Vendette minuscole di un pontefice piccolo piccolo.

28 Luglio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di Silere non possum, che ringraziamo per la cortesia. Vi ricordate quando Lor Servi stampa vaticani starnazzavano “C’è perfetta continuità fra Benedetto e Francesco!”. Si vede…chi ha toccato Benedetto muore. Buona lettura e diffusione.

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“Sperare Insieme” è il motto scelto per la visita del Sommo Pontefice che effettuerà in Mongolia a fine agosto. Dal 31 agosto al 4 settembre 2023 Francesco volerà ad Ulaanbaatar.

L’attenzione dei media si è concentrata sul giovane missionario, Giorgio Marengo, creato cardinale l’anno scorso da Francesco, il quale è prefetto apostolico di Ulan Bator.

È noto, però, che i viaggi apostolici sono organizzati in gran parte dalla Nunziatura Apostolica e dalle diocesi coinvolte. In Mongolia, Bergoglio aveva inviato il secondo segretario particolare di Benedetto XVI.

 

Xuereb fuori dal Vaticano 

Proprio come aveva fatto con Mons. Josef Clemens nel 2016, Bergoglio ha dimostrato sempre insofferenza nei confronti di coloro che hanno servito più da vicino Benedetto XVI. Clemens ricevette il ben servito nel 2016 quando il Papa ha fatto saltare il Pontificio Consiglio di cui era segretario. 

Per Mons. Alfred Xuereb, però, sembrava che il rapporto con Francesco fosse leggermente migliore. Bergoglio se ne è subito servito dopo la sua elezione, preferendolo all’arcivescovo Gänswein. Probabilmente il cardinale argentino aveva subito avuto l’orticaria nel vedere ordinato vescovo il segretario del Papa. L’ha vista come una sorta di coronazione. Appena arrivato dall’Argentina ed inesperto ha pensato che Xuereb, non avendo ricevuto questi segni particolari, sarebbe stato migliore da sfruttare per i primi mesi di pontificato. Giusto il tempo di chiamare a corte qualche servo più fedele. 

Difatti, il sacerdote maltese è rimasto quale segretario particolare del Papa fino ad aprile dell’anno successivo quando Bergoglio chiamò Fabián Pedacchio Leaniz, il quale è già caduto in disgrazia, poveretto. Ma gli attestati di fiducia verso Xuereb non si fermarono a questo, difatti, lo nominò anche delegato per la Pontificia commissione referente sullo IOR e per la Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede.

Il 3 marzo 2014, poi, lo ha nominato prelato segretario generale della Segreteria per l’economia, per poi sostituirlo con un buon servo fedele, Maximino Caballero Ledo, il quale ancora non è caduto in disgrazia.

Il periodo di sopportazione, però, giunge al termine nel 2018 quando Francesco, il 26 febbraio, lo nomina nunzio apostolico in Corea e in Mongolia. Promoveatur ut amoveatur,e Xuereb finisce dall’altra parte del mondo.

Si tratta di realtà particolarmente difficili e, come al solito, Francesco non tiene in considerazione le questioni familiari dei prelati che vuole fuori dai piedi. Per lui non è importante cosa pensi tu, quali sono i tuoi desideri, le tue attitudini, come sta tua madre, niente. Lui deve farti rivivere ciò che ha vissuto lui quando i gesuiti lo hanno sbattuto fuori dall’Argentina e lo hanno esiliato in Germania. Si tratta di uno delle due uniche risposte possibili quando subisci dei traumi: o fai lo stesso oppure fai il contrario. Bergoglio ha scelto di fare lo stesso e farlo subire a tutti noi.

 

Un altro emarginato

Dopo aver preannunciato al suo peggior incubo che dal 1 luglio avrebbe dovuto fare le valigie, il 19 giugno 2023 è saltata anche la testa del secondo segretario di Benedetto XVI. 

Alfred Xuereb non è più nunzio in Corea e Mongolia. Il tutto accade mentre si sta preparando un Viaggio Apostolico (o meglio, il Viaggio Apostolico) di Francesco. 

“Vorrei esprimere in particolare i miei più sentiti ringraziamenti per la preziosa collaborazione del popolo coreano. Il contributo dei vescovi locali in Corea è molto prezioso ed è essenziale per il Santo Padre formulare una visione ampia e dettagliata dello stato della diocesi per consentirgli di valutare correttamente, con la dovuta cura, i candidati che gli vengono proposti”, ha scritto il nunzio in una lettera inviata ai coreani. 

E ha detto: “Sono lieto di condividere la soddisfazione di aver visto la chiesa in Corea arruolare diversi nuovi membri con l’amministrazione del sacramento del battesimo tra i quali ci sono un certo numero di bambini e alcuni adulti. Sono stato gratificato e onorato di apprendere da quest’ultimo che la mia modesta e senza pretese testimonianza li ha aiutati a maturare la loro decisione di unirsi alla comunità della Chiesa cattolica”. 

Del resto, lo avevamo detto, con la morte di Benedetto XVI, Francesco ha perso tutti i freni inibitori. Ora, all’età di 64 anni, Alfred Xuereb non ha alcun incarico. Si unisce così a Josef Clemens, il quale perse tutti gli incarichi a 69 anni e a Georg Gänswein che a 66 anni è stato spedito fuori dal Vaticano. Il 19 giugno, peraltro, la Sala Stampa della Santa Sede non ha comunicato alcunché. 

Il clima che Francesco ha fomentato in questi anni è sconcertante. “Chi non la pensa come me, fuori”. E anche chi si rispecchia in questo pontificato, per differenti problemi psicologici accumulati negli anni addietro, utilizza lo stesso metodo del Papa. Se non la pensi come loro devi star zitto. Guai.

E la lista dei silurati da Santa Marta è diventata lunga. Forse qualcuno non si rende conto che coloro che tacciono non è che sono d’accordo con il regnante di turno ma semplicemente attendono che arrivino tempi migliori. Ed è chiaro, questo non assicura una memoria felice negli annuari della Santa Romana Chiesa.

M.I.

Silere non possum

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8 commenti

  • Terminus ha detto:

    Réponse à Fabio (28 juillet 2023 à 15h07)
    En une phrase, vous avez tout dit : Bergoglio n’est pas pape, il y a suffisamment de preuves pour pouvoir affirmer sans se tromper qu’il n’est pas possible qu’il soit un pape légitime.
    Mais pire encore, il est de plus en plus évident, selon la réalité qu’on peut observer :
    ▪︎ qu’il est le ”prince dévastateur ” annoncé par Dn 9/26-27,
    ▪︎ qu’il est l’homme impie annoncé par 2TH 2/3-4, et qui évince le katechon (2 TH 2/7)
    ▪︎ qu’il est le faux prophète annoncé par Ap 13/11-17
    Ces trois sources parlent d’un seul et même personnage antichrist (non pas de trois personnages différents) qui ne doit surgir qu’une seule fois dans l’histoire du christianisme (sinon, les annonces de la Sainte Ecriture ne servirait à rien)
    Avec certitude, ce personnage antichrist qui répond simultanément à ces trois sources :
    ▪︎ n’est pas venu avant Bergoglio, car ce n’est certainement pas Benoit XVI ni Jean-Paul II
    ▪︎ ne viendra pas après Bergoglio car, alors se poserait la question de la réalité du katechon. Bergoglio est bien plus l’homme impie que ”celui qui retient la venue de l’homme impie” (2Th 2/7).
    ▪︎ Bergoglio ne saurait pas être le katechon, ne peut être que celui qui a évincé le katechon (certainement Benoît XVI) et qui a pris sa place (2 Th 2/4 : ”allant jusqu’à s’asseoir en personne dans le sanctuaire de Dieu, se produisant lui-même comme Dieu.” – aujourd’hui, le sanctuaire de Dieu où l’on peut s’asseoir en personne ne peut être que le trône pontifical au Vatican)

    Bergoglio a détruit l’œuvre de ses prédécesseurs selon ce que la Sainte Écriture nous a annoncé :
    ▪︎ Dn 7/25 : ”il proférera des paroles contre le Très-Haut et mettra à l’épreuve les saints du Très-Haut. Il méditera de changer les temps et le droit, et les saints seront livrés entre ses mains pour un temps et des temps et un demi-temps.”
    ▪︎ Dn 8/10 : ”Elle grandit jusqu’aux armées du ciel, précipita à terre des armées et des étoiles et les foula aux pieds” (l’armée des saints est tournée en dérision sous le pontificat de Bergoglio)
    ▪︎ Dn 8/11 : ”Elle s’exalta même contre le Prince de l’armée, abolit le sacrifice perpétuel (Amoris Laetitia) et renversa le fondement de son sanctuaire” (synode sur la synodalité qui va renverser la papauté)
    ▪︎ Dn 8/12 : ”et l’armée; sur le sacrifice elle posa l’iniquité (LGBTQ+ et toute la suite) et renversa à terre la vérité; elle agit et réussit. Bergoglio ne dit jamais qu’il agit contre la vérité mais il prétend agir au nom de la vérité et avec l’aide de l’Esprit Saint.

    Il serait temps que ceux qui n’ont pas encore compris se dépêchent de prendre conscience, car :
    Mt 24/15-18 : ” Lors donc que vous verrez l’abomination de la désolation – dont a parlé le prophète Daniel – installée dans le saint lieu – que le lecteur comprenne ! – alors que ceux qui seront en Judée s’enfuient dans les montagnes, que celui qui sera sur la terrasse ne descende pas dans sa maison pour prendre ses affaires, et que celui qui sera aux champs ne retourne pas en arrière pour prendre son manteau !”
    Ce sont toutes paroles qui traduisent la gravité, l’urgence et l’imminence.

  • miserere mei ha detto:

    Ottobre 1962: l’ottimismo contro i profeti di sventura
    Giugno 1972: ops, c’è del fumo di satana nel tempio di Dio
    Settembre 1978: lista Pecorelli e morte di Giovanni Paolo I
    Maggio 1981: Giovanni Paolo II scampa per miracolo

    A questo punto Fatima, trascurata, torna di moda.

    Il Papa le si rivolge (1982 e 1984), mentre sono redatti tra gli altri il Codice di diritto canonico (1983), il Catechismo (1992), l’Universi Dominici Gregis (1996) e la Dominus Iesus (2000). Consideriamolo un tentativo di rinforzare le difese, a scanso di futuri maneggi.

    Che non mancano: alla morte di Giovanni Paolo II c’è già aria di conquista, ma viene messo come ultimo baluardo un modernista convertito, perfettamente edotto dell’aria che tira (parla subito di lupi intorno).

    Regge fin che può, abbandonato da chi avrebbe potuto dargli più sostegno, invece di fargli le pulci. Poi viene il 2013, con la declaratio e… Bergoglio.

    Dicembre 2022: Benedetto XVI muore, come un novello Mosè che passa a miglior vita sul monte Nebo, lasciando a Giosuè il passaggio del Giordano, che gli apre le acque, quarant’ani dopo il Mar Rosso.

    Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Luca 21).

    Un quarantennio abbondante, denso di prove è alle nostre spalle. Chi sta spadroneggiando ha il fiato cortissimo.
    Proprio quando tutto sembra andare a rotoli il Signore sta costruendo qualcosa di nuovo.

    Quindi stiamo a vedere…

  • Per curiosità ha detto:

    L’articolo è di Silere non possum o di Dicere non possum ?!

  • carla ha detto:

    Quindi le scelte di Bergoglio dipendono dai suoi personali traumi? Che finezza di analisi…..Magister in confronto è uno scolaretto

    • Mara ha detto:

      Si documenti attraverso il giornalista Aldo Maria Valli, che non ha bisogno di presentazioni. Il primo maggio, in occasione della giornata di Radio Spada tenutasi a Rubiera (RE), ha detto che il pontefice ha un umore molto altalenante e che i cardinali che lo circondano fanno finta di essere morti, ovvero non reagiscono o riducono il più possibile le interazioni con lui, al fine di non incappare nella sua instabilità psicologica. Credo che Valli, nonostante sia stato cacciato in malo modo dalla Rai per aver esercitato il diritto di critica, abbia ancora degli agganci in Vaticano, no?

    • Stefano ha detto:

      Certo! È sempre più evidente come il signorino in questione sia un elemento traumatizzato e disturbato. …..e gli hanno affidato la “guida” della chiesa. La sora Lella direbbe :” annamo bbene!…proprio bbene”!!!

  • Fabio ha detto:

    Ma quale pontefice! Bergoglio non è papa ha ragione Cionci

  • E.A. ha detto:

    Questi trattamenti “magnanimi” non li definirei “vendette” di Bergoglio, piuttosto le logiche e giuste conseguenze a cui si va e si andrà, sempre più, incontro quando si abbandona la Casa del Padre, e , al pari di ostinati “figlioli prodighi “, accettando chiunque come nuovo padrone, ci si ritrova e ci si ritroverà tutti a mangiare le ghiande e il cibo destinato ai porci!!! Siamo ancora in tempo a tornare dal Padre e a chiederGli perdono… forse!!!