UK, Covid. 92% dei Morti Sono con Tre Dosi. Dati Ufficiali.

5 Giugno 2023 Pubblicato da 8 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione, nella nostra traduzione, questo articolo appena pubblicato da The Expsé, che ringraziamo per la cortesia. Ancora una volta, ci sembra straordinario – e allo stesso tempo molto naturale e comprensibile – che i grandi giornali e le televisioni non si occupino di questo problema. A parte il fatto che non mi risulta che il Ministero della Salute italiano offra dati divisi per vaccinati e non vaccinati, quando si parla di decessi Covid. Buona lettura e condivisione.

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Il governo britannico ha reso noti i dati ufficiali che mostrano una verità sconvolgente: la popolazione completamente vaccinata è stata responsabile del 92% dei decessi per Covid-19 in tutto il 2022, e di 9 decessi su 10 per Covid-19 in Inghilterra negli ultimi due anni.

I dati sono stati pubblicati da un’agenzia governativa britannica, l’Office for National Statistics (ONS), il 21 febbraio 2023.

Il rapporto, intitolato ‘Deaths by Vaccination Status, England, 1 April 2021 to 31 December 2022′, può essere consultato sul sito dell’ONS qui e scaricato qui.

Il nuovo rapporto contiene dati sui tassi di mortalità in base allo stato vaccinale per i decessi per tutte le cause, per i decessi che coinvolgono Covid-19 e per i decessi che non coinvolgono Covid-19.

Osservando la Tabella 1 del set di dati, si può notare che la grande maggioranza dei decessi dovuti a Covid-19 si è verificata tra coloro che avevano ricevuto tre o più dosi di iniezione di Covid-19.

I dati mostrano che i decessi per Covid-19 tra la popolazione non vaccinata sono diventati quasi trascurabili, mentre i decessi tra la popolazione vaccinata sono diventati più significativi nel corso del tempo.

Ad esempio, nel maggio 2021 si sono registrati 205 decessi per Covid-19 tra la popolazione vaccinata e solo 84 tra quella non vaccinata.

Tuttavia, se andiamo avanti di un anno, scopriamo che i decessi per Covid-19 sono aumentati del 450%, con 1.494 tra i vaccinati e solo 96 tra i non vaccinati.

È scioccante vedere che, nonostante la campagna di richiamo di massa dell’inverno 2021, le iniezioni non sono servite a ridurre l’enorme numero di decessi tra la popolazione vaccinata.

Anzi, i dati suggeriscono che la campagna di richiamo ha addirittura peggiorato la situazione.

I dati mostrano che 25.758 dei 28.041 decessi causati da Covid-19 in Inghilterra tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 sono avvenuti tra la popolazione completamente vaccinata.

Ciò significa che la popolazione completamente vaccinata ha rappresentato il 92% di tutti i decessi causati dalla Covid-19 nel 2022.

Nel frattempo, tra il 1° aprile 2021 e il 31 dicembre 2022 in Inghilterra si sono verificati 45.191 decessi per Covid-19, di cui 38.884 tra la popolazione completamente vaccinata e solo 6.307 tra quella non vaccinata.

Ciò significa che la popolazione completamente vaccinata è stata responsabile dell’86% / 9 decessi su 10 per Covid-19 in quasi due anni.

Ciò solleva una domanda importante: le iniezioni di Covid-19 sono davvero efficaci fino al 95% nel prevenire la morte?

I dati suggeriscono il contrario.

È preoccupante vedere che notizie come questa vengono nascoste dai media tradizionali.

Cos’altro non ci viene detto?

È ora di assumerci la responsabilità della nostra salute e di prendere decisioni informate sul nostro corpo.

Non dobbiamo seguire ciecamente le raccomandazioni delle autorità senza guardare i dati e mettere in discussione ciò che ci viene detto.

È chiaro da queste cifre che qualcosa non funziona e che avrebbe dovuto essere affrontato più di un anno fa.

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8 commenti

  • Sede occupata ha detto:

    E d’altra parte il siero è maledetto da Dio per essere stato sviluppato sulla base di aborti volontari, come anche la Cei ha ammesso, pur minimizzando la cosa semplicemente perché molto indietro nel tempo (un omicidio non si prescrive mai già nei tribunali umani, figuriamoci davanti a quello di Dio). Ma i cristiani questo lo sanno?

  • Paoletta ha detto:

    e non parliamo di “malori improvvisi”…

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Però bisogna precisare. Se il numero dei vaccinati è enormemente più grande del numero dei non vaccinati, è ovvio che i loro morti siano molti di più.
    Servirebbe il dato: fatto pari a 100 il numero dei vaccinati, quanti di loro sono morti ? E analogamente, fatto pari a 100 il numero dei non vaccinati, quanti di loro sono morti ? Così i due dati sarebbero comparabili.

    • Paoletta ha detto:

      avevo letto da qualche parte che anche se facessimo un calcolo del genere i vaccinati vincerebbero cmq questa triste gara.

    • arrendersi all'evidenza ha detto:

      Conti già fatti e rifatti…
      Più ci si vaccina e peggiori sono i numeri.
      Il vaccino doveva proteggere e invece NON protegge.
      Se si leggono i numeri, i decessi tra non vaccinati ammontano a circa il 14% del totale.
      E’ stato vaccinato l’86% della popolazione inglese? NO.
      Memo: i morti sono la punta dell’iceberg.
      Dietro ogni morto, vanno contate 10-15 volte tanto le persone che peggiorato il proprio stato di salute.

    • Maria Giulia Scacchi ha detto:

      Vaccinato?

    • olivetanus ha detto:

      Secondo me se un vaccino non protegge dal contagio e dalla malattia non è un vaccino ma qualche altra cosa…

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Che il siero non preservi dalla morte con-Covid è evidente, così come che la morte con-Covid sia addirittura più probabile tanto più viene indebolito il sistema immunitario, bombardandolo di istruzioni deleterie per il suo benessere.

    Il problema peggiore riguarda la mortalità generale, dato che i 45200 decessi (6300+38900) con-Covid censiti nella tabella (dati riferiti al Regno Unito, dall’aprile 2021 al dicembre 2022) sono una minima percentuale del totale, che là come da noi, è salito del 10-15% rispetto all’epoca antecedente i sieri sacri al mainstream.

    Infatti, anche quando non si muore con-Covid, non è affatto consolante morire di TUTTO-IL-RESTO: è innegabile che una mortalità generale accresciuta di circa 100000 unità/anno (quindi ben più dei 45200 decessi attribuibili al Covid nell’intervallo di 18 mesi descritto in tabella), sia da ascriversi al peggiorare di tutte le funzioni coinvolte nell’avvelenamento sperimentale impartito a quasi tutta la popolazione, specialmente la più fragile, esponendola ad ogni altra infezione, infiammazione o processo degenerativo.

    Problemi alla coagulazione, miocarditi, tumori, malattie autoimmuni, sindromi neurologiche e una minor reattività a ogni tipo di infezione (virale o batterica) non lasciano scampo a decine di migliaia di persone, segnate tra l’altro anche nella loro fertilità/salute riproduttiva.

    Da non trascurare che sono praticamente non conteggiati i morti di normale influenza, che non è scomparsa, ma attribuita al solo coronavirus: come dire che si è montato tutto questo can can con la scusa di un’influenza, tramutandola in una strage peggiore e soprattutto in un esperimento illecito con soldi pubblici, a beneficio dei fruitori di lauti contratti (secretati).

    Peggio ancora: occasione di inaudite riduzioni di diritti e condizionamento sociale basato sulla strategia della tensione. Talmente efficace che ancora molti faticano ad ammettere di essere stati semplicemente imbrogliati.

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