Wicca Wicked Woke…scoperte semantiche di Benedetta De Vito.

3 Luglio 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni semantiche su termini che purtroppo sono entrati a far parte della nostra quotidianità…buona lettura e diffusione.

§§§

 

Siete pronti per una piccola lezione di etimologia diavoliana. Un diversivo di luglio, al posto del Sudoku. Va bene, chi lo desidera può andare avanti, con me, senza obbligo di “grim pass”. Ora bando alle ciance e andiamo avanti.

Mmm, vediamo un poco, ecco, sì, qui, quasi alla fine del mio “Dizionario di diavoliano” (che tengo sempre sulla scrivania, in questi tempi delle spine), sì, a pagina 540 (perché le pagine, neanche a dirlo, sono 666), trovo, oh dai, non ci avevo proprio pensato, sì, ecco, trovo la traduzione in inglese (il dizionario è infatti verso questa lingua, che ha fatto del gioco di parole, da sempre, il cardine della sua tradizione come sa chi, come la sottoscritta, è cresciuta a pane e nursery rhimes). Ecco, trovato! E  vi lascio in sospeso, ma solo il tempo di fare un passo in giù, un rigo dabbasso.

Eccomi, e vi leggo la definizione in inglese per come è scritta da Sir Gorgolius (che è autore del tomo ed  ancora vivente…). Woke: a word that is a chewed form of wicked, so be it, bad. Traduco: woke: una parola che è forma ciancicata della parola malvagio (wicked). Oh benissimo! Dunque la cultura woke è la cultura della cattiveria e in effetti il suo centro è l’odio. Odio degli omosessuali per chi non lo è, odio delle persone di colore per chi, secondo il volere del Signore, ha la pelle chiara, odio degli animalisti per gli uomini e così via odiando di volta in vola, nella divisione (frutto amaro del cuore indurito dall’invidia, regina dei  vizi), il “diverso” che diventa, nell’immaginario del povero “woke” (vittima inconsapevole del tranello di farfarello), il centro di tutto il male, mentre, il male vero è dentro di lui perché, caduto in tentazione  e intrappolato nel male, a causa del diavolo (che ho chiamato farfarello). Il diavolo è divisore fin dall’etimologia greca del nome che porta: diavolo, da “dia ballo” (traslitterato e chiedo venia…), cioè “disunire”.

Bene, non è finita. Solo un poco di pazienza e tiro giù il mio Webster, dizionario di inglese, per capire meglio l’etimologia di “wicked”. Benissimo. Di seguito scrivo il succo di quanto ho letto in poche righe prese dal web: “According to Merriam-Webster, the traditional use of “wicked” for “bad” dates to the 13th century, perhaps as an alteration of the Middle English wicke or the Old English wicca”. Wicca, woke…

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN

IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT

UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

5 commenti

  • Chedisastro ha detto:

    Si prepari, cara Benedetta, agli stizziti attacchi dei trolletti dai nomi astrusi, ovviamente infastiditi dalle sue sante parole. Io sono comunque con lei e mi fido, eccome, del suo corposo e prezioso dizionario fatto di ispirato intuito e di graziosa (cioè ricca di Grazia) sapienza. Teniamoci uniti e al potente Michele diciamo:
    “…tuque, Princeps militiae caelestis,
    Satanam aliosque spiritus malignos,
    qui ad perditionem animarum
    pervagantur in mundo,
    divina virtute, in infernum detrude.
    Amen.”

  • Milly ha detto:

    Wicca o congrega di streghe (quelle vere) di cui il mondo anglosassone, non solo nel passato, ma anche nel presente è impregnato. Basti pensare a tutto quello che hanno fatto a quei poveri bambini colpiti da malattie rare, ricoverati in ospedali o meglio in “prigioni” dalle quali non sono più potuti uscire, con tanto di spiegamento di poliziotti, nonostante la volontà dei genitori di farli curare altrove

  • Enrico Nippo ha detto:

    Sì, ma infine con queste pur interessanti osservazioni, si finisce per continuare a contaminare la sublime lingua italiana, con orribili angloamericanismi. Dulcis in fundo, l’articolo si conclude con una lunga, orrenda citazione in inglese.

    Ma davvero non possiamo far niente per sottrarci a questa colonizzazione liberatrice iniziata circa ottant’anni addietro?

    P.S. dopo “odio delle persone di colore per chi, secondo il volere del Signore, ha la pelle chiara” manca o è sfuggito “odio delle persone bianche per chi, secondo il volere del Signore, ha la pelle di colore”.

    Se no che facciamo? Restiamo nel pantano dei bianchi puliti e buoni e dei colorati sporchi e cattivi?
    Oppure il Signore ha usato sprovvedutamente di una tavolozza dei colori?

    • Maria Giulia Scacchi ha detto:

      non giochi… ha capito benissimo il senso di “pelle chiara secondo il volere del Signore”. Permetta alle minoranze di difendersi!