri Misteri, la Sacra Liturgia – il Santo Sacrificio della Messa, il Divino Ufficio, i Sacramenti, i Sacramentali e altri riti – sarà celebrata nella forma antica del Rito Romano e secondo l’uso tradizionale delle Carmelitane Scalze.

Vogliamo precisare che questa decisione non è una reazione all’abuso nei nostri confronti, anche se ci aspettiamo che provocherà ancora più ritorsioni dalle stesse persone. Piuttosto, essa costituisce una positiva consapevolezza che si è sviluppata nella nostra Comunità nel tempo: «Ciò che le generazioni precedenti consideravano sacro, rimane sacro e grande anche per noi, e non può essere improvvisamente completamente proibito o addirittura considerato dannoso. È opportuno a tutti noi preservare le ricchezze che si sono sviluppate nella fede e nella preghiera della Chiesa e dare loro il loro giusto posto». (Benedetto XVI, 7 luglio 2007)

Crediamo che questo sia particolarmente vero per coloro la cui vocazione è la Vita contemplativa, comprese noi stesse, e che questo sia qualcosa di buono che possiamo e dobbiamo fare per la Chiesa in questi nostri tempi.

La chiesa del nostro Monastero è e rimarrà aperta a tutti coloro che, in buona fede, desiderano pregarvi o partecipare ai riti liturgici che celebriamo, indipendentemente da eventuali rimostranze di coloro che hanno abusato del proprio potere contro di noi.

Ci affidiamo completamente alla Provvidenza di Dio Onnipotente, che è il nostro unico Giudice e la nostra Consolazione in questo momento di prova, perché Egli ci invii buoni sacerdoti che assicurino la nostra vita liturgica e sacramentale e, attraverso la generosità del Suo popolo fedele, ci assicuri il sostegno materiale di cui abbiamo bisogno per continuare fedelmente la nostra vocazione in queste circostanze veramente straordinarie e per formare quelle giovani donne che si uniscono a noi nella nostra bella e tradizionale vita di preghiera e sacrificio davanti al Signore.

Ci scusiamo con tutti i nostri familiari e amici per le preoccupazioni che gli eventi recenti o questa dichiarazione possono aver procurato loro. Non abbiamo alcun desiderio di causare angoscia o scandalo; ma se dobbiamo essere fedeli alla nostra vocazione, se vogliamo sopravvivere, non abbiamo altra scelta. Chiediamo la vostra comprensione e le vostre preghiere, e assicuriamo tutti, anche coloro che non sono d’accordo, delle nostre.

Che i Santi e i Martiri Carmelitani intercedano per tutti noi!

Sia lodato Gesù Cristo: ora e sempre!

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15 commenti

  • Sergio ha detto:

    Cattolici ma ci fate o ci siete ,la chiesa deve finire e Bergoglio si sta dando un gran da fare

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Intanto sto vedendo che anche la chiesa parrocchiale del mio paese sta perdendo colpi. Soprattutto vedo che i bambini della Prima Comunione non ritornano in chiesa. Evidentemente non c’è più “gioco” nella Chiesa. Il “gioco” consiste di “libertà”, “barriere” e “scopi”. Ho l’impressione che la Chiesa di Bergoglio e delle parrocchie inneggi alla “libertà” di tutti i fedeli, ma senza più le “barriere” date dalla Giustizia divina con i Comandamenti. E gli “scopi”? Tra gli “scopi” c’era quello di evangelizzare , rimanendo fermi sulle “barriere”. Oggi nelle omelia si esalta la fratellanza tra tutti gli uomini, ma senza parlare della Giustizia divina che si mantiene sulle “barriere” dei Comandamenti. Hanno cambiato la formula della Consacrazione, nella quale si ricordava che il Sangue di Cristo era versato per “molti”. Oggi viene detto che è versato per “tutti”. Ossia pure per cani e porci, che di Cristo se ne fregano, e che, anzi, sono nemici della Chiesa di Cristo. Ma i satanisti infiltrati negli alti vertici della Chiesa vogliono una Chiesa dalla misericordia a gogò. Pecca come vuoi, tanto c’è il Sangue di Cristo che lava tutto lo sporco, fino agli alti vertici.
    Se non interverranno i Poteri al di sopra degli Arcangeli a sistemare le cose quaggiù, realmentre Cristo non troverà più la Sua Chiesa qui sulla terra.

    • gladio ha detto:

      Caro Rapanelli se la Chiesa parrocchiale del suo paese perde colpi, quella del mio perde la testa: I bambini che fanno la prima comunione, tanto per dire come stanno le cose, sono esattamente la metà degli ” aventi diritto” e di questi ” aventi diritto” quasi tutti spariscono dai radar della chiesa entro pochi anni.
      Aggiungiamo nel calderone che i sacerdoti sono una specie in via di estinzione e che sempre più parrocchie vengono accorpate e “affidate ” ai laici. Mettiamoci dentro ( nel calderone) le innumerevoli insulsaggini tipo perfomance “arcobaleno” da parte di un numero sempre più grande di prelati. Consideriamo poi la serietà e la lungimiranza della alte gerarchie ecclesiatiche che stanno affrontando questa disastrosa situazione preoccupandosi…. del clima e sostenendo le istanze LGBT…
      La sua parrocchia perde colpi, caro Rapanelli, la mia perde la testa e la Chiesa perde l’ onore. Comunque, Rapanelli, stia sereno, ed io con lei: A Lisbona c’ erano un milione di giovani, tutti attentissimi tanto a valorizzare le ” dfferenze” quanto a guardarsi bene dal parlare di Gesù Cristo. Un milioni di giovani che, a detta degli organizzatori, hanno dimostrato la vitalità
      (SIC!) della Chiesa Cattolica. In poche parole: Bergoglio e la sua corte ,uanto a fantasia, stanno battendo i pagliacci del circo Orfei.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    L’uomo che non ha musica in se stesso, che l’armonia dei suoni non commuove, sa il tradimento e la perfida frode. Le sue emozioni sono notte cupa. ( Sappiamo c’entra na cippa… ma visto infame intelligenza artificiale continua negare accesso commenti a Jesuita non cantat… abbiamo aggirato!)…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Chedisastro ha detto:

    La strada diventa ogni giorno più irta. Che il Signore sostenga queste suore, la Madonna le soccorra e consoli ed esse restino libere da ogni pericolo e da ogni male. Coraggio, carissime sorelle!

  • giovanni ha detto:

    ” Roma dove sei ” ? Inutile chiamare non rispondera’ nessuno. Il cammino caracollante della Chiesa, in larga parte priva di fede, non e’ ancora arrivato alla sommita’ del Golgota. Quando sara’ in cima si procedera’ alla Crocifissione. Sara’ proprio quello il momento della distinzione fra pecore e capri. Carissime Suore Roma non rispondera’ ma Dio si. E’ con Voi.

  • Luisa ha detto:

    Resistete, non demordete. Ora siete nel nostro gruppo di preghiera. Uniti a Cristo e alla Vergine Santissima vinceremo il Male e tutti i suoi accoliti! Fiat Fiat Fiat!

  • Milly ha detto:

    Certo è che la preghieta contemplativa da’ molto fastidio al “nemico delle nostre anime”, ora più che mai!
    Che la Vergine Maria protegga tutti i religiosi e religiose che seguono fedelmente Suo Figlio Gesù, Re della Storia!

  • Fulvia ha detto:

    Che il Signore vi protegga! Una preghiera per voi…

  • Donna ha detto:

    Coraggio ,la Chiesa sta percorrendo il calvario, e quella parte di clero e di laici che cammina con Maria dietro Gesù è fatta bersaglio di quelli che urlano crucifige . Non scoraggiatevi, chiediamo la protezione della Regina dei cieli, di San Michele e San Giuseppe custode della Sacra Famiglia e di ogni famiglia.
    Per quanto il male e i suoi seguaci si sforzino “non prevalebunt”,….la loro rabbia e furia sta nel sapere questo è quindi nel cercare di distruggere tittoil più possibile prima che il Signore dica il suo ‘basta”.
    Vi assicuro le mie preghiere,e voi pregate per noi laici affinché anche a noi siano dati pastori che tengano accesa la luce della Speranza in questi tempi di tenebra

  • Massimo trevia ha detto:

    Aria balsamico dall’America!

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