Il siero, il DNA e i tumori. I documenti di Pfizer. Da leggere, assolutamente.

21 Luglio 2023 Pubblicato da 3 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Arrendersi All’Evidenza offre alla vostra attenzione questo articolo assolutamente imperdibile da far leggere anche e soprattutto ai medici e agli operatori sanitari che hanno giurato sulla efficacia e opportunità del siero genico. Buona lettura, e soprattutto, diffusione.

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Chi ha acconsentito a farsi iniettare il cosiddetto vaccino, che in realtà è una terapia genica, è sicuro di aver ricevuto una dose di mRNA appositamente ottenuto per istruire l’organismo a produrre proteine spike ed immunizzarsi dal COVID.
Molti di coloro che mangiano solo bio, controllano con scrupolo le etichette di ogni prodotto che usano e temono i raggi del sole cospargendosi di creme solari a protezione elevata per timore dei nei, hanno assunto per via parenterale un preparato privo delle minime garanzie necessarie.
 
I sieri magici della cricca resettatrice sono recentemente stati scoperti contenere anche una significativa contaminazione da un doppio filamento di DNA.
Il quantitativo di DNA rinvenuto nelle fiale eccede i limiti ammessi da FDA (10 ng/dose) ed EMA (330 ng/mg), riferiti rispettivamente alla dose iniettata del cosiddetto vaccino o alla quantità di mRNA iniettata con una dose. Ne hanno trovato molto di più. 
Per chi non fosse addentro, i sieri magici dovrebbero contenere come parte attiva un filamento di mRNA opportunamente modificato, capace di indurre la sintesi della proteina spike del coronavirus e quindi di innescare la risposta anticorpale atta a proteggere dal virus.
Il DNA è servito per codificare quel mRNA e dopo i vari processi di purificazione (che risulterebbe perciò insufficiente in molti lotti) non ne dovrebbe residuare così tanto. 
Un DNA che promuove il virus vacuolizzante della scimmia, detto SV40, che può svilupparsi anche nell’uomo ed è tristemente noto da molti lustri come potenziale causa di tumori (un oncovirus) e capace di persistere in forma latente.
NB: non si parla solo dei vaccini anti-Covid del 2021 e di inizio 2022, ma anche dei bivalenti recentemente messi in circolazione per le campagne antinfluenzali dell’ultimo invern
 
L’autore dello studio, Kevin Mc Kernan, spiega che questo DNA corrisponde a promotori che sono spenti quando se ne stanno da soli, ma messi insieme in un nucleo cellulare possono dare il via all’espressione del pericoloso gene che sanno promuovere.

Questo il collegamento alla sequenza.

Udite udite, a sostenere la presenza di questo DNA non è un complottista qualunque, ma la Pfizer stessa nei suoi documenti (lo si può ritrovare qui):

https://anandamide.substack.com/p/dsdna-variance-in-pfizer-docs

Non bastasse questo, nei sieri genici hanno trovato anche un gene resistente alla cinnamicina, peculiarità correlabile allo sviluppo di resistenza agli antibiotici, privando così di uno sperimentato alleato in caso di infezione.
L’mRNA delle istruzioni geniche non è quello naturale, ma è stato opportunamente modificato per non essere distrutto dal sistema immunitario. Questo lo rende più duraturo nell’organismo e quindi innesca più a lungo la reazione immunitaria verso le cellule che induce a produrre la proteina Spike: in questo contesto la presenza di un DNA capace di promuovere malattie, con un sistema immunitario indebolito e una possibile resistenza agli antibiotici, potrebbe dar luogo a scenari difficilmente risolvibili.
Quante irregolarità procedurali, quanta incuria regolatoria, quanta approssimazione è nascosta nei meravigliosi sieri genici rifilati a miliardi di persone, molte delle quali non avrebbero rischiato nulla dal COVID-19? 
Ricapitolando:
 

-i sieri genici sono stati ottenuti attraverso pratiche orribili (feti da aborti provocati)
-sono stati prodotti PRIMA che fosse dichiarata la pandemia (ci sono le prove)
-ne sono stati acquistati numeri di gran lunga superiori al necessario e molti buttati (grande spreco di soldi pubblici)
-i sieri non sono stati testati correttamente in merito alla loro sicurezza (studi clinici taroccati)
-non proteggono affatto dall’infezione (anche i vaccinati si sono contagiati e il green pass non serviva a nulla!)
-il sistema immunitario così stimolato diventa meno efficace in generale in tutte le sue funzioni
-non è vero che questa terapia genica protegge dalla trasmissione (anche i vaccinati sono dei possibili portatori sani)
-non è vero che servono a ridurre le forme gravi (anche i pluri-vaccinati sono morti di coronavirus, ma soprattutto di tutto il resto, più del solito)
-le dosi contengono eccipienti (i famigerati nanolipidi) precedentemente mai utilizzati sull’uomo
-i sieri sono sospettati di contenere quantità variabili di ossido di grafene, non dichiarato in etichetta, ma non estraneo al processo di preparazione

-la proteina Spike fatta produrre all’organismo persiste più a lungo di quella virale, è infiammogena ed è prodotta anche in tessuti dove il virus non sarebbe mai arrivato
-gli effetti avversi occorsi ai somministrati evidenziano correlazioni con un ristretto numero di lotti, eppure questi non sono stati indagati o ritirati dal mercato

-adesso si scopre che c’è DNA in eccesso ai limiti consentiti e che quel DNA è collegato ad un potenziale attivatore tumoralePiù che “un atto di amore” i sieri magici sembrano il sabba di una setta satanica!

AAE

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3 commenti

  • Pasquale ha detto:

    Ringrazio il collega lettore “Arrendersi all’evidenza” che ha fatto un buon sunto delle “stranezze” dei cosiddetti vaccini. Aggiungo solo che, oltre al codice del virus SV40 che è un noto oncogeno, vi è il codice per un particolare complesso che inibisce le capacità di debellare le cellule tumorali. Fu brevettato per fare i modo che i topolini di laboratorio si ammalassero più velocemente di tumore. È stato calcolato che la probabilità che si formasse spontaneamente in un virus naturale superasse di gran lunga tutte le possibilità numeriche offerte dal nostro universo.
    In pratica per definirlo ” non correlato” ci vogliono i numeri di un paio di universi.. cosa molto facile da fare…con le chiacchiere dei nostri virologi….
    Naturalmente queste “attenzioni” sono dentro la proteina Spike che è quella che il vaccino costringe il corpo umano a produrre in quantità
    Per questo si comincia a parlare dei vaccini come armi biologiche.
    Molto sofisticate, molto ingegnerizzate di sicuro nulla di “casuale” “naturale” “non correlato”.

  • Fabio ha detto:

    La responsabilità morale del falso papa bergoglio nel promuovere il vaccino come atto d’amore è immensa. E sappiamo che ha ricevuto in Vaticano Bourla , CEO di Pfizer, in incontri riservati. Non poteva essere all’oscuro dei pericoli del vaccino e del suo vero fine.
    Come è possibile che un figuro del genere sia papa?
    È URGENTE APPROFONDIRE LE TESI DI CIONCI SULLA INVALIDITÀ DELLA RINUNCIA DI BENEDETTO XVI E SULLA CONSEGUENTE INVALIDITA DELLA ELEZIONE DI BERGOGLIO

  • Giancarlo ha detto:

    Grazie per alcune e dettagliate informazioni di cui avevo una conoscenza grossolana. Sapevo già dal 2020 per aver letto un lavoro scientifico inglese della presenza dei nanolipidi ALC e della loro pericolosità in ambito umano (soprattutto a livello dell apparato riproduttivo),oltre alla presenza dell ossido di grafene in grado di sottrarre potenziale (mV) dalle membrane degli eritrociti favorendo L impilazione degli stessi con le conseguenze note.Ossido di grafene (semiconduttore ,tipo jfet)che purtroppo ho evidenziate nel siero inoc a mio figlio già alla prima grazie ad un magnete che si è incollato letteralmente al deltoide ove era stata fatta L inoc ! Il dolore era fortissimo nel mantenere il magnete e dopo 10 min ha dovuto toglierlo : al suo posto una leggera macchia scura ….Grazie .

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