Bergoglio, come Jacques de La Palice, è ancora vivo. Mastro Titta.
17 Giugno 2023
28 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste considerazioni sulla recente esternazione del Pontefice regnante. Buona lettura e condivisione.
§§§
Mastro Titta: Bergoglio, come Jacques de La Palice, è ancora vivo
La notizia del giorno la dà il papa stesso uscendo dal Gemelli. Gli chiedono “come sta” e lui risponde: “Sono ancora vivo”. Non è la prima volta che in presenza di un malanno o un ricovero il Santo Padre sbotta di essere in vita, brutti gufacci spennacchiati che la peste aviaria vi colga. La qual cosa non può che farci enorme piacere.
Ci sarebbe, è vero, la leggenda del capitano dell’esercito francese Jacques de La Palice, morto in battaglia a Pavia all’inizio del 1500. Sembra che lo scalpellino che ne scolpì la lapide dovesse scrivere la frase “un minuto prima di morire, era ancora invitto”, che in francese si traduce envie.
L’improvvido artigiano scrisse invece en vie, in vita. Dunque l’epitaffio suonava come “un minuto prima di morire, era ancora vivo”. Non sappiamo se il lavoro fu rifatto, l’artigiano fu pagato e non punito, fatto sta che il valoroso La Palice passò alla storia da morto, senza colpe e a sua insaputa, come l’emblema stesso dell’ovvietà. Lapalissiano, appunto.
Un lancio d’agenzia non restituisce il mood del momento: il tono, l’espressione del volto, il contesto. Non sappiamo se il papa gongoli per averla scampata un’altra volta, se alluda alla gravità della malattia, o esprima la sottile disperazione che assale il miscredente che sente sorella morte corporale bussare alla porta e si attarda per aprirle, consapevole che la sua ora è scoccata. Il che, parlando del romano pontefice, è lapalissianamente da escludere.
Quale che sia lo stato d’animo del vicario storico di Nostro Signore, si possono fare due osservazioni.
La prima, di carattere particolare, è che il papa ha eluso la domanda. Ha cioè risposto un’ovvietà – sono vivo – ad una persona che vedendolo uscire da un ospedale gli ha chiesto come stesse.
Anche una pianta di basilico o un paramecio sono tecnicamente vivi e perfettamente in grado, attraverso segni particolari – colore delle foglie, movimento – di comunicare il pregevole fatto al mondo. Su un piano appena più elevato di quello dei rampicanti, non è il materialismo da salumificio a decretare se uno sia vivo o meno.
In generale, Bergoglio mostra una spiccata sensibilità verso l’ovvietà, tutta riassunta in frasi ad effetto come “la guerra è follia”, “la cultura dello scarto”, “salviamo il pianeta”, “accogliere i poveri, gli ultimi, gli esclusi”, “il vaccino è un atto d’amore”, e via dicendo.
Nessuna di queste espressioni è di per sé né ovvia, né immune da implicazioni nefaste e legittime critiche. In compenso suonano bene e sono comprensibili anche ai bambini.
L’ovvio in effetti è il linguaggio dei bambini, perfettamente aderenti a ciò che appare, sempre pronti a sottolineare che l’acqua è trasparente e la neve fredda. Il bambino però non ha idea della morte: vive con naturalezza capricciosa come non dovesse morire mai. E fa bene, perché è un bambino.
Un adulto, come insegna Dante, si può perdere nella selva oscura – le cose umane – e perdere la diritta via, quella che passa attraverso la jungla e conduce in piena luce. Tanto per campare, si campa anche nel bosco raccogliendo bacche e parlando coi cinghiali.
Mi sarei aspettato almeno un “sono vivo, grazie a Dio”. Formulette conversazionali che scappano anche agli atei al bar. Niente.
D’altra parte pronunciare ovvietà ha il pregio di accontentare molti, e scontentare un piccolo resto di rompiscatole. Ha ragione lui.
Viva il papa vivo. Vivo un papa, se ne fa un altro. Il che è pure avvenuto di recente. Ha ragione lui.
§§§
Aiutate Stilum Curiae
IBAN
IT79N0200805319000400690898
BIC/SWIFT
UNCRITM1E35
§§§
Condividi i miei articoli:
Tag: bergoglio, la-alice, mastro titta
Categoria: Generale
Il doppio blog di SC non sembra avere buoni effetti.
A parte la confusione fra nicknames e commenti su questo vecchio blog, c’è una divisione dei medesimi fra vecchio e nuovo blog di cui non si vede la positività.
Sembra che nel nuovo blog la confusione suddetta sia scongiurata grazie la metodo di “iscrizione” di chi vuol commentare.
Achtung!
C’è confusione fra “nicnames” e commenti.
Ci sono commenti che non ho fatto io, altri li ho fatti io e sono sotto altro nickname: qualcuno si diverte a fare scherzi.
17 Giugno 2023 alle 15:34
Un retropensiero e’ sempre presente quando si ascolta qualcuno e t’interessa quello che ha da dire.
Per certi versi è anche i segno del rispettovecdrlla considerazione, nel bene o nel male, che si nutre e di deve verso un amico o un nemico.
Insomma… vuol dire che non ci è indifferente. E questo è già qualcosa. C’è anche chi il Papa proprio non se lo fila.
La frase citata, anzi l’esclamazione alla quale, nei secoli, molti debiti avrebbero aggiunto quel ‘grazie a Dio’, ha un sapore scaramantico.
Per spiegare forse meglio… se mi attraversa la strada un gatto nero potrei provare un briciolo di inquietudine che il mio direttore spirituale certamente non mancherebbe di censurare.
Ecco… Più o meno sembra (dico sembra) la stessa cosa.
Lei ha perfettamente ragione. I vecchi di oggi, che sono la c.d. gioventù bruciata degli anni 50/60, non pensano alla morte. Oggi nessuno vuole più essere vecchio. È morto a 85 anni? Eh beh, era ancora giovane.. Quando, fino agli anni 70/80 era ancora raro superare gli 80.
I vecchi, come tutti, vivono in una sorta di eterno presente, ma nel loro caso il fatto è ancora più tragico.
NO, GUARDI BERGOGLIO LO HA PROPRIO SEMPRE DETTO CHE HA PAURA DI MORIRE.
Lei, che afferma sempre di non emettere mai sentenze (sic!), sostiene che chi sgrana gli occhi davanti a certe affermazioni ormai pubbliche e ripetute da dieci anni, andrebbe psicanalizzato. Quanto vi piace il sistema Foti…
Si ricordi che Bergoglio stesso ha confessato di essere stato psicanalizzato; a mio avviso, è vero dunque l’esatto contrario di quanto lei sentenzia. E sono certo che non sono la minoranza a pensarlo. Che le piaccia o no.
Un retropensiero e’ sempre presente quando si ascolta qualcuno e t’interessa quello che ha da dire.
Per certi versi è anche i segno del rispettovecdrlla considerazione, nel bene o nel male, che si nutre e di deve verso un amico o un nemico.
Insomma… vuol dire che non ci è indifferente. E questo è già qualcosa. C’è anche chi il Papa proprio non se lo fila.
La frase citata, anzi l’esclamazione alla quale, nei secoli, molti debiti avrebbero aggiunto quel ‘grazie a Dio’, ha un sapore scaramantico.
Per spiegare forse meglio… se mi attraversa la strada un gatto nero potrei provare un briciolo di inquietudine che il mio direttore spirituale certamente non mancherebbe di censurare.
Ecco… Più o meno sembra (dico sembra) la stessa cosa.
Ci sono commenti che non ho fatto io, altri li ho fatti io e sono sotto altro nickname: qualcuno si diverte a fare scherzi.
Posso dire una cosa ovvia su La Palice e l’ovvio?
Se chi dice cose ovvie vi fa ridere, chi le nega non vi fa pietà???
Ovvio!
Oggi si è purtroppo costretti a ribadire l’ovvio. Il che più che fare ridere crea sgomento.
Posso dire una cosa ovvia su La Palice e l’ovvio?
Se chi dice cose ovvie vi fa ridere, chi le nega non vi fa pietà???
Papa Bergoglio sarà pure un tipo sui generis, ma il vezzo (o vizio?) di impiantare una sorta di psicanalisi su ogni frase che pronuncia, mi sembra davvero fuori luogo. E proprio questo vezzo (o vizio) potrebbe essere a sua volta oggetto di psicanalisi.
Chi è che gli mette in bocca “brutti gufacci spennacchiati che la peste aviaria vi colga? Forse la cattiva coscienza che si sente scoperta?
Lei, che afferma sempre di non emettere mai sentenze (sic!), sostiene che chi sgrana gli occhi davanti a certe affermazioni ormai pubbliche e ripetute da dieci anni, andrebbe psicanalizzato. Quanto vi piace il sistema Foti…
Si ricordi che Bergoglio stesso ha confessato di essere stato psicanalizzato; a mio avviso, è vero dunque l’esatto contrario di quanto lei sentenzia. E sono certo che non sono la minoranza a pensarlo. Che le piaccia o no.
Ho espresso semplicemente il mio parere che Lei giudica una “sentenza”.
Però, un’osservazione del genere, fatta da chi, come Lei, mostra sistematicamente una sicumera dogmatica ed un tono autoritario fuori del comune, è per lo meno esilarante.
Quanto poi alla presunta verità di quello che pensa la maggioranza, stendiamo un pietoso velo.
Anche il mio, al pari del suo, è un parere. Da quanto ha scritto è evidente che, dietro la sua parvenza esteriore di incertezza ed apertura, c’è l’astio – in realtà davvero mal celato – nei confronti di chi osa rimarcare le enormi illogicità dei suoi “pareri”, secondo cui, con la sua consueta “moderazione” e bonomia, chi sgrana gli occhi davanti a certe obbrobriose situazioni andrebbe psicanalizzato.
Per inciso anche i pareri (se emessi con certe modalità) diventano sentenze; e non lo dice il sottoscritto.
Quanto alla presunta risibilità di quanto scritto, che lei, da buon e democratico modernista senza certezze e con tantissimi (troppi) dubbi su tutto e tutti (salvo riguardo i suoi “pareri”), sostiene, replico solo che fa bene a ridere: visti i suoi argomenti non resta altro.
Ho espresso semplicemente il mio parere che Lei giudica una “sentenza”.
Però, un’osservazione del genere, fatta da chi, come Lei, mostra sistematicamente una sicumera dogmatica ed un tono autoritario fuori del comune, è per lo meno esilarante.
Quanto poi alla presunta verità di quello che pensa la maggioranza, stendiamo un pietoso velo.
Papa Bergoglio sarà pure un tipo sui generis, ma il vezzo (o vizio?) di impiantare una sorta di psicanalisi su ogni frase che pronuncia, mi sembra davvero fuori luogo. E proprio questo vezzo (o vizio) potrebbe essere a sua volta oggetto di psicanalisi.
Chi è che gli mette in bocca “brutti gufacci spennacchiati che la peste aviaria vi colga? Forse la cattiva coscienza che si sente scoperta?
Anche il mio, al pari del suo, è un parere. Da quanto ha scritto è evidente che, dietro la sua parvenza esteriore di incertezza ed apertura, c’è l’astio – in realtà davvero mal celato – nei confronti di chi osa rimarcare le enormi illogicità dei suoi “pareri”, secondo cui, con la sua consueta “moderazione” e bonomia, chi sgrana gli occhi davanti a certe obbrobriose situazioni andrebbe psicanalizzato.
Per inciso anche i pareri (se emessi con certe modalità) diventano sentenze; e non lo dice il sottoscritto.
Quanto alla presunta risibilità di quanto scritto, che lei, da buon e democratico modernista senza certezze e con tantissimi (troppi) dubbi su tutto e tutti (salvo riguardo i suoi “pareri”), sostiene, replico solo che fa bene a ridere: visti i suoi argomenti non resta altro.
Caro Nippo….cattiva coscienza e tanto tanto tanto rosicamento! Te ne accorgi ora dopo dieci anni di questo andazzo??
Beh, per aver prova di un vezzo o di un vizio, un po’ di tempo ci vuole. 😃
Certo, dopo dieci anni, forse si tratta proprio di un vizio.
Disse quello che indicava il sacro siero come un “atto di amore”. Ma ci faccia il piacere….
😈
Che ho detto io?
Ieri ,mia moglie mi ha detto:
guarda che si è dimesso il
papa , e la felicità ha preso il
sopravvento , poi , sono andato
a leggere ,ed ho letto invece
che l’avevano dimesso dall’ospedale .
Ora , il buon bergoglio da
macchina per fare soldi com’è,
prima con la Cina ed i loro due miliardi, poi le case
farmaceutiche , la finanza
pagana ed i conventi svuotati
dalle Monache ,per renderli
più appetibili agli chef pentastellati , adesso lancerà
il tormentone estivo dal titolo :
sono ancora vivo ,sa ?
Mi rammenta certi parenti
che ormai più che ottantenni
giorni fa dissero che vivrebbero
in eterno questa vita ,mentre
noi sappiamo per esperienza
che sono sempre i migliori
che se ne vanno; è stato così
per il Signore Gesù, è stato
così per il Nonno , e ce lo
ripete il libro della Sapienza ,
che come saprete non lo
considerano nel canone della Bibbia nè gli Ebrei ,
nè le sette protestanti , in
quanto troppo Cristocentrico.
Hai voglia a fare le corna quando passa un carrofunebre
per esorcizzare la morte ,
da essa non si può scappare ,
ma si può renderla Santa .
Lei ha perfettamente ragione. I vecchi di oggi, che sono la c.d. gioventù bruciata degli anni 50/60, non pensano alla morte. Oggi nessuno vuole più essere vecchio. È morto a 85 anni? Eh beh, era ancora giovane.. Quando, fino agli anni 70/80 era ancora raro superare gli 80.
I vecchi, come tutti, vivono in una sorta di eterno presente, ma nel loro caso il fatto è ancora più tragico.
Un retropensiero e’ sempre presente quando si ascolta qualcuno e t’interessa quello che ha da dire.
Per certi versi è anche i segno del rispettovecdrlla considerazione, nel bene o nel male, che si nutre e di deve verso un amico o un nemico.
Insomma… vuol dire che non ci è indifferente. E questo è già qualcosa. C’è anche chi il Papa proprio non se lo fila.
La frase citata, anzi l’esclamazione alla quale, nei secoli, molti debiti avrebbero aggiunto quel ‘grazie a Dio’, ha un sapore scaramantico.
Per spiegare forse meglio… se mi attraversa la strada un gatto nero potrei provare un briciolo di inquietudine che il mio direttore spirituale certamente non mancherebbe di censurare.
Ecco… Più o meno sembra (dico sembra) la stessa cosa.