Sinodalità, espressione di una Chiesa “liquida”. Stefano Fontana.

23 Giugno 2023 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici  nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo commento di Stefano Fontana, pubblicata su Messa in Latino, che ringraziamo per la cortesia, relativo all’Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo. Buona lettura e condivisione.

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È stato reso noto ieri e presentato in conferenza stampa il testo dell’Instrumentum Laboris del Sinodo sulla sinodalità che inizierà il prossimo 4 ottobre 2023 e durerà ben due anni. Si tratta del documento di lavoro per i sinodali, dopo l’esaurimento delle varie fasi preparatorie che, a loro volta, avevano prodotto altri documenti. Cosa possiamo capire dell’aria che tira leggendo questo documento di lavoro? L’impressione sintetica che se ne ricava è che si tratta di un testo “liquido”, incerto sui principi, aperto alle strumentalizzazioni, passibile dei più diversi esiti. Le indicazioni per i sinodali riguardano una serie di atteggiamenti da assumere e non delle verità da seguire, delle prassi da attuare e non delle convinzioni da difendere e proporre, delle relazioni da tenere e non delle verità da far proprie.
Come si sa, non è per niente chiaro cosa si intenda per “sinodalità”. Il cardinale Burke ha ricordato che si sa che la Chiesa è “una, santa, cattolica e apostolica”, come si recita nel Credo, non si sa invece cosa voglia dire che è sinodale. La Chiesa ha al proprio interno anche una dimensione di collegialità, ma non per questo è collegiale, così ha anche una dimensione di sinodalità, ma non per questo è sinodale. Teologicamente, l’idea è incerta e vaga. Perfino autori teologicamente moderati, come il curatore dell’ultimo numero della rivista della facoltà di teologia della Santa Croce, Miguel de Salis, riconoscono che non si è oggi “del tutto attrezzati per formulare una visione coerente e completa dell’argomento”.
L’unica cosa che oggi viene proposta come certa – anche dal documento di cui parliamo – è che la sinodalità è un processo, un cammino. Stabilire cosa altro sia, oltre a questo, è affidato al processo stesso, il processo appunto del sinodo sulla sinodalità. Lo si stabilirà strada facendo, essendo essa in progress, è una idea itinerante, e quindi sempre processuale e inconclusa. La sinodalità è, in altre parole, una esperienza storica, continua, inesauribile e, possiamo anche aggiungere per indicare meglio l’origine filosofica di questa visione, dialettica.
Per questo motivo l’Instrumentum laboris spiega le caratteristiche della Chiesa sinodale mediante il ricorso all’esperienza fatta da chi è stato coinvolto nelle varie fasi preparatorie, diocesane, nazionali e continentali [si è trattato, in realtà, di una minoranza infinitesimale del “popolo di Dio” e per di più composta da ceti ecclesiali scelti appositamente, ma non è questo il punto che qui interessa, pur non essendo insignificante].
L’esperienza è un processo e durante questi appuntamenti preparatori, secondo gli estensori del nostro documento, sono state via via maturate da tutti alcune idee sulle caratteristiche di una Chiesa sinodale. Ora, quella di esperienza è la nozione filosofica e teologica più vuota e vaga che esista, ed è anche molto pericolosa quando le si assegna un significato di evento dello Spirito. Il fatto di incontrarsi e di partecipare ad un processo viene caricato di un significato rivelativo di una comunicazione divina. Si rimane molto colpiti dai tanti passaggi dell’Instrumentum Laboris in cui il “sentire” (l’esperienza, possiamo tornare a dire) dei partecipanti alle varie fasi del processo preparatorio viene chiamato abusivamente, o almeno troppo frettolosamente, ascolto della voce dello Spirito.
Siccome la sinodalità è ritenuta un processo frutto di una attiva partecipazione del popolo di Dio e quindi una esperienza attiva e di prassi, il documento di lavoro del sinodo caratterizza la “Chiesa sinodale” proprio tramite degli atteggiamenti da assumere, delle prassi da realizzare. Una di queste è l’ascolto: la Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto. Un’altra è l’umiltà: la Chiesa sinodale è una Chiesa che sa di avere molto da imparare. Una terza è l’atteggiamento dell’incontro e del dialogo con tutti (naturalmente anche in riferimento all’emergenza ecologica). Arriva poi la caratteristica di una Chiesa che non ha paura della verità di cui è portatrice, ma la valorizza senza costringere all’uniformità (una Chiesa plurale, vien da pensare… ma quanto plurale?). Poi non poteva mancare una Chiesa accogliente e aperta a tutti. Infine, la caratteristica più stravagante: una Chiesa in contatto con la sana inquietudine dell’incompletezza.
Non si faticherà a constatare l’assenza di consistenza teologica di queste espressioni. Per questo possiamo dire che l’instrumentum laboris è un testo “liquido” che, come tale, rimane aperto ad ogni conclusione, anche le più rivoluzionarie. Un testo in riferimento al quale possiamo aspettarci di tutto.
Un caso? No, perché il cuore di tutto è il processo, in cui la sinodalità consiste. La liquidità favorisce il processo, la sostituzione della verità con la relazione, il come che diventa prioritario sul cosa e sul perché. L’Instrumentum è come un trailer di un film di cui nessuno conosce la trama e nessuno sa come andrà a finire. Il regista ha voluto così in modo da avere la possibilità di indirizzarlo durante il suo corso, quando la sinodalità farà emergere una nuova “opinione pubblica ecclesiale” titolare del nuovo munus docendi.

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2 commenti

  • Federico ha detto:

    Vogliono distruggere la Chiesa di Cristo e sostituirla con la chiesa sinodale democratica che nulla ha di sacro o di divino.
    Il cristianesimo o è rivelato e creato da Dio o non è cristianesimo. In tal caso è un’imitazione e quindi non proviene da Dio. Gesù disse a Pietro: “allontanati da me, satana, perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini “.
    Ed oggi cosa vediamo? Bergoglio dà la preferenza al metodo democratico-sinodale per superare la rivelazione come ci è stata trasmessa e tramandata. E cosa dice nostro Signore? Credo che ripeta il medesimo rimprovero. Con una grande differenza: Pietro proponeva una strada apparentemente buona (la salvezza della vita terrena di Gesù) mentre costoro propongono l’aperta perversione dell’intera umanità. Quindi non si nascondono neppure più dietro un apparente bene terreno ma aspirano apertamente al male.

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Egregio dott. Fontana,
    Mi meraviglio che lei possa concludere con questa frase:

    “L’INSTRUMENTUM” è come un trailer di un film di cui nessuno conosce la trama e nessuno sa come andrà a finire…..”

    NESSUNO?
    No.
    Dott. Fontana, dopo 10 anni tutti abbiamo capito, lei compreso, che il regista, attraverso il suo vicario JMB e la sua setta massonica, con L’INSTRUMENTUM intendono distruggere definitivamente Cristo, la sua dottrina e la Sua Chiesa con questi chiari obiettivi:

    1️⃣ l’ “ORDINAZIONE DIACONALE” DELLE DONNE

    2️⃣ _I PRETI SPOSATI_

    3️⃣ “ACCOGLIENZA AGLI ADULTERI “DIVORZIATI RIPOSATI
     
    4️⃣ SI AI MATRIMONI POLIGAMI

    5️⃣ E TRA PERSONE OMOSESSUALI LGBTQ+”.

    https://www.lifesitenews.com/analysis/major-synod-on-synodality-document-highlights-need-to-welcome-polygamists-lgbtq-people/

    Obiettivi in perfetta linea con la DOTTRINA ANTICRISTICA DELL’ANTIPAPA IMB, che ancora nel 2016 proferiva questa BESTEMMIA contro Dio e contro il “SACRAMENTO” del matrimonio:

    “Davvero io ho visto tanta fedeltà in queste convivenze (OMOSESSUALI)… E io sono sicuro che questo è un MATRIMONIO VERO: HANNO LA GRAZIA DEL MATRIMONIO proprio per la fedeltà che hanno.. Ma.. ci sono ancora SUPERSTIZIONI LOCALI…è la  pastorale più difficile quella del matrimonio.” 👇
    (Al min. 5.19)
    https://www.facebook.com/finetempi/videos/577469852433410/

    DOTTRINA ANTICRISTICA di coluii che si è sostituito a Dio legittimando l’IDOLATRIA, lo SPIRITISMO, L’ABORTO E L’EUTANASIA (pseudo-vaccini) l’ADULTERIO, il PECCATO IMPURO CONTRO NATURA. Etc…
    (si alla legge sulle unioni omosessuali)
    👇
    https://youtu.be/X_9aVWcy4Fs
    E relativi sacrilegi eucaristici.

    E che “Bergoglio SIA IL PIÙ AMICO DELLA COMUNITÀ LGBTQ ” lo testimonia da anni il suo amico omosessuale Padre James Martin.
    – la Repubblica
    https://www.repubblica.it/vaticano/2022/11/19/news/papa_james_martin_chiesa_vaticano_gay_lgbtq-375184619/?ref=pay_amp

    Dott. Fontana, lei lo sa bene che la falsa chiesa massonica, che sta trasformando i fedeli in APOSTATI PRO-LGBT che partecipano allo scandalo del gay-pride e alla proghiera contro i veri cristiani considerati omofobi :👇
    https://www.ilgazzettino.it/video/treviso_pride_lgbtq_genitori_cattolici_chiesa_omofobia-7468334.html

    Dunque, che aspetta a dimostrarsi vero cristiano gridando dai tetti:
    “IO RICONOSCO IL DEFUNTO BENEDETTO-XVI QUALE UNICO E LEGITTIMO VICARIO DI CRISTO.
    DISCONOSCO BERGOGLIO ED ESCO DALLA SUA FALSA CHIESA MASSONICA?!!

    Si ricordi che così come Cristo ha salvato il mondo morendo sulla croce, anche noi cattolici siamo chiamati a salvare la Chiesa di Cristo con la nostra testimonianza e la nostra croce.

    Sign. Stefano,
    Mi permetta di rivolgermi a lei con le stesse parole di Maria Regina dell’Amore rivolte ai fedeli a Lei consacrati:

    “Voi siete il popolo di Dio che salverà il popolo di Dio”❗️

    Con fiducia.
    Cristiana Cattolica

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