Chi controlla (realmente…) il pianeta. Agostino Nobile.

31 Luglio 2023 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici  e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Agostino Nobile, che ringraziamo di cuore, Buona lettura e condivisione.

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Chi controlla il mondo?

BlackRock è una società di investimento che controlla un numero enorme di azioni di alcune delle più grandi aziende del mondo. Ha un patrimonio totale di 10.000 miliardi di dollari in tutto il mondo. Si tratta di un importo pari alla metà del prodotto interno lordo americano controllato da una sola società. In Italia, al dicembre 2021, gestisce circa 103 miliardi di euro, tra i quali i fondi pensionistici.

Fondata 34 anni fa da Laurence (Larry) Fink, ha fatto crescere l’azienda da un valore di 5 milioni di dollari a 8 miliardi di dollari in soli cinque anni, principalmente gestendo il denaro investito da grandi istituzioni, come le pensioni, le dotazioni universitarie e le ingenti fortune investite dai super-ricchi.

BlackRock non possiede queste società, né possiede azioni di queste società. Sono i clienti a possedere le azioni. BlackRock si limita a gestirle. Questo non significa che non abbia alcuna influenza su queste società, ma dato che controlla una quantità così elevata di azioni, come vedremo, le società che vogliono rimanere nelle grazie di BlackRock non ritirano i loro investimenti.

Il crollo finanziario del 2008 si è rivelata una grande opportunità per BlackRock. Si è assicurata un contratto incontrastato per il controllo di molte delle banche crollate e una linea diretta con il governo americano. La stessa cosa accadde nel 2020, durante i primi giorni della pseudo pandemia, quando la BlackRock evitò conseguenze finanziarie spiacevoli alla Federal Reserve, banca indipendente da Washington che stampa la moneta di Stato. 

Forse il Covid, con le conseguenze che sappiamo, ha origine da un diktat dei signori della BlackRock? Tanto più che Larry Fink, il WEF di Klaus Schwab e Bill Gates sono legati da interessi talmente macroscopici che solo i corrotti possono negare.

BlackRock ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le aziende devono avere uno scopo sociale e che avrebbe assegnato a ogni azienda un punteggio ESG, ovvero ambientale, sociale e di governance. Quello che Mattarella e Bergoglio chiamano ossessivamente sostenibilità, rispetto per la Terra e per le minoranze, clandestini e omo.

Come fa la BlackRock a controllare le aziende? 

Quelle che promettono una maggiore diversità nelle assunzioni e nella leadership o che offrono politiche e tecnologie rispettose dell’ambiente ricevono punteggi più alti rispetto alle aziende che non lo fanno. 

Perché l’ideologia ecologista è così diffusa?

Dopo la dichiarazione ESG di BlackRock c’è stata una massiccia impennata di aziende che partecipano a pratiche come il greenwashing, ovvero che fingono di essere più sostenibili. Ma la società d’investimento rimane il più grande investitore al mondo in combustibili fossili e in azioni di guerra, mantenendo un rapporto piuttosto amichevole con i violatori dei diritti umani. L’ipocrisia di BlackRock è evidente.

Anche la seconda società di investimento al mondo, Vanguard, dove non manca la partecipazione di Larry Fink, segue la stessa tecnica. Promuove gli investimenti ESG da un lato, ma dall’altro non è disposta a smettere di investire nel petrolio e nel gas o a ritirarsi da società con pratiche discutibili in materia di diritti umani.Vanguard e BlackRock possiedono il 21% di Expedia group, il 15% di Bookings holdings, il 27% di American Express, il 13% di Boeing, il 10% di Airbnb, il 16% di TripAdvisor e molti altri. Dal 2021, almeno tre dirigenti di BlackRock occupano posizioni di rilievo nel gabinetto del presidente Joe Biden. Chiaro?

 In pratica Fink & C. si comportano come i Rothschild, i quali, pur di intascare sempre più denaro, investivano nelle guerre sostenendo economicamente i contendenti. Mayer Amschel Rothschild (1744-1812), fondatore della ricca dinastia, affermò: “Datemi il controllo sulla valuta di una Nazione e me ne infischio di chi fa le leggi”. Ma il motto più persuasivo è quello che segue: “La nostra politica è quella di fomentare le guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi sempre più in nostro potere”. 

Sembra proprio che il cinico metodo rothschildiano sia passato nelle mani del fondatore della BlackRock, Larry Fink. Per i propri interessi è pronto a devastare l’economia e le vite di milioni di persone.

L’ipocrisia non finisce qui. Mentre BlackRock si è espressa contro la violenza delle armi dichiarando che i produttori di armi dovrebbero fare di più per proteggere le vite del popolo americano, la società di investimento detiene una partecipazione del 16% in Sturm Ruger e del 15% in Vista Outdoor, le maggiori compagnie produttrici di armi.

Al di fuori dell’America, il fondo U.S. Aerospace and Defense di BlackRock ha miliardi di dollari investiti nei principali appaltatori di armi in tutto il mondo, come Lockheed Martin, Raytheon e General Dynamics. Sostengono queste aziende che ottengono enormi contratti con il Pentagono e usano il denaro dei contribuenti per commettere violenze e guerre in tutto il mondo.

Spesso queste armi vengono fornite a governi stranieri in nome della “democrazia” e della “pace”. Come l’Arabia Saudita, che ha ricevuto armi dal governo degli Stati Uniti utilizzandole indiscriminatamente contro i civili nello Yemen durante anni di guerra civile. Come sappiamo gli USA hanno fatto le stesse cose in molti paesi. Per la cronaca, anche l’Italia e altri paesi europei hanno venduto armi all’Arabia Saudita e non solo. Il finanziamento di questa diffusione della guerra e di un aumento delle armi nucleari dimostra che BlackRock si sottrae costantemente al proprio impegno per i diritti umani.

BlackRock è ufficialmente il primo gestore patrimoniale globale ad avere accesso al fondo comune di investimento cinese. Ma cosa ha promesso Fink al presidente cinese Xi Jinping per permettergli di accedere ai fondi del Partito Comunista Cinese? Grazie al suo potere diffuso, è stata quella che ha avuto più successo nell’ottenere un punto d’appoggio nel territorio controverso. Il che è sorprendente, soprattutto considerando l’attuale politica anti-cinese degli USA. Ma gli affari sono affari.

Questo potere l’ha resa anche un attore importante nella guerra in Ucraina. Nel novembre, 2022 il Ministero dell’Economia ucraino e BlackRock Financial Markets Advisory hanno firmato un memorandum che conferma il piano economico per la ricostruzione dell’Ucraina dopo la guerra.  Come sappiamo, dal 2014 l’Ucraina non appartiene più agli ucraini e sembra che BlackRock voglia superare lo schema Rothschild. Non solo “finché c’è guerra c’è denaro”, ma la conquista di un intero paese nel cuore dell’Europa.

Ma come ha fatto un’azienda a conquistare tutto questo potere e questa influenza a livello globale?
Con la tecnologia. Grazie a un software di gestione del portafoglio creato nel 1998, chiamato Aladdin, predice il possibile esito di ogni investimento e raccoglie informazioni e dati personali su tutti coloro che, consapevolmente o meno, hanno dato denaro a BlackRock. In questo modo il software è in grado di prevedere la probabilità di fallimento di un determinato investimento.

In questo momento BlackRock supervisiona asset che valgono il 10% dell’intera economia mondiale. Aziende come Fox, Comcast e Disney devono consultarsi con BlackRock prima di fare
mosse importanti, dal momento che detiene una quota così ampia della loro proprietà.
BlackRock e altre grandi aziende come Vanguard sono i maggiori investitori di giganti globali come Google, Facebook e Amazon.

Questo livello di proprietà, dicono coloro che conoscono come funziona l’economia, ma in questo caso basta un profano, crea un ambiente anticoncorrenziale. Lo si percepisce dai prezzi dei biglietti aerei. BlackRock e Vanguard sono tra i cinque maggiori azionisti delle tre maggiori compagnie aeree. Il che significa che c’è ben poco incentivo ad abbassare i prezzi per competere con gli altri. Questo livello di consolidamento della proprietà riduce la scelta dei consumatori e aumenta i prezzi.

Riporto alcuni stralci di uno dei siti consultati per buttare giù quest’articolo che trattano l’economia da molto vicino. 

“[…] alla fine, una manciata di persone potenti in queste società di investimento potrebbero esercitare più potere dei dirigenti delle società di cui possiedono le azioni. Persino Jack Bogle, che ha fondato Vanguard, sostiene che questo tipo di concentrazione della proprietà è negativa. Troppo denaro nelle mani di pochi non giova all’economia globale. Esistono soluzioni che i governi potrebbero adottare per impedire a queste società di raccogliere così tanta influenza. 

[…] BlackRock e Vanguard […] gestiscono 20 trilioni di dollari in patrimonio. Questo sconvolgerebbe il settore della gestione patrimoniale e intensificherebbe il già sbalorditivo consolidamento della proprietà delle più grandi aziende del mondo, facendo schizzare i prezzi alle stelle.

Uno dei maggiori problemi di questo sistema di business è che più denaro BlackRock gestisce, più basse sono le commissioni per gli investitori. Così ci ritroviamo in questo ciclo in cui il modo migliore per investire il nostro denaro oggi crea un ambiente potenzialmente catastrofico per il nostro denaro e la nostra società domani.

[…] La sua immagine pubblica e le sue azioni private saranno probabilmente sempre in conflitto. Ma come consumatori e investitori, è nostra responsabilità sapere cosa sta succedendo. Credere alle loro parole è l’opzione più facile, ma è proprio quello che BlackRock scommette che farete. È così che sono arrivati a questo punto. È la stessa ignoranza che ha permesso alle banche e ai governi di affogarci nel debito”. 

Chiaro?

Agostino Nobile

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4 commenti

  • Monica ha detto:

    Buongiorno, volevo chiedere in quali siti si può avere riscontri delle attività di gestione dei fondi di black rock e vangard, o i link dei siti consultati per l’articolo.
    Grazie

  • Agostino Nobile ha detto:

    Si, carissimo Piero, ma chi fa prestiti, come nel caso dei Rothschild vince sempre, così come chi produce armi.

  • piero laporta ha detto:

    Caro Tino, è tutto vero quanto scrivi, ma c’è una piccola incognita: la guerra per essere profittevole devi vincerla, fino a tentare pure la carta nucleare, se non hai altre vie di scampo.
    Kissinger, vecchio marpione, ha capito che cosa c’è all’orizzonte ed è corso a Pechino.
    Qualcosa deve mettere sul piatto. Vedremo.

    • giovanni ha detto:

      Sul piatto lo zio sam puo’ mettere una autentica ghiottoneria per i Cinesi : Taiwan. E’ una buona merce di scambio e cio’ facendo isolerebbe la Russia dal suo piu’ potente alleato. Alla quale rimarrebbe unicamente l’opzione nucleare. Ma a questo si puo’ tentare porre rimedio con una buona rivoluzione colorata nelle alte sfere senza o con scarsa partecipazione di popolo. E’ una idea che lo zione atlantico ha sicuramente accarezzato e stara’ ancora accarezzando. Poco mi convince il mostrare i muscoli alla Cina in un momento cosi’ delicato. E’ contro il divide et impera.

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