Vincenzo Fedele. Elezioni, Falsità e Finanziamenti (Veri, però…)

22 Settembre 2022 Pubblicato da 5 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele offre alla vostra attenzione queste lucide riflessioni e questi dati incontrovertibili su come qualcuno stia cercando di influire sulle elezioni prossime venture. Approfittiamo di questo suo contributo per ribadire a Vincenzo la nostra vicinanza in un momento in cui la sua famiglia è stata colpita da una grande tragedia.

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Falsità ed elezioni

Ci eravamo lasciati ( Vedi qui) con il tentativo di candidarci a nuovi Otelma anticipando gli esiti degli incontri europei dell’8 e 9 settembre. Purtroppo una previsione facile, ed infatti siamo stati promossi e le previsioni si sono avverate. Che il tasso di sconto sarebbe aumentato dello 0,75 % era già stato digerito dal mercato, come anche l’attesa che il trend proseguirà nei prossimi mesi. Che la parte energetica avrebbe prodotto il nulla assoluto, con quantitativi industriali di aria fritta, si sperava di evitarlo. 

Invece il nulla ha vinto ancora : non ci facciamo mancare niente. Ma occorre andare avanti.

Gli 007 USA ci hanno ricordato che il 25 settembre siamo chiamati a votare pubblicando (pardon, lasciandosi sfuggire) file riservati di finanziamenti russi, dal 2014 ad oggi, per corrompere 20 diversi paesi: ben 300 milioni di dollari.

Perchè iniziamo il nostro ragionamento da queste stupidaggini ? Perchè è una delle prove, provate, di tutto il disegno e delle interconnessioni in atto. E’ il prototipo di come l’andazzo viene condotto e come, ancora di più, lo sarà nei giorni che mancano al voto e dopo di più.

Non vogliamo neanche scomodare I finanziamenti dall’URSS al PCI, e neanche i dollari che dagli USA arrivavano alla DC ed ai partiti satelliti. Basterebbe ricordare le “spese” USA che portarono al colpo di stato del 2014 a Kiev, quelle ufficiali di ambasciata ed ambasciatori USA, (L’Europa vada a farsi fottere), e gli altri finanziamenti filantropici dei vari Soros & C. 

Per non parlare, tornando a casa nostra, del periodo dello stragismo rosso e nero, dei finanziamenti che arrivavano, non solo dall’URSS, ma anche dalla Germania dell’est, dalla Bulgaria, dalla Cina, dall’Albania e, principe dei finanziatori, dagli USA. Basta riflettere sulle ricostruzioni puntuali del Generale Laporta sul rapimento Moro, ma anche per la strage di Bologna (Mambro e Fioravanti, pur confessando decine di azioni delittuose, si sono sempre dichiarati innocenti per Bologna che tuttora non ha mandanti ed esecutori) o le stesse bombe (al plurale) della Banca dell’Agricoltura a Milano dove, forse, le Brigate Rosse, nelle loro indagini, erano venute a conoscenza della verità e lì si sono fermate. Finanziamenti che continuano tuttora ad arrivare da noi con strategie diverse. Chi paga le navi soccorso, tipo open arms o della “speronatrice” Rachete et similaria ? Non solo silenzio sulle risposte: l’anormalità è che nessuno se lo chieda, dalla Lamorgese ai giornalisti o sedicenti tali.

La normale campagna elettorale USA del 2020 – Trump VS Biden – è costata più di 10 miliardi (MILIARDI) di dollari, spese per brogli a parte. 300 milioni, spalmati su 8 anni ed elargiti in 20 paesi, equivalgono a meno di 2 milioni /anno da suddividersi tra diversi partiti. Neanche per stampare qualche volantino. 

Nonostante sia ufficiale (ufficiale ?), che da noi non è arrivato un dollaro, la sinistra ed i “giornalisti” nostrani sanno per certo che i beneficiari sono nel centrodestra. Tutti i media non hanno remore a fare da amplificatore a Calenda ed al PD nel voler appiccicare etichette d’infamia, senza prova alcuna, al centrodestra, non meglio identificato nel timore di querele. 

Non una parola sulle interferenze che questo sconcio provoca sulle elezioni a due settimane dal voto. A nessuno suona strano che, dopo 8 anni, proprio adesso trapelino queste notizie che di per se, e se fossero vere, dimostrerebbero soltanto la tirchieria e la sventatezza di Mosca.

L’intera somma, anche se fosse vera e provata, sarebbe solo una piccola frazione di quanto sta perdendo ITA dalle ceneri di Alitalia, di quanto dovrebbero pagare i Benetton per lo scempio e le morti del ponte Morandi (su cui, invece, guadagnano cifre miliardarie). Sarebbe molto meno, per ridere un pò, di quanto abbiamo speso per i banchi a rotelle idonei a distruggere il COVID nella scuole nostrane.

Non sanno neanche di cosa parlano ma, ovviamente, importante è parlarne, anche per tenersi allenati per la guerra totale da attuare dopo l’affermazione del centrodestra alle elezioni, o forse per preparare le notizie atomiche da lanciare nei pochi giorni che mancano all’evento.

La vera campagna elettorale sta, infatti, per iniziare, mentre la battaglia inizierà dal 26 Settembre. 

Tutti gli avvisi li abbiamo già, basta aprire gli occhi e le orecchie:

Bruxelles blocca i finanziamenti ad Orban (si dice Orban, non Ungheria) perchè si è permesso di approvare una Legge dove scrive che una donna che voglia abortire deve prima ascoltare il battito del cuore del condannato a morte. Che la ragione ufficiale sia la corruzione che Orban non vuole estirpare in Ungheria fa solo piangere (c’è poco da ridere). Prima del 24 febbraio la UE neanche voleva sentire parlare di valutare l’Ucraina tra i possibili candidati all’ingresso nella UE a causa della eccessiva corruzione. Dopo quella data le cose, da quelle parti, sono molto peggiorate. I partiti politici di opposizione sono sciolti e convocati nelle patrie galere. I giornali sono tacitati e in TV passa solo quello che il regime desidera. Miliardi di dollari vanno e vengono, armi rivendute al mercato nero, grano e mais per i diseredati africani ed arriva nell’opulenta Europa, e molto altro di cui nessuno parla. Ma i miliardi di aiuti arrivano sempre più copiosi a Kiev. In dollari ed in armi. Orban, invece, viene bloccato ed additato al pubblico ludibrio, anche perchè Orban serve per contrastare Salvini e Meloni, visto che Berlusconi, che era il male assoluto, non viene neanche più citato come nemico pubblico.

Serve per agitare lo spauracchio del dopo voto: Vedete cosa capita a chi non si allinea con l’UE ? Attenzione a come votate che la donna nera vi porterà al blocco dei fondi del PNRR.

Gli aiuti UE arriveranno, se arriveranno, col contagocce, vincolati al rispetto dei desiderata di Bruxelles. Del resto è difficile elencare, o semplicemente ricordare, le falsificazioni in atto.

Dalla cara Liliana Segre che si preoccupa della democrazia minacciata dalla Fiamma Tricolore nel simbolo della Meloni, dimenticandosi che suo marito (della Segre) era nel MSI ai tempi di Almirante e del generale Birindelli e che non batte ciglio e non pronuncia verbo alle scandalose e deliranti dichiarazioni antisemite del dirigente PD, costretto dai suoi a dimettersi, ma silenziosamente, senza dare nell’occhio, nè della Segre nè degli antifascisti in servizio permanente effettivo.

Il governatore pugliese Emiliano, applaudito da Letta, non esita ad evocare il sangue per fermare la destra che, indipendentemente dalle urne, non passerà mai.

Per Calenda nessuno sfoglia il codice penale per valutare la richiesta di blocco della campagna elettorale, ne per l’anticipazione di Draghi come futuro primer, indipendentemente dall’esito delle urne, dal parere degli italiani e di un Signore che risiede al Quirinale. Neanche le sue elucubrazioni e le sue pubbliche accuse sui finanziamenti russi al centrodestra, nonostante le smentite di Blinken, fa muovere alcun giudice.

Draghi stesso, d’altro canto, dichiara che il PNRR non si può cambiare, nonostante sia palese che le condizioni attuali siano un pò diverse rispetto ad un anno fa e che le esigenze e le priorità per lo sviluppo, ma anche per vivere e per sopravvivere siano molto cambiate. 

Il nuovo governo sembra sia già composto e già indirizzato prima dell’esito di domenica.

Del resto anche il bilancio 2023 è già scritto nella quasi totalità. I pochi spazi disponibili sono vincolati alle mosse della BCE, che ha in mano tutte le leve valutarie, e dalle commissioni UE che hanno quelle economiche.

Se la stampa facesse realmente il proprio mestiere, invece di scodinzolare obbediente per fermare il cambio di governo, si avrebbe almeno la sensazione di dove siamo e di dove andremo.

Con l’inflazione oltre il 9 % e col rialzo dei tassi, il nostro spred andrà alle stelle. I nostri conti sono destinati a saltare. Non ci sarà alcuno scudo difensivo per i nostri BTP.

Intanto si continua a spacciare per acquisito il tetto al prezzo del gas, che invece non sarà mai accettato dalla UE. Pensate che gli olandesi rinuncino ai loro lauti guadagni ? E la Norvegia ? 

Solo da noi alla Meloni, come a Salvini prima, viene imputato come una vergogna cercare di fare gli interessi della propria nazione. Anche in questo campo il coro sottolinea che è da Marzo che il nostro leader propone il tetto, con luminosa preveggenza e lungimiranza, ma dimenticando di dire che è da Marzo che viene sbertucciato, a ragione e in modo ignominioso. 

In compenso Martedì 20 settembre a New York, il professor Mario Draghi riceverà (ha già ricevuto) il premio World Statesman Award 2022. Il miglior statista del mondo dell’anno 2022. 

Qualsiasi persona di buon senso riterrebbe scandaloso che, a meno di una settimana dal voto, il nostro Presidente del Consiglio, che continua a dichiarare che la sua esperienza politica è conclusa, debba stare 4 giorni negli USA a fare rapporto ed a rassicurare l’imperatore che domenica nella provincia italiana non ci saranno stravolgimenti e tutto continuerà come prima. 

E’ scandaloso che si permetta di parlare ufficialmente di “pupazzi prezzolati” subito dopo aver parlato con Blinken che ha confermato che in quel dossier non c’è nulla che riguardi l’Italia. Come è anche scandaloso che destini miliardi di aiuti all’ucraina con le nostre aziende che chiudono.

E’ scandaloso che un governo uscente, nella crisi in cui stiamo morendo, destini altri miliardi agli armamenti nel silenzio generale e non trovi qualche milione per chi non arriva a metà mese. 

E’ scandaloso che non si dica che basterebbe abbandonare l’ancoraggio del prezzo del gas al TTF e svincolare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, per riportare un minimo di calmieramento. Altro che tetto ai prezzi decisi dagli speculatori.

E’ scandaloso che solo ora si inizi ad ipotizzare che, forse, sarebbe meglio aumentare le estrazioni di gas nostrano. Adesso, a 6 mesi di distanza dalla crisi conclamata e dopo anni di immobilismo. 

E’ scandaloso che solo adesso sia passato lo sbocco dei crediti del superbonus, comunque da verificare, la cui indisponibilità mette a rischio la sopravvivenza di 30 – 50 mila aziende. 

E’ scandaloso che l’annuncio venga dato col sorriso compiaciuto da chi, fino ad un attimo prima, non aveva mai neanche accennato al problema che, quindi, non esisteva.

Il dissesto idrogeologico di tutto il territorio nazionale continua a provocare morte e distruzione, ma i fondi destinati a creare argini e sbarramenti sono stati destinati a creare piste ciclabili, in nome di una falsa ecologia e da inaugurare in pompa magna.

Stesso andazzo in qualsiasi altro campo: osanna ad una certa Elodie che svillaneggia la Meloni in nome della libertà di espressione e reprimenda a Laura Pausini che, in una trasmissione spagnola, si rifiuta di cantare Bella ciao per non fare politica. 

Comizi della Meloni disturbati di continuo, alla ricerca dell’incidente da sbandierare.

Sorrisi compiaciuti, andando al fronte internazionale, da cronisti che commentano le eroiche gesta dell’esercito ucraino che ha riconquistato tre città vaticinando che Putin ha perso, ma che tacciono sulle dichiarazioni finali di Samarcanda, con Putin, Xi, l’India, l’Iran e mezzo mondo in primo piano.

Questo è quanto stiamo affrontando sino al 25 Settembre. Dopo sarà molto peggio.

Chi, in tutto questo baillamme, pensasse che non andare a votare (tanto hanno già deciso tutto) sia la protesta più appropriata e la soluzione ai mali che ci affliggono, commeterebbe il danno maggiore in assoluto. Proprio perchè sembra abbiano già deciso tutto occorre assolutamente smentirli.

Il programma che la sinistra presenta per farsi votare è uno solo: altrimenti vincono loro.

Andiamo a votare domenica. Tutti.

E intanto prepariamoci per la battaglia che inizierà il giorno dopo.

Vincenzo Fedele

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